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GIAN PIETRO CHIARO<br />
I <strong>solidi</strong> <strong>platonici</strong><br />
D O M U S E S T U B I C U M Q U E B E N E E S T<br />
2003
“Non defuere decora<br />
ingenia, donec<br />
deterrentur” (Tac.)<br />
Teor. 1<br />
Dim:<br />
I <strong>solidi</strong> <strong>platonici</strong><br />
Di Gian Pietro Chiaro ©2003<br />
In un triedro una faccia è sempre minore della<br />
somma delle altre due e maggiore della loro<br />
differenza.<br />
Internamente alla faccia ac, a partire da V, si traccia<br />
una semiretta d tale che formi con a un angolo<br />
uguale ad ab. Si prendono sugli spigoli a e c due<br />
punti (qualunque) A e C, il segmento AC interseca<br />
la retta d in D, e sullo spigolo b si prende VB = VD.<br />
Si unisce B con A e C.<br />
I due triangoli AVB e AVD sono congruenti per il<br />
1° criterio (AV in comune, VB = VD per<br />
costruzione e AVD = AVB per costruzione). In<br />
particolare sarà AB = AD e ad = ab.<br />
2<br />
H:Vabc triedro<br />
T: ac < ab + bc ab > ac - bc<br />
Applicando al triangolo ABC il teorema:“in un triangolo qualunque un lato è sempre<br />
minore della differenza degli altri due” si ottiene:<br />
Cioè<br />
BC > AC – AB = AC – AD = DC<br />
BC > DC<br />
Considerando i triangoli BVC e DVC essi hanno VC in comune, VB = VD per<br />
costruzione e BC > DC per quanto già detto, per il teorema “se due angoli hanno due<br />
lati ordinatamente uguali ed il terzo lato disuguale, l’angolo opposto al lato maggiore<br />
sarà maggiore dell’angolo opposto al lato minore” si ha:<br />
da cui, sommando membro a membro:<br />
cioè<br />
dc < bc<br />
ad + dc < ab + bc<br />
ac < ab + bc<br />
se bc è la faccia minore, sottraendo da ambo i membri la faccia bc si ottiene:<br />
cioè<br />
ac - bc < ab + bc - bc<br />
ab > ac - bc<br />
La dimostrazione è analoga per le altre facce del triedro. �<br />
A<br />
a<br />
V<br />
D<br />
d<br />
B<br />
b<br />
C<br />
c
Cor. 1 In un angoloide la somma delle facce è minore di due angoli piatti.<br />
Teor. 2<br />
Dim:<br />
In un triedro la somma delle facce è sempre minore<br />
di due angoli piatti.<br />
Si prolunghi la semiretta a altre V e sia d la nuova<br />
semiretta. Applicando al triedro Vbcd il teorema<br />
precedente si ha:<br />
bc < bd + cd<br />
sommando al 1° e 2° membro le due facce non<br />
considerate del triedro Vabc si ottiene:<br />
ab + bc + ac < ab + bd + ac + cd<br />
Ma poiché ab + bd = 180°, e ac + cd = 180°,<br />
sostituendo si ottiene<br />
ab + bc + ac < 360° �<br />
3<br />
H:Vabc triedro<br />
T: ab + bc + ac < 360°<br />
Def. 1 Un poliedro convesso si dice regolare quando le sue facce sono poligoni regolari (cioè<br />
equilateri ed equiangoli) tutti congruenti e tutti i suoi angoloidi sono congruenti<br />
Ne consegue che in un poliedro regolare sono uguali e regolari anche i suoi angoloidi. I <strong>solidi</strong><br />
