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Tiepolo maggio 2010 - Scuola media Statale "GB Tiepolo"

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20<br />

Tra le “Terre<br />

di mezzo”<br />

e web tv,<br />

piccoli<br />

giornalisti<br />

crescono<br />

Quest'anno la scuola <strong>Tiepolo</strong><br />

ha organizzato un<br />

corso di giornalismo gratuito<br />

per tutti i ragazzi che,<br />

stimolati dall’esperienza<br />

del nostro giornale scolastico,<br />

volevano conoscere<br />

meglio i meccanismi di<br />

funzionamento delle redazioni<br />

dei giornali e che magari<br />

sognano di diventare<br />

in un futuro giornalisti. Il corso, seguito<br />

da più di sessanta ragazzi, è<br />

stato strutturato in 5 lezioni tenute da<br />

giornalisti che hanno frequentato la<br />

scuola di giornalismo IFG Carlo De<br />

Martino di Milano: Maria Gallelli,<br />

che l’anno scorso era una delle nostre<br />

prof., Camilla Tagliabue, Valentina<br />

Buzzi, Antonio Sanfrancesco.<br />

Ognuno si è occupato di un aspetto<br />

particolare: la struttura del giornale e<br />

il funzionamento di una redazione,<br />

l’organizzazione delle agenzie di<br />

stampa, i siti internet, la web tv, la<br />

radio. In particolare, il 15 aprile la lezione<br />

è stata dedicata al magazine<br />

“Terre di mezzo”, di cui ci ha parlato<br />

il direttore, Elena Parasiliti.<br />

Il magazine, nato nel 1994, precedentemente<br />

aveva il nome di “Giornale<br />

di strada” e sin dall'inizio aveva<br />

e ora ha mantenuto molte tipologie di<br />

articoli che possono essere individuate<br />

in tre categorie:<br />

- notizie in circolo, che affronta l'attualità,<br />

spesso con note di denuncia<br />

a favore di coloro che non hanno<br />

voce.<br />

- alternative possibili, che affronta<br />

soluzioni dirette a migliorare la vita<br />

quotidiana;<br />

- riserve mentali che accoglie i commenti<br />

dei lettori e le loro proposte.<br />

Siamo rimasti tutti stupiti quando il<br />

direttore Elena Parasiliti ci ha raccontato<br />

dell'origine di questo straordinario<br />

mezzo di informazione.<br />

Semestrale della <strong>Scuola</strong> Media <strong>Statale</strong> “<strong>Tiepolo</strong>” di Milano<br />

