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GEOMETRA

GEOMETRA - Collegio.geometri.go.it

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52007dimensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegi deigeometri delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


EditorialeLe morti bianche nella nostraedilizia, un problema prioritarioMentre si piangono le vittime, il problema viene affrontatosenza adeguata informazione e tacitamente ci responsabilizza ancoradi Bruno Razza5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il direttore di DGBruno RazzaPurtroppo le cronache di questi giorni,riportano all’attenzione di tutti il cosiddettofenomeno delle morti bianche, cioèdelle vittime, che sembrano aumentare,nel mondo del lavoro.Ogni volta che vedo e sento di una morteaccaduta in un cantiere, rabbrividisco,sapendo che quasi sicuramente, in quelcantiere, il responsabile per la sicurezzaè un Geometra.Rabbrividisco pensando a quello che puòcapitare allo sventurato collega: sanzionipecuniarie, arresto, provvedimentidisciplinari,la disfatta professionale, larovina della famiglia e così via.Oggi, al verificarsi di cadute ed incidentiche provocano la morte di maestranzenelle imprese edili, ci si chiede naturalmentedi chi sia la colpa.I decessi recenti hanno svegliato i sonnidel Presidente della Repubblica, delPresidente del Consiglio ed addiritturaquelli di Bruno Vespa e di Mentana.Ora aspettiamo il parere di Pippo Baudo,dopodichè tutti quelli che contano,avranno espresso il loro parere.Pareri qualificati, non c’è dubbio, ma parerimolto spesso condizionati da unascarsa conoscenza del problema e dellevere responsabilità.Evidentemente, ogni morte si deve poter4evitare, ma bisogna anche dire che granparte delle vittime che si sono verificateultimamente nei cantieri edili e chehanno scosso tutta l’Italia, sono vittimeparticolari che, sotto certi punti di vista,sono andati a cercarsela.Nella gran parte dei casi si tratta di personeche di sicurezza non vogliono sentirparlare, operai, imprenditori, parentidegli imprenditori e degli operai chevanno a fare qualche lavoretto alla domenica,al sabato pomeriggio, magari aldi fuori degli obblighi contrattuali.Ciò nonostante, le colpe ricadono sempresulle Imprese ed ora anche sui tecniciche si occupano della sicurezza suicantieri.Ci siamo accorti che il lavoro nel mondodella sicurezza, pur essendo un’interessantissimavalvola di opportunità persegue a pag. 6


5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>la categoria, è un lavoro improbo, complessoe che va eseguito con grande professionalitàe competenza.Di norma, i nostri committenti ci assegnanoanche l’incarico di responsabiledella sicurezza, del coordinatore in faseprogettuale ed in fase realizzativa dell’operaedilizia, senza cognizione di causa,ma unicamente per superare le continuesollecitazioni nostre e forse dell’impresa.Non c’è nessun organismo pubblico cheaffronti a livello di conoscenza e di immagineil problema della sicurezza neicantieri con un approccio serio e credi-6bile in grado di convincere il cittadinoqualunque a comprendere questa irrinunciabilee doverosa necessità.Il cittadino e spesso anche l’Impresario,vengono a sapere da noi, che c’è questaincombenza e naturalmente, nella maggioranzadei casi, questa notizia viene interpretatacome la solita vessazione delgoverno che vuole fare aumentare i prezzied i costi a carico del committente edell’impresa.Nel pubblico, invece, la sicurezza è piùimportante di qualunque altra cosa, masoltanto perché nessuno vuole assumersiuna qualunque responsabilità che nonsia coperta da responsabilità di altri edallora, gli operatori della sicurezza possonolavorare con una certa comprensionee competenza.Ma nel privato, il cliente ha l’unico interessedi realizzare il proprio interventoil prima possibile, interesse che cozzadirettamente con gli interventi dei responsabilidella sicurezza che devono vigilare,ammonire, denunciare, chiuderecantieri e così via. Praticamente si assumonoil ruolo di “rompiscatole”contro ilproprio cliente.Allora quando arriva sul cantiere il geometracoordinatore della sicurezza, appaionoi caschetti, si alzano le impalcature,si mettono le cinture e così via, coseche vengono poi immediatamente disattesequando il nostro collega se ne va.Ma se qualcuno vuole andare in cantierela domenica o se deve fare un lavoro conil cestello della gru il sabato pomeriggio,dobbiamo vigilare anche qui?Ma se non si devono applicare tariffe minime,se non ci avvertono, se non ci credonoe se nessuno convince l’Italia cheil nostro ruolo è importante e che va rispettatoe stimato, chi ci pagherà questaresponsabilità?


SicurezzaLa pianificazione delle misuredi sicurezza relative all’usodei ponteggiLa funzione del “Coordinatore per la progettazione” e le attivitàche deve svolgere rispetto alle problematiche dei ponteggidi Antonio TieghiRitengo sia utileriportare quelleche sono le “lineeguida” emanatedal CoordinamentoUnità OperativePrevenzione e Sicurezza negli Ambientidi Lavoro - ASS - Regione FVG, approvatedal Comitato regionale di coordinamentoart. 27 D.Lgs. 626/94, in quanto èimportante che si sappia quali sono i parametriche le rispettive UOPSAL provincialiutilizzeranno per valutare il nostrooperato, sia in fase di progettazioneche in fase di esecuzione.La linea guida è la seguente:La definizione delle misure volte a prevenireil rischio di caduta dall’alto, si riproponeogni qualvolta si debba realizzareun lavoro in elevazione; tale casisticarisulta pertanto molto frequente, consoluzioni molto diverse fra loro in funzionedell’opera da realizzarsi.Ruolo centrale nella pianificazione dellasicurezza e nella gestione del cantiere,è assunto dal coordinatore in gradodi adottare dapprima appropriate sceltetecniche (coordinatore per la progettazione)ed in seguito di strutturarle cronologicamentenel tempo, adattandole sedel caso alla propria realtà (coordinatoreper l’esecuzione dei lavori).L’uso delle opere provvisionali in cantiereè uno degli aspetti che il coordinatoreper la progettazione non può prescinderedal definire e disciplinare, pena ilmancato rispetto degli obblighi impostial suo ruolo (1) .Aspetto fondamentale per la determinazionedegli apprestamenti necessari,di cui il ponteggio è parte integrante, èla precisa conoscenza del progetto e latecnologia necessaria per la sua realizzazione;senza la cognizione delle modalitàdi realizzo dell’opera e attraverso qualimetodiche, non risulta credibile l’individuazionee la scelta delle misure atte agarantire la sicurezza in cantiere.La definizione delle misure da adottarsicontro il rischio di cadute dall’alto, incapo al coordinatore per la progettazione,sarà più mirata ed attenta solo a frontedella cognizione e valutazione dei seguentiaspetti:• Progetto dell’opera• Materiali utilizzati e modalità d’intervento• Sviluppo del cantiere e progressionedelle fasi lavorative• Profili in pianta ed in facciata dell’operada eseguirsisegue a pag. 8dimensione <strong>GEOMETRA</strong>75/2007


5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>8• Aree di deposito dei materiali, degliimpianti di cantiere e servizi igienicoassistenziali• Vie di transito, ingombro dei mezzi inesercizio, recinzione di cantiere.Se dalle considerazioni sopraccitate, lascelta tecnica sarà rivolta all’uso delle opereprovvisionali, le stesse valutazioni consentirannodi definirne anche le miglioricaratteristiche e i tempi di installazione.In merito alle caratteristiche dei ponteggiinfatti sarà possibile definire la tipologiacostruttiva (a tubi e giunti, a telai prefabbricati,misti, multidirezionali ecc.), lemodalità di attuazione (presenza di portaliper accessi carrai o transiti pedonali,partenza stretta, realizzo di mantovaneparasassi e/o installazione teli di protezioneecc.), l’eventuale necessità di segnalazioni(illuminazione notturna, apposizioneidonea cartellonistica ecc.).In ordine ai tempi d’installazione verràindicato quando l’opera provvisionalesarà eseguita (in fase di accantieramentoo successivamente), la durata dell’apprestamentoe la gestione dello stesso nellevarie fasi lavorative.La conoscenza dei profili in pianta ed infacciata dell’opera, consente di progettarecorrettamente il ponteggio, non permettendovalutazioni soggettive ed improvvisateda parte del personale deputato allarealizzazione di tali apprestamenti.La tipologia del ponteggio utilizzato differenziaanche le modalità di carico escarico dello stesso, l’occupazione dellearee di deposito nonché il trasportoin opera.La pianificazione delle aree di depositodei materiali, degli impianti di cantiere,dei punti di carico e scarico della mercee quindi del lay out di cantiere permettedi definire ed individuare correttamenteil posizionamento delle piazzole di caricoe degli eventuali castelli di tiro.Appare superfluo evidenziare come dagliesempi riportati, emerga l’improvvisazionedi chi si è trovato a realizzareun dispositivo di protezione collettiva,senza che si fosse attuata alcuna valutazionepreliminare da parte del coordinatoreper la progettazione e neppureun attento controllo di quanto attuatoda parte del coordinatore per l’esecuzionedei lavori.Il ponteggio è stato ritenuto dal legislatore,un aspetto così rilevante da attribuirgliuna prerogativa economica e della qualeil coordinatore per la progettazione ha ilcompito di definirne il costo; quest’ultimoinfatti è stato inserito per intero tragli oneri della sicurezza (2) .segue a pag. 10