Platonici sono poliedri convessi regolari. Essi sono in tutto cinque e non possono essercene altri.<br />
Perché?<br />
Se un poliedro convesso regolare ha per facce triangoli (che, per essere regolari, devono essere<br />
equilateri cioè con angolo interno di 60°), ogni suo angoloide deve essere un triedro, o tetraedro o<br />
pentaedro, dato che la somma delle facce di un angoloide deve essere sempre minore di 360°.<br />
Evidentemente abbiamo nei tre casi:<br />
3 x 60° = 180° 4 x 60° = 240° 5 x 60° = 300°<br />
Se invece il poliedro convesso ha per facce dei quadrati (angolo interno di 90°), ogni suo angoloide<br />
deve essere per forza un triedro, infatti, si ha:<br />
3 x 90° = 270° < 360°<br />
Se invece il poliedro convesso ha per facce dei pentagoni regolari (angolo interno di 108°), ogni suo<br />
angoloide deve essere un triedro e si ha<br />
3 x 108° = 324° < 360°<br />
Se invece consideriamo un poliedro convesso che per facce degli esagoni (angolo interno di 120°),<br />
ogni suo angoloide non può essere neanche un triedro, dato che<br />
3 x 120° = 360°<br />
a<br />
V<br />
b<br />
d<br />
c
il qual fatto che va contro il Teorema 2. A maggior ragione, se un poliedro convesso ha per facce<br />
dei poligoni regolari ad n lati, essendo la somma degli angoli interni di un tale poligono di n - 2<br />
angoli piatti, perciò uno qualsiasi degli angoli interni del poligono deve essere Ω, calcolato come<br />
Ω =<br />
n 2<br />
n<br />
Se consideriamo n > 6, l’angolo interno sarebbe sempre maggiore a 120° e di conseguenza la<br />
somma delle facce sarebbe sempre maggiore di 360°. Concludendo, possiamo affermare che non<br />
esistono altri poliedri regolari convessi tranne cinque. Essi sono: Tetraedro, Esaedro (o Cubo),<br />
Ottaedro, Dodecaedro ed Icosaedro.<br />
Il Tetraedro é l’unica piramide regolare.<br />
D<br />
C<br />
O<br />
A B<br />
4<br />
180<br />
Esso ha:<br />
4 facce<br />
4 vertici<br />
6 spigoli<br />
posto s = AB, si dimostra che:<br />
A t s 2 3 Volume<br />
altezza OD = 6<br />
3 AB<br />
2<br />
12 s3<br />
Si costruisce innalzando dal centro O del triangolo equilatero ABC la perpendicolare OD al piano<br />
ABC. Si descrive quindi nel piano AOD la circonferenza con centro A e raggio AB che taglia in D<br />
la OD. Congiunto D con A, B e C si ha il tetraedro regolare. Infatti, gli spigoli AD, CD e DB, che<br />
sono obliqui con proiezioni uguali, sono uguali, e sono per costruzione uguali ai lati AB, BC, CA<br />
del triangolo equilatero ABC. Da cui si trae che le quatto facce sono triangoli equilateri.<br />
D C<br />
D<br />
A<br />
D<br />
B<br />
Prova a costruire il tetraedro<br />
solido fotocopiando la<br />
pagina, ritagliando la figura<br />
lungo le linee tratteggiate e<br />
piegandola lungo le linee<br />
continue, fino a fare<br />
combaciare il punto D.
