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GEOMETRA

GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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Indice4 EDITORIALELa necessità di un percorso scolastico credibileper il nuovo Geometradi Bruno Razza8 CARTOGRAFIADalle prime carte geometriche alle ultime frontieredella cartografiadi PierDomenico Abrami14 PROFESSIONE“Codice di deontologia professionale dei geometri”di Elio Miani21 AMBIENTE E BIOEDILIZIAEdilizia ecologica. Perchè?di Antonio Tieghi24 STORIA DELLA CATEGORIALe circolari di una volta, per certi versi attuali anche oggidi Renzo Fioritti29 FISCOAnche la vecchia cara marca da bollo va in pensionedi Tiziano Fior30 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIACorso sulle valutazioni immobiliaridi PierGiuseppe Sera34 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI TRIESTEEletto nuovo consiglieredi Livio Lacosegliaz35 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINELa legislazione nazionale sugli appalti pubblici coordinatain un disegno di legge della Regione Friuli Venezia Giuliadi Lucio Barbierodimensione <strong>GEOMETRA</strong>8/2007


EditorialeLa necessità di un percorsoscolastico credibileper il nuovo GeometraL’Istituto Tecnico deve fornire ai Geometri una robusta preparazione di base,di chiara qualità ed indirizzo, che poi va affinata, per la libera professione,con il percorso universitario triennaledi Bruno Razza8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Il direttore di DGBruno RazzaIn molti ci chiediamo, all’interno dellenostre organizzazioni di categoria edanche all’esterno, cosa sarà della nostrascuola per Geometri.Ossia ci interroghiamo, anche con imbarazzo,su come e cosa si dovrà studiare perpoter diventare Geometra o quella figuraprofessionale, magari chiamata con altronome (più moderno e forse più adeguatoai tempi), che svolga l’attività libero professionaletipica della nostra attività.Oggi la stragrande maggioranza dei ragazziche arrivano alla fine della terza media,non ha le idee chiare su che tipo di scuolamedia superiore sia più adatta alle propriecaratteristiche ed ai propri ideali.Evidentemente a quell’età non è facileessere in grado di valutare con precisionequali saranno le scelte e le opportunitàdi lavoro che potrebbero presentarsi fraulteriori cinque anni o anche più e comunque,anche avendo le idee chiare, è4possibile ed anche molto facile, sbagliareindirizzo e fallire miseramente il percorsoscolastico.I ragazzi e le loro famiglie (anche consigliatidagli insegnanti) dovrebbero saperee poter scegliere la scuola media superiorepiù consona, identificandola come quellain cui potranno svilupparsi ed affermarsile qualità intellettuali e morali già possedutedallo studente.Purtroppo questo non avviene o meglio,avviene in pochissimi casi e le cause sonoda ricercare in molteplici problematicheoggi presenti nelle famiglie, nelle scuole epiù genericamente nella società. Problematicheche condizionano pesantementeuna scelta già di per sé, difficile.Probabilmente è troppo facile rivangare ilpassato e lamentarsi che non ci sono più itempi di una volta, che i giovani non sonopiù motivati, che la scuola non è seria enon è di merito, che non si distinguonopiù gli studenti bravi da quelli meno bravi.Infine sarebbe troppo facile affermareche le famiglie concedono troppo ai figli,mortificando così la voglia di emergerein una indipendenza intellettuale ed ancheeconomica, obiettivo principale deigiovani del secolo scorso.La società è radicalmente cambiata e si stasegue a pag. 6


modificando in continuazione in manieraspesso irreversibile, per cui le soluzionivanno trovate nella realtà in cui viviamo esoprattutto avendo un occhio di riguardoverso le prospettive future.In terza media si guarda molto a quelloche piace (da parte degli studenti e dellefamiglie) ed a quello che è più facile (daparte degli insegnanti).Infatti i consigli degli insegnanti sonoimprontati alla massima e forse ancheesagerata cautela. Siccome non voglionoimpegnarsi oltre al dovuto, moltofacilmente consigliano le famiglie di farintraprendere ai figli un livello scolasticodi minima, in modo da non sbagliare ilsuggerimento e di non essere in futuroaccusati di aver indirizzato l’allievo versouna scuola, poi rivelatasi al di sopra dellepossibilità intellettuali.Così proliferano i consigli verso le scuoleprofessionali, i licei pedagogici e altrescuole superiori relativamente di nuovaconcezione, che però appaiono più semplicidi altre e che per superare le quali,sembra ci voglia un impegno minore diquelle più tradizionali e più qualificate.Rarissimi sono gli insegnanti che consiglianouna scuola tecnica precisa o unliceo classico o scientifico ben delineato,anche perché molto probabilmente neitre anni di scuola media non sono riuscitio non sono stati in grado di conoscereappieno le potenzialità e le predisposizionidei propri alunni.Davanti a queste proposte banali e semplicistiche,molto spesso i genitori ed i figlisi fanno un’idea in base al solo “mi piace”o “non mi piace” e con questo metodoavvengono la maggior parte delle scelte.Se il ragazzo dice “il latino è un ossotroppo duro”, si pensa che non debbaassolutamente andare al liceo classico; seodia la matematica, è ovvio che non puòandare al liceo scientifico, così in tanti casi,gli “orfani” delle massime scuole liceali,ripiegano (magari sorretti da un modestopiacere per la grafica) alle scuole tecniche,tra le quali evidentemente è fin troppofacile inserire quelle per Geometri.I ragazzi sono poi frastornati dalle tanteproposte, non comprendono l’importanzadello studio e degli ideali da raggiungeree non sono preparati a fare delle scelteche per loro, fino in quel momento, hannosempre fatto i genitori.Molti errori si commettono nella sceltadegli studi da compiere, proprio perché siricerca solamente la scuola più facile, cioèla scuola senza grandi ostacoli o difficoltà8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>6


