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GEOMETRA

GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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62008dimensione<strong>GEOMETRA</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegi deigeometri delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


Indice4 EDITORIALEAlbo dei Geometri e dei Geometri Laureatidi Bruno Razza7 SICUREZZAIl Testo unico della sicurezzadi Antonio Tieghi16 Il protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavorodi Elio Miani20 EDILIZIANovità sul risanamento delle murature umidedi Livio Lacosegliaz24 L’edilizia residenziale sta andando in crisidi Bruno Razza26 CATASTOPregeo 9: redazione del modello censuariodi Pierdomenico Abrami27 FISCOInteressi legali e coefficienti per la determinazione dell’usufruttodi Pierdomenico Abrami30 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI TRIESTEDistanze legali in ediliziadi Pasquale Bucci34 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINEIl significato di una festadi Nicla Manettidimensione <strong>GEOMETRA</strong>6/2008


EditorialeAlbo dei Geometri e dei GeometriLaureatiIl nome della nostra categoria cambia e si aggiorna, consentendo tra l’altro chei colleghi laureati triennali possano sentirsi tra di noi, a loro agio e soprattutto,a casa lorodi Bruno Razza6/2008 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il direttore di DGBruno RazzaUna delle prime deliberazioni del ConsiglioNazionale dei Geometri appena insediatosi,è stata quella di aggiornare ilproprio nome.In considerazione della esigenza semprepiù crescente ed attuale di iscrivere nelnostro Albo i colleghi che ottengono lalaurea triennale nelle ormai famose classiIV, VII ed VIII, in ossequio al dettatodel DPR n° 328 del 5 giugno 2001, si èriscontrata la necessità di intitolare lacasa di questi colleghi, con un nome nelquale anch’essi possano e debbano riconoscersicon soddisfazione.Noi, vecchi diplomati, già ci riconoscevamoprima ed ora continuiamo a riconoscercinell’Albo del Collegio dei Geometri,ma certamente i colleghi laureati,facevano fatica a identificarsi con naturalezzain un Albo che non dichiarava esplicitamentedi accogliere anche loro.Tant’è che molti dei giovani laureatitriennali, avendo a disposizione la sceltaplurima di iscriversi o nei nostri Albio in quelli cosiddetti “B” degli Ingegnerio degli Architetti, hanno scelto spessoquelli di quest’ultimi.Probabilmente il fatto di iscriversi in questiAlbi anzichè nel nostro, gratifica il giovanelaureato triennale già nel nome Ingegnereo Architetto anche se di serie4“B” , rispetto a quello di “semplice” Geometrae consente maggior lustro di immagine,nella carta intestata, nella tabelladello Studio, nell’intestazione e nel rispettodella clientela.Quindi, questa mera questione di immagineesteriore si è dimostrata vincenteper gli Ordini, che hanno così reclutatopiù laureati triennali rispetto a noi, purnon offrendo loro nulla in più di quantopossa offrire la nostra categoria anzi,è facile che possano offrire qualcosain meno.Dunque una questione di presentazione,di immagine o se vogliamo di corretta comunicazione,abbinata ad una modernaidentificazione immediata di una professione,la nostra, che cresce e vuole cresceredimostrando a tutti di non restareferma ed ancorata alle antiche consuetuseguea pag. 6


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>dini, in una società ed in un mondo chevanno avanti in continuo cambiamento.I Periti Agrari ed i Periti Industriali, nostricompagni di viaggio nel decreto 328,questo passo l’avevano già fatto, ora toccaa noi.Il nostro “nuovo” nome è Albo dei Geometrie dei Geometri Laureati.Questo significa, per altro, l’equiparazionetemporanea dei “vecchi” Geometri giàiscritti a quelli “nuovi”, che oltre al diplomapossiedono ora anche la laurea.Non si tratta soltanto di ragazzi giovaniusciti dalle scuole medie superiori inquesti anni e laureatisi recentemente.Ci sono anche molti nostri colleghi giàiscritti, che esercitano la nostra professione,i quali con impegno e dedizioneencomiabili, stanno ritornando sui libri,sostengono gli esami universitari e cercanodi laurearsi.La laurea è un valido strumento per ampliareed approfondire l’acculturamentoormai per noi tutti indispensabile, espertie meno esperti, giovani od anziani, al finedi qualificare la professionalità e la capacitàdi assolvere con competenza e capacitàle richieste che ci vengono da unacommittenza sempre più esigente.Anche soltanto con un nome nuovo, possiamoaiutare i nostri colleghi laureati ariconoscersi nella loro casa, a vivere edoperare tra di noi e con noi, migliorandola qualità intrinseca della nostra famigliaprofessionale.La nostra categoria sta prendendo ora ipiù opportuni provvedimenti per poteraccogliere a braccia aperte i colleghi laureati.Tra un pò sarà avviato lo studio diun nuovo logo che identificherà la nuovadenominazione dell’intera categoria.Stiamo quindi migliorando la nostra organizzazionee la nostra immagine, peruna più moderna attività di comunicazionee per un più sentito senso di appartenenza.Il Consiglio Nazionale ha deciso, inoltre,di mandare le circolari che già arrivano atutti i Collegi, anche a tutti i Consiglieridei Consigli dei Collegi, per diffondere laconoscenza delle nostre argomentazioniin maniera più capillare ed incisiva.Pertanto si attiva di fatto un network dicomunicazione per via telematica più direttatra i vertici locali e nazionali dellacategoria.Informando puntualmente tutti i Consiglieri,si potranno ottimizzare tutte leattività, che a volte hanno anche l’esigenzadella tempestività nella conoscenzae nella condivisione delle decisioni,rispetto agli eventi ed alle problematicheche si susseguono quotidianamente,in una attenta ed oculata gestione dellacategoria.Novità organizzative e di immagine chefaranno piacere a tutti, fin nei più piccoliCollegi e nelle minuscole realtà, dove,più che altrove, si aspettano da semprebuone nuove e concretezza nei contenuti,per poter tutti, lavorare e viveremeglio.6/20086


SicurezzaIl Testo unico della sicurezzaPrimi riferimenti per imparare a conoscere la nuova disposizione in materiadi sicurezzadi Antonio TieghiImpariamo ad • Titolo IV (art. 88-160)abituarci al nuovonumero con per la salute e sicurezza nei cantie-Cantieri temporanei o mobili (Misurecui dovremo farei conti: il De-la prevenzione degli infortuni sul laritemporanei e mobili, Norme percreto Legislativo voro nelle costruzioni e nei lavori in9 aprile 2008, n, 81 recante “Attuazionedell’articolo 1 della legge 3 agostoquota, sanzioni)• Titolo V (art. 161-166)2007, n. 123, in materia di tutela dellasalute e della sicurezza nei luoghi diSegnaletica di salute e sicurezza sullavoro (Disposizioni generali, sanzioni)lavoro.” Il nuovo decreto legislativo ècomposto da 306 articoli (suddivisi in13 titoli) e da 51 allegati tecnici per circa450 pagine.Movimentazione manuale dei carichi• Titolo VI (art. 167-171)(Disposizioni generali, sanzioni)• Titolo I - (art. 1-61)Principi comuni (Disposizioni generali,sistema istituzionale, gestioneAttrezzature munite di videotermina-• Titolo VII (art. 172-179)della previdenza nei luoghi di lavoro, li (Disposizioni generali, obblighi deldisposizioni penali)datore di lavoro, dei dirigenti e deipreposti, sanzioni)• Titolo II (art. 62-68)Luoghi di lavoro (Disposizioni generali,Sanzioni)• Titolo VIII (art. 180-220)Agenti fisici (Disposizioni generali,protezione dei lavoratori contro i rischidi esposizione al rumore duran-• Titolo III (art. 69-87)Uso delle attrezzature di lavoro e dei te il lavoro, protezione dei lavoratoridispositivi di protezione individuale(Uso delle attrezzature di lavoro, protezione dei lavoratori dai rischi didai rischi di esposizione a vibrazioni,uso dei dispositivi di protezione individuale,impianti e apparecchiatutici,protezione dei lavoratori dai ri-esposizione a campi elettromagnereelettriche) segue a pag. 8dimensione <strong>GEOMETRA</strong>76/2008