L’Esaedro è più noto col nome di Cubo. È l’unico poliedro regolare le cui facce sono quadrati.<br />
5<br />
Esso ha:<br />
6 facce<br />
8 vertici<br />
12 spigoli<br />
posto s = AB, si dimostra che:<br />
A t 6s 2 Volume s 3<br />
Diagonale BH = 3AB<br />
Si costruisce innalzando dai vertici A, B, C e D del quadrato ABCD i segmenti AE, BF, CG e DH,<br />
perpendicolari al piano di questo ed eguali tutti ai lati di esso, ed unendone gli estremi E, F, G ed H.<br />
F<br />
G<br />
H<br />
E F<br />
D<br />
A B<br />
Costruisci il cubo solido:<br />
fotocopia la pagina e ritaglia<br />
lungo i bordi tratteggiati la figura<br />
sottostante, ripiegandola lungo le<br />
linee continue ed incollandola ai<br />
bordi, facendo combaciare i<br />
vertice con lo stesso nome<br />
E<br />
H<br />
G<br />
C<br />
E F<br />
A B<br />
D<br />
C<br />
H G<br />
F<br />
G
F<br />
L’Ottaedro è un poliedro le cui facce sono triangoli equilateri ed è costituito da due piramidi rette a<br />
base quadrata sovrapposte.<br />
A<br />
D<br />
E<br />
F<br />
B<br />
C<br />
6<br />
Esso ha:<br />
8 facce<br />
6 vertici<br />
12 spigoli<br />
posto s = AB, si dimostra che:<br />
A t<br />
2 3 s 2<br />
Volume<br />
2<br />
3 s3<br />
Si costruisce innalzando dal centro O del quadrato ABCD la perpendicolare OF al piano di esso. Poi<br />
con centro in A e raggio AB si descrive nel piano BEF la circonferenza, che tagli EF nei punti E ed<br />
F. Congiungendo E ed F ai vertici A, B, C, D del quadrato si ha l’ottaedro richiesto. Infatti, dato che<br />
gli spigoli hanno proiezioni uguali, sono uguali tra loro ed uguali al lato del quadrato ABCD per<br />
costruzione. Ne consegue che le otto facce sono dei triangoli equilateri.<br />
C<br />
B<br />
A<br />
E<br />
B<br />
Costruisci l’ottaedro solido:<br />
fotocopia la pagina e ritaglia<br />
lungo i bordi tratteggiati la figura<br />
sottostante, ripiegandola lungo le<br />
linee continue ed incollandola ai<br />
bordi, facendo combaciare i<br />
vertice con lo stesso nome<br />
C<br />
F<br />
E<br />
D
Il Dodecaedro è l’unico poliedro regolare le cui facce sono pentagoni regolari.<br />
Esso ha:<br />
7<br />
12 facce<br />
20 vertici<br />
30 spigoli<br />
posto s lunghezza dello spigolo, si dimostra che:<br />
A t 15<br />
5 2 5<br />
5<br />
s 2<br />
Volume<br />
15 7 5<br />
4<br />
Costruisci il dodecaedro solido:<br />
fotocopia la pagina e ritaglia la<br />
figura lungo i bordi, lasciando un<br />
spazio sufficiente ad incollarlo,<br />
ripiegandola poi lungo le linee<br />
continue ed incollandola ai bordi.<br />
s 3
L’Icosaedro è l’ultimo ed il più complesso dei poliedri regolari: le sue venti facce sono triangoli<br />
equilateri.<br />
Esso ha:<br />
8<br />
20 facce<br />
12 vertici<br />
30 spigoli<br />
posto s lunghezza dello spigolo, si dimostra che:<br />
A t<br />
5 3 s 2<br />
Volume<br />
5<br />
12<br />
3 5 s3<br />
Si costruisce innalzando dai vertici A, B, C e D del quadrato ABCD i segmenti AE, BF, CG e DH,<br />
perpendicolari al piano di questo ed eguali tutti ai lati di esso, ed unendone gli estremi E, F, G ed H.<br />
Costruisci l’icosaedro solido:<br />
fotocopia la pagina e ritaglia la<br />
figura lungo i bordi, lasciando un<br />
spazio sufficiente ad incollarlo,<br />
ripiegandola poi lungo le linee<br />
continue ed incollandola ai bordi.