e senza la presenza di materie ritenuteoltremodo “ostiche” dallo studente.La scelta invece, dovrebbe essere fattaguardando le attitudini di ciascun studentee non certo cercando di eliminare tuttii passaggi prevedibilmente difficili.Comunque, una volta scelto l’IstitutoTecnico per Geometri, si crede di nondover più interessarsi di italiano, di matematica,di storia e di geografia e tantevolte, è proprio così.Al nostro interno, ancora tanti colleghipensano che, per una buona preparazionedei futuri Geometri, si debbano tralasciarele materie cosiddette di cultura generale,per privilegiare quelle tecniche, ma ritengoche non debba essere proprio così.Per preparare un buon tecnico, in ognicaso è importante garantirgli un robustoacculturamento di base, una formazioneche recepisca le conoscenze fondamentaliumanistiche e scientifiche necessarie perconsentire in seguito, il miglior apprendimentopòossibile del sapere tecnico.Per questo i nostri Istituti tecnici non debbonoessere sminuiti e sviliti nei contenuticulturali, bensì potenziati in tutte le materiee qualificati nella credibilità dell’insegnamentoe dell’apprendimento.Non si deve poter ritenere che l’IstitutoTecnico per Geometri sia una scuola “facile”che esprime una serie di diplomati“minori” per conoscenze e capacità rispettoad altre scuole medie superiori.La scuola dei Geometri deve sfornaretecnici che sappiano parlare, scrivere,calcolare e ragionare in maniera nonavulsa dalla società in cui vivono ed inmaniera appropriata alla loro qualificazionetecnica.Con questo, devono anche poter apprenderele fondamentali nozioni dell’edilizia,delle costruzioni, della topografia, dell’estimo,in modo da poter conoscere lescienze e le tecniche precipue della figuraprofessionale del Geometra.Ma tali caratteristiche non devono esserefini a se stesse e limitative di un possibileaccrescimento culturale che deve poteravvenire nel successivo passaggio a livellouniversitario.La doverosa necessità di completare e specializzareil bagaglio culturale e formativodel Geometra con tre anni specialisticiuniversitari, permetterà di determinareuna nuova categoria di Geometri, piùpreparata e più consapevole di quellaattuale.Pertanto la scuola del futuro, già delineabileoggi nelle riforme in corso di attuazione,può permettersi di contribuire ariformare anche le caratteristiche delleprofessioni che si dibattono tra incomprensioni,polemiche e diatribe irrisolvibilidi competenze e di altro.E’ indispensabile che una scuola seria,moderna e produttiva, realizzi l’obiettivodi poter produrre le conoscenze piùadeguate per ogni tipo di accessibilità almondo del lavoro.Quindi, nel nostro caso, sembra evidenteche tutto concorrerà a far si chei Geometri del futuro, i quali si accontenterannodel livello “diploma”, sarannodestinati al lavoro tecnico subordinato,mentre per coloro che raggiungerannoil livello della laurea triennale (già oggipossibile), si potranno aprire senza remore,le porte di una libera professionequalificata, richiesta ed indispensabileoggi ed in futuro.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>78/2007


CartografiaDalle prime carte geometrichealle ultime frontiere della cartografiaInteressante convegno sulla cartografia - Genova 21 e 22 Giugnodi PierDomenico AbramiSi è tenuto a Genova, presso PalazzoDucale il 21 e 22 giugno scorsi, il convegnodal titolo “LA CARTOGRAFIAIN ITALIA: NUOVI METODI E NUO-VI STRUMENTI DAL 700 AD OG-GI” organizzato dal Consiglio Nazionaledei Geometri con la collaborazionedel Comitato Regionale Ligure deiCollegi dei Geometri e del Collegio deiGeometri di Genova, nel quadro dellaricorrenza della Giornata mondialedell’Idrografia.All’evento, patrocinato tra gli altri dal-segue a pag. 108/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>8