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>schi di esposizione a radiazioni ottiche,sanzioni)blica 27 aprile 1955, n. 547;• il decreto del Presidente della Repub-• il decreto del Presidente della Repubblica7 gennaio 1956 n. 164;• Titolo IX (art. 221-265)Sostanze pericolose (protezione da• il decreto del Presidente della Repubblica19 marzo 1956, n. 303, fatta ec-agenti chimici, protezione da agenticancerogeni e mutageni, protezionedai rischi connessi all’esposizionecezione per l’articolo 64;• il decreto legislativo 15 agosto 1991,all’amianto, sanzioni)n. 277;• Titolo X (art. 266-286)• il decreto legislativo 19 settembreEsposizione ad agenti biologici (obblighidel datore di lavoro, sorve-• il decreto legislativo 14 agosto 1996,1994, n. 626;glianza sanitaria, sanzioni)n. 493;• il decreto legislativo 14 agosto 1996,• Titolo XI (art. 287-297)n. 494;Protezione da atmosfere esplosive• il decreto legislativo 19 agosto 2005,(disposizioni generali, obblighi deln. 187;datore di lavoro, sanzioni)• l’articolo 36 bis, commi 1 e 2 del decretolegge 4 luglio 2006 n. 223, con-• Titolo XII (art. 298 - 303)Disposizioni diverse in materia penalee di procedura penale5 agosto 2006 n. 248;vertito con modificazioni dalla legge• gli articoli: 2, 3, 5, 6 e 7 della legge 3• Titolo XIII (art. 304 - 306)agosto 2007, n. 123.Disposizioni finaliAndranno, dunque, in pensione i decretiIl decreto pubblicato è immediatamenteoperativo, essendo entrato in vigore il 494/1996, che sono stati il punto di ri-legislativi n. 626/1994, n. 493/1996 e n.15 maggio (anche se la parte principale ferimento di tutti coloro che si sono occupatidi sicurezza fin dall’inizio.del provvedimento e cioè la valutazionedei rischi aziendali entrerà in piena Dovremo pertanto imparare a conoscereil nuovo D.Lgs. n. 86/2008 per quan-operatività il 29 luglio a 90 giorni dallapubblicazione, salvo proroghe).to concerne:Viene definito “Testo Unico” anche se poi • le misure per la salute e sicurezza neiin realtà “Testo Unico” non lo è.cantieri temporanei e mobili;Infatti è stato approvato nella veste di • le norme per la prevenzione degli infortunisul lavoro nelle costruzioni eDecreto Legislativo per esigenze temporali,ma contiene un collage delle leggi nei lavori in quota;preesistenti, per cui ai più può sembrareun’assieme delle disposizioni già pre-lavoro;• la segnaletica di salute e sicurezza sulsenti (e spesso non applicate), dove sonostate inserite semplicemente tutte le • le sanzioni;• la movimentazione manuale dei carichi;norme necessarie.• all’allegato X (Elenco dei lavori ediliAlcune norme sono state opportunamentemodificate ed integrate, mentre saranlo89, comma 1, lettera a));o di ingegneria edile di cui all’articonoabrogate le seguenti norme: segue a pag. 106/20088


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>• all’allegato XI (Elenco dei lavori comportantirischi particolari per la sicurezzae la salute dei lavoratori di cuiall’articolo 100, comma 1);• all’allegato XII (Contenuto della notificapreliminare);• all’allegato XIII (Prescrizioni di sicurezzae di salute per la logistica delcantiere);• all’allegato XIV (Contenuti minimidel corso di formazione per i coordinatoriper la progettazione e per l’esecuzionedei lavori);• all’allegato XV (Contenuti minimi deipiani di sicurezza nei cantieri temporaneie mobili);• all’allegato XVI (Fascicolo con le caratteristichedell’opera);• all’allegato XVII (Idoneità tecnico professionale);• all’allegato XVIII (Viabilità nei cantieri,ponteggi e trasporto dei materiali);• all’allegato XIX (Verifiche di sicurezzadei ponteggi metallici fissi);• all’allegato XX (Costruzione e impiegodi scale portatili);• all’allegato XXI (Accordo Stato, regionie province autonome sui corsidi formazione per lavoratori addetti alavori in quota);• all’allegato XXII (Contenuti minimidel Pi.M.U.S.);• all’allegato XXIII (Deroga ammessaper i ponti su ruote a torre);• all’allegato XXIV (Prescrizioni generaliper la segnaletica di sicurezza);• all’allegato XXV (Prescrizioni generaliper i cartelli segnaletici);• all’allegato XXVI (Prescrizioni per lasegnaletica dei contenitori e delle tubazioni);• all’allegato XXVII (Prescrizioni per lasegnaletica destinata ad identificare eEsempio dei contenuti dell’allegato XXII(Contenuti minimi del Pi.M.U.S.)ad indicare l’ubicazione delle attrezzatureantincendio);• all’allegato XXVIII (Prescrizioni perla segnalazione di ostacoli e di puntidi pericolo e per la segnalazione dellevie di circolazione);• all’allegato XXIX (Prescrizioni per isegnali luminosi);• all’allegato XXX (Prescrizioni per isegnali acustici);• all’allegato XXXI (Prescrizioni per lacomunicazione verbale);• all’allegato XXXII (Prescrizioni per isegnali gestuali).Abbiamo qui riportato sia i titoli che gliallegati in quanto abbiamo ritenuto utilepoter disporre di una rapida visualizzazionedell’impianto legislativo con cuidovremo confrontarci in generale, anchese le novità che ci interessano di più sonoquelle contenute nel Titolo IV (art.88-160) che riguarda i Cantieri temporaneio mobili.Alcuni elementi salienti cheemergono da queste normeLa valutazione di idoneità tecnico-professionaledelle imprese è un obbligo delsegue a pag. 126/200810


