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UNIVERSITÁ DELLA CALABRIA FACOLTÁ DI LETTERE E FILOSOFIA Verbale del Consiglio di Facoltà del 5 maggio 2011 Pag. n. 46 / 123 1) 2009 – C. Fanelli, “Retorica e conoscenza della natura umana nella commedia del Rinascimento”. Bollettino Filosofico - Dipartimento di Filosofia - Università degli Studi della Calabria, 2010, Vol. 25 (2009), pp. 393-406. 2) 2010 – C. Fanelli, “Studia humanitatis e teatro prima di Telesio: tra Cosenza e l'Europa”. Bruniana e Campanelliana, 2010, Vol. XVI, n. 1, pp. 125-137. 3) 2010 – C. Fanelli, “Emozione dell'attore tra paradossi, relazioni e astrazioni”. Fata Morgana, 2010, Vol. 12, n. 3/201, pp. 129-145. Curatele 1) 2010 – “Rendano cento anni di cultura e spettacolo”, Numero Monografico della rivista Sipario Vol. 720, Ed. Sipario Milano. Il Consiglio di Facoltà, sulla base di quanto esposto dal Preside, acquisito il parere favorevole del Dipartimento di Filosofia, esprime, unanime, parere favorevole sull’attività svolta nel triennio (15.04.2008 – 15.04.2011) dal Dott. Carlo Fanelli presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Rientra il Dott. Carlo Fanelli. Giudizio sull’attività didattica e scientifica del Dott. Bruno Roberti. Esce il Dott. Bruno Roberti. Il Preside informa il Consiglio di Facoltà che il Dott. Bruno Roberti, ricercatore universitario per il settore scientifico disciplinare “L-ART/06 – Cinema, Fotografia e Televisione”, ha terminato, in data 15.04.2011, il triennio utile ai fini della conferma in ruolo. A tal fine lo stesso Dott. Bruno Roberti chiede che il Consiglio di Facoltà esprima un giudizio sull’attività didattica e scientifica svolta nel triennio e il Preside dà lettura della relazione relativa all’attività didattica e scientifica svolta dal Dott. Bruno Roberti nel periodo 15.04.2008 – 15.04.2011. RELAZIONE SULL'ATTIVITÁ DIDATTICA E SCIENTIFICA DI BRUNO ROBERTI I poli tra cui si è venuta strutturando la mia attività di ricerca, e quella didattico-scientifica, in questo triennio sono da un lato il cinema italiano, nelle sue articolazioni tra storia e paesaggio ( da Rossellini a Pasolini fino agli esiti, tra rilettura storica e paesaggio antropologico di un regista come Magni, e successivamente l'articolazione della contemporaneità nel cinema italiano da Bellocchio ad Amelio, da Ciprì e Maresco a Mario Martone, su cui ho in corso di scrittura una monografia che sarò pubblicata da Pellegrini nella collana “Frontiere” diretta da Roberto De Gaetano ), dall'altro le
UNIVERSITÁ DELLA CALABRIA FACOLTÁ DI LETTERE E FILOSOFIA Verbale del Consiglio di Facoltà del 5 maggio 2011 Pag. n. 47 / 123 forme della regia contemporanea lette attraverso gli “stili” del nomadismo, dell'esotico e dell'apolide, dell'eccentrico e del visionario ( in tal senso l'interesse per cineasti come Raoul Ruiz e Julio Bressane ) e attraverso la forma del “viaggio” come struttura formale e diegetica entro cui la regia decostruisce i nessi tra realtà e finzione( da qui gli interessi per registi come Abbas Kiarostami e Wim Wenders, su quest'ultimo ho pubblicato nel 2009, in co-curatela un monografia, in edizione bilingue, Spazio Wenders/Wenders Space, edizioni Librare, Cosenza). E' soprattutto l'interesse per il lavoro del cineasta Ruiz ( su cui nel 2007 si è pubblicato un volume in co-curatela, Ruiz Faber , Minimum Fax, Roma) ad evidenziarsi nella direzione didattica e scientifica ( condotta nell'ambito del mio corso di Stili di regia cinematografica, al Corso di laurea in Linguaggi dello Spettacolo, del cinema e del video all'Università della Calabria ) di una importante iniziativa, il corso speciale di regia, tenuto dallo stesso Ruiz all'Unical, nel maggio 2008 sotto il titolo”Raoul Ruiz, costruire un film”. All'interno di tale corso, durato dieci giorni, insieme a Ruiz si è condotto un laboratorio teorico e pratico effettuando anche le riprese di un film, diretto da Ruiz coadiuvato nella scrittura e nelle riprese da me e dagli studenti iscritti al corso. Il film, esempio raro di produzione da parte di una Università italiana, dal titolo Agathopedia, riflette un lavoro sul territorio calabrese e sulle sue radici filosofiche ( vedi il riferimento a Gioacchino da Fiore ) amplificato in una visione fantastica e surreale, in una declinazione visionaria del paesaggio, intorno all'immaginario apocalittico ( il film sarà poi, nel giugno 2009 invitato al festival internazionale della “Milanesiana” diretto da Elisabetta Sgarbi e al festival “Il vento del Cinema” di Procida diretto da Enrico Ghezzi. L'ambito teorico entro cui ci si è mossi con Ruiz ha avuto come riferimento il concetto di “immaginità” ejzenstejniano e gli studi sull'icona di Pavel Florenskj. Anche gli argomenti dei corsi tenuti per gli insegnamenti di Istituzioni di regia, Stili di regia cinematografica, Didattica del cinema e degli audiovisivi e Teoria e Storia delle forme cinematografiche hanno rispecchiato tali temi dell' “immaginità” e della “messinscena”. Il corso di Istituzioni di regia si è articolato su argomenti quali il problema della messinscena l'Estasi e il Pathos, lo Spazio, il Tempo e la Scena , lo psichismo e la corporalità, l' organicità e “proiezione degli organi” (Ejzenstein e Florenskj), l' Icona e l'immagine (Ejzenstein , Tarkowski, Florenskj), la Drammaturgi del gesto e colore:, il cinema nei rapporti con le forme letterarie, teatrali, pittoriche (Ejzenstein, Sokurov, Parajanov), i concetti di Visione e Apocalissi (Tarkowski e Sokurov), la natura, il materno, il femminile, il paesaggio (Eijsenstein , Tarkowski, Sokurov). Si è venuto delineando in tal modo anche l'interesse sul rapporto tra forme cinematografiche e tempo, e i temi affrontati nei miei corsi di Didattica del cinema e di Teoria e Storia delle forme cinematografiche, sono stati allora il dispositivo fotografico e filmico , tempo, i dispositivi visuali, il campo, fuoricampo, durata, montaggio: le forme della trasparenza tra cinema e media, il tempo reale e la temporalità narrativa tra cinema e televisione, lo spazio e il tempo fantastico: sciencefiction e serialità, la rottura delle forme spaziotemporali: sperimentazioni tra i media, il passato e il presente: cinema diretto, archivi, forme del documentario, la diretta televisiva, Le forme della temporalità e della velocità nel cinema postmoderno. Nel corso di Stili di regia cinematografica tali temi sono emersi intorno al nucleo della “nascita della regia moderna” articolandosi sulla dicotomia tra immagine e sguardo: da un lato il mutamento dello statuto dell’immagine che interviene con l’invenzione del cinema, dall’altro il nascere della nozione di regia e il suo prolungarsi nella teoria e nella pratica sul piano dello sguardo e della messinscena, dell’interazione tra le immagini e del pathos ad esse impresso con l’elaborazione di un
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