Imaging Journal 01/2024
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
Imaging Journal è la rivista B2B dedicata al trade del mondo di foto-video di nuova generazione, pubblicata da Nelson Srl, che così completa l’offerta editoriale B2B e B2C nel mondo del consumer electronics connotata dal mensile trade Touch Journal (che può essere sfogliato anche in digitale in questa pagina) e dal web magazine iGizmo.it. Imaging Journal è una testata cartacea (oltre che accessibile in formato sfogliabile digitale) distribuita in abbonamento postale e inviata sia ai negozi specializzati di fotografia e video, sia ai brand, ai distributori, agli operatori del retail (on-line e off-line) e alle aziende che fanno noleggio di materiali (corpi macchina, ottiche, supporti, luci, generatori e così via), per qualsiasi tipo di produzione o esigenza. Questo mix variegato ma completo del palcoscenico italiano “dell’immagine” è l’elemento innovativo e differenziante rispetto al passato.
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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N LO-NO/00773/04.2023 PERIODICO ROC - PERIODICO TRIMESTRALE - PREZZO EURO 5,00<br />
<strong>01</strong><br />
IL PERIODICO B2B DEDICATO AL MONDO FOTO-VIDEO<br />
Anno 2 | Marzo-Aprile <strong>2024</strong><br />
Nikon.<br />
Un mondo di tecnologia<br />
e ispirazione.<br />
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Vivi al massimo l’avventura.<br />
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Un ecosistema a supporto dell’imaging<br />
“I colori, come i lineamenti, seguono i<br />
cambiamenti delle emozioni”, diceva<br />
Pablo Picasso. E il “bianco e nero”? Unico<br />
con il suo potere astrattivo e lo spazio<br />
libero lasciato alla fantasia. Matisse sosteneva<br />
che: “Il nero è la regina di tutti<br />
i colori”. Dal canto suo, Aif (Associazione<br />
Italiana Foto & Digital <strong>Imaging</strong>) ha<br />
un messaggio che arriva al cuore degli<br />
operatori del settore: “Serve una condivisione<br />
di intenti e uno sforzo comune<br />
per valorizzare, sempre di più, l’imaging”.<br />
Lo dice il suo presidente, Paolo Giusti,<br />
nell’intervista su questo numero di <strong>Imaging</strong><br />
<strong>Journal</strong>. Che apre un anno già partito<br />
velocissimo: novità importanti da Fujifilm,<br />
Nikon, Panasonic e Leica. Altre sono<br />
in arrivo dai principali brand sempre nella<br />
fascia media e alta. Tutte certificano,<br />
ancora un volta, che la tecnologia mirrorless<br />
è dominante (in corpi macchina<br />
standard, compatti e vintage) per qualità<br />
e versatilità. Si adatta alle foto e al video,<br />
sfruttando il potere comunicativo dei filmati<br />
che scandiscono qualsiasi contesto<br />
della vita. Il mirrorless sta facendo<br />
evolvere l’imaging con l’Intelligenza Artificiale<br />
e deve spingersi fino alla connettività<br />
totale con smartphone, droni e<br />
accessori. Servono ecosistemi complessi<br />
per semplificare il lavoro agli addetti<br />
ai lavori che operano con strutture articolate<br />
e non più con singole unità. ■<br />
04 Il futuro dell’imaging si fonda sulla<br />
coesione. Intervista con Paolo Giusti,<br />
presidente di Aif<br />
06 Nikon acquisisce Red.com al fine di<br />
rafforzare brand giapponese nel mondo<br />
delle fotocamere di livello cinematografico<br />
08 Fujifilm X100VI, massima operatività.<br />
Il nuovo modello presenta un design raffinato<br />
che si combina con prestazioni elevate<br />
11 Panasonic Lumix G9 II: comfort e alta<br />
fruibilità. Le nostre impressioni dopo aver<br />
provato la micro 4:3 del marchio nipponico<br />
16 Scattare e condividere. “Click and Share”<br />
è il messaggio che SBS profonde negli<br />
accessori dedicati alla smart fotografia<br />
18 Generazione “camera phone”. Magic 6 Pro<br />
di Honor è uno smartphone capace di una<br />
resa fotografica senza paragoni<br />
IMAGING JOURNAL<br />
Direttore responsabile Luca Figini<br />
Direttore editoriale Riccardo Colletti<br />
Senior editor Matteo Borré<br />
Marketing & Operations Roberta Rancati<br />
Art direction Inventium s.r.l.<br />
Stampa La Terra Promessa Società<br />
Cooperativa Sociale Onlus (Novara)<br />
Editore Nelson Srl<br />
Viale Murillo, 3 - 2<strong>01</strong>49 Milano - Telefono 02.84076127<br />
info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />
Registrazione al Tribunale di Milano<br />
n. 192 del 02 Dicembre 2022<br />
Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940<br />
del 5 Febbraio 2020<br />
Periodico trimestrale<br />
N. 1 - Marzo/Aprile <strong>2024</strong><br />
Abbonamento Italia per 4 numeri annui: euro 20,00<br />
L’editore garantisce la massima riservatezza dei<br />
dati personali in suo possesso. Tali dati saranno<br />
utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per<br />
l’invio di informazioni commerciali. In base all’art.<br />
13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno<br />
essere rettificati o cancellati in qualsiasi<br />
momento scrivendo a:<br />
Nelson Srl<br />
Responsabile dati - Riccardo Colletti<br />
Viale Murillo, 3 - 2<strong>01</strong>49 Milano
4<br />
di Luca Figini<br />
Il futuro dell’imaging<br />
si fonda sulla coesione<br />
Paolo Giusti, presidente di Aif, fotografa il mercato attuale<br />
e spiega perché l’Associazione deve essere aperta e comprendere tutti<br />
uando abbiamo ricevuto<br />
la e-mail, ci<br />
Q<br />
siamo resi conto in<br />
modo plastico che la<br />
fotografia in Italia ha<br />
bisogno di un momento di riflessione:<br />
“Photofestival <strong>2024</strong>, la rassegna<br />
milanese di fotografia d’autore<br />
promossa da Aif (Associazione Italiana<br />
Foto & Digital <strong>Imaging</strong>), non<br />
avrà luogo”. Eppure la diciottesima<br />
edizione, nel 2023, ha ottenuto un<br />
importante risconto di pubblico e<br />
una soddisfazione complessiva per<br />
chiunque vi abbia partecipato. In<br />
numeri: 142 mostre in 100 luoghi<br />
espositivi dell’area metropolitana di<br />
Milano e di alcune province lombarde.<br />
Il tutto in un periodo dal 15 settembre<br />
al 31 ottobre 2023.<br />
Tuttavia il “Consiglio Direttivo<br />
dell’Associazione ha deciso di voler<br />
dedicare il tempo necessario per<br />
sviluppare ulteriormente la manifestazione.<br />
L’obiettivo è di affiancare<br />
alle proposte espositive, che<br />
continueranno a costituire il cuore<br />
dell’offerta culturale del festival,<br />
una più corposa programmazione<br />
di iniziative dedicate all’approfondimento<br />
sugli strumenti tecnologici,<br />
alle attività formative, agli incontri,<br />
per attrarre l’interesse e la curiosità<br />
degli appassionati e del più vasto<br />
pubblico”. I riflettori sulla fotografia<br />
si riaccenderanno nell’autunno<br />
2025 con la diciannovesima edizione<br />
di Photofestival. Dopo avere<br />
meditato sulla notizia, abbiamo<br />
deciso di intervistare Paolo Giusti,<br />
presidente di Aif, per comprendere<br />
in che modo il mondo della fotografia<br />
e del video sta cambiando pelle<br />
e quali sono le sfide di breve, medio<br />
e lungo termine dell’imaging.<br />
“Una formula nuova”<br />
Paolo Giusti è un uomo schietto, diretto<br />
e attento. L’intervista non può<br />
che essere intonata a questo atteggiamento<br />
sempre apprezzabile.<br />
Bando alle ciance, diretti al punto:<br />
cosa significa rinnovare il Photofestival?<br />
Risponde il presidente di<br />
Aif: “Stiamo studiano una nuova<br />
formula più adeguata a quello che<br />
è il mercato attuale della fotografia<br />
in Italia. Abbiamo compreso che era<br />
necessario meditare e ragionare su<br />
come agire, non abbiamo mai nascosto<br />
le problematiche che stiamo<br />
attraversando e che si sono sperimentate<br />
con una certa accelerazione<br />
nell’ultimo biennio. A iniziare dal<br />
fatto che il Photofestival è un’iniziativa<br />
lodevole e di grande impatto<br />
ma anche molto impegnativa e che<br />
richiede investimenti di varia natura<br />
per essere sviluppata nel migliore<br />
dei modi. Basti pensare al numero<br />
di location coinvolte a cui sono indirizzare<br />
le stampe, il personale e le<br />
risorse per allestire e manutenere le<br />
mostre. Siamo grati ai nostri partner<br />
e sponsor perché ci hanno sempre<br />
assicurato il supporto pregevole e<br />
fattivo per realizzare eventi di grande<br />
impatto: a loro, a tutti, va il nostro<br />
più sentito ringraziamento. Per<br />
questo dobbiamo pensare a formule<br />
nuove, non replicare meramente ciò<br />
che è già stato fatto, allo scopo di<br />
valorizzare sempre di più e meglio<br />
la cultura fotografica. Anche perché,<br />
nel 2023, abbiamo vissuto un<br />
momento di grande entusiasmo e di<br />
risultati positivi in merito all’evento<br />
ma ora dobbiamo affrontare cambiamenti.<br />
Alcune aziende si sono allontanate<br />
dall’Associazione e stiamo<br />
parlando con loro per capire se<br />
ci sono i presupposti per farle rientrare<br />
in Aif: noi auspichiamo che ciò<br />
accada per il bene della fotografia<br />
nel suo complesso. Poi bisogna fare<br />
i conti con il mercato, con i numeri e<br />
con il fatto che ogni azienda guarda<br />
al proprio business però quello che<br />
dovrebbe prevalere è una forte adesione<br />
verso la fotografia e la cultura<br />
fotografica, che ha mosso l’Aif negli<br />
ultimi 50 anni di storia”.<br />
La fotografia è anche fisicità<br />
Il fatto è che in dieci lustri il mondo<br />
è cambiato, prima più lentamente e<br />
poi ha subito un’accelerazione totale<br />
dopo il Covid, che ha segnato un<br />
punto di non ritorno.<br />
Dice Paolo Giusti: “La dinamica<br />
sociale degli individui è cambiata<br />
radicalmente. Il digitale, ma non<br />
solo, ha mutato una serie di prassi<br />
e atteggiamenti in modo irreversibile.<br />
Lo vediamo nella fotografia:<br />
le immagini sono rimaste una<br />
parte importante della vita di ogni<br />
persona, tuttavia è totalmente diverso<br />
l’uso che se ne fa rispetto al<br />
passato. Soprattutto tra i giovani e<br />
con le nuove generazioni, che hanno<br />
un modo di acquisire e usare foto e<br />
video rivoluzionario. Usano lo smartphone,<br />
scattano per condividere e<br />
hanno una concezione sofisticata<br />
dell’imaging anche attraverso app<br />
e strumenti avveniristici (dai droni<br />
agli accessori). Questi ragazzi stanno<br />
riscoprendo il gusto della fotografia<br />
stampata grazie alle instant<br />
camera: i numeri sono in crescita<br />
perché i più giovani hanno capito<br />
che una foto è ancora più emozionante<br />
quando è tangibile, quando è<br />
su carta. Si consideri che la domanda<br />
in Italia di pellicole negli ultimi<br />
tre anni è decuplicata, tanto che i<br />
produttori di apparecchi stanno facendo<br />
fatica a rispondere a questa<br />
esplosione del mercato. Ed è una<br />
bellissima notizia, perché la passione<br />
per la foto su carta parte dai<br />
giovani ma è trasversale su tutte le<br />
fasce d’età. Non è un caso, perché<br />
questo semplice esempio dimostra<br />
che la foto è anche fatta di fisicità,<br />
di imperfezione e di una specifica<br />
e unica componente intima e sentimentale.<br />
Nell’epoca delle immagini<br />
digitali e delle video chiamate<br />
per azzerare gli spazi e le distanze,<br />
uno scatto stampato emoziona e<br />
diventa ancora più reale. Questa è<br />
sempre stata la ‘magia’ della fotografia,<br />
quando si viveva una liturgia<br />
