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CirChi Con animali, svolte nel mondo Zugetive a Friburgo lo ... - ATRA

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Rivista trimestrale d’informazione <strong>animali</strong>sta pubblicata in italiano, francese e tedesco<br />

Fondata da Milly Schär-Manzoli – Premio internazionale della stampa specializzata<br />

<strong>CirChi</strong> <strong>Con</strong> <strong>animali</strong>, <strong>svolte</strong> <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong><br />

<strong>Zugetive</strong> a <strong>Friburgo</strong><br />

<strong>lo</strong> sCanda<strong>lo</strong> della ZoomaFia<br />

Anno XXXII Nr. 121 Dicembre 2009<br />

natale Cruelty Free


la<br />

mediatiCaChe<br />

2 - ORIZZONTI EDITORIALE<br />

vergogna<br />

<strong>lo</strong>tta contro la vivisezione sia lunga e difficile <strong>lo</strong> sappiamo<br />

da decenni.<br />

Si percorrono strade, si cercano strategie, si inciampa, ci si rialza,<br />

si organizzano eventi e nonostante piccole grandi vittorie la meta<br />

dell’abolizione totale della vivisezione appare ancora <strong>lo</strong>ntana.<br />

Combattiamo contro avversari noti e potenti. Ma forse quel<strong>lo</strong><br />

che più fa male è che ci tocca combattere anche contro<br />

avversari che non dovremmo avere, co<strong>lo</strong>ro cioé che sono<br />

chiamati ad aiutare il pubblico a “formarsi opinioni”. Sto parlando<br />

evidentemente dei media, che molto frequentemente<br />

anche su questo tema pubblicano notizie deliranti, hanno<br />

atteggiamenti vergognosi e sono servi di un sistema di interessi<br />

economici e politici. Lo abbiamo visto con il tam-tam<br />

mediatico sull’influenza suina, infarcito di falsità che hanno il <strong>lo</strong>ro<br />

perché so<strong>lo</strong> <strong>nel</strong> tornaconto delle multinazionali che producono i<br />

vaccini. Vale però la pena citare anche altri esempi recenti: uno<br />

dei principali quotidiani italiani <strong>lo</strong> scorso luglio riportava il risultato<br />

di uno studio giapponese apparso sul “Journal of Agricultural and<br />

Food Chemistry”: “Il profumo dei fiori allevia <strong>lo</strong> stress: arriva una<br />

conferma scientifica, per ora so<strong>lo</strong> nei topi, del ruo<strong>lo</strong> «terapeutico»<br />

delle fragranze f<strong>lo</strong>reali”.<br />

Nell’introduzione si legge che “è noto fin dai tempi antichi che<br />

alcune fragranze hanno effetti psico-fisio<strong>lo</strong>gici sedativi, stimolanti<br />

e calmanti”. Partendo da questo presupposto, i ricercatori hanno<br />

sottoposto alcuni ratti a situazioni di stress (possiamo so<strong>lo</strong> immaginare<br />

come) e verificato che l’inalazione di un agente chimico<br />

responsabile di una fragranza presente in vari tipi di fiori, aiutava<br />

a ridur<strong>lo</strong>. Ma è possibile che un autorevole organo d’informazione<br />

pubblichi una notizia che meriterebbe <strong>nel</strong>la migliore delle ipotesi il<br />

cestino della spazzatura? Possibile che non ci si renda conto che<br />

notizie del genere, sono la base della legittimazione anche popolare<br />

della vivisezione?<br />

Da un delirio mediatico ad un altro. Sulle televisioni di mezzo <strong>mondo</strong><br />

è circolata, quest’estate, un’altra notizia: se non ci ingozziamo<br />

di cibo la nostra vita ne guadagna. Questa in sintesi l’incredibile<br />

scoperta, basata su uno studio condotto per 20 anni sui macachi<br />

(ma che ha visto tra le vittime anche altri <strong>animali</strong>, dai moscerini ai<br />

roditori). Grazie per aver sperperato denaro pubblico e torturato<br />

<strong>animali</strong> per questo scopo!<br />

Per arrivare a queste conclusioni moltissime scimmie sono state<br />

letteralmente fatte morire di fame. Ho visto le allucinanti immagini<br />

di questi esperimenti, ho visto in che condizioni sono state<br />

ridotte queste creature, ma di nuovo torno sul<strong>lo</strong> sconvolgente<br />

ruo<strong>lo</strong> dei media: ho visto un presentatore di un telegiornale di<br />

prima serata ridere mentre dietro le sue spalle passavano queste<br />

scene terribili, immagini di scimmie ridotte al<strong>lo</strong> stremo delle forze<br />

fino alla morte, per dimostrare l’ovvio.<br />

Spesso mi chiedono perché la vivisezione prosegue, perché non<br />

riusciamo a fermarla. Le risposte sono tante, ma tra queste c’è<br />

anche un fatto indiscutibile: se l’informazione non si scrolla di<br />

dosso l’idea che tutto quel<strong>lo</strong> che viene fatto sugli <strong>animali</strong> è<br />

giusto e come tale va riportato (senza voci critiche), al<strong>lo</strong>ra<br />

raggiungere una meta percorrendo una strada già lunga e<br />

difficile diventa quasi un’utopia. Anche quando avvengono<br />

queste cose, dovremmo far sentire la voce di chi vorrebbe ma<br />

non può gridare: vergogna!<br />

Max Molteni<br />

Presidente <strong>ATRA</strong><br />

sommario<br />

La scienza avanza 3<br />

Per un circo senza <strong>animali</strong> 4<br />

A difesa dei randagi 5<br />

Campagna foie gras 6<br />

La colline aux lapins 7<br />

Zoomafia 8<br />

<strong>ATRA</strong> in Azione 9<br />

<strong>ATRA</strong> Info 10<br />

<strong>Zugetive</strong> a <strong>Friburgo</strong> 11<br />

L’ango<strong>lo</strong> dei vegetariani 15<br />

Offerte di Natale 16<br />

<strong>ATRA</strong> <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> 19<br />

Notizie in pil<strong>lo</strong>le 21<br />

T-shirt 22<br />

Il nostro cata<strong>lo</strong>go 23<br />

impressum<br />

orizzonti<br />

rivista di informazione <strong>animali</strong>sta<br />

organo ufficiale dell’atra<br />

Associazione svizzera<br />

per l’abolizione della vivisezione<br />

editore<br />

<strong>ATRA</strong>, via Capelli 28, CH-6900 Lugano<br />

Tel. 091 970 19 45<br />

Fax. 091 970 19 46<br />

E-mail: infoatra@bluemail.ch<br />

Sito internet: http://www.atra.info<br />

orari ufficio<br />

da lunedì a venerdì<br />

14.00 - 17.00<br />

redattori<br />

Max Molteni, Natascia Gamba,<br />

Massimo Tettamanti, Silva Marti<strong>nel</strong>li<br />

hanno collaborato<br />

Elena Grisafi, Sara Turetta, Stefano Cagno,<br />

Ciro Troiano, Sabrina Piacente.<br />

tiratura<br />

24’000 copie<br />

abbonamento annuale<br />

svizzera ChF 20.–<br />

estero ChF 30.– (euro 20.–) europa<br />

45.– (euro 30.–) paesi extra europei<br />

pubblicità<br />

1/1 pagina fr. 1’000.-<br />

1/2 pagina fr. 600.-<br />

1/4 pagina fr. 300.-<br />

Informazioni dettagliate<br />

si possono richiedere all’editore<br />

grafica, illustrazioni e layout<br />

Massimo <strong>Con</strong>forti<br />

stampa<br />

Tipografia Fontana SA - 6963 Pregassona<br />

Stampato su carta eco<strong>lo</strong>gica<br />

Riproduzione di testi e fotografie permessa<br />

a condizione che la fonte sia citata.


dagli sCienZiati un alt ai test <strong>Con</strong> <strong>animali</strong><br />

l a necessità di sostituire l’impiego<br />

degli <strong>animali</strong> <strong>nel</strong>la ricerca<br />

con metodo<strong>lo</strong>gie più moderne<br />

ed affidabili sta raccogliendo<br />

sempre più consensi all’interno<br />

della comunità scientifica, tanto<br />

da rendere necessaria l’organizzazione<br />

di conferenze specifiche<br />

sull’argomento, come <strong>nel</strong> caso<br />

del “VII <strong>Con</strong>gresso mondiale sui<br />

metodi alternativi e l’uso di <strong>animali</strong><br />

<strong>nel</strong>le scienze biomediche”<br />

che si è concluso il 3 settembre<br />

scorso a Roma.<br />

Fino ad un recente passato la comunità<br />

scientifica aveva<br />

portato avanti la cosiddetta<br />

“politica delle<br />

3 R”, ossia Ridurre,<br />

Raffinare e Rimpiazzare<br />

gli <strong>animali</strong> <strong>nel</strong>la<br />

ricerca. Tuttavia, dati<br />

alla mano, tale politica,<br />

iniziata 60 anni<br />

fa, si è dimostrata<br />

fallimentare, poiché<br />

il numero degli <strong>animali</strong><br />

anziché diminuire<br />

è costantemente<br />

aumentato. A Roma,<br />

per la prima volta, il<br />

riconoscimento del fallimento della<br />

politica delle 3 R, è venuto, tra gli altri,<br />

anche da Alan Golberg, uno dei<br />

suoi promotori più anziani.<br />

Il punto centrale del <strong>Con</strong>gresso<br />

è stato il “cambiamento epocale”<br />

riguardante il futuro della<br />

tossico<strong>lo</strong>gia, annunciato <strong>nel</strong> 2007<br />

dall’Accademia delle Scienze statunitense<br />

attraverso il suo <strong>Con</strong>siglio<br />

Nazionale delle Ricerche, che<br />

consisterà <strong>nel</strong> sostituire le prove su<br />

<strong>animali</strong> con metodi in vitro.<br />

In pratica per la prima volta è<br />

stato riconosciuto che la sostituzione<br />

della sperimentazione animale<br />

con metodi scientifici sostitutivi<br />

non è so<strong>lo</strong> indispensabile<br />

per ragioni contingenti (tempi<br />

e costi della ricerca tossico<strong>lo</strong>gica),<br />

o etiche (evitare sofferenza<br />

e morte a milioni di <strong>animali</strong>), ma<br />

anche per ragioni strettamente<br />

scientifiche. Elemento trainante di<br />

questo nuovo clima è stato Thomas<br />

Hartung, già direttore dell’ECVAM<br />

(Centro Europeo per la Validazione<br />

dei Metodi Alternativi) e oggi direttore<br />

del CAAT (Centro per i metodi<br />

alternativi alla sperimentazione animale)<br />

dell’Università Johns Hopkins<br />

degli Stati Uniti.<br />

In contrasto con questa nuova visione<br />

della ricerca, l’Unione Europea<br />

ha recentemente emanato<br />

una nuova regolamentazione per la<br />

registrazione, valutazione ed auto-<br />

rizzazione delle sostanze chimiche,<br />

da cui l’acronimo REACH (Registration,<br />

Evaluation and Authorisation<br />

of Chemicals) per armonizzare e<br />

migliorare la legislazione europea<br />

sul control<strong>lo</strong> delle sostanze chimiche;<br />

tra le varie prove a cui saranno<br />

sottoposte le sostanze vi sono,<br />

però, anche quelle che impiegano<br />

<strong>animali</strong>. Hartung ha spiegato che le<br />

sostanze da testare sono passate<br />

dalle 29.000 delle stime iniziali alle<br />

attuali 143.000, ma che si assesteranno<br />

probabilmente su un numero<br />

compreso tra 68.000 e 101.000. I<br />

costi lieviteranno fino a 9,5 miliardi<br />

di euro, aumentando di sei volte<br />

rispetto alla cifra preventivata e gli<br />

<strong>animali</strong> utilizzati negli esperimenti<br />

saranno 54 milioni. “Investire nei<br />

metodi alternativi è dunque una ne-<br />

cessità urgente”, afferma Hartung.<br />

Insieme a questi argomenti specifici,<br />

non sono mancate critiche in<br />

generale al model<strong>lo</strong> animale, in<br />

quanto scarsamente predittivo.<br />

Alan Goldberg ha dichiarato che il futuro<br />

della tossico<strong>lo</strong>gia è <strong>nel</strong><strong>lo</strong> studio<br />

delle cellule umane e che entro 20<br />

anni l’uso della sperimentazione animale<br />

per valutazioni di tossicità sarà<br />

considerato un relitto del passato.<br />

Del<strong>lo</strong> stesso tenore le dichiarazioni<br />

di Massimo Tettamanti, rappresentante<br />

di I-Care, membro del Program<br />

Review Pa<strong>nel</strong> e consulente<br />

scientifico <strong>ATRA</strong>: “Sempre di più si<br />

afferma che l’utilizzo<br />

di <strong>animali</strong> sia scientificamente<br />

inutile,<br />

fallace e rappresenti<br />

un grosso spreco di<br />

finanziamenti pubblici<br />

meglio indirizzabili verso<br />

l’utilizzo e <strong>lo</strong> sviluppo<br />

di metodi scientifici<br />

innovativi che possano<br />

essere realmente<br />

utili al miglioramento<br />

della qualità di vita delle<br />

persone.” Hartung<br />

ha spiegato che negli<br />

Stati Uniti si sta già<br />

procedendo verso quest’obiettivo<br />

e le istituzioni più autorevoli hanno<br />

già avviato un piano quinquennale<br />

di ricerca tossico<strong>lo</strong>gica cellulare. Per<br />

accelerare <strong>lo</strong> sviluppo e l’applicazione<br />

dei metodi sostitutivi i test con<br />

<strong>animali</strong>, a Roma i gruppi europei e<br />

statunitensi, impegnati in questo<br />

campo, hanno costituito il Gruppo<br />

di ricerca transatlantico per la tossico<strong>lo</strong>gia.<br />

Alla luce delle molte autorevoli<br />

opinioni espresse al <strong>Con</strong>gresso<br />

di Roma e dei concreti passi avanti<br />

che si stanno compiendo, l’eliminazione<br />

dei test sugli <strong>animali</strong> in campo<br />

tossico<strong>lo</strong>gico, non sembra più un<br />

miraggio, ma una reale e imminente<br />

possibilità.<br />

Dr. Stefano Cagno<br />

Psichiatra<br />

3 - ORIZZONTI ATTUALITÀ


4 - ORIZZONTI ATTUALITÀ<br />

<strong>CirChi</strong> <strong>Con</strong> <strong>animali</strong>, <strong>svolte</strong> <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong><br />

