12.10.2022 Aufrufe

Kunstbulletin November 2022

Unsere November Ausgabe für 2022 mit Beiträgen zu Latefa Wiersch, Ann Demeester, Kunst und Klima, Grace Schwindt, uvm.

Unsere November Ausgabe für 2022 mit Beiträgen zu Latefa Wiersch, Ann Demeester, Kunst und Klima, Grace Schwindt, uvm.

MEHR ANZEIGEN
WENIGER ANZEIGEN

Sie wollen auch ein ePaper? Erhöhen Sie die Reichweite Ihrer Titel.

YUMPU macht aus Druck-PDFs automatisch weboptimierte ePaper, die Google liebt.

La rassegna ‹Giardini in Arte› del Monte Verità ad Ascona, dedicata<br />

al tema della sostenibilità e riutilizzo, invita in questa edizione<br />

Enrica Borghi con le sue elaborazioni scultoree di bottiglie di<br />

plastica. ‹Molecole d’acqua› si presenta come opera individuale,<br />

risultato di un workshop didattico e collettivo. Barbara Fässler<br />

Da un quarto di secolo Enrica Borghi usa scarti di bottiglie di plastica che elabora<br />

con tecniche artigianali come l’intaglio, l’intreccio o il mosaico, creando sculture e installazioni<br />

prevalentemente figurative: dal vestito della sposa al totem, dal mandala<br />

al tappeto, dalla molecola d’acqua all’onda. La sua ricerca sul riciclaggio e l’acqua è<br />

quindi perfetta per la rassegna ‹Giardini in Arte› dedicata al rapporto uomo-natura e<br />

che quest’anno esplora il tema della sostenibilità e del riutilizzo.<br />

La mostra, dal titolo ‹Molecole d’Acqua› e curata da Nicoletta Mongini e Riccardo<br />

Caldura, presenta numerose opere scultoree in bianco e nero. Il progetto è stato sviluppato<br />

con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia che hanno partecipato<br />

al workshop ‹Venezia Waste Value› organizzato insieme all’associazione culturale<br />

CREA. L’intenzione: sensibilizzare al tema dello spreco e dell’inquinamento dell’acqua<br />

e collegare simbolicamente la laguna veneta e il Lago Maggiore.<br />

Il fatto che nella mostra non si comunichi che si tratti di un’operazione didattica<br />

e collettiva e che le bottiglie siano state sponsorizzate da una fabbrica, potrebbe<br />

provocare dei malintesi nella comprensione: le opere paiono di primo impatto come<br />

bricolage con materiali recuperati.<br />

Con la crescita dell’attenzione ai temi di sostenibilità ambientale nella contemporaneità,<br />

alcuni artisti trasformano in opere materie plastiche trovate, realizzando<br />

effetti metamorfici sorprendenti. Negli assemblaggi di Tony Cragg con oggetti di plastica<br />

recuperati, la percezione cromatica dell’insieme prevale sul riconoscimento<br />

del singolo pezzo. Liz Larner lega, colora e unifica i rifiuti di plastica fino a trasformarli<br />

in paesaggi terrestri o marini che inondano lo spazio. Ma l’artista che stupisce<br />

di più in questa corrente dell’alterazione di materie riutilizzate è il Ghanese El<br />

Anatsui con i suoi arazzi tessuti insieme a pezzi di metallo, plastica e stoffa. Nella<br />

sua opera, forma e funzione dell’oggetto originario spariscono per dare luce a un<br />

organismo stupefacente.<br />

Nelle elaborazioni di Enrica Borghi esposte al Monte Verità, invece, la materia prima<br />

rimane completamente riconoscibile. Non avviene quella trasformazione magica<br />

che conosciamo dal processo alchemico, oppure quell’effetto causato dalle famose<br />

immagini illusorie – Kippbilder – nelle quali è possibile vedere due soggetti differenti<br />

a seconda del punto di vista.<br />

Barbara Fässler è artista, critica d’arte e docente di arti visive alla KMSU. barbarasic.faessler@gmail.com<br />

→ ‹Enrica Borghi – Molecole d’acqua›, fino al 1.11., Fondazione Monte Verità, Ascona<br />

↗ www.monteverita.org<br />

FOKUS // ENRICA BORGHI<br />

55

Hurra! Ihre Datei wurde hochgeladen und ist bereit für die Veröffentlichung.

Erfolgreich gespeichert!

Leider ist etwas schief gelaufen!