fatta di aspettativa e curiosità che<br />
iniziava con l’acquisto della pellicola<br />
e terminava con lo sfoglio delle<br />
foto sviluppate, scoprendo i risultati<br />
e riscoprendo con la memoria i momenti<br />
immortalati. Come nel caso<br />
di quando si andava in vacanza, a<br />
fare un viaggio o anche solo una<br />
gita e poi si rivivevano gli istanti e i<br />
ricordi guardando le foto. C’è ancora<br />
questa componente di ricordo nelle<br />
foto, ma è diventata principalmente<br />
digitale e di racconto in tempo reale<br />
delle esperienze che si vivono, con<br />
una logica di condivisione che giustifica<br />
la foto stessa”.<br />
Il ruolo sociale dell’imaging<br />
Però questo nuovo modo di agire nei<br />
confronto della fotografia non è necessariamente<br />
negativo.<br />
Anzi, di fatto rappresenta una sorta<br />
di prima alfabetizzazione sull’imaging<br />
che apre spunti e considerazioni<br />
interessanti. Ancora il presidente<br />
di Aif: “La fotografia è diventata una<br />
materia per chiunque possieda uno<br />
smartphone. Ed è un bene. Non importa<br />
che le immagini e i video siano
5<br />
ottenuti per valorizzare se stessi o<br />
per testimoniare ciò che si è fatto o<br />
dove si è stati, oppure per comunicare<br />
tutto questo ad amici, parenti<br />
e conoscenti. In questi atti rilevo un<br />
fenomeno sociale impossibile da incanalare<br />
e che apre spunti di ragionamento<br />
e di analisi. Per esempio, in<br />
una ricerca è stato chiesto di mimare<br />
l’atto di fotografare: gli over 50<br />
usavano l’indice; i più giovani hanno<br />
alzato una mano e mosso il pollice.<br />
Per dire della spaccatura sociale<br />
tra chi ha vissuto la pellicola e chi<br />
conosce solo il touchscreen. E, aggiungo,<br />
quelli che usavano l’indice<br />
sono stati davvero pochissimi. Questo<br />
dimostra empiricamente quanto<br />
è cambiata la fotografia nel giro<br />
di davvero pochi anni. Ribadisco, ci<br />
vedo delle opportunità. Anche per<br />
le nostre aziende associate che<br />
propongono apparecchio fotografici,<br />
che possono costruire una narrazione<br />
basata sulla qualità e sull’emozione<br />
che una foto genera nelle<br />
persone. D’altro canto è l’obiettivo<br />
che perseguiamo nelle nostre mostre:<br />
vogliamo dimostrare quanto<br />
è potente la fotografia, non le foto<br />
scattate dagli smartphone ma l’espressione<br />
e la ricerca che rende<br />
queste immagini uniche. Anche per<br />
merito dello strumento utilizzato: a<br />
qualcuno basterà il device mobile,<br />
ed è giusto così. Ma chi vuole cimentarsi<br />
in corsi, in apprendimento<br />
e in un percorso di alta qualità può<br />
valutare le macchine fotografiche e<br />
comprendere il salto d’espressività<br />
raggiungibile. Aif sarà sempre impegnata<br />
su questo fronte”.<br />
retta del talento e della sensibilità<br />
delle persone, rientra nella parte<br />
emotiva e personale, diventa arte<br />
quando raggiunge gli apici di questo<br />
percorso interno nelle emozioni.<br />
È importante che sia ampiamente<br />
diffusa e appassioni tutti: perché è<br />
una grammatica di comunicazione<br />
immediata e istintiva. Non a caso<br />
si sono affermati varie tipologie di<br />
nuovi strumenti per scattare e girare<br />
video: penso ai droni, ai supporti,<br />
agli accessori, alle action cam, alle<br />
ottiche e al vasto mondo di device<br />
per l’acquisizione e la manipolazione.<br />
Chiunque può trovare il modo<br />
di produrre ed esprimersi. I giovani<br />
prediligono i video, altri le foto.<br />
Ma i video sono, poco ma sicuro, il<br />
formato del momento perché popolano<br />
nei social e permettono di<br />
sviluppare un percorso emotivo e<br />
interattivo più sofisticato. Non è un<br />
caso che i brand storici della fotografia<br />
si stiano concentrando sempre<br />
di più nel mondo del girato, soprattutto<br />
con apparecchi fotografici<br />
dotati del supporto completo per<br />
qualsiasi formato ed esigenza filmica.<br />
Il video è importante, molto importante<br />
per fare evolvere l’imaging<br />
nel complesso”.<br />
Una fotografia più “alta”<br />
All’inizio della chiacchierata con<br />
Paolo Giusti si è parlato di una fase<br />
meditativa relativamente a Photofestival,<br />
potrebbero questi ragionamenti<br />
includere in modo più pervasivo<br />
gli smartphone senza entrare<br />
in conflitto con le fotocamere?<br />
Il presidente non ha dubbi: “Certo<br />
“Photofestival è rimandato al 2025”<br />
“I più giovani sono innovativi”<br />
che sì. Lo smartphone è sia un punto<br />
di partenza verso una fotografia<br />
più alta e professionale, sia un punto<br />
di arrivo perché possono essere<br />
affiancati in modo sinergico ai nuovi<br />
apparecchi fotografici per espandere<br />
le funzioni esistenti e aggiungerne<br />
di nuove date dalla connettività.<br />
L’intelligenza artificiale ha cambiato<br />
già tutto l’imaging e continuerà a<br />
mutarlo dal profondo nei prossimi<br />
mesi e anni. Ciò che rimane invariata<br />
è la bravura del fotografo e la sua<br />
arte creativa capace di valorizzare<br />
tutti questi strumenti per ottenere<br />
foto e video sempre di maggiore<br />
qualità. La capacità di ‘leggere l’immagine’,<br />
di vedere ciò che ha senso<br />
fotografare o riprendere è un talento<br />
che rimarrà inalterato e troverà<br />
nuovi spunti e sbocchi dalla IA e dai<br />
nuovi device. Come associazione<br />
e come fotografo ci siamo già resi<br />
conto che gli smartphone sono capaci<br />
di scatti di altissima qualità.<br />
Ora ci poniamo la domanda: dove è<br />
il limite tra l’uno e l’altro apparecchio?<br />
Non lo sappiamo o, forse, non<br />
esiste nemmeno”.<br />
In effetti, chi vi scrive ha parlato con<br />
vari addetti ai lavori e il sogno o la<br />
richiesta di fotografi e videomaker è<br />
poter contare su un ecosistema dispositivi<br />
che si integrano e si completano<br />
a vicenda: questa è probabilmente<br />
la direzione per avere<br />
connettività, immediatezza e versatilità.<br />
Conferma Paolo Giusti: “Sono<br />
aspirazioni comprensibili, c’è però<br />
una questione che va affrontata: la<br />
macchina fotografica è ancora lo<br />
strumento perfetto per immagini e<br />
“L’imaging va valorizzato”<br />
“Aif è aperta a tutti”<br />
La versatilità di Aif<br />
L’Associazione, come dimostrano le<br />
parole del suo presidente, ha sempre<br />
mostrato un approccio sia pragmatico<br />
sia versatile ai cambiamenti<br />
in atto nel mondo dell’imaging. In<br />
una parola, si è saputa reinventare<br />
nel corso degli anni.<br />
“La compagine di aziende che sostengono<br />
Aif è cambiata nel tempo<br />
proprio per rappresentare in<br />
modo fedele lo stato dell’arte della<br />
fotografia in Italia” - spiega Giusti<br />
- “Vogliamo essere sempre più<br />
inclusivi: sia riguardo ai dispositivi<br />
usati per scattare, sia perché l’arte<br />
visiva comprende foto e video. Ecco<br />
perché è bene parlare di imaging,<br />
la fotografia e il filmato si stanno<br />
sovrapponendo come ruoli con<br />
quest’ultimo che sta diventando il<br />
formato più diffuso. Non importa<br />
come si evolve l’imaging, la cosa<br />
fondamentale per noi di Aif è che<br />
il maggior numero di persone (di<br />
qualsiasi età e professionalità) siano<br />
parte del movimento. Questo<br />
porta valore, attenzione e opportunità<br />
di mercato. Ci piacerebbe<br />
che il modo della fotografia fosse<br />
vasto e variegato, per raggiungere<br />
lo scopo ultimo: emozionare e coinvolgere<br />
chi guarda uno scatto o un<br />
video. L’imaging è espressione divideo<br />
di qualità, quindi va valorizzata.<br />
E questa è la filosofia di Aif e di<br />
tutti i suoi membri, compreso Ascofoto<br />
e le aziende che fanno parte<br />
dell’Associazione. Stiamo cercando<br />
una nuova forma, un nuovo modo di<br />
porci e un modo di agire che rilanci<br />
la sostenibilità della nostra associazione<br />
e del mercato. Siamo aperti a<br />
qualsiasi idea e spunto provenga da<br />
qualsiasi parte: vogliamo coinvolgere<br />
quante più persone possibili<br />
in questo momento di transizione<br />
dell’imaging, dai negozianti ai professionisti<br />
arrivando alle aziende<br />
fino agli utenti di ogni età. Ci rendiamo<br />
conto che le aziende hanno<br />
problematiche complesse ma il<br />
coinvolgimento in Aif e nell’imaging<br />
è vitale per tutti. Dobbiamo aprire le<br />
porte ai giovani, organizzare eventi,<br />
rendere la fotografia e il video un<br />
bene comune, sul quel costruire la<br />
sostenibilità dei brand”.<br />
Ripartire dai più giovani<br />
Il messaggio è forte e chiaro: superare<br />
le divisioni per il bene superiore<br />
dell’imaging, così che la ricaduta<br />
di questo sforzo sia un vantaggio<br />
delle aziende. Impossibile rimanere<br />
impassibili davanti a questo invito a<br />
braccia aperte.<br />
Ma come? Spiega Paolo Giusti: “Ci<br />
rendiamo conto che gli utenti che<br />
acquistano apparecchi fotografici,<br />
fatta eccezione per i professionisti,<br />
hanno un’età media piuttosto alta.<br />
Dunque, bisogna ripartire dai giovani:<br />
dalle scuole, da un potenziale bonus<br />
per la fotografia che punti sulla<br />
cultura dell’arte visiva. Dobbiamo<br />
essere più coesi tra noi dell’Aif e<br />
con le aziende che operano nell’imaging.<br />
L’interesse generale porta<br />
vantaggi a quello specifico di ogni<br />
azienda. Non dobbiamo avere paura<br />
di fare lobbing per salvaguardare<br />
un’arte, un mercato, una risorsa<br />
importante per tutti. Sì, perché l’imaging<br />
riguarda tutti: è arte, emozione,<br />
testimonianza, intimismo,<br />
creazione, inventiva, informazione,<br />
colore, video e umanità. Forse<br />
non si vive di cultura ma è pur vero<br />
che la cultura aiuta a vivere meglio.<br />
Federando tutte le parti coinvolte<br />
nell’imaging in un obiettivo<br />
comune, credo che possiamo trovare<br />
e inventare strade nuove per<br />
coinvolgere utenti, professionisti e<br />
consumatori. Possiamo fare la differenza<br />
ma tutti insieme. Se ognuno<br />
va per la sua strada, i risultati<br />
sono inferiori. Se, invece, riusciamo<br />
a ingrandire il mercato potenziale,<br />
chiunque ne trarrà vantaggio. Senza<br />
compromettere la competitività<br />
e i modelli di business, ma solo per<br />
il bene e il futuro dell’imaging. E su<br />
queste basi, contiamo di rilanciare<br />
il Photofestival come evento multi-forme<br />
e omnicomprensivo, capace<br />
sia di unire sia di esprimere le<br />
peculiarità di ogni brand, ogni professionista,<br />
ogni videomaker, ogni<br />
forma d’arte visiva”.<br />
■
6<br />
di Luca Figini<br />
Nikon acquisisce<br />
Red.com<br />
Un’operazione volta a rafforzare lo storico brand nipponico<br />
nel mondo delle fotocamere di livello cinematografico<br />
ikon ha annunciato che è stato stipulato l’accordo per l’acquisizione<br />
del 100% delle quote associative in circolazione<br />
N<br />
di Red.com (Red), in base al quale Red diventerà una società<br />
interamente controllata da Nikon. Questo avverrà sulla scia<br />
di un accordo di acquisto di quote associative tra Nikon e James<br />
Jannard, fondatore di Red, e JarRed Land, attuale presidente dell’azienda<br />
acquisita. Accordo subordinato al soddisfacimento di alcune condizioni di<br />
chiusura. Sin dalla sua fondazione nel 2005, Red è stata all’avanguardia nel<br />
settore delle cineprese digitali perché ha presentato una serie di prodotti di<br />