sta cambiando aria per chi<br />

imprigiona, sfrutta ed umilia gli<br />

<strong>animali</strong> nei circhi, contribuendo<br />

tra l’altro a veicolare ai più giovani<br />

un’immagine distorta della<br />

natura degli elefanti e di tante<br />

altre creature: la notizia più bella<br />

è arrivata recentemente dalla<br />

Bolivia che ha vietato su tutto<br />

il territorio nazionale spettacoli<br />

e mostre con gli <strong>animali</strong>, allineandosi<br />

a quanto sta avvenendo<br />

in tantissime città e nazioni in<br />

ogni parte del pianeta.<br />

Alcuni governi hanno già emanato<br />

norme di divieto di attendamento<br />

dei circhi con <strong>animali</strong>, in altri sono<br />

in corso revisioni e proposte legislative<br />

che vanno <strong>nel</strong>la medesima<br />

direzione come in Italia, Germania e<br />

Portogal<strong>lo</strong>, tanto per fare so<strong>lo</strong> qualche<br />

esempio tra i più vicini e recenti.<br />

Insomma, sembra che i tempi siano<br />

maturi perché chi ha vissuto e<br />

lucrato sulla pelle, sulla prigionia e<br />

sulle catene degli <strong>animali</strong>, si incammini<br />

<strong>nel</strong>la stessa direzione di circhi<br />

ben più etici e belli come il Cirque<br />

du Soleil o <strong>lo</strong> Starlight che fanno<br />

spettacoli meravigliosi mostrando<br />

l’abilità di trapezisti, giocolieri e<br />

c<strong>lo</strong>wn: l’unica possibilità per mantenere<br />

viva l’arte circense che non<br />

può più basarsi su retaggi del passato,<br />

un passato che per fortuna è<br />

riuscito a lasciarsi dietro le spalle le<br />

esposizioni di etnie <strong>lo</strong>ntane e persone<br />

deformi in catene e che (ce <strong>lo</strong><br />

auguriamo) ci farà dimenticare anche<br />

i tristi spettacoli con gli <strong>animali</strong>.<br />

e in sviZZera?<br />

Per quanto ci riguarda, come sapete,<br />

in questi anni abbiamo pubblicato<br />

pagine di approfondimento su<br />

questo giornale, organizzato centinaia<br />

di conferenze, incontri <strong>nel</strong>le<br />

scuole, stand informativi e manifestazioni<br />

davanti ai tendoni dei circhi<br />

che sfruttano <strong>animali</strong>. Ma nonostante<br />

le pressioni si facciano sentire<br />

anche <strong>nel</strong> nostro Paese (in modo<br />

particolare grazie alle intense attività<br />

di protesta e sensibilizzazione<br />

del gruppo Azot: www.azot.ch), le<br />

due principali famiglie circensi svizzere<br />

continuano per la <strong>lo</strong>ro strada.<br />

Sono tutelate da organi di informazione<br />

quasi sempre unilateralmente<br />

schierati a promuovere questi<br />

“spettacoli” senza voci critiche e<br />

sono sotto la protezione di leggi<br />

<strong>nel</strong>le quali la dignità<br />

degli <strong>animali</strong> (sancita<br />

<strong>nel</strong>la LFPA) non<br />

viene minimamente<br />

presa in considerazione<br />

(ci riesce infatti<br />

difficile parlare di<br />

rispetto della dignità<br />

di fronte a fruste,<br />

gabbie e catene).<br />

Insomma, si muove<br />

ben poco e rischiamo<br />

di rimanere “indietro”<br />

rispetto alle<br />

evoluzioni etiche dei<br />

paesi che ci circondano.<br />

Qualcuno penserà<br />

che non ce n’è bisogno, qui da noi:<br />

sono tutti co<strong>lo</strong>ro che ancora faticano<br />

a vedere dietro al tendone, che<br />

non sanno osservare gli sguardi<br />

tristi di tigri ed elefanti, che non si<br />

interrogano sulla qualità di vita di<br />

queste creature, sul messaggio<br />

diseducativo che mandiamo ai nostri<br />

figli che non imparano nulla da<br />

esposizioni assurde, che guardano<br />

gli <strong>animali</strong> come “altro”, perché<br />

mai farebbero cambio con quella<br />

triste vita. O semplicemente sono<br />

co<strong>lo</strong>ro che pensano che c’è sempre<br />

qualcosa di peggio quando si<br />

parla di diritti <strong>animali</strong> e quindi al circo<br />

bisogna lasciare le cose come<br />

stanno.<br />

buone news dal tiCino!<br />

Forse però il 2009 sta per rivelarsi<br />

l’anno della svolta perché per la<br />

prima volta, grazie ai contatti che<br />

abbiamo stabilito con esponenti politici<br />

sensibili alla causa e alla nostra<br />

consulenza, sono state inoltrate,<br />

durante le varie tappe della<br />

tournée del Nock in Canton Ticino,<br />

diverse interrogazioni agli<br />

esecutivi comunali sulla presenza<br />

del circo con <strong>animali</strong>: a Lugano<br />

grazie ad Alessio Arigoni; a Bellinzona<br />

con Sergio Savoia e Michel<br />

Venturelli; a Locarno con Pierluigi<br />

Zanchi, fino al <strong>Con</strong>siglio di Stato ticinese<br />

con Bill Arigoni.<br />

Lo scorso 20 settembre il “passo<br />

da gigante”, pionieristico, coraggioso<br />

ma coerente, l’ha fatto la Protezione<br />

<strong>animali</strong> di Bellinzona guidata<br />

da Armando Besomi, da sempre<br />

al fianco di molte nostre battaglie,<br />

in particolare contro la vivisezione.<br />

La SPAB ha inoltrato al Municipio<br />

di Bellinzona una richiesta di<br />

divieto di attendamento di circhi<br />

con <strong>animali</strong> e di manifestazioni<br />

di qualsiasi genere che coinvolgano<br />

<strong>animali</strong> selvatici tenuti in<br />

cattività (al momento di andare in<br />

stampa – novembre 2009 – non ci<br />

sono ancora prese di posizione ufficiali<br />

su questa richiesta)<br />

Insieme alla petizione indirizzata<br />

all’Esecutivo <strong>lo</strong>sannese dal gruppo<br />

Laus<strong>animali</strong>ste <strong>ATRA</strong>, questa di<br />

Bellinzona è una PRIMA SVIZZERA!<br />

Nel sito della nostra delegazione<br />

ticinese (www.centro<strong>animali</strong>sta.ch)<br />

trovate il testo completo della richiesta<br />

della SPAB e le varie interrogazioni.<br />

Max Molteni


gar: 1 anno riCCo di attività<br />

ha avuto un grande successo<br />

l’ultima campagna lanciata dal<br />

Gruppo Anti Randagismo (GAR)<br />

per regalare una cuccia calda ai<br />

micini randagi del Canton Ticino.<br />

Grazie al vostro generoso sostegno<br />

abbiamo raccolto circa 6’000<br />

franchi, una parte è servita a finanziare<br />

l’acquisto di 30 casette<br />

che ripareranno quest’inverno<br />

un’ottantina di gatti; i fondi restanti<br />

verranno utilizzati per finanziare<br />

campagne di sterilizzazione<br />

di co<strong>lo</strong>nie feline in Ticino.<br />

Nelle foto la posa delle casette, in<br />

varie zone del Cantone.<br />

Sono molti, per fortuna, i cittadini<br />

che non rimangono indifferenti al<br />

problema. Siamo grati a tutte quelle<br />

persone che generosamente porgono<br />

una ciotola a questi <strong>animali</strong><br />

e contribuiscono in prima persona<br />

al contenimento del problema del<br />

randagismo felino, sterilizzando a<br />

proprie spese i gatti. A <strong>lo</strong>ro il GAR<br />

presta volentieri la propria consulenza<br />

per effettuare il lavoro sul<br />

terreno. Molte altre persone, purtroppo,<br />

non possono permettersi di<br />

fare di più e forniscono “so<strong>lo</strong>” cibo<br />

e acqua ad un gran numero di gatti<br />

randagi. Così facendo contribuiscono<br />

però, anche se in totale buonafede,<br />

all’aggravarsi del problema:<br />

se contemporaneamente non si<br />

sterilizzano le co<strong>lo</strong>nie, infatti, si forniscono<br />

tutti i presupposti per la<br />

proliferazione di nuovi randagi con<br />

tutti i problemi che ciò comporta.<br />

Inevitabilmente il sostentamento e<br />

la cura dei gatti randagi, anche una<br />

volta sterilizzati, dipende da chi con<br />

amore li accudisce sul posto, spesso<br />

persone anziane che però non<br />

hanno abbastanza finanze. <strong>Con</strong> la<br />

sterilizzazione e le adozioni dei randagi<br />

abbiamo potuto contenere il<br />

numero dei gatti e, grazie alle donazioni<br />

di questi mesi, assicurare una<br />

reso<strong>Con</strong>to attività 2008 – 2009<br />

vita dignitosa ai mici abbandonati<br />

che, oltre a trovare un caldo riparo<br />

per l’inverno, potranno avere anche<br />

una vita sana e tranquilla.<br />

Ma le attività del GAR non finiscono<br />

qui, nuove sfide si prospettano, le<br />

richieste di intervento sono tante.<br />

Sterilizzare è fondamentale, invitiamo<br />

anche i privati che accudiscono<br />

pochi gatti randagi, a far<strong>lo</strong><br />

ora. Il periodo delle nascite sta<br />

infatti cessando e questo ci consente<br />

di concentrarci sulla sterilizzazione<br />

dei gatti adulti ed evitare<br />

nuove nascite la prossima<br />

primavera. È proprio su questo<br />

fondamentale punto che ci concentreremo<br />

nei prossimi mesi.<br />

Interventi in Ticino:<br />

• 68 gatti randagi sterilizzati, curati e dati in adozione;<br />

• 41 gatti randagi sterilizzati e rilasciati sul territorio di provenienza;<br />

• 5 interventi di assistenza e mantenimento di gatte in procinto di partorire.<br />

Sensibilizzazione:<br />

• Novembre 2008 – comunicato stampa contro gli atti di crudeltà che periodicamente<br />

avvengono <strong>nel</strong> nostro cantone.<br />

• Marzo 2009 - Campagna “Adotta un FIV”, divulgazione di volantini presso i veterinari.<br />

• Agosto/Ottobre 2009 – Campagna “Regala una cuccia ai mici randagi”.<br />

Altri interventi:<br />

• Incontri con gli abitanti delle zone d’intervento GAR interessate dal problema del randagismo<br />

felino. Innumerevoli consulenze prestate a privati confrontati con i gatti randagi.<br />

• 3 campagne di raccolta cibo, coperte e altro materiale utile a favore dei gatti randagi.<br />

• Fornita opera di vo<strong>lo</strong>ntariato per la cura e 2 dispenser di cibo per l’inverno per due gatti<br />

selvatici anziani (già sterilizzati) che vivono in una zona inaccessibile d’inverno.<br />

Lavori in corso (ottobre 2009):<br />

• Presentazione alle autorità competenti di un progetto pi<strong>lo</strong>ta per la gestione del problema<br />

randagismo felino che escluda la soppressione ingiustificata dei gatti randagi.<br />

Sul campo:<br />

• (Luganese) Sterilizzazione di una co<strong>lo</strong>nia felina di circa 13 gatti, 2 già dati in adozione, 4<br />

sterilizzati e rilasciati sul territorio.<br />

• (Bellinzonese) Piccola co<strong>lo</strong>nia felina di 3 adulti + 5 cuccioli. I 5 cuccioli + 1 adulto hanno<br />

trovato casa. Una femmina è stata sterilizzata e rilasciata sul territorio. Manca un maschio<br />

ancora da sterilizzare.<br />

• (Bellinzonese) Piccola co<strong>lo</strong>nia felina di 5 gatti. 3 sterilizzati e rimessi sul territorio, mancano<br />

2 maschi ancora da sterilizzare.<br />

• (Bellinzonese) Recuperati 5 cuccioli in condizioni pietose, verranno dati in adozione. Provengono<br />

da una co<strong>lo</strong>nia formata da una ventina di elementi che verranno sterilizzati.<br />

VOLETE SOSTENERE LE NOSTRE ATTIVITÀ?<br />

Potete utilizzare la polizza di versamento che trovate all’interno<br />

di Orizzonti e scrivere <strong>nel</strong>la causale “GAR”.<br />

GRAZIE DI CUORE!<br />

<strong>Con</strong>tatti:<br />

randagio@ticinofelino.com – Tel. 079/882.08.32 (dalle 18.00 alle 21.00)<br />

5 - ORIZZONTI GAR


per una migros senZa Foie gras<br />

dalla Svizzera romanda parte una campagna di protesta perché anche la Migros<br />

abbandoni la vendita del foie gras nei suoi grandi magazzini.<br />

perChé una Campagna <strong>Con</strong>tro la migros?<br />

La cooperativa Migros già da alcuni anni pone al centro delle sue campagne pubblicitarie l’aspetto<br />

«etico» dei propri prodotti e non esita ad affermare che « Comprando alla Migros, i clienti<br />

possono star tranquilli che i prodotti sono stati elaborati <strong>nel</strong> rispetto dell’uomo, degli <strong>animali</strong> e<br />

dell’etichetta specifica […]» - (Rapporto sul<strong>lo</strong> sviluppo sostenibile Migros, 2007). La Migros è<br />

il più grosso rivenditore al dettaglio di foie gras in Svizzera, Coop e Denner hanno infatti già da<br />

tempo rinunciato a distribuire questo prodotto per ragioni etiche. Non dimentichiamoci che per<br />

ogni confezione di foie gras, un’oca o un’anatra sono state torturate ed uccise!<br />

