Tiepolo maggio 2010 - Scuola media Statale "GB Tiepolo"
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STRATIEPOLO<br />
Alcuni luoghi di Milano raccontati<br />
a cura della 3ª D con la prof. Filippi<br />
Passeggiando<br />
per Milano con<br />
Leonardo<br />
È una bella giornata di sole e ho deciso<br />
di fare una passeggiata tra le vie<br />
del centro.<br />
Con l’Ipod alle orecchie, scendo dal<br />
tram in Piazza della Scala; alla mia<br />
destra c’è il teatro e alla mia sinistra<br />
palazzo Marino. Attraverso la strada e<br />
mi avvicino alla grande statua davanti<br />
al Comune; raffigura Leonardo ed ai<br />
suoi piedi i suoi quattro discepoli.<br />
Tra le persone che chiacchierano, le<br />
macchine che corrono ed i tram che<br />
fischiano sulle rotaie, conquistata<br />
dalla grandezza della scultura, la<br />
guardo con gli occhi sbarrati ed il<br />
mento alzato.<br />
Seppur assorta nei miei pensieri<br />
sento che alla musica ed al rumore<br />
della strada si sovrappone una voce<br />
di uomo, dal pesante accento toscano.<br />
Sento poi una mano che mi<br />
tocca la spalla, ma non mi volto; “Chi<br />
è?” chiedo spaventata “Sono io!”, “Io<br />
chi?”, “Io… Leonardo”.<br />
Faccio un giro di 180° e trovo davanti<br />
a me un goffo uomo dalla lunga<br />
barba bianca, riconoscibile anche tra<br />
mille persone! Era davvero lui, Leonardo<br />
da Vinci nato il 15 aprile del<br />
1452,pittore, scultore, architetto, ingegnere,<br />
anatomista, letterato, musicista<br />
ed inventore, un mito, un<br />
simbolo della sua epoca.<br />
Mi invita a seguirlo verso la metropolitana<br />
e non sapendo che Leonardo<br />
da Vinci fosse abbonato all’ATM gli<br />
vado dietro. Scendiamo davanti a<br />
Santa Maria delle Grazie, riferimento<br />
dell’architettura milanese legato proprio<br />
a Leonardo per il famosissimo<br />
“Cenacolo” conservato vicino alla<br />
chiesa, e così entriamo. Il mio bizzarro<br />
accompagnatore inizia a raccontarmi<br />
la storia dell’affresco,<br />
meglio di ogni altra guida di museo;<br />
la sua progettazione e la sua realizzazione,<br />
il tempo e le tecniche impiegate.<br />
Poi usciamo e passeggiando<br />
La dama in nero<br />
Il Parco Sempione, a Milano, si<br />
estende per buona parte del centro<br />
cittadino, dalle spalle del Castello<br />
Sforzesco, all'Arena.<br />
Il Castello, restaurato dopo la Seconda<br />
Guerra Mondiale, vanta antiche<br />
origini, essendo il suo originale<br />
nucleo del 1368 e costruito per desiderio<br />
di Galeazzo II Visconti di avere<br />
nei pressi di Porta Giovia, un fortilizio.<br />
Successivamente ampliato, arrivò<br />
alla massima espansione in<br />
epoca napoleonica: fu proprio Napoleone<br />
a far costruire, alle spalle del<br />
castello, un'ampia piazza d'armi.<br />
Dopo la liberazione di Milano dal dominio<br />
straniero, l'amministrazione<br />
cittadina decise di conservare il Castello<br />
e di trasformare invece la<br />
piazza d'armi in un parco. Pare che<br />
proprio fra i vialetti del parco ed i<br />
cortili del castello, si aggiri il fantasma<br />
di una dama, completamente vestita<br />
di nero, con il volto nascosto<br />
(secondo alcuni da una maschera di<br />
tra le vie trafficate nessuno sembra<br />
accorgersi di lui, come se fosse solo<br />
frutto della mia immaginazione. Ora<br />
mi accompagna in una libreria dicendo<br />
che avrei dovuto comprare un<br />
libro; romantico? Thriller? Horror?<br />
No, Giallo:“La mossa dell’alfiere”. Il<br />
sottotitolo è “Leonardo da Vinci indaga”;<br />
mi viene quindi spontaneo domandare<br />
il perché. Mi spiega che a<br />
quel tempo lui stesso era ingegnere<br />
di corte nel castello di Ludovico<br />
Sforza, detto il moro, il quale aveva<br />
avuto il compito di decidere chi si<br />
dovesse aggiudicare uno dei più bei<br />
quadri del pittore Fiorentino. Usciti<br />