riferimento per l’industria come la Red One 4K e il V-Raptor [X]. Quest’ultimo<br />
è stato un vero punto di riferimento grazie alla tecnologia proprietaria di compressione<br />
dei file Raw. I contributi di Red all’industria cinematografica non<br />
solo hanno portato alla conquista di diversi Academy Award, ma hanno anche<br />
reso i prodotti dell’azienda la scelta imprescindibile per numerose produzioni<br />
hollywoodiane. Red è stata celebrata da registi e direttori della fotografia di<br />
tutto il mondo per il suo impegno verso l’innovazione e la qualità dell’imma-<br />
gine, ottimizzata appositamente per supportare i più elevati livelli di produzione<br />
cinematografica. Queste sono alcune delle ragioni che hanno mosso<br />
Nikon nel trovare l’accordo con Red, oltre al desiderio reciproco di entrambe<br />
le aziende per soddisfare le esigenze dei clienti e offrire esperienze d’uso eccezionali<br />
che superino le aspettative, unendo i punti di forza di entrambe le<br />
aziende. L’esperienza di Nikon nello sviluppo dei prodotti, l’eccezionale affidabilità<br />
e il know-how nell’elaborazione delle immagini, nella tecnologia ottica<br />
e nell’interfaccia utente, insieme alle conoscenze di Red nel campo delle<br />
telecamere cinematografiche, tra cui l’esclusiva tecnologia di compressione<br />
delle immagini e la scienza del colore, consentiranno lo sviluppo di prodotti<br />
distintivi nel mercato delle telecamere cinematografiche digitali professionali.<br />
Nikon spiega che “sfrutterà questa acquisizione per espandere il mercato<br />
in rapida crescita delle cineprese digitali professionali, basandosi sulle<br />
basi commerciali e sulle reti di entrambe le società, promettendo un futuro<br />
entusiasmante di sviluppo di prodotti che continueranno a spingere i confini<br />
di ciò che è possibile fare nella produzione cinematografica e video”. ■<br />
Gli italiani propensi all’acquisto di una fotocamera<br />
Calma piatta per le intenzioni d’acquisto degli<br />
italiani che nel mese di marzo si attestano<br />
mediamente ai livelli di febbraio: oltre 20<br />
punti percentuali al di sotto del picco positivo<br />
della primavera 2023. Secondo i dati rilevati<br />
dall’Osservatorio Mensile Findomestic (Gruppo<br />
Bnp Paribas) di marzo, prosegue il trend al<br />
ribasso delle intenzioni d’acquisto di soluzioni<br />
volte a migliorare l’efficienza energetica della<br />
propria abitazione (fotovoltaico a -19%), mentre<br />
torna a crescere la voglia di rinnovare le<br />
dotazioni tecnologiche. Pc e tablet fanno segnare<br />
rispettivamente +17,1% e +16,8%, mentre<br />
la propensione all’acquisto di fotocamere<br />
arriva al 18,9%. In ripresa anche i segmenti<br />
mobilità ed elettrodomestici. Spiega Claudio<br />
Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic:<br />
“Per oltre 6 italiani sui 10, l’inflazione<br />
resta il timore principale anche se continua a<br />
calare la percentuale di chi percepisce i prezzi<br />
ancora in forte aumento. Segue, tra i timori<br />
più avvertiti, quello per il calo del potere d’acquisto<br />
che porta 9 italiani su 10 a dichiarare<br />
di non avere una piena tranquillità economica;<br />
per il 50% si tratta solo di problemi di piccola<br />
entità. Questa situazione di preoccupazione<br />
continua a frenare la propensione al consumo.<br />
Molti rinviano gli acquisti più importanti<br />
a tempi migliori anche quando sono nelle<br />
condizioni di poter spendere e chi può cerca<br />
di risparmiare: nonostante che la metà degli<br />
italiani non riesca tutt’oggi a mettere da parte<br />
a fine mese neanche un euro del reddito<br />
guadagnato, quelli che ce la fanno accantono<br />
mediamente il 10%, un dato in aumento di 2<br />
punti rispetto al mese scorso”.<br />
I dati di Findomestic<br />
Fotocamere (+18,9%), PC (+17,1%) e Tablet<br />
(+16,8%) sono i prodotti sul podio per tasso<br />
d’incremento delle intenzioni d’acquisto a tre<br />
mesi. Seguono le auto usate (+15%) sulla scia<br />
degli incentivi governativi e di un ritrovato interesse<br />
dopo la flessione registrata a febbraio.<br />
Propensione all’acquisto in crescita anche<br />
per gli altri mercati del settore mobilità: incremento<br />
contenuto per l’auto nuova (+2,5%)<br />
mentre motoveicoli ed e-bike, beneficiando<br />
della stagione calda in arrivo, fanno segnare<br />
rispettivamente +9,3% e +6,9%. Crescita<br />
sostenuta anche per piccoli elettrodomestici<br />
(+13%) e TV (+11,8%). In positivo anche la<br />
telefonia (+7,2%), i grandi elettrodomestici<br />
(+3,8%) e i mobili (+3,4%). A frenare l’indicatore<br />
medio delle intenzioni d’acquisto rilevate<br />
dall’Osservatorio Findomestic è il comparto<br />
energetico: a parte gli impianti di isolamento<br />
termico (+4,3%) e gli infissi (+0,6%), unici<br />
due segmenti con il segno più, calano di oltre<br />
il 6% i lavori di ristrutturazione, del 9,6% le<br />
pompe di calore, del 15,5% le caldaie a condensazione<br />
e biomassa e addirittura del 19%<br />
gli impianti fotovoltaici.<br />
■
7<br />
Corpi macchina:<br />
l’era delle mirrorless<br />
Riflettori sulle principali novità dei brand:<br />
da Fujifilm a Nikon, da Leica a Panasonic
8<br />
di Riccardo Colletti<br />
Fujifilm X100VI,<br />
massima operatività<br />
Il nuovo modello di sesta generazione presenta un design raffinato<br />
ed elegante, che si combina con prestazioni elevate<br />
na fotocamera digitale compatta<br />
U<br />
unica nel suo genere, dal design<br />
raffinato e dal funzionamento intuitivo.<br />
Stiamo parlando di Fujifilm<br />
X100VI che offre una qualità<br />
dell’immagine al<br />
vertice, dimensioni<br />
compatte e un corpo<br />
leggero, insieme alla<br />
leggendaria tecnologia<br />
di riproduzione<br />
del colore di Fujifilm.<br />
L’estetica raffinata<br />
ed elegante<br />
X100VI è il modello<br />
di sesta generazione<br />
della Serie X100,<br />
dopo il debutto avvenuto<br />
nel 2<strong>01</strong>1. La<br />
Serie X100 ha saputo<br />
conquistare una<br />
posizione unica, apprezzata<br />
dai clienti<br />
per il suo mirino ibrido all’avanguardia, per il design<br />
curato e raffinato, per l’operatività intuitiva<br />
e per l’elevata qualità dell’immagine con una riproduzione<br />
dei colori impareggiabile. L’alluminio<br />
- utilizzato per le superfici superiore e inferiore<br />
del corpo macchina - ha un elevato grado di libertà<br />
di formatura, viene pressato e lavorato per<br />
ottenere bordi affilati e la superficie viene finemente<br />
sabbiata per ottenere una struttura liscia.<br />
Inoltre, sulla superficie viene utilizzato alluminio<br />
anodizzato per fornire un aspetto di alta qualità.<br />
Il monitor Lcd inclinabile ultrasottile di X100VI<br />
può essere chiuso perfettamente a filo con il corpo<br />
macchina. La forma estetica ed elegante nel<br />
corpo consente una varietà di stili di ripresa e inquadrature<br />
da diverse angolazioni, come dall’alto<br />
o dal basso. Le elevate prestazioni di risposta<br />
del touchscreen, unite all’operatività intuitiva di<br />
X100VI, lo rendono anche altamente funzionale.<br />
La forma dell’impugnatura<br />
è stata messa<br />
a punto per migliorare<br />
l’ergonomia. I pulsanti<br />
sul retro di X100VI<br />
sono stati spostati<br />
in una posizione facile<br />
da azionare con<br />
la mano destra, per<br />
riprese estremamente<br />
confortevoli anche<br />
guardando attraverso<br />
il mirino.<br />
Il cuore tecnologico<br />
Pur mantenendo l’iconico<br />
design e le dimensioni<br />
compatte,<br />
X100VI è equipaggiata<br />
con il nuovo sensore X-Trans CMOS 5 HR da<br />
40,2 megapixel e il motore di elaborazione delle<br />
immagini X-Processor 5 High Speed per offrire<br />
un’elevata qualità dell’immagine e prestazioni<br />
elevate. Inoltre, per la prima volta in un prodotto<br />
della serie X100, è stata incorporata la nuova<br />
funzione di stabilizzazione dell’immagine IBIS<br />
“in-body image stabilization”, con un’efficienza<br />
massima fino a 6,0 stop. Questa funzione consente<br />
agli utilizzatori della macchina fotografica<br />
digitale di divertirsi scattando in una gamma<br />
assai ampia di contesti e situazioni. Con questa<br />
funzione si mantengono le dimensioni compatte<br />
e il peso contenuto che caratterizzano questa<br />
serie, aumentati solo minimamente rispetto al<br />
modello precedente. E ancora. Per la prima volta<br />
nella Serie, X100VI è in grado di registrare filmati<br />
6.2K/30P. La fotocamera è inoltre dotata di una<br />
funzione di AF tracking durante la registrazione<br />
di filmati per garantire la creazione di contenuti<br />
di alta qualità. Infine, gli accessori. La resistenza<br />
agli agenti atmosferici di X100VI è garantita<br />
quando l’anello adattatore opzionale AR-X100 e<br />
il filtro di protezione PRF-49 vengono utilizzati<br />
insieme all’obiettivo. Ciò consente all’utente di<br />
continuare a realizzare immagini in condizioni<br />
meteorologiche difficili e di sentirsi tranquillo<br />
quando la natura prende una svolta inaspettata.<br />
Il paraluce opzionale LH-X100 di Fujifilm è compatibile.<br />
Oltre ad essere leggero e realizzato con<br />
precisione in metallo lavorato, il paraluce è sapientemente<br />
progettato e include una fessura<br />
così da schermare la luce in modo efficace e al<br />
contempo a non ostruire il campo visivo quando<br />
si guarda attraverso il mirino. La custodia in vera<br />
pelle LC-X100V disponibile come accessorio opzionale<br />
conferisce a X100VI un aspetto lussuoso.<br />
La scheda di memoria e la batteria possono essere<br />
inserite e rimosse senza rimuovere la fotocamera<br />
dalla custodia stessa.<br />
L’edizione limitata<br />
Insomma: X100VI è una fotocamera digitale che<br />
combina il design e le funzionalità peculiari e<br />
uniche che hanno contraddistinto da sempre la<br />
serie X100 con caratteristiche tecniche volte a<br />
fornire una qualità dell’immagine eccezionale,<br />
offrendo al contempo a un’ampia gamma di utilizzatori,<br />
dai fotografi professionisti ai creativi<br />
appassionati, la gioia di possedere una meraviglia<br />
autentica della fotografia. Non solo. Per celebrare<br />
il 90° anniversario di Fujifilm nel <strong>2024</strong>,<br />
è stata approntata anche un modello in edizione<br />
limitata in un totale di 1.934 pezzià. Queste<br />
esclusive unità numerate di X100VI sono confezionate<br />
in una scatola speciale che include una<br />
raffinata tracolla, un copri pulsante di scatto e<br />
cartoline storiche. Sul corpo della fotocamera è<br />
inciso il logo del marchio aziendale della fondazione<br />
di Fujifilm nel 1934, insieme a un numero di<br />
serie univoco.<br />
■
Libera la tua creatività,<br />
colora il tuo mondo.<br />
Fotocamera istantanea analogica<br />
di alta qualità con luci LED integrate per<br />
creare foto INSTAX MINI uniche e originali.<br />
Ghiera Effetto Colore<br />
Ruota la ghiera per selezionare 1<br />
dei 6 effetti colore.<br />
Ghiera Controllo<br />
Luminosità<br />
Ruota la ghiera per impostare la<br />
luminosità della foto.<br />
Funzionalità evolute<br />
Bulb<br />
Doppia esposizione<br />
Interni<br />
Sport<br />
–––––––––––––––––––––––<br />
Paesaggio<br />
Macro<br />
–––––––––––––––––––––––<br />
Selettore per la vignettatura<br />
Flash ad alte prestazioni<br />
don’t just take, give. <br />
©<strong>2024</strong> FUJIFILM Corporation. Immagine simulata. Tempo di sviluppo circa 90 sec.
