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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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32010dimensione<strong>geometra</strong>Organo ufficiale delComitato Regionaledei collegidei Geometri eGeometri laureati delFriuli Venezia GiuliaMensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


Indice4 EditorialeDelle nostre competenze, si discute in Parlamentodi Bruno Razza8 FORMAZIONERiunione informativa del Consiglio Nazionaledi Luca Passador14 AMBIENTELa gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinatidi Livio Lacosegliaz18 EDIIZIA SOSTENIBILELa città verde, un nuovo modello da seguiredi Iacopo Chiaruttinidimensione <strong>geometra</strong>22 DIRITTOL'impianto termico "a norma"di Marilisa Bombi26 estimoL'ABI (Associazione Bancaria Italiana) pubblica il Codice per lavalutazione degli immobili posti a garanzia delle esposizioni creditiziedi Pier Giueseppe Sera28 PREVIDENZAPrevidenza Complementare per gli iscrittidi Tiziano Fior32 PROFESSIONEFormazione Professionaledi Elio Miani34 ATTIVITÀ DEI COLLEGI DI GORIZIA E TRIESTECodice Regionale per l'Ediliziadi Silvio Martinelli38 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO di triesteLe deleghe ai Consiglieri ed i lavori delle Commissionidi Luca Passador40 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINEProve generali di "unificazione"di Elio Miani3/2010


EditorialeDelle nostre competenze, si discutein ParlamentoIl disegno di legge è stato assegnato alla Commissione Lavori Pubblicidel Senatodi Bruno Razza3/2010 dimensione GEOMETRAIl direttore di DGBruno RazzaLa Senatrice siciliana Simona Vicari, diprofessione Architetto (iscritta all’Albodell’Ordine a Palermo), è la presentatricedel disegno di legge n° 1865, per ladefinizione delle competenze in ediliziaed urbanistica dei Geometri e dei PeritiEdili. Questo disegno di legge, è praticamentelo stesso che cinque anni fa, avevasuperato l’esame del Senato ed erafinito nel nulla a causa della fine anticipatadella legislatura. È stato in qualcheparte anche modificato nelle quantità: siparla di cinquemila metri cubi, di tre pianiin zona non sismica e di due in zonasismica, il tutto condizionato ad una appositaformazione specialistica, che prevedecorsi di 120 ore.Naturalmente la presentazione di questodisegno di legge, ha scatenato le reazionidegli Ingegneri e degli Architetti, peraltro già impegnati a combattere le nostrecompetenze con ogni mezzo, a volteanche illecito.E se vogliamo dirlo, era proprio ciò chevolevamo. In effetti il nostro Consiglio Nazionaleha suggerito il testo del ddl sullafalsa riga del precedente, ammodernandoloin taluni aspetti, aggiungendoci l’obbligodella formazione continua e ciò è bastatoper incontrare la disponibilità della4presentatrice, a farlo entrare dalla portaprincipale in parlamento, proprio per sollecitarele reazioni di coloro che in realtàgià da moltissimi anni, avrebbero dovutosedersi ad un tavolo con noi, e trattarequesto argomento spinoso, ma che nonne hanno mai voluto sapere.A torto o a ragione, hanno sempre cercatodi confinarci dietro a quell’ormai obsoletadefinizione della “modesta costruzione”speculando proditoriamente su unaggettivo che, in realtà, tutti sanno quantosia ormai privo di significato nella modernarealtà edilizia.Una legge che rispecchi i nostri desiderie che ci assegni la competenza ed i contenutidel ddl in oggetto (accontendandouna categoria professionale, ne scontenterebbealtre due), è ben difficile che riescaa superare tutti gli esami parlamentari,proprio per gli ostacoli che incontrerebbelungo il suo percorso, disseminabiliovunque da Architetti ed Ingegneri edalle loro lobby.Intanto la senatrice Vicari, pressata daisuoi colleghi che vorrebbero ritirasse ilsuo disegno di legge, mantiene con fermezzala sua posizione ed afferma al Sole24ore: "Lo spirito del provvedimento èquello di mettere fine a una vicenda che


dimensione <strong>geometra</strong>si trascina da anni ed ha prodotto un’infinitàdi cause e sentenze, definendo unavolta per tutte gli ambiti di competenzadelle vari professioni tecniche”.Quindi il disegno di legge sulle competenzedei Geometri e dei Periti Edili nelcampo edilizio, va avanti ed entra nellecommissioni del Senato, per essere esaminatae discussa, preoccupando non pocoi nostri colleghi Ingegneri ed Architetti,i quali temono che questa norma vengain qualche maniera approvata e limitiin realtà le loro competenze.Per cui, finalmente, hanno accettato dimettersi ad un tavolo con noi per ragionareseriamente, cercando nel reciprocointeresse, di smetterla con la conflittualitàper addivenire, invece, ad una trattativaragionevole priva di pregiudizi e dipreclusioni, definendo un accordo che,avvallato dalla politica, consenta a tuttii tecnici professionisti di lavorare serenamente.Così, dopo quarant’anni di richieste e ditentativi andati a vuoto, la politica si faràgarante della trattativa avviata per definirel’annosa questione, anche in vista edin linea con le riforme delle professioni,delle scuole tecniche, dei percorsi universitarie delle normative europee.La soluzione di questo problema sta diventandodunque importante e sembrache se ne stiano accorgendo tutti, anchecoloro che ritenevano di non doverseneoccupare. La politica è mediazione proprioper principio e dunque, è dalla politicache deve venire il maggior contributoad un accordo sulle competenze nostree su quelle degli altri.È inutile negare che la crisi economicasta investendo anche il settore dell’ediliziae di conseguenza, quello professionalecorrelato. In questa fase, le categorieinaspriscono il loro confronto proprionell’intento di acquisire qualche certezzain più, nell’aggiudicarsi gli incarichi diprogettazione.Gli Ingegneri e gli Architetti in particolare,probabilmente risentono maggiormentela congiuntura negativa rispettoai Geometri, proprio per una tradizioneconsolidata che non li vede come noi,radicati sul territorio.Laddove invece noi godiamo dei contat-53/2010


dimensione GEOMETRAti e della fiducia dei cittadini, proprio invirtù dell’ampio ventaglio di competenzeche ci è universalmente riconosciutoe che i nostri “concorrenti”, cercanoinvanamente di disconoscere. La nostrapresenza e conoscenza delle situazionilegate alla proprietà, al territorio, alla suatrasformazione ed alla sua tutela, ci rendonoancora insostituibili ed una normaaggiornata e moderna ci tutelerebbe definitivamenteda spregiudicate azioni didisturbo, come quelle di cui leggiamo inquesti giorni.Inoltre cominciano ad essere semprepiù numerosi i colleghi provvisti di laurea,che hanno scelto di far parte dellanostra categoria, proprio per l’ampiagamma di attività che questa professionegarantisce da più di ottant’anni.Come se non bastasse, probabilmenteanche il piano casa partirà. E cosa prevedeil piano casa? Di certo modeste costruzioni,ampliamenti, ristrutturazioni epiccole modifiche, che nessuno sarà ingrado di contestarci e quindi, che ci vedrannoprotagonisti assoluti nelle progettazioninecessarie e non solo.Il disegno di legge presentato al Senato,attribuisce maggiori competenze ainostri laureati ed ai professionisti conpiù di dieci anni di esperienza lavorativa,per valorizzare le nostre capacità equalità, ribadendo l’impegno della categoriaa formare i giovani iscritti ed ipraticanti, proprio come si sta già facendoe di certo, ve ne sarete da tempoaccorti tutti.Quindi siamo aperti a tutto, ma ad unatrattativa che ci veda seduti al tavolo allapari con gli altri, disponibili a qualche rinuncianei calcoli strutturali, valutando ledimensioni del progettabile, ragionandosulle firme congiunte e così via.Ma soprattutto in questo frangente, dovrebberoriflettere gli Ingegneri, i quali(anche se sembra che non sia molto)ci collocano come quantità, nel noverodei loro maggiori clienti per calcoli strutturali,collaborazioni, consulenze ed altro,che da anni commissioniamo loro,a piene mani.Qualcuno con ironia, ha suggerito che seci faranno perdere la pazienza, ci rivolgeremosenza indugi agli Ingegneri sloveni,croati, austriaci e simili e mi pareche, viste la libera circolazione europeadi tutti i lavoratori e l’equipollenza dei titoli,l’idea non sia soltanto ironica.3/20106


