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Luigi Sturzo

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Ho detto a Spataro e Gilardoni pei giornali (Corriere e Stampa). Ma se non li<br />

ricevi te li compro e te li mando io. Intanto ti accludo una fotografia del tuo figlioccio.<br />

Per il momento son tutti complimenti con me. Io continuo col male ai denti di sopra e di<br />

sotto, figurati che tormento a mangiare. A me sembra che sia effetto di acido che in questi<br />

giorni mi ha fatto ai denti.<br />

Una fotografia migliore me la faccio quando starò meglio in viso, pel momento<br />

prendi questa, del resto son sempre io. A Mangano, a Dore, a tutti raccomando tutto<br />

quello che tu mi scrivi. Ho spedito i manderini, comperati qui, ai Sig.ri Crespi, come<br />

arriveranno? Se le arrivano bene poi spedirò quelli che manda Briuccia. Ed ora ti faccio<br />

gli auguri più fervidi, più sentiti, più affettuosi, puoi immaginare che giorni noiosi sono<br />

per me questi passati così lontano da voi amati fratelli!<br />

La sera della Vigilia andremo con Venerina alla Parrocchia e faremo la S.<br />

Comunione. Pregherò per te. La sera del giorno di Natale il Comm. Belloni mi vuole a<br />

pranzo, se non mi fanno male i denti andrò. Azzi ti saluta tanto tanto. Per quel terreno in<br />

questi giorni vedremo. Intanto vi è in vista un villino vicino noi, sarebbe bello!<br />

Basta, io non mi arresto di cercare quello di Via Marianna D. né ho smesso l’idea<br />

per la tramontana per quanto la casa con le mura spesse era ben cautelata.<br />

Ti lascio, col pensiero e col cuore sono sempre a te vicina. Adelgisa ti augura le<br />

buone feste e ti bacia la mano, aff.ma<br />

112.<br />

Nelina<br />

(f. 257, c. 42)<br />

Roma, 26 dicembre 1924 164<br />

Caro Gigino,<br />

Per accompagnare queste due lettere devo contentarmi di scrivere in mezzo<br />

foglio. Ho mandato a chiamare Petrocchi 165 ed ho raccomandato a lui le cose che vuoi<br />

poiché a Dore glielo detto parecchie volte e vedo che non conchiude. Com’è freddo!<br />

Rinnovo i miei più fervidi auguri, mercoledì notte andammo alla chiesa di S.<br />

Maria del Popolo ad assistere alla funzione. Abbiamo fatto la S. Comunione ed ho pregato<br />

Gesù Bambino che ci santifichi e presto ci dia la gioia di riunirci qui a Roma. Non<br />

sono stata all’apertura dell’Anno Santo, ma ho mandato Adelgisa e Venerina. A me<br />

facevano ancora male i denti. Oggi però sto bene per quanto sento che parecchi di essi<br />

devono andare strappati. Vorrei andare prima da Chiavaro per vedere quello che mi<br />

dice.<br />

164 Lettera.<br />

165 Giuseppe Petrocchi (1886-1959), collaboratore di <strong>Sturzo</strong> nell’Ufficio stampa del partito e consulente<br />

per i problemi della scuola. Cfr. F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 654.<br />

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