10<br />
gistrazione. Nikon Z 30 utilizza l’intera larghezza<br />
del sensore per offrire il 100% (circa) del campo<br />
visivo, mentre la qualità audio è al top, grazie al<br />
microfono stereo incorporato della fotocamera.<br />
Il monitor touchscreen ad angolazione variabile<br />
semplifica le riprese da qualsiasi prospettiva e<br />
l’impugnatura profonda garantisce video stabili a<br />
mano libera, anche con il braccio tutto esteso.<br />
di Riccardo Colletti<br />
Nikon: potenza<br />
e spazio alla creatività<br />
Un poker di fotocamere del brand giapponese, sempre<br />
all’avanguardia per rispondere a tutte le esigenze degli utenti<br />
ikon: un brand sempre proiettato<br />
N<br />
all’innovazione, capace di proporre,<br />
una serie di soluzione e fotocamere<br />
in linea con esigenze, aspettative<br />
e tendenze degli utenti. Con<br />
la distribuzione in Italia affidata a Nital, Nikon è<br />
un punto di riferimento per il mercato imaging.<br />
Ecco allora un poker di fotocamere che esemplificano<br />
la vocazione di Nikon.<br />
Nikon Z f: tecnologia superiore<br />
Grazie alla combinazione tra design “classico” e<br />
prestazioni al top, la nuova Nikon Z f è una fotocamera<br />
mirrorless in formato full frame FX. Il suo<br />
design elegante e sofisticato riporta alla mente<br />
l’iconica Nikon FM2 del 1982, una delle fotocamere<br />
a pellicola più famose del noto brand giapponese.<br />
Dotata del processore di elaborazione delle<br />
immagini EXPEED 7, consente la ripresa di fotografie<br />
e video di alta qualità. La fotocamera si caratterizza<br />
per una tecnologia all’avanguardia, che<br />
include prestazioni AF e VR, proponendosi come<br />
strumento ideale per chi desidera esprimere la<br />
creatività in ambiente foto e video. Ed è per questo<br />
che dispone di funzioni ad hoc. Oltre a quello<br />
monocromatico convenzionale, Nikon Z f è dotata<br />
di due nuovi Picture Control: monocromatico<br />
uniforme e a toni profondi. Aggiunta anche una<br />
posizione in bianco e nero dedicata al selettore di<br />
foto e video per attivare la commutazione immediata<br />
tra i controlli. Tra le funzioni di ripresa video,<br />
è prevista la registrazione a 10 bit direttamente<br />
on-camera, utilizzando H.265, oltre a essere in<br />
grado di registrare fino a 125 minuti in 4K UHD.<br />
Nikon Z 8: agile, leggera, funzionale<br />
Nikon Z 8 (foto in alto) è una fotocamera potente<br />
e agile. In un corpo macchina dalle dimensioni ridotte<br />
e dal peso di soli 910 grammi, assicura notevole<br />
flessibilità a supporto massimo alla creatività.<br />
Nikon Z 8 è la fotocamera ibrida - perfetta per<br />
fotografi e i videomaker che predilogono le riprese<br />
a mano libera - o full-frame efficacemente bilanciata<br />
in ogni configurazione, anche con la maggior<br />
parte degli stabilizzatori gimbal. Caratterizzata<br />
dal sensore CMOS stacked e dal processore<br />
Nikon EXPEED 7, Nikon Z 8 garantisce una qualità<br />
dell’immagine spettacolare, grazie alla sua risoluzione<br />
di 45,7 megapixel, capace di realizzare<br />
immagini e video nativi in 8.3K. Versatile e flessibile,<br />
questa mirrorless amplia le possibilità creative<br />
consentendo di registrare video con un’ampia<br />
gamma di frame rate e codec, incluso il formato<br />
RAW per video fino a 8.3K/60p o 4.1K/120p. A livello<br />
fotografico è possibile lavorare con varie dimensioni<br />
del file e velocità di scatto in sequenza,<br />
tra cui quella a 120 fps. Nikon Z 8 - che consente<br />
di acquisire immagini HEIF a 10 bit e video HLG a<br />
10 bit, soluzione ideale per i creatori di contenuti<br />
HDR - è dotata di protezione contro le condizioni<br />
atmosferiche e propone due porte Usb-C per trasferire<br />
i file rapidamente durante la ricarica.<br />
Nikon Z 30: spazio ai contenuti<br />
Dedicata a vlogger e content creators, Nikon Z<br />
30 è la mirrorless potente e semplice da usare.<br />
Dall’unboxing dei prodotti alle ricette, dai viaggi<br />
al parkour, consente di creare con facilità video e<br />
vlog di qualità professionale con la chiarezza, la<br />
profondità di campo e l’audio nitido. Il sensore di<br />
immagine in formato DX della fotocamera (molto<br />
più grande di immagine di uno smartphone) consente<br />
di ottenere filmati nitidi e ricchi di dettagli.<br />
I vlogger possono registrare sequenza video lunghe<br />
fino a 125 minuti ininterrottamente ed è anche<br />
disponibile l’autofocus permanente durante la re-<br />
Nikon Z 9: le nuove regole del gioco<br />
Nikon Z 9: è l’ammiraglia del brand. Un prodotto<br />
avanzato, che cambia le regole del gioco, rappresentando<br />
un notevole passo avanti per la fotografia<br />
professionale. Questa mirrorless vanta un<br />
nuovo sensore CMOS stacked a pieno formato da<br />
45,7MP progettato dagli ingegneri Nikon e un processore<br />
EXPEED 7 ultrarapido. È dotata del sistema<br />
autofocus più sofisticato nonché del tracking<br />
3D aggiornato, funzionalità video di primissimo livello,<br />
un display del mirino elettronico, velocità di<br />
scatto fino a 120fps con messa a fuoco automatica<br />
completa, misurazione esposimetrica e molto<br />
altro. Nikon Z 9 - che ben si adatta ai professionisti<br />
della fotografia naturalistica, sportiva e fotoreportistica<br />
- è anche ideale sia per i professionisti<br />
della moda e della fotografia da studio, sia per<br />
i videomaker che desiderano ottenere un risultato<br />
di qualità con un workflow efficiente. ■<br />
NIKKOR: obiettivi di qualità<br />
Nell’ambito degli obiettivi, la gamma NIKKOR è ampia<br />
e articolata. L’offerta distribuita da Nital evidenzia<br />
una qualità in grado di soddisfare le svariate<br />
esigenze.<br />
NIKKOR Z 600mm f/6.3 VR S (foto in basso) è stato<br />
realizzato per consentire di lavorare anche a mano<br />
libera. Ideale per la fotografia naturalistica, sportiva<br />
e aerea permette di catturare velocità e potenza di<br />
soggetti distanti con sorprendente dettaglio. Con un<br />
peso di circa 1.470 grammi (con collare del treppiedi),<br />
è l’obiettivo a lunghezza focale fissa da 600mm<br />
più leggero della sua categoria. Il baricentro posizionato<br />
più vicino al corpo della fotocamera lo rende un<br />
obiettivo bilanciato.<br />
Non meno interessanti sono i due teleobiettivi versatili<br />
NIKKOR Z 70-180mm f/2.8 e NIKKOR Z 180-<br />
600mm f/5.6-6.3 VR, che assicurano agilità e versatilità<br />
per la ripresa di una estesa gamma di soggetti.<br />
NIKKOR Z 70-180mm f/2.8 è un teleobiettivo zoom<br />
adatto a vari utilizzi che offre prestazioni superiori<br />
da vicino e da lontano. Grazie alla sua luminosa<br />
apertura di f/2.8, è ideale per la ripresa di ritratti,<br />
sport, natura, paesaggi, scene urbane, eventi, anche<br />
in condizioni di scarsa luminosità. Il super teleobiettivo<br />
zoom NIKKOR Z 180-600mm f/5.6-6.3 VR va<br />
ancora oltre e copre in modo agevole le lunghezze<br />
focali più apprezzate per la fotografia naturalistica,<br />
sportiva e paesaggistica. La potente funzione di stabilizzazione<br />
ottica VR consente scatti sempre stabili,<br />
mentre lo zoom ad escursione interna consente di<br />
effettuare riprese a mano libera sempre ben bilanciate<br />
e di effettuare riprese di tracking orizzontale<br />
o verticale: il tutto senza l’utilizzo di un treppiedi.<br />
Collegando a quest’obiettivo il moltiplicatore di<br />
focale Nikon Z TC-2.0x è possibile<br />
raggiungere la portata incredibile<br />
di 1.200mm, sempre<br />
sfruttabile anche a mano<br />
libera.
11<br />
di Luca Figini<br />
Panasonic Lumix G9 II:<br />
comfort e alta fruibilità<br />
Abbiamo provato la micro 4:3 del marchio nipponico per un paio di mesi<br />
per foto e video: le nostre impressioni<br />
bbiamo potutto saggiare le doti imaging della Lumix G9 II<br />
A<br />
in diverse condizioni di utilizzo, sia per scattare foto sia per<br />
registrare video e video interviste. La mirorrless in formato<br />
micro 4:3 conferma le doti eccellenti del sensore controllato<br />
dall’elettronica integrata da Panasonic. Il tutto in un corpo<br />
macchina generoso, che si fa bene impugnare e non pesa in mano: questo<br />
è sinonimo di comfort anche per lunghi periodi. Inoltre, l’utilizzo del corpo<br />
macchina identico a quello della S5II, ma con un ingombro interno minore<br />
dell’hardware, assicura il necessario scambiamento d’aria in modo passivo,<br />
a tutto vantaggio della portabilità, della silenziosità e<br />
dell’efficienza. Sullo scorso numero di <strong>Imaging</strong> <strong>Journal</strong><br />
(4/2023, che trovate in formato digitale su iGizmo.it)<br />
abbiamo già approfondito i punti di forza e un handson.<br />
Ora vogliamo tirare le fila, in modo sintetico, della<br />
nostra esperienza d’uso con la Lumix G9 II abbinata<br />
all’obiettivo Leica Elmarit 12-60 f/2.8-4 Asph con<br />
Ois integrato, Fov tra 83,4° e 20° (equivalenti a 24-121<br />
mm in pieno formato) e diaframma a 9 lamelle, con un<br />
paccho ottico di 14 elementi in 12 gruppi. Per la cronaca,<br />
Panasonic ha trattato le lenti con il rivestimento<br />
Nano Surface Coating per evitare riflessi nell’intero<br />
spettro luminoso al fine di garantire la massima qualità<br />
di scatto. Dunque, la micro 4:3 al top per Panasonic<br />
(la prima del brand con messa a fuoco veloce Pdaf)<br />
in abbinata a un’ottica superiore ha generato grandi<br />
aspettative, tutte ripagate. A iniziare dalla semplicità<br />
di utlizzo per via di un’impostazione dei comandi<br />
più a portata di “dita” e un’impugantura così profonda<br />
da permettere un’agile gestione delle funzioni anche<br />
durante lo scatto. Il display posteriore da 3” ruotabile di 180 gradi si apprezza<br />
maggiormemnte nella ripresa video oppure nelle foto più pensate e<br />
ragionate, magari con tempi di posa generosi. In ogni caso, il sensore Live<br />
Mos da 25,2 Mpixel si è dimostrato una scelta all’altezza delle mirrorless<br />
più blasonate, anche in virtù di una sensibilità ISO tra 50 e 25.600 e lo<br />
scatto burst Raw a 75 fps con singola messa a fuoco. Perfetto per catturare<br />
qualsiasi foto di un soggetto in movimento. La registrazione video nel<br />
nostro caso è stata impostata su questa configurazione: H.264, 4K a 60<br />
fps (per gli oggetti) e Full HD a 60 fps (per le video interviste). Abbiamo<br />
agito sia in modalità totalmente automatica, che stupisce per la qualità e<br />
la precisione, sia in modalità più manuale per i ritratti e le video interviste,<br />
che necessitavano di una gestione più personalizzata delle impostazioni. In<br />
queste operazioni, che vengono fatte al volo durante la ripresa o lo scatto,<br />
piace la disposizione dei pulsanti e il posizionamento del viewfinder: sono<br />
ben progettati e ogni tasto è perfettamente accessibile. Rispetto al modello<br />
precedente, la Lumix G9 II è una fotocamera più matura. Il sensore<br />
micro 4:3 ha un rapporto 2:1 rispetto alle full frame: semplificando, l’obiettivo<br />
usato è un equivalente 24-120 mm. Il vero rischio è di un aumento dei<br />
livelli di rumore a valori ISO elevati. Ma qui entra in<br />
gioco l’ottimizzazione di Panasonic, che permette alla<br />
G9 II di sfruttare una gamma dinamica fino a 13 stop<br />
e una elaborazione con il nuovo motore L2 che esegue<br />
un ottimo lavoro riducendo l’incidenza del rumore e<br />
vanta un algoritmo potenziato per la mitigazione della<br />
distorsione rolling shutter e la raffica, anche con flash<br />
di terze parti. La velocità della Lumix G9 II rende la<br />