FormazioneRiunione informativa del ConsiglioNazionaleUtili indicazioni per i Collegi Provinciali e per tutti i colleghi sul Catasto,la formazione e la firma digitaledi Luca Passadordimensione GEOMETRALuca PassadorIl Consiglio Nazionale, proseguendonell’attività di informazione e di comunicazionecon la base della categoria,ha organizzato negli scorsi 9 e 10 febbraio,due giornate di lavoro pressola sala della Cassa di Previdenza, peraffrontare i temi Catastali (nella primagiornata) e quelli relativi alla formazionedegli iscritti e della nuova firmadigitale (nella seconda).Agli incontri hanno partecipato i Presidentied i rappresentanti dei Collegiche si occupano delle materie specifichetrattate, oltre naturalmente alPresidente Fausto Savoldi ed a tutti iConsiglieri Nazionali.Detti incontri, assieme alle Assembleedei Presidenti ed alle informativee circolari che vengono inviatevia mail a tutti i dirigenti di categoria,quindi anche ai consiglieri dei Collegiprovinciali, costituiscono il nuovometodo di comunicazione e di confrontocon la base, che il ConsiglioNazionale ha instaurato da un annoa questa parte, dopo l’eliminazionedelle previgenti Commissioni Nazionaliconsultive, che come noto, nonsempre erano riuscite a portare i contributiauspicati.In d ic a z io n i s u l CATASTOLa prima giornata è stata dedicata al Catastoed è stata incentrata sull’esposizionedi Bruno Razza, responsabile delsettore per il Consiglio Nazionale, ed aldibattito che ne è seguito.Il nostro Consigliere Nazionale, ha descrittoapprofonditamente le strategie, l’attivitàsvolta e le prospettive per la nostracategoria in materia catastale. Ha inoltredescritto sommariamente lo stato attualedelle nuove procedure Pregeo 10 e Docfa4.0. La grande innovazione di Pregeo10 per il Catasto dei Terreni, è quella dellapossibilità di approvare l’atto geometricodi aggiornamento catastale (frazionamentoe tipo mappale) direttamente nelproprio studio, evitando così sospensionie discrezionalità dovute dall’incongruenzao all’imprecisione dei dati, oppure dasemplici errori formali. Il nuovo softwarepresenta tuttora molte criticità, ma granparte delle difficoltà lamentate dai colleghiin tutta Italia, riguardano le problematichedi approccio. È quindi emersa lanecessità di formazione dei colleghi, tantosugli aspetti delle procedure catastali,quanto sul funzionamento del software.Il Consiglio Nazionale ha inoltre espressola soddisfazione per il miglioramento della3/20108


dimensione <strong>geometra</strong>collaborazione con l’Agenzia del Territorio,anche se si rileva che tale collaborazionepotrebbe essere ulteriormente sviluppata.Il CNG ha inoltre aumentato le collaborazionicon altre associazioni, come SI-FET (Società Italiana di Fotogrammetria eTopografia), ASITA (Associazione Scientificaper le Informazioni Territoriali e Ambientali)e IGM (Istituto Geografico Militare),con le quali la categoria potrà ottenereun valore aggiunto, accrescendo emigliorando le conoscenze nel campo topograficoe cartografico, attraverso un reciprocoscambio di esperienze. Per il Catastodei Fabbricati è stata illustrata la circolare4/09, che ha accompagnato la pubblicazionedella nuova procedura Docfa 4da parte dell’Agenzia del Territorio. La sud-93/2010


detta circolare, oltre che attivare la nuovaprocedura per gli aggiornamenti, elencaanche una serie di innovazioni tecniche oripristini di modalità operative (che con iltempo erano venute meno nell’operatività),che qui di seguito sintetizzo.- Nuovo formato di esportazione per lapresentazione e la conservazione deidocumenti: sono stati eliminati i formatidwg e dxf e l’esportazione avviene conun unico file formato PDF per la trasmissionetelematica, ed in formato DC3 perla presentazione allo sportello.- Inserimento dei nuovi stradari: è miglioratala modalità di ricerca ed inserimentodegli indirizzi, con uno stradario nuovoe certificato.- Gestione delle categorie speciali e particolari:è stata inserita la possibilità dicompilazione del quadro H2, permettendocosì al professionista di utilizzare unprocedimento di stima diretto attraversola comparazione dell’immobile oggetto diaccertamento con altri similari di cui è notala redditività. A tale scopo si fa presenteche il periodo di stima, rimane riferitoal biennio economico 1988-89.- Frazionamento di parte di unità immobiliareurbana in vista di trasferimento didiritti o di altra equivalente finalità: perl’aumento della qualità delle informazioni,nonché per la lotta all’elusione fiscale,è ora possibile frazionare porzioni immobiliariscorporate da unità immobiliare giàcensita in catasto, con attribuzione di rendita,anche nel caso che la stessa porzionepresa singolarmente, non abbia tuttele caratteristiche della categoria attribuita.Ad esempio, frazionando una stanza daun’Unità Immobiliare allo scopo di escorporarlaper unirla successivamente adaltra Unità Immobiliare contigua, la frazioneneo formata dovrà avere la stessa cadimensioneGEOMETRAtegoria dell’Unità Immobiliare d’origine. Inquesti casi, non sarà quindi più possibileutilizzare le categorie F/3 ed F/4.- Modifiche nelle modalità di dichiarazionedelle aree urbane e dei lastrici solari(Categoria F/1).Sono state inoltre riportate alcune precisazionisull’elaborato planimetrico e sulleplanimetrie. L’elaborato planimetrico vàpresentato come da circ. 9/01, vale a direche per le nuove costruzioni, sarà obbligatorioallegarlo solo nei casi di compresenzadi più unità immobiliari con particomuni e in caso di immobili in categoriafittizia. Nel caso di variazioni, l’elaboratovà allegato alla denuncia se già presente,oppure se le variazioni modificanol’elaborato planimetrico stesso.Pur in presenza di molte criticità e difficoltàoperative riscontrate in tante partid’Italia, dalla riunione è emerso che leprocedure sono in costante modifica emiglioramento, per cui è evidente anchela consapevolezza che esiste uno scottoda pagare prima di arrivare ad una soddisfacenteapplicazione delle nuove procedure.Scotto che necessariamente per iprimi periodi di applicazione, comporteràritardi, incomprensioni e malumori, chedovranno essere sopportati e superaticon buona volontà reciproca sia dai Geometriche dai funzionari catastali. Dallapresentazione di Bruno Razza e dal dibattito,è emerso altresì che il nostro obbiettivoprincipale è quello di arrivare all’approvazionediretta da parte del professionistadelle denuncie presentate con DO-CFA, similmente a quanto già accade conPregeo 10, oltre alla doverosità di poterdialogare con il Catasto e quindi di trasmettereper via telematica, tutte le nostrepratiche. È stato ribadito inoltre, chea partire dal 31/03/2010 sarà obbligato-3/201010