8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>10segue a pag. 12


l’Istituto Geografico Militare, dalla DirezioneCentrale Cartografia, Catasto ePubblicità Immobiliare dell’Agenzia delTerritorio, dall’Istituto Idrografico dellaMarina, dal Servizio Geologico d’Italia,dal Centro Informazioni TopograficheAeronautiche, dall’Istituto Nazionaleper la Grafica, era collegata la mostra,organizzata sempre a Palazzo Ducale,di carte, documenti, strumenti antichie moderni, a testimonianza dell’evoluzionedella produzione cartografica daisui albori all’attualità.La Mostra Convegno ha consentito diripercorrere con straordinaria efficaciagli sviluppi, i progressi e le innovazionidelle discipline geodetiche e topografichein Italia dall’Illuminismo ad oggi.In esposizione significative carte: dallepiù antiche rappresentazioni in formageometrica alle prime mappe catastaliparticellari,dalle carte che testimonianole origini delle curve di livello alleprime carte topografiche, fino ad arrivarealle immagini aerofotogrammetichecon riprese oblique.Non meno interessante la strumentazioneesibita: dalla tavoletta pretoriana,agli squadri agrimensori, ai primissimiteodoliti, tacheometri e livelli, alle stazionitotali elettroniche, dai misuratoridi distanza a mezzo micronde ai GPS,8/2007dimensione <strong>GEOMETRA</strong>12


dalle prime macchine per le riprese aereeagli ultimissimi laserscan.Numerosi i qualificati relatori che sisono susseguiti nelle quattro sessionidi lavoro, compreso i vertici di tuttigli Istituti Cartografici ufficiali Italiani,che hanno fornito un quadro chiarodell’evoluzione tecnico-scientificadella cartografia nel tempo e dato modo,al folto uditorio, di riflettere sull’impressionante evolversi delle nuovetecnologie informatiche applicate allaproduzione cartografica.L’illustrazione dei più significativi interventimerita resoconti separati, checontiamo di poter pubblicare in seguito.Sicuramente la figura del geometra rilevatoreagrimensore, topografo, mappatoresoprattutto nel passato ma anchenel presente, visto e riconosciutoquale protagonista principale nella costruzionedella cartografia, ne esce esaltata.Le vecchie strumentazioni, le cartedisegnate a mano di territori spessoimpervi, trasmettono all’osservatorela sensazione della fatica fisica profusadai nostri predecessori per superarela resistenza che la terra pare abbiaavuto nel farsi misurare.Contemporaneamente si percepisce lagenialità di coloro che nel tempo hannoconsentito il progresso nelle tecnichedi rilevamento e di restituzione,sino ad arrivare ad oggi, dove le nuovestrumentazioni e le raffinate metodologiedi rilevamento, consentono dimisurare il terreno anche senza il contattofisico del rilevatore: la terra vieneosservata dall’alto da aerei o da satellitie quindi fotografata, passata alloscanner o illuminata dal radar e vienerappresentata con gradi di dettagliosorprendenti.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Professione“Codice di deontologiaprofessionale dei geometri”Approvato dal Consiglio Nazionale dei Geometri con Delibera consigliare n. 5del 03 Aprile 2007 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 121di data 26/05/2007di Elio MianiElio MianiLa nostra categoria si è sempre dimostratapronta e recepire le istanze che lasocietà richiedeva ai liberi professionistiper individuare dei principi generali dietica professionale, anticipando anchealcuni orientamenti poi enunciati con laLegge 248 del 4 agosto 2006 (pacchettoBersani). Oltre due anni fa il ConsiglioNazionale ha approvato il Codice Deontologico,che è stato pubblicato anchesulla Gazzetta Ufficiale. Recentemente,accogliendo alcune richieste avanzatedall’Autorità Garante della Concorrenzae del Mercato, ha predisposto il nuovotesto che di seguito si riporta.principi di etica professionale non espressamentecodificati. Le violazioni dellenorme che regolano l’esercizio della Professionepossono determinare l’applicazionedi sanzioni disciplinari, in proporzionealla gravità dei fatti, tenuto comunqueconto della reiterazione dei comportamentie delle circostanze che abbianoinfluito sulle infrazioni accertate. Nell’ambitodi uno stesso procedimento disciplinare,anche quando siano mossi piùaddebiti, il giudizio sulla condotta dell’iscrittodeve essere formulato sulla basedella valutazione complessiva dei fatticontestati con conseguente applicazionedi un’unica ed adeguata sanzione.8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>TITOLO I – Dei principi generaliSezione I – AmbitoArticolo 1Le regole di deontologia professionale costituisconospecificazione ed attuazionedel regolamento di Categoria e delle leggiche disciplinano l’attività del Geometraiscritto all’Albo, individuando altresìgli abusi e mancanze conseguenti al noncorretto esercizio della professione.Articolo 2L’osservanza delle regole deontologichenon esime il geometra dal rispetto dei14Articolo 3Il comportamento del geometra è suscettibiledi provvedimento disciplinare anchequando sia solo di pregiudizio per ildecoro e dignità della Categoria. La condottaè ritenuta ancor più pregiudizievolenel caso di attività irregolari svolte dalprofessionista in qualità di componenteun Organo Istituzionale.Sezione II – Prestazioned’opera intellettualeArticolo 4Il geometra libero professionista esercitauna attività che ha per oggetto la pre-