committente o del suo delegato, il re-in verità contiene alcune modifichesponsabile dei lavori. L’art. 90 relativorispetto all’ultima versione circolata,agli obblighi del committente, imponedovrebbero essere superati i dubbi eal comma 9, lett. a) di verificare “l’ido-le incertezze sull’obbligo di utilizza-neità tecnico-professionale dell’impre-re il Durc nei lavori privati non sog-sa affidataria (questa risulta essere unagetti al permesso di costruire.) in cor-chiarificazione importante), delle impre-so di validità;se esecutrici e dei lavoratori autonomi• dichiarazione di non essere oggetto diin relazione alle funzioni o ai lavori daprovvedimenti di sospensione o inter-affidare, con le modalità di cui all’alle-dettivi di cui all’art. 14 (possibilmen-gato XVII.”te seguita da fotocopia di documentoAffinché il POS serva anche per la va-di identità del datore di lavoro, in cor-lutazione di idoneità, l’impresa lo dovràso di validità).integrare con questi allegati:Una procedura semplificata è prevista• certificato di iscrizione alla CCIAA;per i casi di cui al comma 11, ovvero per• fotocopia delle dichiarazioni di con-i lavori non soggetti a permesso di co-formità CE delle macchine e attrez-struire, ed in questo caso, ai fini dell’esa-zature; fotocopia delle autorizzazionime di idoneità l’impresa potrà limitarsiministeriali dei ponteggi;ad autocertificare il possesso dei requi-• fotocopia degli atti di nomina del re-siti minimi, unendo il certificato di iscri-sponsabile del servizio di prevenzionezione alla CCIAA.e protezione, degli incaricati dell’at-Di conseguenza: l’autorizzazione ad en-tuazione delle misure di prevenzio-trare in cantiere (anche in subappalto)ne incendi e lotta antincendio, di eva-deve essere preceduta da richiesta e ac-cuazione, di primo soccorso e gestio-cettazione del POS, e verifica dell’ido-ne dell’emergenza, del medico com-neità dimostrata con i necessari docu-petente;menti allegati.• fotocopia del libro matricola;La valutazione di idoneità deve essere• fotocopia dei certificati di idoneità me-svolta scrupolosamente, a seguito dell’ac-dico-sanitaria in riferimento alla man-quisizione della documentazione richie-sione;sta, che peraltro serve solo come elemen-• DURC (documento unico di regola-to di esame, ma che di per sé non assi-rità contributiva, con la pubblicazio-cura l’esito positivo.ne del decreto legislativo e con la de-La valutazione si configura come undimensione <strong>GEOMETRA</strong>Sicuramente questa non è unaditta affidabilefinitiva versione dell’articolo 90 che,adempimento con elevati contenuti tecnicie - di conseguenza - è verosimile chelo stesso sia svolto dal responsabile deilavori, per la fase di esecuzione individuatonel direttore dei lavori.Anche i lavoratori autonomi prima dientrare in cantiere, dovranno essere esaminatiai fini della valutazione di idoneitàtecnico-professionale; non dovrannoessere assoggettati all’obbligo di presen-6/200812


tazione del POS, ma dovranno comunqueesibire:• iscrizione alla camera di commercio,industria ed artigianato con oggettosociale inerente alla tipologia dell’appalto;• specifica documentazione attestantela conformità alle disposizioni dicui al presente decreto legislativo dimacchine, attrezzature e opere provvisionali;• elenco dei dispositivi di protezione individualiin dotazione;• attestati inerenti la propria formazionee la relativa idoneità sanitaria;• documento unico di regolarità contributiva.Da ultima ma non per questo di minoreimportanza è la riformulazione dell’art.89 (Definizioni), comma 1, lettera c) cheridefinisce il responsabile dei lavori comeil “soggetto incaricato, dal committente,della progettazione o del controllodell’esecuzione dell’opera; tale soggettocoincide con il progettista per lafase di progettazione dell’opera e con ildirettore dei lavori per la fase di esecuzionedell’opera.”La norma pare quindi determinare inmodo obiettivo che il progettista assumeanche il ruolo di responsabile dei lavoriper la fase di progettazione e che,analogamente, il direttore dei lavori assumeil ruolo di responsabile dei lavoriper la fase di esecuzione.Il legislatore evidentemente ha volutoindividuare obbligatoriamente la figuradel responsabile in un soggetto provvistodi titolo professionale, con adeguatecapacità tecniche e che, in virtù del proprioruolo, ha la necessaria conoscenzasia del progetto che delle modalità organizzativedel cantiere. È evidente chesegue a pag. 14dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>ri, etc.) coinvolge tra gli attori anche ilprogettista e il direttore dei lavori;• costoro, in qualità di responsabili deilavori, dovranno svolgere la propria attivitàin una logica di maggiore governodei lavori, con compiti di organizzazionee sovrintendenza riferiti ancheall’operato di altri soggetti (quali i coordinatori,le imprese, etc.) oltre ad assolveredirettamente ad alcuni compitiposti specificamente in capo al committenteo responsabile dei lavori;• ricordiamo che tra gli obblighi in capoal responsabile possono esservi tuttiquelli elencati al Capo IV, art. 90del nuovo T.U.S.L. e tra questi evidenziamola nuova valutazione di idoneitàtecnica delle imprese e dei lavoratoriautonomi, ai sensi del comma 9,lettera a);• ora più che mai la delega al responsabiledei lavori dovrà essere formalizzataper iscritto ed essere espressamente accettata,e dovrà specificare gli adempimentidelegati e quelli esclusi. Riteniamoinsufficiente per ambedue le parti(delegante e delegato) la sola individuazionedel responsabile nella notificapreliminare di cui all’art. 99;• ricordiamo ancora che il quadro sopradescritto è relativo al settore dei lavoriprivati; in ambito di opere pubblichee coerentemente con il Codice degliappalti (D.Lgs. 163/2006 s.m.) il giàcitato art. 89 afferma che: “il responsabiledei lavori è il responsabile unicodel procedimento”.Da un certo punto di vista, queste modifichenon appaiono importantissime,ma sotto l’aspetto legale si colgono invecevariazioni epocali, non nelle disposizionispecifiche e puntuali sulle singolesituazioni di rischio e relative misuredi prevenzione, quanto nel quadro gegliincaricati della progettazione e delladirezione dei lavori, che in precedenzapotevano dedicare minore attenzionealle problematiche gestionali propriedella sicurezza, seguite in modo più direttoda altre figure, sono ora maggiormentecoinvolte.Ritornando all’art. 89 del T.U.S.L., meritaosservare che la lettura della Leggenon pare escludere una interpretazionemeno “cogente” dell’attribuzione dell’incaricodi responsabile dei lavori al progettistaed al direttore dei lavori.Difatti, si potrebbe intendere che (comegià in precedenza) il committenteabbia la facoltà, ma non l’obbligo, di incaricareun responsabile dei lavori. Qualoraegli intenda avvalersi di questa facoltà,allora deve attenersi a quanto delineatodall’art. 89, c. 1, lett. e), individuandoobbligatoriamente il responsabilenel progettista o nel direttore deilavori, a seconda delle fasi.In definitiva è possibile già oggi trarrealcune importanti conclusioni:• il quadro normativo relativo alla sicurezzacantieri si è fatto più complessoe oltre alle figure già direttamenteinteressate (committente, coordinato-6/200814


nerale, nei criteri di gestione del “sistema”,che non solo sono cambiati, ma sonodestinati ad imprimere una modificasostanziale nella metodologia della sicurezzae salute sul lavoro.In particolare la responsabilità delle Impreseintrodotta dall’articolo 9 della L.123/07, ribadita, ridefinita e puntualizzatanell’art. 30 e nelle disposizioni penaliex art. 300 del Titolo XII del TU,basterebbe da sola, come argomento, asegnalare il cambiamento avvenuto.Chi non ne coglie l’importanza riflettasu questo aspetto: la Sicurezza e salutesul lavoro tutelava l’integrità fisica e psicofisicadei lavoratori, e la fedina penaledei Datori di Lavoro, Dirigenti, Prepostie lavoratori che peraltro in concretonon rischiavano la galera.Oggi le sanzioni per il mancato adempimento,colpiscono anche il patrimoniodelle aziende, e la loro stessa sopravvivenza,minacciata da sanzioni interdittivee sospensive dell’attività che possonoessere erogate in via penale e/oamministrativa dai Giudici, ma anchedagli organi di vigilanza per una pluralitàdi motivi, a partire dalla sanzioneper infortuni sul lavoro e/o malattieprofessionali sino alle violazioni delledisposizioni del T.U.S.L. (mancata valutazionedel rischio, mancata nominadell’RSPP, ecc.).Senza contare che il “rischio penale” peri soggetti responsabili in qualche caso stadiventando un’ipotesi concreta.Certamente quanto sopra detto non potràessere completamente esaustivo peri nostri lettori e di ciò ce ne scusiamo,ma le novità sono tali e tante ed oltretuttonon ancora completamente chiarite,da non permettere per adesso ulterioriapprofondimenti, che potranno esserechiariti nei dettagli in seguito.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