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>L’aver ascritto al ponteggio un costo dellasicurezza, non soggetto a ribasso d’asta,incaricando il coordinatore della sua determinazione,fa capire quanto tale aspettosia stato ritenuto dal legiferatore di primariaimportanza.Va da sé, che la definizione del costo nonpuò prescindere da una stima analiticadella voce ponteggio, che comporta necessariamenteoltre alla quantificazione dellostesso, anche la definizione delle suecaratteristiche e modalità d’uso.La determinazione delle misure generalicontro il rischio di caduta era già stato indicatonel mandato in capo al coordinatoreper la progettazione dal D. Lgs. 494/96 (3) ;a rimarcare e puntualizzare tale aspettoè intervenuto il D.P.R. 03.07.2003 n°222“Regolamento sui contenuti minimi delPiano di Sicurezza e Coordinamento”.Nello stesso viene chiaramente indicatoche qualora si attuino operazioni in quota,bisogna:• identificare le misure contro il rischio dicaduta dall’alto (4) , prediligendo i dispositividi protezione collettiva (5) ;• indicare le misure di coordinamento relativeall’uso comune di apprestamenti,attrezzature ed infrastrutture da parte dipiù imprese e lavoratori autonomi (6) .Essendo il ponteggio per definizione un dispositivodi protezione collettiva, il P.S.C.dovrà necessariamente prevedere le prescrizioniper il suo corretto uso da partedelle imprese, individuando il preposto responsabiledella sua corretta gestione eda maggior ragione in caso di affidamentoad altri della sua utilizzazione (chi fa checosa e quando lo fa).E’ abbastanza abituale infatti che l’operaprovvisionale sia data in carico ad altreimprese per l’esecuzione di opere difinitura (intonaci, lattonieri, pittori, installazioneserramenti ecc.), in assenza delladitta principale per conto della qualeil ponteggio è stato realizzato. Le modalitàdi presa in carico di tale apprestamentoda parte delle ditte, è una misuradi coordinamento da riportare sicuramentenel P.S.C.La determinazione delle modalità di realizzodel ponteggio non può prescinderequindi dalla redazione di una rappresentazionegrafica dello stesso da eseguirsida parte del coordinatore per la progettazione.Tale adempimento oltre ad essere il modopiù immediato di comunicazione conle imprese, trova conferma normativa nell’art.2 e 3 del D.P.R. 222/03 (7) .Un siffatto adempimento consente inoltredi valutare preliminarmente alcuni aspettiche altrimenti non sarebbero presi in esamequale ad esempio:• l’altezza e la profondità del ponteggioin funzione dell’edificio;• l’utilizzo dell’opera provvisionale per lacasseratura di getti in calcestruzzo;• piano d’appoggio utilizzati (terreno, terrazzeecc.).• modalità di ancoraggio del ponteggioalla costruzioneLa chiara rappresentazione dell’operaprovvisionale permette inoltre al coordinatoredella progettazione di identificareeventuali criticità e all’impresa di predisporrepiù facilmente un Piano Operativodi Sicurezza che risponda ai dettami dellanormativa vigente; in particolare:• l’elenco dei ponteggi, ponti su ruote .....utilizzati in cantiere (8) ;• l’individuazione delle procedure didettaglio eventualmente richieste dalP.S.C. (9) ;• l’elenco dei D.P.I. forniti ai lavoratori(10) (qualora si rendessero necessarisegue a pag. 125/200710


per il montaggio e/o smontaggio delponteggio);• la documentazione in merito all’informazioneed alla formazione dei lavoratori(11) (addestramento per l’uso delleimbragature di sicurezza (12) , personaleaddetto al montaggio / smontaggioponteggi) (13) ;• nonché di altri adempimenti in capoall’impresa quali:• l’elaborazione del disegno del ponteggio(14) ;• la redazione del piano di montaggio, usoe smontaggio del ponteggio (15) .Il mandato del coordinatore per la progettazione,non si conclude con la correttastesura del P.S.C., ma comprende anchela definizione delle misure necessariealla corretta conservazione dell’opera;tra i suoi compiti infatti vi è la predisposizionedel fascicolo tecnico (16) .Tale documento da intendersi quale strumentotecnico per la gestione di successivilavori sull’opera, deve prevedere gli apprestamenti,le dotazioni di sicurezza dell’immobilenonché i dispositivi di protezioneindividuali necessari all’esecuzionedella manutenzione ordinaria e/o straordinaria,in condizione esente da rischi.La rilevanza del problema delle cadutedall’alto nelle manutenzioni successive,riveste particolare importanza vistigli effetti spesso mortali occorsi in questafase lavorativa soprattutto a personalespesso impreparato (si pensi al committenteche esegua tali operazioni in economiadiretta).Qualora la scelta degli apprestamentiper i lavori in quota per opere di manutenzionericada sul ponteggio, il coordinatorenon potrà esimersi dall’indicarele modalità di ancoraggio dello stessoall’edificio.L’installazione di specifici dispositivi infase di realizzazione dell’opera, allo scopopredisposti, permetterà di garantirenel tempo, l’idoneità di un siffatta misura(17) e a pianificare l’intervento evitandoapprocci improvvisati (e quindiinadeguati) da parte del personale incaricatodella realizzazione dell’operaprovvisionale.In conclusione il coordinatore per la progettazionedeve assumere un ruolo cardinenella pianificazione della sicurezzadell’opera, che non può limitarsi agestire esclusivamente gli aspetti relativialla costruzione della stessa, ma sem-5/2007dimensione <strong>GEOMETRA</strong>12


pre più deve interagire con il progettistaal fine di realizzare luoghi o posti dilavoro sicuri (18) .Quanto più il coordinatore per la progettazioneè in grado di ispirare soluzionitecniche al progettista, tanto più saràqualificante la sua mansione.Note(1)Art. 4 co. 1 lett. “a” del D.lgs. 494/96: redazionedel Piano di Sicurezza e Coordinamento(P.S.C.)(2)Art. 7 comma 1 lettera “a” e “g” del D.P.R.222/03(3)Art. 12 comma 1 lettera “f”: il P.S.C. contienele misure generali di protezione da adottarecontro il rischio di caduta dall’alto.(4)Art. 2 comma 2 lettera “d” punto 2) delD.P.R. 222/03(5)Art. 3 del D.Lgs. 626/94(6)Art. 2 comma 2 lettera “f” del D.P.R.222/03(17)Art. 2 comma 4: Il P.S.C. è corredato da tavoleesplicative di progetto, relative agli aspettidella sicurezza ...omissisArt. 3 comma 4 lettera “a”: Il P.S.C. contienele misure preventive e protettive per eliminareo ridurre al minimo i rischi di lavoro;ove necessario vanno prodotte tavole e disegnitecnici esplicativi.(8)Art. 6 comma 1 lettera “d” del D.P.R.222/03(9)Art. 2 comm 3 e 6 comma 1 lettera “h” delD.P.R. 222/03(10)Art. 6 comma 1 lettera “i” del D.P.R.222/03(11)Art. 6 comma 1 lettera “l” del D.P.R.222/03(12)Art. 43 comma 5 lettera “a” del D.lgs.626/94(13)Art. 36 quater comma 6 e 7 del D.Lgs.626/94(14)Art. 33 del D.P.R. 164/56(15)Art. 36 quater comma 3 del D. Lgs.626/94(16)Art. 4 comma 1 lettera “b” del D.Lgs.494/96(17)Vedi Testo Unico Norme tecniche per lacostruzione Assembla Generale del ConsiglioSuperiore Lavori Pubblici del 30.03.2005in riferimento alla vita utile di progetto dellecostruzioni.(18)Art. 6 comma 1 del D.Lgs. 626/94: i progettistidei luoghi o posti di lavoro rispettanoi principi generali di prevenzione in materiadi sicurezza e di salute al momento dellescelte progettuali e tecniche (1. eliminazionedel rischio, 2. riduzione del rischio allafonte, 3. sostituzione di ciò che è pericolosocon ciò che non lo è, ecc.)dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


