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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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82010dimensione<strong>geometra</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegidei Geometri eGeometri laureati delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


Indice4 EditorialeNon è vero che c'è la semplificazione delle procedure in ediliziadi Bruno Razza8 FORMAZIONEUna proposta per la formazionedi Giorgio Nardini18 La formazione continua ed obbigatoria dei Geometridi Bruno Razza24 "L'altro lato" dell'alternanza scuola-lavorodi Luigi Francescuttidimensione <strong>geometra</strong>31 Lo "stage" continua ad essere uno strumento preziosodi conoscenza e crescitadi Eleonora, Elisa e Giulia35 PREVIDENZAMOD. 17/2010 - Novità importanti per le rifatturazionidelle spese degli studi professionalidi Tiziano Fior36 FISCOIn vigore il nuovo modello "VK03U" per gli studi di settoregià per la denuncia di quest'annodi Angelo Bortolus45 FORMAZIONECalendario dei Corsi e dei Seminari per i Geometri in Regione8/2010


EditorialeNon è vero che c’è la semplificazionedelle procedure in ediliziaLe disposizioni regionali in materia antisismica, frenano ed ostacolanogravemente le attività edilizie con burocratismi fuori dal tempo e dalla realtàdi Bruno Razza8/2010 dimensione GEOMETRAIl direttore di DGBruno RazzaOrmai in molti operatori del settore, cisiamo accorti delle ulteriori difficoltà incui va incontro l’edilizia, con l’applicazionedella L.R. 16/2009, riguardante le“norme per la costruzione in zona sismicae per la tutela fisica del territorio”.Naturalmente noi tutti che oggi ci lamentiamo,siamo colpevoli di non aververificato per tempo i contenuti dellanorma ed ora in fase applicativa, nescontiamo amaramente le conseguenze,accorgendoci dell’esistenza di unaseverità procedurale fino a qualchetempo fa, inimmaginabile per gran partedelle località della nostra Regione.Il nostro disappunto è ancor di più accentuatoin quanto, trovandoci in unazona d’Italia dove il rispetto della legalitàe delle norme è un fatto del tuttoscontato e normale, siamo costretti adaffrontare difficoltà burocratiche senzaprecedenti e forse, anche senza grandisignificati per ciò che le nuove normevogliono tutelare nella nostra realtà,applicando con la nostra consueta rigorosaserietà, norme che andrebberoapplicate con la stessa determinazionea l’Aquila o ad Afragola, piuttosto che aCormòns e Gorizia.Come noto, tutto nasce dal Testo Unico(380/2001 – Normativa tecnica per4l’edilizia) e dalla conseguente nuovadefinizione della classificazione sismicadei Comuni della nostra regione, resasiindispensabile dopo la “scoperta”dell’esistenza di valori delle accelerazionisismiche superiori ai corrispondentivalori di riferimento, utilizzati per la ormaivecchia classificazione sismica delterritorio regionale del 2003.Poi le norme procedurali assolutamenteburocratizzate, definite con la legge regionale16 dell’11 agosto 2009, hannofatto il resto.La deliberazione della Giunta regionaledel 6 maggio 2010, n° 845 ha classificatole zone sismiche, indicando le aree abassa ed alta sismicità per tutti i Comunidel Friuli Venezia Giulia. Con questanuova classificazione, le zone sismiche1 e 2, sono state considerate ad altasismicità e le zone 3, a bassa, mentrein un’evidente criterio di irrigidimentodella norma, la vecchia zona 4 è stataeliminata.Così molti comuni, che prima eranoclassificati nelle zone a bassa sismicità,sono stati classificati in quelle ad alta,dovendo evidentemente per le praticheedilizie, sottostare a norme e procedurepiù rigide e severe.La nostra lamentela non è diretta nei


confronti di questa nuova classificazione,che certamente sarà suffragata dabasi scientifiche motivate e puntuali,ma nei confronti dell’attivazione di procedurecomplesse da superare, in formaassolutamente indifferenziata, perogni tipo di costruzione, dall’ospedalealla legnaia.In ogni caso, un piccolo appunto deveessere consentito ad uno che conoscebene la sua piccola provincia; qualcunoLigosullo, Prato Carnico, Rigolato e Tarvisiosono a bassa sismicità, alla stessastregua di Lignano o Villa Vicentina (?).Verrebbe da chiedersi se i nostri amministratoriregionali, paladini di sostegniall’edilizia, di snellimento e di semplificazionedelle procedure, oggi si rendonoconto della portata disastrosa chele incombenze previste comportanoa questo settore, già di per se in gravedifficoltà a causa della crisi e delladimensione <strong>geometra</strong>dovrà spiegarmi perché Farra d’Isonzo èin zona 2 e la limitrofa Gradisca d’Isonzoè in zona 3, oppure Moraro in zona 2 el’adiacente Mariano del Friuli in zona 3.Senza addentrarmi nella classificazionedei Comuni delle altre provincie, chenon conosco bene dal punto di vistageografico, ma che di certo presentanoagli occhi del profano, qualche evidentediscrasia nella classificazione sismica,posso appuntare che Forni di Sopra edi Sotto sono ad alta sismicità, mentreForni Avoltri è a bassa simicità; oppureindisponibilità di risorse economiche efinanziarie dei cittadini.Molti si chiedono che fine abbia fattoil piano casa, certamente ottima idea,ma chi dei nostri clienti riesce ad attivarlo,…con quali denari? Oppure dov’èfinita la tanto vantata semplificazionedelle procedure DIA, quelle del famosodetto “basta una Dia”, a cui i nostrisolerti Uffici Tecnici Comunali fanno seguireinizio e fine lavori, progetti, calcoli,depositi, verifiche, controlli, durc, certificazioni,corrispondenze ed ogni altro58/2010


dimensione GEOMETRAtipo di procedura tecnica, prevista edovuta ragionevolmente per opere benpiù consistenti e necessarie.Oggi, mentre i nostri amministratoriregionali discutono e si accapiglianoper le loro auto blu o per dare ragionea Fini o Berlusconi, la nostra edilizia èpraticamente ferma ed i nostri operatoridel settore, debbono tormentarsi (malee poco pagati) nel produrre una serieinfinita di atti, anche per la cosiddettacostruzione della casetta per il cane,rallentando l’inizio dei lavori, bloccandoi cantieri, impedendo ogni tipo di ripresa,in attesa di verifiche e calcoli doppie tripli, che certifichino la bontà e lacompetenza di progettisti, di calcolatorie collaudatori. Ma non ci sono già fior diprofessionisti che lavorano, calcolano,progettano e si assumono con la lorofirma ogni tipo di responsabilità, anchepenale e personale?Evidentemente per il nostro legislatorenon basta.Quando il progetto è approvato o la Diapresentata, ci sono altri sessanta giornicome minimo, per rispettare le procedureantisismiche, tra deposito, verificae controllo, prima di poter iniziare i lavori,senza naturalmente che qualcunosi sogni di interrompere i termini, magariper chiedere la verifica al taglio deichiodi di un impalcato in legno (comegià successo).Tutto ciò ha messo in moto un imbarbarimentoprocedurale, che andrebbeprobabilmente bene per le strutture diparticolare importanza e non certo per ilgazebo del mio vicino o per la ristrutturazionedel bagno di mia zia.Ma tant’è, la Direzione Provinciale deiLavori Pubblici di Udine, ha predispostoun apposito modello da seguire per lapresentazione di quella che un tempochiamavamo “denuncia delle opere incemento armato”. Questo modello contieneun interminabile elenco di allegatie c’è obiettivamente da temere, chesarà adottato e diventerà usuale in ogniprovincia.Tra gli assurdi allegati, spiccano i ”disegniesecutivi delle strutture adeguatialla definizione dell’intervento strutturale…(e fin qui ci mancherebbe…ma poisi prosegue con..), compreso sezionie prospetti, in ogni suo aspetto, generalee particolare (?). E poi, relazioni dicalcolo, sulle fondazioni, geotecnica,geologica, sulle caratteristiche dei materiali,asseverazione del progettista,osservanza delle norme, dichiarazionidel progettista, nomina collaudatore incorso d’opera e relativa dichiarazione difavorevole revisione dei calcoli, dichiarazionevita nominale e classe d’uso,piano di manutenzione della parte strutturaledell’opera, ma il top dei top è ovviamentenel “dulcis in fundo”, che recita:“Validazione dei risultati dei calcolie delle verifiche punto 10.2 DM 2008e dichiarazione importo presunto deglielementi e delle opere strutturali, sullabase di specifico computo metrico”.Allora da quanto abbiamo capito fin quie dalle prime esperienze dei colleghiavute direttamente sul campo di battaglia,si tratta della verifica dei codici edelle metodologie di calcolo, che probabilmentedebbono essere verificateda due calcolatori diversi, in modo daottenere risultati attendibili della verificache il calcolo è stato eseguito correttamente.Addirittura c’è chi dice che lostesso calcolo, eseguito dal calcolatorecon i normali programmi informatici attualmenteesistenti, debba essere rical-8/20106


colato manualmente dallo stesso soggetto,per verificare e dimostrare ai controllori,l’attendibilità del programma dicalcolo usato. Come se non bastasse,il computo metrico delle opere strutturaliè d’obbligo, perché in base a questodocumento, l’organismo tecnico di controlloappositamente costituito per ogniprovincia, possa calcolare la parcellada pagare al componente esterno dellostesso organismo, che sarà all’uopoincaricato della verifica dei calcoli relativialle opere strutturali e geotecniche,compensi ad egli spettanti, oltre il gettonedi presenza alle riunioni.Assolutamente non vogliamo dire chequesti professionisti non debbano esserepagati, anzi per una prestazionequalificata, necessaria ed impegnativa,sarebbe anche auspicabile che lo fosseroanche più, di quanto già deliberatoper loro.Ma la lungaggine che questo tipo dicontrollo comporta, è a dir poco insopportabile.L’Impresa, deve presentare tutta la documentazionein Comune. Questo devemandarla entro cinque giorni in Regione(Direzione Provinciale Lavori Pubblici) equesta a sua volta, ha 50 giorni di tempoper restituirla approvata al Comune,il quale poi deve rilasciare l’autorizzazioneall’inizio dei lavori.Sempre che non ci sia necessità di chiedereintegrazioni od addirittura il diniego,motivi di rallentamento imprescindibiledell’iter procedurale.Naturalmente questo succede per i Comuniad alto rischio sismico (quasi tutti),mentre a quelli a basso rischio sismico,è concessa la possibilità (bontà del legislatoreregionale) del procedimentosemplificato, che è quello già previgentee che tutti conosciamo: deposito,attivazione del cantiere, eventuale sorteggioper la verifica, ecc..Ora sarebbe il caso di intervenire anchee soprattutto da parte degli amministratoriregionali con qualche aggiustamentointerpretativo o normativo e credoche le categorie professionali tecniche,invece di litigare tra di loro sul nulla, potrebberorivolgersi unitariamente allaRegione e dire la loro, nell’interesse ditutti e soprattutto di coloro che possonorisollevare la nostra edilizia.78/2010 dimensione <strong>geometra</strong>