SicurezzaIl protocollo sulla sicurezzanei luoghi di lavoroAnche i Geometri, assieme alle altre categorie dei Progettisti, hanno aderitoal progettodi Elio Mianidimensione <strong>GEOMETRA</strong>Elio MianiLa consapevolezza dell’importanza dellasicurezza nei luoghi di lavoro è alla basedella necessità di istituire un protocollod’intesa tra gli organismi più interessatied in prima linea nelle tematiche del lavoroe degli ambienti di lavoro.Con questo protocollo, si vuole dare unasvolta significativa alla “Cultura della sicurezza”,intervenendo tempestivamentee qualificatamente in maniera precisae competente a partire dalla conoscenzadel problema, per definire la miglioreopportunità per ogni prevenzione.Il progetto nasce nel 2004 e il 27 settembreviene firmato il testo del “Protocollod’intesa” per la “Cultura della Sicurezza”fra: l’Associazione Industriali di Udine,la CGIL dell’Udinese e Bassa Friulana,la CISL dell’Udinese e Bassa Friulana, laCGIL dell’Alto Friuli, la CISL dell’AltoFriuli, la UIL, l’Azienda Servizi Sanitarin. 3, l’Azienda Servizi Sanitari n. 4,l’Azienda Servizi Sanitari n. 5, la DirezioneProvinciale dell’INAIL, la DirezioneProvinciale del Lavoro.Il 18 dicembre 2007 aderiscono ancheil Comando Provinciale Vigili del Fuocodi Udine, l’Università degli Studi diUdine, l’Ufficio Scolastico Provincialedi Udine.Lo scorso 12 maggio 2008 il Protocollod’intesa è stato siglato da parte dell’Ordinedegli Architetti, dell’Associazionedegli Ingegneri, del Collegio dei Geometri,del Collegio dei Periti e dell’Ordinedegli Ingegneri.Si riportano di seguito alcuni degli stralcipiù significativi del testo.Il fenomeno infortunistico appartiene allapatologia dell’organizzazione del lavorosegnando una rottura della continuitàdella prestazione lavorativa che, daun lato, colpisce la salute del lavoratoree, dall’altro, pone in discussione le procedureorganizzative dell’impresa.In questo senso occorre superare l’approcciomeramente formale alla normativasulla sicurezza del lavoro che porta,con la burocratizzazione degli adempimenti,a giustificare atteggiamenti disufficienza rispetto al rischio infortunistico.Cruciale, invece, è la promozionedi una vera e propria cultura della sicurezzacon l’adozione di sistemi di proceduree di controllo che sensibilizzino allacostante attuazione di comportamentiimprontati alla prevenzione.Le parti sociali rappresentate concordanodi impostare un progetto integrato,con il coinvolgimento e la partecipazionedella Regione, finalizzato:• ad approfondire la dinamica degli in-6/200816


della Direzione provinciale del lavoro,intesa a monitorare l’andamento infortunisticoe ad enucleare procedure,linee guida, anche per comparto eper territorio, in materia di sicurezza,che servano a definire un quadro di riferimentointegrato per la implementazionedella cultura della sicurezzanelle imprese;• il ruolo “educativo” della scuola nellaimpostazione di azioni di formazioneed informazione nel campo dellasicurezza.La cultura della sicurezza è il risultatodi un processo continuo di apprendimentoche all’interno del sistema di gestionedella salute e della sicurezza sullavoro deve trovare le corrette modalitàdi svolgimento. Infatti sono i lavoratoriche costituiscono l’elemento centrale diogni programma di sicurezza.Al riguardo l’Associazione Industriali diUdine promuoverà appropriate linee guidasulla base del documento “Linee guidaper un sistema di gestione della salutee della sicurezza sul lavoro” elaboratocon la collaborazione di UNI, Inail,Ispsel e parti sociali.Per definire tali linee guida l’Associazionedimensione <strong>GEOMETRA</strong>fortuni più rilevanti in modo da enuclearecause e condizioni utili per fissarelinee guida di orientamento prevenzionaleed in tal modo contribuire, anchevalendosi degli strumenti informatici,a diffondere la cultura della sicurezzanella logica della riduzione massimapossibile del rischio infortunisticoe dell’assunzione di precise responsabilitàdi carattere organizzativo e gestionaleda parte delle aziende;• ad individuare all’interno delle aziendele azioni di prevenzione, sensibilizzazione,formazione ed informazionedi seguito esplicitate, finalizzate apromuovere, con la partecipazione deirappresentanti dei lavoratori per la sicurezza,la diffusione trasversale dellasicurezza e la responsabilizzazionedi imprese e lavoratori sulla centralitàdella prevenzione inserita in una logicaglobale.Ai fini della attuazione del progetto, leparti si costituiscono in comitato di coordinamentoche avrà il compito di dareattuazione al presente protocollo d’intesa,mantenere i raccordi operativi con leistituzioni e, più in generale, con i soggetticoinvolgibili, stabilire procedure dimonitoraggio sui risultati.Il protocollo di intesa si articola nelle seguentiesplicitazioni operative che ne costituisconospecificazione di impegno ene sono parte integrante riguardanti:• il ruolo e le responsabilità delle impresenella corretta ed efficace gestione dellasicurezza attraverso il sistema partecipativoo che preveda la partecipazionedei lavoratori e dei RLS;• la funzione prevenzionale che appropriatamentepuò essere svolta dalla istituzionedi una banca dati, a cura delleASL e con il coinvolgimento delle partisociali, della Direzione dell’INAIL e segue a pag. 18176/2008


Industriali di Udine, sentiti le ASS n. 3, 4e 5 nelle persone dei Responsabili degliUOPSAL, l’Inail e la Direzione Provincialedel lavoro, attiverà l’Organismo PariteticoProvinciale (di seguito OPP).Il coinvolgimento dei lavoratori nella gestionedella sicurezza sul lavoro trova lasua esplicitazione istituzionale nel rappresentantedei lavoratori per la sicurezza(di seguito RLS), che costituisce figuradi “connessione” tra i lavoratori, la direzioneaziendale, il responsabile aziendaledel servizio di prevenzione e protezione(di seguito RSPP) ed il medicocompetente.La valorizzazione del ruolo del RLS costituisceun elemento importante dellepolitiche della sicurezza in relazione aicompiti attribuiti, che si sintetizzano neltriplice “diritto” di consultazione, accessoe formazione.Centrale nell’ambito del programma “Perla cultura della sicurezza” è la attivazionecon carattere sistematico e continuativodi un centro di documentazione sulla sicurezza,che costituisca una sede “virtuale”di confronto e di approfondimentosulle tematiche della sicurezza e del miglioramentodell’ambiente di lavoro, ol-tre che il riferimento per una o più banchedati (sull’analisi eziologica degli infortuni,sulle linee guida, ad esempio),disponibili all’interno di un sito dedicatosu Internet.L’attuazione di tale iniziativa, che presupponecome riferimento operativo imprescindibilel’Unità operativa prevenzionee sicurezza degli ambienti di lavoro(UOPSAL) delle Aziende dei ServiziSanitari, va coordinata con lo svolgimentodelle normali attività di servizioin modo di assicurarne la correttezzaed al tempo stesso permettere l’attivazioneefficiente del centro di documentazione.Nell’ambito dell’attuazione nelle scuoledel principio dell’autonomia, è importanteche il progetto di educazione sullasicurezza diventi parte integrante delPOF (piano dell’offerta formativa) cheogni istituto predispone.E questo per due ragioni di fondo: diffonderenelle scuole la sensibilità per letematiche legate alla sicurezza sul luogodi lavoro, da un lato e favorire il radicamentodella scuola con la realtà delterritorio, con particolare riguardo allarealtà lavorativa, che deve valorizzare la6/2008dimensione <strong>GEOMETRA</strong>18