SicurezzaL’attività del coordinatore nei lavoridi montaggio e smontaggiodei ponteggiLe regole a cui ci si deve attenere per una corretta sicurezzadi Antonio Tieghidimensione <strong>GEOMETRA</strong>In generale, le regole da rispettare nelmontaggio/smontaggio e trasformazionedei ponteggi sono quelle indicate nell’art.36 bis e quater del D.Lgs 626/94.Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori,al fine di adempiere agli obblighi dicui all’art. 5 del D.Lgs. 494/96, deve verificarecon opportune azioni di controlloil rispetto delle norme di prevenzionedegli infortuni.Il coordinatore in particolare deve verificareche il datore di lavoro attui le seguentiprescrizioni:- qualora nell’autorizzazione ministerialedel ponteggio scelto non siano disponibilispecifiche configurazioni strutturalicon i relativi schemi di impiego deveredigere una relazione di calcolo di resistenzae di stabilità e delle corrispondenticonfigurazioni di impiego. Inoltredovrà far predisporre da persona competente(un ingegnere o un architettoiscritto all’albo), un piano di montaggio,uso e smontaggio, in funzione dellacomplessità del ponteggio scelto. Talepiano puo’ assumere la forma di unpiano di applicazione generalizzata integratoda istruzioni e progetti particolareggiatiper gli schemi speciali costituentiil ponteggio;- sia messo a disposizione del prepostoaddetto alla sorveglianza e dei lavoratoriinteressati il piano suddetto;- sia data priorità alle misure di protezionecollettive rispetto a quelle individuali;- lo scivolamento degli elementi di appoggiodi un ponteggio sia impedito tramitefissaggio su una superficie di appoggio,o con un dispositivo antiscivolo, oppurecon qualsiasi altra soluzione di efficaciaequivalente;- i piani di posa dei predetti elementi diappoggio abbiano capacità portante sufficiente;- il ponteggio sia stabile;- siano adottatati appropriati dispositiviche impediscono lo spostamento involontariodei ponteggi su ruote durantel’esecuzione dei lavori in quota;- le dimensioni, la forma e la disposizionedegli impalcati di un ponteggio sianoidonee alla natura del lavoro da eseguire,adeguate ai carichi da sopportaree tali da consentire un’esecuzione dei lavorie una circolazione sicura;- il montaggio degli impalcati dei ponteggisia tale da impedire lo spostamentodegli elementi durante l’uso, nonché lapresenza di spazi vuoti pericolosi fra glielementi che costituiscono gli impalcatie i dispositivi verticali di protezionecollettiva contro le cadute;5/200714


- le parti di ponteggio non pronte perl’uso, in particolare durante le operazionidi montaggio, smontaggio o trasformazione,siano evidenziate mediantesegnaletica di avvertimento di pericologenerico ai sensi del decreto legislativo14 agosto 1996, n. 493, e delimitandolecon elementi materiali cheimpediscono l’accesso alle persone nonautorizzate alla zona di pericolo;- i ponteggi siano montati, smontati o trasformatisotto la sorveglianza di un prepostoin grado di intervenire immediatamenteper prestare soccorso agli addettiin difficoltà. In questa eventualità ancheil preposto, qualora sia esposto al rischiodi caduta per assenza di protezioni collettive,deve utilizzare i DPI.Le operazioni siano svolte solo da lavoratoriche hanno ricevuto una formazioneadeguata e mirata alle operazionipreviste.Sia adottato un idoneo sistema di accessoai posti di lavoro temporanei in quotain rapporto alla frequenza della circolazione,al dislivello e alla durata dell’impiego.Il sistema di accesso adottatodeve consentire l’evacuazione in caso dipericolo imminente. Il passaggio da unsistema a piattaforme, impalcati, passerellee viceversa non deve comportare rischiulteriori di caduta.Accertare la presenza del documento diverifica dei ponteggi. Questi devono esseresottoposti, dal datore di lavoro, a verificasia d’installazione sia a verifiche periodicheo eccezionali al fine di assicurarnela corretta installazione e il buonfunzionamento. Un documento attestantel’esecuzione dell’ultima verifica deveaccompagnare le attrezzature di lavoroovunque queste sono utilizzate. Primasegue a pag. 16dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


del montaggio del ponteggio è necessarioche personale esperto controlli tuttii suoi elementi ed effettui la manutenzione.In particolare:- accerti lo stato di conservazione dei materiali,verifichi lo stato delle saldaturee scarti tutti gli elementi che non sianoperfettamente dritti, o con estremitàslabbrate o deformate;- tolga le incrostazioni delle tavole ed effettuiil controllo a vista dello stato diconservazione, elimini quelle che presentanofessurazioni;- controlli il funzionamento dei dispositividi aggancio delle tavole metalliche;Questi controlli faranno parte della schedaobbligatoria di verifica del ponteggio.Utilizzo promiscuo del ponteggioQuando il ponteggio è realizzato da unaditta specializzata che non parteciperàpoi alla realizzazione dell’opera o quandopuò essere utilizzato da diverse impreseoltre a quella che lo ha eretto, è necessarioche il PSC contenga le prescrizioniche individuino le modalità di concessionein uso e di volta in volta i preposti responsabilidella manutenzione.Verifiche durante l’uso dei ponteggi metallicifissi• Controllare che il disegno esecutivo:• Sia conforme allo schema tipo fornitodal fabbricante del ponteggio;• Sia firmato dal responsabile del cantiereper conformità agli schemi tipo fornitidal fabbricante del ponteggio;• Sia tenuto in cantiere, a disposizionedegli organi di vigilanza, unitamentealla copia del libretto di cui all’autorizzazioneministeriale;• Controllare che per i ponteggi di altezzasuperiore a 20 metri e per i pontegginon conformi agli schemi tipo;• Sia stato redatto un progetto, firmatoda un ingegnere o architetto abilitatoa norma di legge all’esercizio dellaprofessione;• Che tale progetto sia tenuto in cantierea disposizione dell’autorità di vigilanza,unitamente alla copia del libretto di cuiall’autorizzazione ministeriale;5/2007dimensione <strong>GEOMETRA</strong>16


• Controllare che vi sia la documentazionedell’esecuzione, da parte del responsabiledi cantiere, dell’ultima verificadel ponteggio di cui trattasi, al finedi assicurarne l’installazione correttaed il buon funzionamento;• Controllare che qualora siano montatisul ponteggio tabelloni pubblicitari,graticci, teli o altre schermature siastato redatto apposito calcolo, eseguitoda Ingegnere o da Architetto abilitatoa norma di legge all’esercizio dellaprofessione, in relazione all’azionedel vento presumibile per la zona oveil ponteggio è montato;• In tale calcolo deve essere tenuto contodel grado di permeabilità delle struttureservite;• Controllare che sia mantenuto un distacconon superiore a 20 cm tra il bordointerno dell’impalcato del ponteggioe l’opera servita;• Controllare che sia mantenuta l’efficienzadell’elemento parasassi, capacedi intercettare la caduta del materialedall’alto;• Controllare il mantenimento dell’efficienzadel serraggio dei giunti, secondole modalità previste dal fabbricante delponteggio, riportate nel libretto di cuiall’autorizzazione ministeriale;• Controllare il mantenimento dell’efficienzadel serraggio dei collegamentifra gli elementi del ponteggio, secondole modalità previste dal fabbricante delponteggio, riportate nel libretto di cuiall’autorizzazione ministeriale;• Controllare il mantenimento dell’efficienzadegli ancoraggi, secondo le modalitàpreviste dal fabbricante del ponteggioriportate nel libretto di cui all’autorizzazioneministeriale;• Controllare il mantenimento della verticalitàdei montanti, ad esempio conl’utilizzo del filo a piombo;• Controllare il mantenimento dell’efficienzadelle controventature di piantae di facciata mediante:- Controllo visivo della linearità delleaste delle diagonali di facciata e dellediagonali in pianta;- Controllo visivo dello stato di conservazionedei collegamenti ai montantidelle diagonali di facciata e dellediagonali in pianta;- Controllo visivo dello stato di conservazionedegli elementi di impalcatoaventi funzione di controventaturain pianta;• Controllare il mantenimento in operadei dispositivi di blocco degli elementidi impalcato;• Controllare il mantenimento in operadei dispositivi di blocco o dei sistemiantisfilamento dei fermapiedi. CircolareN. 46/2000Come si evince, da quanto su riportato,l’attività sia in progettazione che in esecuzioneè particolarmente gravosa, mavolenti o nolenti, sono questi sono i parametridi valutazione sul nostro operato,che ci verranno applicati ed eventualmentecontestati per determinare se lenostre attività sono conformi a quantoprevisto dalla normativa.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>175/2007