Quale rispetto per gli <strong>animali</strong>?<br />

Fatti riprodurre, allevati ed uccisi, gli <strong>animali</strong> fatti a pezzi sugli scaffali dei reparti di macelleria<br />

non sono proprio quel<strong>lo</strong> che si potrebbe definire un esempio lampante di rispetto; il massimo<br />

della negazione dei diritti di questi esseri sensibili è forse raggiunto con la vendita del foie gras.<br />

L’ingozzamento forzato di anatre e oche, tra l’altro vietato in Svizzera, non è niente altro che<br />

una forma di tortura, attuata con il pretesto di mantenere viva una tradizione culinaria. Il foie<br />

gras si trova non so<strong>lo</strong> nei reparti delle succursali romande della Migros, ma anche sul<strong>lo</strong> shop<br />

on line LeShop e addirittura <strong>nel</strong>l’offerta dei corsi di cucina proposti quest’anno dalla Scuola-Club<br />

Migros. La Migros si pone quindi come soggetto attivo <strong>nel</strong>la promozione di questo prodotto<br />

derivato dal maltrattamento degli <strong>animali</strong>.<br />

La campagna chiede al gruppo Migros di rinunciare alla vendita del foie gras <strong>nel</strong>la totalità<br />

dei suoi negozi e sul sito internet Leshop.<br />

la vera riCetta del Foie gras<br />

La produzione del foie gras, mostrata dalle immagini girate negli allevamenti francesi dall’Associazione<br />

Stop Gavage, può essere visionata su www.stopgavage.com.<br />

parteCipate alla Campagna<br />

La vostra partecipazione è indispensabile al successo della campagna! Scrivete alla Migros<br />

utilizzando il coupon allegato o contattateci per chiederci le cartoline prestampate. La campagna<br />

«Migros senza foie gras» raggruppa diverse associazioni e singole persone unite da<br />

questo scopo comune. Numerose azioni saranno organizzate in Svizzera: manifestazioni, tavoli<br />

informativi, distribuzione di volantini davanti ai negozi Migros e ai centri delle Scuole Club. Per<br />

partecipare consultate l’agenda degli appuntamenti sul sito internet www.migras.ch<br />

<strong>Con</strong>tattateci se desiderate organizzare un’azione <strong>nel</strong>la vostra regione. Campagna Migros senza foie gras<br />

www.migras.ch — contact@migras.ch<br />

Firma<br />

Prendere la decisione etica di non vendere<br />

più il foie gras è possibile! In nome degli <strong>animali</strong>!<br />

<strong>Con</strong>tro la tortura degli <strong>animali</strong>, mi impegno a non comprare<br />

più alla Migros fintanto che venderete ancora del foie gras<br />

FEDERAZIONE<br />

DELLE COOPERATIVE MIGROS<br />

Limmatstrasse 152<br />

8005 Zürich<br />

Ogni anno in Francia, 80 milioni<br />

di anatroccoli nascono per<br />

diventare poi foie gras.<br />

So<strong>lo</strong> i maschi vengono ingozzati<br />

mentre le femmine vengono generalmente<br />

gasate o macinate vive.<br />

Le anatre vivono in regime<br />

di semi libertà tra i primi<br />

40 e 80 giorni di vita;<br />

poi, l’87% di <strong>lo</strong>ro,<br />

viene rinchiuso<br />

<strong>nel</strong>le gabbie in batteria.<br />

Per 12 giorni vengono<br />

ingozzate con un tubo metallico<br />

lungo 25 cm.<br />

Dai <strong>lo</strong>ro cadaveri si estrae<br />

un fegato da 6 a 10 volte<br />

più grande di un fegato normale.


L’abbandono degli <strong>animali</strong> continua<br />

ad essere un triste fenomeno<br />

d’attualità. I rifugi sono sempre più<br />

pieni di cani e di gatti e da qualche<br />

tempo anche di conigli ed altri piccoli<br />

roditori. Molto spesso le SPA<br />

non sono attrezzate per accogliere<br />

correttamente questi <strong>animali</strong> che<br />

hanno bisogno di condizioni e cure<br />

particolari. A dicembre 2007, in seguito<br />

ad una drammatica ondata<br />

di abbandoni di conigli e porcellini<br />

d’India <strong>nel</strong> cantone di Neuchâtel, ad<br />

Elena Grisafi Favre, vice presidente<br />

dell’<strong>ATRA</strong>, viene l’idea di creare,<br />

proprio nei dintorni di Neuchâtel, il<br />

rifugio La Colline aux lapins. L’idea<br />

diventa subito concreta e a partire<br />

da gennaio 2008 i primi conigli abbandonati<br />

arrivano al rifugio.<br />

La Colline aux lapins non fornisce<br />

solamente un rifugio e delle cure<br />

veterinarie (sterilizzazioni e non so<strong>lo</strong>)<br />

agli <strong>animali</strong> abbandonati o sequestrati,<br />

ma anche informazioni e consigli a<br />

tutte quelle persone che desiderano<br />

saperne di più sul mantenimento<br />

corretto dei conigli, dei porcellini e di<br />

altri piccoli roditori. Le informazioni<br />

sono veicolate tramite il sito internet<br />

www.lacollineauxlapins.info, alcune<br />

pubblicazioni specializzate, volantini<br />

ed opuscoli su diversi argomenti.<br />

Il rifugio, riconosciuto dalle autorità<br />

cantonali, di recente ha vinto il<br />

premio offerto dalla Società veterinaria<br />

di Neuchâtel per il miglior<br />

progetto dedicato al miglioramento<br />

del benessere degli <strong>animali</strong><br />

e della relazione uomo-animale.<br />

A partire dall’anno prossimo ingrandiremo<br />

gli spazi a disposizione degli<br />

<strong>animali</strong> offendo <strong>lo</strong>ro anche un bel<br />

giardino che verrà attrezzato con<br />

casette e recinti per donargli il massimo<br />

confort.<br />

Il costo di una casetta (dimensioni<br />

199×113×81 cm) è di CHF 450.-<br />

Il costo del recinto zincato resistente<br />

alle intemperie (4 elementi + la<br />

porta, dimensione 150x150x100<br />

cm) è di CHF 460.-<br />

un nuovo rifugio sostenuto<br />

da atra che accoglie<br />

conigli e ad altri piccoli<br />

roditori <strong>nel</strong> cuore delle<br />

montagne neocastellane<br />

Se desiderate aiutarci a comprare<br />

i recinti e le casette, potete<br />

fare un dono utilizzando il cedolino<br />

che trovate all’interno del<br />

giornale indicando <strong>nel</strong>la causale:<br />

La Colline aux lapins.<br />

Grazie ai vo<strong>lo</strong>ntari della Colline aux<br />

lapins, in poco più di 1 anno, 95 <strong>animali</strong>,<br />

di cui 64 conigli e 31 porcellini<br />

d’India, sono stati accolti al rifugio o<br />

presso delle famiglie d’affido. 73 di<br />

<strong>lo</strong>ro hanno trovato nuove famiglie<br />

disposte ad adottarli.<br />

Se desiderate informazioni, visitare<br />

il rifugio, adottare uno<br />

dei nostri <strong>animali</strong>, fare un po’ di<br />

vo<strong>lo</strong>ntariato o proporvi come<br />

famiglia d’affido (<strong>nel</strong> cantone di<br />

Neuchâtel), potete contattare<br />

Elena al<strong>lo</strong> 076 496 03 42 o scrivere<br />

una mail a:<br />

elena@lacollineauxlapins.info<br />

www.lacollineauxlapins.info<br />

in Cata<strong>lo</strong>go<br />

penne atra<br />

Penna biro blu con la<br />

scritta in argento “Abolizione<br />

della vivisezione”<br />

in tre lingue: italiano,<br />

francese e tedesco.<br />

ChF 1.50<br />

portachiavi<br />

Tutto a portata di mano<br />

con il nostro portachiavi<br />

che è anche un porta<br />

cellulare. In azzurro con il<br />

nostro stemma e simpatiche<br />

impronte di <strong>animali</strong>.<br />

ChF 8.-<br />

7 - ORIZZONTI


8 - ORIZZONTI IL COMMENTO<br />

la Criminalità organiZZata e gli <strong>animali</strong><br />

di Ciro Troiano*<br />

negli ultimi trent’anni i diritti<br />

degli <strong>animali</strong> sono stati analizzati<br />

in ambiti diversi. La fi<strong>lo</strong>sofia<br />

ha aperto nuove prospettive<br />

per la valutazione della “persona<br />

animale”; la socio<strong>lo</strong>gia,<br />

dal canto suo, ha analizzato le<br />

condizioni sociali che possono<br />

consentire il riconoscimento<br />

dei diritti <strong>animali</strong>.<br />

L’eto<strong>lo</strong>gia ha messo in crisi la presunta<br />

superiorità di specie dell’animale<br />

uomo; l’antropo<strong>lo</strong>gia ha analizzato<br />

le forme, le condotte e i<br />

presupposti del rapporto uomo-altri<br />

<strong>animali</strong>. Sotto il profi<strong>lo</strong> giuridico e<br />

<strong>nel</strong> nuovo sentire comune l’animale<br />

non è più considerato un oggetto,<br />

una cosa inerte di cartesiana memoria,<br />

ma un essere vivente, dotato di<br />

sensibilità psico-fisica, che reagisce<br />

ad ogni modifica ambientale. Diversi<br />

studi crimino<strong>lo</strong>gici hanno messo<br />

in evidenza il rapporto esistente tra<br />

condotte antisociali e crudeltà nei riguardi<br />

degli <strong>animali</strong>. Possono essere<br />

esemplificativi al riguardo gli studi<br />

relativi alle funzioni che gli <strong>animali</strong><br />

assumono <strong>nel</strong>la cultura delle varie<br />

mafie. Noi ne abbiamo individuate<br />

cinque. Innanzitutto gli <strong>animali</strong><br />

esercitano una pura funzione economica<br />

per i proventi derivanti dal<br />

<strong>lo</strong>ro commercio o da attività illegali<br />

collegate, come le scommesse.<br />

La mafia fin dalle origini ha sfruttato<br />

economicamente anche gli <strong>animali</strong>.<br />

Dalle corse di cavalli truccate al<br />

traffico internazionale di specie protette,<br />

dai combattimenti tra <strong>animali</strong><br />

al furto di “bestiame” alla pesca di<br />

frodo: sono so<strong>lo</strong> alcuni dei settori<br />

dai quali la criminalità organizzata ricava,<br />

attraverso varie forme di control<strong>lo</strong><br />

criminale, ingenti capitali (Il<br />

fatturato delle cosche della Zoomafia,<br />

secondo un rapporto pubblicato<br />

dalla LAV <strong>nel</strong> giugno scorso, è pari<br />

a oltre 3 miliardi di euro l’anno- ndr).<br />

L’animale assume, altresì, una funzione<br />

simbolica e sostituisce quelle<br />

che una volta erano le insegne del<br />

potere, diventando portatore allegorico<br />

di forza, autorità e potenza.<br />

Non so<strong>lo</strong> soldi quindi, ma anche<br />

g<strong>lo</strong>ria, potenza, bellezza. Si tratta<br />

di una trasfigurazione simbolica, di<br />

un appropriarsi di va<strong>lo</strong>ri altrimenti<br />

negati. Chi possiede <strong>animali</strong> forti,<br />

vincenti, che incutono paura si nutre,<br />

attraverso un’esperienza di sostituzione,<br />

della <strong>lo</strong>ro grandezza, del<br />

potere che rappresentano. Sono il<br />

suo blasone animato.<br />

Una funzione non semplice da capire<br />

per chi non vive in determinati<br />

contesti sociali è quella relativa al<br />

control<strong>lo</strong> sociale e al dominio territoriale.<br />

Per avere un’idea di cosa intendiamo,<br />

basti pensare ai combattimenti<br />

o alle corse di cavalli che in<br />

alcune <strong>lo</strong>calità assurgono a fenomeni<br />

sociali coinvolgendo centinaia di<br />

persone. Alcune operazioni di polizia<br />

hanno accertato il coinvolgimento di<br />

centinaia di persone, tra spettatori<br />

e scommettitori, che partecipavano<br />

all’ “evento”.<br />

Queste manifestazioni di sfrontatezza<br />

e illegalità sono possibili<br />

perché si verificano in un ambito<br />

territoriale dove il sistema criminale<br />

controlla tutto. I consensi e le simpatie<br />

si conquistano anche attraverso<br />

eventi che suscitano interesse<br />

popolare, come una corsa di cavalli.<br />

Molte attività criminali legate al<strong>lo</strong><br />

sfruttamento di <strong>animali</strong> vedono<br />

il coinvolgimento di minorenni<br />

o bambini. Si tratta di un vero e<br />

proprio dramma <strong>nel</strong> dramma, di<br />

un’inaudita e folle scuola di crudeltà.<br />

In questo senso possiamo<br />

parlare di una funzione pedagogica<br />

che gli <strong>animali</strong> svolgono per bambini<br />

e ragazzi che dovranno essere<br />

arruolati dalle associazioni malavitose.<br />

Attraverso attività legate alla<br />

gestione materiale di <strong>animali</strong>, come<br />

i cani da combattimento o i cavalli<br />

da corsa, i ragazzi si avvicinano<br />

al <strong>mondo</strong> dei clan dove respirano<br />

l’aria malsana della delinquenza, e<br />

da dove vengono proiettati verso<br />

ambiti criminali più rilevanti.<br />

Una crescita all’insegna della supremazia,<br />

della forza, della prepotenza,<br />

del disprezzo e della paura.<br />

Infine, la funzione intimidatoria:<br />

cani da presa utilizzati per le rapine,<br />

aizzati contro la polizia, o usati per<br />

spacciare droga. La funzione intimidatoria<br />

viene esercitata anche attraverso<br />

gli “avvertimenti”. Spesso<br />

le prime vittime sono proprio <strong>lo</strong>ro, i<br />

“familiari” più deboli: i gatti e i cani.<br />

Se la lezione non basta, al<strong>lo</strong>ra si alza<br />

il tiro.<br />

*Responsabile dell’Osservatorio<br />

Nazionale Zoomafia della LAV<br />

atra inFo<br />

aiutateCi ad aiutarli!!!<br />

L’<strong>ATRA</strong> si batte per i diritti degli <strong>animali</strong><br />