persona ed il suo ruolo creativo nella sicurezza,dall’altro.Il progetto si propone di dare impulso allacultura della sicurezza nell’allievo-lavoratoreche in un prossimo futuro saràpersona-lavoratore; il modello prevedeun approccio “trasversale” con il coinvolgimentodi diverse discipline curricolari(storia, lingua italiana, tecnica, laboratori,ecc) con l’obiettivo di convergere su temi-chiave:lavoro, salute, sicurezza, stilidi vita, educazione in senso generale.Il Protocollo non è rimasto una sempliceenunciazione di buoni propositi maha trovato applicazione.È diventato operativo il sito internetwww.sicurezzalavoro.fvg.it ove trovanospazio le più variegate problematicheinerenti la sicurezza sul lavoro.Con la realizzazione di già 28 rappresentazionidi Ocjo (l’ultima con un grandesuccesso di pubblico lo scorso 18 marzoal teatro Giovanni da Udine), è statoportato nei luoghi di lavoro, nelle scuolee presso varie realtà, l’approccio alleproblematiche della sicurezza sul lavoroattraverso una corretta informazioneunita ad una piacevole rappresentazioneteatrale.Sono stati formati 40 docenti di scuolesuperiori e ci si è rivolti a oltre 1.500studenti per arrivare ad una sensibilizzazionepermanente presso tutti gli Istitutiscolastici di 2° grado della provinciadi Udine.Il coinvolgimento del mondo dei progettistiè il giusto completamento al progettosulla diffusione della cultura della sicurezzain quanto sono i progettisti stessicoloro che prima di ogni altro, studianol’involucro edilizio e poi vi collocanoi macchinari e quindi intervengonoin una fase basilare del futuro ambientedi lavoro.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


EdiliziaNovità per il risanamentodelle murature umideSistema innovativo per combattere il fenomeno dell’umiditàdi Livio LacosegliazLivio Lacosegliaz“Tutti sanno che una cosa è impossibileda realizzare, finchè arriva uno sprovvedutoche non lo sà e la inventa”.Albert EinsteinA questa frase detta dal celebre Einstein sisono ispirati il dott. Mario Zandegiacomodi Trieste ed i suoi collaboratori (associati)per la messa a punto di un sistema dieliminazione dell’umidità dalle muratureveramente geniale, unico, non invasivoe risolutore. Il sistema viene chiamato“the B.E.F.E.C. System” (the Bio-EnergyField Effect Converter).L’invenzione è frutto di una ricerca cheil dott. Zandegiacomo e associati ha condottoper diversi anni sperimentando lanuova tecnologia anche sulle muraturedell’ex pescheria grande di Trieste.Dall’incontro che ho avuto con il dott.Zandegiacomo è emersa in tutta la suagrandezza la soddisfazione per questascoperta ma soprattutto, ho riscontratol’enorme passione che lo stesso nutre perquesto ed altri fenomeni legati all’umiditàed ai campi elettromagnetici.La sua esposizione l’ha iniziata dicendoche l’umidità nelle murature è un feno-dimensione <strong>GEOMETRA</strong>6/200820


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>meno ben noto. Esso è basato principalmentesu due fatti concomitanti: l’uno nell’articolo pubblicato sul n. 4 della ri-tecniche molto invasive (come ricordatorappresentato dalla microporosità dei materialida costruzione che consente all’ac-definitivamente.vista) senza peraltro riuscire a risolverloqua (per il fenomeno della capillarità) di Si è giunti pure a contrastare la risalitafluire al loro interno e l’altro, consistentenell’instaurarsi, in un ambiente umi-comportarsi come un dipolo, dunque qua-dell’acqua sfruttando la sua attitudine ado e salino, di un processo elettrolitico il le portatrice di cariche elettriche, tentandodi invertirne il flusso di natura elettro-cui anodo si forma a livello dell’acqua difondo, sottostante la costruzione e il catodosi può individuare nella parte più elettrici artificialmente indotti. Questolitica, mediante l’interazione con campialta del tetto. Il processo si reitera continuamentee, in concorso a diversi agenti te eliminato il flusso dell’acqua ma solosistema però, non avendo definitivamen-metereologici, è causa del degrado complessivocausato dall’umidità.tempo al fenomeno dell’umidità risalentetemporaneamente inibito, soccomberà nelI motivi per cui questo processo elettroliticosi instaura sono diversi, però, tutti Risulta evidente che, per risolvere alla ra-e il danneggiamento continuerà.riconducibili alla variazione e diversa distribuzionedei campi elettromagnetici di dell’inversione del processo elettroliticodice il problema bisogna verificare la viaorigine naturale. Di fatto, la presenza nellemurature di un processo elettrolitico torie che lo hanno prodotto. Questa ve-agendo sulle medesime anomalie oscilla-è, già di per sé, indicativo della presenza rifica è stata fatta e i risultati si sono ottenutiadottando la tecnica di polarizza-di anomalie di tipo vibrazionale che interessano,per interferenza e risonanza, il zione delle frequenze, in grado di eliminarequelle che sono risultate essere allamanufatto e che vi provocano quella formadi innaturale degrado.base dell’anomalia complessiva.Per far fronte a questo problema e tentaredi risolverlo, in passato si sono adottate segue a pag.Tutto quanto sopra enunciato sommaria-22216/2008


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>mente è stato reso possibile dalla tecnologiaB.E.F.E.C., finalista alla Star Cup, indettadall’Università di Trieste per i progettipiù innovativi. Il B.E.F.E.C. System,dunque, rappresenta la più innovativa tecnologiadisponibile oggi, nel campo delrisanamento delle murature aggredite daumidità ed in grado di contrastare e neutralizzarele forze chimico-fisiche che agisconosulle molecole dell’acqua inglobatenei muri nello stato liquido, solido e gassoso.L’ipotesi di base, che ha permessoai ricercatori della B.E.F.E.C. di verificaree dimostrare, attraverso i risultati ottenutisul campo, la validità dei principifisici enunciati, è quella per cui il campoelettromagnetico terrestre e le radiazionicosmiche filtrate dall’atmosfera,sono ingrado di influenzare a livello vibrazionalegli edifici. I manufatti (edifici) possonoentrare in risonanza con le onde elettromagneticheindotte “memorizzando”,sempre per risonanza, alcune frequenzeanomale, le quali sono in grado di polarizzarele molecole dell’acqua, potenziandole proprietà che sono alla base della formazionedei processi elettrolitici e dellarisalita capillare. Essendo la molecoladell’acqua particolarmente sensibilealle variazioni del campo elettromagneticoindotto, attraverso l’applicazione diappositi convertitori passivi, cioè privi dialimentazione esterna e senza produzionealcuna di campi elettrici o elettromagneticiè possibile ripolarizzare gli effettia lungo termine dei campi elettromagneticisulle molecole dell’acqua presentiall’interno delle murature, con l’effettodi invertire i processi elettrolitici e diprovocarne la migrazione delle molecolein forma ionica nel terreno fino all’acquadi fondo. Tale migrazione avverrà dunqueben al di sotto del limite della fondazione,con grande vantaggio per il rassodamentodei terreni e della statica degli edifici ormaiprivi dell’acqua incorporata.A differenza di altri sistemi basati sull’elettrosmosi,che mantengono l’acqua permanentementein circolazione, la tecnologiaB.E.F.E.C. la elimina, sino al punto chenon ne rimarrà nelle murature che unaquantità fisiologicamente normale e tale,comunque, da non permettere l’attivazionedi alcun processo elettrolitico: aquesto punto, il meccanismo che provocal’umidità risalente si fermerà.L’esposizione fattami dal dott. Zandegiacomomi è sembrata esaustiva, anche secomplessa, come ogni invenzione e perquesto l’ho ringraziato vivamente.6/200822