FormazioneUna proposta per la formazionedi Giorgio NardiniGiorgio NardiniGiorgio Nardini è nato a Gorizia nel 1948, si è diplomato Geometra nel 1969 ed ha poisvolto la sua attività lavorativa per più di trent’anni presso una società di telecomunicazioni.Si è laureato in scienze politiche con indirizzo sociale nel 1991. Ha partecipatoad un Master in Diritto del lavoro ottenendo la specializzazione universitaria nel2003. All’inizio di luglio di quest’anno, si è laureato in Giurisprudenza, con una tesisperimentale in Diritto del Lavoro dal titolo “La crisi occupazionale: strumenti e proposte.Europa, Italia, Regione Friuli Venezia Giulia”. In questa tesi, Giorgio Nardini haparlato diffusamente della formazione ed in particolare ha evidenziato anche quelladel Geometra. Tutta la tesi è molto interessante ed ha suscitato molta attenzione nelmondo universitario, in quello industriale e per quanto a noi vicino, anche nelle Casseedili che hanno avuto l’opportunità di leggerla. Per evidenti motivi di spazio, nonpossiamo permetterci di pubblicarla interamente. però siccome questa tesi contieneuna proposta operativa abbastanza innovativa, ne abbiamo stralciato alcuni spunti(tralasciando necessariamente riferimenti e bibliografia), per confrontare la formazionepossibile nel mondo industriale, nel terziario pubblico e privato, con quella da noiattivata e presente ormai quasi nell’intero pianeta libero professionale. Così abbiamosfruttato l’opportunità offertaci da Giorgio Nardini, per spiegare ulteriormente l’utilitàe la necessità della nostra formazione.dimensione GEOMETRANel procedere alla lettura del LibroVerde, a mano a mano che si sviluppaval’analisi della situazione attuale evenivano individuate le finalità e gliobiettivi da perseguire in futuro, hovisto spesso riflessa la mia esperienzaappena descritta, per numeroseassonanze.Infatti, anche il periodo della miaesperienza è stato caratterizzato da:-un’organizzazione bloccata e incapa-ce di valorizzare il capitale umano;- un corpus normativo stratificato edisarmonico;- una crisi culturale e di valori;- l’esigenza di costante aggiornamentodelle professionalità.Cui è seguito un periodo di:- totale e costante rivisitazioneorganizzativa;8/20108


- forte partecipazione organizzativae motivazionale di tutte le lineeorganizzative e di tutto il personale;- individuazione e monitoraggio di unset d’indicatori per obiettivi;- continuo monitoraggio dei risultatiraggiunti, seguito dall’individuazionedi nuove criticità e loro risoluzione.Così da questo mix di personaliesperienze e indicazioni dettate dalLibro Verde, ha preso corpo questaproposta.ESISTE ANCORAIMPRENDITORIALITà LOCALE?L’elemento centrale e nuovo rispettoal passato, è senz’altro l’allargamentodell’area con la quale interagiscequalsiasi attività imprenditoriale,grande o piccola che sia, anche se talirealtà sono ancora definite “attivitàlocali”.Infatti, una visione localistica è ormaitotalmente errata perché si basa solosull’apparenza. Oggi, qualsiasi attività,per moltissimi aspetti, deve confrontarsie competere con realtà che vanno benoltre il proprio ambito immediato, percui il perimetro ambientale locale vienemeno. Si pensi ad esempio alla sceltadei fornitori dell’energia, di materieprime, di sistemi informatici, ecc.Per quanto attiene la proposta, quiinteressa porre poi l’accento sullaprofessionalità, sulla formazionecontinua e sulla motivazione personale,divenuti elementi centrali per unarisposta competitiva a un mercatosempre più permeabile in terminigeografici.è necessaria una risposta collettiva?Dalle considerazioni fatte emerge quindiche le attività imprenditoriali, se nonsono di dimensioni tali da permettereun’adeguata efficienza anche nellagestione del capitale umano, in tutti isuoi aspetti, dovrebbero essere messenelle condizioni di sopperire a taledeficit con un approccio collettivo versoquesto aspetto. Un primo riscontro aquanto detto è già emerso nella giàcitata proposta Morandini, Presidentedelle PMI, al Forum di Mantova, il 24ottobre 2009.La risposta al problema dovrebbe quindiessere collettiva e passare attraversole varie organizzazioni di categoria.Questa soluzione non deve sembrareinnaturale, se si considera che, giàoggi, le associazioni di categoria sifanno carico di funzioni che, da sempre,sono state considerate come un caricotroppo oneroso perché possano essereattuate dal singolo imprenditore anchedi un certo spessore. Basti pensareai vari servizi di consulenza fiscale,amministrativa, contrattualistica,legale, ecc., cui si aggiungono i variinterventi in rappresentanza e in difesadegli interessi di categoria presso i varienti istituzionali e politici. Ma se tuttociò è vero, allora, anche la gestionedell’occupabilità delle risorse umanedovrebbe essere condivisa.Il prerequisito culturaleNe consegue che l’insieme degli imprenditoriappartenenti a un medesimogenere di attività, o a un medesimoambiente socio-economico, primadi considerarsi in competizione traloro, dovrebbero sentirsi come appartenentia un unico gruppo industriale,a una holding, e di conseguenza agireper la migliore allocazione, utilizzazionee aggiornamento professionale delle risorseumane, a vantaggio di tutti. Madimensione <strong>geometra</strong>98/2010


dimensione GEOMETRAnon solo, il rapporto con il personaledipendente non dovrebbe più essereconsiderato portatore di continua estrisciante contrapposizione e conflittualità.La formazione e la valorizzazione professionaledelle nuove generazioni dilavoratori, nel loro approccio al mondodel lavoro, non dovrebbero pertantoessere considerate, come elementi dicompetenza esclusiva della scuola edei singoli datori di lavoro.Prerequisito fondamentale è quindi unatteggiamento degli imprenditori nuovo,collettivo e più aperto riguardo aquest’aspetto.IL POSSIBILE APPROCCIOCOLLETTIVO ALLA COMPETITIVITàUn passo iniziale, seppur limitato, potrebbeessere costituito dallo sviluppodi un’attività di valorizzazione professionaleprincipalmente dei giovani incerca di lavoro, che possa costituirenon solo un incontro tra domanda eofferta di lavoro, ma anche quell’anellomancante tra scuola e mondo del lavorooggi totalmente mancante.Un’altra caratteristica potrebbe esserela considerazione, per questo genered’intervento, delle vacancies temporanee.Molte volte, infatti, i piccoli e mediimprenditori rinunciano a offrire, neimomenti favorevoli della loro attività,occasioni seppur temporanee di lavoro,per una serie comprensibilissimad’incognite, quali:- l’apprezzabilità dell’incremento marginaleconseguente;- la qualità incerta della futura prestazione;- il livello di formazione professionaledella risorsa temporanea;- il peso di possibili costi per l’adeguamentodella formazione, ecc.8/201010


Inoltre, poiché spesso un rapporto dilavoro a tempo indeterminato costituiscela naturale evoluzione di un inizialecontratto a tempo determinato, si puòaffermare che rapporti di lavoro cosìcaratterizzati costituiscano, il più dellevolte, il primo contatto con il mondodel lavoro dopo il percorso scolastico.Chi scrive ritiene perciò che leassociazioni di categoria, in primis,potrebbero dare un contributoefficace affinché tali momenti possanoincrementarsi e produrre effetti moltopositivi.LA STRUTTURA BASE DELLAPROPOSTADa parte di un’associazione di categoria,o anche da parte di più associazioni dicategoria omogenee, o del medesimoambito socio-economico, si potrebbeprocedere allo sviluppo di un’attivitàper l’incremento dell’occupabilità dellenuove generazioni di lavoratori, graziea un approccio collettivo a questoprogetto.Si dovrebbe pertanto procedereinizialmente a un’analisi della situazioneeconomica e produttiva di tale insiemedi operatori e, tenendo conto deiprocessi di trasformazione produttivi edi mercato, e delle risposte da proporrein termini di sviluppo e competitività,individuare un quantum e il tipo dirisorse umane che potrebbero essereimpegnate, con contratti a tempodeterminato, ma che ora non lo sono,per le ragioni dette prima.Per quanto riguarda poi l’individuazionedei singoli lavoratori da inserire nelprogetto, si potrebbe fare ricorso asegnalazioni qualificate degli stessiassociati oppure ai curricula, raccoltiattraverso vie tradizionali.Lo sviluppo delle professionalitàSi darebbe così vita a un sistema chepermetterebbe, attraverso l’avvio dicontatti con i soggetti prescelti, l’iniziodi un percorso formativo con un primocontratto di natura temporanea.Esaurita la prima esperienza, lavalutazione dell’esito porterebbe aipossibili seguenti sviluppi:- interruzione del rapporto;- un nuovo rapporto, appena sene presenti l’occasione, per conproseguimento del processoformativo;- riorientamento della risorsa versoaltri tipi d’impiego.Procedendo in tal modo si giungerebbegradualmente alla formazioneadeguata di lavoratori che, al crearsidelle condizioni favorevoli, verrebberoassorbiti dal sistema con un rapporto atempo indeterminato.La struttura incentivantePer far ciò e pure necessario un sistemaincentivante, relativamente pocooneroso, ma che si ritiene fondamentaleper produrre, nei lavoratori interessatial processo, una forte motivazionee uno stato psicologico di fiducia nelfuturo.Esso potrebbe consistere in unamodesta indennità giornaliera dacorrispondere al lavoratore, di circa€10-20, in cambio dell’impegnoalla disponibilità alle chiamate ealimentata, pro quota, dall’associazioneimprenditoriale e/o dalla Regione FVG.Tale indennità sarebbe corrispostaalla fine di ogni mese per le giornatelavorative non coperte da contratto.Nell’arco dell’anno però, i periodi diinattività non dovranno superare unadimensione <strong>geometra</strong>118/2010


dimensione GEOMETRAdeterminata percentuale, pena il nonriconoscimento della quota di spettanzapubblica, per evitare il ricorso a questainiziativa oltre le previsioni delle futureassunzioni .Inoltre, al raggiungimento o superamentodi un numero minimo di giornatelavorate, molto utile sarebbe laprevisione del riconoscimento, per iperiodi inattivi, di contributi previdenziali,avendo a riferimento il livello retributivopiù alto percepito.Gli effetti positivi della strutturaincentivanteE’ facile quindi immaginare i positivieffetti motivazionali e psicologici, chetale incentivo e la copertura contributivaprodurrebbero nel lavoratore Essi sipossono così sintetizzare:- la responsabilizzazione del lavoratore,grazie alla quasi certezza che alprimo contratto ne seguiranno deglialtri, e che tale continuità dipenderàanche dalla qualità della prestazione;- una fiducia nel futuro, perché il lavo-ratore, nel prestare la sua opera, nonsi interrogherà di continuo sul suofuturo;- l’ aspettativa di una sistemazioneottimale futura, ottenuta grazie apiù esperienze lavorative diverse,nell’ambito di un medesimo contestoproduttivo, in considerazionedei vincoli personali e delle variabiliimmateriali, e quindi con il massimovantaggio anche per la struttura diriferimento. In sostanza non solo siaffiderebbero delle posizioni lavorativea soggetti ideali, ma anche idealiposizioni lavorative per i soggetti medesimi;- la ricerca di una posizione lavorativaideale, e non di un lavoro “comunque”,sarà possibile anche graziealla previsione della contribuzioneprevidenziale che, anche se non certain assoluto, manterrebbe comunqueviva nel lavoratore l’attenzione agliobiettivi, alla formazione professionalee alla ricerca dell’occupazione8/201012segue a pag. 14


