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Luigi Sturzo

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del Panegirico di S. Gerlando, che il caro fratello ben seppe annodare le gesta gloriose di<br />

quel Santo, coll’azione Cattolica. Che il buon Dio l’aiuti, e le conceda la grazia d’una<br />

messe abbondante. Da noi vi è molto malumore pel quaresimalista… poveretto, non predica<br />

che ad un pugno di donnicciuole, e ad un altro pugno di gente rozza. Ma che si vuol<br />

fare? Così il buon Dio vuole castigare la nostra povera patria!… A quest’ora saprai che il<br />

nostro Monsignor Vescovo è ammalato, e che trovasi a S. Maria di Gesù, a villeggiare;<br />

poveretto!… non può ritornare perché il male le si è agravato; però oggi che ti scrivo non<br />

vi è di peggio, continua nel medesimo stato di prostrazione di forze.<br />

Io ancora non ti ho scritto di andare dalla Dame del S. Cuore perché non<br />

sapendo quando potrà verificarsi la mia venuta costà, mi sembra un burlarle; poi quando<br />

le cose si fan lunghe dicesi, che diventano serpe; così mi è stato dato soffrire orribili scoraggiamenti,<br />

dubbi, incertezze che per qualche tempo mi han tenuto disturbatissima.<br />

Adesso parmi ritornare al mio primiero stato, ma non ancora intieramente; prega adunque,<br />

caro fratello, prega per la tua povera sorella, affinché il buon Dio non l’abbandoni,<br />

ma faccia sempre meglio comprendere la sua SS. Volontà.<br />

A questa t’acchiudo una cartolina vaglia che S. Margherita Cocuzza indirizzò a<br />

te per aver la “Croce di Costantino” 30 e qui alla posta non l’han voluta riscuotere.<br />

Sai, alla Signorina Lanza di Napoli, a quella a cui dovea regalare un lavoretto a<br />

pittura, feci, secondo il tuo parere, un acquerello sul raso che poi diedi la forma di porta<br />

ritratti; t’assicuro riuscì assai bello, e quella ne è rimasta contentissima. Il paesaggio della<br />

fontanapietra incorniciata sta molto bella; in quest’ultimi giorni ho fatto delle gelatine<br />

per S.r Giuseppina, graziosine; la pittura in me va diventando passione.<br />

Addio, ti lascio, ma colla penna, col cuore sto sempre a te unita e a piè di Gesù<br />

pregheremo l’un per l’altro. Papà ti benedice, Margherita t’abbraccia, tutti i parenti ti<br />

salutano mentre io ti stringo al seno. Tua<br />

24.<br />

Nelina<br />

(f. 12, c. 34)<br />

Caltagirone, 11 marzo 1898 31<br />

Fratello caro,<br />

Perché dovea scriverti papà, abbiam tardato un po’ a risponderti, quindi stai<br />

sicuro che tutti stiamo bene. Mi dispiace leggere nella tua, che soffri un po’ di palpito, ma<br />

voglio augurarmi che mercé la cura t’avesse a passare tutto.<br />

30 Si tratta del noto periodico fondato da <strong>Luigi</strong> a Caltagirone come organo dei comitati diocesano e<br />

interparrocchiale S. Giorgio. Il primo numero uscì il 7 marzo 1897. Cfr. L. <strong>Sturzo</strong>, «La Croce di Costantino».<br />

Primi scritti politici e pagine inedite sull’Azione Cattolica e sulle autonomie comunali, a cura di G. De Rosa, Edizioni<br />

di Storia e Letteratura, Roma 1958.<br />

31 In calce alla lettera del padre Felice.<br />

28

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