09.06.2021 Views

REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO

REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO JUNHO 2021

REVISTA CONNESSIONE VII EDIÇÃO
JUNHO 2021

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

della Formula 1, rimarrà indimenticabile la

sua rivalità con il “Professore” Prost sfociata

in due celebri incidenti a Suzuka: il primo nel

1989, a quattro giri dal termine, che consegnò

il titolo al francese; il secondo, invece, alla prima

curva del Gran Premio del Giappone 1990

quando lo storico rivale guidava la Ferrari e il

brasiliano si riprese di forza il numero 1 sulla

vettura di Ron Dennis. Perfezionista maniacale,

professionista senza eguali, dopo sei stagioni

in McLaren passò alla Williams per tentare

di eguagliare il record di cinque mondiali di

Manuel Fangio ma un tragico destino frantumò

il sogno alla curva del Tamburello, al settimo

giro del Gran Premio di San Marino. Fu

la drammatica conclusione del weekend più

nero nella storia della Formula 1: nelle libere

del venerdì, lo spettacolare volo della Jordan

di Rubens Barrichello che perse conoscenza

ma fortunatamente si salvò, e poi nelle prove

ufficiali del sabato la morte dell’austriaco

Roland Ratzenberger uscito a oltre 300km/h

alla curva Tosa oggi intitolata a Gilles Villeneuve.

Quando vidi in diretta la sua macchina

sbandare e schiantarsi violentemente contro il

muro, dentro di me ebbi la netta sensazione

che non ce l’avrebbe fatta. Speravo vivamente

di sbagliare ma purtroppo non fu così e la

consapevolezza che l’incidente sarebbe stato

evitabile, non fa che aumentare la rabbia e il

dispiacere. Dopo tre mondiali conquistati, 41

vittorie e 65 pole positions, Senna stava per ingaggiare

un fantastico duello con il suo erede

Michael Schumacher che proprio in quel 1994

sarebbe diventato iridato per la prima volta.

Magari un giorno l’avremmo visto alla guida

della Rossa di Maranello e i tifosi ferraristi sarebbero

impazziti per lui che, non è mistero,

avrebbe voluto chiudere la carriera proprio in

Ferrari. Un altro sogno infranto come il cuore

della sua amante più famosa, la top model

americana Carol Alt, con cui Ayrton ha vissuto

una travolgente quanto clandestina love

story. Belli, ricchi e famosi, formavano davvero

la coppia più bella del mondo: il Re dallo

sguardo triste e l’espressione malinconica e

“La più bella del reame”.

Stefano Aloe

6 4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!