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dimensione GEOMETRAmigliore sia dal lato dell’offerta cheda quello della domanda.La possibilità di continua coperturaprevidenziale, nel caso del superamentodi un minimo periodo annuo lavorato,dovrebbe favorire la disponibilitàdel lavoratore per occupazioni nontotalmente appaganti. Quest’aspettogarantirebbe, oltre una completaprogressione formativa, anchel’acquisizione di esperienze funzionalidiverse che, grazie al contatto diretto,porterebbero a far comprendere megliol’articolazione dei vari ruoli.La formalizzazione del rapportoNaturalmente, come tutti i rapportidi lavoro, il tutto dovrebbe essereformalizzato in uno speciale tipo dirapporto di lavoro, che si ritiene possaessere parificato al “Patto di servizio”,già previsto per la formalizzazionedel rapporto tra “l’operatore unico”e il lavoratore, nei percorsi diriqualificazione per i soggetti espulsidal sistema produttivo a causa dicrisi occupazionale e/o produttiva, egià descritto nella parte riguardanteil fronteggiamento delle crisi in FriuliVenezia Giulia.Tuttavia questo vincolo verrebbemeno, oltre che per giustificatimotivi da individuarsi puntualmente,anche nel caso in cui sia il lavoratorestesso a ottenere autonomamenteun’occupazione, a tempo determinatoo indeterminato, oppure a seguito diuna trasformazione anticipata di questopercorso formativo in un contratto atempo indeterminato.Così concepita, quest’ultima previsioneè necessaria, non solo per non contraddirel’obiettivo primario dell’incrementooccupazionale, ma anche perindurre gli imprenditori a non indulgeretroppo su rapporti a tempo indeterminato,stante il pericolo della possibileperdita delle risorse migliori a vantaggiodi imprenditori più pronti a coglierele risorse migliori.Le articolazioni per fasi e durata delrapportoAvendo questo intervento lo scopodi promuovere l’occupazionegiovanile soprattutto attraverso unpercorso formativo, è pacifico chela programmazione delle varie fasidovrà essere prioritaria incombenzadella struttura collettiva proponenteil rapporto, attraverso un “Patto diservizio”, che dovrebbe essere piùpropriamente denominato “Patto diformazione-lavoro”.La durata potrebbe essere previstaper un periodo massimo di dueanni, ma comunque sufficiente alraggiungimento di un ottimale indice dioccupabilità.Concluso questo periodo e quindiraggiunto l’indice di occupabilitàprogrammato, essendo il numerodei neo-lavoratori preventivamentestabilito in una percentuale minimarispetto al totale del turnover previstoper il complesso dell’organizzazioneproponente, nulla dovrebbe impedireuna trasformazione definitiva del “Pattodi formazione-lavoro” in un rapporto dilavoro a tempo indeterminato.Tuttavia, nel caso di mancato incrementodel livello occupazionale giovanileattraverso questo strumento, sarebbecompito degli Organi regionali,nei percorsi concertativi, valutarne lecause, gli eventuali abusi, gli interventicorrettivi o, infine, l’abbandono di questostrumento.8/201014


GLI ATTORI COINVOLTICome tutti i sistemi in cui i soggettiperseguono finalità diverse, all’internodi un unico processo come quelloproduttivo, il funzionamento el’efficienza complessiva dipendono,oltre che dall’esistenza di reciprocivantaggi, anche da forti collantimotivazionali e incentivanti.Di seguito si cercherà quindi di definirei ruoli spettanti ai vari attori istituzionali,alle associazioni di rappresentanzadegli imprenditori e dei lavoratori.Gli organi governativiDa quanto si desume anche dal LibroVerde, qui basta solo ricordare che,nella realizzazione del nuovo Welfare, ilGoverno si è riservato un forte compitodi regia e d’indirizzo, comprendendooltre all’esame di proposte provenientidal territorio, anche un continuomonitoraggio degli effetti prodotti daiprovvedimenti promossi, per un lorocostante affinamento.Con riguardo alla proposta che qui siavanza, al governo spetterebbe quindi,oltre alla valutazione in termini generalidegli accordi regionali e i provvedimenticonseguenti, la reperibilità delle risorsenecessarie per l’aspetto incentivante.Le Istituzioni regionali e localiA queste, Regioni e Province, lo stessoLibro Verde affida una sfera d’azionein base al principio di sussidiarietà,responsabilità e differenziazione.Nell’ambito della presente proposta,e in conformità con quanto stabilitodalla Regione Friuli Venezia Giuliacon la riforma dei SpI e dei SpL,a queste istituzioni spetterebbe ilcontrollo sull’attuazione pratica, in uncontinuo dialogo con le associazioniimprenditoriali e sindacali, per leseguenti finalità:- l’individuazione del potenzialequantitativo e qualitativo dei giovanilavoratori coinvolti;- la gestione puntuale degli incentivi;- il monitoraggio dei risultati ottenutisugli obiettivi, che lo stesso LibroVerde individua nell’aumento dei tassidi occupazione regolare, soprattuttodi donne, giovani e over 50.Tuttavia, questi rapporti non dovrannoessere improntati sulla base dellaclassica contrattazione basata su unrapporto di mero scambio, ma dovrannoavere come riferimento principalmentela ricerca delle esigenze e dellepotenzialità del mondo produttivo el’uso di una metodologia in grado disoddisfarle, perché solo in tal modosarà possibile provocare l’emersione dipotenzialità occupazionali inespresse.Le organizzazioni sindacaliPerciò, in questo nuovo approccioper lo sviluppo dell’occupazionegiovanile, un nuovo impegno dovràessere richiesto al sindacato. Oltre alladefinizione giuridica e normativa da dareall’impegno di disponibilità richiestoal lavoratore, che si è già individuatocome un “Patto di formazione-lavoro”,le organizzazioni sindacali potrannodare un fattivo contributo al successo ditale iniziativa, ponendo in atto proposteaventi importanti funzioni promozionalicon riguardo a:- necessità di una totale rielaborazionedei processi produttivi e quindidell’inevitabilità di lunghi periodi ditrasformazione e assestamento deisistemi stessi;- promozione di un concetto d’appar-dimensione <strong>geometra</strong>158/2010


dimensione GEOMETRAtenenza con al centro un gruppod’aziende più che a una singola realtàproduttiva;- promozione dell’equivalenza delleprestazioni dei portatori di disabilità,rispetto a determinate occupazioni;- suggerimenti e proposte per l’eventualeinserimento, in questo progetto,anche di lavoratori in mobilità o disoccupatiover 50, delle donne, dellemadri sole, ecc.Le associazioni imprenditorialiRiassumendo quanto già detto, una opiù associazioni di categoria dovrebberoconsiderare le realtà imprenditorialiaderenti, come appartenenti a un’unicaholding produttiva, articolata su diversespecificità.A ciò dovrebbe far seguito un’analisidella situazione economico-produttivadi tale insieme e, tenendo conto dellestrategie da intraprendere in termini disviluppo e competitività, individuareil quantum e il tipo di risorse umaneda poter coinvolgere, inizialmente,in questi “Patti di formazionelavoro”,sollecitando anche eventualisegnalazioni nominative.Entrando più nel dettaglio i compitidelle associazioni consisterebbero in:- una prima valutazione dei curriculainviati da lavoratori interessati, o deinomi indicati dagli associati;- indicazione delle risorse ottimalidisponibili per ogni richiestad’impiego degli associati;- annotazione e valutazione delpercorso formativo, all’esaurimentodi ogni segmento lavorativo;- registrazione delle trasformazioni deirapporti in contratti di lavoro a tempoindeterminato;- puntuale gestione del sistemaincentivante;- monitoraggio degli effetti prodotti dalsistema, con particolare attenzionealle trasformazioni anticipatadei rapporti di lavoro a tempoindeterminato, e dei casi di protrattainattività o di eccessivo utilizzo,da parte di singoli imprenditori, dirapporti a tempo determinato;- incontri periodici per il monitoraggiodei risultati, unitamente a tutti gliattori del sistema, in rapporto agliobiettivi indicati e per l’individuazionee lo sviluppo degli affinamenticonseguenti;Particolare attenzione dovrà poi essereinfine prestata nell’impostazionedell’attività di coordinamento eindirizzo di tali risorse umane, affinchéi singoli “Patti di formazione-lavoro”non possano mai essere confondibilicon un rapporto di lavoro direttotra l’associazione imprenditorialepromotrice dei percorsi formativi eil lavoratore, e ciò al fine di evitaresuccessive richieste di riconoscimentodi continuità contrattuale, con leconseguenze facilmente prevedibili.Infine, un esito positivo di questeesperienze, potrebbe costituireuno stimolo perché il mondoimprenditoriale favorisca un loroincremento quantitativo, fino acostituire, in prospettiva, un sistemaquasi istituzionalizzato, oltre che perl’assunzione di lavoratori anche per uncontinuo confronto con i responsabilidegli istituti scolastici circa laformazione scolastica.I lavoratoriA quanto già detto basta solo ricordareche, grazie al sistema degli incentivi,i cui effetti positivi sono stati già8/201016


dimensione <strong>geometra</strong>illustrati, al lavoratore è richiesta solola disponibilità alle proposte d’impiegoche saranno sottoposte nel periodointeressato, e l’obbligo di comunicarele occasioni di lavoro ottenute perimpegno personale, e ciò anche aifini di un aggiornamento del percorsolavorativo e formativo.Gli istituti scolastici pubblici e glioperatori privati del collocamentoDagli operatori della scuola pubblica,per il ruolo fondamentale che questidetengono nella formazione primaria,dovrebbe pervenire un fondamentalecontributo in termini di aggiornamento,per quanto possibile, della formazionescolastica in funzione delle richiesteformative provenienti dalle struttureproduttive, così da contribuire allariduzione del gap formativo che spessosi riscontra tra mondo della scuola emondo del lavoro.Le istituzioni scolastiche potrebbero,con l’occasione, diffondere la conoscenzadella nuova funzione dei CpIpresso gli studenti, del nuovo ruoloaffidato loro dalla riforma del welfareper il lavoro, ricevendo in cambio suggerimentiper rispondere in modo piùappropriato alle richieste formativeespresse dalle imprese.Inoltre quest’offerta formativa, purquantitativamente limitata in terminidi accessi al mondo del lavoro, potrebbeinnescare un circuito competitivovirtuoso tra gli studenti degli ultimianni di corso.Infine è evidente che in quest’attivitàdi programmazione e fornitura di“formazione per l’accesso al lavoro”,piena partecipazione dovrebbe esserericonosciuta anche agli Enti bilateralie agli operatori del collocamento nonautorizzati, riconoscendo loro anchel’accesso e l’implementazione delleinformazioni dei sistemi informativi.RIASSUMENDOLa proposta consiste quindi nella costituzionedi un gruppo omogeneo d’imprenditoriche, a seguito di un’analisipuntuale delle criticità di settore, degli178/2010