stazione d’opera intellettuale, disciplinatadal Codice Civile e dal Regio Decreto11 febbraio 1929 n. 274 e successivemodificazioni ed integrazioni, e perla quale è necessaria l’iscrizione all’alboistituito presso ogni Collegio Provincialeo Circondariale. Il geometra è tenutoad espletare il proprio incarico con lamassima diligenza e con l’impiego rigorosodi conoscenze scientifiche appropriateper la preordinazione di elaboratie di atti adeguati a conseguire il risultatooggetto dell’incarico. Nessuna responsabilitàpuò essere contestata o posta acarico del geometra qualora, nonostantel’idoneità dell’operato e la insussistenzadi gravi cause di negligenza, inosservanzao imperizia allo stesso imputabili, ilrisultato della prestazione non sia conforme,in tutto o in parte, alla finalità oggettodell’incarico salvo diversa pattuizioneredatta in forma scritta.Articolo 5Il geometra deve ispirare la propria condottaall’osservanza dei doveri di probità,dignità e decoro ed esercita l’attivitàprofessionale secondo “scienza” ovveropreparazione, competenza e capacitàprofessionale a servizio del committente,“coscienza” ovvero onestà, imparzialità edisinteresse nel consigliare ed assistere ilcommittente, “diligenza” ovvero il comportamentosecondo i principi di lealtà,correttezza, trasparenza e tutela dei legittimiinteressi dei committenti.TITOLO II – Della condottaSezione I – Dei valori socialiArticolo 6Il geometra deve conformare la propriacondotta professionale ai principi di indipendenzadi giudizio, di autonomiaprofessionale e di imparzialità, evitandosegue a pag. 16dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>ogni preconcetto di carattere personalesul suo operare ed ogni interferenza traprofessione e affari.Articolo 7Il geometra deve curare l’aggiornamentodella propria preparazione professionale,mediante l’apprendimento costantee programmato di nuove specifiche conoscenzein tutti gli ambiti riguardantil’attività professionale.Articolo 8Il geometra deve astenersi dall’esercitare,anche temporaneamente, attività incompatibilicon la professione di geometralibero professionista, qualora essepresentino finalità o modalità esplicativeche possono recare pregiudizio al decoroe al prestigio della Categoria.Articolo 9Il geometra deve poter prestare un’adeguatagaranzia per i danni che possa eventualmentecagionare nell’esercizio dell’attivitàprofessionale, mediante appositapolizza assicurativa o altre garanzieequivalenti.Sezione II – Della slealeconcorrenzaArticolo 10Il geometra deve astenersi dal compiereatti di concorrenza sleale. Configuranodistinte fattispecie di sleale concorrenza:a) la mancata e documentata specificazionedi anticipazioni, onorari e spese;b) la omissione o la emissione irregolaredi fatture a fronte di prestazionirese;c) l’impiego di qualunque altro mezzo illecitovolto a procurarsi la clientela.Articolo 11Il geometra pubblico dipendente conrapporto di lavoro a tempo parziale, è tenutoal rispetto dei limiti disciplinati dalrapporto d’impiego, secondo le disposizionidi legge ed il ruolo che è chiamatoa svolgere. In particolare deve astenersidall’avvalersi della propria posizioneper trarre vantaggi per se o per altriprofessionisti.A tal fine, il geometra deve comunicare alPresidente del Collegio di appartenenzale mansioni svolte presso l’amministra-8/200716


Articolo 22Al fine di evitare eventuali danni al committente,il geometra deve riconoscerei limiti delle proprie conoscenze e declinareincarichi per il cui espletamentoritenga di non avere sufficiente dimestichezza.Nell’ipotesi di sopravvenute difficoltàconnesse con l’espletamento di unaprestazione, egli ha il diritto ed il doveredi accrescere la formazione e/o dichiedere la supervisione agli organi dicategoria.L’espletamento della prestazione non deveessere, in ogni caso, condizionato daindebite sollecitazioni o interessi personali,di imprese, associazioni, organismitesi a ridurre o annullare il contenutointellettuale a favore della anomala economicitàdella prestazione.Sezione II – Dello svolgimentoe formazione continuaArticolo 23Il geometra deve:a) svolgere la prestazione professionale,per il cui espletamento è statoincaricato, nel pieno rispetto dellostandard di qualità stabilito dalConsiglio Nazionale, sentiti i Consiglidei Collegi provinciali e circondariali;b) mantenere costantemente aggiornatala propria preparazione professionaleattraverso lo svolgimento e la frequenzadelle attività di informazione,di formazione e di aggiornamento secondole modalità statuite dal ConsiglioNazionale sentiti i Collegi provincialie circondariali.segue a pag. 20dimensione <strong>GEOMETRA</strong>198/2007