EstimoNecessità di una stima credibile,certezza e garanzia per Bancheed utenzaDall’Associazione Geometri Valutatori Esperti l’impulso per i nuovi Corsidi Valutazione immobiliare per la formazione professionale dei Geometridi Pier Giuseppe SeraPier Giuseppe SeraI geometri liberi professionisti che dasempre si interessano di estimo immobiliare,sono a conoscenza che il mercato,soprattutto in questo ultimo quinquennio,ha fatto registrare una progressivacrescita delle compravendite.Il fenomeno ha indotto l’AssociazioneNazionale GEO.VAL. Esperti a studiarepercorsi formativi tali da consentirealla categoria dei Geometri di essere alpasso con gli standard internazionali divalutazione.Basilea II ha introdotto elementi di qualitàe professionalità nelle valutazioni immobiliari,con l’adozione da parte degliistituti bancari e finanziari di una metodologiabasata su criteri obiettivi, effettivi,concreti e duraturi nel tempo, inconsiderazione del ruolo che la proprietàimmobiliare riveste come garanzia delleoperazioni di erogazione di mutui e finanziamenti.La regola prevede che il valore di mercatodi un immobile, sia determinato sullabase dei confronti tra i valori noti di immobilisimili, attraverso l’applicazione di5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>18


aggiustamenti adeguati alle loro caratteristicheintrinseche ed estrinseche.Gli istituti bancari si avvalgono, da sempre,di estimatori esterni che hanno impostatoil sistema di valutazione basandolosoprattutto sulla discrezionalità e lasoggettiva esperienza.Oggi invece, diventa sempre più evidenteche una valutazione immobiliare efficace,precisa e standardizzata, fornisceall’istituto bancario un elemento fondamentaledi vitale importanza, in quantola stima deve essere indirizzata a produrredati certi e reali, indispensabili a definirele più certe garanzie e a consentirel’assunzione di decisioni dinamiche, alriparo da risvolti sconvenienti.GEOVAL, sulla spinta di questi nuovi indirizzi,si è fatta promotrice di un progettostudiato appositamente per i GeometriLiberi Professionisti.Il progetto è finalizzato a colmare il nostrodistacco culturale e metodologicodai principali paesi Europei, che già daalcuni anni utilizzano metodi e criteriestimativi inequivocabili.GEOVAL ha così programmato un pianodi lavoro inteso a portare presso tuttii Collegi provinciali un programma diformazione capace di fornire le indicazionie le nozioni necessarie al GEOME-TRA per la redazione della “Nuova Perizia”nel pieno rispetto degli standard internazionali.Sono quindi di imminente attivazione inuovi Corsi di Formazione Professionalesulle cui caratteristiche e modalità sipotranno assumere informazioni pressoi Collegi.Il Comitato Regionale del Friuli VeneziaGiulia ha già inoltrato specifica richiestaal Consiglio di Geo.Val., per soddisfarele esigenze degli iscritti della nostraRegione.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Edilizia/UrbanisticaAncora sulla nuova Legge Regionale“Riforma dell’Urbanisticae disciplina dell’attività ediliziae del paesaggio” n° 5 del 23 febbraio 2007Disciplina dell’attività edilizia: le novità più significativedi Alessandro Gerdinadimensione <strong>GEOMETRA</strong>Alessandro GerdinaCome preannunciato continuiamo in questonumero a sviscerare le novità contenutenella nuova Legge Regionale. Le riflessionidi oggi sono del collega AlessandroGerdina (componente della nostracommissione regionale edilizia/urbanistica),che ha approfondito in particolarele norme che modificano le procedurerelative all’edilizia.Il 28 febbraio 2007 è stata pubblicata nelBollettino Ufficiale della Regione AutonomaFriuli Venezia Giulia la Legge Regionale23 febbraio 2007 n°5 - riformadell’urbanistica e disciplina dell’attivitàedilizia e del paesaggio - che andrà asostituire la Legge urbanistica Regionale52/1991.Tralasciando quelle parti della legge regionaleinerenti alla pianificazione e alpaesaggio che verranno trattate in successiviarticoli si segnalano le novità piùsignificative introdotte dalla Parte II - disciplinadell’attività edilizia - della Leggeregionale.La legge recepisce (art. 37) la normativastatale introdotta con il Decreto Presidentedella Repubblica di data 6 giugno2001, n° 380 (Testo unico delle disposizionilegislative e regolamentari in materiaedilizia) riferite a: sportello unico perl’edilizia, definizione degli interventi edilizi,regime edificatorio e titoli abilitativiedilizi, contributo del costo di costruzione,attività edilizia delle pubbliche amministrazionie su aree demaniali, attivitàedilizia libera e controllo e vigilanza sull’attivitàedilizia e relative sanzioni.L’art. 39 demanda ai Comuni il compitodi introdurre nei propri regolamentiedilizi disposizioni finalizzate a promuovere,tra l’altro, il rendimento energeticodegli edifici. A tal fine nelle moredell’adeguamento, gli interventi finalizzatial risparmio energetico sono ammessianche in deroga ai vigenti regolamentiedilizi (art. 39, comma 2). Inoltresempre nell’ambito degli obbiettivi di risparmioenergetico, sono ammesse anchelimitate modifiche volumetriche - la cuideterminazione è demandata al regolamentodi attuazione previsto dall’art. 61comma 1- da realizzarsi anche in derogaagli indici urbanistico-edilizi ed ai regolamentiedilizi (art. 39 comma 4).E’ fatto obbligo al costruttore o al proprietario,di depositare al Comune, all’attodella richiesta di agibilità dell’immobile,la copia del attestato di certificazioneenergetica o di rendimento energeticodi cui al Dlgs 192/2005 (art. 39comma 4).5/200720


L’art. 41, comma 1, introduce l’obbligorivolto ai soggetti in possesso di titoloabilitativo edilizio di inviare al Comune,con cadenza semestrale e per tuttoil periodo di validità del titolo anzidetto,copia del certificato di regolarità contributiva(DURC) delle imprese che operanonel cantiere.La legge, all’art. 43, prevede la costituzionedello sportello unico per l’edilizia (giàprevisto dall’art. 5 del D.P.R. 380/2001) lecui finalità sono volte alla semplificazioneprocedimentale e organizzativa dell’attivitàedilizia. La funzione dello sportelloè quella di curare i rapporti tra il privato,l’amministrazione e, ove occorra, conle altre amministrazioni tenute a pronunciarsiin ordine all’intervento edilizio oggettodella richiesta di permesso di costruireo di denuncia di inizio di attività.In sintesi, lo sportello interviene come interlocutoreunico del privato e cura i rapporticon le altre amministrazioni tenutea pronunciarsi in ordine all’interventoedilizio oggetto della richiesta. Con l’introduzionedello sportello urbanistico lagestione procedimentale dell’edilizia vieneincardinata nei binari dell’unicità delprocedimento e dell’unicità dell’interlocutorepubblico di riferimento.Allo sportello unico è demandato ancheil compito di fornire ai cittadini un’ adeguatae continua informazione su contenutidegli strumenti urbanistici e dei regolamentiedilizi.L’art. 45 introduce: il certificato urbanistico(comma 1) che può essere richiestoal Comune dal proprietario dell’immobileo da chiunque ne abbia titolo ela valutazione preliminare dell’ammissibilitàdegli interventi edilizi (comma 3)che conserva validità per una anno a menoche nel frattempo non intervenganomodifiche agli strumenti urbanistici vigenti(comma 4).Per avvalersi della valutazione preliminareè necessario che i Comuni introducano,se mancante, tale possibilità nei rispettiviRegolamenti edilizi.Il certificato urbanistico, deve venire rilasciatodal Comune entro quindici giornidalla richiesta, riporta la disciplina urbanisticaed edilizia prevista nella strumentazioneurbanistica-territoriale vigentee conserva validità per un anno ameno che nel frattempo non intervenganomodifiche agli strumenti urbanistici.Questo certificato non sostituisce quellodi destinazione urbanistica già previstodall’art. 18 della Legge 47/1985 chetrova riconferma nell’art. 30 comma 3della D.P.R. 380/2001.All’art. 46, area di pertinenza urbanistica,la legge introduce, limitatamente ai casidi interventi in zona agricola connessialla conduzione di fondi (comma 2), lapossibilità di vincolare ai fini edificatoriaree funzionalmente contigue a quellasulla quale si va a costruire, poste in Comunidiversi ed alle seguenti condizioni:l’area deve avere la stessa destinazioneurbanistica e il Comune a cui competeal rilascio del permesso di costruire devedare comunicazione di un tanto aglialtri Comuni interessati affinché questiprovvedano ad iscrivere sulle aree coinvolteil vincolo di pertinenza (urbanistica);ai predetti Comuni è lasciato un periododi quindici giorni per poter formulareeventuali osservazioni.L’art. 47, al riguardo degli interventi finalizzatiall’abbattimento delle barrierearchitettoniche permette (comma 1) diapportare limitate modifiche alla volumetriadegli edifici, anche in deroga allenorme urbanistiche ed edilizie, ponenseguea pag. 22dimensione <strong>GEOMETRA</strong>215/2007