Ogni poliedro regolare ha un centro dal quale sono equidistanti i vertici e le facce: esso è il centro<br />
della sfera circoscritta al poliedro regolare. La distanza da uno dei suoi vertici al centro si dice,<br />
infatti, raggio, mentre la distanza di una faccia dal centro si dice apotema, mutuando un nome caro<br />
alla geometria piana. Si può dimostrare che un poliedro è regolare se, e solo se, esso è inscrittibile e<br />
circoscrittibile ad una sfera. Chiaramente, per ragioni di simmetria, dette sfere saranno<br />
concentriche.<br />
Nei poliedri regolari, eccettuato il tetraedro, le facce e gli spigoli sono a due a due paralleli; perciò<br />
si può parlare di facce opposte, spigoli opposti e vertici opposti.<br />
Si può dimostrare che i centri delle facce di un poliedro regolare sono i vertici delle facce di un altro<br />
poliedro regolare. In tal modo si ottiene il dodecaedro dall’icosaedro: basta, infatti, osservare che il<br />
numero delle facce di uno è pari al numero di vertici dell’altro. Allo stesso modo l’icosaedro si<br />
ottiene dal dodecaedro. Si dice in questo modo che l’icosaedro ed il dodecaedro sono poliedri<br />
coniugati. Così sono coniugati ottaedro e cubo. Il tetraedro regolare è autoconiugato (= coniugato<br />
di sé stesso) dato che è l’unico poliedro regolare che ha lo stesso numero di facce e vertici.<br />
Dimostriamo ora due importanti teoremi che ci permetteranno di provare che esistono solo cinque<br />
tipi di poliedri regolari.<br />
Teor. 3<br />
Dim:<br />
Nota:<br />
(Relazione di Eulero)<br />
In ogni poliedro convesso il numero delle facce, aumentato del numero dei vertici, è<br />
uguale al numero degli spigoli aumentato di due.<br />
In formula<br />
avendo indicato con<br />
f + v = s + 2<br />
f numero delle facce<br />
v numero dei vertici<br />
s numero degli spigoli<br />
Consideriamo una sola faccia del solido: evidentemente sarà f = 1 e v = s quindi<br />
f + v = s + 1 (*)<br />
Aggiungiamo un’altra faccia.<br />
Allora f aumenterà di 1, mentre, se n è il numero dei vertici della nuova faccia (non<br />
necessariamente coincidente col numero dei vertici della prima faccia), v aumenterà di n<br />
ed s aumenterà di n + 1, perciò ambo i membri della relazione (*) aumenteranno di n + 1<br />
e la relazione resterà invariata. Continuando ad aggiungere facce, una per volta, finché<br />
manchi una sola faccia per chiudere il poliedro la relazione (*) resta sempre invariata.<br />
Aggiungiamo, infine, l’ultima faccia: f aumenterà di uno, ma né v né s aumenteranno,<br />
perciò si avrà<br />
f + v = s + 2<br />
che è quanto si doveva dimostrare. �<br />
questa tecnica di dimostrazione si definisce induzione. La validità del principio d’induzione si può far<br />
scaturire dall’assioma della scelta “ogni sottoinsieme non vuoto di numeri interi ha un minimo”; viceversa,<br />
se si postula il principio d’induzione si può dimostrare che ogni sottoinsieme non vuoto di interi ha un<br />
minimo.<br />
9
Teor. 4<br />
Dim:<br />
Nota:<br />
Non esistono poliedri in cui tutte le facce abbiano più di cinque spigoli.<br />
Se ogni faccia avesse sei o più spigoli, il numero di tutti gli angoli del poliedro sarebbe<br />
maggiore od uguale a 6f, dato che ogni faccia ha angoli e spigoli in ugual numero. Dal<br />
momento che ogni spigolo appartiene a due facce il numero degli angoli di un poliedro è<br />
