L' Premio “Luigi Coppola” - Ordine dei Medici Lecce
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focus<br />
In Puglia<br />
Con oltre 4 milioni di abitanti, di cui<br />
più della metà donne, la Puglia è<br />
l’ottava regione ita- liana per popolazione,<br />
dopo l’Emilia Romagna e prima<br />
della Toscana, e si colloca al nono<br />
posto nella graduatoria regionale italiana<br />
per l’incidenza di diagnosi del tumore<br />
al seno, con oltre 1.700 nuovi<br />
casi registrati nel 2008.<br />
Nel 2008 il tasso d’incidenza standardizzato<br />
è stato il più basso in Italia,<br />
con 65 casi su 100.000 abitanti, anche<br />
se la patologia presenta una diffusione<br />
irregolare, a macchia di leopardo.<br />
Anche dal punto di vista della prevalenza<br />
di casi la Puglia è al nono posto<br />
in Italia, con 18.651 donne residenti<br />
che hanno ricevuto, nel corso della<br />
vita, una diagnosi di cancro della mammella.<br />
Il numero è destinato a crescere<br />
e si stima che arriveranno a oltre 19.600<br />
nel corso del 2010. Le stime di mortalità,<br />
secondo la Banca Dati “I Tumori<br />
in Italia”, hanno registrato, nel 2008,<br />
486 decessi per carcinoma mammario.<br />
Il numero di esiti infausti del tu-more<br />
alla mammella in Puglia è salito dal<br />
minimo di 417 rilevato nel 1981 al<br />
massimo di 681 nel 2005, quando il<br />
programma di screening mammografico<br />
a livel-lo regionale non era stato<br />
ancora attivato.<br />
Con 486 decessi nel 2008, la mortalità<br />
per tumori alla mam-mella nelle<br />
donne di età compre- sa tra i 35 e i 64<br />
anni ha raggiun-to un livello di poco<br />
superiore a quello che aveva all’inizio<br />
degli anni ‘80.<br />
Nelle donne pugliesi di quella fascia<br />
d’età la mortalità per tumori maligni<br />
della mammella è stata dunque in crescita<br />
fino alla seconda metà degli anni<br />
’80 e in diminuizione negli anni successi-vi<br />
fino al 2005.<br />
Tale declino è in gran parte attribuibile<br />
al miglioramento <strong>dei</strong> trattamenti e<br />
solo in seconda battuta alla diffusione<br />
della dia-gnosi precoce, dal momento<br />
che in Puglia il programma di screening<br />
mammografico è stato attivato solo<br />
nel 2007.<br />
Il tumore al seno in Puglia<br />
• oltre 1.700 nuovi casi l’anno<br />
• oltre 18.600 donne attualmente<br />
diagnosticate<br />
• 486 decessi ogni anno<br />
Lo screening in Puglia<br />
I programmi di screening mammografico<br />
sul territorio nazionale sono<br />
presenti sin dagli inizi degli anni ’90;<br />
ciononostante, nella Regione Puglia<br />
l’attività è iniziata solo nel 2007.<br />
Nel primo anno di attivazione sono<br />
state circa 28.000 le donne pugliesi<br />
invitate, che corrisponde solo al 12%<br />
delle aventi diritto. Nel 2008 il numero<br />
delle donne invitate è sensibilmente<br />
aumen-tato, arrivando a 92.300, con<br />
un estensione corretta dell’invito del<br />
37,1%, una percentuale che comunque<br />
colloca la Puglia, insieme a Campania<br />
e Calabria, agli ultimi posti nella<br />
graduatoria nazionale.<br />
• Donne invitate nel 2008: 92.300<br />
• Estensione corretta: 37,1%<br />
• Tasso di adesione 33,4%<br />
agli inviti<br />
Il bilancio delle campagne<br />
di screening regionale<br />
Nella Provincia di <strong>Lecce</strong> l’attività di<br />
screening mammografico ha preso<br />
avvio nel novembre 2007 presso il<br />
Distretto provinciale; la maggior parte<br />
degli altri Distretti si sono attivati nel<br />
2008, mentre Gallipoli, Nardò e Galatina<br />
sono partiti nel 2009. Attualmente,<br />
quindi, in tutto il territorio della ASL di<br />
<strong>Lecce</strong> è stato garantito il servizio di<br />
screening.<br />
La procedura di attivazione ha previsto<br />
l’invio delle lettere d’invito innanzitutto<br />
alle donne<br />
comprese nella fascia d’età 50- 69,<br />
per poi passare a quelle di maggiore<br />
età e proseguire con le donne dai 40<br />
ai 49 anni.<br />
16<br />
Il risultato medio delle adesioni è<br />
stato incoraggiante: il 48,30%, con<br />
punte addirittura di quasi il 77% a<br />
Maglie-Martano, del 66,1% a Poggiardo<br />
e del 58,6% a Casarano.<br />
Per l’esecuzione dello screening<br />
sono stati stabilizzati sette tecnici e si<br />
prevede un miglioramento delle prestazioni<br />
con l’attribuzione di altri due medici<br />
lettori all’Unità Operativa Complessa<br />
di Radiologia del “F. Ferrari” nel<br />
Distretto socio-sanitario di Casarano,<br />
al momento l’unica disponibile, e con<br />
l’acquisto già programmato di una<br />
risonanza magnetica dedicata.<br />
Circa 25.000 le mammografie eseguite<br />
e 228 i casi di carcinoma mammario<br />
riscontrati, con una percentuale<br />
dello 0,91%.