zione imprenditoriale, o un’opportunadiversa organizzazione, spetterebbequindi il compito di gestire la successionedei rapporti di lavoro, predisponendoper ogni lavoratore un percorsoformativo in armonia con le qualitàpersonali, con il programma formativopredisposto e con le abilità dimostrateattraverso le esperienze lavorative portatea termine. Inoltre verrebbe ancheprevisto, se del caso, un intervento diriorientamento professionale.Infine agli organi collegiali, compostidagli Enti Regionali o Provinciali, Entibilaterali, Associazioni di categoria eSindacati, spetterebbe il monitoraggioperiodico della presente iniziativa,l’aggiornamento degli obiettivi e lapredisposizione dei miglioramenti funzionalidel presente strumento.La formazione continuaed obbligatoria dei GeometriSi tratta di un’attività che nasce e si sviluppa sulla base dipresupposti di conoscenza e competenza, non per formaredipendenti pubblici o privati, ma professionistidi Bruno Razzadimensione GEOMETRAA differenza del mondo industriale eproduttivo per definizione, che prevedenecessariamente la presenza e leresponsabilità dell’imprenditoria, delledirigenze e dei dipendenti in genere,unite agli aspetti sindacali rivendicatividi diritti ed aspettative, il settore liberoprofessionale è ancora in attesa di unavera e propria riforma delle professioni,interventi organizzativi progettati e deglisviluppi futuri prevedibili, individuila quantità e il livello formativo di giovanilavoratori che potrebbero essereimpegnati, dalle singole realtà produttive,con una certa continuità, anche infunzione della soddisfazione parzialedei futuri turnover.Ai lavoratori interessati sarebbe richiestoper un certo periodo la disponibilitàa essere occupati, con una certacontinuità, con contratti a tempo determinato.Tale disponibilità sarebbecompensata con l’erogazione diun’indennità per ogni giorno d’inattività,alla quale sarebbe aggiunta lacontribuzione figurativa, ma solo alraggiungimento di un minimo periodolavorativo.Ai datori di lavoro, attraverso l’associariformache stenta a vedere la luce invia definitiva, tra i meandri delle attivitàparlamentari e governative, in attesa diuna difficile quanto auspicata condivisione.Per cui, nonostante lo spontaneo edobbligatorio diffondersi di Studi professionaliassociati e la spinta che il mercatopropone quotidianamente alla pro-8/201018


dimensione GEOMETRAfessioni intellettuali, di unire le proprieforze per essere in grado di offrire servizisempre più completi e qualificati, il liberoprofessionista rimane ancora istituzionalmenteancorato a regolamenti antichiche lo vedono imprenditore, datore dilavoro e dipendente di se stesso, ruoloche si porta dietro la componente di precarietàed incertezza tipica e che questacondizione, necessariamente impone.Quindi per il libero professionista, ogniiniziativa di carattere formativo è semprea suo esclusivo beneficio ed anche asuo esclusivo onere, al di là del contributooperativo e logistico, che possono edebbono offrire gli Ordini professionali.Gli Ordini ed i Collegi professionali, sisono accorti ormai da molto tempo,quanto insufficiente sia la preparazionescolastica, per poter affrontare serenamentel’esercizio della libera professione.Infatti è sotto gli occhi di tutti (e leriforme scolastiche in atto, ne sono laprova più evidente) quanto il livello culturaleraggiungibile dagli studenti, si siainesorabilmente abbassato, tanto darendere obbligatorie ed insostituibili formazionipost diploma, post laurea, periodidi praticantato, stage, prima di poteraffrontare la libera professione.Ma l’esperienza acquisita in questi ultimianni, ci suggerisce che anche tutte questeattività non sono ancora sufficienti,soprattutto per il continuo e velocissimosviluppo tecnologico in atto e per lanecessità dell’intera società, di servirsidi un mondo professionale sempre piùqualificato e competente.In poche parole, non è più sufficienteacquisire un titolo di studio per poteresercitare una professione, ma è indispensabileoltre al titolo di studio stesso,acquisire la capacità del “sapere” unita aquella del “saper fare”.Questo è il dibattito più forte presenteall’interno di tutte le professioni regolamentatee molte, in assenza di appositenorme, hanno già avviato nella loroautonomia, sperimentazioni ed attivitàmirate a far acquisire ai propri iscritti,le competenze e le capacità necessarieall’esercizio della moderna libera professione.Il Consiglio Nazionale dei Geometri peresempio, ha attivato definitivamente apartire dal 2010, la formazione obbligatoriacontinua per tutti gli iscritti, con appositoregolamento operativo, che obbligagli iscritti ad ottenere annualmentee periodicamente un certo numero dicrediti formativi, indispensabili per potercontinuare ad esercitare la professionenei diversi settori dell’operatività.Questa attività però e purtroppo, oggipraticata pur con lungimiranza nel volontariatodei dirigenti e delle struttureorganizzative della categoria ma inassenza di norme ed obblighi specificidi legge, non garantisce da sola ne uncomodo ingresso nel mondo del lavoroper i giovani professionisti, ne un mantenimentodi un settore di mercato giàacquisito, per gli iscritti più anziani.Si tratta quindi di una attività complementareintegrativa dell’apprendimentoscolastico e dell’esperienza professionale,comunque indispensabile per poteraffrontare le sfide che la committenzapubblica e privata, propone continuamenteal mondo libero professionale.Per questo, la motivazione fondamentaleche può spingere il libero professionistao l’aspirante tale, ad affrontare costied a spendere tempo nella formazione,è quella di effettuare un vero e proprioinvestimento personale, per apprenderele nozioni e le competenze necessariead esercitare la professione scelta.8/201020


dimensione <strong>geometra</strong>Di questi tempi evidentemente, si trattadi una attività assolutamente irrinunciabileper il mondo libero professionale,che quindi è impegnato con le proprieiniziative, ad andare oltre all’ormai insufficienterisultato scolastico.Per cui l’impegno di Ordini e Collegi èquello di fornire ai propri iscritti un ventagliodi opportunità formative per ognitipologia di attività, a costi contenuti macon il massimo della qualità.Opportunità che consistono in corsi conobbligo di frequenza ed esami finali, seminaridi specializzazione ed eventi formativiche abbiano evidentemente untaglio pratico e contemporaneamente,un alto e significativo contenuto culturale,per cui diventa sempre più indi-spensabile ricorrere anche al contributoirrinunciabile del mondo accademico edelle eccellenze specialistiche.Da ciò deriva il lento cambiamento dellefunzioni istituzionali degli Ordini e deiCollegi professionali, i quali oltre allaconservazione e verifica degli Albi, sivedono oggi impegnati a programmareed a fornire una serie di nuovi serviziculturali e formativi agli iscritti.Tali servizi tendono da una parte, a manteneree consolidare in capo ad ogniOrdine le competenze professionaliproprie e di legge, aggiornate nella realtàdelle esigenze indispensabili dellasocietà attuale e futura e dall’altra, a garantireall’utenza esterna (committenza)la qualità del professionista scelto.218/2010


dimensione GEOMETRAIn ogni caso, questo tipo di formazioneprofessionale incontra ancora molte difficoltànell’ottenere contributi e sostegnipubblici, di solito mirati al settoredella disoccupazione o del primo impiego,ma anche a causa della ferraginositàdelle procedure e delle lungaggini burocratiche.Per cui i liberi professionisti, in molti casidebbono necessariamente rivolgersia professionisti esperti, a docenti universitaridisponibili e/o a delle strutturespecializzate, che stanno proliferandoun po’ ovunque, e che devono referenziarsiopportunamente, garantendo laqualità richiesta e dovuta, naturalmenteentrando così in un nuovo mercato cheè quello della “formazione”, a costi nonsempre comodamente accessibili pertutti.In ogni caso, anche questo tipo di formazione“indipendente”, tende alla responsabilizzazionedel libero professionista,a stimolarlo nell’avere maggiorfiducia nel futuro e quindi ad aspirarein una concreta possibilità di ottenereadeguati incarichi, proprio in virtù dellanuova formazione acquisita.Formazione che a questo punto, habisogno di diventare non soltanto unaggiornamento professionale, ma unavera e propria formazione intellettuale epratica opportunamente certificata, siaa tutela del committente, che del professionista.Per cui in conclusione, è evidente che ilprogetto di una formazione continua edobbligatoria è indispensabile non soloper il settore dei lavoratori dipendenti,ma anche per quello dei lavoratori autonomi,entrambi obbligati a fornire al datoredi lavoro, al committente, al mercatoed alla società, prestazioni di sempremaggiore e più alta qualità.A differenza del settore dei lavoratori dipendenti,che ha spesso grandi cassedi risonanze sui media, grazie anche alleattività sindacali, il settore dei lavoratoriautonomi ha invece molta difficoltà dicomunicazione con l’opinione pubblica,che molto spesso ed a torto, ritiene sitratti di un settore dai guadagni facili, diricchi per definizione, di evasori fiscali edi lavoratori comunque privi di problemi.Per quanto riguarda le libere professionie quella del Geometra in particolare, ènecessario che già dal primo approccioscolastico, sia noto a tutti che l’acquisizionedi un diploma o di una laurea, noncostituisce di per se il solo titolo idoneoall’esercizio di una libera professione,ma che per arrivare a tanto, è assolutamenteindispensabile il periodo di praticantato,unito nella giusta misura all’integrazioneformativa specialistica, perl’accesso e per il mantenimento dellecompetenze nel rispetto delle esigenzedel mercato.Quindi i giovani Geometri possono edevono rivolgersi ai Collegi per assumerele necessarie informazioni, qualoraintendessero intraprendere l’attività liberoprofessionale, proprio per attivarsifin da subito alla formazione professionale.Contemporaneamente i Collegi deiGeometri debbono impegnarsi a fornireai propri iscritti una formazione qualificatae certificata, a tutela della professionalitàdell’iscritto e del committente,che hanno entrambi bisogno e diritto,ad eseguire ed ottenere una prestazioneintellettuale professionale qualificataed equamente retribuita.8/201022


