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Luigi Sturzo

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402.<br />

Caltagirone, 20 gennaio 1928 509<br />

Carissimo fratello,<br />

Ti scrivo per darti sempre notizie nostre. Ho ricevuto quelli dell’amata sorella e<br />

sono stati desolanti. Oggi poi un telegramma che annunzia la volata in cielo. Del resto<br />

beata lei! perché la sua santità era a tal punto che il buon Gesù non poteva lasciarla più su<br />

questa terra. Io qui sono attorniata dall’affetto dei parenti e amiche e penso come tu solo<br />

sentirai maggiormente lo schianto. Ti prego di averti riguardi e non cadere ammalato.<br />

Monsignore verrà presto e quindi passeremo questi giorni tristi in compagnia 510.<br />

Preghiamo il buon Dio che a una ad una ci riunisca tutti nel suo amplesso. Che<br />

dirti? Non so più andare avanti, ti resto unita col pensiero e col cuore. Scrivimi come stai,<br />

parlami di te raccomandiamo a Dio l’uno e l’altro, aff.ma<br />

403.<br />

Nelina<br />

(f. 263, c. 16)<br />

Caltagirone, 25 gennaio 1928 511<br />

Carissimo fratello,<br />

Per scriverti appena ho la tua fra le mani e son le dodici, scrivo in questa illustrata.<br />

A quest’ora avrai ricevuto la mia cartolina che ti dava la dolorosa notizia e penso<br />

come lontano e solo ti sentirai sconfortato mentre io col pensiero ti sto tanto vicino e vorrei<br />

volare a te. Mario non è ancora venuto e non mi ha scritto. Qui i parenti non mi<br />

lasciano sola, sto bene e penso (se Mario viene e sta pochi giorni) di partire presto per<br />

Roma. Gli affari sono quasi completati. Mi dispiace di Miss Maffey e dì tante cose per<br />

me. Un abbraccio<br />

Nelina<br />

(f. 263, c. 18)<br />

509 Cartolina postale.<br />

510 Scriveva al fratello Mario il 25 gennaio: «Pensa come sono desolato alla notizia della morte della<br />

nostra Suor Giuseppina. Sento tutto il conforto della fede, penso che Lei è volata al premio, la invidio, e vorrei<br />

avere le sue virtù così vive al mio ricordo e al mio affetto. Come sarà dolce per noi poter essere tutti riuniti<br />

in Dio e nel suo pieno godimento. Prega Dio che ciò si avveri anche per me, che mi sento tanto indegno delle<br />

sue grazie. Scrissi l’altro ieri a Nelina che avevo ricevuto i fogli del tuo libro, credendoti a Caltagirone. Spero<br />

che sarai là a consolare la nostra buona sorella, così sola e afflitta. Un abbraccio di cuore» (I, p. 225, n. 187).<br />

511 Cartolina illustrata.<br />

249

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