doppio del numero degli spigoli. Quindi si avrebbe<br />
da cui, usando l’algebra<br />
10<br />
2s ≥ 6f<br />
f<br />
1<br />
s (*)<br />
3<br />
Inoltre, da ogni vertice del poliedro escono almeno tre spigoli. Quindi, tenendo conto che<br />
ogni spigolo appartiene a due angoloidi, il numero degli spigoli degli angoloidi del<br />
poliedro sarà<br />
cioè<br />
s<br />
v<br />
3<br />
2 v<br />
2<br />
s (**)<br />
3<br />
Addizionando membro a membro le relazioni (*) e (**), avremo che<br />
cioè<br />
f v<br />
1 2<br />
s<br />
3 3 s<br />
f + v ≤ s<br />
Il che è in contrasto con la relazione di Eulero. �<br />
questa tecnica di dimostrazione si definisce “dimostrazione per assurdo” o “modus tolens”. Essa, già<br />
molto nota presso i greci, consiste nel negare la tesi e nel far vedere che necessariamente discende una<br />
contraddizione con l’ipotesi o con un postulato o con teorema precedentemente dimostrato.<br />
Siamo ora pronti a dimostrare geometricamente che esistono solo cinque poliedri regolari convessi.<br />
Essi sono: Tetraedro, Esaedro (o Cubo), Ottaedro, Dodecaedro ed Icosaedro.<br />
Teor. 5<br />
Dim:<br />
I poliedri, in cui le facce hanno uguale numero di lati (risp. gli angoloidi uguale numero<br />
di spigoli) possono essere soltanto tetraedri, esaedri, ottaedri, dodecaedri ed icosaedri.<br />
Indichiamo con n ≥ 3 il numero dei lati di ogni faccia e con a ≥ 3 il numero di facce di<br />
ogni angoloide.<br />
Il numero 2s degli angoloidi del poliedro risulta uguale sia al prodotto fn (facce per il<br />
numero dei lati di ogni faccia) che va (vertici per il numero di facce di ogni angoloide).<br />
Quindi<br />
fn = 2s e va = 2s<br />
da cui (continua -›)
f<br />
2<br />
s e v<br />
n<br />
Sostituendo ora nella formula di Eulero si ha che<br />
da cui<br />
2 2<br />
s s s 2<br />
n a<br />
s<br />
11<br />
2<br />
a s<br />
2na<br />
2n 2a na (*)<br />
Siccome tutte le facce del poliedro hanno un uguale numero di spigoli, questi non<br />
possono essere più di cinque, perciò i valori possibili di n possono essere solo<br />
Supponendo n = 3 la (*) diventa<br />
s<br />
3, 4, 5<br />
6a<br />
6 a<br />
quindi, dovendo essere il denominatore sempre positivo, può essere a = 3, 4, 5.<br />
Esaminiamo i tre casi.<br />
a = 3<br />
n = 3<br />
a = 4<br />
n = 3<br />
a = 5<br />
n = 3<br />
s<br />
6 3<br />
6 3<br />
Si ottiene così il tetraedro.<br />
s<br />
6<br />
6 4<br />
6 4 12<br />
Si ottiene così l’ottaedro.<br />
s<br />
6 5<br />
6 5<br />
30<br />
Si ottiene così l’icosaedro.<br />
Supponendo n = 4 la (*) diventa<br />
f<br />
f<br />
f<br />
2<br />
n s<br />
2<br />
n s<br />
2<br />
n s<br />
s<br />
2<br />
6 4<br />
3<br />
2<br />
12 8<br />
3<br />
2<br />
30 20<br />
3<br />
4a<br />
4 a<br />
v<br />
v<br />
v<br />
2<br />
a s<br />
2<br />
a s<br />
2<br />
a s<br />
2<br />
6 4<br />
3<br />
2<br />
12 6<br />
4<br />
2<br />
30 12<br />
5<br />
quindi, dovendo essere il denominatore sempre positivo, può essere solo a = 3.<br />
s<br />
4 3<br />
4 3 12<br />
f<br />
2<br />
n s<br />
2<br />
12 6<br />
4<br />
v<br />
2<br />
a s<br />
2<br />
12 8<br />
3<br />
Si ottiene così la famiglia l’esaedro. (continua -›)<br />
Supponendo n = 5 la (*) diventa
s<br />
12<br />
10a<br />
10 3a<br />
quindi, dovendo essere il denominatore sempre positivo, può essere solo a = 3.<br />