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Sezione III – Della segretezzaArticolo 24Nell’esercizio della propria attività il geometraè tenuto a mantenere rigorosamenteil segreto professionale in merito allequestioni conosciute per motivi d’ufficioe che, per loro natura o per specificarichiesta dei committenti, sono destinatea rimanere riservate, per tutta la duratadella prestazione ed anche successivamenteal suo compimento. A tal fine, ilgeometra adotta altresì ogni misura necessariaa garantire il rispetto dell’obbligodi riservatezza da parte dei suoi collaboratori,praticanti e dipendenti.Sezione IV – Dei rapporti esterniArticolo 25Nei rapporti con gli Uffici Pubblici, leIstituzioni ed i professionisti appartenentiad altre categorie professionali il geometradeve comportarsi secondo i principi diindipendenza e di rispetto delle rispettivefunzioni e attribuzioni. In particolarenei rapporti con gli Uffici Pubblici e conle Istituzioni il geometra è tenuto:a) a rispettare le funzioni che le personepreposte all’ufficio sono chiamatead esercitare;b) ad astenersi dall’utilizzare in qualunqueforma la collaborazione, eccedentegli obblighi di ufficio, dei dipendentidegli Enti Pubblici e/o Istituzioni ed anon trarre vantaggi in alcun modo daeventuali rapporti personali con esseintercorrenti.Sezione V – Dei rapporticon i committentiArticolo 26Nei rapporti con i committenti il geometraè tenuto a stabilire con precisioneogni dettaglio in merito all’attività dasvolgere. In particolare è tenuto a:a) concordare e definire, preventivamente,l’adempimento costituente oggetto dell’incaricoed i limiti della prestazione;b) in caso di più parti interessate, ragguagliarei committenti in merito allasopravvenuta sussistenza di interessicontrapposti o concomitanti che possanoinfluire sul consenso al proseguimentodell’incarico;c) non eccedere nella gestione degli interessirispetto ai limiti dell’incarico ricevuto;d) astenersi dall’espletare attività professionalein contrasto con le risultanzedi una prestazione già eseguita e arrecandodanno al precedente committenteinteressato.TITOLO IV – Sanzioni disciplinariArticolo 27Ferme restando le sanzioni amministrative,civili e penali previste dalla normativavigente, per la violazione delle prescrizionicontenute nel presente codicedeontologico sono applicabili le sanzionidisciplinari previste dall’articolo 11 delRegio Decreto 11 febbraio 1929 n. 274e successive modificazioni ed integrazioni.Tali sanzioni, da applicare in misuraproporzionale alla gravità della violazionecommessa, sono:a) l’avvertimento; b) la censura;c) la sospensione; d) la cancellazione.TITOLO V – Disposizione finaleArticolo 28Le fattispecie regolate dalle precedentidisposizioni costituiscono esemplificazionedei comportamenti ricorrenti conmaggior frequenza nella prassi. Pertanto,l’ambito di applicazione delle sanzioni dicui sopra non è limitato esclusivamentea tali fattispecie ma si estende alla tuteladi tutti i principi generali di deontologiaprofessionale.8/200720


8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>dal gas metano, da risorse cioè più scarsee destinate ben presto ad esaurirsi. Il petrolioe i suoi derivati sono anche la materiaprima di molti materiali e prodottiusati nell’edilizia. Poiché, come abbiamovisto, questa risorsa sta rapidamente diminuendo,i consumi di energia e di materialiderivati dal petrolio dovrebbero esseredrasticamente ridotti.L’inquinamento atmosferico è dovuto ingran parte alla climatizzazione degli edifici.Benché la parte del leone spetti al trafficomotorizzato, in Italia, la climatizzazionesi colloca subito al secondo postoper entità delle emissioni.In molte aree urbane le crisi idriche si susseguonosempre più velocemente l’una all’altrae l’acqua potabile di buona qualitàè ormai diventata una leggenda, o soloun bel ricordo dei tempi andati. Le causesono da ricercare nel crescente consumoidrico per usi domestici ed industrialie nell’inquinamento delle falde idricheda parte dell’agricoltura, delle discariche,delle zone industriali e delle acque reflueurbane. Altri tipi di inquinamento, che ormaici affliggono e che vanno ad aggiungersia quelli appena descritti, sono i rumoriprovenienti dal traffico stradale ei campi elettromagnetici creati da lineeelettriche ad alta tensione.A questo panorama abbastanza inquietanteva a sommarsi un ulteriore e particolaretipo di inquinamento, non menopreoccupante, quello cioè relativo agliambienti confinati, il cosiddetto “inquinamentoindoor”, dovuto all’introduzionedi sostanze tossiche negli edifici e allaridotta ventilazione degli stessi. L’inquinamentoda gas, polveri, fibre, microbi,muffe e agenti chimici sta all’originedi varie tipologie patologiche, conosciutecome “Building Related Ilnesses”(BRI) e “Sick Building Syndrome” (SBS),22che si manifestano con svariati disagi, mache in certi casi assumono anche caratteredi malattie anche gravi come asma,neoplasie. L’aumento di queste malattierappresenta ormai un grave problemaper la sanità pubblica. In Italia, l’inquinamentoindoor è risentito particolarmentenei grandi edifici interamenteclimatizzati adibiti ad uffici come centridirezionali, sedi di amministrazioni pubblichee private, banche, ecc.L’edilizia moderna ha anche cambiato lostile dell’abitare. La nuova urbanizzazioneè caratterizzata da grandi e stereotipipalazzi a più piani in cui vive e lavora lamaggior parte della gente che ha un solodesiderio: sfuggire da questi luoghi e costruirsiuna propria casa nel verde.Un ulteriore effetto negativo dell’ediliziamoderna è la perdita delle tradizioniedili. Questo fatto non è solo deplorevoledal punto di vista culturale, ma comportaanche delle implicazioni economiche edecologiche. La perdita delle tecniche tradizionaliè una delle cause degli immensiconsumi energetici visto che abbiamoanche disimparato a costruire gli edifici inrapporto alle condizioni climatiche localie alle risorse del luogo e tutto ciò gravasul recupero e sul restauro del nostro patrimoniostorico-architettonico.