“L’altro lato”dell’alternanza scuola – lavoroL’opportunità di ospitare giovani studenti “stagisti” nello studioprofessionale è un momento di crescita anche per noidi Luigi Francescuttidimensione GEOMETRALuigi FrancescuttiContinua il mio rapporto di collaborazionecon l’Istituto Tecnico “MARINONI”nell’alternanza scuola/lavoro, attivandola possibilità che abbiamo tutti noi liberiprofessionisti, di offrire ai giovani studentila possibilità di frequentare i nostri Studiin periodi più o meno lunghi, con laconcreta presa di coscienza per loro,della realtà del “nostro lavoro”, sperandoche questo possa in un prossimo futuro,diventare anche il “loro”.Mi piace qui raccontare questaultima esperienza, cominciando propriodall’inizio. Ho ricevuto una telefonata dalProf. Terranova, il referente del Marinoniper gli stages, il quale mi ha chiesto ladisponibilità ad accogliere in Studio(dal 14/06 al 03/07) due studentessedella classe IV^. Nel corso del brevecolloquio, ha aggiunto che una delle dueera già stata da me per un precedenteperiodo. Ovviamente ho accettato dibuon grado la proposta. Dopo alcunigiorni, ho ricevuto un’altra telefonata daparte di una ragazza che presentandosimi ha chiesto informazioni sugli oraridello Studio, l’ubicazione ecc.; chiaritiquesti aspetti, le ho chiesto “seil’amica di Eleonora?” -“si”- ha rispostosubito. la ragazza, “ah bene ci vediamoLunedì” ho aggiunto io serenamente,salutandola.Verso le 8.30 di Lunedì 14 Giugno, sipresentano le due stagiste,(dalla finestrache prospetta sulla strada, le vedo, aproil cancello, ed entrano).Tra saluti e presentazioni con EleonoraGiacomini (già stagista nel Luglio/Agosto2009) e Lisa Dalla Pozza, passano menodi cinque minuti, quando il campanellosquilla di nuovo.. “scusate.. vedo chi èche suona”.Davanti al cancello c’è una terza ragazza.Con ovvio stupore le chiedo “e tu chi sei?”... “sono Giulia Morandini, le avevotelefonato per lo stage”… mi dice.Accidenti ed ora? Passano alcuni secondidi silenzio, durante i quali ci guardiamotutti stupiti. Preciso che in quel momento,nel mio Studio (grande non più di 20 mq.)eravamo in cinque persone: Riccardo(il praticante prossimo alla conclusionedel bienno), le tre ragazze stagiste, oltreil sottoscritto.Per dovere di cronaca aggiungo che perfortuna, siamo tutti piuttosto longilinei;inoltre va detto che, tra due postazioniper computer, scanner A3 e A4sovrapposti a condominio, 3 stampantie grovigli di cavi di collegamento,8/201024


Il cantiereRilievo disagiatodimensione <strong>geometra</strong>Il fascino delle vecchie mappemateriale di rilievo ed ogni altro possibilestrumento o attrezzo di lavoro, rotoli didisegni e fogli di mappa e tante pratichesparpagliate in ogni angolo, lo spazio nelmio studio è veramente poco e quindiogni centimetro quadrato è vitale.Nel giro di alcuni minuti ho pensato edespresso ad alta voce varie soluzioni:non ci stiamo.. cosa vi faccio fare?..Devo rimandarne a scuola una o due ?quale, o chi delle tre? (giustamente unadi loro mi fa osservare che la scuola èterminata, …ah… però!).Ed ancora altri pensieri mi balenanonella mente: c’è stato un errore?un’incomprensione o che altro? Poi,forse l’incoscienza o forse il buon senso(accetterò volentieri ogni suggerimentoper il futuro o anche le critiche per lamia decisione) mi ha fatto decidereche potevano rimanere tutte e tre; conil senno di poi e con maggiore luciditàdevo sinceramente ammettere, che nonavrei potuto rimandare a casa nessunadelle pretendenti stagiste.Purtroppo per loro, e spero altrettantosinceramente che non me ne vogliano,per questo pur breve periodo di stage,hanno lavorato veramente “gomito agomito”.A mia discolpa per il disagio che hannodovuto sopportare in Studio aggiungoche, delle due settimane trascorseinsieme, abbiamo passato molte orefuori Ufficio per sopralluoghi, rilievitopografici, accessi in Catasto perconsegna pratiche, visure, ricerche edaltro.Credo sia stata molto interessanteinoltre, la visita all’archivio delle mapped’impianto del nostro Catasto; inparticolare abbiamo potuto consultare258/2010


dimensione GEOMETRAL'ufficio tavolare di Cervignanoil quadro d’unione ed alcuni Fogli delComune di Udine e di Tavagnacco/Pagnacco (un tempo uniti) e data la lorodiversità non solo nel formato, ma anchenella rappresentazione grafica, abbiamoapprofittato del momento, per vedereanche alcuni fogli del Catasto Tavolaredella zona di Pontebba e Malborghetto(queste ultime mappe erano conservateun tempo a Gorizia, ma dal Gennaio2007 con l’accentramento provinciale,sono state trasferite presso l’Ufficio diUdine).Consultando un foglio della mappad’impianto, ho cercato di spiegare allemie stagiste, le immani fatiche fisicheche i topografi di un tempo (i cosidetti“catastali”), dovevano compiere pereffettuare i rilievi in campagna, siad’estate che d’inverno, in ogni luogo,piano o impervio, in montagna conlunghe camminate per raggiungere iluoghi dei rilievi, spesso non accessibilicon i mezzi. Era un lavoro che oggipossiamo considerare improbo, faticosoe nello stesso tempo di grande qualitàtecnica. Questi straordinari Geometricatastali, dovevano infatti eseguireletture su letture alla stadia, cinquefili per ogni punto, rilevare centinaia emigliaia di punti di dettaglio. Poi una voltain Ufficio, dovevano eseguire i calcoli,con l’ausilio delle tavole dei logaritmi,senza supporti informatici e tecnologici,risolvevano i calcoli e le compensazionidelle poligonali.Riportavano con grande precisione lestazioni di rilievo sui fogli di cartoncinopre-parametrati, restituendo i rilievicon particolari grandi goniometri (icosiddetti quadranti) forati al centro etali da permettere (in funzione della scala8/201028


del disegno e con l’ausilio di scalimetriparticolari), utilizzando matite molto dure(H6, H7 o 8) e sempre molto appuntite,l’identificazione cartografica dei luoghipuntino per puntino e poi, in base agliabbozzi di campagna, o con gli sviluppidei particolari, dovevano unire gli stessipunti in modo da completare le figure,le particelle, i fabbricati, le strade e leacque ed ogni altra rappresentazionenecessaria.Certo è che per poter spiegarecompiutamente tutto ciò alle purvolonterose ragazze, il discorso avrebbedovuto essere un po’ più completo,ma anche qualora si fosse potutosintetizzarlo al massimo, avrebbecomunque richiesto molte più ore diapprofondimento, sia in Ufficio che inarchivio, attraverso l’osservazione direttadi alcuni fogli originali per scoprirne itanti significativi dettagli, con le miespiegazioni e quelle dei funzionaricatastali.Andrebbero aggiunte poi le spiegazionirelative alle difficoltà del calcolo dellesuperfici per ogni singola particella,eseguito con il planimetro polare; ilcalcolo dei quadrati pieni e di quelliparziali all’interno del perimetro delfoglio e parimenti, di quelli pieni eparziali all’esterno del perimetro, e poi lemedie… e poi…tanto e tanto ancora.Ad ogni buon conto le “mie “ stagiste(e ne ho avuta conferma dalla lorocuriosità e dalle loro numerosedomande), nonostante appartenganoalla generazione che vive nell’era deicomputer, dei telefonini, dell’IPOD,dell’MP3 o MP4, delle stazioni totali,del GPS ecc., hanno compresoimmediatamente quante fatiche equanto lavoro di più persone è statoprodotto per consentire la semplicevisione di un foglio di mappa originale.Le ragazze hanno apprezzato il foglio dimappa interamente disegnato a manoe quindi hanno compreso che si trattadi un esemplare unico e molto prezioso,fonte di un’infinità di informazioni, unavera opera d’arte (aggiungo io), troppospesso trascurata o dimenticata. Daqui è nata poi l’idea di portare tutto ilgruppo “Francescutti and friends”dimensione <strong>geometra</strong>Il Catasto Fondiario di Cervignano298/2010


dimensione GEOMETRA(stagiste e praticante) a Cervignano,per una visita sia a quella Sezionedel Catasto Fondiario, che all’UfficioTavolare, fisicamente contiguo a quellocatastale.Alla non preannunciata ed improvvisavisita del gruppo nella sala del Catasto,ho sinceramente notato un’attimo distupore negli occhi delle tre signoreaddette al pubblico. Deve esseresembrata a loro strana e per lo menoinusuale una siffatta visita, tanto datemere, pur senza indiani e frecce,una sorta di assalto alla diligenza… Misono subito presentato, spiegando allapiù vicina signora il motivo della nostravisita, al che gli sguardi e l’ambiente sisono rasserenati ed hanno ripreso laconsueta normalità.Il gentilissimo Signor Fabiano Blasutigsi è subito messo a nostra disposizionee ha fatto una rapida ma completaed interessante esposizione storica,partendo da Maria Teresa d’Austria,l’istitutrice di quel rigido ma precisoordinamento catastale, passandoattraverso l’epoca di NapoleoneBonaparte (per certi aspetti e perquestioni militari innovatore della partecartografica di quelle rappresentazioni),fino a giungere all’unificazione del RegnoD’Italia ed alla decisione dei responsabilidell’epoca di mantenere in vita, dati isuoi evidenti pregi, quell’ordinamentoparticolare che è il sistema “tavolare”,tutt’ora vigente in più Provincieitaliane.Siamo poi passati nell’Ufficio del LibroFondiario o “Tavolare” ubicato proprioaccanto all’Ufficio Catastale e qui lagentile Sig.ra Edda Fulizio, responsabiledell’Ufficio, ci ha velocemente spiegatoi principi generali di funzionamentodell’Ufficio stesso.Ci ha illustratoalcune tra le più sostanziali differenzetra i due sistemi, quello “Tavolare” equello “Italiano”; i modi di consultazionee lettura dei “Tomi” delle annotazioniche sugli stessi, in capo alle particelle,vengono iscritte e rese ufficiali conla cosidetta “piombatura”, ed altreimportanti particolarità. Ad entrambi ifunzionari, che nonostante l’improvvisataed i loro importanti compiti d’ufficio,gentilmente ci hanno dedicato delloro prezioso tempo, rivolgo ancheda queste pagine, un sincero epersonale ringraziamento. Per altro,mi sento di dovere rivolgere un sentitoringraziamento anche all’apprezzatissimocollega Geometra Ezio Della Vedova,che con la sua indiscutibile esperienzae chiarezza di esposizione, ci ha offertouna lezione/ripasso sui modi, le finalitàe le procedure per l’esecuzione di unadenuncia di successione.Sono fermamente convinto dell’utilitàdi questo tipo di collaborazione trascuola, mondo professionale ed Ufficicorrelati e che il tempo dedicato a farconoscere meglio la nostra attivitàquotidiana ai giovani porterà i suoifrutti, non solo a tutta la categoria maanche all’intera nostra società civile. Perquesto auspico che tanti altri colleghicolgano quest’occasione offrendo la lorodisponibilità.Aggiungo infine il pensiero delle trestagiste, “il loro modo di vederci”, l’altrolato appunto, ringraziandole per avermisopportato ed augurando loro un buonfuturo, prima nel completamento dellaloro vita scolastica e poi in quella piùdura, ma non impossibile, del mondodel lavoro.8/201030


