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L' Premio “Luigi Coppola” - Ordine dei Medici Lecce

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la parola ai colleghi<br />

Il perno della sanità italiana?<br />

La medicina di famiglia<br />

UN EXCURSUS STORICO-SOCIOLOGICO SULLA FIGURA DEL MEDICO DI FAMIGLIA<br />

E DEL SUO GRADIMENTO TRA I CITTADINI ITALIANI<br />

di Tommaso Borgia*<br />

C<br />

he il medico di <strong>Medici</strong>na Generale abbia sempre<br />

avuto un certo carisma, autorevolezza e fascino,<br />

credo sia un fatto scontato, nonostante che cause<br />

politiche, sociali, culturali e sindacali, hanno determinato<br />

la decadenza sociale, culturale, professionale ed<br />

economica di tutta la classe medica, come si evince<br />

analizzando, sia pur brevemente, la storia dal 1968<br />

ad oggi.<br />

In particolare sono tre gli elementi che hanno<br />

determinato tutto ciò: il primo <strong>dei</strong> quali è stata la diretta<br />

conseguenza del 68 che si manifestò con il varo, nel<br />

1969, della Legge Codignola, per mezzo della quale<br />

fu possibile che geometri,periti commerciali, industriali,<br />

agrari e titolari di diplomi tecnici si potessero scrivere<br />

in massa alla facoltà di medicina. Mentre prima si<br />

poteva accedere solo con la maturità classica o<br />

scientifica.<br />

Per cui in pochi anni il numero <strong>dei</strong> medici salì in<br />

modo vertiginoso ed in breve tempo si assistette alla<br />

degradante situazione della pletora medica, con conseguente<br />

disoccupazione o sottoccupazione per via<br />

di un rapporto di 1 medico ogni 110-120 abitanti. Il<br />

secondo avvenimento fu l’approvazione nel 1978 della<br />

convezione unica che determinò, attraverso la quota<br />

capitaria, il compenso <strong>dei</strong> medici di famiglia. Senza<br />

contare che la categoria ha perso, nel corso degli<br />

anni, alcuni decenni di contrattazione, in quanto circa<br />

22<br />

In pochi anni il numero <strong>dei</strong> medici<br />

è salito in modo vertiginoso<br />

ed in breve tempo si è assistito<br />

alla degradante situazione<br />

della conseguente disoccupazione<br />

o sottoccupazione per via<br />

di un rapporto di 1 medico<br />

ogni 110-120 abitanti<br />

3-4 convenzioni sono state rinnovate nel periodo<br />

stesso della loro decadenza.<br />

Terzo ed ultimo avvenimento,fallimentare per la<br />

sanità tutta, fu l’entrata delle forze politiche nella<br />

sistema sanitario nazionale.<br />

In effetti fino al 1978 l’assistenza sanitaria in Italia<br />

era basata su una varietà di Enti mutualistici, che<br />

procuravano una serie di disequilibri, riconducibili in<br />

una sorta di disparità nel tipo di assistenza e di sperequazione<br />

tra diverse realtà socio economiche ( ad<br />

esempio chi era impiegato non usufruiva dell’assistenza<br />

mutualistica).<br />

Fatta questa sintetica premessa, ora vediamo quale<br />

sia,dopo oltre tre decenni di sanità pubblica, la valutazione<br />

ed il giudizio degli italiani sul “ medico di base”,

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