L' Premio “Luigi Coppola” - Ordine dei Medici Lecce
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la parola ai colleghi<br />
riscontrare anche nei soggetti magri per la presenza<br />
di alterazioni scheletriche facciali o <strong>dei</strong> tessuti molli<br />
che possono determinare un certo grado di ostruzione<br />
a livello delle vie aeree superiori. A volte sono i partner<br />
che indirizzano verso la diagnosi, riferendo una storia<br />
di russamento rumoroso, spesso intermittente e con<br />
apnee.<br />
Ricordiamo che per “APNEA” durante il sonno si<br />
intende la cessazione del flusso aereo sia attraverso<br />
il naso che attraverso la bocca per almeno 10 secondi.<br />
Comunque, un certo numero di apnee durante il<br />
sonno sono fisiologiche; fino a 10 apnee per ora di<br />
sonno negli adulti si può considerare una normalità.<br />
Per quanto riguarda il periodo di insorgenza bisogna<br />
ricordare che l’ OSAS si manifesta a tutte le età, ma<br />
è più comune al termine dell’età media. Nei bambini,<br />
dove spesso è associata ad ipertrofia adeno-tonsillare,<br />
può essere causa di scarso rendimento scolastico.<br />
Le apnee compaiono quando le vie aree superiori<br />
(faringe posteriore) si occludono perché vengono in<br />
un certo qual modo “risucchiate” durante la respirazione<br />
nel sonno, soprattutto a causa di una forte negativizzazione<br />
della pressione intratoracica.<br />
Quando il paziente è sveglio, la tendenza<br />
dell’occlusione è contrastata dall’attività <strong>dei</strong> muscoli<br />
dilatatori delle vie aeree superiori (genioglosso e palatini)<br />
ma, poiché il sonno induce ipotonia, le vie aeree<br />
superiori si possono collassare e quindi restringere.<br />
In alcuni casi il restringimento determina soltanto<br />
un flusso d’aria turbolento nel segmento ristretto che<br />
provoca il fenomeno del russamento. In altri casi,<br />
invece, le vie aeree possono occludersi (provocando<br />
un’apnea) o sub occludersi (provocando un’ ipoapnea).<br />
Questo fenomeno si mantiene finché il cervello, a<br />
seguito dell’ipercapnia e dell’ipossiemia post apnoica,<br />
non interviene attraverso <strong>dei</strong> micro risvegli cerebrali<br />
(arousal), molto più raro è il risveglio cosciente del<br />
paziente, quale espressione dell’intervento dell’attività<br />
simpatica, atta a ripristinare la pervietà delle vie aeree<br />
superiori attraverso l’intervento <strong>dei</strong> muscoli orofaringei.<br />
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Rilevante l’aspetto della sicurezza<br />
sociale: la sonnolenza patologica<br />
e la fatica aumentano l rischio<br />
di errori umani, incidenti stradali<br />
e sul lavoro. Gli incidenti stradali<br />
sono in genere più gravi<br />
e comportano una percentuale<br />
di mortalità quasi doppia rispetto<br />
agli incidenti dovuti ad altre cause<br />
Questa situazione che ciclicamente può verificarsi<br />
centinaia di volte per notte (nel nostro Centro abbiamo<br />
trovato diversi pazienti con un indice di apnea/ipoapnea<br />
superiore a 100 eventi per ora di sonno) determina<br />
un’ alterazione dell’architettura del sonno che si<br />
concretizza in una stanchezza o sonnolenza diurna<br />
fino anche, col tempo, a disturbi di memoria e di tipo<br />
cognitivo.<br />
Le apnee notturne, soprattutto se durano a lungo,<br />
determinano una diminuzione dell’ossigeno nel sangue<br />
arterioso (desaturazione arteriosa, che può essere<br />
causa di gravi conseguenze soprattutto a carico<br />
dell’apparato cerebro-cardiovascolare (ischemia o<br />
addirittura infarto del miocardio, aritmie cardiache, in<br />
particolar modo bradicardie sino, anche, all’ asistolia<br />
completa, ipertensione arteriosa).<br />
Pertanto è importante riuscire a riconoscere la<br />
malattia quanto prima. Ciò è possibile attraverso<br />
la polisonnografia notturna (PSG) o un monitoraggio<br />
cardiorespiratorio completo o ridotto (il livello<br />
dell’esame strumentale viene deciso dal medico<br />
esperto dopo un propedeutico colloquio col paziente<br />
e coll’ eventuale partner) cioè esami che,<br />
attraverso la registrazione di alcuni parametri (saturazione<br />
ossiemoglobinica arteriosa, movimenti<br />
toraco-addominali, flusso oro-nasale, traccia ECG<br />
, russamento, postura, ecc.) interpretati da medici