fotocamera perfetta per la fotografia d’azione. Con il<br />
Raw Burst è possibile scegliere tra una preregistrazione<br />
di 0,5 e 1,5 secondi. In questo modo, la fotocamera<br />
inizia a registrare quando si preme l’otturatore a<br />
metà. Il buffer offre più di 170 fotogrammi Raw e ben<br />
oltre 200 fotogrammi in formato JPEG. La modalità<br />
burst non elaborata raggiunge i 200 fotogrammi, ovvero<br />
circa 3 secondi di ripresa con la preregistrazione<br />
abilitata. Ottimi i file Raw che la G9 II produce perché<br />
con Lightroom si possono lavorare in modo preciso e<br />
accurato, anche variando i valori ISO. Questa velocità<br />
di registrazione richiede una messa a fuoco automatica<br />
veloce e precisa. La Lumix G9 II mantiene questa velocità e il riconoscimento<br />
del soggetto fa un ottimo lavoro. La Lumix G9 II offre molte personalizzazioni<br />
per l’area dell’autofocus. Questa flessibilità rende molto più<br />
semplice trovare e seguire i soggetti in movimento. In condizioni di scarsa<br />
luminosità la Lumix risponde con la possibilità di ottenere un’immagine da<br />
100 megapixel attivando la super risoluzione. In questo modo si ottengono<br />
scatti che ispirano la creatività perché si può “giocare” con le luci e le<br />
ombre. Sempre in queste condizioni si può fare affidamento all’eccellente<br />
gamma dinamica, ancora un punto a favore del formato micro 4:3. ■
12<br />
di Luca Figini<br />
SL3: versatile a sistema<br />
mirrorless di pieno formato<br />
Leica lancia il nuovo modello che assicura una qualità d’immagine al top<br />
sia in ambito fotografico, sia nel video<br />
opo aver introdotto nel 2<strong>01</strong>5 il Sistema SL, per unire in modo<br />
D<br />
esclusivo i due mondi della fotografia e della videografia, Leica<br />
presenta la nuova generazione del suo sistema mirrorless<br />
full frame. E lo fa con il modello Leica SL3, connotato dalla<br />
rilevante versatilità, offrendo una qualità d’immagine al top<br />
in ambito fotografico e nel video.<br />
Più compatta, leggera e facile da usare rispetto al modello precedente, Leica<br />
SL3 propone funzioni si basano su un dialogo continuo con i professionisti:<br />
il sensore CMOS BSI di pieno formato con tecnologia a tripla risoluzione è<br />
protetto da un solido corpo interamente metallico rivestito con pelle. Per<br />
soddisfare la più ampia varietà di requisiti fotografici, il sensore registra file<br />
RAW in formato DNG, oppure file JPEG, con una risoluzione di 60, 36 o 18 MP.<br />
Insieme alla gamma dinamica estesa a 15 f-stop e all’impressionante campo<br />
ISO da 50 a 100.000, SL3 garantisce immagini dettagliate e di qualità, quali<br />
che siano le condizioni di luce. Con il rilevamento di fase (PDAF), la mappatura<br />
della profondità (Object Detection AF) e il rilevamento del contrasto<br />
(Contrast Detection AF), l’innovativo sistema autofocus fotocamera combina<br />
i punti di forza delle tre tecnologie per creare<br />
immagini nitide anche in condizioni di scarsa<br />
illuminazione. Inoltre, il riconoscimento intelligente<br />
del soggetto supporta la fotografia in<br />
situazioni dinamiche.<br />
Qualità delle immagini e dei video<br />
La baionetta dell’obiettivo, fedele allo standard<br />
L-Mount sviluppato da Leica, facilita<br />
l’uso degli obiettivi di tutti i sistemi fotografici<br />
Leica. In più, è compatibile con una vasta<br />
gamma di obiettivi zoom da ultragrandangolari a supertele offerti dai partner<br />
della L-Mount Alliance. Il mirino EyeRes della Leica SL3 è dotato di un<br />
raffinato sistema ottico con lenti in vetro. Questo mostra sempre il soggetto<br />
in modo cristallino, fino ad un massimo di 120 fotogrammi al secondo e<br />
una risoluzione di 5,76 milioni di pixel. L’anteprima in tempo reale consente il<br />
pieno controllo dell’esposizione e della composizione delle immagini anche<br />
prima dello scatto. Un’altra novità è il touch screen inclinabile ad alta risoluzione<br />
da 3 pollici con un pratico e robusto meccanismo di inclinazione. I<br />
video vengono registrati con una risoluzione fino a 8K, supportata da codec<br />
efficienti come H.265 e ProRes di Apple.<br />
Personalizzazione e interfaccia utente<br />
Un altro punto distintivo è la nuova interfaccia utente. Ogni affinamento punta<br />
a migliorarne il comfort come ergonomia, sensazione tattile e navigazione<br />
dei menu. L’impugnatura, la disposizione dei comandi e il design complessivo<br />
della fotocamera sono stati perfezionati in funzione di una gestione intuitiva.<br />
Il design aggiornato e semplificato delle icone e del menu offre una struttura<br />
chiara, facilitando ulteriormente la navigazione.<br />
La netta separazione tra le modalità foto e video si avvantaggia grazie a un<br />
codice colore che le differenzia: rosso per la modalità foto e giallo per la modalità<br />
video. Le funzioni principali della fotocamera possono essere adattate<br />
alle esigenze individuali. I tasti FN liberamente<br />
assegnabili e l’interazione touch ottimizzata<br />
nel menu si aggiungono al funzionamento<br />
intuitivo e comodo della fotocamera. Nelle<br />
riprese foto e video, l’interfaccia utente della<br />
SL3 si dispone in formato orizzontale o verticale,<br />
a seconda della posizione della fotocamera.<br />
Grazie alla maneggevolezza, all’ergonomia migliorata,<br />
al design robusto e alla certificazione<br />
IP54, i fotografi possono rimanere concentrati<br />
sullo scatto in qualsiasi condizione atmosferica e ambientale. Aggiornamenti<br />
regolari del firmware, vengono forniti direttamente alla SL3 tramite l’app<br />
Leica FOTOS. La nuova interfaccia della fotocamera e la connettività migliorata<br />
garantiscono un flusso di lavoro professionale senza interruzioni. Sono<br />
presenti slot per schede di memoria CFexpress tipo B e SD di tipo UHS-II, una<br />
porta Ubc-C per la trasmissione dati ad alta velocità, il tethering e l’alimentazione,<br />
nonché un’uscita HDMI 2.1 full-size per monitor esterni o dispositivi<br />
di registrazione.<br />
Batteria e accessori<br />
La nuova batteria BP-SCL6, insieme al doppio caricabatterie disponibile separatamente,<br />
offre ampia capacità. Inoltre, gli accessori del sistema SL ora<br />
includono una nuova impugnatura e un accoppiatore DC. Questo può essere<br />
inserito nel vano della batteria della fotocamera per garantire un’alimentazione<br />
continua tramite Usb-C. Anche la nuova tracolla con attacco innovativo<br />
e una resistente cinghietta da polso per l’impugnatura sono state appositamente<br />
progettate per l’uso quotidiano nella fotografia professionale. ■
13<br />
Experience Zhiyun Fiveray M20C<br />
Si potrebbe definire la luce ideale per qualsiasi tipo di esigenza foto e video. Sia per produzioni in<br />
mobilità con smartphone ed equivalenti, sia per organizzare sessioni in studio e anche con una<br />
configurazione a multi sorgente di luce. Zhiyun Fiveray M20 vanta un’ottima qualità costruttiva e<br />
un’ampia configurabilità dall’essenziale display posteriore, che consente di definire temperatura<br />
e parametri. Da accesa, la luce ha un impatto enorme per un apparecchio di piccole dimensioni:<br />
proprio peso e ingombri ridotti lo rendono efficace in ogni contesto, in mano o montato. In ogni<br />
caso, la luce proposta è precisa e ben calibrata, capace di restituire risultati coerenti con l’ambiente<br />
o le esigenze di scatto. Interessante che con M20 si possano abbinare vari punti luce, per<br />
esempio 4, 6 o 8 M20, trasportandoli comodamente nello zaino. Il vantaggio è dato dal supporto<br />
per gli standard, sia esso inteso come attacco per un treppiede o uno stativo, sia per la ricarica<br />
via Usb-C. La batteria integrata da 4.500 mAh assicura fino a 40 minuti di durata alla massima<br />
luminosità. Il tutto in un oggetto che pesa 200 grammi. Più nel dettaglio, il Fiveray M20 opera<br />
nell’intervallo di temperatura del colore tra 2700K e 6500K, ha un indice di resa cromatica superiore<br />
a 95 e arriva fino a 2.<strong>01</strong>0 lux (20 Watt nominali). Il sistema di raffreddamento attivo è dato<br />
da una ventola silenziosa ma potente, adeguata a mantenere stabile la luce del prodotto. Questo<br />
sistema ha un nome: Mark II DynaVort. Inoltre, ogni configurazione di colore e intensità, oltre che<br />
dal display integrato, è attuabile via Bluetooth dall’app per smartphone. Nell’utilizzo effettivo<br />
per video e foto, il Fiveray M20 è piaciuto per la qualità e l’intensità della luce: uniforme, morbi-<br />
da e configurabile grazie alle palpebre integrate. La<br />
possibilità di modulare intensità e colore permette<br />
di rispettare l’incarnato dei soggetti e i colori degli<br />
oggetti evitando il fastidioso effetto “alone”. La luce<br />
è inoltre protetta da una griglia a nido d’ape, come<br />
gli altri modificatori inclusi in confezione, si attacca<br />
magneticamente alla parte anteriore della luce e<br />
permette di focalizzare meglio la luce sul soggetto<br />
oppure oggetto inquadrato evitando che si disperda.<br />
Alla resa dei conti, Fiveray M20 è un’ottima scelta<br />
per fotografi e operatori video che cercano una luce<br />
versatile, leggera, compatta ma potente e adattabile<br />
per un’ampia gamma di scopi. Gli ambiti ideali sono<br />
eventi serali, still life, macro, dettagli di matrimoni e<br />
riprese in mobilità. Inoltre, fungerà anche da luce per<br />
riunioni video, registrazioni di discorsi e contenuti<br />
destinati ai social media. di Luca Figini<br />
Manfrotto Fondale panoramico<br />
da 4 metri Chroma Key Green<br />
Il fondale Panoramico è una delle più grandi superfici in tessuto ingualcibile<br />
prodotte da Manfrotto. Dispone di un telaio in alluminio a tre pannelli, che crea<br />
un’utile struttura avvolgente e autoportante. La copertura in tessuto si fissa al<br />
telaio ed è disponibile in tre colori: Nero, Verde Chromakey e Bianco. Il fondale<br />
Panoramic è ideale per riprese di ampi gruppi in location, perfetto per matrimoni,<br />
serate promozionali e fotografia di eventi. Il fondale si ripiega con grande<br />
praticità nella propria sacca e può stare comodamente in un’auto.<br />
Manfrotto Panoramic LL: specifiche<br />
Struttura autoportante Facile da assemblare Fondale chromakey per video<br />
Quick to assemble Lavabile a 40° in lavatrice Peso: 9,5 Kg Altezza: 230 cm<br />
Larghezza: 400 cm<br />
RØDE Wireless ME<br />
RØDE Wireless ME, in versione a doppio trasmettitore, si propone come “microfono wireless definitivo per i<br />
creator di contenuti”. Wireless ME sarà rilasciato in un doppio set, con due trasmettitori e uno ricevitore, disponibile<br />
in bianco o nero. Wireless ME combina la stessa impareggiabile qualità del suono e le caratteristiche<br />
innovative per cui i microfoni wireless RØDE si sono affermati nel corso del tempo.<br />
Oltre alla trasmissione digitale all’avanguardia Serie IV a 2,4 GHz e alla compatibilità universale con fotocamere,<br />
smartphone e computer, Wireless ME presenta l’innovativa tecnologia GainAssist di RØDE, che utilizza<br />
algoritmi intelligenti che controllano automaticamente i livelli audio, garantendo un audio preciso in quasi tutte<br />
le condizioni di registrazione.<br />
In più è semplice da usare e assicura rese professionali semplificando al massimo la configurazione. Senza<br />
diementicare che integra il ricevitore per registrare simultaneamente l’audio davanti e dietro la telecamera,<br />
rendendolo ideale per catturare interviste o voci fuori campo per contenuti video.