EdiliziaL’edilizia residenzialesta andando in crisiCon la nostra esperienza, anche noi possiamo contribuire alla ripresadi Bruno RazzaTutti ci rendiamo conto di quanto il settoredell’edilizia sia in difficoltà. Nessunprivato è più in grado di acquistare unterreno edificabile, pochissimi sono coloroche possono permettersi il lusso dicostruire la villetta che negli anni trascorsiera un obiettivo raggiungibile da moltinella normalità, le imprese di costruzionisi sono sensibilmente ridimensionate,i muratori qualificati quasi non cisono più, i prezzi sono alle stelle, i mutuisono troppo pesanti ed i redditi sono,ovunque, insufficienti.È il segno evidente che dalle nostre partisiamo in crisi. L’edilizia è lo specchio piùevidente della vitalità della nostra economia.Quando in molti costruiscono, com-perano e lavorano in edilizia, tutte le attivitàvanno meglio, producono positivamenteun grande indotto e ce ne accorgiamosignificativamente. Per contro, quandol’edilizia è ferma, tutto il resto rallentafino a fermarsi e non riusciamo a capirecosa stia succedendo.Nell’ordinarietà della nostra imprenditoriaedilizia, ormai i pochi terreni edificabili(spesso condizionati ed appesantitidalla obbligatoria e preventiva urbanizzazione)vengono acquistati soltantodalle imprese, le quali nella maggior partedei casi, non possono permettersi di pagareil terreno in denaro, ma lo acquistanopromettendo in permuta un alloggiood una villa a schiera, con risultati spes-dimensione <strong>GEOMETRA</strong>6/200824


so insoddisfacenti. Poi quando ce la fannoa costruire, tra centinaia di problemi,cercano di realizzare sette case, laddovece ne starebbero cinque, in modo daprodurre di più ed amplificare gli utili, aspese naturalmente degli acquirenti, chesono costretti ad acquistare alloggi semprepiù piccoli a prezzi sempre più elevati,con la inconsapevole benedizionedelle agenzie immobiliari.Così, si costruiscono alloggi sempre piùrisicati dal punto di vista della dimensione,mentre si fa magari grande attenzioneal contenimento energetico, alle impiantistiche,alle finiture ed alle certificazioniche tutte le nuove leggi ci impongono.Sempre più spesso vediamo case nuovecon angoli cottura, angoli soggiorno e camere,dove non si riesce a far stare la cucina,il tavolo o l’armadio, mentre ancoraladdove possibile, troviamo grandi tavernenell’interrato, dove si terranno soltantole feste di compleanno dei figli fintantoche saranno in età scolare e poi, diventerannodei grandi ripostigli, ricoveripolverosi pieni di ogni cosa.In tante cucine non si riesce ad aprire laporta perchè sbatte contro il frigorifero;in tanti bagni bisogna schivare i sanitariper poter chiudere la porta alle spalle;nelle nuove camere matrimoniali non stapiù “l’armaròn” e così via.Le soluzioni progettuali sono sempre piùtirate all’osso e, quindi, la qualità dellafunzionalità abitativa anche nelle nostrecase lentamente degrada.Per altro, invece, ci accorgiamo che tantinostri amici e clienti, i quali a suo tempohanno costruito con tanto entusiasmocase bellissime con soggiorni enormi,taverne per le feste, camere in sovrabbondanza,terrazze splendide, oggi si ritrovanocon i figli sposati che se ne sonoandati da casa, da soli in due, a vive-re in vani enormi e vuoti, che non si riesconoa riempire più nemmeno a Capodannoo a Natale.E naturalmente vorrebbero vendere, perandare ad abitare in un mini alloggio, possibilmenteal piano terra, con lo strettonecessario. Ma quelle residenze, così grandi,chi le acquista con i prezzi di oggi?Sono queste le contraddizioni della nostraedilizia, per certi versi abbondantee per altri minimalista, dove dobbiamotrovare, assieme a tutti gli operatori (amministrazionie banche in primis) il giustoequilibrio in una soluzione mediana,ragionevole e soprattutto fattibile ed allaportata della nostra gente.Non dobbiamo sentirci in colpa per questo,abbiamo fatto e continuiamo a faresoltanto il nostro dovere, rincorrendo eda volte precedendo, le necessità ed i desideridella nostra committenza, che cambianocon il cambiare dei tempi.Oggi dobbiamo preoccuparci di aggiustareconvenientemente il vecchio edificato,riqualificandolo nelle necessità e conle possibilità della committenza.I tempi sembrano bui, ma la nostra capacitàdi adattamento e la nostra competenzaall’interno della società, ci fanno bensperare per il futuro e di certo sapremouscirne anche stavolta, portando il nostrocontributo per un’edilizia abitativa nuovae più coerente con la realtà.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>256/2008


CatastoPregeo 9: redazione del modellocensuarioPredisposto un vademecum con esempi pratici per la redazione del modellointegrato e l’introduzione dei dati censuari nella procedura Pregeo 9di Pierdomenico Abramidimensione <strong>GEOMETRA</strong>Allo scopo di offrire un valido e concretoaiuto alla corretta compilazione del modellocensuario di PREGEO 9, i geometriCarla BOEMO, dell’Ufficio Provincialedell’Agenzia del Territorio di Udine eMassimo ZAMPA, iscritto all’Albo deiGeometri di Udine, hanno predispostouna pubblicazione contenente esempipratici con varie casistiche che si possonoincontrare nell’approntamento degliatti di aggiornamento geometrico.Detto opuscolo, che aggiorna e integraquello precedente (vedasi DimensioneGeometra n. 4/2006), è un lavoro preziosissimoe qualificato che sarà di sicurautilità per chi, nell’attività professionale,predispone frazionamenti e tipimappali.Anche da queste pagine ringraziamo idue autori per la loro brillante iniziativa,per la competenza e la puntualitànel produrre questo strumento tecnicoqualificato.La pubblicazione è naturalmente a disposizionedi tutti i colleghi interessati pressola sede del Collegio di Udine.6/200826


FiscoInteressi legali e coefficientiper la determinazione dell’usufruttoAggiornamento del tasso d’interesse, coefficienti per la determinazionedel valore del diritto d’usufruttodi Pierdomenico AbramiNella nostra attivitàprofessionaleci capita spessodi doverci confrontarecon datieconomico finanziarinon sempre disponibili con facilitàed immediatezza. Tra questi sicuramentec’è il saggio degli interessi legali chedobbiamo applicare nell’estimo o nelleprocedure rivalutative.Per questo abbiamo pensato di dedicareall’argomento uno spazio apposito su DimensioneGeometra, utile a tutti i nostricolleghi ed ai lettori più interessati.Il decreto del Ministero dell’Economiae delle Finanze del 12 dicembre 2007(in G.U. n. 291 del 15.12.2007) ha modificatoil saggio d’interesse legale di cuiall’art. 1284 del codice civile che, condecorrenza 1° gennaio 2008, viene fissatoal 3%.La tabella qui sotto riportata riassume lamisura del saggio dal 1991 ad oggi:dimensione <strong>GEOMETRA</strong>TABELLA RIEPILOGATIVA INTERESSI LEGALI (art. 1284 codice civile)DALALTASSO D’INTERESSELEGALE %PROVVEDIMENTO16.12.1990 31.12.1996 10 L. 353/199001.01.1997 31.12.1998 5 L. 662/199601.01.1999 31.12.2000 2,5 D.M. 10.12.199801.01.2001 31.12.2001 3,5 D.M. 11.12.200001.01.2002 31.12.2003 3,0 D.M. 11.12.200101.01.2004 31.12.2007 2,5 D.M. 18.12.200301.01.2008 3 D.M. 12.12.2007Un’altro dato importante, nelle successionied in tutte le pratiche di trasferimentodei diritti, è quello di conoscereil valore del diritto di usufrutto e dellanuda proprietà.Il decreto del Ministero dell’Economiae delle Finanze del 7 gennaio 2008 (inG.U. n. 9 del 11.01.2008) ha adeguatoi coefficienti per il calcolo dei diritti diusufrutto a vita e delle rendite o dellepensioni, in materia di imposta di regiseguea pag. 28276/2008


