REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO
REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO JUNHO 2021
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JUNHO 2021
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VITOR MEDEIROS IN UnA CHIacCHIERATA ESCLUSIVA
In una chiacchierata esclusiva per la Rivista Connessione in Italia presentiamo Vitor Medeiros, fotomodello
e direttore di batteria di “G.R.E.S. Acadêmicos do Grande Rio”. Vitor Medeiros è nato a Rio de Janeiro,
nella “baixada fluminense” nel “Duque de Caxias”, il 20 giugno 1995.
Claudio Penido: Vitor, quando è nata la tua passione
per il carnevale?
Vitor Medeiros: La mia passione per il carnevale è
iniziata durante l’infanzia, a 6 anni, influenzata da
mia nonna materna “Vó Marly” che è innamorata di
“GRES Estação Primeira de Mangueira”. Essendo residente
e nato a “Duque de Caxias” non è stato difficile
identificarmi con la scuola del mio quartiere, la
tricolore “fluminense” “Grande Rio”, e con essa sono
diventato un professionista nel mondo del samba.
Claudio Penido: Cosa significa per te oggi “Grande
Rio”?
Vitor Medeiros: “Grande Rio” oggi è la mia più
grande passione. Sono diventato un professionista e
ho formato una grande famiglia con una legione di
amici da tutto il mondo.
È molto magico.
Claudio Penido: Dopo essere diventato professionista,
sei stato invitato a partecipare ad altre associazioni?
Vitor Medeiros: Sì. Il mondo del samba mi ha dato la
possibilità di fare partecipazioni speciali in altre associazioni
come: “G.R.E.S. Imperatriz Leopoldinense”,
“G.R.E.S. Mocidade Independente de Padre Miguel”
e “G.R.E.S. Estação Primeira de Mangueira”.
Claudio Penido: Entrando nella “Grande Rio”, qual
è stata la tua traiettoria? Hai passato altri segmenti?
Vitor Medeiros: Mi sono unito alla batteria della
scuola di samba junior “G.R.C.E.S.M. Pimpolhos da
Grande Rio” e il mio contatto al carnevale era sempre
solo con strumenti musicali.
Nel mio caso, mi sono identificato di più con il sonaglio.
Claudio Penido: Oltre al sonaglio, qual è l’altro strumento
con cui ti identifichi?
Vitor Medeiros: Mi identifico con il “surdo de terceira”
ma ovviamente, con l’esperienza, sono in grado di
fare un “workshop” con altri strumenti perché ho una
grande conoscenza in ambito strumentale.
Claudio Penido: Come vedi il mondo del Samba
oggi?
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