do quale limite il rispetto delle distanzeminime previste dal Codice Civile. Nellostesso articolo, inoltre, viene fatto obbligodi prevedere negli immobili con almenodue livelli fuori terra la possibilitàdi installare l’ascensore raggiungibile conrampe prive di gradini (comma 2).L’art. 48 riporta l’elencazione degli interventiche in particolare sono soggetti allaprocedura della Denuncia di Inizio diAttività edilizia. Si osserva che nell’elenconon è ricompresa la realizzazione diverande e bussole che la precedente L.R.52/1991 poneva tra gli interventi di manutenzionestraordinaria e soggetti a Denunciadi Inizio di Attività edilizia.All’art. 50, tra le disposizioni applicativedella legge, è stato riconfermato (comma1) che non costituiscono variante al titoloabilitativo edilizio le variazioni nonsuperiori al 3% (precedentemente il limiteera del 2,5%) con riferimento allasagoma, alla superficie, alla volumetriaed all’altezza. E’ comunque fatto obbligoil rispetto dei limiti massimi previstidagli strumenti urbanistici e dai regolamentiedilizi.Nello stesso articolo, al comma 2, vienedata la possibilità negli interventi diristrutturazione edilizia, conservazionetipologica, risanamento conservativo erestauro, che prevedano il contestualerecupero a fini abitativi dei sottotetti eche non comportino modifiche alla sagomadell’edificio, di derogare dai limitie parametri degli strumenti urbanisticivigenti e da quanto disposto dallaL.R. 44/1985 - altezze minime e principalirequisiti igienico-sanitari dei localiadibiti ad abitazione, uffici pubblicie privati ed alberghi - e successive modificheed integrazioni (artt. 21, 22 e 23della L.R. 31/1996).Relativamente agli interventi di ristrutturazioneedilizia, l’art. 41- disposizioniapplicative in materia di ristrutturazioneedilizia -, oltre a confermare che dettiinterventi ricomprendono anche la demolizionee successiva ricostruzione conla stessa volumetria e sagoma del preesistente,ammette la possibilità di modificarela collocazione dell’area di sedimepurché detta modifica rientri nelle variaseguea pag. 245/2007dimensione <strong>GEOMETRA</strong>22


zioni non essenziali le quali saranno definitenel regolamento di attuazione dellalegge previsto dall’art. 61, comma 1.Per quanto concerne il più volte citatoregolamento di attuazione, di cui all’art.61, comma 2, esso verrà emanato entrocentottanta giorni dalla pubblicazionedella legge (il 27 agosto).Con tale regolamento verranno stabilite,oltre a norme di attuazione riguardantile Parti I e III della legge, inerenti rispettivamenteall’urbanistica ed al paesaggio,anche norme riguardanti la Parte II inerentealla disciplina edilizia sui seguentiargomenti: il certificato di conformità urbanisticae dei lavori pubblici, gli oneri diurbanizzazione, gli standard urbanistici,la convenzione relativa agli interventi diedilizia abitativa, il controllo e la vigilanzasull’attività edilizia, le residenze agricolee la determinazione delle varianti essenzialie le limitate modifiche volumetrichedi cui all’art. 39 comma 3 della leggeregionale. Da ultimo, e con soddisfazione,si riscontra che alcune delle osservazionifatte al testo del disegno di leggeriassunte in un documento frutto del lavorodella Commissione Edilizia, LavoriPubblici e Sicurezza operante in seno alComitato Regionale dei Geometri fattopervenire all’Amministrazione regionale,sono state recepite ed introdotte neltesto definitivo della legge.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>5/200724


PrevidenzaImportante novità in materiadi assistenza sanitaria integrativaper i geometriAttivata una convenzione che consente di coprirei costi dei grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosidi Renzo FiorittiA decorrere dal 16aprile 2007 è divenutaoperativa perla Cassa Geometrila convenzione conl’EMAPI - Ente diMutua Assistenza tra i Professionisti Italiani,che prevede per i Geometri ed i pensionatiattivi iscritti alla Cassa, una copertura- a totale carico dell’Ente - per i “Grandiinterventi chirurgici e gravi eventi morbosi”,copertura che potrà estendersi - dietroversamento del relativo premio da partedel Geometra interessato - anche ai familiariconviventi.L’EMAPI ha sede in Roma Via LazzaroSpallanzani n. 24 (Tel. 06/44250196 - Fax06/44262524). E’ un ente che non ha finalitàdi lucro ed ha lo scopo di promuoverela cultura solidaristica e assicurativa edha stipulato - a seguito dell’espletamentodel bando di gara Europea - una convenzionedi durata biennale con le AssicurazioniGenerali, mirata all’assistenza sanitariadei professionisti.La garanzia in questione può estendersi,inoltre, ad adesione individuale, anche acoloro che siano pensionati non più iscrittialla Cassa da non più di due anni dalladecorrenza della polizza.E’ prevista inoltre una copertura - sem-pre a carico della Cassa - che consentirà aiGeometri iscritti di godere di un’indennitànell’ipotesi di infortunio che comportiun’invalidità permanente parziale di gradosuperiore al 66%.Il singolo Geometra - su base individuale evolontaria - ha la facoltà di attivare, per sée per i propri familiari, una copertura assicurativaglobale ed integrativa della succitatagaranzia per i “Gravi Interventi Chirurgicie Gravi Eventi Morbosi”.Tutti gli iscritti riceveranno comunicazioneal domicilio, comunque per i dettagliè possibile consultare www.cassageometri.ite il sito internet www.emapi.it,per poter attingere tutte le informazionidel caso.Trattandosi di un’iniziativa importantissimaper i nostri iscritti e per le famigliedegli stessi, di seguito propongo una brevesintesi delle condizioni previste nellaconvenzione.Oggetto: La Convenzione assicura il rimborsodelle spese sanitarie sostenute dagliassicurati in conseguenza d’infortunio,malattia e parto, nei termini, nella misurae con le modalità, anche di erogazione direttadelle prestazioni (es. in strutture convenzionate),indicate nella Convenzione.-segue a pag. 26dimensione <strong>GEOMETRA</strong>255/2007


Sono previste due Sezioni: la Sezione A(grandi interventi chirurgici e gravi eventimorbosi) e la Sezione B (ricovero, extraospedaliere,domiciliari).Assicurati: Le garanzie di cui alla “SezioneA” (Grandi Interventi Chirurgici e GraviEventi Morbosi”, sono prestate in formacollettiva a:a) Geometri e Pensionati in attività iscrittialla Cassa ( la forma di garanzia comprendeanche l’indennità per grave invaliditàpermanente originata da infortunio).b) Pensionati (non più iscritti) alla Cassada non più di due anni dal 16.04.2007(possono aderire solo in forma individuale,cioè volontariamente).c) Nuclei Familiari interi degli assicurati(possono aderire solo in forma individuale,cioè volontariamente).- Per l’adesione volontaria alla “SezioneB” (Ricovero, extraospedaliere, domiciliari)ulteriore condizione, oltre aquelle sopra citate è l’attivazione della“sezione A”.- Viene prevista la possibilità per i coniugie i figli superstiti di iscritti deceduti,di mantenere attiva la garanziaprestata dalla Convenzione, pagandoil relativo premio annuo.- L’iscritto che diventa pensionato (cancellato)in corso di vigenza della polizzaannuale rimarrà in copertura fino a scadenzaannua. Alla scadenza annua potràcontinuare ad usufruire della coperturaassicurativa mediante pagamentodel relativo premio e la compilazionedell’apposito modulo di riadesione.- L’iscritto pensionato che si cancelli dallaCassa nel periodo di validità annualedella polizza, i superstiti ed i relativinuclei familiari, che non rinnovinola propria adesione alla prima scadenzadi certificato, non potranno più esserereinseriti.Limiti di età e personenon assicurabiliPer coniuge o convivente more uxorio,per il quale l’iscritto richieda l’estensionedella copertura, è previsto il limite di etàmassimo di 90 anni.Nel caso di compimento dei 90 anni dietà durante il corso dell’annualità assicurativa,la garanzia continuerà ad essereprestata fino alla successiva scadenza annualedi premio.Per i figli è previsto il limite di 35 anni. Talelimite non opera per i figli conviventi edinabili ad un qualsiasi lavoro proficuo.Le persone affette da infermità mentali,tossicodipendenti, sindrome da HIV ed alcolismo,non sono assicurabili e l’assicurazionecessa con il loro manifestarsi nei modie nei termini di cui all’art. 1898 del C.C.in tal caso il premio viene rimborsato.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Costi Garanzia “A” (al netto delle commissioni dovute all’EMAPI - circa 4%)Iscritti e pensionati attiviPremio annuo a totale carico Cassa GeometriFamiliare (forma individuale) Premio annuo per 1 familiare €. 43,00Familiare (forma individuale) Premio annuo per 2 familiari o più €. 86,00Costi Garanzia “B” (aggiuntiva alla garanzia “A” e solo in forma individuale, cioè volontariamente)Iscritti e pensionati attivi Premio annuo €. 610,00Nucleo Familiare Premio annuo (iscritto + 1 familiare) €. 884,50Nucleo Familiare Premio annuo (iscritto + 2 familiari) €. 1.098,00Nucleo Familiare Premio annuo (iscritto + 3 familiari o più €. 1.311,505/200726