Storia della categoriaLe circolari di una volta,per certi versi attuali anche oggidi Renzo FiorittiRenzo Fioritti8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>24


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Recentemente ho recuperato in soffittaalcune documentazioni relative all’attivitàprofessionale di mio suocero, che haesercitato la professione di Geometra anchenegli anni cinquanta.Tra queste ci sono alcune circolari chel’allora Collegio dei Geometri del Friulimandava ai propri iscritti.Si tratta di veri e propri documenti storiciper la nostra categoria.Trattano argomenti che sono, oggi comeallora, di stringente attualità, competenzeprofessionali, tariffe e parcelle professionali,presenza o meglio mancate presenzealle riunioni ed alle assemblee.segue a pag. 26258/2007


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>Vi si può leggere un vero e proprio “spaccato”della categoria dei Geometri deglianni cinquanta.Dalla lettura di questi documenti, sicomprende il grande impegno profusodal Collegio nell’interesse dei Geometrie traspare, per contro, la nota difficoltànel convincere la gran parte degliiscritti alla partecipazione ed alla condivisione.Con i dovuti distinguo, si tratta di circolarisempre attuali,…forse anche oggi.Per consentirci da una parte un sorriso edall’altra qualche riflessione, pubblichiamooggi come “storia della categoria” unacircolare del 1952 ed una del 1955.8/200726


dimensione <strong>GEOMETRA</strong>segue a pag. 28278/2007


8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>28


FiscoAnche la vecchia cara marcada bollo va in pensioneSostituite da quelle telematiche, dal primo settembre le marche tradizionalivanno fuori corso ad eccezione dei foglietti e di quelle per le cambialidi Tiziano FiorDal 1° settembre2007 escono definitivamentedi scenale vecchie marcheda bollo. Sonostate mandate inpensione con un decreto ministeriale del25 maggio 2007, pubblicato sulla GazzettaUfficiale n. 146 del 26 giugno, che le hadichiarate fuori corso a partire da quelladata. Così pure per tutti i valori bollati conimporti espressi in lire, lire-euro ed euro, aeccezione dei foglietti bollati e delle marcheda bollo per cambiali.Anche se l’accantonamento delle vecchiemarche come modalità di pagamento dell’impostadi bollo è stato decretato dallaFinanziaria 2007, modificando l’articolo 3del Dpr n. 642 del 1972, l’imposta va pagatao tramite intermediario (Tabaccherie)convenzionato con l’Agenzia delle Entrateche rilascia, con modalità telematiche,l’apposito contrassegno o in modo virtuale,versando l’imposta all’ufficio della stessaAgenzia delle Entrate o ad altri uffici autorizzatio tramite pagamento con conto correntepostale.Niente più acquisto di marche da bollo oapposizione di visti, quindi, per versare larelativa imposta.Rispetto alla disciplina precedente, sonostate eliminate le modalità di pagamentoordinario e straordinario, che prevedevano,nel primo caso, l’impiego di carta filigranatae bollata, e, nel secondo, l’apposizionedi marche da bollo, visto per bollo obollo a punzone.In questo modo il contrassegno telematico,entrato in vigore il 1° giugno 2005, sostituiscein maniera stabile e definitiva la marcacartacea. Tale decisione si inserisce nelprogetto più ampio, perseguito dall’Amministrazionefinanziaria, di una progressivainformatizzazione dei propri servizi,per migliorare e semplificare i rapporti coni contribuenti.Nonostante le modifiche introdotte dallaFinanziaria siano in vigore dal 1° gennaio2007, il decreto consente l’utilizzo delle vecchiemarche da bollo fino al 31 agosto prossimo,per permettere ad amministrazioni,enti e privati di smaltire le eventuali scortepossedute. Progetto questo che si inseriscein un progetto più ampio, perseguito dallaAmministrazione Finanziaria, di una progressivainformatizzazione dei propri servizi, aiquali la nostra categoria è certamente sensibile.Ma attenzione alle date di utilizzo eda quella di emissione, riportate sul contrassegnotelematico, perché possono riservarequalche problema e l’Amministrazione Finanziarianon ammette errori.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>298/2007


Attività del Collegio di GoriziaCorso sulle valutazioni immobiliariTre giornate di studio per affinare una materia di grande interesseper la professionedi PierGiuseppe SeraPierGiuseppe Sera“La qualità, la formazione e la prestazionegarantita sono temi sui quali lecategorie professionali dovranno confrontarsiper affrontare il mercato europeo………”Questo uno dei tanti messaggi con ilquale il Presidente del C.N.G. PieroPanunzi ha dato inizio all’era della formazionecontinua obbligatoria.Con il giusto spirito organizzativo econ l’entusiasmo che da sempre contraddistingueil <strong>GEOMETRA</strong> sono iniziati,in tantissimi Collegi, i vari corsidi aggiornamento professionale.Il Collegio di Gorizia, dopo aver aderitoe collaborato alle iniziative delComitato Regionale nella divulgazioneed esecuzione di percorsi formativiin materia di Nuova Normativa Sismica,Edilizia Scolastica Ecocompatibile,Topografia, Catasto, IsolamentoAcustico, Architettura Biologica eLegge Urbanistica Regionale, in attesadi dare il via nel prossimo mese disettembre al programmato corso diBioedilizia e Certificazione Energetica,ha organizzato in collaborazionecon la GEOVAL un corso teorico edsegue a pag. 328/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>30I due relatori Ilario Tesio e Stefano Giangrandi


