REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO
REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO JUNHO 2021
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JUNHO 2021
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AYRTON
SENNA:
IL RE TRISTE
“Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota e corro
veloce per la mia strada” cantava il compianto
Lucio Dalla due anni dopo quel tragico primo
maggio 1994 a Imola. Classe 1960 come il Dio
del Calcio Diego Armando Maradona, Ayrton
Senna è stato un dio dell’automobilismo e un
eroe nazionale. Al rientro in patria del feretro
avvolto dalla bandiera del suo amato Brasile,
una folla oceanica lungo le vie di São Paulo gli
ha tributato l’ultimo omaggio e c’è chi ha rivisto
in quelle scene di disperazione collettiva delle
analogie con i funerali del presidente egiziano
Nasser nel 1970. Tanto per essere chiaro e non
fare l’ipocrita come sarebbe facile in queste
occasioni, ci tengo a precisare che il sottoscritto
non era un tifoso del tre volte Campione del
Mondo di Formula 1 e per un semplicissimo
motivo: da innamorato della Ferrari, non avrei
mai potuto fare il tifo per un pilota di un’altra
scuderia. Nonostante questo, per un decennio
Ayrton ha fatto parte anche della mia vita di
appassionato delle quattro ruote e della sua
carriera conserverò per sempre dei ricordi
indelebili. La prima volta che sentii parlare di
lui fu una lontana domenica del 1984 al Gran
Premio del Principato di Monaco: subito dopo
pranzo andai a dormire come d’abitudine ma
al risveglio la corsa era già finita. Mio padre mi
disse che causa una pioggia torrenziale avevano
deciso di interrompere la gara e la vittoria
andò ad Alain Prost davanti al sorprendente
giovane brasiliano Senna alla guida della modesta
Toleman. Nonostante il secondo posto
gli andasse stretto, quella domenica il 24 enne
Ayrton rivelò tutto il suo straordinario talento
volando sull’asfalto bagnato di Montecarlo,
mentre i suoi più esperti colleghi affannosamente
riuscivano a restare in pista. L’appuntamento
con la prima vittoria in carriera era soltanto
rimandato e, infatti, giunsero nel 1985
alla seconda prova del mondiale. Gran Premio
del Portogallo sul circuito di Estoril: al volante
della bellissima Lotus targata John Player Special,
Senna stacca tutti e diventa “Il Mago della
pioggia”. In condizioni d’asciutto, la musica
per gli avversari non cambia e la precisione e
pulizia di guida del brasiliano si esaltano nei
circuiti cittadini di Detroit e Phoenix, per non
parlare del suo preferito: Montecarlo (record
assoluto di sei successi di cui cinque consecutivi).
In dieci anni da assoluto protagonista
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