e contro ogni forma di maltrattamento.<br />

volete sostenerci?<br />

- Potete sottoscrivere un abbonamento<br />

alla nostra rivista o regalar<strong>lo</strong> a qualcuno,<br />

con soli CHF 20.- all’anno contribuirete<br />

alla diffusione della cultura antivivisezionista/<strong>animali</strong>sta<br />

e a sostenere<br />

le nostre battaglie.<br />

- Potete richiederci copie gratuite del<br />

giornale da distribuire.<br />

- Potete partecipare attivamente alle<br />

nostre manifestazioni o creare gruppi<br />

<strong>lo</strong>cali <strong>nel</strong>la vostra città (contattateci<br />

per informazioni)<br />

- Potete acquistare i nostri libri e/o gadgets.<br />

- Potete sostenere con delle donazioni<br />

i nostri progetti per la diffusione<br />

dei metodi scientifici-sostitutivi <strong>nel</strong>la<br />

didattica e in altri campi della sperimentazione.<br />

I vostri doni all’associazione <strong>ATRA</strong><br />

possono essere dedotti dalle imposte!<br />

imposta federale diretta:<br />

Persone fisiche: i doni effettuati in favore<br />

dell’<strong>ATRA</strong> sono detraibili se le<br />

prestazioni durante l’anno fiscale sono<br />

di almeno 100.- franchi e non superano<br />

il 20% del reddito imponibile dopo le<br />

deduzioni degli oneri deducibili (art. 33<br />

lett. 1 LIFD).<br />

Persone giuridiche: la deduzione di donazioni<br />

ad un’organizzazione di pubblica<br />

utilità esentata dall’imposta si limita al<br />

20% dell’utile netto (art. 59 lett. c LIFD).<br />

imposte cantonali e comunali:<br />

le donazioni a organizzazioni di pubblica<br />

utilità possono essere dedotte entro<br />

i limiti determinati dal diritto cantonale<br />

(art. 9 cpv. 2 lett. l LAID).<br />

Un attestato di donazione verrà inviato<br />

su richiesta a partire da un importo<br />

annuo pari o superiore ai CHF 100.-


esoconto attività atra<br />

In ordine crono<strong>lo</strong>gico alcune delle azioni <strong>svolte</strong> dalla nostra associazione negli ultimi mesi<br />

agosto 2009<br />

21 agosto – Lugano: manifestazione<br />

contro <strong>lo</strong> sfruttamento degli<br />

<strong>animali</strong> nei circhi.<br />

31 agosto/3 settembre – Roma:<br />

partecipazione al VII <strong>Con</strong>gresso<br />

mondiale sui metodi scientifici sostitutivi.<br />

settembre 2009<br />

5 settembre – <strong>Friburgo</strong>: stand informativo<br />

di Laus<strong>animali</strong>ste <strong>ATRA</strong><br />

contro la vivisezione e per la raccolta<br />

firme della petizione contro gli esperimenti<br />

all’università di <strong>Friburgo</strong>.<br />

12 settembre – Ginevra: manifestazione<br />

e stand informativo per<br />

circhi senza <strong>animali</strong>.<br />

16 settembre – <strong>Friburgo</strong>: consegna<br />

delle firme alle autorità competenti<br />

contro la sperimentazione animale<br />

all’università di <strong>Friburgo</strong>.<br />

17 settembre – Bellinzona: partecipazione<br />

alla conferenza stampa<br />

contro la detenzione degli <strong>animali</strong><br />

selvatici e per il divieto di attendamento<br />

dei circhi con <strong>animali</strong>.<br />

19 settembre – <strong>Friburgo</strong>: manifestazione<br />

<strong>Zugetive</strong> “Insieme contro<br />

la vivisezione”.<br />

ottobre 2009<br />

3 ottobre – Como: bancarella informativa<br />

sul vegetarismo in occasione<br />

della settimana mondiale<br />

dedicata all’alimentazione vegetariana.<br />

10 ottobre – Losanna: partecipazione<br />

alla manifestazione per circhi<br />

senza <strong>animali</strong>, <strong>nel</strong>l’ambito della<br />

campagna AZOT (www.azot.ch).<br />

11 ottobre – Luino: giornata di vo<strong>lo</strong>ntariato<br />

presso il rifugio “Animali<br />

felici” di Luino.<br />

17 ottobre – Lugano: intervista radiofonica<br />

sulle attività del gruppo<br />

GAR (RSI-Rete 1).<br />

21 ottobre – Milano: conferenza<br />

sul<strong>lo</strong> sfruttamento degli <strong>animali</strong><br />

nei circhi.<br />

27 ottobre – Losanna: consegna<br />

alle autorità della petizione per<br />

vietare il commercio di pellicce<br />

<strong>nel</strong>la città di Losanna, promossa<br />

da Laus<strong>animali</strong>ste <strong>ATRA</strong> e che ha<br />

raccolto l’adesione di 5’300 persone<br />

in poche settimane.<br />

novembre 2009<br />

13 novembre – Bellinzona: conferenza<br />

sull’aspetto diseducativo<br />

degli spettacoli con <strong>animali</strong>.<br />

14 novembre – Losanna: stand informativo<br />

di Laus<strong>animali</strong>ste <strong>ATRA</strong>.<br />

14 novembre – Novellara (Italia):<br />

raccolta fondi e bancarella informativa<br />

della delegazione <strong>ATRA</strong> di<br />

Modena a favore dei progetti Icare.<br />

21 novembre – Lugano: manifestazione<br />

e stand informativo contro<br />

<strong>lo</strong> sfruttamento degli <strong>animali</strong> nei<br />

circhi.<br />

23 novembre: lancio campagna<br />

nazionale “Per una Migros senza<br />

foie gras”, per informazioni www.<br />

migras.ch<br />

29 novembre – Balerna: stand informativo<br />

<strong>ATRA</strong>/CDA presso le<br />

scuole comunali.<br />

PROSSIMI<br />

APPUNTAMENTI<br />

19 dicembre – Chiasso:<br />

stand informativo <strong>ATRA</strong>/CDA<br />

<strong>nel</strong>l’ambito della<br />

manifestazione Espérance<br />

in Musica.<br />

Per informazioni<br />

www.esperanceinmusica.org<br />

vuoi parteCipare alle nostre attività?<br />

Per essere aggiornati sui diversi appuntamenti potete consultare il nostro sito www.atra.info;<br />

contatti: infoatra@bluemail.ch<br />

Per gli appuntamenti della delegazione della Svizzera italiana (CdA): www.centro<strong>animali</strong>sta.ch;<br />

contatti: infocda@bluemail.ch<br />

Per le azioni <strong>nel</strong>la Svizzera romanda potete consultare i siti: www.borta.org; www.laus<strong>animali</strong>ste.org;<br />

contatti: atra_ne@greenmail.ch; inform@laus<strong>animali</strong>ste.org<br />

9 - ORIZZONTI <strong>ATRA</strong> IN AZIONE


Hai rinnovato il tuo abbonamento?<br />

Sostienici con un picco<strong>lo</strong> gesto!<br />

Ricevere Orizzonti a casa per 1 anno costa so<strong>lo</strong><br />

ChF 20.- per la Svizzera,<br />

ChF 35.- (Euro 20.-) per il resto d’Europa,<br />

ChF 45.- (Euro 30.-) per i Paesi extra europei.<br />

La quota è intesa per anno solare ed è valida a partire dal giorno<br />

del versamento. Questo contributo ci consente di coprire i<br />

costi di stampa e spedizione.<br />

abbiamo bisogno del tuo aiuto per<br />

<strong>Con</strong>tinuare a <strong>lo</strong>ttare in Favore dei<br />

nostri amiCi a 4 Zampe<br />

Quota soCio<br />

Per chi ci vuole sostenere in modo più significativo e diventare SOCIO <strong>ATRA</strong>, la quota annuale, che<br />

comprende l’abbonamento a Orizzonti per 1 anno e la possibilità di partecipare all’assemblea annuale<br />

della nostra associazione, è di CHF 100.- (scrivere sulla causale di versamento la parola SOCIO).<br />

Cambi di indiriZZo<br />

Vi invitiamo a comunicarci per tempo i vostri cambiamenti di indirizzo, onde evitare che Orizzonti ci<br />

venga rispedito dalla Posta senza l’indicazione del nuovo recapito. Ogni cambiamento di indirizzo<br />

segnalato dalla Posta ci causa costi supplementari (CHF 2.- per ogni indirizzo), soldi che preferiremmo<br />

investire in azioni concrete a favore degli <strong>animali</strong>! Chiediamo inoltre a chi riceve più copie<br />

della nostra rivista, perché ha fatto offerte con nominativi diversi o per altre ragioni, di comunicarci<br />

l’indirizzo corretto e il numero di copie desiderate. Segnalateci inoltre se non desiderate più ricevere<br />

Orizzonti, ci eviterete in questo modo inutili costi di stampa e di invio.<br />

avviso importante<br />

Chiunque faccia una donazione alla nostra associazione viene automaticamente inserito<br />

<strong>nel</strong>la lista degli abbonati di Orizzonti. In questo modo può essere costantemente informato<br />

su come vengono investiti i fondi raccolti. Co<strong>lo</strong>ro che non desiderano ricevere Orizzonti<br />

sono pregati di scrivere <strong>nel</strong>la causale di versamento la parola “NO GIORNALE”, in questo<br />

modo ci verranno risparmiati inutili costi di stampa e spedizione. Per continuare a sostenere<br />

le nostre attività basterà richiederci ulteriori cedole di versamento.<br />

e-banking<br />

Chiediamo a tutti co<strong>lo</strong>ro che hanno la possibilità di fare versamenti tramite l’E-banking di<br />

utilizzar<strong>lo</strong> anche per le donazioni alla nostra associazione. Ogni versamento effettuato al<strong>lo</strong><br />

sportel<strong>lo</strong> postale con cedola ci causa elevate spese di tenuta del conto.<br />

Ccp 69-1810-7 / IBAN: CH85 0900 0000 6900 1810 7 / BIC POFICHBEXXX<br />

atra inFo<br />

NUOVI ORARI UFFICIO<br />

La nostra segreteria (091/970 19 45) è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì dalle 14.00<br />

alle 17.00. Per comunicazioni urgenti potete inviarci un fax 091/970 19 46 o un mail a infoatra@bluemail.ch<br />

Se desiderate scriverci il nostro indirizzo postale è: <strong>ATRA</strong>, via Capelli 28,<br />

6900 Lugano


<strong>Zugetive</strong> a <strong>Friburgo</strong><br />

sabato 19 settembre <strong>Zugetive</strong> ha organizzato per il secondo anno consecutivo la manifestazione<br />

“Insieme contro la vivisezione” a <strong>Friburgo</strong>.<br />

Nella tenda allestita da <strong>ATRA</strong>/AGSTG/LSCV c’erano stand informativi, proiezioni cinematografiche, esposizioni<br />

di metodi scientifici sostitutivi alla vivisezione e una deliziosa bouvette vegan. Il nostro consulente scientifico Dr.<br />

Massimo Tettamanti ha tenuto una conferenza di denuncia degli esperimenti del Prof. Rouiller (finanziati con denaro<br />

pubblico) e il Dr. Stefano Cagno ci ha inviato un documentato ed interessante testo di critica alla vivisezione<br />

e a questi assurdi esperimenti, che vi invitiamo a leggere <strong>nel</strong>le pagine che seguono.<br />

La giornata è terminata con un lungo corteo che, partito dalla nostra tenda, si è diretto e concluso davanti all’Istituto<br />

di Fisio<strong>lo</strong>gia dove si stanno svolgendo gli esperimenti sulle scimmie.<br />

Ricerche che abbiamo denunciato, oltre che sulle pagine del nostro giornale,<br />

anche attraverso la petizione che è stata consegnata alle autorità<br />

competenti il 16 settembre e che ha ottenuto in soli 3 mesi l’adesione di<br />

oltre 19’000 persone: un risultato eccezionale che dimostra come anche<br />

l’opinione pubblica sta prendendo sempre più coscienza del fatto che se<br />

si vogliono raggiungere effettivi progressi <strong>nel</strong>la cura delle malattie è necessario<br />

abbandonare la sperimentazione sugli <strong>animali</strong>.<br />

Purtroppo una visione non ancora del tutto condivisa da chi lavora <strong>nel</strong><br />

<strong>mondo</strong> della ricerca in Svizzera, stando anche agli ultimi dati statistici che<br />

confermano anche per il 2008 un aumento del numero di <strong>animali</strong> utilizzati. Lascia però ben sperare la sentenza<br />

del Tribunale Federale del<strong>lo</strong> scorso ottobre che ha b<strong>lo</strong>ccato due progetti di ricerca sui macachi all’Università e al<br />

Politecnico di Zurigo.<br />

Speriamo che una decisione simile possa presto fermare anche gli esperimenti del Professor Rouiller a <strong>Friburgo</strong>.<br />

Nel sito www.zugetive.ch potrete trovare altre foto di questa manifestazione!<br />