io utilizzare esclusivamente la proceduraDOCFA 4.0 mentre l’obbligatorietà perPREGEO 10 partirà dal 01/06/2010 Per il31 marzo, è stata convocata un’ulterioreriunione a Roma, alla presenza dei verticicatastali dell’Agenzia del Territorio, siaper Docfa che per Pregeo, al fine di unconfronto diretto dei nostri rappresentantilocali, con le problematiche e le richiestedi categoria.Fo rm a z io n e c o n t in u aLa seconda giornata di lavoro, il 10 febbraio,ha visto in primis le relazioni del PresidenteFausto Savoldi. Dalla sua esposizione,è chiaramente emersa la priorità assolutaper la categoria dei Geometri, di tutti itemi riguardanti la formazione. Mentre leprocedure e le modalità di assegnazionedei crediti ( già definite con il regolamento30/2008) sono tuttora oggetto di analisie verifiche, deve essere chiaro ad ogniiscritto che la formazione pone le basi perun nuovo concetto della professione e dellaprofessionalità del <strong>geometra</strong>. L’obbligatorietàinfatti, non deve essere vista comeun’imposizione, ma bensì una necessitàdi aggiornamento continuo, dal qualeogni professionista non può più esimersi,considerato il nuovo mercato del lavoro ela quantità di norme e di informazioni tecnichenecessarie ed in continua evoluzioneed aggiornamento. Infatti ogni singolonostro campo operativo, richiede oggi unaforte professionalità, oltre ad una quantitàe qualità sempre maggiore di nozionitecniche e legislative. La formazione pertantovà vista in quest’ottica per mantenerela categoria ai passi con i tempi e lerichieste di mercato, per cui tutti dobbiamocomprendere di preoccuparci più chedella quantità dei crediti, della qualità dellacultura professionale che ci è indispensabile.Il CNG ha già provveduto a selezionarealcuni corsi (tuttora presenti nel sitodella Fondazione Geometri) con i relativiprogrammi e l’attribuzione dei crediti formativi.I singoli Collegi potranno attingereciò che ritengono opportuno e fattibile daquesti programmi, per organizzare i corsiper proprio conto, oppure con gli enti e/ocon le associazioni che hanno propostogli eventi formativi. In alternativa, ulterioricorsi fattibili e proposti autonomamentedai singoli Collegi nelle loro opportunitàlocali, dovranno essere sottoposti allavalutazione del CNG, il quale assegneràin base ai contenuti, alla durata ed allaqualità del programma previsto, i relativicrediti, che mediamente risultano pari allametà delle ore del corso. Ogni Geometrapotrà frequentare qualunque corso, organizzatoda qualsiasi Collegio. Il Collegioospitante il corso, comunicherà tramite attestatoo altro, la presenza dell’iscritto, alfine dell’attribuzione dei crediti formativi,che sarà effettuata da parte del Collegio diappartenenza. La registrazione dei creditiè quindi demandata esclusivamente alCollegio di appartenenza dell’iscritto. Do-dimensione <strong>geometra</strong>113/2010


dimensione GEOMETRAFir m a d ig i ta l e p e r t u t t i g l i i s c ri tt iDopo la posta certificata, il CNG proponeuna dotazione di massa anche della firmadigitale, portando i Geometri ad essere iprimi in Italia ad avere tale opportunità,puntando sul progresso e sulle tecnologiedisponibili per il miglioramento dell’attivitàprofessionale. La firma digitale, comeda legislazione, diventerà presto obbligatoriaquanto indispensabile per migliorarele comunicazioni tra professionisti ed entipubblici che a loro volta, dovranno dotarsidi tali procedure.Molte amministrazioni locali stanno giàimplementando tali funzionalità, come adesempio la presentazione delle D.I.A. pervia telematica con firma digitale attuatadal Comune di Napoli, oppure la presentazionedelle certificazioni energetiche inPiemonte. Le potenzialità di tali proceduresono facilmente immaginabili e sono collegatea tutte le comunicazioni, in cui oggiè necessaria la presenza della personafisica o di un suo delegato. Basti pensareche già oggi le procedure Docfa e Pregeorichiedono la firma digitale per esserepresentate in via telematica. La firmadigitale è basata su una procedura informaticache permette di identificare inmodo univoco il titolare, attraverso mezzidi cui il firmatario deve detenere il controlloesclusivo e la cui titolarità è certificatada un certificato qualificato. Inolvràessere pertanto premura dell’iscritto,chiedere al Collegio di appartenenza laregistrazione dei propri crediti e verificareche i corsi ai quali partecipa, siano regolarmenteregistrati dal Consiglio Nazionale.Ogni Collegio ha inoltre, la facoltà diorganizzare seminari di aggiornamento,per i quali saranno riconosciuti un massimodi 4 crediti. È stato inoltre chiarito cheanche gli iscritti al solo Albo, sono tenuti alrispetto del regolamento sulla formazionecontinua obbligatoria. Il CNG sta inoltre lavorandoalla predisposizione di corsi e-learning(cosiddetti a distanza) da tenersiper via telematica e che potranno esseredisponibili già a fine anno. Il tutto per diminuirei costi, ridurre i tempi negli spostamentied i disagi per gli iscritti e renderequindi la formazione più flessibile e comoda.La discussione e l’esposizione deivari colleghi presenti, ha evidenziato unadiversità di orientamento, nonché un notevolescambio di idee e metodologie diapproccio. Si riporta ad esempio l’esperienzadel Collegio di Cesena/Forlì che haadottato delle schede magnetiche per laregistrazione dei partecipanti ai vari corsie seminari, registrando inoltre le uscitecon una tolleranza massima di ½ ora diassenza. Da tutto ciò è comunque emersoun crescente carico di lavoro, di impegnoe di responsabilità per i Collegi provincialie per le loro strutture.3/201012


tre, la firma stessa deve essere in gradodi rilevare qualsiasi alterazione del documento,avvenuta dopo l’apposizione dellafirma stessa. Qualunque tecnologia chepermetta tale identificazione univoca, rientranel concetto di “firma elettronica qualificata”.La firma digitale certifica quindi idocumenti su formato elettronico e dàuna piena validità giuridica ai documenticosì firmati, in ottemperanza al Decretodel Presidente del Consiglio dei Ministrin.129 d.d.06/06/2009. Il CNG ha pertantostipulato una convenzione con Arubaper dotare di firma digitale gli iscritti. Talefirma digitale, è dotata di un certificato diautenticazione, contenente tutte le informazionidella persona fisica, e di un certificato“di ruolo”, controllato dal Collegiodi appartenenza dell’iscritto, che forniràanche le informazioni relative all’iscrizioneall’albo. Il costo del kit di firma digitaleammonta ad € 38,50 + € 3 per spesedi spedizione + IVA ed è valido per 5 anni.La consegna della firma digitale, for-nita su una semplice chiavetta USB, avvieneattraverso i Collegi di appartenenza,i quali verificano nel tempo, il possessodei requisiti da parte degli iscritti, potendonedisporre la sospensione o altriprovvedimenti se del caso, in qualsiasimomento. Il Consiglio Nazionale ha inoltreorganizzato alcune riunioni locali per illustrarenel dettaglio le procedure e le relativeincombenze alle segreterie dei Collegi.Per la nostra area triveneta, l’incontrosi è tenuto a Mestre il 12 marzo, ospitatodal Collegio di Venezia, alla presenza ditutte le rappresentanze dei Collegi (consiglierie/o segretarie) e dei Consiglieri NazionaliBruno Razza, Giuliano Villi ed EzioPiantedosi e del signor Andrea Battagliadi Aruba. Con questo incontro, si è provvedutoa formare ulteriormente il personalepreposto per la gestione e la consegnadelle firme digitali. Prossimamentesarà quindi possibile per ogni iscritto, ottenerela firma digitale contattando il collegiodi appartenenza.dimensione <strong>geometra</strong>133/2010


