aziende / porto&diporto - Porto & diporto
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tare 8 ordini. Il cantiere tedesco è stato<br />
sostenuto dal governo teutonico con<br />
una politica di sostegno della produzione<br />
grazie ad un sistema finanziario che<br />
favorisce l’accesso al credito. Il costo<br />
del denaro così è mediamente di un<br />
punto più basso favorendo il potenziale<br />
armatore.<br />
Invece nel nostro Paese una politica<br />
di sostegno della nostra industria cantieristica<br />
è quasi mancata, nonostante<br />
le continue richieste al Governo dei<br />
Sindacati e del management di Fincantieri.<br />
Ad oggi la cassa integrazione interessa<br />
tutti gli stabilimenti del gruppo, però<br />
la situazione più grave riguarda Ancona<br />
e Castellammare di Stabia dove i<br />
cantieri sono praticamente fermi. Negli<br />
ultimi anni in questi siti produttivi si erano<br />
realizzati molti traghetti passeggeri,<br />
ma ad oggi il mercato è quasi fermo e<br />
solo una politica europea di incentivazioni<br />
della rottamazione delle navi più<br />
obsolete potrebbe riavviarlo.<br />
In campo militare le cose vanno meglio:<br />
i cantieri liguri destinati a queste<br />
costruzioni hanno un discreto carico di<br />
lavoro, ma soprattutto all’estero il mercato<br />
dimostra un certo fermento. Va<br />
vista infatti in questa ottica la politica<br />
d’internazionalizzazione di Fincantieri.<br />
Infatti molti stati permettono di costruire<br />
le loro nuove navi militari solo su<br />
suolo nazionale e per questo motivo<br />
l’azienda italiana ha rilevato quattro<br />
stabilimenti negli Stati Uniti per partecipare<br />
al rinnovamento della flotta della<br />
U.S. Navy. Analoga operazione potrebbe<br />
venir fatta in futuro con Canada e<br />
Brasile. Purtroppo queste attività non<br />
potranno portare benefici sui carichi di<br />
lavoro dei cantieri italiani, ma solo alla<br />
solidità finanziaria del gruppo e al prestigio<br />
internazionale.<br />
Ora non resta che attendere i dettagli<br />
del nuovo piano industriale che al momento<br />
in cui stiamo scrivendo è ancora<br />
sconosciuto. Finalmente sapremo quali<br />
saranno i destini anche dei cantieri che<br />
necessitano di grossi investimenti per<br />
restare competitivi sul mercato; questo<br />
è il caso di Sestri Ponente con il “ribaltamento<br />
a mare” e di Castellammare<br />
di Stabia con il nuovo bacino. Ad oggi<br />
bisogna chiedersi quale sarà il futuro<br />
per il gruppo Fincantieri e come sarà<br />
strutturato nei prossimi anni: è logico<br />
che la struttura odierna non potrà essere<br />
mantenuta, ma Bono ha ribadito<br />
che farà di tutto per non lasciare a casa<br />
nessuno.<br />
Matteo Martinuzzi<br />
maggio 2011 - 15