Grazie a tutti per la partecipazione ed il sostegno!<br />

11 - ORIZZONTI ATTUALITÀ DOSSIER


12 12 - ORIZZONTI ATTUALITÀ DOSSIER<br />

viviseZione:<br />

la pseudosCienZa<br />

del passato<br />

L’impiego degli <strong>animali</strong> <strong>nel</strong>la ricerca<br />

medico-scientifica ha sempre provocato<br />

aspre polemiche tra quanti<br />

sono favorevoli e quanti sono contrari.<br />

I primi ritengono che questo<br />

metodo di ricerca sia indispensabile<br />

per il progresso scientifico e quindi<br />

per la salute degli esseri umani; i secondi,<br />

al contrario, ritengono che le<br />

differenze tra la nostra specie e tutte<br />

le altre rendano i risultati ottenuti sugli<br />

<strong>animali</strong> inattendibili e inapplicabili<br />

agli esseri umani ed, inoltre, che le<br />

stesse metodiche sperimentali siano<br />

inaccettabili da un punto di vista<br />

etico perché provocano sofferenza<br />

e morte ad esseri viventi e senzienti<br />

come sono gli <strong>animali</strong>.<br />

Fino ad un recente passato quasi<br />

tutta la comunità scientifica era<br />

concorde sulla utilità della vivisezione,<br />

anche se nessuna ricerca<br />

ha mai dimostrato questa tesi. Recentemente,<br />

però, le riviste scientifiche<br />

hanno pubblicato parecchie<br />

ricerche che, al contrario, dimostrano<br />

la non scientificità dei test sugli<br />

<strong>animali</strong>.<br />

Tali risultati sono ancora più stridenti<br />

se pensiamo all’enorme sviluppo<br />

tecno<strong>lo</strong>gico che oggi permette ai<br />

ricercatori di utilizzare strumenti altamente<br />

efficaci al fine di indagare<br />

anche gli aspetti più microscopici e<br />

complessi del funzionamento degli<br />

esseri viventi.<br />

Alla luce di queste premesse le<br />

ricerche del professor Rouiller risultano<br />

particolarmente criticabili<br />

scientificamente, ma anche eticamente.<br />

Esporrò brevemente le riflessioni<br />

che mi hanno portato a tali<br />

conclusioni.<br />

la <strong>Con</strong>traddiZione<br />

di base<br />

Quanti utilizzano gli <strong>animali</strong> <strong>nel</strong>la ricerca<br />

<strong>lo</strong> fanno ritenendo che i risultati<br />

che si ottengono su una specie<br />

possano essere estrapolati ad un’altra.<br />

In altre parole ritengono che<br />

gli esseri umani e gli <strong>animali</strong> siano<br />

simili e quindi bio<strong>lo</strong>gicamente confrontabili.<br />

Al tempo stesso, però, ritengono<br />

anche che gli <strong>animali</strong> siano<br />

differenti dalla nostra specie e quindi<br />

sia eticamente lecito compiere<br />

esperimenti do<strong>lo</strong>rosi fisicamente e<br />

psichicamente, nonché provocare<br />

la morte degli <strong>animali</strong> stessi; comportamenti<br />

questi che non sarebbero<br />

accettabili negli esseri umani.<br />

Quindi per i vivisettori, in una<br />

visione schizofrenica, gli <strong>animali</strong><br />

sono simili a noi da un punto di<br />

vista scientifico, ma differenti da<br />

un punto di vista etico.<br />

In realtà da un punto di vista qualitativo<br />

esistono innegabilmente delle<br />

ana<strong>lo</strong>gie tra tutte le specie <strong>animali</strong>,<br />

esseri umani compresi. Ad esempio<br />

la funzione del cuore è uguale<br />

nei topi, nei gatti, negli esseri umani<br />

eccetera. Le differenze sono invece<br />

qualitative, ossia questa stessa<br />

funzione viene espressa in maniera<br />

differente da specie a specie, poiché<br />

ogni specie ha un proprio patrimonio<br />

genetico responsabile del<br />

funzionamento dell’organismo <strong>nel</strong><br />

suo complesso e quindi i risultati<br />

ottenuti tra specie differenti non<br />

sono confrontabili. Ad esempio il<br />

cuore del coniglio svolge la stessa<br />

funzione del cuore di un essere<br />

umano, tuttavia la frequenza car-<br />

diaca del coniglio è normalmente<br />

di 120-150 battiti al minuto, mentre<br />

<strong>nel</strong>la nostra specie deve essere inferiore<br />

a 100, altrimenti ci troviamo<br />

di fronte ad una situazione pato<strong>lo</strong>gica<br />

che si chiama tachicardia e che,<br />

se protratta <strong>nel</strong> tempo, è in grado di<br />

provocare danni gravi alla funzionalità<br />

cardiaca.<br />

Alla luce di quanto ho affermato gli<br />

<strong>animali</strong> sono in grado di soffrire<br />

come noi, anche se con modalità<br />

differenti. Pertanto gli esperimenti<br />

condotti su di <strong>lo</strong>ro risultano<br />

inattendibili e, al tempo<br />

stesso, eticamente inaccettabili.


le speCie<br />

Aspetto particolarmente criticabile<br />

delle ricerche del professor Rouiller<br />

è l’impiego, <strong>nel</strong>l’ultimo quarto di seco<strong>lo</strong>,<br />

di parecchie specie differenti<br />

di <strong>animali</strong>: gatti, macachi, cavie, ratti,<br />

a dimostrazione che il ricercatore<br />

non è in grado di sapere qual’ è la<br />

specie più appropriata per i suoi studi.<br />

Alcune di queste specie, come i<br />

macachi e i gatti, possiedono una<br />

vita emotiva particolarmente complessa,<br />

sviluppata e scientificamente<br />

dimostrata da tempo, pertanto le<br />

ricerche a cui sono sottoposte non<br />

provocano so<strong>lo</strong> intenso do<strong>lo</strong>re fisico,<br />

ma anche psichico. Anche accettando la tesi indimostrabile<br />

che le ricerche sugli <strong>animali</strong><br />

possiedano un va<strong>lo</strong>re scientifico,<br />

non si capisce per quale motivo in<br />

alcuni casi siano impiegate specie<br />

a basso sviluppo cognitivo, ed altre<br />

volte specie ad alto sviluppo cognitivo<br />

e quindi capaci di provare do<strong>lo</strong>re<br />

psico<strong>lo</strong>gico particolarmente intenso.<br />

i risultati<br />

Il curriculum del professor Rouiller<br />

mostra un’estrema ripetizione di<br />

ricerche che spesso differiscono<br />

le une dalle altre per aspetti marginali.<br />

A fronte di ciò non si capisce<br />

quali scoperte scientifiche il ricercatore<br />

sia stato in grado di ottenere<br />

in ben 25 anni di studi, costati la<br />

vita a molti <strong>animali</strong> di ogni specie e<br />

sovvenzionati con soldi che meglio<br />

sarebbe stato indirizzare verso metodo<strong>lo</strong>gie<br />

sostitutive gli esprimenti<br />

con <strong>animali</strong>.<br />

Dal continuo cambio delle specie<br />

utilizzate, dall’esiguo numero di<br />

<strong>animali</strong> impiegati in alcune ricer-<br />

che, dalla quasi assoluta sovrapposizione<br />

di alcune di esse, nasce<br />

il sospetto che il professor Rouiller<br />

sia più interessato a moltiplicare le<br />

pubblicazioni indispensabili per fare<br />

carriera, piuttosto che condurre ricerche<br />

metodo<strong>lo</strong>gicamente inattaccabili,<br />

oppure poter ottenere risultati<br />

realmente significativi.<br />

il Cervel<strong>lo</strong><br />

Le differenze tra il funzionamento<br />

di un nostro organo e l’ana<strong>lo</strong>go di<br />

un’altra specie, diventano ancora<br />

più macroscopiche quando si tratta<br />

del cervel<strong>lo</strong>, poiché so<strong>lo</strong> la nostra<br />

specie possiede una parte chiamata<br />

<strong>lo</strong>bi frontali, responsabile del nostro<br />

maggiore sviluppo cognitivo.<br />

Tutte le altre specie non possiedono<br />

i <strong>lo</strong>bi frontali oppure li possiedono,<br />

ma con uno sviluppo anatomico<br />

minore, ciò vale persino per gli<br />

scimpanzé che da un punto di vista<br />

evolutivo sono i nostri parenti più<br />

prossimi. Se quindi un ricercatore<br />

vuole compiere studi che riguardano<br />

la psiche o gli aspetti cognitivi<br />

particolarmente sviluppati della<br />

nostra specie non può contare su<br />

alcun model<strong>lo</strong> animale sperimentale<br />

che possa nemmeno in maniera<br />

approssimativa e inaffidabile fornire<br />

dati confrontabili.<br />

Se invece si vuole indagare aspetti<br />

neuro<strong>lo</strong>gici che non coinvolgano la<br />

13 - ORIZZONTI ATTUALITÀ DOSSIER


14 14 - ORIZZONTI ATTUALITÀ DOSSIER<br />

parte cognitiva e razionale, e quindi i<br />

<strong>lo</strong>bi frontali, poiché in questo caso si<br />

indaga su strutture del sistema nervoso<br />

centrale che possiedono tutte<br />

le specie, non si capisce perché si<br />

debbano utilizzare quelle a maggior<br />

sviluppo cognitivo, come sono i gatti<br />

e soprattutto le scimmie.<br />

Coerentemente con le considerazioni<br />

sopra esposte, le ricerche che<br />

attualmente poggiano su reali basi<br />

scientifiche utilizzano le tecniche<br />

di brain imaging, come <strong>lo</strong> stesso<br />

Rouiller ha paradossalmente affermato<br />

in una pubblicazione del 2003:<br />

“Nei soggetti umani i sostanziali<br />

avanzamenti in questo campo sono<br />

stati resi possibili dal<strong>lo</strong> spettacolare<br />

sviluppo di tecniche non invasive di<br />

visualizzazione e stimolazione del<br />

cervel<strong>lo</strong>” (1).<br />

i metodi sCientiFiCi<br />

Il professor Pietro Croce, ex primario<br />

presso l’Ospedale Sacco di Milano<br />

(Italia), considerato padre dell’antivivisezionismo<br />

scientifico, nonché<br />

lui stesso vivisettore per 30 anni,<br />

giunse alla fine della sua carriera alla<br />

conclusione che gli esprimenti sugli<br />

<strong>animali</strong> non possedevano va<strong>lo</strong>re<br />

scientifico, poiché basati su un “errore<br />

metodo<strong>lo</strong>gico” che consiste,<br />

come detto prima, <strong>nel</strong>l’impossibilità<br />

di estrapolare i dati da una specie ad<br />

un’altra. Nel migliore dei casi in un<br />

passato remoto gli esperimenti sugli<br />

<strong>animali</strong> hanno contribuito a comprendere<br />

i meccanismi di base dei<br />

vari organi o il funzionamento degli<br />

<strong>animali</strong> nei <strong>lo</strong>ro aspetti generali.<br />

Attualmente continuare ad utilizzare<br />

<strong>animali</strong> significa sprecare<br />

denaro in ricerche inutili, quando<br />

non dannose e in grado di rallentare<br />

le scoperte scientifiche. Significa<br />

inoltre dare all’opinione pubblica<br />

la falsa idea che si sta facendo tutto<br />

il possibile per sconfiggere le malattie,<br />

mentre <strong>nel</strong>la realtà si stanno so<strong>lo</strong><br />

sprecando soldi.<br />

Se quindi gli esperimenti sugli <strong>animali</strong><br />

non possiedono va<strong>lo</strong>re scientifico,<br />

e ciò è ormai dimostrato da<br />

molte ricerche, vanno aboliti anche<br />

in mancanza di alternative, tuttavia<br />

ciò non è assolutamente il caso<br />

degli studi del professor Rouiller,<br />

poiché in questo caso le possibilità<br />

esistono.<br />

Attualmente possiamo contare<br />

su strumenti in grado di fare<br />

sezioni virtuali del cervel<strong>lo</strong> con<br />

una precisione di meno di un<br />

millimetro, questo settore della<br />

ricerca si chiama brain imaging.<br />

Tali macchinari che sono evoluzioni<br />

della TAC, della RMN e della PET,<br />

possono essere utilizzati sia per<br />

studiare il funzionamento normale,<br />

ossia fisio<strong>lo</strong>gico, del cervel<strong>lo</strong>, sia<br />

per studiare quel<strong>lo</strong> alterato, ossia<br />

pato<strong>lo</strong>gico. Esistono inoltre colture<br />

cellulari umane depositate in alcune<br />

banche dati la cui validità <strong>nel</strong>la<br />

ricerca scientifica è riconosciuta dagli<br />

organismi internazionali di control<strong>lo</strong>.<br />

Tali colture risultano utili per<br />

studiare gli aspetti microscopici del<br />

funzionamento del cervel<strong>lo</strong>.<br />

<strong>Con</strong>Clusione<br />

Ritengo che i modelli <strong>animali</strong> siano<br />

assolutamente da evitare <strong>nel</strong>la<br />

ricerca medico-scientifica, poiché<br />

non sono al passo con i tempi e<br />

quindi non utili a fornire risposte<br />

alle complesse domande alle quali<br />

l’attuale ricerca dovrebbe trovare<br />

risposte. Ritengo che le ricerche<br />

del professor Rouiller siano particolarmente<br />

criticabili per le ragioni<br />

sopra esposte. Evitare di finanziare<br />

tali ricerche non risponde so<strong>lo</strong><br />

a necessità scientifiche ed etiche,<br />

ma anche economiche. Sovvenzionare<br />

ricerche inutili che non<br />

porteranno a nessun risultato,<br />

che sono doppioni di altre già effettuate,<br />

che sono tecnicamente<br />

impostate male, comporta uno<br />

spreco di denaro che meglio sarebbe<br />

investito <strong>nel</strong> finanziare altri<br />

studi che rispondono a criteri<br />

scientifici più robusti e quindi che<br />

hanno la speranza di contribuire<br />

realmente al miglioramento della<br />

salute umana.<br />

Infine sono particolarmente sconcertato<br />

<strong>nel</strong> constatare che da anni<br />

gli organismi competenti svizzeri<br />

continuino a finanziare le ricerche<br />

del professor Rouiller.<br />

La Svizzera è nota <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> per<br />

la sua capacità di ottima gestione<br />

delle risorse economiche e per la<br />

sua capacità di evitare sprechi, anche<br />

<strong>nel</strong> settore pubblico. In questo<br />

caso non so<strong>lo</strong> sono state finanziate<br />

per decenni le criticabili ricerche del<br />

professor Rouiller, ma lui stesso è<br />

membro degli organi di control<strong>lo</strong><br />

degli esperimenti sugli <strong>animali</strong> e di<br />

quelli che li finanziano, per cui il controllato<br />

è il control<strong>lo</strong>re e il finanziato<br />

è il finanziatore. Ritengo quindi che,<br />

in questo caso purtroppo, la Svizzera<br />

non fa la sua proverbiale buona<br />

figura <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong>.<br />

Dr. Stefano Cagno<br />

Psichiatra<br />

Dirigente Medico Ospedaliero<br />

Responsabile Centro Diurno<br />

“La Casa” di Bernareggio (MI) – Italia<br />

Riferimenti bibliografici<br />

1) Rev. Neurol 159(3), pp. 259-275, 2003


per un natale “buono”<br />

per Natale è tradizione imbandire pranzi e cene con ogni “bendiddio”, ma... molti di questi “cibi”<br />

in realtà non sono affatto un “bene”. Sono pezzi di <strong>animali</strong>, uccisi brutalmente. Animali, esattamen- ATTUALITÀ<br />

te come i cani e i gatti che abbiamo <strong>nel</strong>le nostre case: il pensiero di uccidere e portare in tavola <strong>lo</strong>ro, ci<br />

farebbe - giustamente – inorridire; eppure, gli <strong>animali</strong> “d’allevamento” sono uguali a tutti gli altri: possono<br />

amare, soffrire, provare paura, do<strong>lo</strong>re, gioia. Proprio come gli <strong>animali</strong> domestici che conosciamo meglio. E’<br />

irrazionale pensare che siano diversi, gli <strong>animali</strong> sono tutti uguali. Ma questi <strong>animali</strong> vengono invece uccisi<br />

a migliaia ogni giorno, e sotto Natale questa strage diventa ancora più atroce. Non abbiamo bisogno di<br />

far soffrire esseri senzienti, né <strong>nel</strong>la vita di ogni giorno, né tanto meno per festeggiare le festività.<br />