AmbienteLa gestione dei rifiuti e la bonificadei siti inquinatiArt. 191-194 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 modificato dal D. Lgs 16gennaio 2008 n. 4di Livio Lacosegliazdimensione GEOMETRALivio LacosegliazTerza parteA completamento del commento al capoprimo, ed a seguito di quanto già scritto inmerito alle norme che regolano la gestionedei rifiuti, ricordiamo qui i contenuti essenzialidegli artt. 191, 192, 193 e 194.In particolare si sottolineano i poteri delleordinanze da adottare nei casi in cui siverifichino situazioni di urgente necessitàper tutelare la salute pubblica (art. 191),del divieto di abbandono dei rifiuti (art.192); del trasporto dei rifiuti (art. 193) edelle spedizioni (dei rifiuti) transfrontaliere(art. 194). Sul primo argomento (art.191) va detto che, qualora si verifichinocasi di urgente necessità di tuteladella salute pubblica, il Presidente dellaGiunta regionale o il Presidente dellaprovincia, o il Sindaco, nell’ambito dellerispettive competenze possono emettereordinanze, anche in deroga delledisposizioni vigenti, per una temporaneae speciale forma di gestione deirifiuti. Dell’emanazione di tali ordinanzeviene data comunicazione entro tre giornial Presidente del Consiglio dei Ministri,al Ministro dell’ambiente, al Mini stro dellasalute, al Ministro delle attività produttivee al Presidente delle regione. Entro centoventigiorni dell’adozione dell’ordinanza,il Presidente della Giunta regionale adottale iniziative necessarie per garantire la raccoltadifferenziata, il riutilizzo, il riciclaggioe lo smaltimento dei rifiuti. In caso di accertatainattività dell’Ente che ha emessol’ordinanza, trascorso il termine prescritto,il Ministro dell’Ambiente e della tutela delterritorio, diffida il Presidente della Giuntaregionale a provvedere entro un congruotermine ed in caso di ulteriore inerzia, puòadottare tutte le iniziative finalizzate a farcessare la situazione di pericolo per la salutepubblica. Le ordinanze emesse dai soggettidi rispettiva competenza non possonoessere reiterate per più di due volte. Qualorasi riscontrino comprovate necessità,il Presidente della regione d’intesa con ilMinistro dell’ambiente, possono adottarecon dettagliate e specifiche prescrizioni,le ordinanze di cui si è scritto, anche oltrei citati termini. Le ordinanze, che consentonoil ricorso temporaneo a speciali formedi gestione dei rifiuti pericolosi, devonovenir comunicate dal Ministro dell’ambientealla commissione dell’Unione europea.Per quanto riguarda il secondo argomento(art. 192) va detto che sono vietati:l’abbandono ed il deposito incontrollato dirifiuti sul suolo e nel suolo, nonché, l’immissionedi rifiuti di qualsiasi genere, allo3/201014


stato solido o liquido, nelle acque superficialie sotterranee. I soggetti che violano idivieti sopra elencati sono tenuti alla rimozione,all’avvio a recupero e allo smaltimentodei rifiuti stessi e al ripristino dello statodei luoghi, salva l’applicazione agli stessidelle sanzioni previste dalla legge. Assiemeai citati soggetti sono inoltre responsabiliin solido anche il proprietario e/o i titolaridi diritti reali o personali di godimentosull’area, alle quali tale violazione sia imputabilea titolo di dolo o colpa. L’accertamentodella violazione viene effettuato daisoggetti preposti al controllo in contraddittoriocon i soggetti interessati. Il Sindaco disponecon ordinanza le operazioni necessarieal ripristino e il termine entro il qualetali operazioni devono essere compiute;infine procede all’esecuzione in dannodei soggetti obbligati ed al recupero dellespese anticipate. Qualora la responsabilitàdel fatto illecito sia imputabile ad amministratorio rappresentanti di persona giuridica,sono tenuti in solido, la persona giuridicaed i soggetti che siano subentranti neidiritti della persona stessa. Per quanto riguardail trasporto dei rifiuti (art. 193) si diràche gli stessi, sia se effettuati da enti oda imprese, devono essere accompagnatida un formulario di identificazione (vedifac-simile) compilato in quattro copie, chedeve contenere:• il nome e l’indirizzo del produttore edel detentore;• l’origine, la tipologia e la quantità delrifiuto;• l’impianto di destinazione;• la data ed il percorso dell’instradamento;• il nome e l’indirizzo del destinatario.Il formulario di identificazione di cui sopradeve essere redatto in quattro esemplari,compilato, datato e firmato dal detentoredei rifiuti, e controfirmato dal trasportatore.Una copia del formulario deve rimanerepresso il detentore, e le altre tre, controfirmatee datate in arrivo dal destinatario,sono acquisite, una dal destinatarioe due dal trasportatore, che provvedea trasmetterne una al detentore. Le copiedel formulario devono essere conservateper cinque anni. Durante la raccoltaed il trasporto, i rifiuti pericolosi devonoessere imballati ed etichettati in conformitàalle norme vigenti in materia. Le disposizionisopra citate, non si applicanoal trasporto di rifiuti urbani effettuato dalsoggetto che gestisce il servizio pubbliconé ai trasporti di rifiuti, che non eccedanola quantità di trenta chilogrammi algiorno o di trenta litri al giorno, effettuatidal produttore dei rifiuti stessi. Il modellouniforme di formulario di identificazione,è adottato entro sessanta giorni dalladata di entrata in vigore del presentedecreto. I formulari di identificazione, devonoessere numerati e vidimati dall’ufficiodel registro o dalle camere di commercioindustria artigianato e agricoltura, segue a pag. 16153/2010 dimensione <strong>geometra</strong>


