Luigi Sturzo

412.
Roma, 18 febbraio 1928 520
Carissimo,
Ricevo prima quella del 15 e poi quella del 10 di ritorno. Spero che col riposo e
con un po’ di aria cambiata starai meglio. Io sto bene, un po’ raffreddata perché la presi
prima di partire, ma però esco giacché è al solo naso e poca cosa. Non ho visto ancora
nessuno di amici, solo le Gravina, che ti salutano tanto come le Sig. Virili. Qui la temperatura
è mite e belle giornate ci fanno pregustare la primavera. Hai ricevuto una lettera
dattilografata che feci fare da una lettera in cui S.r Naselli mi scriveva degli ultimi
momenti della cara nostra defunta? Non volli mandare l’originale per timore di uno
smarrimento.
Salutami tutte le amiche e ringrazia delle condoglianze. Stai tranquillo per me,
ma scrivimi spesso e la verità. Abbracciandoti, aff.ma
413.
Nelina
(f. 263, c. 31)
Roma, 22 febbraio 1928 521
Caro fratello,
Ieri ricevei la tua del 17 mentre oggi di ritorno da casa la tua del 7. Spero che
questa ti trovi un po’ più rimesso in salute. La cura la devi accompagnare con un po’ più
di cibo, farinacei e un po’ più di riposo. L’alzata presto al freddo ti ha indebolito. Sto tanto
in pena per la tua salute e ti prego di non nascondermi nulla. I parenti di qui ti fanno
dire tante cose, son sempre affezionati con me. Non ho visto nessuno degli amici ancora
poiché sono presa un po’ dalle figliuole di Peppino Alessandro che vogliono essere accompagnate
nelle loro commissioni. Per il giro dei monumenti e musei vanno con un’accompagnatrice.
Aspetto tue nuove e del tuo movimento. Salutami le amiche, specie quelle di
Wimbledon e Rita.
Ricevette quest’ultima una mia lettera? Ne attendo risposta qualunque essa sia.
Abbraccioti con vivo affetto
254
520 Cartolina postale.
521 Cartolina postale.
Nelina
(f. 263, c. 32)