dal negozio mi mostra poi un cartellone,<br />
uno di quelli pubblicitari sul<br />
quale è rappresentato il logo dell’EXPO<br />
del 2015 chiedendomi di osservarlo<br />
ed io noto il suo “Uomo<br />
Vitruviano” al posto della X.<br />
In un solo pomeriggio Leonardo da<br />
Vinci mi sta facendo così scoprire<br />
una parte di Milano tutta sua: dalla<br />
storia antica a quella moderna,dai<br />
quadri ai navigli, che lui stesso progettò;<br />
passeggiando con lui è come<br />
tornare indietro di così tanti anni da<br />
non riconoscere neppure le stesse vie<br />
della mia città, forse un tempo piene<br />
di donne con vestiti bellissimi ed ombrellini<br />
e di carrozze di nobili dirette<br />
verso il centro.<br />
Un itinerario verso l’arte, affascinante<br />
anche per i giovani di oggi che<br />
si dice siano troppo superficiali; un<br />
viaggio per Milano, in una città dalle<br />
bellezze nascoste.<br />
Mi distraggo per un attimo e lui non<br />
c’è più; mi ritrovo davanti alla sua<br />
statua, con la stessa canzone nelle<br />
cuffie dell’Ipod ed il 23 che se ne va<br />
dietro di me.<br />
Non è rimasto più niente di Leonardo,<br />
se non il suo ricordo e le sue opere,<br />
bellissime, magiche, immortali.<br />
Federica Ferrari, 3ª D<br />
cuoio, secondo altri da un velo nero).<br />
La Dama apparirebbe accompagnata<br />
da un profumo di violetta, prenderebbe<br />
sottobraccio i passanti e li accompagnerebbe<br />
per i viali del Parco,<br />
fino ad arrivare, dopo una curva, ad<br />
una villa. Nella casa, tutte le stanze<br />
sarebbero parate a lutto, compreso il<br />
letto a baldacchino, dove la Dama<br />
consumerebbe una notte d'amore con<br />
il suo occasionale amante. La mattina<br />
seguente la Dama riaccompagnerebbe<br />
il passante per i viali del Parco,<br />
riportandolo dove lo aveva incontrato.<br />
Chi ha tentato di ritrovare la<br />
misteriosa villa parata a lutto, non è<br />
più riuscito a raggiungerla. Pochi coraggiosi,<br />
invece, alla fine della notte<br />
d'amore, hanno cercato di svelare<br />
l'identità della Dama, spostando il<br />
velo (o levandole la maschera) che le<br />
ricopre il volto e raccontano di essersi<br />
trovati davanti ad un orrendo teschio.<br />
Marta Verderame, 3ª D<br />
Corso Vittorio Emanuele<br />
È una delle strade più importanti del<br />
centro di Milano,in questo corso<br />
sono presenti numerosi negozi. Questo<br />
corso ha un’origine molto antica.<br />
Nel XVII secolo aveva il nome di<br />
Corsia dei Servi, la corsia fu ampliata<br />
negli anni venti e trenta; le case del<br />
medioevo furuno cambiate in palazzi<br />
in stile neoclassico. A metà del corso<br />
sorse l'edificio più monumentale, la<br />
Chiesa di San Carlo al Corso. La<br />
strada subì gravi danni durante i<br />
bombardamenti della seconda guerra<br />
mondiale; nel dopoguerra fu quasi integralmente<br />
ricostruita e furono realizzati<br />
anche i portici. A metà degli<br />
anni ottanta perde però una delle sue<br />
caratteristiche, quella dei cinematografi<br />
di prima visione.<br />
Michele Tolentino, 3ª D<br />
San Siro<br />
Milano, oltre ad essere una città culturale<br />
piena di turisti e la capitale<br />
mondiale della moda, ha anche un<br />
ruolo importante nello sport, soprattutto<br />
nel calcio dove è rappresentata<br />
da due grandi squadre: F.C. Internazionale,che<br />
sta vivendo uno dei periodi<br />
di <strong>maggio</strong>r splendore della sua<br />
storia portando i successi in campionato<br />
a 17, e l’A.C. Milan, una grande<br />
squadra... nel passato, che in questi<br />
anni sta facendo fatica soprattutto a<br />
causa dell’età avanzata di alcuni giocatori.<br />
Ogni anno però queste due<br />
squadre si danno del filo da torcere<br />
sfidandosi nel cosiddetto “derby”:<br />
vediamo come è andata quest’anno.<br />