stro e di imposta sulle successioni e donazioni.L’adeguamento si è reso necessario proprioa seguito della modifica del tassod’interesse legale sopraccitato.Lo stesso decreto ha fissato in 33,33 vol-te l’annualità, la base imponibile per lacostituzione di rendite o pensioni.Di seguito pubblichiamo il prospetto deicoefficienti indispensabile per il calcolodel valore dell’usufrutto, con un esempiosemplice di calcolo.PROSPETTO DEI COEFFICIENTI PER LA DETERMINAZIONE DEL VALOREDEI DIRITTI DI USUFRUTTO A VITA E DELLE RENDITE O PENSIONI VITALIZIECALCOLATI AL SAGGIO DI INTERESSE DEL 3 PER CENTOETÀ DEL BENEFICIARIO (anni compiuti)COEFFICIENTEda 0 a 20 31,75da 21 a 30 30,00da 31 a 40 28,25da 41 a 45 26,50da 46 a 50 24,75da 51 a 53 23,00da 54 a 56 21,25da 57 a 60 19,50da 61 a 63 17,75da 64 a 66 16,00da 67 a 69 14,25da 70 a 72 12,50da 73 a 75 10,75da 76 a 78 9,00da 79 a 82 7,25da 83 a 86 5,50da 87 a 92 3,75da 93 a 99 2,006/2008dimensione <strong>GEOMETRA</strong>28


Esempio di calcoloIPOTESI: valore piena proprieta’ € 250.000; usufruttuario 72 anni compiuticalcolo usufrutto e nuda proprietà –coeff. 12,50 x saggio 3% = 37,50%VALORE USUFRUTTO: € 250.000 x 0,375 = € 93.750,00VALORE NUDA PROPRIETA’ € 250.000 x (1 – 0,375) = € 156.250,00ETÀDEL BENEFICIARIO(anni compiuti)TABELLA PER IL CALCOLO RAPIDOCOEFFICIENTEVALORE DELL’USU-FRUTTOVALORE DELLA NU-DA PROPRIETA’da 0 a 20 31,75 95,25 4,75da 21 a 30 30,00 90,00 10,00dimensione <strong>GEOMETRA</strong>da 31 a 40 28,25 84,75 15,25da 41 a 45 26,50 79,50 20,50da 46 a 50 24,75 74,25 25,75da 51 a 53 23,00 69,00 31,00da 54 a 56 21,25 63,75 36,25da 57 a 60 19,50 58,50 41,50da 61 a 63 17,75 53,25 46,75da 64 a 66 16,00 48,00 52,00da 67 a 69 14,25 42,75 57,25da 70 a 72 12,50 37,50 62,50da 73 a 75 10,75 32,25 67,75da 76 a 78 9,00 27,00 73,00da 79 a 82 7,25 21,75 78,25da 83 a 86 5,50 16,50 83,50da 87 a 92 3,75 11,25 88,75da 93 a 99 2,00 6,00 94,00Come noto, l’acquisto della sola nudaproprietà comporta un vantaggio fiscale.Infatti la tassazione risulta ridotta stanteil valore minore. Nell’esempio soprariportato l’imponibile è di € 156.250 inluogo di € 250.000.296/2008


Attività del Collegio di TriesteDistanze legali in ediliziaConvegno Nazionale a Trieste. Esperti di grande spessore hanno analizzatoil tema e fornito risposte tecniche e legali autorevolidi Pasquale BucciPasquale BucciIl giorno venerdì 16 e sabato 17 maggio2008, si è tenuto a Trieste un importanteconvegno sul tema delle “Distanze Legaliin edilizia” organizzato dal Collegiodei Geometri di Trieste assieme al ConsiglioSuperiore della Magistratura – Ufficioper la Formazione decentrata di Trieste,all’Ordine degli Avvocati e con il patrociniodel Comune di Trieste, al qualehanno partecipato oltre quattrocentopersone.Notevole è stato lo spessore delle relazioni,tenute da tre illustri giuristi, RobertoTriola, Consigliere della Suprema Cortedi Cassazione, Rita Depiero, Consiglieredel T.A.R. Friuli Venezia Giulia, e ilprof. Fabio Padovini, Ordinario di Dirit-to Civile alla facoltà di Giurisprudenzadell’Università di Trieste, tutti coordinatidal moderatore Arturo Picciotto Giudiceordinario del Tribunale di Trieste eGiudice Tavolare.L’obiettivo dell’incontro è stato quellodi analizzare uno dei temi più controversinel settore dell’edilizia: le distanzetra edifici.Un tema apparentemente banale, ma inrealtà attualissimo, per magistrati, avvocati,notai, architetti, ingegneri, geometrie periti, oltre che funzionari di amministrazionipubbliche, che giornalmente siconfrontano con i più comuni problemilegali collegati alla costruzione dei fabseguea pag. 32dimensione <strong>GEOMETRA</strong>L’interventodel presidente Bucci6/200830


Il tavolo dei relatoriquella del Presidente del Consiglio Nazionaledei Geometri Fausto Savoldi, ilquale nel suo discorso di saluto ha volutosottolineare quanto i Geometri sianopresenti sul territorio, vicino ai problemidelle proprie città e sempre attentinel proporre iniziative di grande interesseed importanza per l’esercizio dellanostra ormai così difficile professionetecnica.Il programma dell’evento è stato divisoin due sessioni di lavoro: il venerdì 16maggio alle 14.30 presso la Sala saturniadella Stazione Marittima, si è svoltala prima parte del convegno con le relazionidei tre ospiti, il prof. Padovini cheha introdotto la questione della proprietàimmobiliare dal punto di vista giuridico,mentre il Dott. Roberto Triola, Consiglieredella Suprema Corte di Cassabricatie in particolare al problema delledistanze fra edifici, costruzioni e manufattiedilizi in genere.Uno degli aspetti più importanti del convegnoè stato quello di sollecitare i relatorinel definire e fissare una serie di concettichiave, di analizzare puntualmentele norme in vigore, al fine di permettere atutti i professionisti tecnici e legali di averechiarezza su questo delicato e discussoargomento, stimolando un approccioquanto più possibile tecnico e comprensibileper fornire ai presenti pareri qualificati,competenti ed autorevoli.A suggellare il grande interesse e successodell’evento, dando alla nostra categoriaun forte segnale di compattezza e sensibilitàprofessionale, ha contribuito anchela presenza oltre che dei Presidentidei Collegi dei Geometri della Regione,dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Uno scorcio della sala6/200832