CatastoPregeo 9Timidamente ed in modo parziale anche a Triesteentra in vigore l’applicazione della nuova proceduraper i soli tipi mappalidi Pasquale BucciIl Collegio di Triesteha organizzatoil giorno Venerdì6 aprile presso lapropria sede di ViaCassa di Risparmion°6, un atteso convegno informativo sultema: “Attivazione e modalità di presentazionedegli atti di aggiornamento - tipi mappali,nella procedura Pregeo-9”.Alla riunione, alla quale hanno partecipatonumerosi iscritti giovani e meno giovani,che giornalmente si occupano nel lorolavoro di materia catastale, sono intervenutiin qualità di graditi ospiti il nostroConsigliere nazionale Geom. Bruno Razzae due tecnici catastali dell’Agenzia delTerritorio, presenti per rispondere a specifichedomande nel dibattito finale.Il Presidente del Collegio di Trieste, LivioLacosegliaz, ha dato inizio alla riunioneporgendo un saluto agli intervenuti, soffermandosisull’importanza della formazioneprofessionale continua, sulla necessitàdella partecipazione degli iscrittia questi seminari ed ai corsi che il Collegioha in corso di programmazione, la cuipartecipazione darà diritto ad una serie dicrediti formativi secondo quanto stabilitodal regolamento sulla formazione approvatodal nostro CNG.Il Geom. Razza, responsabile della CommissioneCatasto, Topografia e GPS delConsiglio Nazionale Geometri, intervenutosubito dopo la presentazione del Presidente,ha illustrato le ultime novità in ambito catastalespecificatamente per quanto attienel’attivazione della trasmissione telematicadegli atti di aggiornamento catastale.Nel suo intervento il Consigliere nazionale,ha puntualizzato l’importanza che questaprocedura telematica riveste per la categoriadei geometri, la quale permetteràdi elevarne le attuali potenzialità professionalirispetto ad altre categorie tecniche,nonché di avviare un processo di quasi totaleesclusività in materia catastale.Il suggerimento del collega Razza inoltre, èstato quello di non ritardare l’utilizzazionedella tecnologia telematica a disposizione,avvalendosi anche degli ottimi servizi telematiciforniti da Geoweb (www.geoweb.it)e di predisporre comunque una figura rilevata“in chiaro”, per sopperire alla semplicisticae scarna grafica dell’elaborato prodottodalla procedura Pregeo.Le modalità di presentazione ed applicazionedella procedura Pregeo-9, se pur almomento, limitata ai soli tipi mappali edin vigore dal 16 aprile scorso, è stata illu-segue a pag. 28dimensione <strong>GEOMETRA</strong>275/2007


strata dallo scrivente attraverso una serie dislide in power point contenenti anche alcuniesempi pratici di aggiornamenti mappali,proponendo con immagini e disegni, icontenuti delle disposizioni emanate dall’Agenziadel Territorio di Trieste in data12.03.2007.Il dibattito finale se pur a tarda sera, è statoparticolarmente animato ed interessante,nel quale si sono affrontati con competenzaalcuni importanti aspetti normatividi applicazione della procedura nel Sistemadel Libro Fondiario.Trieste non a caso, è stata l’ultima provinciain Italia ad introdurre, se pur in modoparziale, la nuova procedura Pregeo-9, infattile difficoltà operative ad essa connessecon il sistema del Libro Fondiario, ne hannoritardato fino ad ora l’applicazione ancorain fase di rodaggio.La scarsa leggibilità degli elaborati prodottiin automatico dalla procedura, l’assolutamancanza all’interno dell’elaborato geometricodi una figura rilevata esplicativa delleoperazioni di aggiornamento, nonché leincerte procedure di invio all’Ufficio Tavolareda parte dell’Agenzia del Territorioattraverso i Fogli di Notifica, della documentazionenecessaria al rilascio del DecretoTavolare, non hanno incontrato unsicuro e favorevole consenso da parte delGiudice Tavolare.Gli incontri preparatori avvenuti tra l’Agenziadel Territorio e l’Ufficio Tavolare Regionale,hanno evidenziato da subito le enormidifficoltà di attuazione della procedura, mala reciproca volontà propositiva di iniziareun nuovo percorso propedeutico a quellodel futuro invio telematico degli atti di aggiornamento,ha permesso una prima e limitataapplicazione della procedura.La procedura Pregeo-9 però, se pur introdottasolo e limitatamente ai Tipi mappali,è ancora in attesa di essere collaudatacon il giudizio del Giudice Tavolare, ilquale però, si è già espresso recentementein una lettera inviata all’Agenzia del Territorio,nella quale ha sottolineato le sueprofonde perplessità di accoglimento degliatti di aggiornamento mappali inviaticon il Foglio di Notifica, se pur completidegli estratti di mappa catastale prima edopo l’aggiornamento ma privi della figurarilevata per il tavolare.L’esperienza positiva del Catasto di Gorizia,dell’invio degli aggiornamenti con fogliodi Notifica al Tavolare ormai pluriennale,non sembra aver favorito positivamen-dimensione <strong>GEOMETRA</strong>La sede della Direzione Regionale dell’Agenzia del Territorio e dell’Ufficio Provinciale di Trieste5/200728


te il consenso del Giudice, il quale intendeinvece approfondire ulteriormente, gliaspetti della procedura prima di emettereil relativo Decreto Tavolare.Ad ogni buon conto, e nonostante le effettivedifficoltà incontrate dall’ennesima innovazionecatastale Pregeo, ormai la proceduraè partita e se pur non ancora perfettamenteallineata alle aspettative dellaLegge Tavolare, prima o poi con le necessariecorrezioni, avrà una sua definitiva vesteanche nel nostro territorio.AvvisoL’auspicio della categoria dei geometri diTrieste è che nel rispetto di garanzia immobiliareproprio del sistema del LibroFondiario, Pregeo-9 trovi una sua correttae definitiva applicazione, tenendo contodella particolarità delle norme vigenti inquesto difficile territorio di Trieste, ciò affinchéTrieste non sia sempre ultima, nonsolo nell’innovazione, ma anche nel coraggiodi affrontare positivamente e con competenzaprofessionale quello che le novitàcatastali hanno di positivo.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Visto che il numero precedente della Rivista Dimensione Geometra è arrivato in ritardo rispetto al solito,l’avviso riguardante la convocazione dell’Assemblea dell’Associazione di Gorizia è risultato del tuttoinefficace ed inutile. Visto che le norme statutarie impongono di pubblicizzare la convocazione con pubblicazionedi apposito avviso soltanto su Dimensione Geometra, il Consiglio direttivo ha deliberato di ripubblicarel’avviso e naturalmente di rinviare la data dell’assemblea compatibilmente con i tempi dellaspedizione della rivista.ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GORIZIAAVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIAÈ convocata per venerdì 8 giugno 2007 alle ore 9.00 in prima convocazione e alle ore 10.30in seconda convocazione l’Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio.Ordine del giorno:L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Duca d’Aosta, 91 - GoriziaRelazione del PresidenteEsame ed approvazione del bilancio consuntivo 2006Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2007Varie ed eventualiAi sensi delle norme statutarie, l’avviso di convocazione è pubblicato su questo periodico.L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione alla presenza di metà degli iscritti edin seconda convocazione qualunque sia il numero degli intervenuti.IL PRESIDENTEgeom. Paolo Perazzi295/2007