Anno XIX - Maggio <strong>2010</strong><br />

Redazione<br />

Albarosa Camaldo<br />

caporedattore<br />

(Ordine Nazionale dei Giornalisti, Tessera n. 102661)<br />

Rosa Bertolini<br />

coordinamento<br />

Roberta Borruso<br />

Eraldo Bray<br />

Antonino Buccheri<br />

Giuliana Caleo<br />

Elisabetta Cazzolla<br />

Patrizia Pimpinelli<br />

Enrico Saravalle<br />

Paola Torri<br />

Per raggiungere il <strong>maggio</strong>r numero<br />

di lettori, e aiutare le persone in difficoltà<br />

ad avere un lavoro onesto, si<br />

pensò di ricorrere alla distribuzione<br />

a mano <strong>media</strong>nte gli strilloni. Arrivarono<br />

così alcuni ragazzi di colore,<br />

della comunità senegalese migrante,<br />

che generalmente vendevano la loro<br />

merce sulle spiagge. Si raggiunse<br />

così lo scopo e si riuscì ben presto a<br />

vendere anche tramite abbonamento.<br />

Questo comportò un'evoluzione nel<br />

modo di comporre il giornale e, grazie<br />

alla sua professionalità e originalità<br />

dei suoi articoli, ottenne<br />

numerosi premi. Ricordiamo il premio<br />

Accardi, ottenuto per un articolo<br />

sui profughi, e il Sodalitas, per un articolo<br />

sui problemi sociali.<br />

Pur lavorando in modo indipendente,<br />

il mensile è riuscito a stabilire alcuni<br />

contatti con dei siti e dei portali come<br />

ad esempio rock.it o con realtà importanti<br />

come Legambiente..<br />

Chi vuole saperne di più o abbonarsi<br />

può consultare il sito www.terre.it,<br />

contattare la redazione segreteria@terre.it<br />

o chiedere informazioni<br />

ai ragazzi che lo vendono.<br />

L’ultima lezione che frequenteremo<br />

sarà tenuta da Ottavio Rossani giornalista<br />

del “Corriere della sera”.<br />

Siamo pronti per ascoltarlo e tirare<br />

così le fila del lavoro svolto durante<br />

quest’anno.<br />

Gabriel Garofalo,<br />

Nicolò Uccellini, 2ª I<br />

Elena Parasiliti, il direttore di Terre di mezzo<br />

con gli alunni del corso di giornalismo<br />

Realizzazione grafica e stampa<br />

Elegraf - Arti Grafiche - Via Gallarata, 92/94/96<br />

20019 Settimo Milanese - Milano<br />

prestampa@elegrafsrl.it - www.elegraf.it<br />

Diremmo tutti “che forza!” ad una<br />

cosa del genere.<br />

Ma ne siamo proprio sicuri?<br />

Dopo l’esperienza del 17 aprile abbiamo<br />

capito che ci sono molti lati su<br />

cui riflettere prima di dire che forza<br />

parlando di questo sport.<br />

Innanzitutto bisogna imparare ad utilizzare<br />

bussola e cartina.<br />

Ma non è questo certo un deterrente:<br />

la cartina rappresenta case, zone<br />

aperte, gli obiettivi da raggiungere (le<br />

lanterne che vanno trovate nel minor<br />

tempo possibile) ed i percorsi.<br />

La bussola richiede una istruzione<br />

minimale: dov’è il nord?<br />

Il torneo di scacchi<br />

Ormai da qualche anno, la nostra<br />

scuola partecipa al torneo regionale<br />

di scacchi organizzato dalla UESM<br />

(Università Europea Sport della<br />

Mente), con sede in Via S. Guzzone,<br />

ed è sempre riuscita ad ottenere<br />

buoni risultati.<br />

Anche quest’anno i professori di educazione<br />

fisica hanno scelto sei studenti<br />

per formare la squadra che<br />

avrebbe rappresentato la <strong>Tiepolo</strong> al<br />

torneo.<br />

Così, dopo qualche lezione di allenamento,<br />

il giorno 23 febbraio noi ragazzi<br />

ci siamo avviati, assieme alle<br />

professoresse De Peppo e Ucussich,<br />

verso la sede della UESM, dove abbiamo<br />

disputato le semifinali.<br />

Non si può certo negare di non aver<br />

avuto un po’ di tensione, soprattutto<br />

per quelli che non avevano mai partecipato<br />

ad un simile evento.<br />

Nonostante ciò, ci sentivamo tutti carichi<br />

e pronti per affrontare con successo<br />

i nostri avversari.<br />

Una volta giunti là, abbiamo preso<br />

posto ai lunghi tavoli dove erano collocate<br />

le numerose scacchiere e, al<br />

via dei giudici, abbiamo incominciato<br />

la nostra prima partita.<br />

Il torneo era diviso in due giornate,<br />

Negli ultimi tempi, nell’ambito delle<br />

attività per l’orientamento alla scuola<br />

superiore, noi alunni di terza <strong>media</strong><br />

abbiamo partecipato a parecchi openday.<br />

Io sono andata a visitare solo<br />

due scuole: il Liceo Volta e il liceo<br />

Donatelli, entrambi scientifici. La<br />

prima giornata aperta a cui ho partecipato<br />

è stata quella al Donatelli, un<br />

sabato di novembre. Quando siamo<br />

entrate, mia madre ed io, siamo andate<br />

subito in Aula Magna, dove abbiamo<br />

ascoltato il discorso del<br />

Dirigente sui programmi, gli orari, i<br />

laboratori e…. la Riforma Gelmini.<br />

La seconda scuola che ho visitato, al<br />

mese di gennaio, è stato il liceo Volta<br />

che abbiamo però avuto occasione di<br />

Orientamento<br />

per prati, parchi<br />

e boschi<br />

La difficoltà più grande è imparare<br />

tutti i simboli che, solo per gli esordienti,<br />

sono circa cinquanta.<br />

Per vincere bisogna individuare sulla<br />

cartina i percorsi più brevi che però<br />

non sempre possono essere seguiti:<br />