Usando ingredienti vegetali, il pranzo di Natale sarà più buono, in tutti i sensi. Scopri qui sotto il<br />

menu “senza crudeltà”: salverai <strong>animali</strong>, avrai un minore impatto ambientale e una salute migliore!<br />

menu senZa Crudeltà<br />

Le dosi delle ricette sono calcolate per 8 persone.<br />

Insalata “araba” di arance<br />

Ingredienti: 4 arance non troppo dolci, 2 cipolle rosse affettate sottilmente, 20 olive nere, 3 cucchiai di<br />

olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaino di malto di riso.<br />

Preparazione: pelate al vivo le arance e tagliatele a fette orizzontali; sbollentate le cipolle per 3 minuti in<br />

acqua e 1 cucchiaio di aceto. Disponete sul piatto da portata le arance, le olive e la cipolla e cospargete<br />

con l’olio d’oliva mescolato al malto. Lasciate riposare per 1 ora prima di servire.<br />

Lasagne alla zucca, uvetta e rosmarino<br />

Ingredienti: 500 g di lasagne (di grano duro), 1,5 kg di zucca già pulita, 1 cipolla rossa tritata, 45 g di uvetta,<br />

1 cucchiaino raso di sale, 1 rametto di rosmarino, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva.<br />

Preparazione: tagliate la zucca a cubetti e infornatela, su carta da forno, per 20 minuti a 180 gradi. In<br />

un tegame, soffriggete la cipolla, il rosmarino, il sale, l’uvetta sciacquata sotto l’acqua e dopo 2 minuti<br />

aggiungete la zucca. Cuocete a pentola scoperta finché il tutto sarà morbido. Disponete le lasagne (controllate<br />

sulla confezione se bisogna scottarle prima in acqua bollente) in una teglia, coprite con la zucca,<br />

e alternate gli strati concludendo con la zucca. Infornate per 30 minuti a 200 gradi.<br />

Torta salata di scarole, uvetta e pinoli<br />

Preparatela il giorno prima e servitela intiepidita in forno.<br />

Ingredienti: 300 g di farina 00, 1/2 dado di lievito di birra, 250 ml di acqua tiepida, 2 cucchiaini di sale, 1<br />

scarola liscia (indivia), 50 g di olive nere in pezzi, 20 g di pinoli sgusciati, 3 cucchiai di capperi ben sciacquati,<br />

1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale, 15 g di uva passa ammollata.<br />

Preparazione: in una ciotola mescolate farina, sale, lievito sciolto in poca acqua e lavorate energicamente<br />

per 20 minuti, fino a formare un panetto morbido ma consistente. Lasciate lievitare per 4 ore o più,<br />

fino al raddoppio. Pulite la scarola, scottatene le foglie in acqua bollente e tagliatela a pezzi. In un tegame,<br />

scaldate l’olio e imbionditevi l’aglio, poi togliete<strong>lo</strong> e soffriggetevi olive, capperi, pinoli e uvetta; dopo<br />

5 minuti aggiungete le scarole. Cuocete per 20 minuti. Dividete l’impasto in 2 parti e stendetele con il<br />

matterel<strong>lo</strong> in 2 cerchi, di cui uno leggermente più grande dell’altro. Ungete una teglia del diametro di 20<br />

cm, stendetevi la sfoglia più grande, bucatela con una forchetta, versate la verdura e coprite con l’altra<br />

sfoglia, sigillando i bordi. Infornate a 200 gradi per 40 minuti.<br />

Pandolce di frutta secca<br />

Ingredienti: 500 g di farina 00, 1 cucchiaino di sale, 2 cucchiai di margarina vegetale, 4 cucchiai di malto<br />

di riso, 100 g di uvetta tritata, 50 g di prugne secche tritate, 50 g di nocciole tritate, 1 cubetto di lievito, il<br />

succo di 2 arance, 6 cucchiai di yogurt bianco di soia.<br />

Preparazione: setacciate la farina e il sale in una ciotola, unite la margarina e mescolate bene. Versate<br />

il malto, la frutta secca, le nocciole, il dado di lievito sciolto in poca acqua tiepida e lavorate leggermente<br />

l’impasto. Riscaldate il succo d’arancia, aggiungete<strong>lo</strong> agli altri ingredienti insieme al<strong>lo</strong> yogurt e lavorate<br />

il composto fino a formare una palla morbida. Fatela lievitare su una teglia unta d’olio di mais fino al raddoppio,<br />

e infornate a 200 gradi per 40 minuti.<br />

ORIZZONTI<br />

Le ricette sono a cura di Vegan3000 - www.vegan3000.info con la collaborazione di Vera Ferraiuo<strong>lo</strong> - -<br />

veruccia.b<strong>lo</strong>gspot.com 15<br />

antipasto<br />

p r i m o<br />

s e C o n d o<br />

d o l C e<br />

15 - ORIZZONTI VEGETARISMO


16 16 - ORIZZONTI<br />

ATTUALITÀ<br />

NATALE 2009<br />

un libro per aiutare gli <strong>animali</strong><br />

Un rega<strong>lo</strong> utile non so<strong>lo</strong> per chi si avvicina per la prima volta alle tematiche <strong>animali</strong>ste ma soprattutto per chi conosce<br />

già le motivazioni etiche e scientifiche che stanno alla base delle nostre battaglie: continuare ad informarsi ed informare<br />

è il modo migliore per diffondere la cultura anti-vivisezionista e <strong>animali</strong>sta.<br />

Regalare i nostri libri significa inoltre contribuire in modo diretto alla salvezza di tanti <strong>animali</strong>: il ricavato delle vendite<br />

viene investito <strong>nel</strong> mantenimento degli <strong>animali</strong> salvati dai laboratori o da situazioni precarie in Svizzera e all’estero.<br />

novità vegagenda 2010<br />

Formato cm 10x14,50<br />

ChF 16.-<br />

L’edizione del 2010, <strong>nel</strong>l’utilissimo<br />

formato quotidiano<br />

con «planning» che semplifica<br />

e ve<strong>lo</strong>cizza l’organizzazione<br />

della giornata, contiene:<br />

• Ogni settimana una citazione<br />

e una proposta di<br />

ricette etniche vegan da<br />

tutto il <strong>mondo</strong>.<br />

• Un inserto a co<strong>lo</strong>ri con<br />

le immagini di illustratori<br />

italiani che hanno partecipato<br />

a un concorso nazionale<br />

per commentare la frase di<br />

George Bernard Shaw “Gli <strong>animali</strong> sono miei amici: e<br />

io non mangio i miei amici”.<br />

• Un inserto a co<strong>lo</strong>ri con l’indicazione dei ristoranti italiani<br />

in cui mangiare piatti vegetariani e vegan, città<br />

per città.<br />

<strong>lo</strong>u, buc e tutti gli altri<br />

Stefano Cagno<br />

ChF 15.-<br />

Chi è sensibile alle tematiche antivivisezioniste sà che<br />

gli esperimenti sugli <strong>animali</strong><br />

sono di solito circondati<br />

da un a<strong>lo</strong>ne di segretezza<br />

che impedisce alla gente di<br />

sapere esattamente cosa<br />

accade all’interno dei laboratori.<br />

Leggendo questo<br />

libro, frutto di anni di ricerche<br />

e basato su elementi<br />

reali e storici, il lettore sarà<br />

accompagnato lentamente<br />

all’interno di un <strong>mondo</strong> sconosciuto,<br />

permettendogli<br />

di affrontare un argomento<br />

difficile, e talvolta do<strong>lo</strong>roso, in maniera graduale. Alla<br />

fine di questo percorso, ognuno sarà in grado di prendere<br />

una posizione più ponderata su un argomento<br />

sempre più frequentemente dibattuto com’è la sperimentazione<br />

sugli <strong>animali</strong>.<br />

gabbie vuote – la sfida dei diritti <strong>animali</strong><br />

Tom Regan<br />

ChF 26.-<br />

Gli <strong>animali</strong> hanno dei diritti? Quali<br />

sono e in base a quali principi li uccidiamo<br />

e sfruttiamo? Gli <strong>animali</strong>sti<br />

sono «so<strong>lo</strong>» dei terroristi come<br />

spesso vengono descritti dall’opinione<br />

pubblica? <strong>Con</strong> uno stile semplice<br />

il più importante portavoce fi<strong>lo</strong>sofico<br />

del movimento per i diritti <strong>animali</strong>,<br />

demolisce l’immagine negativa che<br />

i media danno dei difensori dei diritti<br />

<strong>animali</strong>, smaschera la retorica disonesta<br />

del “trattamento umano” sostenuta<br />

da chi sfrutta gli <strong>animali</strong> nei<br />

più svariati contesti e spiega come<br />

la legislazione attualmente vigente<br />

sia disegnata al fine di favorire la crudeltà istituzionalizzata. Uno<br />

scioccante libro-denuncia degli abusi subiti dagli <strong>animali</strong>.<br />

(dis)educazione alla violenza<br />

Il circo con <strong>animali</strong> e le fiere ornito<strong>lo</strong>gico-venatorie<br />

Monica Bertini, Francesca Sorci<strong>nel</strong>li e Massimo Tettamanti<br />

ChF 23.-<br />

Da molti anni la ricerca psico<strong>lo</strong>gica ha<br />

dimostrato che la violenza perpetrata<br />

dai bambini e dagli adolescenti nei<br />

confronti degli <strong>animali</strong> è spesso associata<br />

a disturbi psico<strong>lo</strong>gici e in particolare<br />

ad atteggiamenti e comportamenti<br />

aggressivi nei confronti delle<br />

persone. La crudeltà verso gli <strong>animali</strong><br />

può essere quindi un indicatore potenziale<br />

di una situazione esistenziale<br />

patogena; per esempio, di una situazione<br />

familiare particolarmente problematica,<br />

caratterizzata, a seconda<br />

dei casi, da violenza fisica, psico<strong>lo</strong>gica,<br />

abuso sessuale, o da tutte queste forme di violenza insieme.<br />

L’assistere ripetutamente ad atti di violenza può inoltre produrre<br />

nei bambini una diminuzione dell’empatia; una delle qualità più<br />

efficaci per prevenire/diminuire o eliminare la violenza nei rapporti<br />

umani. Ancora peggio i casi presentati in questo libro/dossier,<br />

in cui i comportamenti violenti vengono presentati ai minori sotto<br />

forma di attività ludiche, dove si ride della sofferenza altrui e<br />

si cerca il divertimento tramite l’applicazione continua, voluta e<br />

legalizzata, di atti violenti.


Cancro: un male evitabile<br />

Gianni Tamino<br />

ChF 18.-<br />

Dopo tanti anni di ricerca il cancro<br />

fa ancora paura, nonostante i moltissimi<br />

soldi spesi e le migliaia di<br />

ricercatori impegnati in questa battaglia,<br />

è ancora sinonimo di do<strong>lo</strong>re<br />

e morte. Come è possibile? Gianni<br />

Tamino, bio<strong>lo</strong>go e ricercatore, traccia<br />

in maniera chiara una storia di<br />

questa decennale <strong>lo</strong>tta contro il<br />

“male del seco<strong>lo</strong>”, mettendo in<br />

evidenza come il fondamento epistemo<strong>lo</strong>gico<br />

che si basa sulla sperimentazione<br />

animale abbia fino ad<br />

oggi fornito dati e conclusioni errate. Sotto accusa non c’è soltanto<br />

la vivisezione in quanto tale, ma l’idea stessa del ruo<strong>lo</strong><br />

della medicina, il cui compito primario non dovrebbe essere<br />

quel<strong>lo</strong> di curare somministrando farmaci e sostanze chimiche<br />

sempre nuove, ma quel<strong>lo</strong> di aiutarci a prevenire mantenendo<br />