Stefano Giangrandiapplicativo sul tema delle ValutazioniImmobiliari. Dal 19 al 21 luglio pressola sala riunioni della sede del Collegio,per l’occasione rinnovata nell’arredo edotata di tutti i confort tecnologici attiallo scopo, i colleghi Ilario Tesio Presidentedel Collegio di Torino e StefanoGiangrandi del Collegio di La Spezia,in qualità di tutors, hanno trasmessole loro approfondite conoscenze inmateria di valutazioni immobiliari aduna interessata ed attenta aula compostada 30 geometri liberi professionistiiscritti al Collegio.8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>32I partecipanti al corso


Nelle prime due giornate sono statitrattati argomenti inerenti la metodologiaestimativa moderna, la teoria, iprocedimenti ed i criteri estimativi, ilmercato immobiliare, i valori condominiali,il sistema di ripartizione, i procedimentidi stima dei costi, la sceltadegli investimenti ed i procedimentidi capitalizzazione del reddito.Il tutto condito, nella terza giornata dilavoro, da una applicazione pratica conl’utilizzo del software “Stimatrix”, indotazione a tutti i partecipanti.L’entusiasmo con il quale i corsisti hannorecepito quanto in teoria e praticaproposto è stato di alto livello, meritosicuramente dell’attrattiva che producela materia stessa ma anche, e soprattutto,delle grandi capacità espressive,trasmissive e trainanti dei relatoriai quali è andato un comune plausoed un vivo ringraziamento.Gli stessi tutors si sono resi disponibili,nel prossimo autunno, ad individuareuna giornata di studio da impegnarecompletamente per lo specificoapprofondimento delle procedure attraversoesercitazioni pratiche.Ovvio che, nel frattempo, il software,che consente lo sviluppo di perizie distima conformi agli standard internazionalied europei, deve essere testatoda ogni singolo corsista per una condivisionedi domanda/risposta durantela giornata di verifica.Con tutta probabilità, essendoci nuoverichieste di adesione, sarà organizzatoun secondo percorso formativocon le stesse modalità e caratteristichedi quello appena concluso. Il numeromassimo dei partecipanti è fissatoin 30 unità.Gli interessati possono dare la preadesioneinviando un fax al Collegio.dimensione <strong>GEOMETRA</strong>


Attività del Collegio di TriesteEletto nuovo consiglieredi Livio LacosegliazLivio Lacosegliaz DidascaliaIl Consiglio Direttivo del Collegio deiGeometri di Trieste è al completo.Infatti, dopo le dimissioni per motivi personalidel geometra Pierpaolo Scozzaiavvenute il 14 marzo 2007, è stata convocatal’Assemblea straordinaria degliiscritti per eleggere un nuovo consiglieredel Direttivo.Le operazioni di voto si sono svolte in secondaconvocazione nei giorni 19 e 20del mese di giugno. Poiché nessun candidatoha raggiunto il quorum necessarioall’elezione si è dovuto ricorrere allevotazioni di ballottaggio che si sonosvolte il 25 giugno 2007.La partecipazione al voto dei colleghi èstata massiccia. Fra i due candidati rimastiin corsa è risultata eletta la collegaGeom. Loredana FerrarinL’insediamento nelle sue funzioni è avvenutoimmediatamente dopo lo scrutinio.Al Presidente del seggio geom. FrancescoLavaia e agli scrutatori si porgono i piùsentiti ringraziamenti per il lavoro svoltocon puntigliosa competenza.Alla collega neo eletta, vadano i nostrimigliori auguri per l’attività proficua cheda Lei ci attendiamo in seno al completatoConsiglio Direttivo8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>34


Attività del Collegio di UdineLa legislazione nazionalesugli appalti pubblici coordinatain un disegno di legge dellaRegione Friuli Venezia GiuliaIncontro dibattito Sala Convegni del Città Fiera di Martignacco del 16 luglio 2007di Lucio BarbieroLo scorso 16 lugliosi è svolto pressola sala convegnidel città Fieradi Martignacco unincontro dibattitoorganizzato dalle federazioni regionalidegli ordini professionali degli architetti,ingegneri, geometri e periti sul temadel codice regionale dei contratti pubblicidi lavori, servizi e forniture coordinatoalla legislazione nazionale.La proposta di legge formulata dagli ufficicompetenti della nostra regione è statadiscussa in incontri con i rappresentantidegli ordini professionali e con le categorieeconomiche di settore.L’incontro del 28 giugno scorso svoltonella sede regionale dei competenti ufficia Trieste ha evidenziato e scaturitoun vivace confronto con i tecnici prepostifacendo così formulare agli ordiniprofessionali un documento congiuntosui punti dove si ritiene che la regionemodifichi quanto proposto. In sintesi diseguito si riportano gli elementi tecniciproposti a modifica.Servizi di progettazione: il disegno dilegge regionale propone per la proceduranegoziata il valore di soglia pari a€ 20.000,00, mentre l’art. 91 del Codicedegli appalti Nazionale prevede chel’affidamento dei servizi di progettazionesotto soglia avvenga a € 100.000,00. Inquesta fascia inoltre la RC professionalesostituisce la polizza Merloni (polizza perogni opera). Si è chiesto dunque in modounivoco di essere parificati ai disposti dilegge nazionali. E’ stato richiesto inoltreche fino all’importo di € 20.000,00 l’incaricoprofessionale possa essere affidatodirettamente da parte del R.U.P. (responsabileunico procedimento).Per quanto riguarda la procedura semplificataristretta per gli appalti di lavori,servizi e forniture, resta il nodo dellapreselezione, data la complicazione esegue a pag. 36dimensione <strong>GEOMETRA</strong>358/2007