e devono essere annotati sul registro IVA– acquisti. La vidimazione dei predetti formularidi identificazione è gratuita e nonè soggetta ad alcun diritto o imposizionetributaria. L’articolo 194 del D. Lgs. 152,modificato dal D. Lgs. 16 gennaio 2008n. 4, in merito alle spedizioni transfrontalieredei rifiuti, precisa di far riferimentoal regolamento CEE, 1° febbraio 1993 n.259 e puntualizza che, alle importazionidi rifiuti solidi, provenienti dallo Stato dellaCittà del Vaticano e della Repubblica diSan Marino, non si applicano le disposizionidell’art. 20 del citato regolamento.Il Ministro dell’ambiente di concerto coni Ministri delle attività produttive, della salute,dell’economia e delle finanze, delleinfrastrutture e dei trasporti, con appositodecreto disciplineranno:• i criteri per il calcolo degli importi minimidelle garanzie finanziarie da prestare per lespedizioni dei rifiuti, di cui all’articolo 27 delpredetto regolamento, tali garanzie sono ridottedel cinquanta per cento per le impreseregistrate ai sensi del regolamento (CE)n. 71/2001, del Parlamento europeo e delConsiglio, del 19 marzo 2001 (Emas), e delquaranta per cento nel caso di imprese inpossesso della certificazione ambientale aisensi della norma Uni En Iso 14001;• le spese amministrative poste a caricodei notificatori ai sensi dell’articolo 33,paragrafo 1, del regolamento;• le specifiche modalità per il trasportodei rifiuti negli Stati di cui al comma 2;• le modalità di verifica dell’applicazionedel principio in prossimità per i rifiuti destinatia smaltimento.Fino all’emanazione del citato decreto,continueranno ad applicarsi le disposizionipreviste dal decreto interministeriale3 settembre 1998, n. 370.Inoltre, ai sensi del citato regolamentoviene stabilito che:• le autorità competenti di spedizione edi destinazione, sono le regioni e le provinceautonome;• l’autorità di transito è il Ministro dell’ambientee della tutela del territorio;• il corrispondente è il Ministero dell’ambientee della tutela del territorio.Le regioni e le province autonome comunicanole informazioni di cui l’art. 38 del citatoregolamento al Ministero dell’ambienteper il successivo inoltro alla Commissionedell’Unione europea, nonché, entro il 30settembre di ogni anno, i dati, riferiti all’annoprecedente, previsti dall’art. 13, comma3, della Convenzione di Basilea, ratificatacon legge 18 agosto 1993 n. 340.Ai rottami ferrosi e non ferrosi di cui l’art.183, comma 1, lettera n), si applicano ledisposizioni di cui l’art. 212, comma 12del D. Lgs. 152/2006.3/2010 dimensione GEOMETRA16


Edilizia sostenibileLa città verde, un nuovo modelloda seguireMasdar City: l’esempio viene dagli Emirati Arabidi Iacopo ChiaruttiniIacopo ChiaruttiniCon questo articolo si presenta alla nostraattenzione il collega Iacopo Chiaruttini,libero professionista in San Vito alTagliamento. Ci ha offerto gentilmentela sua collaborazione ed il Comitato diredazione l'ha accettata con grande piacere,confidando che in un prossimo futuroquesto genere di offerte possanoampliarsi con l'apporto di altri colleghiappassionati.Un progetto all’avanguardia e unico almondo, quello riguardante la città di“Masdar”, che sorgerà prossimamentein mezzo al deserto, nel cuore di AbuDhabi, negli Emirati Arabi Uniti.La città verde, progettata dallo studio diarchitettura londinese Foster and Partnerse voluta fortemente degli sceicchi di AbuDhabi, avrà come punto forte, l’intera autonomiaenergetica (a zero emissioni diCo2 e ad inquinamento inesistente), garantitada sole fonti energetiche rinnovabilied ecologiche.“Masdar”, che in arabo significa “sorgente”,nascerà in un’area di circa 6 chilome-dimensione GEOMETRA3/201018


tri quadrati e sarà pronta ad ospitare altermine dei sui lavori (previsti nel 2013)circa 50.000 abitanti.Saranno presenti al suo interno importantiuniversità, centri di ricerca, studioe formazione, società operanti nel campodelle energie alternative, oltre chenaturalmente, gli edifici residenziali pergli abitanti stessi ed i servizi necessariper poterci vivere bene.Va detto che il fabbisogno energetico,verrà completamente ottenuto da fontirinnovabili e per l’80% sarà ricavatoproprio dal sole; infatti l’elettricità saràgarantita da impianti fotovoltaici (èprevista una mega centrale fotovoltaicada 40 megawatt), solari, eolici e geotermici;l’acqua potabile arriverà direttamenteda un impianto di desalinizzazione,mentre i rifiuti saranno riciclati,riusati e in parte, finiranno neitermovalorizzatori e negli impianti dicompostaggio.Il trasporto, che esclude interamente leauto private, sia per gli abitanti che per ivisitatori, sarà soltanto di tipo pubblico,attraverso degli incredibili taxi automatizzatie senza conducente (che seguirannodei magneti a terra per orientarsi),viaggiando nel sottosuolo.I pedoni ed i ciclisti, si muoveranno invecea livello stradale.Le case avranno dimensioni modeste,soprattutto in altezza e saranno costruiteuna a fianco all’altra, naturalmente concriteri di bioedilizia e sostenibilità ambientale,garantendo così la massima vivibilitàe qualità abitativa.La città vuole essere soprattutto un laboratorioumano, dove saranno “costruiti”i cittadini del futuro.Gli abitanti di questa nuova città, dovrannoinfatti seguire un corso di formazioneper potervi accedere, adottando uno stiledi vita adeguato ed idoneo al progetto.Per fare un esempio, basti pensare cheognuno di loro sarà dotato di un personalcomputer da polso per informazioni, prenotazionie richieste, con il quale potrannoanche fare la spesa da ogni luogo e,nel loro piccolo, avranno ciascuno a propriadisposizione una quota predeterminatadi acqua ed energia (30 kw di elettricitàe 80 litri di acqua), garantendo cosìil controllo dei consumi e determinandocosì una vera impronta ecologica.Da annotare che il clima non è certo favorevole,visto che in quei luoghi, le temperatureraggiungono verosimilmente i 50gradi, ma per eliminare il disagio, è sta-dimensione <strong>geometra</strong>193/2010


dimensione GEOMETRAto ideato un sistema di pompe in gradodi portare in superficie il raffrescamentodirettamente dal sottosuolo.A merito degli Emirati Arabi, va dettoche gli stessi, attualmente, gestisconoil 9% delle riserve di petrolio del mondoe l’emirato di Abu Dhabi, controlla il90% di queste risorse e ciò nonostante,puntano in maniera importante sulleenergie rinnovabili.“Masdar”, in costruzione a tempo di record,costerà circa 22 miliardi di dollari,ma sarà in buona parte autofinanziata,rivendendo la propria energia, a dimostrazioneche questo imponente progettosarà un esempio ed una proposta replicabileanche in altri siti, per arrivare adun nuovo modello di convivenza socialeed urbana, cambiando la mentalità dellagente nei confronti della tutela ambientale,responsabilizzando quotidianamenteproprio i cittadini stessi.La mia domanda banale e provocatoriaè: perché non si pensa a costruirla an-che altrove e perché non magari proprioda noi in Italia?Le risposte potrebbero essere molteplici,anche se è chiaro che prendere una decisioneprogettuale di questo tipo (analizzandoil nostro territorio) non sarebbedi certo facile, non fosse altro per la storiadell’architettura stessa degli edifici eper la complessità dei paesaggi.Comunque non disperiamo: è noto cheil protocollo energetico regionale “vea”,introdurrà prossimamente un processodi crescita qualitativa, per l’interonostro patrimonio edilizio e costituiràsicuramente un tassello importante,per iniziare a pensare di costruire edificiche siano (come quanto accadrà aMasdar) non solo indipendenti ed autonomidal punto di vista energetico,ma che producano anche energia e riescanoa trasmettere a chi ci andrà avivere, un nuovo modello di stile di vita,che sia all’avanguardia sotto ognipunto di vista.3/201020