Lo “stage” continua ad essereuno strumento prezioso diconoscenza e crescitadi Eleonora, Elisa e Giulia(studentesse dell’Istituto Tecnico per Geometri Marinoni di Udine)dimensione <strong>geometra</strong>Appena terminato l’anno scolastico,noi studentesse, Eleonora, Elisa eGiulia, frequentanti la classe IV^ e III^delI’IstitutoTecnico per Geometri “G.G.Marinoni” di Udine, abbiamo deciso divivere un’esperienza rivelatasi moltopositiva ed interessante, ovvero quelladello stage, promossa dalla nostra stessascuola, presso l’ufficio del GeometraLuigi Franescutti che ci ha accoltegentilmente nel suo studio, in modofamiliare ed informale.Nel periodo lavorativo di tre settimane(dal 14 giugno al 2 luglio) abbiamo potutofrequentare tutti gli ambienti in cui ogniprofessionista può dimostrare le proprieabilità e conoscenze ed aiutare i suoiclienti, mettendosi al completo serviziodella collettività.Abbiamo analizzato molte casistiche318/2010


dimensione GEOMETRAdifferenti riguardanti per esempio: ladeterminazione dei confini fra piùfondi; le problematiche di un cantiereedile inerenti il picchettamento perla costruzione della rampa curva diaccesso ad un parcheggio sotterraneo;la ricerca del motivo della rottura dellapavimentazione tra due colonne portantidi un condominio ecc… ecc.Abbiamo inoltre imparato ad utilizzarediversi programmi tecnici specificied indispensabili per l’attività delGeometra topografo e catastale, oltrechéall’attualissimo “Pregeo10”; oltre a ciòabbiamo anche sperimentato l’usodelle strumentazioni di misura come la“stazione totale”.Nelle visite all’Agenzia del Territorio diUdine – l’insieme dei documenti, mappeed atti, che elencano e descrivono i beniimmobili, con l’indicazione del luogo edel confine, le rendite e i passaggi diproprietà, chiamate rispettivamentenei vecchi registri “carico” e “scarico”(entrate ed uscite) – abbiamo appresol’uso e le varie funzioni dei diversi localie postazioni e come possano essereutilizzate per la richiesta di visure, diplanimetrie.Abbiamo appreso come sia possibilericostruire i passaggi di proprietà,consultare e richiedere per verifichei libretti originali di frazionamentie molto altro; oltre a ciò abbiamopotuto consultare ed apprenderedella formazione delle originarie cartetecniche d’impianto e le mappe delcatasto tavolare, il quale è un sistemadi ordinamento catastale che venneintrodotto da Maria Teresa d’Austriae quindi utilizzato nell’impero Austro-Ungarico.Oggi tale sistema vige ancora in Italia inalcune province: Trieste, Gorizia, TrentoBolzano,Brescia, Vicenza e Belluno e inalcuni comuni della provincia di Udine.Anche gli uffici del Catasto Fondiarioe quello Tavolare, sono stati luogodi una nostra visita a Cervignano. Ilpersonale degli uffici ci ha esposto comel’istituzione si è originata ed evolutadall’epoca di Napoleone ai giorni nostrie ci ha espresso il proprio parere sui latipositivi e quelli negativi del sistema.Principalmente abbiamo compresoche in questo sistema è più facilericostruire la storia del territorio e dellaproprietà, ma anche che, non essendocitermini definiti per la conclusione dellepratiche molte di queste, nonostantel’avvento dell’informatica e per gli aspettigiuridici, rimangono in sospeso perlunghi periodi.Con nostro entusiasmo ci sono statepermesse anche visite in cantiere pressoil palazzo Ciconi nella via omonimaproprio qui a Udine; l’edificio si trovain una fase di completa ristrutturazionee siamo state informate sull’opera incorso, grazie alle spiegazioni del capocantiereGeometra Giorgio Fabbro;abbiamo inoltre appreso molte nozionie tecniche riguardanti l’organizzazionee la sicurezza in cantiere.In queste tre settimane abbiamo imparatocosa significa svolgere la professionedel Geometra libero professionistanon solo grazie a queste esperienze,ma anche grazie alla disponibilità chehanno dimostrato di possedere sia ilnostro “tutor” temporaneo, il GeometraFrancescutti, specializzato nel campotopografico/catastale che un suocollega, il Geometra Ezio Della Vedova,il quale, data la sua lunga esperienzanel campo professionale, può essere8/201032


Generazione Breda.Da sempreil portonedelle famiglieitaliane.Le foto di questa campagna sono state realizzate con i dipendenti Breda ed i loro figli che ogni giorno condividono il successo di una grande azienda e di una grande famiglia.Foto Paolo Gallo - Art Director Asia BredaCon un portone Palpebra ® di Breda la tua casa è ancora più bella e più protetta. Tecnologia avanzata di produzione e sistemi brevettati per la sicurezzadei più piccoli, design italiano e ampie possibilità di personalizzazione rendono ogni portone Breda semplicemente unico. Come ogni famiglia italiana.La storia continua...Sponsor Platinum Udinese CalcioBreda Sistemi Industriali S.p.A. Via Cecilia Danieli, 2 - 33090 Sequals - PN - ItalyTel +39 0427 939311 - Fax +39 0427 939321 - breda@bredasys.com - www.bredasys.com


dimensione GEOMETRAconsiderato un “pozzo di saggezza” dalquale abbiamo attinto un’infinità di utilinozioni ed informazioni, in particolarenel campo delle successioni.Questi gentili Geometri, rispondendoampiamente alle nostre domande,sono riusciti a chiarire i nostri dubbispiegandoci (con chiarezza espositivae utilizzando vocaboli semplici per lanostra comprensione, ma allo stessotempo estremamente precisi), le variequestioni che in un prossimo futuroaffronteremo, come la compilazionedelle varie modulistiche relative allesuccessioni, al frazionamento,alle fasioperative per risolvere tante situazioni,e molto altro.Abbiamo cercato di essere sempreoperative, soprattutto propenseall’ascolto e ad imparare concetti nuovial fine di rendere questo nostro impegnopost-scolastico, che abbiamo sceltodi svolgere su proposta della scuola,produttivo ed utile.Questa esperienza non rappresentasolo un’ iniziazione nel mondo dellavoro, ma anche un modo per capirese questa professione rappresentaciò che desideriamo realmente peril nostro futuro; proprio per questovogliamo promuovere l’ attività dellostage per gli studenti, ma anche per iGeometri stessi, facendo comprenderequanto possa essere sostanziale permigliorarci.8/201034


PrevidenzaMod. 17/2010 - Novita’ importantiper le rifatturazioni delle spese deglistudi professionaliCambio repentino di direzione, i riaddebiti delle spese sono detraibili dalvolume di affari al lordo della maggiorazione del 4%di Tiziano FiorIl Consigliodi Amministrazionedella nostraCassadi Previdenzacon deliberan° 68Tiziano Fior del 5 maggio2010, haassunto una importante decisione chetrae origine dalla “fastidiosa” verifica fiscaledello scorso 2009.Questa decisione è arrivata puntuale edè risultata fondamentale per poter tamponareuna situazione molto diffusa anchese non nuova, che è quella della rifatturazionedelle quote di spese dellostudio utilizzato in comune tra colleghiprofessionisti senza vincoli associativi,ad esempio i figli ed i colleghi collaboratori.Dopo un rapido passaggio della propostain Commissione Legislativa, è stataassunta questa decisione che cambiaradicalmente direzione rispetto a quantoapplicato fino ad oggi, prevedendo pertali riaddebiti i costi comuni dello studio(energia elettrica, telefono riscaldamento,affitto dello studio, spese condominiali,utilizzo licenze software ecc.)in uso a più professionisti non costituitiin associazione professionale.Tali costi sono da sottrarre dal volumedi affari, al lordo della maggiorazionedel 4%.Da quest’anno questa previsione è anchechiaramente indicata in uno specificorigo del modello 17-2010 che è statocosì integrato, anche con l’indicazioneespressa del codice fiscale dei professionistiverso i quali è stata emessala fattura.Il consueto vademecum per gli iscritti èpubblicato sul sito della Cassa e trattanello specifico alla pag. 12, anche tuttaquesta innovazione.Con l’occasione si ricorda inoltre cheil termine per l'inoltro on line delmod. 17/2010 è fissato al 15 settembre2010.Il versamento delle eventuali autoliquidazioniin eccedenza, potrà avvenire inunica soluzione entro il 15 settembre,oppure in forma rateizzata entro il 15settembre ed entro il 15 dicembre (peril solo contributo soggettivo e con gliinteressi al 6% su base annua) sempreche la dichiarazione sia resa nei terminied il versamento del contributo integrativosia effettuato per intero, unitamentealla prima rata.35dimensione <strong>geometra</strong>8/2010


FiscoIn vigore il nuovo modello “vk03u”per gli studi di settore già per ladenuncia di quest’annoAttenzione alla correttezza dei dati che dichiariamo, delegando lacompilazione dello studio di settore ai nostri assistenti contabili, spessosenza adeguato approfondimentodi Angelo Bortolusdimensione GEOMETRAAngelo BortolusI l p r i m o l u g l i o s c o r s o h opartecipato alla riunione dellaCommissione Fisco del nostroConsiglio Nazionale, durante laquale il collega Giuseppe Forestoresponsabile del settore fisco delCNGeGL ha illustrato il nuovostudio di settore, che sarà attivoda quest’anno e quindi saràrelativo ai redditi conseguitinell’anno 2009.La tardiva presentazione èscaturita da un ritardo nellapubblicazione del programmaGE.RI.CO. 2010 da parte dellaSOSE.Infatti soltanto verso la metàdi giugno è stato reso noto ilprogramma applicato al modellomodificato su alcuni aspettiimportanti e fondamentali,quali quelli legati alla tipologiadell’attivit à, alla modalit àorganizzativa; inoltre è statoaggiunto un quadro X riportantealtre informazioni rilevanti ai finidell’applicazione degli studi disettore, che ora contengono icorrettivi congiunturali adottati inseguito alla oramai riconosciutacrisi economica.Le novità introdotte, come siricorderà già annunciate dallepagine di questa rivista ancoranell’agosto scorso, hannoindividuato alcune casistiche danoi segnalate in sede di analisidello strumento, grazie agli studidi settore messi a disposizionedai colleghi più sensibili alrichiamo e che i Collegi si eranoprodigati a reperire e trasmetterealla apposita commissione distudio.Tra le modifiche più significativevi è:Il distinguo delle stime evalutazioni che come tutti sanno,se eseguite per istituti bancario assicurazioni, prevedono unvalore di soglia minimo ben piùbasso rispetto a quelle eseguitenormalmente per la committenzaprivata.Si è dunque riusciti a fardistinguere le stime chen o r m a l m e n t e v e n g o n oeseguite in forma standarde in quantità rilevanti per lostesso committente (Banca o8/201036