efficaci ed efficienti i nostri sistemi naturali di difesa.<br />

dalla fabbrica alla forchetta<br />

sai cosa mangi?<br />

AA.VV.<br />

ChF 10.-<br />

Guida pratica per avvicinarsi all’alimentazione<br />

vegetariana e vegana,<br />

con utili consigli, le domande più<br />

frequenti e 70 ricette facili da realizzare.<br />

ecomanuale di casa<br />

Or<strong>nel</strong>la Navel<strong>lo</strong><br />

ChF 27.-<br />

La sopravvivenza del nostro pianeta,<br />

la salute dei nostri cari, il benessere<br />

degli <strong>animali</strong> dipendono dalla<br />

nostra capacità di scegliere prodotti<br />

più sani, meno inquinanti ma ugualmente<br />

efficaci, rispettando gli equilibri<br />

naturali e utilizzando le risorse<br />

che la Terra ci offre. Chi di noi sa<br />

a cosa può ancora servire l’acqua<br />

<strong>nel</strong>la quale abbiamo fatto bollire le<br />

verdure? Chi conosce le proprietà<br />

disinfettanti dell’argilla? E quanto<br />

può risparmiare usando un po’ di<br />

aceto o di bicarbonato al posto di<br />

tanti prodotti di marca? Si può fare molto per non sprecare,<br />

inquinare, per mangiare in modo più sano, per pulire senza<br />

sporcare il nostro pianeta; senza sforzi eccessivi, risparmiando<br />

denaro, acqua, aria e ambiente.<br />

guida ai prodotti non testati su <strong>animali</strong><br />

Anto<strong>nel</strong>la De Paola<br />

ChF 24.-<br />

Molti degli ingredienti<br />

utilizzati per realizzare<br />

prodotti cosmetici e per<br />

la casa prima di essere<br />

commercializzati vengono<br />

sperimentati su<br />

<strong>animali</strong>, talvolta non è<br />

la singola casa a testare<br />

ma appartiene ad una<br />

multinazionale che utilizza<br />

queste metodo<strong>lo</strong>gie in<br />

altri settori o per altri marchi<br />

che gli appartengono.<br />

Anto<strong>nel</strong>la De Paola, attraverso una metico<strong>lo</strong>sa<br />

analisi degli studi di consumo critico, ha realizzato<br />

questa preziosa guida per aiutare il consumatore<br />

a scegliere, tra le centinaia di prodotti oggi in commercio,<br />

quelli che non comportano sofferenze per<br />

gli <strong>animali</strong>.<br />

la cucina etica<br />

Emanuela Barbero, Alessandro Cattelan,<br />

Annalaura Sagramora<br />

ChF 27.-<br />

Il più completo ricettario<br />

di cucina vegan:<br />

circa 800 ricette etiche<br />

cruelty-free, senza alcun<br />

prodotto di origine<br />

animale, per sperimentare<br />

i tantissimi<br />

gustosi piatti della cucina<br />

italiana e etnica.<br />

eco<strong>lo</strong>gia della nutrizione<br />

Massimo Tettamanti e Raffaella Ravasso<br />

ChF 8.-<br />

In questo libro è stato<br />

analizzato l’impatto ambientale<br />

dei consumi<br />

medi annuali di una singola<br />

persona per diverse<br />

tipo<strong>lo</strong>gie di alimentazione<br />

e per diversi metodi<br />

di produzione alimentare.<br />

Il libro ha un taglio<br />

divulgativo e contiene<br />

grafici e dati numerici<br />

utili per dimostrare che<br />

l’alimentazione vegan è<br />

quella a minor impatto ambientale.<br />

17 - ORIZZONTI NATALE ATTUALITÀ 2009


18 18 - ORIZZONTI NATALE ATTUALITÀ 2009<br />

PER BAMBINI E RAGAZZI<br />

punti neri e conigli rosa<br />

Ilaria Marucelli e Marco Cortini<br />

ChF 22.50<br />

Dai 12 a 13 anni<br />

Gianna ha dodici anni (“quasi<br />

tredici!”) e un grande amore<br />

per gli <strong>animali</strong>. Quando la sua<br />

scuola decide di andare al circo<br />

e lei è costretta controvoglia a<br />

partecipare, si inventa un geniale<br />

passaSMS tra i suoi compagni<br />

perché non applaudano i<br />

numeri che sfruttano gli <strong>animali</strong>.<br />

L’iniziativa è un successone e<br />

segna l’inizio delle irrefrenabili e<br />

divertenti avventure <strong>animali</strong>ste<br />

di Gianna. La vedremo liberare<br />

pesci rossi, fondare un’associazione,<br />

ideare una campagna pubblicitaria, andare in televisione...<br />

in un crescendo mozzafiato di impegno e ironia che<br />

sfocia in un finale sorprendente, degno di un thriller.<br />

il grande libro dei diritti <strong>animali</strong><br />

ChF 29.- dai 7 ai 12 anni<br />

la veterinaria e i piccoli amici degli <strong>animali</strong><br />

Dai 7 a 10 anni<br />

Una nuova collana dedicata ai<br />

lettori più piccoli per imparare a<br />

prendersi cura e rispettare i nostri<br />

amici a 4 zampe, leggendo<br />

le avventure di Max, Giulia e<br />

Lorenzo e i pratici consigli della<br />

veterinaria Mandy Am<strong>animali</strong>.<br />

Il cane Balù, il gatto Carletto,<br />

Snuffy il coniglio e Rocky il pony<br />

sono gli <strong>animali</strong> protagonisti di<br />

questa simpatica serie, composta<br />

da 4 volumi.<br />

solidoro e la forza dell’amore<br />

Bruna Schera Vanoli Lol<strong>lo</strong><br />

ChF 20.-<br />

Dai 5 anni<br />

Una favola per<br />

piccini e adulti,<br />

sulla forza<br />

dell’amore per<br />

la natura e sul rispetto<br />

di ogni creatura.<br />

Leonardo ha dieci anni, vive a Roma ed è un bambino come tanti, o quasi: infatti è in grado<br />

di parlare con gli <strong>animali</strong>. Suo malgrado, rimane coinvolto in un’incredibile vicenda: la<br />

rivoluzione degli <strong>animali</strong>. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo rivoluzionario<br />

LIBERISUBITO, capitanato dal<strong>lo</strong> squa<strong>lo</strong> bianco Ernesto e di farsi portavoce delle istanze di<br />

giustizia e libertà di tutti gli <strong>animali</strong> della Terra.<br />

Il grande libro dei diritti <strong>animali</strong> è un’avventura avvincente, dal ritmo incalzante, che conduce<br />

per mano <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> dei diritti <strong>animali</strong>. Ma è anche una proposta educativa completa<br />

che contiene esercizi di comprensione del testo, percorsi didattici sui diritti degli <strong>animali</strong>,<br />

schede per stimolare riflessioni collettive in classe, quiz, test e altre attività ludiche e una<br />

scheda di verifica sul percorso svolto. <strong>Con</strong> un’introduzione di Licia Colò.<br />

ogni libro è in vendita singolarmente a<br />

ChF 16.-


Chiude il Canile di Calarasi<br />

era <strong>nel</strong>l’aria da mesi e alla fine<br />

la decisione è stata presa: il canile<br />

di Calarasi ha chiuso i battenti.<br />

Mentre Orizzonti va in stampa stiamo<br />

cercando di smistare gli ultimi<br />

100 <strong>animali</strong> rimasti <strong>nel</strong>la struttura,<br />

che deve essere evacuata entro<br />

e non oltre la fine del mese di novembre.<br />

Alla drammatica decisione si è<br />

giunti sostanzialmente per due ragioni:<br />

da una parte la mancanza di<br />

fondi legata alla crisi economica;<br />

dall’altra la crescente ostilità da<br />

parte del comune, che nonostante<br />

un accordo siglato <strong>nel</strong> gennaio<br />

2008 non ha mantenuto gli impegni<br />

presi: nè quelli economici (circa<br />

80.000 euro all’anno che dovevano<br />

essere impiegati per le attività<br />

di sterilizzazione, vaccinazione e<br />

rilascio dei cani randagi), nè quelli<br />

strettamente burocratici, tramite<br />

l’ufficializzazione della nostra presenza<br />

sul terreno. La corruzione<br />

profonda delle istituzioni romene<br />

ci ha impedito di ottenere tutta la<br />

documentazione necessaria per<br />

poter svolgere legalmente le attività<br />

medico-sanitarie previste per<br />

un progetto di questo genere. In<br />

compenso il comune ha trovato<br />

oltre 60.000 euro per finanziare le<br />

catture da parte di una società privata,<br />

che una volta catturati circa<br />

500 cani, li ha fatti sparire chiudendo<br />

i battenti del canile costruito.<br />

Gli <strong>animali</strong> sono stati sicuramente<br />

eliminati, mentre è altamente probabile<br />

che una parte dei soldi appaltati<br />

alla società privata sia rien-<br />

trata “dalla porta di servizio” negli<br />

uffici di qualche funzionario.<br />

Il risultato, in ogni caso, è tragico:<br />

la città di 77.000 abitanti dove il nostro<br />

centro rappresentava comunque<br />

un presidio per gli <strong>animali</strong> feriti<br />

o in difficoltà, è rimasta terra di<br />

nessuno. Sono migliaia gli <strong>animali</strong><br />

che vagano affamati o feriti a Calarasi,<br />

vengono scaricati a decine<br />

davanti ai supermercati e ai punti<br />

di maggiore passaggio. Ad ottobre<br />

abbiamo raccolto in un piazzale<br />

una cagnolina che era stata ripresa<br />

mentre, scheletrica, mangiava il<br />

cadavere di un suo cuccio<strong>lo</strong>. Scene<br />

ordinarie a Calarasi e in tutta la<br />

Romania, alle quali nessuno sembra<br />

fare caso.<br />

Per i 270 cani rimasti <strong>nel</strong> canile abbiamo<br />

organizzato un ponte aereo<br />

che permettesse a questi <strong>animali</strong><br />

di trovare un luogo sicuro e possibilmente<br />

una famiglia. Nessuno<br />

di quei cani, infatti,<br />

avrebbe potuto sopravvivere<br />

per la strada,<br />

dopo una lunga<br />

permanenza in canile.<br />

Gli <strong>animali</strong> presenti,<br />

infatti, erano stati quasi<br />

tutti ereditati dalla<br />

precedente gestione<br />

del canile, quella di<br />

un pazzo che con una<br />

presunta associazione<br />

aveva raccolto, affamato e lasciato<br />

morire centinaia di randagi innocenti.<br />

Da questa esperienza abbiamo imparato<br />

diverse cose: mai avere fiducia<br />

<strong>nel</strong>le autorità romene, anche<br />

qua<strong>lo</strong>ra venga firmato un contratto.<br />

E mai più ampliare il proprio intervento<br />

laddove esistono ancora<br />

gravi problemi irrisolti come a Cernavoda<br />

e a Medgidia, dove le tensioni<br />

con le autorità persistono. E<br />

queste regole vanno seguite a co-<br />

sto di dover lasciar morire migliaia<br />

di <strong>animali</strong> innocenti. E’ necessario<br />

consolidare l’intervento <strong>nel</strong>le città<br />

storicamente coinvolte dal nostro<br />

intervento, e chiudere gli occhi di<br />

fronte a tutti gli orrori che si presentano,<br />

ogni giorno, intorno a noi.<br />

Sara Turetta<br />

Rappresentante <strong>ATRA</strong> in Romania<br />

Per sostenere i nostri progetti in<br />

Romania basta inserire <strong>nel</strong>la<br />

causale di versamento<br />

che trovate all’interno del giornale<br />

la parola “Romania”.<br />

Per qualsiasi altra informazione<br />

sui nostri progetti potete consultare<br />

il sito: www.canibucarest.it<br />

19 - ORIZZONTI <strong>ATRA</strong> NEL ATTUALITÀ MONDO


italin: periCo<strong>lo</strong>so ma resta in CommerCio<br />

Nel 2007 la Commissione europea aveva chiesto al Comitato per i Medicinali ad uso umano (CHMP) dell’EMEA<br />

(l’agenzia del farmaco europea) di condurre studi approfonditi sui possibili effetti dannosi <strong>nel</strong>l’utilizzo di preparati<br />

a base di metilfenidato, il principio attivo anche del Ritalin, il contestato psicofarmaco a base di metanfetamina<br />

che viene somministrato ai bimbi troppo “agitati” e distratti. Lo scorso settembre l’EMEA ha pubblicato i risultati:<br />

“Dal riesame dei dati emergono prove sufficienti per sospettare l’esistenza di una relazione di causa-effetto<br />

tra uso di metilfenidato e aritmie, possibili arresti cardiaci, ischemie cerebrali, psicosi e forme maniacali, alterazioni<br />

del pensiero e paranoie, tossicità per la crescita”. Tuttavia, conclude il rapporto: “il rapporto rischi/benefici<br />

dei prodotti contenenti metilfenidato per il trattamento dei bambini dai 6 anni di età in su è favorevole”, ed ha<br />

raccomandato “il mantenimento dell’autorizzazione all’immissione in commercio, modificando però il riassunto<br />

delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo”. L’EMEA non dipende dalla Direzione Sanità dell’U.E.,<br />

ma dalla Direzione Industria: l’ennesima prova che invece di difendere gli interessi dei bimbi si difendono gli<br />

interessi dei produttori. Il Ritalin, prodotto dalla Novartis, è infatti una “gallina dalle uova d’oro”: il basso costo di<br />

ogni confezione ha permesso la sua diffusione massiccia <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong>, con oltre 20 milioni di prescrizioni all’anno.<br />

Fonte: www.giulemanidaibambini.org<br />

abusi nei <strong>CirChi</strong> itineranti<br />

In occasione della tournée italiana del circo «Ringling Brothers, Barnum and Bailey», un ex lavoratore, Tom Rider,<br />

si è unito ad Adi (Animal Defenders International) e AgireOra <strong>nel</strong> lancio di una nuova campagna per porre fine alla<br />

sofferenza degli <strong>animali</strong> nei circhi itineranti. Tom Rider è arrivato dagli Usa per portare la sua shockante testimonianza<br />

di quanto ha visto in prima persona all’interno dei circhi negli Usa, in Spagna, in Olanda e in Po<strong>lo</strong>nia.<br />

Tim Phillips, il Direttore delle Campagne di Adi, che ha lavorato sotto copertura <strong>nel</strong>la più grande struttura d’Europa<br />

per l’addestramento di tigri e leoni, dichiara: “Ci sono migliaia di lavoratori dei circhi in Europa che non commettono<br />

<strong>lo</strong>ro stessi delle crudeltà, ma di fatto sostengono in modo passivo le crudeltà degli altri, col <strong>lo</strong>ro silenzio.<br />

