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Luigi Sturzo

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Sto bene, grazie a Dio, così i parenti ed amici, che mandano a salutare. Lunedì<br />

comincerà il ritiro spirituale per le Dame di Carità e li predicherà un francescano che<br />

dicono è un santo. Tu preghi per noi affinché faremo frutto di questo ritiro, santificando<br />

l’anima nostra.<br />

Quest’anno il vescovo ha pensato di far fare tante mute di esercizi, più che prediche<br />

di quaresima. Ieri il segretario di Mons. Vescovo mi disse che tu gli hai inviato £<br />

15.000, cinque per la chiesa di S. Giacomo e dieci per S. Messe. Che Iddio te ne renda<br />

merito. Dunque tutto è arrivato a posto. Spero che il tuo lavoro costì sia proficuo per la<br />

nostra povera Italia e per la sua ricostruzione. Io non so se il voto alle donne sia un bene,<br />

speriamo…<br />

Salutami Carmela e i suoi e tu prendi un forte abbraccio<br />

Nelina<br />

P. S. Gina vorrebbe mandata qualche cosetta, per esempio una camicetta di<br />

seta, mezze tinte. Se poi hai già fatto spedire qualche altro pacco, ti prego di non dartene<br />

più pena e non pensare a dare conto a quanto ti ho scritto. Grazie. Tutte le persone di casa<br />

ti ossequiano.<br />

(f. 630, c. 21)<br />

892.<br />

Caltagirone, 11 febbraio 1945 1050<br />

Carissimo fratello,<br />

Scrivo oggi con la fiducia che questa arrivi per Pasqua a te per portarti i miei<br />

auguri di pace e di letizia. Oh! Che il buon Dio ci dia la vera pace in quei giorni che Gesù<br />

porta la pace e il ramoscello di olivo. Sto benissimo, l’inverno per quanto freddissimo l’ho<br />

passato senza nessun raffreddore e tutti in casa siamo stati bene. L’altro giorno è passato a<br />

miglior vita Vincenzino Cona, il figlio di Nino Cona, se te ne ricordi, dopo cinque anni<br />

di una tremenda malattia che l’avea immobilizzato e con sofferenze terribili. È morto<br />

però da vero cristiano, rassegnato in Dio e con una serenità che preludiava la sua salvezza.<br />

Povero Nino, così vecchio un dolore così grande! E la povera zia, Angelina, colpita e sofferente<br />

anche lei. Lascia un bambino di otto o 10 anni, forse qualche anno in più, carino,<br />

il ritratto del padre e musicista anche lui.<br />

La povera Maria Aldieri resta vedova con un figliuolo, ma tanto buono! Lei<br />

lavora dando lezioni di musica e curando la biblioteca comunale che prima avea Vincenzino.<br />

I parenti tutti ti fanno auguri e tante affettuosità, tutti pensano con piacere un<br />

tuo ritorno in patria, ma io sempre dico che verrai quando Iddio vorrà e se ciò è per la sua<br />

488<br />

1050 Lettera.

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