DirittoL'impianto termico “a norma”Attenzione ai controlli ed alle verifiche delle caldaie domestichedi Marilisa Bombidimensione GEOMETRAMarilisa BombiSe l’impianto termico non è a norma, ilComune può chiudere l’impianto dopo lasegnalazione dei vigili del fuoco. Insomma,può costare caro non rispettare leregole e soprattutto (ed è la cosa più importante),si può essere costretti a rimanereal freddo.Con decisione n. 1155 del 26 febbraio, ilConsiglio di Stato, sez. V, ha confermatola sentenza di primo grado del Tar Umbria,con ciò affermando la legittimità delle diverseordinanze emanate via via dal Sindaco,al fine di far fronte alle diverse inottemperanze,perché occorreva “rimuoverecon immediatezza la situazione di pericolositàper la privata e pubblica incolumitàper le discordanze dell’impianto dal D.M.28 aprile 2005”. Tale decreto del Ministerodell’Interno, ha come oggetto l’approvazionedella regola tecnica di prevenzioneincendi per la progettazione, la costruzionee l’esercizio degli impianti termicialimentati da combustibili liquidi.In sostanza il Sindaco, con i poteri eccezionaliextra ordinem, attribuitigli dall’art.50, D.Lgs. n. 267/2000”, ordinava al proprietariodi disattivare entro 24 ore l’impianto,la cui rimessa in funzione venivasubordinata all’esecuzione dei “necessarilavori di adeguamento debitamente certi-ficati da tecnico abilitato”, con espressodivieto “assoluto” di utilizzare nelle morel’impianto termico stesso.Motivo del ricorso, è stato non solo l’inapplicabilitàdel D.M. del 2005, (tenuto contoche l’impianto termico era preesistente),ma anche la compressione del dirittodi proprietà privata che discende dalleordinanze sindacali.Il ricorso ed il relativo appello infatti, avevanoinsistito sul fatto che il proprietario èstato privato del locale cantina dov’è ubicatol’impianto, nonché dello stesso appartamento,non fruibile nei periodi invernaliin assenza di riscaldamento, ossia èstato compresso il suo potere dominicalein carenza delle ipotesi di legge.Eppure, ha precisato il Collegio, dettacompressione, anche nella forma dellosmantellamento d’ufficio dell’impianto,disposto con l’ultima ordinanza, risultanormativamente giustificata dall’inottemperanzaall’impartito ordine di “nonuso” se non previo adeguamento ai sensidell’art. 54, comma 4, del d.lgs. n. 267del 2000, il quale prevede appunto che,nel caso di inottemperanza da parte delledeterminate persone alle quali è rivoltol’ordine, il Sindaco può provvedere d’ufficioa spese degli interessati.3/201022


dimensione <strong>geometra</strong>La questione non è di poco conto in relazioneal fatto che la competenza in materiadi controlli, è della Provincia e perquanto riguarda quella di Gorizia, proprionelle scorse settimane è stato preannunciatol’avvio dei controlli, perché il D.P.R.412/93 (modificato dal D.P.R. 551/99, emanatoai sensi della legge n.10/91 sul risparmioenergetico), prevede a carico di tuttii titolari di impianti termici, dalla piccolacaldaia ad uso familiare a quelle grandi,comunque se destinate al riscaldamentoambientale, l’obbligo di effettuare periodichemanutenzioni e prova fumi di scarico,per assicurare il rispetto delle condizionidi legge.Quindi non sono più sufficienti i normaliinterventi finora eseguiti all’inizio dellastagione invernale, ma è necessario verificare,ogni 2 anni per le caldaie “domestiche”(sotto i 35 kW) e più spesso pergli impianti di potenza maggiore, i rendimentidi combustione e le altre caratteristicheimpiantistiche, che dovranno essereconformi alla finalità di risparmio energeticopreviste dalla legge.Dal canto suo invece, la Provincia di Pordenonepromuove e sostiene l’utilizzo (afini energetici) di biomasse agro-forestali,in sostituzione dei combustibili fossili,mediante la concessione di contributi alleimprese agricole (per la realizzazionedi impianti termici che utilizzino tali combustibilialternativi) e per l’acquisto dimacchinari per la raccolta e/o la cippaturadi biomasse. Il bando scade il 31 maggio2010. Il bando, lo schema di domandaed ogni informazione utile è disponibilenel sito istituzionale della Provincia di Pordenoneseguendo il seguente percorso:Provincia di Pordenone, Uffici, Agricoltura,Bando e Modulistica Caldaie.233/2010


EstimoL'ABI (Associazione Bancaria Italiana)pubblica il Codice per la valutazionedegli immobili posti a garanziadelle esposizioni creditizieI perchè di un Codice e cosa riassumedi Pier Giuseppe Seradimensione GEOMETRAPierGiuseppe SeraRecentemente ad una apposita assembleadei Presidenti di Collegio, è statopresentato il Codice delle valutazioni redattodall'ABI (Associazione Bancaria Italiana).I contenuti di questo Codice sonoormai ampliamente condivisi dalla nostracategoria per cui è certamente importanteche anche i nostri lettori lo conoscano.Un elemento sostanziale dell’evoluzionee dello sviluppo del mercato del creditofondiario è rappresentato dal passaggiodalle procedure di valutazione immobiliareeterogenee a modelli di stima e direporting basati sulle best practices a livellointernazionale.L’esigenza di introdurre una serie di criteridi omogeneità in questa materia è avvertitada tempo a vari livelli, sia con riferimentospecifico agli indicatori di superficieo di volume, alle metodologie divalutazione adottate (per capitalizzazionedel reddito, per stima comparativa, ecc.), allo stesso concetto di valore che per illivello di professionalità dei periti incaricatidella valutazione.L’obiettivo che si intende perseguire conla pubblicazione di un Codice condiviso,è quello di introdurre dei principi operativi,che consentano di eseguire valuta-zioni degli immobili a garanzia dei crediti,eseguite secondo i parametri di certezzadel prezzo e della trasparenza, nei confrontidi tutti gli stakeholders sia privati(clienti mutuatari, agenzie di rating, ecc.)che istituzionali (Banca d’Italia, Agenziadelle Entrate, ecc.), nell’ottica di concorrerea modernizzare il mercato del mortgagecredit (mutui ipotecari), rendendolopiù efficiente, dinamico ed integratoa livello Europeo.La trasparenza e la corretta valutazionedegli immobili, rappresenta un elementoessenziale per garantire la stabilitàdell’industria bancaria, sia nelle operazionidi erogazione dei crediti che nelleemissioni/acquisizioni di titoli rivenientida operazioni di cartolarizzazione e diobbligazioni bancarie garantite.La stessa Banca d’Italia, con circolaredel 27 dicembre 2006, n° 263, Titolo II,Capitolo I, sezione IV (che ha recepito laDirettiva Europea sulla vigilanza Bancaria2006/48 – CreditRequirement Directive)ha introdotto una serie di requisiti,attinenti alla corretta valutazione degliimmobili nonchè ai requisiti dei soggettiabilitati alla valutazione, al fine di riconosceregli immobili come idonei strumentidi mitigazione del rischio, nell’ambito3/201026