Da quarant’anni Paried è presente sul territorioregionale come azienda specializzata nellarivendita di ceramiche per pavimenti erivestimenti, arredobagni, vasche e docceidromassaggio.Un’azienda dinamica e fl essibile che operacon prodotti e materiali della più alta qualità,per poter risolvere qualsiasi esigenza.Un ampio e prestigioso showroom presentacon eleganza una vasta scelta di prodottinelle più disparate disposizioni progettuali edambientazioni.le ceramicheVeste la tuale ceramichecasaCERAMICHE PA.RI.ED. srl - 33042 Buttrio (UD) - v. Nazionale - tel. 0432 674292 - fax 0432 673325 - info@paried.it - www.paried.it


ProvinciaProgettazionedi interventi dimanutenzioneordinaria, straordinariae interventi di restauroe di risanamentoconservativoVALORI DI SOGLIA INFERIORE A LIVELLOProgettazionedi interventi diristrutturazione ediliziae di nuova costruzioneProgettazionedi interventiriguardanti l’attivitàdelle pubblicheamministrazioniGO 679 847 907PN 660 954 1065TS 881 793 983UD 672 885 1099ProvinciaPerizie grandine ecalamità naturaliAltre perizie e stimeal netto delle attività“di cui stime effettuatesu richieste degliistituti bancari” e “ dicui perizie effettuateper conto di impreseassicuratrici”Altre perizie di cuistime effettuate surichiesta degli istitutibancariGO 349 294 162PN 349 305 162TS 349 306 162UD 349 317 162dimensione GEOMETRAAssicurazione) da quelle eseguiteper la committenza privata.Questo tipo di stima infattiprevede spesso un compensop r e s t a b i l i t o , n o n s e m p r ecommisurato all’effettivo valoredella prestazione, ma spessofrutto di una contrattazione“capestro”, dove la committenzaforte può esercitare (soprattuttonei confronti di colleghi piùaccondiscendenti) un ruolod o m i n a n t e i n m e r i t o a l l aquantificazione del compensoper la prestazione, rispetto allestime che vengono eseguite perla committenza privata, a voltecertamente più complesse, madi sicuro meno schematiche,più descrittive e comunque piùdignitosamente pagate.Lo stesso ragionamento è statofatto per la redazione dellepratiche riguardanti la sicurezza,eseguite su richiesta delleimprese edili. Anche qui, è notoche per il collega che eseguequeste prestazioni, la garanziadi una lavoro continuativo per unmedesimo cliente (l’impresa) e8/201038


PROVINCIALE DELLA TIPOLOGIA DELL’ATTIVITA’Direzione,assistenza econtabilità lavoriAttività catastaliCollauditecnici eamministrativiRedazione tabellemillesimali(numero unitàimmobiliari)Fascicolo delfabbricato824 458 393 254 359934 452 393 254 3591030 400 393 335 359988 419 393 289 359Altre periziedi cui perizieeffettuate perconto di impreseassicuratriciRilievitopografici construmentazioneG.P.S.Altri rilievitopograficiAttività contenziosae consulenzatecnica di parteConsulenza tecnicad’ufficiodimensione <strong>geometra</strong>104 698 543 401 516104 596 497 384 569104 897 671 386 578104 691 482 448 597la ripetitività di alcune pratiche,con la comoda e nota conoscenzadelle dotazioni e dell’organicodell’impresa stessa, fanno siche molto spesso i compensipossano essere inferiori, rispettoa quelli riferibili alla committenzaprivata.Sono state introdotte infine, letipologie di attività considerateminori per entità di lavoro o noncatalogabili nelle tipologie giàpresenti ovvero:• Domanda varia presso lapubblica amministrazione, checomprendono le DIA minori,quelle relative a una semplicerecinzione o un tombamento,le domande di agibilità ed ognialtra attività non riconducibile alletipologie maggiori;• Accessi ad uffici perrichiesta / ritiro documenti, lavoriche sempre più spesso vengonorichiesti dalla committenza al finedi stipulare una compravendita overificare la regolarità urbanisticaed ogni altra incombenza che (intempi di vacche magre), nonpossiamo rifiutare;398/2010


VALORI DI SOGLIA INFERIORE A LIVELLO PROProvinciaArbitratiAmministrazionedi beniCompilazione didichiarazione deiredditiCompilazione didichiarazione disuccessioneGO 632 503 52 353PN 632 484 52 379TS 632 499 52 362UD 632 484 52 412ProvinciaAccessi aduffici perrichiesta/ritirodocumentiRegistrazionecontratti dilocazione e rinnoviannualiPartecipazionea consiglid’amministrazioneed a organismi dicategoriaStabilicollaborazionicon altri studiprofessionalicompensate aforfaitGO 51 63 254 1000PN 51 63 254 1000TS 51 63 254 1000UD 51 63 254 1000dimensione GEOMETRA• Registrazione di contratti dilocazione e rinnovi annuali. Anchequesta voce si ritiene rilevanteper la quantità di pratiche chealcuni studi svolgono;• Partecipazioni a consigli diamministrazione e ad organismidi categoria. Questa casisticacoinvolge parecchi colleghiimpegnati presso le istituzionidi categoria o designati dallestesse, ad esempio, nelleCommissioni Edilizie o presso lecommissioni di studio, anche quisi sa che si tratta di partecipazioninormalmente sotto retribuite.• Stabili collaborazionicon altri studi professionalicompensate a forfait. E qui siidentificano i tanti giovani o meno,che svolgono la propria attivitàquasi esclusivamente fornendocollaborazioni compensate aforfait ad altri studi, ad esempiorilievi catastali, disegni autocade altro ancora.Altra importante novità, datempo auspicata, è quella chela resa del capitale, ovvero ladotazione strumentale dellostudio, non è più considerata aifini della coerenza. Pertanto non8/201040


VINCIALE DELLA TIPOLOGIA DELL’ATTIVITA’Pratiche riguardanti lasicurezza cantieri surichiesta delle impreseediliRedazione pianidi sicurezza (adesclusione delleattività elencate alrigo D21)Coordinamentopiani di sicurezza(ad esclusionedelle attivitàelencate al rigoD21)Domande variepresso pubblicheamministrazioni206 527 692 150206 629 652 150206 671 677 150206 614 666 150Altre attivitàdimensione <strong>geometra</strong>391391391391avremo più l’ansia di eliminare ilvecchio computer o lo strumentoinutilizzato, per il timore chepossa produrre un “redditofigurativo” anche se inservibilee giacente in un angolo dellostudio.Per quanto riguarda il nuovoquadro X va ricordato che icorrettivi congiunturali copronoeffettivamente le situazioni nellequali i compensi dichiarati neglianni scorsi (2008 e 2007) risultanopiù bassi. Dalle simulazionifatte si è riscontrato l’effettivoabbattimento della soglia dicongruità, anche del 30/35%rispetto allo stesso studio, concompensi dichiarati negli anniprecedenti simili o inferioriall’anno 2009. Questa situazioneha consentito a parecchi colleghiche hanno subito l’impatto dellacrisi, di superare indenni loscoglio fiscale rappresentatodello studio di settore.Vale la pena di sottolineare, comeho fatto più volte ed ultimamentesottolineato anche dal Presidentedel Consiglio Nazionale GeometriFausto Savoldi, che la conoscenzaapprofondita della metodologia di418/2010