14<br />
Sony SEL2450G<br />
Sony ha annunciato un nuovo obiettivo Alpha full-frame 35 mm compatto ad attacco E.<br />
Si tratta dello zoom standard FE 24-50MM F2.8 G (SEL2450G), con apertura massima<br />
di f/2.8 lungo l’intero range focale. Nonostante le dimensioni ridotte e il peso contenuto,<br />
è in grado di offrire l’eccellente risoluzione e i suggestivi effetti bokeh che ci<br />
si aspetta da un obiettivo G Lens ad apertura f/2.8. Con una lunghezza focale che<br />
va da 24 mm a 50 mm, consente di ottenere immagini di qualità sorprendente,<br />
che si tratti di scatti quotidiani, ritratti o video. In più, offre la comodità di un<br />
obiettivo compatto, che occupa poco spazio e si trasporta facilmente. Grazie a<br />
un design ottico e meccanico sofisticato, è stato possibile mantenere dimensioni<br />
compatte: diametro filtro di 67 mm, diametro massimo di 74,8 mm, lunghezza di<br />
92,3 mm e peso di circa 440 g. Grazie alla disposizione di quattro lenti asferiche<br />
e due elementi in vetro ED (Extra-low Dispersion) che permettono di ridurre le<br />
aberrazioni cromatiche e di assicurare un’elevata risoluzione da un angolo all’altro<br />
dell’immagine, è possibile ottenere immagini nitide e dettagliate a qualsiasi<br />
lunghezza focale. SEL2450G presenta un’apertura circolare a undici lamelle che,<br />
insieme all’ottimizzazione dell’aberrazione sferica, consente di ottenere il morbido<br />
e splendido effetto bokeh tipico degli obiettivi della serie G. E, con una distanza<br />
minima di scatto di 0,19 m (AF) in grandangolo e un ingrandimento massimo di 0,30x<br />
(AF), SEL2450G consente di ottenere primi piani di elevata qualità.<br />
Cellularline Pics Mag<br />
Zhiyun Molus<br />
G200<br />
Pics Mag è il supporto magnetico Bluetooth progettato per offrire un’esperienza fotografica senza precedenti.<br />
Compatibile con l’ecosistema MagSafe di Apple, Pics Mag si aggancia magneticamente all’i-<br />
Phone, garantendo una stabilità e una praticità uniche nel suo genere. Ma non solo. Pics Mag è pensato<br />
per soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati di fotografia, non solo gli utenti iPhone. Grazie al suo<br />
anello in metallo incluso nella confezione, questo supporto magnetico è completamente compatibile<br />
anche con gli smartphone Android. Un dispositivo, due ecosistemi. L’innovazione di Pics Mag si manifesta<br />
anche nella sua flessibilità. Oltre a consentire di scattare selfie premendo comodamente il pulsante<br />
di scatto direttamente sul supporto, Pics Mag include un pratico telecomando Bluetooth per catturare<br />
gli attimi perfetti a distanza. Libera la tua creatività con la possibilità di ruotare lo smartphone fino a<br />
180°, consentendo scatti in modalità ritratto o paesaggio con una facilità mai vista prima. Immergiti in<br />
un mondo di possibilità fotografiche grazie a Pics Mag. Sia che tu sia un appassionato di iPhone o un<br />
fedele utilizzatore di Android, Pics Mag è il compagno ideale per ogni appassionato di fotografia. Rendi i<br />
tuoi selfie e le tue foto indimenticabili con questo supporto magnetico Bluetooth all’avanguardia.<br />
Profoto Softbox Octa 3<br />
Silver 90cm<br />
Il Profoto Softbox Octa può essere impostato in pochi secondi grazie<br />
al suo speedring integrato e crea una sorprendente luce morbida. La<br />
sua forma circolare genera riflessi naturali negli occhi del soggetto,<br />
il che lo rende perfetto per la fotografia di ritratti. La forma Octa<br />
produce bordi morbidi e duri su tutti i lati in modo uniforme, rendendolo<br />
ideale per il mondo della moda, della bellezza e della fotografia<br />
di ritratti. Con un design all in one, il Profoto Softbox Octa è estremamente<br />
facile da configurare e dotato di soluzione di apertura e chiusura<br />
rapida. Inoltre, fornisce una morbidezza e intensità della luce<br />
regolabile tramite il diffusore rimovibile e intercambiabile. Il fronte<br />
incassato distribuisce in modo uniforme la luce dall’aspetto naturale<br />
ed è resistente al calore, compatibile con i flash che utilizzano anche<br />
l’alogeno come luce continua (alogeno fino a 500 W). Con una serie<br />
di accessori disponibili, il Profoto Softbox Octa dà una totale libertà<br />
creativa ai fotografi che cercano un controllo preciso delle loro impostazioni<br />
di illuminazione. Quando si utilizza ProHead al livello di<br />
potenza 10 (2400 Ws) insieme alla luce continua (500 W) a pieno<br />
effetto, si consiglia un massimo di 8 flash al minuto per evitare che<br />
lo speedring diventi troppo caldo al tatto.
15<br />
Sony: capacità<br />
e velocità con le<br />
schede CEB-G480T/<br />
CEB-G240T<br />
Sony lancia due schede di memoria CFexpress<br />
Tipo B serie G che assicurano prestazioni stabili e<br />
per sessioni di lavoro prolungate, oltre a capacità<br />
e velocità elevate. In dettaglio, CEB-G480T (480 GB) ha una velocità di lettura<br />
che raggiunge i 1850 MB/s e una velocità di scrittura massima di 1750 MB/<br />
si. CEB-G240T (240 GB) offre una velocità di lettura massima di 1850 MB/s,<br />
mentre quella di scrittura raggiunge i 1600 MB/si. Le schede della serie CEB-G<br />
sono progettate per fotografi e videomaker professionisti, ma sono ideali anche<br />
per gli appassionati in cerca di supporti veloci e affidabili che consentano<br />
di ottimizzare i flussi di lavoro. Grazie all’elevata velocità di scrittura, possono<br />
essere utilizzate con fotocamere ad alta risoluzione.<br />
Con le due nuove schede è possibile trasferire velocemente i dati al Pc tramite<br />
il lettore CFexpress Tipo B MRW-G1 (venduto a parte), garantendo così<br />
un flusso di lavoro veloce e continuo nella gestione di fotografie ad alta risoluzione<br />
di grandi dimensioni e di video a bit-rate elevato. CEB-G480T e CEB-<br />
G240T possono essere utilizzate con applicazioni di scansione e recupero dati<br />
che consentono di lavorare con la massima tranquillità. Inoltre, scaricando il<br />
software Memory Card File Rescue, utilizzabile con le<br />
schede di memoria di Sony, è possibile recuperare i file<br />
eliminati accidentalmente nei formati più comuni. Le<br />
schede di memoria sono cinque volte più resistenti alle<br />
cadute e hanno una piegabilità di tre volte superiore.<br />
Assicurano prestazioni impeccabili anche in presenza di<br />
temperature estreme, raggi X, scariche elettrostatiche<br />
e luce solare UV intensA. Entrambe le schede misurano<br />
29,6 mm x 38,5 mm x 3,8 mm e pesano circa 10 grammi.<br />
DJI Mic 2: l’eccellenza<br />
nella registrazione audio “pro”<br />
DJI Mic 2 vuole stabilire un nuovo punto di riferimento per le soluzioni di registrazione audio a beneficio<br />
dei creator. Il perno della soluzione è la promessa di catturare la brillantezza di suoni diversi. DJI Mic 2<br />
è dotato di funzioni di registrazione omnidirezionale, attentamente ottimizzate per la chiarezza vocale,<br />
garantendo che i contenuti audio risplendano in ogni scenario, sia durante vlog coinvolgenti, sia durante<br />
interviste approfondite o registrando in ambienti diversi, grazie alla tecnologia intelligente per l’eliminazione<br />
del rumore. Come ulteriore livello di protezione per gli audio, offre la funzione Safety Track<br />
che consente ai creator di registrare una seconda traccia a -6 dB accanto alla traccia audio principale,<br />
per proteggersi da picchi di livello audio imprevisti. I trasmettitori di DJI Mic 2 sono disponibili in due<br />
colori: Shadow Black e Bianco perlato. Il sistema è pronto per l’uso sempre e ovunque. Gli utenti devono<br />
semplicemente aprire la custodia di ricarica e DJI Mic 2 si accenderà, associando automaticamente il<br />
ricevitore e i trasmettitori durante la ricarica. Inoltre, può essere collegato a DJI Osmo Action 4, DJI<br />
Osmo Pocket 3 e dispositivi smartphone tramite Bluetooth, offrendo anche la compatibilità con vari<br />
dispositivi di registrazione tramite Usb-C, adattatori Lightning e TRS da 3,5 mm ad uscita analogica. E<br />
ancora. Grazie alle pratiche operazioni tramite touchscreen OLED da 1,1 pollici abbinato a una rotella di<br />
precisione fornisce un rapido accesso alle informazioni più importanti. I creator possono regolare facilmente<br />
volume, guadagno, luminosità, ottenendo configurazioni audio ottimali con assoluta praticità.<br />
Insta360 GO 3: la action cam più piccola al mondo<br />
Gli allenamenti di walking sono sempre più di moda. E la nuova<br />
Insta360 GO 3 è la compagna tecnologica ideale. Con soli<br />
35 grammi di peso, l’action cam distribuita in Italia da Nital<br />
può essere indossata in vari modi lasciando libere le mani.<br />
Insta360 GO 3 risponde anche ai comandi vocali per avviare<br />
e interrompere le registrazioni, riprendendo filmati perfettamente<br />
stabili alla risoluzione massima 2,7K (2.720x1.536<br />
pixel a 24/25/30 fps). In abbinamento all’Action Pod - modulo<br />
di espansione in dotazione - si trasforma in una action<br />
cam di livello professionale con display touch orientabile e<br />
un’autonomia di ripresa che sfiora le tre ore.<br />
Insta360 GO 3 vanta lo stabilizzatore FlowState che permette<br />
di ottenere immagini e filmati stabili. I video sono<br />
privi di quei fastidiosi movimenti che il nostro corpo produce<br />
mentre cammina anche a passo svelto. La tecnologia<br />
Horizon Lock 360, inoltre, fa sì che l’orizzonte sia sempre<br />
perfettamente livellato. Lo scopo degli ingegneri Insta360 è<br />
stato quello di dar vita a una action cam in grado di catturare<br />
la realtà in maniera del tutto simile a come la osservano<br />
e la percepiscono i nostri occhi.<br />
I suoi 25,6x54,4x23,2 mm e il suo corpo impermeabile<br />
permettono di portarla ovunque, anche quando pioviggina,<br />
mentre gli accessori in dotazione la rendono adatta a ogni<br />
situazione. Da segnalare, infine, che è sufficiente<br />
accedere al menu della per scoprire funzioni speciali<br />
efficaci e semplici da usare. Con il Timelapse,<br />
per esempio, si possono catturare immagini<br />
a intervalli di tempo prestabiliti per poi creare<br />
un video accelerato che riassuma in tempi brevi<br />
lo svolgersi di un lento evento (come tramonto, al<br />
sorgere del sole, movimento delle nuvole). La funzione<br />
TimeShift, evoluzione del Timelapse, permette invece<br />
di creare video accelerati mentre ci si muove, dopo aver<br />
“indossato” Insta360 GO 3 con il ciondolo magnetico o la<br />
easy clip da cappellino. Una funzione che sembra pensata<br />
proprio per chi fa walking.<br />
Instax Mini 99: la fotocamera<br />
istantanea di fascia alta<br />
Finitura nera opaca, classica ed elegante, Instax Mini 99offre funzionalità avanzate e nuove, tra cui ghiere<br />
con effetti colore, un esclusivo selettore dedicato alla vignettatura, oltre a modalità di luminosità e messa<br />
a fuoco per massimizzare il potenziale di ogni foto mantenendo il tradizionale design Instax. Per la prima<br />
volta, debutta la ghiera con effetto colore: Color Effect Dial. Questa consente di attuare sei effetti: Faded<br />
Green, Warm Tone, Light Blue, Soft Magenta, Sepia, and Light Leak, così che si possa personalizzare, creare<br />
e ideare un’immagine molto personalizzata. Guidata dalle luci led all’interno della fotocamera, la funzione<br />
Effetto Colore mostra sulla pellicola istantanea dedicata il colore scelto, creando l’effetto desiderato sulla<br />
foto stampata. La funzionalità dell’effetto colore è selezionabile tramite una ghiera che ricorda quelle<br />
delle fotocamere digitali. Instax Mini 99 è dotata anche di un nuovo attraente selettore, Manual Vignette<br />
Switch. Situato sull’alloggiamento dell’obiettivo, può essere utilizzato per aggiungere una cornice artistica<br />
ombreggiata attorno all’immagine. Il lancio della nuova fotocamera istantanea è accompagnato dalla nuova<br />
pellicola Photo Slide, ispirata dal design dei motivi presenti sui supporti delle pellicole fotografiche.
16<br />
SBS Tripod<br />
Led Selfie<br />
stick<br />
Due le caratteristiche di questo selfie<br />
stick: arriva a un’altezza di 70 cm e dispone<br />
di Led integrato per illuminare la<br />
scena, anche per i selfie. Il telecomando<br />
wireless opera a 10 metri di distanza<br />
SBS<br />
Axis Tripod Pro<br />
di Luca Figini<br />
Il treppiede estensibile fino a 137 cm supporta<br />
smartphone, reflex e action cam<br />
grazie al supporto modulare per la testa.<br />
Si possono appendere contrappesi fino<br />
a 3 Kg per stabilizzarlo.<br />
Scattare<br />
e condividere<br />
“Click and Share” è il messaggio che SBS profonde negli accessori<br />
semplici e utili dedicati alla smart fotografia<br />
a semplicità non equivale a banalità.<br />
SBS ha fatto proprio questo<br />
L<br />
concetto e l’ha trasportato nel<br />
mondo della smart fotografia, ossia<br />
dell’imaging da device mobile.<br />
Sia con prodotti a proprio brand, sia con una gamma<br />
completa di accessori denominata #Easy&-<br />
Share e che si concretizza in un messaggio immediato:<br />
“Click and Share”, scatta e condividi.<br />
La collezione di prodotti è variegata proprio per<br />
intercettare tanto gli utenti più giovani, quanto<br />
quelli più esigenti e non solo. Dagli illuminatori da<br />
applicare al device mobile fino agli stativi, di ogni<br />
dimensione e ingombro, Easy & Share di SBS si<br />
affida a tre caratteristiche distitntive: semplicità<br />
d’uso, ingombro ridotto e cura dei dettagli. ■<br />
Easy & Share Selfie<br />
stick Wireless<br />
SBS<br />
Sunset<br />
Light<br />
La luce Led multicolore<br />
RGB orientabile a 360°<br />
è montata sull’asta che<br />
arriva all’altezza massima<br />
di 40 cm. Permette<br />
di regolare la temperatura<br />
della luce su tre<br />
livelli.<br />
Easy & Share<br />
Live Stream<br />
Pro Tripod<br />
Anello LED da 9 centimetri di diametro, 10 livelli di luminosità<br />
e 3 opzioni di luce: i due bracci di supporto sono<br />
snodabili per regolare l’illuminazione in modo perfetto<br />
SBS Squid Tripod<br />
Pro<br />
È dotato di un pratico e comodo treppiede con<br />
gambe snodabili che consentono di avvolgerlo<br />
su ogni tipo di asta o bastone. I piedini in gomma<br />
assicurano un fissaggio saldo e stabile<br />
L’asta si estende fino a<br />
67 cm, mentre il supporto<br />
superiore orientabile ottimizza<br />
l’inquadratura. Il telecomando<br />
wireless opera<br />
fino a 10 metri di dstanza<br />
SBS RGB Selfie Ring<br />
Si aggancia a clip sul device<br />
e si accende con il tasto sul<br />
dorso per ottenere una luce<br />
RGB ideale per le foto, gli<br />
streaming e i selfie. La<br />
luminosità è si regola<br />
su tre livelli.<br />
SBS Wireless Selfie<br />
Tripod<br />
Si adatta a qualsiasi superficie e dispone di telecomando<br />
wireless (pila inclusa) per scattare foto e registrare video<br />
fino a 10 metri di distanza senza accedere al device.