esistono, infatti, zone non utilizzabili<br />

denominate V3.<br />

Gli altri concorrenti fanno di tutto per<br />

trarre in inganno gli avversari e fargli<br />

sbagliare strada.<br />

Si deve tenere ben stretto il “testimone”<br />

rappresentato da un foglio numerato<br />

che va timbrato ad ogni<br />

rinvenimento di lanterna.<br />

Non è finita: le lanterne devono essere<br />

conquistate in ordine numerico<br />

le semifinali e le finali, ciascuna delle<br />

quali era divisa a sua volta in tre<br />

round (tre partite).<br />

Dopo ciascuna partita veniva affissa<br />

ad una parete la classifica aggiornata<br />

e noi giocatori avevamo un po’ di<br />

tempo per riposarci e prepararci al<br />

round successivo.<br />

Così, dopo l’emozione di scoprire la<br />

posizione della propria squadra… via<br />

con un’altra partita!<br />

Sebbene sia stato un po’ impegnativo<br />

dal punto di vista mentale, ci siamo<br />

divertiti davvero molto e, una volta<br />

finita l’ultima partita delle semifinali,<br />

ci siamo incamminati verso casa, con<br />

la gioia per i risultati ottenuti quel<br />

giorno, ma con la tensione per le successive<br />

finali a cui eravamo riusciti a<br />

classificarci.<br />

Il giorno dopo, alla fine dell’orario<br />

scolastico, siamo andati di nuovo alla<br />

sede del torneo accompagnati questa<br />

volta dal professor Curtarelli.<br />

La voglia di vincere e la paura di sbagliare<br />

erano più forti del giorno<br />

prima, ma sapevamo che l’unica cosa<br />

da fare era concentrarsi sulle prossime<br />

tre partite e non pensare ad<br />

altro. Sfida dopo sfida la tensione saliva<br />

sempre di più, fino al tanto atteso<br />

E dopo la <strong>Tiepolo</strong>...<br />

Una giornata alla scuola superiore<br />

vedere meglio quando siamo andati<br />

ad assistere ad alcune lezioni. Per la<br />

precisione, alcuni compagni ed io,<br />

venerdì 29 gennaio, anziché alla <strong>Tiepolo</strong><br />

, ci siamo recati al liceo Volta.<br />

Lì siamo stati accolti da una Docente<br />

di Italiano e Latino che ci ha divisi in<br />

gruppi; abbiamo così potuto assistere<br />

a due ore di lezione, una di Storia e<br />

una di Inglese, sempre in una classe<br />

prima. Il prof. Di Storia stava spiegando<br />

il teatro greco e faceva vari<br />

collegamenti con le altre materie;<br />

nell’altra ora invece siamo andati in<br />

un’altra classe dove gli alunni stavano<br />

facendo una verifica di inglese<br />

e abbiamo notato che erano un po’<br />

più avanti rispetto a noi ma, almeno<br />

Il prof. Massimo Curtarelli<br />

con i ragazzi<br />

se si è in possesso di una scheda elettronica.<br />

Insomma per me la prima gara è stata<br />

sì emozionante ma anche molto difficile.<br />

Per fortuna il tempo era sereno,<br />

la temperatura ideale e si gareggiava<br />

in un parco con poche asperità e<br />

senza zone proibite.<br />

La nostra mitica <strong>Scuola</strong> si è piazzata<br />

al primo posto con il grande Filippo<br />

Meani della classe 1° e sotto la supervisione<br />

dell’unico, impareggiabile<br />

e supremo Prof. Curtarelli.<br />

Per quanto mi riguarda, rammento<br />

con dolore ancora oggi il gran mal di<br />

gambe!!!<br />

Marco Onorato, 1ªA<br />

momento delle premiazioni, che<br />

erano previste alle sei del pomeriggio.<br />

Sebbene consapevoli di quante partite<br />

avesse vinto ciascuno di noi, non<br />

sapevamo come la <strong>Tiepolo</strong> si fosse<br />

posizionata a livello regionale.<br />

Prima di passare alla classifica delle<br />

scuole, sono però state premiate le<br />

migliori scacchiere, ossia i giocatori<br />

che avevano vinto tutte le sei partite<br />

indipendentemente dal risultato della<br />

squadra.<br />

Con nostra immensa gioia e stupore<br />

abbiamo visto andare verso il tavolo<br />

della giuria e dei premi il nostro compagno<br />

di squadra Bushman della 3ªL,<br />

che ha vinto il premio come miglior<br />

quarta scacchiera.<br />

Dopo la nomina di diversi premi e<br />

scuole, è giunto il “nostro” momento<br />

e … la <strong>Tiepolo</strong> è arrivata sesta!<br />

Nonostante non fossimo arrivati<br />

primi, eravamo tutti molto contenti,<br />

divertiti e soddisfatti di questa nuova<br />

esperienza.<br />

Inoltre ciascuno di noi ha ricevuto<br />

una medaglia, Bushman una coppa e<br />

la <strong>Tiepolo</strong> l’attestato ed una copia<br />

della classifica finale.<br />

Stefano Intropido, 3ª A<br />

metà del compito, saremmo stati in<br />

grado di svolgerlo.<br />

Dopo questa lezione, siamo andati un<br />

po’ in corridoio per fare l’intervallo<br />

e poi in aula video con la Docente<br />

che ci aveva accolti per parlare delle<br />

nostre impressioni e, dopo ancora,<br />

abbiamo fatto il giro della scuola; ci<br />

accompagnavano alcuni ragazzi di<br />

quarta che poi ci hanno portato nel<br />

seminterrato, le cosiddette “catacombe”,<br />

dove abbiamo visitato le palestre.<br />

A me piacerebbe frequentare questo<br />

istituto anche se credo che sarà un<br />

po’ dura, ma il liceo richiede comunque<br />

molto impegno!<br />

Anita Papetti, 3ª A

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