Le nostre investigazioni hanno mostrato che la violenza e la prigionia sono endemiche nei circhi con <strong>animali</strong>, è<br />

ora di farsi sentire e mettere fine a questa crudeltà”. Tom Rider dichiara: “Ho visto picchiare gli elefanti, prendere<br />

a pugni i cavalli, le tigri frustate e prese a bastonate. Ho visto elefanti legati alla catena per 22 ore al giorno, e tigri<br />

tenute in piccolissime gabbie. Quando vedi che cosa accade a questi <strong>animali</strong>, questa cosa inizia a distruggerti<br />

dentro. Chiedo a tutti i lavoratori dei circhi di smettere di guardare dall’altra parte quando vedono delle crudeltà<br />

e di prendere posizione per difendere gli <strong>animali</strong>”.<br />

Fonte: www.agireora.org<br />

eleFanti a risChio di estinZione<br />

Ogni giorno più di cento elefanti vengono uccisi dai bracconieri per il <strong>lo</strong>ro avorio. A distanza di 20 anni dalla<br />

moratoria sul divieto internazionale di commercializzazione dell’avorio, gli elefanti africani, se non verrà fermato<br />

questo massacro, <strong>nel</strong> giro di 15 anni rischiano l’estinzione. L’allarme è stato lanciato dal Fondo internazionale per<br />

la protezione degli <strong>animali</strong> che chiama in causa l’UE affinché non appoggi più la vendita e il commercio legale<br />

dell’avorio e sostenga invece la richiesta del governo del Kenya di prolungare la moratoria da 9 a 20 anni, in occasione<br />

della prossima assemblea della CITES prevista <strong>nel</strong> marzo 2010.<br />

Il commercio illegale di fauna selvatica, su scala internazionale, è secondo so<strong>lo</strong> al commercio illegale di armi e di<br />

stupefacenti, con un giro d’affari valutato intorno ai 20 miliardi di dollari l’anno e altro non serve se non a finanziare<br />

le guerre <strong>nel</strong> continente africano.<br />

Fonte: www.ifaw.org<br />

gli sCimpanZé non Fanno avanZare la riCerCa<br />

Un’analisi dettagliata degli studi pubblicati <strong>nel</strong>l’ambito della ricerca sul cancro dimostra che gli esperimenti sugli<br />

scimpanzé non possono in alcun caso fare avanzare la <strong>lo</strong>tta contro questa malattia. Uno studio pubblicato di<br />

recente su una rivista scientifica, dimostra che i tumori sono molti rari <strong>nel</strong>le grandi scimmie e, quando ci sono,<br />

sono molto diversi sotto il profi<strong>lo</strong> bio<strong>lo</strong>gico rispetto a quelli umani. Sui 4046 articoli pubblicati tra il 1968 e il 2008<br />

che riguardavano sperimentazioni sugli scimpanzé <strong>nel</strong>l’ambito della <strong>lo</strong>tta contro il cancro, praticamente nessuno<br />

ha contribuito a migliorare le ricerche cliniche sull’essere umano. In particolare per quanto concerne le ricerche<br />

sull’AIDS, è stato dimostrato che la risposta degli scimpanzé ai vaccini non può in alcun caso predire la risposta<br />

dell’organismo umano agli stessi vaccini.<br />

Gli scimpanzé sono esseri estremamente sensibili e dotati di grande intelligenza: queste sofferenze provocano<br />

gravi turbamenti da stress post-traumatico che sono inammissibili e ingiustificabili anche, ma non so<strong>lo</strong>, alla luce<br />

di queste rivelazioni.<br />

Fonte: www.one-voice.fr<br />

21 - ORIZZONTI NOTIZIE ATTUALITÀ<br />

IN PILLOLE


22 22 22 22 - ORIZZONTI IN ATTUALITÀ<br />

ATTUALITÂ<br />

CATALOGO<br />

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Schweizer Vereinigung für die Abschaffung der Tierversuche<br />

Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione<br />

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<strong>ATRA</strong> • Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione<br />

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nostro impegno a favore<br />

degli <strong>animali</strong>!<br />

Schweizer Vereinigung für die Abschaffung der Tierversuche<br />

Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione<br />

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Ordino le seguenti T-shirt<br />

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Saranno aggiunte le spese postali Firma ..................................................................................<br />

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unisex


libri<br />

VIVISEZIONE, DIRITTI ANIMALI<br />

..... OLOCAUSTO (la vivisezione oggi) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-<br />

..... LA SPERIMENTAZIONE SUGLI ANIMALI (storia della vivisezione) - del Dott. G. Ciaburri, CHF 13.-<br />

..... VIVISEZIONE: DOMANDE E RISPOSTE, CHF 6.-<br />

..... SPERIMENTAZIONE ANIMALE E PSICHE - del Dott. Stefano Cagno, CHF 16.-<br />

..... MEDICINA CRIMINALE (cavie umane) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-<br />

..... LOBBY (vivisezione e questioni economiche) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 5.-<br />

..... TOSSICITÀ LEGALE 1 (metodi sostitutivi) - del Dott. Massimo Tettamanti, CHF 8.50<br />

..... TOSSICITÀ LEGALE 2 (metodi sostitutivi) - del Dott. Massimo Tettamanti, CHF 8.50<br />

..... TOSSICITÀ LEGALE 3 (banche di tessuti) - del Dott. Massimo Tettamanti, CHF 25.-<br />

..... SCIENZA SENZA FRONTIERE (Atti dei congressi di Zurigo e Lugano della LIMAV), CHF 15.-<br />

..... ATTI DEL CONGRESSO MEDICO LIMAV DI MADRID, CHF 8.50<br />

..... MERCANTI DI MORTE (vivisezione <strong>nel</strong> settore militare) - di M. Schär-Manzoli, CHF 7.50<br />

..... UCCIDERE PER AVERE (aspetti etici) - del Prof. Bruno Fedi, CHF 9.-<br />

..... LA RAGIONE E IL CUORE (aspetti bio<strong>lo</strong>gici e psico-sociali) - del Prof. Bruno Fedi, CHF 7.50<br />

..... EVOLUZIONE, ETICA E RICERCA - del Prof. Bruno Fedi, CHF 3.50<br />

..... CANCRO: UN MALE EVITABILE (come combattere una strage inutile) - di G. Tamino, CHF 18.-<br />

..... GABBIE VUOTE (la sfida dei diritti <strong>animali</strong>) di Tom Regan, CHF 26.-<br />

..... NOI ABBIAMO UN SOGNO - di Annamaria Manzoni, CHF 10.-<br />

..... LOU, BUC E TUTTI GLI ALTRI - di Stefano Cagno, CHF 23.-<br />

..... (DIS)EDUCAZIONE ALLA VIOLENZA (Il circo con <strong>animali</strong>) - di Monica Bertini, Francesca<br />

Sorci<strong>nel</strong>li e Massimo Tettamanti, CHF 23.-<br />

FARMACI, TERAPIE ALTERNATIVE, ALIMENTAZIONE<br />

..... IL VITELLO D’ORO (guida ai farmaci dannosi) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-<br />

..... IL TABÙ DELLE VACCINAZIONI (danni da vaccini e prevenzione naturale) - di Milly Schär-<br />

Manzoli, CHF 10.-<br />

..... AIDS-STORY (origine HIV, prevenzione e terapie alternative) - di M. Schär-Manzoli, CHF 8.50<br />

..... MUCCA PAZZA (EBS, Creutzfeld-Jakob) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 7.50<br />

..... APOCALISSE EBOLA (storia del virus) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 7.50<br />

..... EUBIOTICA (come potenziare le difese naturali) - del Prof. Luciano Pecchiai, CHF 6.-<br />

..... MEDICINA QUANTISTICA (nuova metodo<strong>lo</strong>gia di riassestamento dell’organismo) - del Prof.<br />

Wladimir Zhoukowsky, CHF 5.-<br />

..... DALLA FABBRICA ALLA FORCHETTA (guida alla scelta vegetariana), CHF 10.-<br />

..... DIVENTA VEGAN IN 10 MOSSE (guida alla scelta vegana) - Massimo Tettamanti e Marina<br />

Berati, CHF 15.-<br />

..... ECOLOGIA DELLA NUTRIZIONE (impatto ambientale dell’alimentazione) - Massimo Tettamanti<br />

e Raffaella Ravasso, CHF 8.-<br />

..... DECIDI DI STAR BENE (guida per un sano stile di vita) - Luciana Baroni e Hans Diehl, CHF 38.-<br />

..... CURARSI CON LA CUCINA ETICA (ricette per rimanere in salute mangiando) - Luciana Baroni<br />

e Emanuela Barbero, CHF 24.-<br />

..... CUCINA VEGETARIANA DAL SUD DEL MONDO (tradizioni alimentari del sud del <strong>mondo</strong>)<br />

- Paola Costanzo e Manuela Correggia, CHF 14.-<br />

..... LA CUCINA ETICA (oltre 700 ricette vegan) - Barbero, Cattelan e Sagramora, CHF 27.-<br />

..... FIGLI VEGETARIANI (la dieta vegetariana per bambini e adolescenti) - Luciano Proietti,<br />

CHF 18.-<br />

..... VEGPYRAMID (le linee guida per vegetariani) - Luciana Baroni, CHF 30.-<br />

COSMETICA<br />

l’intero ricavato delle nostre vendite è destinato alla causa degli <strong>animali</strong><br />

..... BELLEZZA SENZA CRUDELTÀ (i retroscena della sperimentazione) - di Milly Schär-Manzoli,<br />

CHF 7.50<br />

..... GUIDA AI PRODOTTI NON TESTATI (guida agli acquisti) - di Anto<strong>nel</strong>la De Paola, CHF 24.-<br />

..... ECOMANUALE DI CASA (guida al consumo etico), Or<strong>nel</strong>la Navel<strong>lo</strong>, CHF 27.-<br />

GENETICA<br />

..... I LEGAMI PERICOLOSI (manipolazione genetica) - di Milly Schär-Manzoli, CHF 8.50<br />

..... QUANDO L’UOMO SI CREDE DIO - del Dott. Stefano Cagno, CHF 18.-<br />

NARRATIVA<br />

...... FALCO (racconto sul caval<strong>lo</strong> dell’ultimo vetturino di Lugano) - di Milly Schär-Manzoli,<br />

CHF 5.-<br />

..... LA NOTTE DI NATALE (racconto di un Natale vegetariano) - di Armando Rudi, CHF 5.-<br />

..... FENOMENI PARAPSICOLOGI NEL MONDO ANIMALE - del Prof. René Fuchs, CHF 7.50<br />

PER RAGAZZI<br />

..... PARLANO GLI ANIMALI? (testimonianze sui migliori amici dell’uomo) - del Prof. René Fuchs,<br />

CHF 8.50<br />

...... GLI ANIMALI NON SONO GIOCATTOLI (album da co<strong>lo</strong>rare), CHF 8.-<br />

..... PUNTI NERI E CONIGLI ROSA (romanzo) Ilaria Marucelli e Marco Cortini, CHF 22.50<br />

..... SOLIDORO E LA FORZA DELL’AMORE (fiaba) - di Bruna Schera Vanoli Lol<strong>lo</strong>, CHF 20.-<br />

..... IL CANE BALÙ (romanzo), di Margot Scheffold, CHF 16.-<br />

..... IL GATTO CARLETTO (romanzo), di Margot Scheffold, CHF 16.-<br />

..... SNUFFY IL CONIGLIO (romanzo), di Margot Scheffold, CHF 16.-<br />

..... ROCkY IL PONY (romanzo), di Margot Scheffold, CHF 16.-<br />

..... IL GRANDE LIBRO DEGLI ANIMALI, CHF 29.-<br />

video dvd<br />

..... LA MALEDIZIONE DELLA VIVISEZIONE (orrori e danni della vivisezione, opinioni di medici),<br />

CHF 12.-<br />

..... LA STRAGE DEGLI INNOCENTI 1 (vivisezione, corrida, feste popolari, pellicce, foche, delfini,<br />

rinoceronti, elefanti, ecc.), CHF 12.-<br />

..... LA STRAGE DEGLI INNOCENTI 2 (vivisezione, ristoranti della cina, canguri, otarie, manipolazione<br />

genetica, trasporti di <strong>animali</strong> da macel<strong>lo</strong>, circhi, zoo, ecc.), CHF 12.-<br />

..... LA STRAGE DEGLI INNOCENTI 3 (vivisezione, trapianti, cani e gatti massacrati per le <strong>lo</strong>ro<br />

pelli, coperte di pelli di gatto, orsi, caccia alla volpe, opinioni di medici, ecc.), CHF 12.-<br />

gadget<br />

..... BIGLIETTI DI AUGURI A COLORI (7 <strong>animali</strong> e le <strong>lo</strong>ro impronte), SET 7 biglietti CHF 12.-<br />

..... CARTOLINE <strong>ATRA</strong> A COLORI (9 <strong>animali</strong> diversi dipinti a mano), SET 9 cartoline, CHF 13.-<br />

..... PENNA BIRO “ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE”, CHF 1.50<br />

..... CALAMITA <strong>ATRA</strong>, CHF 5.-<br />

..... PORTACHIAVI, CHF 8.-<br />

..... VEGAGENDA 2010, CHF 16.-<br />

adesivi<br />

..... ADESIVI PER BUSTE <strong>ATRA</strong> (30 adesivi), CHF 3.-<br />

..... ADESIVI LETTERE DELL’ALFABETO E ANIMALI (a co<strong>lo</strong>ri), CHF 3.- ogni adesivo<br />

..... ADESIVO PER LA MACCHINA “IO FRENO ANCHE PER LORO”, CHF 3.-<br />

..... ADESIVO CIRCHI E ZOO, CHF 3.-<br />

Cd e Cd-rom<br />

..... CD-TISIFONE (poesia e musica a favore degli <strong>animali</strong>), CHF 15.-<br />

..... CD-ROM DALLA FABBRICA ALLA FORCHETTA (vegetarismo e allevamenti), CHF 7.-<br />

..... CD-ROM NOVIVISEZIONE.ORG (vivisezione), CHF 7.-<br />

indicare la quantità desiderata<br />

e compilare il tagliando<br />

in ultima pagina.<br />

saranno aggiunte le spese postali.<br />

<strong>Con</strong>sultate il nostro sito internet (www.atra.info) per scegliere tra le tante offerte del nostro cata<strong>lo</strong>go.<br />

23 - ORIZZONTI CATALOGO


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