18<br />
di Luca Figini<br />
Generazione<br />
“camera phone”<br />
Con Magic 6 Pro, Honor ha sviluppato uno smartphone<br />
capace di una resa fotografica senza paragoni<br />
agic 6 Pro per Honor non è solo<br />
M<br />
l’evoluzione della precedente generazione<br />
Magic 5 Pro: infatti,<br />
porta nella sezione imaging tutte<br />
le migliori soluzioni sviluppate<br />
dal brand. Tanto che DxoMark ha conferito allo<br />
smartphone non solo il migliore punteggio (nel<br />
momento in cui si scrive) nella sezione fotografica<br />
con un valore di 158. Ma lo ha anche corredato<br />
di altre quattro coccarde d’oro per i primati nella<br />
qualità del display, della sezione selfie, dell’audio<br />
e della batteria (da 5.600 mAh in silicon carbon).<br />
Prerogativa pressoché unica del Magic 6 Pro è il<br />
tele obiettivo periscopico con sensore da addirittura<br />
180 Mpixel per garantire performance eccellenti<br />
con ingrandimenti anche piuttosto elevati.<br />
Non solo. L’ottica principale ad apertura variabile<br />
con diaframma che permette valori discreti da<br />
f/1.4 a f/2.0 in base alle condizioni di luce. Ma a<br />
gestire la parte ottica ci pensa l’intelligenza artificiale<br />
potenziata con l’engine Falcon e un hardware<br />
che non scende a compromessi su alcun<br />
fronte. Soprattutto per chi pretende un hardware<br />
capace di una resa imaging (foto e video) ai massimi<br />
livelli.<br />
Display sincero<br />
Il Magic 6 Pro ha touchscreen reattivo che restituisce<br />
subito un’esperienza soddisfacente e appagante,<br />
grazie anche alla “pillola” (Magic Capsule)<br />
spostata al centro e non più di lato.<br />
Il pannello protetto da un vetro a nanocristalli è<br />
di tipo Oled Ltpo da 6,8” a 10 bit (oltre un miliardo<br />
di colori riprodotti) con risoluzione di 2.800×1.280<br />
pixel (453 ppi) e frequenza di refresh a 120 Hz. La<br />
luminosità di picco è di 1.600 nit e arriva a 5.000<br />
nit in corrispondenza della riproduzione dei contenuti<br />
Hdr. Queste specifiche permettono al Magic<br />
6 Pro di sfoggiare le certificazioni Hdr10+ e<br />
Dolby Vision, che equivalgono a una riproduzione<br />
multimediale di alto profilo.<br />
Hardware potente<br />
L’ampia camera di vapore che sovrasta il chipset<br />
Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 (assistito da 12<br />
+ 8 GB di Ram e 512 GB di storage) è raddoppiata<br />
rispetto a quella del Magic 5 Pro: l’evidenza<br />
empirica è che, nella nostra esperienza d’uso tra<br />
gaming, lavoro e multimedia, il Magic 6 Pro non<br />
scalda mai. Abbiamo percepito un leggero calore<br />
del frame laterale in metallo solo lasciando<br />
attiva per circa una mezz’ora l’app fotografica<br />
in modalità scatto, con IA e Hdr attivati, facendo<br />
continuamente mettere a fuoco oggetti e<br />
ambienti. Si tratta di un caso estremo e molto<br />
impattante sul SoC e, infatti, il bordo del device<br />
è diventato leggermente più caldo. Ribadiamo,<br />
leggermente e in un caso d’uso insensato. Però<br />
la camera di vapore ha ben retto. La scocca, per<br />
la cronaca, è certificata IP68 contro l’intrusione<br />
di acqua e polvere. L’ottimizzazione è avvenuta<br />
non solo a livello hardware, con l’ampliato<br />
sistema di raffreddamento, ma anche software<br />
con MagicOS 8.0 basato su Android 14 che monitora<br />
costantemente le condizioni di utilizzo<br />
per assicurare il comportamento migliore e più<br />
reattivo del sistema nel suo complesso. Ciò che<br />
trasforma Honor Magic 6 Pro in una fotocamera<br />
compatta appassionante da usare in continuazione,<br />
grazie alla computational photography<br />
assicurata dagli algoritmi IA del Falcon Engine.<br />
Ve lo diciamo già: gli scatti sono al top, i risultati<br />
propongono un nuovo benchmark di riferimento.<br />
Trovate tutto il materiale a supporto di questa<br />
frase seguendo il QR Code in questa pagina<br />
oppure al link: https://bit.ly/magic6pro-igizmo<br />
Sezione fotografica<br />
• Lo schema ottico posteriore propone tre elementi<br />
disposti a triangolo così strutturati:<br />
teleobiettivo superiore pericospico supportato<br />
dall’inedito sensore Samsung Isocell Hp3 a<br />
180 Mpixel, f/2.6, Pdaf, Ois per lo zoom ottico<br />
2,5x e digitale a 100x. Interessante notare che<br />
un’abbinata di questo tipo non si è mai vista sugli<br />
smartphone l’elevata risoluzione permette<br />
di arrivare a 10x (ingrandimento relativo di 4x)<br />
mantenendo invariata la qualità di scatto. Persino<br />
a 30x (ingrandimento relativo di 15x) si ottiene<br />
un’eccellente potere risolutivo. Fino a 50x<br />
si possono scattare foto ben definite, poi l’intervento<br />
di IA e zoom digitale propone scatti meno<br />
definiti ma comunque accettabili;<br />
• obiettivo principale da 23 mm a sinistra da 50<br />
Mpixel, Pdaf, Ois e apertura variabile meccanica<br />
tra f/1.4 e f/2.0. Il sensore Omnivision H9000 è<br />
foriero di grande soddisfazioni, perché permette<br />
di scattare foto di altissimo livello. Inoltre, il<br />
diaframma ad apertura variabile si adegua in<br />
automatico alle condizioni di scatto ma può anche<br />
essere controllata manualmente in modalità<br />
Pro e quando si scatta in Apertura e Ritratto,<br />
entrambi dedicati a creare l’effetto bokeh l’una<br />
con gli oggetti e la street photography, l’altra<br />
con le persone. In queste tre modalità c’è il controllo<br />
dell’apertura (f) che consente di aprire e<br />
chiudure anche per step l’ottica;<br />
• obiettivo da 13 mmm ultra grandangolare a<br />
destra con sensore Samsung S5KJN1 da 50<br />
Mpixel, f/2.0, Fov a 122° e funzione macro a partire<br />
da 2,5 cm dall’inquadratura; sensore selfie<br />
da 50 Mpixel, f/2.0, messa a fuoco con ToF 3D.<br />
Questa configurazione permette di girare video<br />
in 4K a 60 fps con un’eccellente resa. Alcune interviste<br />
le abbiamo girate usando l’Honor 6 Pro in<br />
Full HD a 60 fps e ci ha colpito per la qualità dei<br />
dettagli e il realismo dei colori. In generale, quello<br />
della coerenza cromatica è uno degli obiettivi<br />
dell’engine Falcon. Coerenza che si ritrova sia<br />
scattando con le varie ottiche, che producono<br />
risultati allineati in termini di dettaglio e colori,<br />
sia di risultato finale delle foto. Il sensore principale<br />
può essere calibrato su Naturale, Vibrante e<br />
Autentico: tre filtri che passano da un’assenza di<br />
intervento sui colori nel post produzione a una riproduzione<br />
molto fedele dello scenario effettivo<br />
(Autentico); Vibrante è dedicato a chi ama colori<br />
pieni e contrastati. Inoltre, la IA attivata aiuta a<br />
ottenere scatti più precisi, ma anche disattivandola<br />
i risultati sono eccellenti.<br />
Disattivando la IA si riesce, in condizioni ottimali,<br />
a scattare con “zero lag” cogliendo l’attimo effettivo.<br />
In tutti i casi, gli algoritmi Falcon eseguono<br />
un poderoso intervento di post produzione per ricalibrare<br />
ed equilibrare le foto (in alcuni casi passano<br />
alcuni attimi tra lo scatto e la visualizzazione<br />
dell’immagine) e i risultati sono, anche in questo<br />
caso, di altissimo livello. Anche in condizioni di<br />
scarsa luminosità in modalità “punta e scatta” il<br />
Magic 6 Pro mostra doti di definizione e nitidezza<br />
superiori alla media, che spostano in alto l’asticella<br />
per gli appassionati di night e di street photography<br />
in condizioni serali e notturne. Siamo più<br />
che certi che Honor aggiornerà tanto la IA quanto<br />
il software del Magic 6 Pro come ha sempre fatto<br />
con i suoi smartphone: per questo, ribadiamo,<br />
stiamo scrivendo solo una prima recensione del<br />
device. Ci promettiamo di dedicare un approfondimento<br />
alle doti di scatto<br />
(eccellenti fin d’ora) del Magic<br />
6 Pro con un articolo nel quale<br />
metteremo alla prova le ottiche<br />
dello smartphone in un percorso<br />
di lungo periodo. ■
Camera da 180MP con<br />
Sistema AI HONOR Falcon<br />
Batteria al<br />
Silicio-Carbonio da 5600mAh<br />
Display con Nanocristalli<br />
Ultra Resistente<br />
AI Motion Sensing Capture supporta l’otturatore intelligente ad alta velocità per scene in movimento<br />
L’effetto specifico varierà a seconda dello scenario. Fai riferimento alla tua esperienza reale,<br />
la cattura automatica può essere attivata nelle impostazioni o nell’interfaccia della fotocamera.<br />
La capacità tipica della batteria è 5600 mAh e la capacità nominale della batteria è 5500 mAh.<br />
I dati provengono dal laboratorio HONOR. Il livello di resistenza alle cadute viene testato confrontando<br />
HONOR NanoCrystal Shield con vetro normale su supporti dello stesso peso.<br />
Essendo un prodotto elettronico, fare attenzione a evitare cadute e collisioni.