s<br />
10 3<br />
10 3 3<br />
30<br />
Si ottiene così il dodecaedro�<br />
f<br />
2<br />
n s<br />
2<br />
30 12<br />
5<br />
v<br />
2<br />
a s<br />
2<br />
30 20<br />
3<br />
Per concludere la nostra breve incursione tra i <strong>solidi</strong> <strong>platonici</strong>, esaminiamo le simmetrie di cui<br />
godono alcuni i <strong>solidi</strong> regolari di “uso” più comune che hai già incontrato in chimica.<br />
6 piani di simmetria, ognuno passante per uno<br />
spigolo ed il punto medio dello spigolo opposto.<br />
3 piani di simmetria diagonali passanti per due<br />
spigoli paralleli<br />
Tetraedro regolare<br />
3 assi di simmetria: sono le rette che uniscono i<br />
punti medi di due spigoli opposti.<br />
Ottaedro regolare<br />
6 piani di simmetria mediani passanti per due<br />
vertici opposti ed i punti medi dei lati opposti<br />
(continua -›)
9 assi di simmetria: 3 sono le rette che uniscono i vertici opposti , 6 sono le rette che uniscono i<br />
punti medi di due spigoli paralleli.<br />
Un centro di simmetria: è il centro delle sfere inscritta e circoscritta all’ottaedro, che coincide anche<br />
con le intersezioni di tutti gli assi di simmetria e dei piani di simmetria e delle diagonali.<br />
6 piani di simmetria diagonali passanti per due<br />
spigoli opposti<br />
O<br />
Esaedro regolare o Cubo<br />
3 piani di simmetria mediani passanti il centro e<br />
paralleli a due facce opposte<br />
13<br />
(continua -›)
9 assi di simmetria: 3 sono le rette che uniscono i centri di due facce opposte , 6 sono le rette che<br />
uniscono i punti medi di due spigoli opposti.<br />
Un centro di simmetria: è il centro delle sfere inscritta e circoscritta al cubo, che coincide anche con<br />
le intersezioni di tutti gli assi di simmetria e dei piani di simmetria e delle diagonali.<br />
Una ricerca simile, ma molto più impegnativa, può essere fatta anche per il dodecaedro e<br />
l’icosaedro; prova a cercare i loro piani ed assi di simmetria facendo uso delle figure solide che ti<br />
sarai costruito fotocopiando e ritagliando i loro sviluppi piani. Sappi comunque che tanto il<br />
dodecaedro quanto l’icosaedro hanno un centro di simmetria: è l’intersezione di tutti i piani e gli<br />
assi di simmetria e delle diagonali. Sapendo che l’icosaedro è il coniugato del dodecaedro, dovresti<br />
poter calcolare quanti sono gli assi ed i piani di simmetria del dodecaedro sapendo quanti sono i<br />
piani e gli assi di simmetria dell’icosaedro.<br />
Esercizi consigliati<br />
1 Calcola la lunghezza della diagonale di un ottaedro regolare di spigolo s.<br />
2 Dimostra che le quattro altezze di un tetraedro regolare sono uguali. (Suggerimento: calcolale)<br />
3 Dimostra che in un tetraedro regolare il triplo del quadrato costruito sull’altezza è il doppio del<br />
quadrato costruito sullo spigolo.<br />
4 Calcola il numero delle diagonali di ciascuno dei cinque <strong>solidi</strong> <strong>platonici</strong>, ricavandone quindi una<br />
possibile numerazione (ordinamento) di tali poliedri. Sussiste qualche attinenza tra il numero<br />
delle diagonale e la relazione di Eulero?<br />
5 Calcola l’apotema di ciascun poliedro regolare tenendo conto che lo spigolo misuri s.<br />
6 Calcola l’area della superficie di un tetraedro regolare circoscritto ad una sfera di raggio r.<br />
14<br />
O