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18 18 - ORIZZONTI NATALE ATTUALITÀ 2009 PER BAMBINI E RAGAZZI punti neri e conigli rosa Ilaria Marucelli e Marco Cortini ChF 22.50 Dai 12 a 13 anni Gianna ha dodici anni (“quasi tredici!”) e un grande amore per gli animali. Quando la sua scuola decide di andare al circo e lei è costretta controvoglia a partecipare, si inventa un geniale passaSMS tra i suoi compagni perché non applaudano i numeri che sfruttano gli animali. L’iniziativa è un successone e segna l’inizio delle irrefrenabili e divertenti avventure animaliste di Gianna. La vedremo liberare pesci rossi, fondare un’associazione, ideare una campagna pubblicitaria, andare in televisione... in un crescendo mozzafiato di impegno e ironia che sfocia in un finale sorprendente, degno di un thriller. il grande libro dei diritti animali ChF 29.- dai 7 ai 12 anni la veterinaria e i piccoli amici degli animali Dai 7 a 10 anni Una nuova collana dedicata ai lettori più piccoli per imparare a prendersi cura e rispettare i nostri amici a 4 zampe, leggendo le avventure di Max, Giulia e Lorenzo e i pratici consigli della veterinaria Mandy Amanimali. Il cane Balù, il gatto Carletto, Snuffy il coniglio e Rocky il pony sono gli animali protagonisti di questa simpatica serie, composta da 4 volumi. solidoro e la forza dell’amore Bruna Schera Vanoli Lollo ChF 20.- Dai 5 anni Una favola per piccini e adulti, sulla forza dell’amore per la natura e sul rispetto di ogni creatura. Leonardo ha dieci anni, vive a Roma ed è un bambino come tanti, o quasi: infatti è in grado di parlare con gli animali. Suo malgrado, rimane coinvolto in un’incredibile vicenda: la rivoluzione degli animali. A lui toccherà il compito di tenere a freno il gruppo rivoluzionario LIBERISUBITO, capitanato dallo squalo bianco Ernesto e di farsi portavoce delle istanze di giustizia e libertà di tutti gli animali della Terra. Il grande libro dei diritti animali è un’avventura avvincente, dal ritmo incalzante, che conduce per mano nel mondo dei diritti animali. Ma è anche una proposta educativa completa che contiene esercizi di comprensione del testo, percorsi didattici sui diritti degli animali, schede per stimolare riflessioni collettive in classe, quiz, test e altre attività ludiche e una scheda di verifica sul percorso svolto. Con un’introduzione di Licia Colò. ogni libro è in vendita singolarmente a ChF 16.-
Chiude il Canile di Calarasi era nell’aria da mesi e alla fine la decisione è stata presa: il canile di Calarasi ha chiuso i battenti. Mentre Orizzonti va in stampa stiamo cercando di smistare gli ultimi 100 animali rimasti nella struttura, che deve essere evacuata entro e non oltre la fine del mese di novembre. Alla drammatica decisione si è giunti sostanzialmente per due ragioni: da una parte la mancanza di fondi legata alla crisi economica; dall’altra la crescente ostilità da parte del comune, che nonostante un accordo siglato nel gennaio 2008 non ha mantenuto gli impegni presi: nè quelli economici (circa 80.000 euro all’anno che dovevano essere impiegati per le attività di sterilizzazione, vaccinazione e rilascio dei cani randagi), nè quelli strettamente burocratici, tramite l’ufficializzazione della nostra presenza sul terreno. La corruzione profonda delle istituzioni romene ci ha impedito di ottenere tutta la documentazione necessaria per poter svolgere legalmente le attività medico-sanitarie previste per un progetto di questo genere. In compenso il comune ha trovato oltre 60.000 euro per finanziare le catture da parte di una società privata, che una volta catturati circa 500 cani, li ha fatti sparire chiudendo i battenti del canile costruito. Gli animali sono stati sicuramente eliminati, mentre è altamente probabile che una parte dei soldi appaltati alla società privata sia rien- trata “dalla porta di servizio” negli uffici di qualche funzionario. Il risultato, in ogni caso, è tragico: la città di 77.000 abitanti dove il nostro centro rappresentava comunque un presidio per gli animali feriti o in difficoltà, è rimasta terra di nessuno. Sono migliaia gli animali che vagano affamati o feriti a Calarasi, vengono scaricati a decine davanti ai supermercati e ai punti di maggiore passaggio. Ad ottobre abbiamo raccolto in un piazzale una cagnolina che era stata ripresa mentre, scheletrica, mangiava il cadavere di un suo cucciolo. Scene ordinarie a Calarasi e in tutta la Romania, alle quali nessuno sembra fare caso. Per i 270 cani rimasti nel canile abbiamo organizzato un ponte aereo che permettesse a questi animali di trovare un luogo sicuro e possibilmente una famiglia. Nessuno di quei cani, infatti, avrebbe potuto sopravvivere per la strada, dopo una lunga permanenza in canile. Gli animali presenti, infatti, erano stati quasi tutti ereditati dalla precedente gestione del canile, quella di un pazzo che con una presunta associazione aveva raccolto, affamato e lasciato morire centinaia di randagi innocenti. Da questa esperienza abbiamo imparato diverse cose: mai avere fiducia nelle autorità romene, anche qualora venga firmato un contratto. E mai più ampliare il proprio intervento laddove esistono ancora gravi problemi irrisolti come a Cernavoda e a Medgidia, dove le tensioni con le autorità persistono. E queste regole vanno seguite a co- sto di dover lasciar morire migliaia di animali innocenti. E’ necessario consolidare l’intervento nelle città storicamente coinvolte dal nostro intervento, e chiudere gli occhi di fronte a tutti gli orrori che si presentano, ogni giorno, intorno a noi. Sara Turetta Rappresentante ATRA in Romania Per sostenere i nostri progetti in Romania basta inserire nella causale di versamento che trovate all’interno del giornale la parola “Romania”. Per qualsiasi altra informazione sui nostri progetti potete consultare il sito: www.canibucarest.it 19 - ORIZZONTI ATRA NEL ATTUALITÀ MONDO
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