Attività del Collegio di PordenoneFormazione per i praticantiAl via la 1° sessionedi Tiziano Fior5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Tiziano Fior30Prenderà il via il prossimo 4 giugno la1° fase del corso di formazione di circa21 ore, riservata ai praticanti Geometricandidati all’Esame di Stato per l’abilitazioneall’esercizio della libera professionedi Geometra.L’iniziativa, che rappresenta ormai un appuntamentoimprescindibile, sottolineal’importanza che il Collegio Geometri,con l’impegno dell’Associazione, riservaalla preparazione dei praticanti in vista diquesto importante appuntamento.Ormai questa è una felice realtà e comeconsuetudine, si articola in due cicli dilezioni. Il primo riservato esclusivamentealla progettazione edilizia. Il secondo(analogo appuntamento che si terrà a settembre),tratterà le altre materie tipichedella nostra professione.Lo scorso mese di aprile si è conclusa lafase preliminare degli esami di abilitazioneper l’esercizio della professione,con la presentazione delle domande diiscrizione. Un primo bilancio evidenziaun generalizzato e progressivo calo delleistanze in tutta la nostra Regione. Peril nostro Collegio, quest’anno sono 33i candidati che hanno chiesto di potersiabilitare.È un segnale preoccupante da non sottovalutare.Conferma la progressiva riduzionedell’affluenza di Geometri al nostroAlbo, circostanza frutto del climadi incertezza che si è instaurato presso idiplomati geometri. La causa probabilmenteè da imputare a tante contraddittorieriforme mai attuate in questi ultimianni. Nonostante ciò, è comunque evidentein tutta la Regione l’aumento delnumero degli studenti presso gli istitutitecnici per geometri. Quindi riscontriamola necessità di rendere la nostra professionepiù appetibile e desiderata daigiovani geometri.Questa situazione, se confermata, nelmedio e lungo periodo potrebbe minare,se non adeguatamente monitorata comeavviene, anche la sostenibilità del nostroente previdenziale.Ritornando agli esami ed ai nostri praticanti,ci vedremo quindi anche per laprossima sessione accorpati ad altre province,come del resto è già accaduto perben due volte in passato.


Attività del Collegio di TriesteAssemblea Generale Ordinaria30 marzo 2007Relazione del presidentedi Livio Lacosegliaz5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Livio Lacosegliaz32Questa assemblea è importante soprattuttoper la sua obbligatorietà istituzionalema anche perché rappresenta un’occasioneunica per la verifica dell’attuazionedel programma operativo che questoConsiglio Direttivo ha presentato nell’Assembleadi bilancio del 30 marzo 2006.Il citato programma al momento attualeè in pieno svolgimento, siamo convintiche i risultati positivi siano evidenti eche, nell’immediato futuro, migliorerannoancora.Brevemente ricorderò che sono state sensibilizzatele pubbliche amministrazioniattraverso incontri con l’Assessore all’Urbanisticae con l’Assessore ai LavoriPubblici, dai quali abbiamo ottenutoassicurazioni tangibili sulla partecipazioneattiva della categoria alla gestione delTerritorio, ai Lavori Pubblici ed alla Sicurezzanei Cantieri.Con l’ufficio del territorio e l’ufficio dellibro fondiario sono state intraprese trattativeper la soluzione dei problemi operativiinsorti con l’applicazione del “Pregeo9”. La soluzione dei problemi insortinon appare semplice. Trattasi in verità difar dialogare due istituti con finalità affinima con regolamenti e leggi regolatricidiverse. Confidiamo nella buona volontàdei rispettivi dirigenti e per quantopossibile con la nostra mediazione diottenere risultati concreti.Durante l’anno 2006 a partire dal primoaprile e fino al 31 dicembre, sono stateinviate agli iscritti 9 circolari informativee sono state organizzate 5 riunioni formativecon una massiccia partecipazionedegli iscritti. Verso la fine dell’anno,come più volte notiziato abbiamo datolo stop all’invio cartaceo delle circolari,divenuta attività troppo onerosa da tuttii punti di vista; nel contempo è statoattivato il sito del Collegio, attraverso ilquale la divulgazione delle notizie risultapiù snella e meno dispendiosa.In stretta collaborazione con il consiglionazionale è stato messo a punto il regolamentoper la “Formazione continua obbligatoria”,il quale è stato approvato nelConvegno di novembre a Firenze; quest’ultimoha permesso l’attivazione dellaFormazione in via sperimentale a partiredal primo gennaio di quest’anno.Lo scorso mese di febbraio il segretario edio siamo stati a Roma presso il ConsiglioNazionale, dove ci è stato presentato ilprogramma per una corretta gestione edorganizzazione della formazione.L’organizzazione e la gestione dei corsie/o seminari formativi è stata demandatatotalmente ai Collegi i quali avranno an-


che l’onere della vigilanza e la responsabilitàdel corretto svolgimento degli stessi,ed infine, dovranno certificare i creditiformativi maturati dagli iscritti.Per questo motivo il Consiglio Nazionaleha attivato uno specifico software, inseritonel proprio sito, sul quale verranno registratitutti gli eventi deliberati, i rispettivicrediti assegnati, nonché l’anagrafe diogni singolo iscritto partecipante.La procedura permettera’ ad ogni iscritto,che potrà accedervi con apposita password(probabilmente il codice fiscale),di stampare la certificazione nella qualeverranno descritti tutti gli eventi formativiai quali ha partecipato ed i creditiformativi maturati.Va da se che detta certificazione saràspendibile sul mercato, secondo la necessitàdi ognuno.Per concludere l’argomento formazione,diro’ che il consiglio ha deliberato l’assegnazionedei rispettivi crediti formativimaturati anche per i corsi già ultimatiin materia di “Prevenzione incendi “ e“Antisismica”; nel contempo sono anchestati programmati altri eventi formatividei quali il primo si terrà il 6 aprile sultema “Pregeo 9”; la relazione principalesarà tenuta dal Segretario del Collegiogeometra Pasquale Bucci, con l’interventodi alcuni Tecnici dell’Ufficio del Territorioe del Consigliere Nazionale geom.Bruno Razza.Un secondo evento formativo si terràvenerdì 20 aprile sul tema “Prima letturadella Legge Regionale n. 5/2007”; lerelazioni saranno tenute dal Consiglieregeom. Gerdina, dal Dott. Dario Danese,Direttore Centrale della Direzione PianificazioneTerritoriale e dalla dott.ssaDora LO GIUDICE, sua collaboratrice.Naturalmente, la formazione non si fer-siglio Direttivo ed i successivi per tuttoil prossimo futuro.Credo a questo punto di poter esprimeresenza timore di essere smentito, cheil programma prefissato da questo ConsiglioDirettivo sia in fase di completaattuazione.Ora, vorrei informarvi anche su quelloche è l’attuale panorama professionaledella nostra categoria.Eravamo convinti, che, la riforma dellascuola, varata dall’ex Ministro Moratti,che prevedeva la liceizzazione degli IstitutiTecnici Superiori, fosse il toccasanadella nostra Professione e che individuasse,nel triennio universitario di specializzazioneuna maggiore qualificazioneprofessionale; purtroppo questo Governonon la pensa così ed ha decretato lasospensione di tale riforma, bloccandocosì la liceizzazione e potenziando percontro la scuola media superiore.Detta sospensione dovrebbe durare unanno per permettere una pausa di riflessionemirata a ricercare soluzioni chepossano portare ad una decisione definitiva.L’anno in corso è però molto importanteper il futuro della Categoria in quan-Il pubblico in saladimensione <strong>GEOMETRA</strong>merà qui, ma impegnerà l’attuale Con-segue a pag. 34335/2007


