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Dicembre 2010 - ATRA

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Vegan,meno inquinati<br />

Uno studio americano dimostra come l’alimentazione vegan porti a una minore assunzione di inquinanti.<br />

Ogni 5 anni il governo americano misura l’ammontare di rifiuti<br />

tossici nei nostri cibi. Le diossine sono una classe di inquinanti<br />

industriali emessi nell’atmosfera che “si accumulano<br />

nei tessuti adiposi degli esseri umani e nei cibi di origine<br />

animale consumati dagli umani. Generalmente si ritiene che<br />

per l’uomo la fonte più significativa di diossine (e composti<br />

simili alla diossina come il bifenile - PCB) sia l’assunzione di<br />

prodotti animali ed ittici”. Ma quali sono i prodotti animali<br />

che espongono a maggior rischio?<br />

Secondo i recenti dati dell’Agenzia di Protezione Ambientale<br />

statunitense (Environmental Protection Agency), seconde<br />

solo al pesce in termini di livelli di PCB, sono le<br />

uova. Questo può aiutare a spiegare i risultati di un recente<br />

studio che ha evidenziato che il consumo di uova “era<br />

associato ad un’aumentata probabilità di sviluppare tumori<br />

della cavità orale e della faringe, dell’esofago e del tratto aereo-digestivo<br />

superiore (inclusa la cavità orale, la faringe, l’esofago,<br />

la laringe), del colon e del colon-retto, del polmone,<br />

della mammella, della prostata,<br />

della vescica e di tutti i tumori<br />

combinati.”<br />

Le tossine industriali<br />

trovate nei prodotti<br />

animali non<br />

contribuiscono<br />

solo ad aumentare<br />

il rischio di sviluppare<br />

un tumore.<br />

Secondo un recente articolo<br />

pubblicato sulla rivista<br />

scientifica Reproductive Toxicology,<br />

“sono sempre più numerose le<br />

evidenze che suggeriscono che l’esposizione della madre a<br />

composti chimici tossici possa essere associata a numerosi difetti<br />

congeniti, a problemi pediatrici, a una distribuzione anormale<br />

del numero di maschi e femmine, a tumori letali in bambini<br />

e adolescenti, a turbe psicosessuali, così come a<br />

disfunzioni endocrine e riproduttive nella vita adulta”.<br />

Cosa succede tuttavia se si decide di non mangiare carne,<br />

pesce, derivati del latte e uova? Uno studio intitolato<br />

“L’impatto dell’adozione di una dieta vegana sulla concentrazione<br />

plasmatica di organoclorine” è stato recentemente<br />

pubblicato da un gruppo internazionale di scienziati. Le or-<br />

ganoclorine sono prodotti chimici ampiamente usati dopo<br />

la Seconda Guerra Mondiale come insetticidi e nell’industria.<br />

Negli anni ‘60 si cominciarono a conoscere i loro effetti<br />

avversi sull’ambiente e sull’uomo e negli anni ‘70 il loro<br />

utilizzo venne proibito nella maggior parte dei Paesi industrializzati.<br />

Ciononostante, essendo fortemente resistenti<br />

alla degradazione [...] continuano ad essere presenti nella<br />

catena alimentare in tutto il mondo. [...] Essendo alla cima<br />

della catena alimentare, l’uomo ne è contaminato attraverso<br />

il cibo, nell’infanzia dal latte materno e in seguito dai<br />

prodotti animali quali pesce carne e latticini.<br />

Gli studi hanno mostrato che la concentrazione di organoclorine<br />

nel latte materno e nei tessuti adiposi dei vegetariani<br />

è inferiore a quella degli onnivori, ma nessun studio<br />

sui “vegani puri” era stato intrapreso fino ad oggi.<br />

Testando un’ampia serie di tossine industriali carcinogene e<br />

di pesticidi, i ricercatori “hanno scoperto che i vegani sono<br />

significativamente meno inquinati degli onnivori.”<br />

Quello che ha sorpreso il gruppo di ricercatori<br />

è che i vegani avessero<br />

pari esposizione alle sostanze<br />

tossiche rispetto<br />

agli altri. Gli scienziati<br />

hanno offerto<br />

una serie di spiegazioni.<br />

Per esempio<br />

i vegani “potrebbero<br />

essere stati<br />

allattati al seno da<br />

neonati e potrebbero essere<br />

stati esposti alle organoclorine<br />

accumulate dalla madre,<br />

trasferite poi al bambino durante l’allattamento.<br />

Inoltre la scelta vegetariana o vegana viene spesso<br />

fatta in età adulta.” Questo è un altro problema che è stato<br />

notato: la maggior parte dei vegani non lo è dalla nascita.<br />

“Perciò la dieta onnivora seguita nell’infanzia e adolescenza<br />

porta ad una contaminazione da organoclorine che è ancora<br />

misurabile nell’adulto.”<br />

(NdR) Per diminuire la nostra esposizione alle tossine industriali<br />

sarebbe dunque opportuno seguire una dieta a base<br />

vegetale, acquistando il più possibile prodotti bio.<br />

Tratto da: www.agireora.org<br />

Fonte: VegSource, Vegans “Significantly Less Polluted”, 5 agosto <strong>2010</strong>.<br />

ecologia della nutrizione<br />

atra orizzonti orizzonti<br />

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