Il campionato di calcio è appena iniziato<br />
ed è uno dei pochi derby della<br />
storia giocati ad agosto; in estate in<br />
un amichevole l’Inter ha battuto il<br />
Milan 2-1 e spera di ripetersi, ma i<br />
rossoneri vogliono ribaltare il prono-<br />
Il Museo Nazionale della Scienza e<br />
della Tecnologia "Leonardo da<br />
Vinci" di Milano, dedicato al genio<br />
di Leonardo ha sede in via S. Vittore<br />
21, all'interno dell'antico monastero<br />
olivetano di San Vittore al Corpo che<br />
fu costruito agli inizi del '500.<br />
È il più grande museo tecnico-scientifico<br />
in Italia, si estende su 40.000<br />
mq. ed ospita 10.000 oggetti nelle<br />
sue collezioni.<br />
All'interno del Museo della Scienza<br />
e della Tecnica di Milano si potrà ammirare<br />
la bellissima Galleria di Leonardo<br />
da Vinci, la sala piu' celebre<br />
stico. Subito prima della partita c’è<br />
già la prima sorpresa: tra le file dell’Inter<br />
scenderà in campo Wesley<br />
Sneijder, un campione appena aggregatosi<br />
alla banda neroazzura. Alle<br />
20.45, però, tutta Milano è in tensione…<br />
il derby è iniziato.<br />
Nel primo quarto d’ora sembra che il<br />
Milan abbia in pugno la partita, ma<br />
dal ventesimo minuto i rossoneri non<br />
vedono più il pallone e al 28’ minuto,<br />
dopo un’azione bruciante tutta di<br />
prima, Thiago Motta infila il pallone<br />
dietro le spalle dell’immobile Storari.<br />
Il pubblico neroazzurro impazzisce<br />
ed è 1-0. La partita è ancora tutta da<br />
decidere, ma al 35’ minuto il terzino<br />
destro dell’Inter Maicon non ci pensa<br />
due volte e lancia il pallone verso la<br />
punta neroazzura Samuel Eto’o, che<br />
brucia Gattuso in velocità e lo costringe<br />
ad atterrarlo: è calcio di rigore<br />
e cartellino giallo per il centrocampista<br />
del Milan. Alcuni incivili tifosi<br />
milanisti, arrabbiati per il calcio di rigore,<br />
insultano razzialmente l’attac-<br />
I giardini di Porta Venezia<br />
I giardini di porta Venezia, rappresentano<br />
un elemento caratteristico<br />
della nostra amata Milano.<br />
Situati nel centro della città, presso<br />
l'antica Porta Orientale, sono stati<br />
realizzati, tra il 1783 e il 1790, dallo<br />
stimato architetto Piermarini cui dobbiamo,<br />
tra le molte opere, il Teatro<br />
alla Scala.<br />
Inizialmente il progetto, comprendeva<br />
solo una piccola parte dei giardini<br />
attuali, precisamente una striscia<br />
di terreno che dalla basilica di S.Dionigi<br />
andava al convento dell'ordine<br />
delle Carcanine.<br />
I lavori vennero predisposti in modo<br />
da spendere il meno possibile.<br />
Expo 1906<br />
Il secolo era appena agli inizi e ancora<br />
riecheggiavano le note del ballo<br />
Tutto procedeva alla perfezione, attorno<br />
al parco correva un'elegante<br />
cancellata da cui era possibile osservare<br />
i giardini anche dalla strada.<br />
All'interno, tra le molteplici attrazioni,<br />
si potevano scorgere le forme<br />
altere e autoritarie degli abeti o degli<br />
ippocastani; vicino ai laghetti si intravedevano<br />
le figure poetiche dei salici,delle<br />
betulle e dei faggi; in<br />
primavera le magnolie e i tigli, profumavano<br />
l'aria con il dolce odore dei<br />
loro fiori.<br />
Guardando attentamente, comparivano<br />
ai nostri occhi anche aceri,<br />
cedri, olmi, platani, castagni che contribuiscono<br />
insieme al resto, alla for-<br />
“Excelsior”, un’opera fantastica andata<br />
in scena al Teatro alla Scala l’11<br />
Gennaio del 1881, e da cui prese vita<br />
la prima tappa del percorso del-<br />
Museo della scienza e<br />
della tecnologia di Milano<br />
del Museo: 30 macchine per uso civile<br />
e militare costruite a partire dai<br />
disegni di Leonardo.<br />
In questo museo è presente "Il Toti":<br />
il primo sottomarino costruito in Italia<br />