20<br />
Google Pixel 8 Pro<br />
Sul device Pixel 8 Pro, Google ha apportato importanti miglioramenti fotografici,<br />
ottimizzando le tre fotocamere principali, aggiungendo un maggior<br />
grado di controlli manuali e spremendo quanto più possibile dai sensori<br />
d’immagine ma preservando la semplicità di utilizzo. Le fotocamere presenti<br />
sullo smartphone: ottica principale affidata al Samsung Isocell GNK<br />
da 50 MP, f/1.68, quad pixel binning, stabilizatore ottico e messa a fuoco<br />
combinata con laser e Pdaf; ultra wide angle da 48 Mpixel, f/1.95, Pdaf;<br />
teleobiettivo Samsung Isocell S5KGM5 da 48 Mpixel, f/2.8 con stabilizzatore<br />
ottico e zoom ottico 5x; selfie frontale da 10,5 Mpixel, f/2.2. Il segreto<br />
dell’eccellente qualità fotografica raggiunta dal Pixel 8 Pro sta nelle unità<br />
di gestione dell’immagine del Tensor G3 (Isp e intelligenza artificiale), che<br />
mostrano una ulteriore importante evoluzione della computational photography<br />
di Google. Sebbene Google parli di immagini da 48 e 50 MP, vale la<br />
pena notare che l’output ad alta risoluzione è solo una parte del motivo per<br />
utilizzare questi sensori ad alta risoluzione. Il concetto di base da comprendere<br />
è che i sensori adottano un design Dual Bayer, che utilizzano una<br />
versione sovradimensionata del motivo del filtro colore Bayer<br />
(con combinazioni quad binning -2×2-), ampliato<br />
su quattro<br />
pixel. Sempre<br />
in modalità assistita<br />
dalla IA<br />
si apprezza la<br />
messa a fuoco<br />
nelle varie<br />
modalità, soprattutto<br />
con<br />
lo zoom. Ultra<br />
HDR è invece<br />
il nuovo standard<br />
di Google<br />
per sfruttare<br />
la luminosità di<br />
picco di 2.400<br />
del display del<br />
Pixel 8 Pro, che<br />
copre l’intera<br />
gamma dello<br />
spazio colore<br />
P3. Ultra HDR è<br />
progettata per<br />
creare immagini<br />
in grado di<br />
mostrare punti<br />
sa lienti più luminosi sui dispositivi in grado di visualizzarli, proprio come<br />
sta diventando comune nei video. Per mantenere la compatibilità con la<br />
maggior parte dei dispositivi, ciò avviene creando un JPEG standard e una<br />
“mappa di guadagno” di accompagnamento che indica quali parti dell’immagine<br />
dovrebbero essere mostrate più luminose sui display HDR.<br />
Apple iPhone 15 Pro/Pro Max<br />
Secondo Apple il salto di qualità dell’imaging di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max è merito del<br />
chipset A17 Pro, il primo a 3 nanometri e che presenta miglioramenti tra cui una profonda riprogettazione<br />
della Gpu. La nuova Cpu è fino al 10% più veloce grazie a miglioramenti della microarchitettura<br />
e del design, mentre il Neural Engine è ora fino a 2 volte più veloce e supporta funzionalità<br />
come la correzione automatica e la voce personale in iOS 17. A17 Pro include un decoder AV1 dedicato,<br />
che consente esperienze video più efficienti e di alta qualità per i servizi di streaming. Il<br />
nuovo controller Usb-C consente per la prima volta velocità Usb 3 su iPhone per il trasferimento<br />
veloce di video fino a 4K a 60 fps in Hdr. L’A17 Pro supporta la fotografia computazionale sfruttando<br />
la fotocamera principale da 48 MP, realizzata esclusivamente per la linea Pro, che assicura<br />
maggiore flessibilità di utilizzo e una risoluzione predefinita a 24 Mpx. La fotocamera principale<br />
consente di alternare tra tre lunghezze focali popolari – 24 mm, 28 mm e 35 mm – e persino di sceglierne<br />
una come nuova predefinita. Oltre a ProRAW da 48 MP, la fotocamera principale gestisce<br />
immagini Heif da 48 MP. Completano lo schema il teleobiettivo da 3x sul Pro e da 5x sul Pro Max<br />
(120 mm). Inoltre è possibile scattare ritratti senza dover passare alla modalità Ritratto. Quando<br />
c’è una persona, un cane o un gatto nell’inquadratura, o quando un utente tocca per mettere a<br />
fuoco, iPhone acquisisce automaticamente le informazioni sulla profondità, così gli utenti possono<br />
successivamente trasformare le foto in splendidi ritratti nell’app Foto su iPhone, iPad o Mac. Per<br />
un maggiore controllo creativo, gli utenti possono anche regolare il punto AF dopo aver scattato la<br />
foto. La modalità notturna migliora con dettagli più nitidi e colori più vivaci, ora alimentati dal Photonic<br />
Engine, inclusi i ritratti in modalità notturna, abilitati dallo scanner LiDAR. La migliore qualità<br />
video è migliorata grazie ad A17 Pro in condizioni di scarsa illuminazione e nella modalità Azione.<br />
I video ProRes possono essere registrati direttamente su un dispositivo di archiviazione esterno,<br />
consentendo opzioni di registrazione più elevate fino a 4K a 60 fps e una maggiore flessibilità sul<br />
set quando si utilizza iPhone come fotocamera principale. iPhone 15 Pro introduce inoltre una nuova<br />
opzione per la codifica Log ed è il primo smartphone al mondo a supportare ACES, l’Academy<br />
Color Encoding System, uno standard globale per i flussi di lavoro a colori.<br />
Samsung Galaxy S24 Ultra<br />
Con la nuova gamma flagship Galaxy S24 Ultra, Galaxy S24+ e Galaxy S24, Samsung<br />
propone un nuovo paradigma di utilizzo degli smartphone attraverso l’intelligenza artificiale.<br />
La Galaxy AI ottimizza molte funzioni e modalità d’uso della serie Galaxy S24: dalla<br />
possibilità di comunicare senza barriere con traduzioni intelligenti di testi e chiamate,<br />
alla massimizzazione della libertà creativa con ProVisual Engine di Galaxy anche per<br />
l’imaging. Il top di gamma Galaxy S24 Ultra mostra il meglio della computational photography<br />
in salsa coreana, per rendere più “porose” le foto e meno “taglienti” nei dettagli:<br />
questo conferisce una morbidezza e una resa migliore e più bella visivamente, senza ridurre<br />
il dettaglio. Il sensore principale Isocell HP2 da 200 Mpixel è al top. L’ultra grandangolare<br />
da 12,2 Mpixel ha ridotto sensibilmente l’effetto barilotto ai lati e migliorata<br />
la qualità ai bordi. La modalità notturna tende ad aprire molto le foto ma opera meglio<br />
perché il rumore è inferiore, il realismo superiore e non si tratta più di accentuare l’esposizione<br />
ma di eseguire una ricostruzione con la IA della scena in notturna, preservando i<br />
dettagli. C’è anche più soddisfazione a usare Expert Raw per l’astrofotografia. Ora con la<br />
IA è possibile rallentare una porzione del video girato normalmente tenendo premuto il<br />
dito sullo schermo: questo diventa slow motion. Così si fa, così si dovrebbe sempre fare.<br />
L’ingrandimento ottico massimo è passato da 10x dell’S23 Ultra al 5x dell’S24 Ultra ma,<br />
in tutta sincerità, grazie al teleobiettivo con sensore da 50 Mpixel (non più da 10 Mpixel)<br />
e all’elaborazione computazionale, si può facilmente raddoppiare a 10x (che per il sensore<br />
equivale a fare uno zoom con crop sulla parte centrale di 2x) senza perdita significativa di<br />
qualità e dettaglio. Il 10x era fin esagerato, il 5x si usa sempre, forse più del 3x.
21<br />
OnePlus 12<br />
Realme 12 Pro+ 5G<br />
Realme non ha puntato sul binomio con brand storici<br />
della fotografia per corredare l’approccio computational<br />
photography ma ha sfruttato al massimo il knowhow<br />
sull’imaging di BBK (azienda a cui fa riferimento)<br />
per realizzare un ottimo reparto imaging. Il Realme<br />
12 Pro+ 5G non è una mera evoluzione dell’11 Por+ 5G<br />
dello scorso anno: è una totale rivoluzione. Processore<br />
Qualcomm Snapdragon 7s Gen 2, 12 GB di Ram, 512 GB<br />
di storage, display da 6,7” a 120 Hz e sistema operativo<br />
RealmeUI 5.0 basato su Android 14. A stupire è lo<br />
schema ottico del 12 Pro+ 5G: sensore principale Sony<br />
Imx890 da 50 Mpixel, f/1.8, 24 mm, Ois; teleobiettivo<br />
periscopico con sensore Omnivision OV64B da 64<br />
Mpixel, f/2.6, 71 mm, Ois; ultra grandangolare Sony<br />
Imx355 da 8Mpixel, f/2.2, 16 mm, Fov di 112°. Completa<br />
la dotazione la fotocamera per selfie da 32 Mpixel,<br />
f/2.4, posta al centro in alto del display. Le fotocamera<br />
posteriori possono girare video fino a 4K a 30 fps (ma<br />
senza stabilizzatore, nemmeno Eis) e Full HD a 60 fps<br />
(stabilizzata); non manca la modalità slow motion a 120<br />
fps. Mentre, nelle modalità di scatto specifiche si riconosce<br />
la macro, sfruttando il sensore ultra grandangolare,<br />
gli effetti come la lunga esposizione, il tilt-shift e<br />
la modalità per lo scatto notturno sfruttando lo zoom<br />
periscopico per ottenere una luna piuttosto fedele. Ci<br />
sono anche filtri per i video, per chi vuole divertirsi a<br />
conferire una calibrazione hollywoodiana ai propri filmati.<br />
Il teleobiettivo periscopico fornisce lo zoom 3x<br />
ottico e supporta il 6x con la tecnologia “in zoom” ossia<br />
eseguendo un crop sulla parte centrale dell’Omnivision.<br />
Di fatto, è come eseguire un effetto d’ingrandimento<br />
2x. Riassumendo, la scala proposta dall’app di scatto<br />
corrisponde a questi sensori: macro e 0,6x: sensore<br />
ultra grandangolare (la stessa dello scorso anno, per<br />
quanto discreta); 1x: sensore principale; 2x: crop sul<br />
sensore principale; 3x: teleobiettivo periscopico; 6x:<br />
crop (2x) sul teleobiettivo periscopico.<br />
OnePlus 12 ha interfaccia è OxygenOS 14 (4 anni di major update e 5 anni di patch di sicurezza) basta su Android 14, mentre<br />
il bilanciamento tra performance ed efficienza è gestito dal Trinity Engine sviluppato da Oppo (OnePlus afferisce a Oppo) per<br />
il suo ColorOS 14. Questo motore provvede ad adeguare la frequenza della Cpu, a deframmentare la Ram, a ridurre la latenza<br />
per elevare la reattività e a gestire in modo ottimale il display da 6,82” a 120 Hz. Anche sul fronte fotografico, il passo in<br />
avanti rispetto all’11 è sensibile. La computational photography sostenuta dal know-how di Hasselblad permette un color<br />
processing di prim’ordine e in condizioni di ottima luminosità ambientale si raggiunge anche lo zero shutter lag. La fotocamera<br />
principale è così evoluta da evidenziare una grande differenza di colori e di apertura rispetto alle altre, in particolare<br />
quella super grandangolare. Mentre sul teleobiettivo a periscopio OnePlus è riuscita a dominare i colori garantendo coerenza<br />
con il prestante sensore principale, quando si passa all’ultra wide angle la scena è più contrastata e “chiusa”. Bellissime<br />
le foto in XPan, che fanno assaporare il vero gusto Hasselblad. La configurazione ottica del OnePlus 12 è: ottica principale<br />
con sensore Sony LYT-808 a 50 Mpixel (1/1,4”), lenti 7P, Ois, f/1.6, Pdaf, Fov di 85° e lunghezza focale equivalente di 23 mm<br />
(praticamente un grandangolare); ottica ultra grandangolare con sensore Sony Imx581 a 48 Mpixel, lenti 6P, Pdaf, stabilizzazione<br />
elettronica, 14 mm equivalenti, Fov 114°, f/2.2; teleobiettivo periscopico con sensore Omnivision OV64B a 64 Mpixel,<br />
f/2.6, Ois, lenti 4P, 70 mm equivalenti, zoom ottico 3x; fotocamera frontale per i selfie: Sony Imx615 a 32 Mpixel, f/2.4, 21<br />
mm equivalenti, autofocus automatico preciso e reattivo, lenti 5p, stabilizzazione elettronica.<br />
Huawei P60 Pro<br />
Lo smartphone Huawei P60 Pro propone una resa fotografica ancora a livelli top nonostante abbia un anno sulle<br />
spalle e sia ancora basato su Android 13. Però le scelte costruttive fatte da Huawei si dimostrano all’altezza della<br />
situazione. Merito della fotocamera principale il concetto di apertura variabile del sensore principale da 48 Mpixel<br />
di tipo SuperSensing, quello che ha reso celebre in passato la capacità fotografica della serie P del<br />
brand cinese. SuperSensing significa che lo schema dei pixel non è RGB ma RYYB, ossia<br />
ha due canali gialli al posto del singolo verde che assicurano,<br />
e lo abbiamo già visto in passato, una resa migliore<br />
in condizioni di scarsa luminosità. Huawei ha<br />
migliorato l’architettura del sensore d’immagine nel<br />
tempo e ora la abbina a un’ottica con apertura regolabile<br />
meccanica che oscilla tra f/1.4 e f/4. Girando<br />
il dispositivo e osservando le lamelle, ci si rende<br />
conto che si aprono e chiudono passando da f/1.4<br />
(aperta) a f/4 (chiusa). La suddetta sezione hardware,<br />
assistita da Ois, è gestita efficacemente dalla IA.<br />
Il software esegue un gran lavoro di post produzione<br />
per migliorare i dettagli, ricalibrare i colori e perfezionare<br />
lo scatto nel suo complesso. Tanto che il risultato<br />
finale con la fotocamera principale vanta un<br />
realismo notevole rispetto alla scena. La variazione<br />
meccanica dell’apertura focale è perfetta per massimizzare<br />
la resa in condizioni di eccellente luminosità<br />
(f/4) oppure di scendere a f/1.4 per scattare di<br />
notte. Le vie di mezzo, che sono gestite sia manualmente<br />
dalla sezione Pro o Apertura sia in automatico<br />
in modalità Foto e Notte, si rivelano ottimali in<br />
tutte le condizioni tra i due opposti. Per esempio, in<br />
controluce o in condizioni di luce e ombra: l’abbinata<br />
tra IA, HDR (ottima la gamma cromatica dinamica<br />
del sensore) e apertura variabile permette di ottenere<br />
scatti sempre con una luce realistica e precisi<br />
nei dettagli. L’app fotografica è quella classica di<br />
Huawei e propone controlli completi in modalità Pro.
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