zione, ha parlato delle distanze legali cosìcome definite nella norma attualmentein vigore.Alla dott.ssa Depiero, del T.a.r. regionale,è stato lasciato il compito di chiuderela prima giornata del convegno parlandodelle distanze dal punto di vista dellagiustizia amministrativa.La mattinata del sabato 17 maggio invece,all’Auditorium del Museo Revoltellasi è tenuta una tavola rotonda relativa ai“problemi pratici in tema di distanze”.I relatori qualificatissimi, Dott. RobertoTriola, Consigliere della Suprema Cortedi Cassazione, Dott. Walter Cossutta delServizio Amministrativo del Comune diTrieste, Dott. Arturo Picciotto, giudice delTribunale di Trieste ed il collega AlessandroGerdina del Collegio di Trieste, hannoesposto ed affrontato nello specifico,con l’ausilio di una serie di esempi concretiaccompagnati anche da grafici esplicativiproiettati in sala, il tema delle distanzetra costruzioni, edifici, pareti finestratee manufatti edilizi.Gli argomenti trattati poi, hanno apertouna vivace e interessantissima discussionetra relatori ed il numeroso pubblicodi professionisti intervenuto, con proposizionedi ulteriori casistiche ed esempipratici.L’interventodel presidente Savoldidimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Attività del Collegio di UdineIl significato di una festaLa commemorazione della costituzione del Collegio dei Geometri della Provinciadi Udine. Un’occasione per richiamare memoria, riaffermare valori e stimolarel’impegno di tuttidi Nicla ManettiNicla ManettiÈ stata una vera festa la solenne commemorazionedella Costituzione del Collegiodei Geometri della Provincia diUdine.Una festa ben riuscita, partecipata e dialto significato.Nella sala consigliare di Palazzo Belgrado,sede della Provincia, splendidamenteaffrescata, ci siamo ritrovati, sabato17 maggio, una folta schiera di colleghi,Presidenti di gran parte d’Italia e del Triveneto,per ricordare la fatidica data del18 maggio 1913 quando si costituì il nostroCollegio.Alla sottoscritta è toccato l’onere ed ilgrande onore di presiedere la riunioneaperta con un messaggio di saluto delPresidente della Regione, Tondo, impossibilitatoa presenziare all’evento.Sono seguiti il caloroso saluto del Presidentedella Provincia, Fontanini ed ilsuggestivo saluto dell’Assessore Franceschini,delegata dal Sindaco Honsell delComune di Udine.La mattinata ha trovato la sua più significativaespressione nell’esauriente discorsodel Presidente del Collegio Renzo Fiorittiche da una disamina storica della pro-dimensione <strong>GEOMETRA</strong>La sala durante l’interventodel presidente Fioritti6/200834


I Geometri premiati: dadestra Franco Novelli,Bruno Lamanna,Paolo Politi, Franco DiGiusto, Sergio Riccardi,Giovanni Trombetta,Donato Pozzi e MarcelloCiriodimensione <strong>GEOMETRA</strong>fessione ha tratto lo spunto per affrontare,con la consueta passione, i temi delpresente indicando difficoltà, problemie riflessioni sulle prospettive.Importanti e qualificati sono stati anchegli interventi successivi. Il Presidentedel Consiglio Nazionale Geometri FaustoSavoldi ha parlato appassionatamentedel futuro della categoria, tanto anzianaquanto moderna nella sua radicatapresenza sul territorio. Il Presidentedella Cassa di Previdenza ed AssistenzaGeometri Fausto Amadasi, si è soffermatocon la solita competenza sull’importanzache la Cassa riveste per l’interacategoria.Ma il momento più importante e caricodi emozione si è avuto quando, fra illampeggiare dei fotografi e calorosissimiapplausi sono stati consegnati i diplomie le medaglie d’oro ai colleghi con unsessantennio di diploma e quaranta annidi iscrizione all’Albo. Sono stati premiatii colleghi:• SERGIO RICCARDI di Codroipo, diplomatonel 1956 ed iscritto all’Albonel 1968• FRANCO DI GIUSTO di Tricesimo,diplomato nel 1957 ed iscritto all’Albonel 1960• BRUNO LAMANNA di Latisana, diplomatonel 1957 ed iscritto all’Albonel 1957• MARCELLO CIRIO di Castions diStrada, diplomato nel 1958 ed iscrittoall’Albo nel 1959• FRANCO NOVELLI di Cividale delFriuli, diplomato nel 1958 ed iscrittoall’Albo nel 1959• PAOLO POLITI di Udine, diplomatonel 1958 ed iscritto all’Albo nel 1964• DONATO POZZI di Pasian di Prato,diplomato nel 1958 ed iscritto all’Albonel 1965• GIOVANNI TROMBETTA di Udine,diplomato nel 1958 ed iscritto all’Albonel 1959.Molto apprezzato infine il saluto del PresidenteOnorario Giovanni Sello che, confierezza, ha rivendicato una lunga praticaprofessionale a 69 anni dal diplomaed una altrettanto lunga, appassionata edattuale appartenenza al Collegio.segue a pag. 36356/2008


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il presidente onorarioGiovanni SelloIl presidente della Provincia diUdine Piero Fontaninie l’assessore comunaleChiara FranceschiniDopo il piacevole rinfresco offerto a tuttii presenti nei saloni di palazzo Belgrado,un pranzo presso il Ristorante del Dogedi Villa Manin, ha concluso la mattinatain un’atmosfera di festoso convivio.Nel corso della festa è stata distribuitaagli ospiti la pubblicazione progettata estampata dal Collegio, affinchè rimangaespressione tangibile di una storia memorabile.Segno di una gratitudine moltosentita verso quanti si sono prodigatiin passato e si prodigano tuttora per l’affermazionedella categoria.Ovviamente nell’occasione ci siamo propostianche obbiettivi di “immagine” chenon finiscono qui. Ci proponiamo permanentementedi fare in modo che la Comunitànella quale viviamo e operiamopercepisca un’idea positiva del Geometrae delle sue istituzioni. Per questo lamanifestazione è stata pubblicizzata attraversomanifesti inviati a tutti i Comunidella Provincia e striscioni ben visibiliapposti in alcune strade cittadine di maggiortraffico. Abbiamo, inoltre, commissionatoe realizzato un distintivo raffiguranteil logo del Collegio, intendendoloproprio come “il fiore all’occhiello” dellacategoria, ed allo stesso tempo memoriae testimonianza di un’appartenenza.Le iniziative realizzate in questa ricorrenzadovrebbero essere lo stimolo per imporrea tutti di lavorare concordemente,in modo da puntare ad un futuro degnodel grande nostro passato. Passato che ciappartiene e che deve costituire il solo,solido ed imprescindibile fondamento perle nuove generazioni dei Geometri.Agli iscritti del Collegio di Udine la pubblicazionedi cui sopra è stata inviata conil n. 5 di Dimensione Geometra.Contiene gli elementi significativi dellaricorrenza che abbiamo voluto solennizzareparticolarmente quest’anno: 95anni, quasi un secolo di attività del nostroCollegio, le persone, i luoghi e i fattidella nostra categoria.Infine vorrei aggiungere qualche considerazione.La nostra categoria si trova ad uno snodocruciale: deve confrontare un gloriosopassato nella continuità di un futuroincerto. Occorre, come si suol dire, rimboccarsile maniche.Il nostro futuro dipende unicamentedall’impegno, di tutti e quindi di ciascunodi noi.Dobbiamo riconquistare una “visione”che consenta di ridefinire scopi ed obbiettividella categoria.È necessario quindi prevedere ed articolareprogetti e programmi fattibili, unicamentemirati a migliorarci nella conoscenzae nella professionalità.6/200836


Il tavolo del relatoridimensione <strong>GEOMETRA</strong>Alcuni consiglieridel CollegioAlcuni degli ospitiAnche le nostre strutture vanno aggiornatesecondo le moderne necessità. Prendendospunto dalla ricorrenza appena festeggiataci rendiamo conto che abbiamo bi-sogno di chiare definizioni e di chiari confrontidi idee. Procediamo nel segno dellaefficacia e dell’efficienza per essere degnioggi e in futuro del nostro passato.376/2008


IN COPERTINAVilla De Rubeis Florit - Tarcento (UD)dimensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 6 giugno 2008. Tiratura 2947 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Cividina 5833010 Tavagnacco (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: aldina@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 UdineTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana


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