dopo la Seconda Guerra Mondiale.<br />
Si può visitare all'interno con una<br />
guida per scoprirne la tecnologia, la<br />
storia e i racconti della vita di bordo.<br />
Il Museo della Scienza e della Tecnica<br />
di Milano ospita anche oggetti<br />
inerenti le telecomunicazioni, l'Arte<br />
orafa, l'Astronomia, le Arti grafiche,<br />
11<br />
cante dell’Inter, ma i giocatori non<br />
danno importanza all’ignoranza di<br />
questi tifosi e “El Principe’’ Milito<br />
parte dal dischetto e realizza il 2-0. A<br />
questo punto tra i giocatori del Milan<br />
affiora il nervosismo e dopo cinque<br />
minuti Gattuso commette un altro<br />
fallo e viene espulso. Il Milan e i Milanisti<br />
però non si abbattono: nel calcio<br />
può succedere di tutto. Allora ci<br />
pensa Douglas Maicon a spegnere le<br />
speranze dei rossoneri con un preciso<br />
tiro ad incrociare che trafigge per la<br />
terza volta il povero Storari. 3-0. La<br />
difesa del Milan fa acqua da tutte le<br />
parti. Si va negli spogliatoi su questo<br />
risultato. Il secondo tempo non ha<br />
niente da dire, tranne che confermare<br />
la supremazia neroazzura consolidata<br />
dal 4-0 siglato dal serbo Dejan Stankovic<br />
con un preciso tiro sotto l’incrocio,<br />
potente ed imparabile.<br />
I tifosi milanisti amareggiati tornano<br />
a casa in anticipo e per un altro anno<br />
la Milano sportiva è neroazzurra.<br />
Giuseppe Vicinanza, 3ª D<br />
mazione di un piccolo bosco.<br />
Il 14 febbraio del 1857 fu approvato<br />
dal comune di Milano, il progetto<br />
d'espansione dei giardini di Porta Venezia.<br />
I lavori iniziarono ufficialmente nel<br />
1862 e andarono avanti incessantemente,<br />
fino a quando il territorio del<br />
parco, comprese una zona che andava:<br />
dai bastioni di Porta Venezia a<br />
corso Venezia e da via Palestro a via<br />
Manin. Inoltre, vennero messe numerose<br />
statue e vennero edificati il<br />
museo di storia naturale e il planetario,<br />
che ancora oggi sono meta di turisti,<br />
scolaresche e cittadini curiosi.<br />
Elisa Fornasetti, 3ª D<br />
l’Expo. L’esposizione internazionale<br />
che durò dal 28 Aprile 1906 all’11<br />
Novembre del 1906; si svolse in padiglioni<br />
ed edifici appositamente costruiti<br />
alle spalle del Castello<br />
Sforzesco e nell’aerea dove più tardi,<br />
sorgerà la fiera di Milano.<br />
Per realizzare ciò si decise di creare<br />
due settori distinti, uno all’interno del<br />
Parco Sempione e un altro nel retro<br />
di Piazza d’Armi.<br />
Pertanto fu portato in Piazza d’Armi,<br />
tutto il materiale pesante ferroviario,<br />
mentre il Parco Sempione fu dedicato<br />
alle mostre relative all’arte; si pensò<br />
inoltre di collegare i due settori con<br />
una linea ferroviaria elevata.<br />
L’idea di creare un’esposizione internazionale<br />
a Milano fu del 1902 per<br />
celebrare il traforo del Sempione, ma<br />
all’epoca si pensava solamente di<br />
sviluppare un’esposizione di trasporti.<br />
L’immagine simbolo della mostra fu<br />
realizzata da Leopoldo Metlico Vitz<br />
in onore appunto del traforo del Sempione.<br />
Marta Azzini, 2ª D<br />
la Fotocinematografia, la Fonderia,<br />
l'Informatica, la Metallurgia, l'Orologeria,<br />
le Auto, le Moto, l'Acustica, gli<br />
Strumenti musicali e numerosi laboratori<br />
interattivi.<br />
Alcune sale del museo vengono dedicate<br />
ad esposizioni temporanee,<br />
conferenze e concerti.<br />
Per i ragazzi, ma in realtà anche per<br />
gli adulti, sono attivi diversi laboratori<br />
interattivi, dove è possibile svolgere<br />
attività pratiche sotto la<br />
supervisione e la guida di un animatore<br />
scientifico.<br />
Gli argomenti sono adatti a tutti i<br />
gusti: energia, metalli, ceramica, movimento,<br />
elettricità, chimica, colori,<br />
bolle di sapone e molto altro.<br />
Lorenzo Magnaghi, 3ª D