5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>to, parallelamente alla Riforma sospesa,si discute intensamente anche sulla riformadelle libere professioni che, a nostroavviso, non può concretizzarsi senzaaver prima risolto il problema dellaScuola.Sulla “Problematica scuola” nutriamofondati sospetti che questo Governo intendasfornare dei tecnici a grande diffusioneda impiegare immediatamentesul mercato del lavoro, dopo un brevissimotirocinio; ne consegue che seda un certo punto di vista il potenziamentodegli istituti tecnici può esserecondiviso, dall’altro temiamo che l’assenzanel disegno di Legge Governativodi programmi mirati al miglioramentodel bagaglio culturale, nelle materie riguardantila nostra professione, conducaalla progressiva estinzione della categoriadei liberi professionisti. Questoper far posto a tecnici meno preparati,o preparati settorialmente, da impiegarenell’industria, ai quali di fattoverrebbe riconosciuto il ruolo di tecnicidi serie “C”.Sulla problematica riguardante la riformadelle professioni, al momento, esistonoin Parlamento diversi Disegni di Legge,tra i quali anche quello presentato dalGoverno, che dovranno essere discussi,34emendati e se del caso approvati.Il nostro consiglio nazionale, resosi attivonella tutela della categoria, ha ottenutol’assicurazione da parte del MinistroMastella, riguardo all’inserimentonei Decreti Attuativi della Legge, ditutte le richieste formulate in sede diaudizione da parte del Consiglio stesso;per questo motivo quest’ultimo nonha avvallato le decisioni del C.U.P., che,non fidandosi delle promesse governative,intende attivarsi per la raccolta dellefirme necessarie alla presentazionedi una proposta di legge di iniziativapopolare.Speriamo soltanto che il C.N.G. abbiaragione, anche se il Consiglio Direttivodel nostro Collegio non condivide a pienotale filosofia operativa.Tra le tante attivita’ del consiglio direttivova ricordata anche la costante partecipazionealle riunioni del ComitatoRegionale dei Collegi della nostra Regione.La collaborazione con il Comitato Regionaleha prodotto per la categoria larealizzazione di un importante corso sullanuova normativa sismica, cha ha registratola partecipazione in tutta la regionedi oltre 700 colleghi.La commissione urbanistica regionalenelle numerose riunioni collegiali ha prodottoimportanti suggerimenti e proposteper la stesura della nuova Legge UrbanisticaRegionale, definitivamente licenziatail 23 febbraio di quest’anno.Naturalmete non va dimenticata la rivistaDimensione Geometra che è l’Organoufficiale del Comitato Regionale deiCollegi dei Geometri del Friuli VeneziaGiulia. Questa rivista continua a crescerein qualità e risulta essere molto apprezzatadai Colleghi.Infine vorrei spendere qualche parola sul


nostro collegio; attualmente sono iscrittial nostro Albo 311 Colleghi e le richiestedi iscrizione sono in costante e continuoaumento, ciò sta a significare che,nonostante l’imposizione di regole, noncondivise, della Legge Bersani-Visco, laCategoria resiste sul mercato, anche nellanostra piccola Provincia.L’attività del consiglio direttivo vieneesplicata mediante riunioni settimanaliin sede e fuori sede, ed è stata così ferventeda registrare dall’ultima assembleadei bilanci 31 riunioni in sede ed8 fuori sede.Il consigliere Pierpaolo Scozzai ha presentatocon una garbata lettera, le suedimissioni, irrevocabili, da Consiglieredel Collegio, motivando la sua decisione,oltre che per impegni familiari, anchecon quelli lavorativi diventati ormaicosì gravosi da non consentirgli il tempoper dedicarsi con successo e costanzaalla carica occupata.Al consigliere uscente Pierpaolo Scozzaiporgo a nome del consiglio direttivoe mio personale i più sentiti ringraziamentiper l’attività svolta, unitamenteagli auguri di un meritato successoprofessionale.Un altro problema che stiamo affrontandoriguarda la sostituzione della nostrasegretaria Paola Nuciari; a tale propositova detto che per scelta della stessaSignora Paola, beneficiando dell’istitutodella mobilità, ha trovato un impiegoper lei meno gravoso e con orari menoimpegnativi. Il Consiglio Direttivo nonha voluto, in alcun modo, ostacolare lascelta migliorativa, concedendole il passaggioad altro Ente, che avverrà con ilprossimo 1° maggio.Alla signora Paola, da parte del ConsiglioDirettivo, credendo anche di interpretareil pensiero di tutti gli iscritti,auguro di trovarsi bene nel nuovo postodi lavoro.BILANCIO CONSUNTIVO2006In merito al bilancio consuntivo, va dettoche durante l’anno di gestione il C.D.si è attenuto al principio del massimo risparmio,riducendo al minimo le uscitefuori sede dei Consiglieri ed attivandonell’ultimo periodo dell’anno il Sito delCollegio, organo di divulgazione dellenotizie, che ha portato ad una sensibileriduzione delle spese postali.BILANCIO PREVENTIVO 2007Nella stesura del bilancio di previsioneè stato tenuto conto:- dell’avviamento della formazione continuaobbligatoria che sicuramente avràun suo costo, prevedendo poste indicativesia in entrata che in uscita;- della prevista elezione del nuovo C.N.G.che richiederà, senza dubbio, maggiorispese per uscite fuori sede, per cui èstata ritoccata la voce di bilancio corrispondente;- delle maggiori spese per l’installazionedelle apparecchiature necessarie allaricezione in videoconferenza, dei corsidi formazione organizzati dal C.N.G.ed in genere per ottenere le informazionia distanza.E per concludere dirò, che, nonostantele citate principali spese il C.D. ha voluto,ritoccando le altre poste di bilancio,mantenere invariato il canone annuale,rispetto agli anni precedenti.Nota:Il conto Consuntivo dell’anno 2006 edil bilancio Preventivo del 2007 sono statiapprovati dall’Assemblea, all’unanimità.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>355/2007


Attività del Collegio di UdineConcorso per gli studenti degli ultimianni delle scuole per Geometridella ProvinciaImpegno costante del Collegio di Udine per consolidare il nostro futurodi Nicla ManettiNicla ManettiIl futuro della nostra attività, dei nostricollegi e della nostra cassa di previdenza,dipende, per buona parte, dalla nostracapacità di attivare iniziative di proselitismonei confronti delle nuove leve.Iniziative che promuovano il nostro lavoroprofessionale, realizzino un’immagineprofessionale ancor più prestigiosadi quella già consolidata che abbiamo e,che ci consentano nuove e continue iscrizioniall’Albo.Il nostro Collegio, da qualche anno, hapromosso un Concorso riservato agli studentidegli ultimi anni delle scuole tecnicheper Geometri della Provincia chesi propone di premiare elaborati, studie progetti di eccellenza e qualità, ricerchee tesine, relative alle discipline classichedella nostra professione, quali: topografiae fotogrammetria, costruzioni,tecnologie della costruzione, disegno eprogettazione, estimo e diritto.Per questo la necessità di interagire contutte le istituzioni scolastiche formativedei nostri eredi, che sono di fatto propedeuticheall’avvio dei giovani verso laprofessione del Geometra, riveste unaimportanza “strategica”.Un’apposita Commissione all’internodel Collegio esamina gli elaborati deicandidati e stabilisce la graduatoria deiprimi sei premiati ed i premi sono i seguenti:1° classificato PC portatile5/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>36I futuri geometri


2° classificato GPS portatile3° classificato Fotocamera digitale4° classificato Computer Palmare5° classificato Agenda elettronica6° classificato Manuale NeuferPer il Collegio ed anche per gli studenti,l’interesse e la partecipazione al concorsocertamente concorrono a stabilireun primo, significativo ed utile rapportodi conoscenza tra futuri Geometried il Collegio, con sicuro reciprocobeneficio.Quest’anno il primo premio, dedicatoalla memoria del Geometra GiulianoMoro dello Studio INARCO. è andatoa MARIA ROSA COSOLETO dell’ITG“ G. Marchetti” di Gemona delFriuli, che se l’è aggiudicato, con unatesina sulla ricostruzione del teatro “LaFenice” di Venezia.La premiazione di Maria Rosa Cosoleto, prima classificatadimensione <strong>GEOMETRA</strong>La cerimonia di premiazione ha avutoluogo presso l’Aula Magna del “Marinoni”alla presenza di numerosi studenti:presenziava, in particolare, la totalità deicompagni di classe di Maria Rosa.Rilevante la partecipazione delle autoritàscolastiche e degli esponenti delCollegio, a significare l’importanza dellamanifestazione: il Vice Preside ing.Maurizio Bosa, il Presidente del Consigliod’Istituto geom. Lucio Barbiero, ilPreside dell’I.T.G. Marchetti arch. LorisAgosto, il docente che ha preparatoi candidati dell’I.T.G. Marchetti ing.Giorgio De Luca, l’ing. Erika Livon inrappresentanza dello Studio Inarco, ilPresidente del Collegio di Udine geom.Renzo Fioritti e tutti i componenti dellaCommissione Scuola del Collegio.Geom. Lucio Barbiero, prof. Giorgio De Luca,prof. Loris Agosto, ing. Erika Livon,geom. Renzo Fioritti, ing. Maurizio Bosa e geom. Nicla ManettiIl Collegio ed in particolare, la CommissioneScuola, che di certo si impegnerannoancora in questa attività di collaborazionee promozione, affinché le iniziativecontinuino, riescano sempre meglio evengano apprezzate e riconosciute portandoulteriori risultati di conoscenza edi immagine della categoria, ringrazianoanche da queste pagine, tutti coloroche si sono interessati e prodigati per ilsuccesso di questa iniziativa.375/2007


IN COPERTINAFabbricato in Comune di Tricesimo (UD) localitàFraelaccodimensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 7 maggio 2007. Tiratura 2962 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: aldina@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 UdineTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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