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Luigi Sturzo

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P. S. A momenti ricevo la fotografia che mi manda Carmela; questo sì che sei tu<br />

e si vede che stai bene, così mi ricredo dell’impressione che avevo ricevuto l’altro ieri,<br />

quella col Dottor Sicca. Mi scrive Petrocchi il quale ti ha scritto due volte, ti fa dire tante<br />

affettuosità.<br />

(f. 658, c. 117)<br />

889.<br />

Caltagirone, 30 dicembre 1944 1046<br />

Carissimo lontano fratello,<br />

Prima che l’anno spira voglio scriverti e mandarti un saluto. Mi auguro che<br />

avrai ricevuto il telegramma che ti spedii il 23 c.m. Sono stata a te vicina col pensiero, con<br />

la preghiera e la vigilia di Natale ebbi la gioia di ascoltare la tua voce. Avevo sentito il Sindaco<br />

Fiorello La Guardia e non speravo sentire te, ma aspettavo qualche altra cosa così<br />

ristetti alla radio.<br />

Che bellezza poter ascoltare la voce di persone care da così lontano! Se tutte le<br />

invenzioni moderne portassero delle consolazioni più che dolori quanto staremmo<br />

meglio! Forse avrai inviata qualche lettera, ma io dopo quella del 25 settembre non ne ho<br />

ricevute altre. Immagino quanto devi scrivere e quanto lavorare col tuo cervello. Non ti<br />

affaticare tanto, caro fratello, guardati la salute tanto preziosa.<br />

Io sto bene, grazie a Dio, non ho sofferenze alcuna, solo che la vecchiaia si avvicina.<br />

Sono stata come avrai saputo ad Acireale per il Congresso del partito DC 1047. Veramente<br />

fu molto riuscito e la mia presenza suscitò molto entusiasmo, certamente in ricordo<br />

di te. Speriamo che si faccia del bene e che gli animi si tranquillizzino per una pace<br />

tanto auspicata.<br />

Tutti i parenti, gli amici, tanta gente infine vuole essere ricordata a te. Ancora<br />

c’è qualche operaio di quelli fedeli che sperano rivederti. La maggioranza però non ti<br />

ricorda perché troppo giovane quanto tu lasciasti Caltagirone.<br />

Non so più nulla dei tuoi padroni di casa a Londra, scriverò a loro, sono tanto<br />

affettuosi! Miss Berta vive ancora? Quanto mi piacerebbe avere qualche suo scritto. Al<br />

Dott. Sicca i miei ossequi. Alla Contessa Cesarini Sforza mandai un telegramma di condoglianze,<br />

ma non ho avuto alcuna notizie. La Sig. Caronia mi scriveva che aveano ricevuto<br />

una tua letterina. Ho veduto ad Acireale il Principe Ruffo, mi sembrò molto sciupato.<br />

Non aveano notizie di un figliuolo e delle sorelle.<br />

Alla buona Carmela darai i miei saluti e sempre i miei ringraziamenti per tutto<br />

quello che fanno per renderti meno sofferente la vita all’estero. La mia Gina e la compa-<br />

1046 Lettera.<br />

1047 Era il secondo congresso del partito nella regione. Il primo si era tenuto in casa dell’avv. Alessi a Caltanissetta<br />

il 16 dicembre ’43.<br />

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