Modello VK03U71.12.30 - Attività tecniche svolte da geometriDOMICILIO FISCALE Comune ProvinciaALTRE ATTIVITÀALTRI DATIQUADRO APersonaleaddettoall'attivitàQUADRO BUnità localidestinateall'eserciziodell'attivitàModello VK03UA01A02A03A04A05Lavoro dipendente a tempo pieno o a tempo parzialePensionatoAltre attività professionali e/o di impresaAnno di iscrizione ad albi professionaliAnno d'inizio attività1 = inizio di attività entro sei mesi dalla data di cessazione nel corso dello stesso periodo d’imposta;2 = cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta ed inizio della stessanel periodo d’imposta successivo, entro sei mesi dalla sua cessazione;3 = inizio attività nel corso del periodo d’imposta come mera prosecuzione dell’attività svolta da altri soggetti;5 = cessazione dell’attività nel corso del periodo di imposta, senza successivo inizio della stessa entro sei mesi dalla suacessazione.Mesi di attività nel corso del periodo d'imposta (vedere istruzioni)Dipendenti a tempo pienoDipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di formazione e lavoro, diinserimento, a termine, di lavoro intermittente, di lavoro ripartito; personale concontratto di somministrazione di lavoroCollaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nello studioCollaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedenteSoci o associati che prestano attività nello studioB00 Numero complessivoNumerogiornateretribuiteNumeroProgressivo unità locale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10B01 ComuneB02 ProvinciaB03B04B05B0671.12.30 - Attività tecniche svolte da geometriDOMICILIO FISCALE Comune ProvinciaALTRE ATTIVITÀ Lavoro dipendente a tempo pieno o a tempo parzialePensionatoAltre attività professionali e/o di impresaALTRI DATI Anno di iscrizione ad albi professionaliQUADRO APersonaleaddettoall'attivitàQUADRO BUnità localidestinateall'eserciziodell'attivitàModello VK03UAnno d'inizio attività1 = inizio di attività entro sei mesi dalla data di cessazione nel corso dello stesso periodo d’imposta;2 = cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta ed inizio della stessanel periodo d’imposta successivo, entro sei mesi dalla sua cessazione;3 = inizio attività nel corso del periodo d’imposta come mera prosecuzione dell’attività svolta da altri soggetti;5 = cessazione dell’attività nel corso del periodo di imposta, senza successivo inizio della stessa entro sei mesi dalla suacessazione.Spese per l'utilizzo di servizi di terziCosti sostenuti per strutture polifunzionaliSuperficie locali destinati esclusivamente all'esercizio dell'attivitàUso promiscuo dell'abitazione - Superficie studioBarrare la casellaBarrare la case laBarrare la casellaBarrare la casellaBarrare la casellaNumeroPercentualedi lavoroprestatoBarrare la casellaMesi di attività nel corso del periodo d'imposta (vedere istruzioni) NumeroA01 Dipendenti a tempo pienoA0271.12.30 - Attività tecniche svolte da geometriDOMICILIO FISCALE Comune ProvinciaALTRE ATTIVITÀ Lavoro dipendente a tempo pieno o a tempo parzialePensionatoAltre attività professionali e/o di impresaALTRI DATI Anno di iscrizione ad albi professionaliQUADRO APersonaleaddettoall'attivitàQUADRO BUnità localidestinateall'eserciziodell'attivitàAnno d'inizio attività1 = inizio di attività entro sei mesi dalla data di cessazione nel corso dello stesso periodo d’imposta;2 = cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta ed inizio della stessanel periodo d’imposta successivo, entro sei mesi dalla sua cessazione;3 = inizio attività nel corso del periodo d’imposta come mera prosecuzione dell’attività svolta da altri soggetti;5 = cessazione dell’attività nel corso del periodo di imposta, senza successivo inizio della stessa entro sei mesi dalla suacessazione.Dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di formazione e lavoro, diinserimento, a termine, di lavoro intermittente, di lavoro ripartito; personale concontratto di somministrazione di lavoroA03 Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nello studioA04 Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedenteA05 Soci o associati che prestano attività nello studioB00 Numero complessivoProgressivo unità locale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10B01 ComuneB02 ProvinciaB03 Spese per l'utilizzo di servizi di terziB04 Costi sostenuti per strutture polifunzionaliB05 Superficie locali destinati esclusivamente all'esercizio dell'attivitàB06 Uso promiscuo dell'abitazione - Superficie studioNumeroNumerogiornateretribuiteBarrare la casellaBarrare la case laBarrare la casellaMesi di attività nel corso del periodo d'imposta (vedere istruzioni) NumeroA01 Dipendenti a tempo pienoA02Dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di formazione e lavoro, diinserimento, a termine, di lavoro intermittente, di lavoro ripartito; personale concontratto di somministrazione di lavoroA03 Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nello studioA04 Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedenteA05 Soci o associati che prestano attività nello studioB00 Numero complessivoProgressivo unità locale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10B01 ComuneB02 ProvinciaB03 Spese per l'utilizzo di servizi di terziB04 Costi sostenuti per strutture polifunzionaliB05 Superficie locali destinati esclusivamente all'esercizio dell'attivitàB06 Uso promiscuo dell'abitazione - Superficie studioNumeroNumerogiornateretribuitePercentualedi lavoroprestatoPercentualedi lavoroprestato,00,00,00,00,00,00MqMqMqMqMqMqdimensione GEOMETRAcostruzione degli Studi di Settoreè indispensabile per consentirela corretta gestione del propriostudio professionale, prima ancorache per la regolare compilazionedel modello annuale, allegato alladichiarazione dei redditi.La delega (che normalmenteaffidiamo) per la compilazioneai commercialisti o ad altriprofessionisti del settore, nonconsente di comprendere e farcomprendere correttamente glielementi che sono di esclusivapersonale conoscenza delprofessionista, provocandoinevitabilmente risultati distortinei confronti del singolo casocon ripercussioni negative poisull’intera categoria, comeconseguenza della rielaborazioneperiodica dei dati dichiarati.Al proposito viene qui allegatapagina 1pagina 1pagina 1anche una apposita tabella,r i p o r t a n t e i va l o r i m i n i m iprovinciali (nel nostro casoconsideriamo le sole provinciedella nostra regione) che è stataresa nota ed è relativa allo Studiodi Settore di quest’anno.Come si può notare le tipologiedi attività consolidate negli anni,presentano valori diversi perogni provincia (a livello nazionalele differenze sono anche deldoppio) a dimostrazione chela rielaborazione annuale,tiene conto dei dati che noistessi dichiariamo in sede dicompilazione dello Studio.Le tipologie meno praticatedai colleghi o le tipologieinserite da quest’anno, hannolo stesso importo per tutte leprovincie d’Italia. Dal prossimoanno, a seconda dei dati che8/201042


dimensione GEOMETRAnoi dichiariamo e che verrannoe l a b o r a t i d a l l a S o . S e . , c itroveremo dei valori nuovi, con lasperanza che i colleghi abbiamocapito come indicare nei modellila puntuale ripartizione delletipologie di attività, delle areespecialistiche e l’indicazionedell’eventuale durata pluriennaled e g l i i n c a r i ch i , e l e m e n t ifondamentali per la correttaelaborazione dello studio.La divulgazione dei criteri dicostruzione dello Studio diSettore e dei parametri chedeterminano i limiti della congruitàe della coerenza, è divenutainevitabile e indifferibile, anchein considerazione della previsionenormativa della costruzione, entroil 2013, degli Studi di Settore acarattere regionale.La formazione di una rete diesperti provinciali, consentiràuna più facile divulgazionedelle variazioni apport ateperiodicamente allo studio efavorirà, nello stesso tempo, lacreazione di un gruppo di lavoropreparato ad affrontare i nuovistudi che dovranno registraremeglio le realtà locali.Questo è un obiettivo obbligatoda raggiungere prima possibile,per garantire la rappresentazionefiscalmente corretta della nostraprofessione.Nella riunione del ComitatoRegionale svoltasi a Trieste il 20luglio scorso i Presidenti dei nostriCollegi provinciali sensibilizzati sultema, hanno ritenuto di accoglierela proposta di organizzare unseminario regionale sul tema,che si terrà presumibilmenteentro l’autunno di quest’anno eche vedrà la partecipazione delGeometra Giuseppe Foresto edi altri esperti del settore.8/201044


FormazioneCalendario dei Corsi e dei Seminariper i Geometri in RegioneTIPO1CDESCRIZIONE DELL'EVENTO PERIODO ORE ORG.2GEOVAL corso professionale in EstimoImmobiliareLUOGO N°3CREDITI4Settembre 40 PN ITG Pertini Pordenone 40 40*C Pubblicità e tariffe professionali Settembre 8 PN ITG Pertini Pordenone 40 4CL’esperto del giudice: le attività, icompensi ed il tentativo diconciliazioneS Posa di membrane bituminose 14/0913-14-15/09 24 UD Collegio Geometri UD 40 12*giornataGO Verona sede INDEX 50 3C Casaclima corso avanzato 14-24/09 40 TS CCIAA TS 30C I compensi del C.T.U. 16/09 8 UD Collegio Geometri UD 40 4*C Capacità di parlare in pubblico 16-17/09 16 GO Collegio Geometri GO 20 8CPredisposizione piano di sicurezza e dicoordinamento22-29/0906-13/1016 PGUDS Gestione privacy per ufficio tecnico 21/09 4 GOCollegio Periti UDCollegio Geometri UDCollegio Geometri GO oaltra sede se > 25 unità20+4 peresame*35 8*s.l. 3S Seminario Catasto - Tavolare 23/09 5 TS Collegio Geometri TS s.l. 3CFormazione per coordinatori per lasicurezza (T.U. 81/2008)da 28/092 volte a sett.120+esameS Progettazione senza barriere 30/09 4 GOC Predisposizione fascicolo dell'opera Ottobre 8 PGUDSPregeo 10 e Docfa 4 valutazioni nuoveprocedureS PEC e Firma Digitale Ottobre 2 PNCCCCorso per coordinatori sicurezzaApprofondimento informaticaEdilizia sostenibile e risparmioenergeticoGO ENAIP GO 40Collegio Geometri GO oaltra sede se > 25 unitàCollegio Periti UDCollegio Geometri UD60+4 peresames.l. 335 4Ottobre 4 PN ITG Pertini Pordenone 40 3Inizioottobre/nov.da 6/101 volta a sett.Saletta Banca BCCPordenone120 TS Enaip TS 3530 GO ENAIP GO 1812-19-26/10 12 TS Collegio Geometri TS 35C Pregeo 10 15/10 6 TS Collegio Geometri TS 35CCCCCPredisposizione piano di sicurezza e dicoordinamentoAggiornamento coordinatori sicurezzaLa gestione di rifiuti –terre e rocce da scavoAcustica nella progettazione edilizia enella D.L.GEOVAL estimo immobiliare21-28/1004-11/1121-28/1024/11 2-9/124-5/1111-12/1215-16-22-23/1117-18-19-29-30/1116 PGUDCollegio Periti UDCollegio Geometri UD20 TS Collegio Geometri TS 3520 TS Collegio Geometri TS 3512 TS Collegio Geometri TS 3540 TS Collegio Geometri TS 35C Topografia applicata 25-26/11 16 TS Collegio Geometri TS 3540 260+4 peresame15+4 peresame6+4 peresame3+4 peresame35 8*S Seminario urbanistica 1/12 4 TS Collegio Geometri TS s.l. 2C Corso CTU 6-7-11/12 24 TS Collegio Geometri TS 351 TIPOLOGIA: corsi = C seminari = S 3 POSTI DISPONIBILI: s.l. = senza limiti2 ORGANIZZAZIONE: Collegio di Gorizia = GOCollegio di Udine= UDCollegio di Pordenone = PNCollegio di Trieste= TSCollegio Periti eGeometri di Udine= PGUD4 CREDITI IPOTIZZATI: in attesa di validazioneda parte del CNG* CREDITI GIA’ RICONOSCIUTI DAL CNG10+4 peresame10+4 peresame6+4 peresame40+4 peresame*8+4 peresame12+4 peresamedimensione <strong>geometra</strong>8/2010


in copertina“I “I poggioli pozzi del del Friuli Friuli Venezia Giulia”Cassacco Fr. Barazzetto (Ud) - Comune di Coseano (Ud)dimensioneGEOMETRAOrgano ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaDIRETTORE RESPONSABILEbruno razzaCOMITATO DI DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)elio miani (Ud)COORDINATORE DI DI REDAZIONEGloria Gobetti (Ud)ProprietàOrgano ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri e egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaEditore, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI E E GEOMETRILAUREATI DELLA PROVINCIA DI DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri e Geometri laureatidel Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl Il presente numero è stato chiuso per la la stampail il ????????????. 09 Agosto 2010. Tiratura Tiratura ?????? 3000 copie copieSTAMPALa Tipografica srlVia Julia, 2733030 Via Julia, Basaldella 27 di Campoformido (Ud)Tel 33030 0432 Basaldella 561302 di Campoformido (Ud)Fax Tel 0432561750561302Per Fax invio 0432 materiali: 561750 anna@tipografica.itPer invio materiali: ale@tipografica.itdimensione GEOMETRAPubblicitàSCRIPTA MANENT srl srlViale Viale della della Vittoria, 13 1333100 UdineTel. Tel. 0432 505900e-mail: posta@scriptamanent.smAUTORIZZ. DEL DEL TRIBUNALE DI DI UDINEN. N. 42/92 DEL DEL 21.11.92PREZZO DI DI COPERTINA € 2,00 2,00ARRETRATI € 3,00 3,00ABBONAMENTO 12 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,005/2010Questo periodico è associatoall’Unione Questo periodico Stampa Periodica è associatoItalianaall’Unione Stampa Periodica Italiana46


scopri le porte del futurobyEdilizia Ceramiche FerramentaEDILIZIA - CERAMICHE - FERRAMENTAwww.ediliziazanello.cominfo@ediliziazanello.comSEDETALMASSONS (UD)via cesare battisti, 21tel. 0432 76 60 29fax 0432 76 60 41FILIALE - SHOW ROOMPOZZUOLO DEL FRIULI (UD)via IV Genova, 30tel. 0432 66 53 52fax 0432 66 53 93

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