della detenzione prudenziale del capitaledi vigilanza.Il codice dunque è finalizzato a perseguiregli obiettivi di trasparenza ed efficaciaprecedentemente indicati, nonché a rispondereai principi introdotti nelle citateistruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia,ed è stato redatto tenendo conto delleindicazioni contenute negli standard divalutazione (International Valuation StandardsIVS, Royal Institution Of CharteredRICS e European Valuation StandardsEVS) e del codice delle valutazioni immobiliaridi Tecnoborsa , in considerazionedella realtà nazionale.Preliminare alla valutazione immobiliareè la definizione del valore di mercato(requisito 1).Il Codice di condotta si rivolge al peritoche applica lo standard estimativoe redige il rapporto di valutazione (requisito2).I principi e i concettigenerali per svolgereuna valutazione sonoespressamente indicaticon riferimentiagli standard internazionali(requisito 3).I requisiti ed il contenutodel rapportodi valutazione sonopresentati nei terminigenerali e particolari,come indicazionioperative (requisito4) riguardanti ancheil tema della documentazionea corredodel rapporto divalutazione.Questi requisiti, specificanoi metodi di valutazioneadottati a livello internazionale: ilmetodo di confronto di mercato, il metodofinanziario ed il metodo dei costi.Particolare attenzione è dedicata alle modalitàdi valutazione degli immobili in sviluppo,compreso il calcolo dello stato diavanzamento dei lavori ed alle modalitàdi misurazione di un immobile.Ai fini del rispetto del presente standard edell’accertamento della qualità del rapportodi valutazione, nell’ambito delle esposizionigarantite da immobili, lo standardcontiene una linea guida per il riesamedella valutazione svolta dal perito, ad operadi un altro perito che esercita un giudizioimparziale. È stato infine ritenuto opportuno,fornire anche un’indicazione suivalori diversi dal valore di mercato, al finedi evitare fraintendimenti e/o equivoci,in relazione all’uso ed all’applicazionedi basi di valutazione diverse da quelledel valore di mercato.dimensione <strong>geometra</strong>273/2010


PrevidenzaPrevidenza Complementareper gli iscrittiAllo studio della Cassa, la Previdenza Complementare, ma ci si deveconfrontare anche con la sostenibilità dei bilanci fino a 50 annidi Tiziano FiorTiziano FiorIl Consiglio d’Amministrazione e la CommissioneLegislativa stanno studiandocon impegno, l’interessante ipotesi dellaPrevidenza complementare, valutandouna rosa di proposte pervenute da variistituti e gruppi assicurativi, che comunquepare non vadano ancora nella direzionegiusta o perlomeno in quella che siritiene più utile per la categoria.Il Prof. Francesco Vallacqua ha recentementepresentato nel corso dell’ultimaCommissione legislativa (tenutasi aRoma l’11 marzo scorso), uno studio difattibilità che gli era stato commissionatodal nostro Ente previdenziale, elaboratosignificativo che ancora oggi è in fasedi studio.L’argomento va visto soprattutto secondoi profili personali di ognuno, per quantopossa senza dubbio essere meritevoledi attenzione ed assolutamente necessario,ma prima di adottarlo, si deve valutarebene i risvolti pratici ed economicidi tale forma previdenziale, così comeè necessario compiere preventivamentedelle verifiche puntuali presso gli iscritti,per capire quali siano state le tipologiedelle scelte operate dagli stessi fino adora, in quanto gran parte dei Geometriha di sicuro già attivato nel tempo, delleforme previdenziali autonome.In caso affermativo, sarà indispensabilecapire se tali iniziative siano trasferibili omeno e quindi la nuova previdenza integrativadovrà essere significativamenteincentivante per l’iscritto.Senza queste verifiche, si rischia di trovarsinelle condizioni di presentare dei pro-dimensione GEOMETRAsegue a pag. 303/201028


dotti come è già stato fatto alcuni anni fa(vedi Gencasse) che hanno avuto scarseadesioni a livello nazionale (circa 800).Credo quindi che tale iniziativa meriti attenzione,ma venga nel contempo valutataattentamente e serenamente primadi assumere iniziative che comportino impegniper l’Ente con iniziative, modificheregolamentari e quant’altro necessarioe magari non sufficienti vantaggi per gliiscritti. Altro interessante argomento è lasostenibilità dei bilanci nel lungo periodo,almeno 50 anni, secondo l’indagineche il Parlamento stesso sta effettuandosu tutti gli enti previdenziali privati, anchein relazione all’impatto di queste gestioniprevidenziali rispetto alla crisi in atto.Per non esporre i risparmi dei professionistialla volatilità dei mercati finanziari,pare che la ricetta sia quelle di arrivaread avere più titoli di stato nei portafoglidelle casse di previdenza.Questa in estrema sintesi la indicazioneemersa dall’indagine della bicameraledel parlamento sul controllo degli entiprevidenziali, espressa dall’On. AlbertoBrambilla presidente del Nucleo di valutazionedella spesa previdenziale del Ministerodel Lavoro.Il messaggio che ci arriva e di cui dovremmotenere buon conto, è quindi quellodi rivedere i bilanci tecnici che prevedanouna solidità patrimoniale entro le cinqueannualità di pensioni correnti per 50anni, rivedendo nel contempo anche lequote degli investimenti mobiliari.dimensione GEOMETRAProf. Francesco Vallacqua3/201030


ProfessioneFormazione ProfessionaleElenco dei Corsi di Formazione programmati dai Collegi Regionalidi Elio MianiElio MianiNella recente riunione dei Presidenti diCollegio tenutasi a Roma, è parso chiarocome la formazione continua sia percepitain modo non sempre univoco intutti gli ambiti nazionali.Tuttavia le perplessità prospettate dainostri rappresentanti regionali sono stateben recepite dal Presidente FaustoSavoldi il quale ha esortato tutti a partirecon entusiasmo assicurando che, dopoquesto momento iniziale, si troverannodi sicuro i giusti metodi per correggereeventuali storture del sistemae soprattutto per eliminare le difficoltàoperative.Con l’ottica che sempre ci contraddistinguee cioè volendo approfittare di ognioccasione per comunicare con i colleghi,avviamo fin da questo numero, l’iniziativadi predisporre un elenco dei cor-si che sono in programmazione a livelloregionale.Invitiamo pertanto i colleghi interessatialle varie tematiche trattate dai corsi chesi propongono e che si proporranno inseguito, a voler prendere contatto con ilCollegio che organizza l’evento formativo,al fine di ottenere maggiori informazionial riguardo.Certamente questo è solo un primo passoverso una informazione più dettagliatae specifica che potrebbe, in seguito,trovare spazio in un apposito portaledel Comitato Regionale, ove sarannoinserite informazioni più dettagliatee aggiornate.Per intanto riportiamo qui di seguito unprospetto contenente gli eventi che siterranno a Udine.dimensione GEOMETRA3/201032


