L' Premio “Luigi Coppola” - Ordine dei Medici Lecce
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di Maria Luisa Mastrogiovanni<br />
Risanare o anche solo riorganizzare<br />
la sanità pare essere impresa titanica.<br />
In Puglia come in altre regioni sono<br />
necessari tagli, blocco del turn-over,<br />
introduzione di ticket (vedi riquadro<br />
“manovra in numeri”) e altri interventi<br />
di razionalizzazione della spesa. In<br />
questo contesto di tribolazioni per il<br />
piano di rientro e di contrasti con il<br />
Governo nazionale, la Regione ha deciso<br />
di aprire il capitolo della sanità<br />
privata attraverso la modifica <strong>dei</strong> criteri<br />
di assegnazione <strong>dei</strong> fondi per le singole<br />
strutture private accreditate. Non si<br />
tratta però di tagli, ma di una mera<br />
perequazione tra i singoli laboratori di<br />
analisi, studi radiologici, odontoiatri e<br />
oculisti, centri di terapia riabilitativa.<br />
In pratica a ciascuna delle strutture<br />
private è stato comunicato in corso<br />
d’opera e a fine d’anno (inizialmente<br />
anche retroattivamente; vedi riquadro<br />
“Ultim’ora”) il drastico mutamento del<br />
budget di spesa disponibile in aumento<br />
o in diminuzione, secondo un criterio<br />
di assegnazione totalmente rivoluzionato.<br />
Immediate sono scattate le proteste<br />
delle strutture danneggiate e <strong>dei</strong> pazienti<br />
(soprattutto coloro che beneficiano<br />
di esenzione per patologia) i quali,<br />
Rischio corto circuito<br />
per il sistema pugliese<br />
della sanità privata accreditata<br />
Modificati con delibera regionale N° 1500 del 26-06-2010 i criteri di assegnazione <strong>dei</strong> fondi ai privati<br />
accreditati di branca ambulatoriale. Non tagli, ma redistribuzione del tetto di spesa spostato da<br />
una struttura all’altra su base territoriale. Gli operatori del settore riuniti in un Comitato e l’Adusbef<br />
denunciano gravi disagi per i pazienti. Intanto l’Asl di <strong>Lecce</strong> prima si fa carico delle liste d’attesa<br />
<strong>dei</strong> privati, poi fa un parziale passo indietro con un provvedimento del 19 ottobre scorso. E’ il caos<br />
non potendo più fare ricorso ai medici<br />
e laboratori di loro fiducia, hanno dovuto<br />
rinunciare alla continuità assistenziale<br />
oppure hanno pagato di tasca<br />
propria il servizio, creando peraltro un<br />
pericoloso vulnus riguardo alla possibile<br />
richiesta di rimborsi di massa.<br />
Quali sono dunque questi nuovi<br />
criteri di redistribuzione del budget? Il<br />
calcolo è piuttosto complesso e si basa<br />
su indici di consumo delle prestazioni<br />
su base distrettuale, poi perequato sul<br />
numero di abitanti <strong>dei</strong> singoli Comuni.<br />
Tecnologie e professionalità presenti<br />
in azienda sono valutate in base a criteri<br />
minimali che non richiedono alcuna<br />
particolare qualità o capacità diagnostica.<br />
Il risultato è un budget spalmato<br />
su tutte le strutture.<br />
Lo stesso assessore al ramo Tommaso<br />
Fiore ha chiarito che l’obiettivo<br />
prevalente della riforma è di ridurre la<br />
mobilità da paese a paese e favorire<br />
un’equa distribuzione delle risorse tra<br />
tutte le numerose aziende private presenti<br />
sul territorio pugliese. Sembrerebbe<br />
una sorta di “togliere al ricco per<br />
dare al povero” se non fosse che tale<br />
criterio appiattisce in basso le eccellenze<br />
del territorio e le capacità specialistiche.<br />
L’effetto pratico è che labora-<br />
10<br />
tori, studi radiologici e di fisiokinesiterapia<br />
che hanno investito negli anni in<br />
strutture e personale devono interrompere<br />
gli investimenti e licenziare.<br />
Le piccole strutture che invece si<br />
ritrovano con budget raddoppiati o<br />
triplicati non potranno comunque rispondere<br />
adeguatamente alle prestazioni<br />
più complesse, che richiedono<br />
investimenti di medio-lungo periodo.<br />
Inoltre è da rilevare che tutto quanto<br />
deciso dalla Regione Puglia è antitetico<br />
a quanto previsto nelle recenti linee