la fatica che le amministrazioni devonofare nelle due fasi di preselezione e aggiudicazione.La posizione degli ordini e collegi professionaliè quella di evitare quanto previstoal comma 8 dell’art. 88 della propostadi legge e cioè di demandare al sistemadel “sorteggio” le scelte dell’amministrazione,in quanto gli operatori economicinon possono basare la propria attivitàsulla sorte; si ritiene che la proceduraaperta rimanga ancora il sistema di aggiudicazionepiù equo e rispettoso e che leprocedure di selezione vadano effettuatecon il criterio dell’offerta più vantaggiosacon inserita in automatico, l’esclusionedelle offerte anomale.Si è evidenziato poi che la previsione dipoter aggiudicare contratti di opere pubblichesulla base di un progetto preliminare,possa svilire la filosofia di impiantodella L.109/94. Essa poneva al centroil processo evolutivo del “progetto” conle sue tre fasi; l’aggiudicazione dell’operasulla base di un progetto preliminarepotrebbe nella seconda fase, quella definitivacon l’ottenimento delle autorizzazioni,subire sostanziali modifiche talida compromettere i contenuti per cuiera stata concessa l’aggiudicazione stessa.Infine le categorie professionali hannoespresso la loro preoccupazione perla previsione da parte della Regione didare la preferenza per la redazione deiprogetti, agli uffici tecnici delle pubblicheamministrazioni.Si ritiene che il ruolo delle amministrazionipubbliche sia quello di programmare,gestire e controllare il processo realizzativodelle opere pubbliche e non quellodi affidare alla medesima persona il ruolodi controllato e di controllore.All’incontro dibattito del 16 luglio sonointervenuti: indirizzi di saluto del Presidentedell’ordine professionale degli architettidella provincia di Udine arch.Giorgio Cacciaguerra, illustrazione delquadro normativo della proposta di leggeda parte del dott. Walter Toniatti, interventodel Presidente dell’ordine degliingegneri della provincia di Udine ing.Gianpaolo Guaran, illustrazione dell’opinionedei costruttori del FVG da partedel rappresentante geom.Giuliano Vido-8/2007 dimensione <strong>GEOMETRA</strong>36


ni, intervento del dott. Dario DANESEin qualità di direttore centrale regionalee le conclusioni del consigliere regionaleUberto Fortuna Drossi.Il dibattito ha sviscerato diverse problematichelegate alla bozza legislativa, si èdibattuto su punti che tra l’altro gli ordinie collegi professionali avevano già anticipatoe messo in evidenza nei precedentiincontri e formalizzati nel documentosopra esposto in sintesi. Il presidente deicostruttori del FVG geom. G.Vidoni haevidenziato la necessità di porre in attosistemi per ridurre il numero dei partecipantialle gare e l’eliminazione del sistemaa sorteggio nelle fasi di aggiudicazionedegli appalti. Inoltre, ha fatto notarel’importanza di inserire un parametrodi riferimento nella definizione dei metodiper l’aggiudicazione dei lavori riferitoalla grande esperienza delle aziendedi settore della regione, le quali hannomaturato importanti esperienze nellecalamità naturali del terremoto del 76, nelle esondazioni, etc…L’intervento del dott. Danese ha messoin evidenza l’impianto del testo proposto,illustrando le richieste dell’ANCI (percorsodi accompagnamento al servizio difornitura, norme che non vadano a svilirele imprese regionali, sicurezza nei cantierietc…), l’evoluzione del mondo delleprofessioni, facendo poi il punto su quelloche la regione intende per affidamentocongiunto di progettazione e di lavori,sulla necessità di elaborare un prezziariodi riferimento con indici di andamentodelle gare recenti (per evitare forti ribassi).Il dott. Danese ha concluso il suointervento annunciando alla platea chegli elementi di fondo scaturiti nel dibattito,saranno sintetizzati e trasferiti laddovepossibile nel testo di legge.Si ritiene infine di ribadire l’assoluta importanzadella centralità del ”Progetto”rispetto ai sistemi di aggiudicazione delleopere, progetto inteso come sintesi di studioscientifico e di conoscenza del luogo,capace di tradurre in concreto opere edinterventi che rispettino l’ambiente, glielementi storici culturali e le tradizionidelle nostre comunità.Si comunica ai colleghiche sul sito del Collegio di Udineè disponibile la presentazionedella nuova L.R. 05/2007urbanistica-edilizia con slide delConvegno del 31.05.07 tenutosial Centro Congressi di Udine Fieredimensione <strong>GEOMETRA</strong>378/2007


IN COPERTINACorte Marizza in Comune di Poffabro (PN)dimensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI GEOMETRIDEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRIDELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 2 agosto 2007. Tiratura 2951 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: aldina@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 UdineTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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