TIPO1CCCCCCCCCDESCRIZIONE DELL’EVENTO PERIODO ORE ORG.2Predisposizione piano di sicurezzae di coordinamentoPredisposizione piano di sicurezzae di coordinamentoPredisposizione piano di sicurezzae di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamentoPredisposizione pianodi sicurezza e di coordinamento31/0307-14-21/0415-22-29/0406/0513-20-27/0510/0609-16/0523-30/0517-24/0601-08/0730/0607-14-21/0702-09/0916-23/0915-22-29/0906/1030/0907-14-21-10C Predisposizione fascicolo dell’opera Ottobre 2010 8161616161616161616PGUD**PGUD**PGUD*PGUD*PGUD*PGDU*PGDU*PGDU*PGDU*PGUD*LUOGOTolmezzoTolmezzoCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri UdineCollegio Periti UdineCollegio Geometri Udinedimensione <strong>geometra</strong>1 TIPOLOGIA: corsi = Cseminari= S2 ORGANIZZAZIONE: Collegio di Gorizia = GOCollegio di Pordenone= PNCollegio di Trieste= TSCollegio di Udine= UDComitato Regionale= CRCollegio Periti e Geometri di Udine = PGUD* PRESENZA MASSIMA DI 35 PERSONE** PRESENZA MASSIMA DI 35 PERSONE – CORSO CON ISCRIZIONI COMPLETEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI UDINEAVVISO DI CONVOCAZIONE PER L'ASSEMBLEA ORDINARIAÈ convocata per lunedì 12 aprile 2010 alle ore 17.00 in prima convocazione e alle ore 18.00 inseconda convocazione l'Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio.L'Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Grazzano 5/b - primo piano - UdineOrdine del giorno:• Relazione del Presidente• Esame ed approvazione del bilancio consuntivo 2009• Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2010• Varie ed eventualiAi sensi dell'art. 8 l'avviso di convocazione è pubblicato su questo periodico.L'Assemblea è validamente costituita in prima convocazione alla presenza di metà degli iscritti ed in seconda convocazionequalunque sia il numero degli intervenuti.IL PRESIDENTEgeom. Elio Miani333/2010


Attività dei Collegi di Gorizia e TriesteCodice Regionale per l’EdiliziaStraordinaria partecipazione dei Geometri all’incontro organizzatoa Monfalconedi Silvio MartinelliSilvio MartinelliSulla scia degli incontri svoltisi a Udine, sisono tenuti numerosi altri appuntamentipubblici in Regione, con all’ordine delgiorno il Codice regionale dell’Edilizia, voltiad illustrarne non solo gli aspetti normativima soprattutto quelli proceduralied interpretativi.Questi incontri hanno ultimamente toccatole varie provincie della Regione, iniziandoil 23 febbraio a Mossa in provinciadi Gorizia, per proseguire il 24 a Sacilein provincia di Pordenone e chiudersia Monfalcone il 26 febbraio u.s. conl’incontro voluto ed organizzato dai Col-legi provinciali dei Geometri e GeometriLaureati di Gorizia e Trieste.A quest’ultimo evento, tenutosi nella salamaggiore del Kinemax di Monfalcone,hanno preso parte oltre 400 persone, traGeometri e Periti delle due provincie, maanche numerosissimi rappresentanti delleAmministrazioni comunali ed in particolaredegli uffici tecnici, oltre a professionistidiplomati e laureati ed imprenditori,provenienti da tutta la regione.Una partecipazione attesa che ha sicuramenteconfermato l’interesse di tuttigli operatori per l’edilizia e per le norme3/2010 dimensione GEOMETRA34


Rubrica????????titolotitoloSottotitolodiIn particolare, questo disegno di legge,unito alla determinazione e la fermezzadella presentatrice nel voler porre finealle polemiche tra le categorie tecniche,ha provocato l’apertura ufficiale delletrattative tra Geometri e Periti da unaparte ed Ingegneri ed Architetti dall’altra,che si svolgono sotto l’egida del Senato,proprio per addivenire ad una soluzioneconcordata che molto probabilmente,potrebbe essere vicina.Inoltre Bruno Razza ha voluto anche entrarein merito al tema del giorno, rivolgendoalcuni appunti e critiche al nuovocodice, che ha lasciato irrisolti alcuni problemioperativi con i quali si scontranoquotidianamente i nostri colleghi, quali lesanatorie per le vecchie difformità, le pretesecomunali di produrre documentazioniillogiche e stravaganti, ed altre significativeincongruenze procedurali.Infine ha chiesto che la Regione, oltreall’affinamento delle norme, attivi ulterioriprovvedimenti economici e finanziariper far partire definitivamente e con convinzioneil piano casa, che di questi tempi,rischia di rimanere sulla carta, proprioper la mancanza di fondi da parte deglioperatori del settore.Ma il “clou” dei lavori è stato riservatoai due dirigenti regionali presenti, l’Ingechela regolano, oltre che per la necessitàed il desiderio di ottenere più chiarimentipossibili da parte degli estensoridelle norme stesse.È anche evidente che tale interesse derivadirettamente dalla valenza di una materiache riveste fondamentale importanzasul piano economico, per le aspettativedi rilancio delle attività che si attendonodall’applicazione di questo strumentonormativo, ma anche per l’impatto sulpatrimonio edilizio esistente, con le concessionistraordinarie previste nei cinqueanni di validità del piano casa e perle implicazioni di natura procedurale e civilistica,che consentono un’ottica nuovadell’approccio autorizzativo.Dopo i saluti ai partecipanti, da parte deipresidenti dei Collegi dei Geometri e GeometriLaureati delle provincie di Goriziae Trieste, è intervenuto il nostro ConsigliereNazionale Bruno Razza, il quale hafatto prima di tutto il punto sulla situazionedelle nostre strategie in merito allecompetenze professionali nel campodell’edilizia. Abbiamo così potuto apprendereche è stato presentato dalla SenatriceVicari (che per altro è architetto iscrittoall’Ordine) al Senato un apposito disegnodi legge e che lo stesso ha provocatole più disparate reazioni.353/2010 dimensione <strong>geometra</strong>


gner Luciano Agapito e l’Avvocato FabrizioLuches, rispettivamente direttore efunzionario della Direzione centrale dellapianificazione territoriale, autonomielocali e sicurezza.Nel corso dell’incontro è anche intervenutala Dottoressa Federica Seganti, assessoreregionale alla pianificazione territoriale,autonomie locali e sicurezza,portando un saluto ai partecipanti edintervenendo in modo chiaro e conciso,facendo il punto sulla situazione legislativain corso, in materia di regolamentod’attuazione della LR 19/09 e del pianodel Governo del Territorio.Ritornando ai contenuti dell’incontro, leaspettative degli intervenuti non sono andatedisattese, perché, ai relatori è toccatoil compito di mettere a fuoco gli aspettipiù salienti della normativa, oltrechè averificare e disquisire sui i pareri interpretativi,che giungono numerosi agli ufficidella Direzione Centrale PianificazioneTerritoriale.Oltre all’illustrazione di alcuni tra i più“cliccati” argomenti della L.R. 19/2009,i relatori hanno spaziato in lungo e in largofra l’articolato della nuova normativa.Si sono intrattenuti su aspetti proceduralied interpretativi, hanno parlatodi edilizia libera, di distanza tra pareti finestrate(inderogabile ai sensi del DM1444 del 1968), delle definizioni generalidi cui all’art. 3 (che resteranno “congelate”sino all’attivazione completa del Codice),del frequente caso di riduzioni diunità immobiliari, per le quali è comunqueauspicabile la produzione di una DIA(anche per documentare la riduzione neifuturi passaggi di proprietà e per garantirela continuità storica degli immobili),delle costruzioni in zona di rispetto cimiteriale(tra i 50 ed i 200 ml), delle disponibilitàofferte dall’art. 39 per il recuperodei sottotetti, delle tolleranze nelle misuree nelle dimensioni del costruito, dellachiusura dei procedimenti delle DIA e dimolti altri argomenti.3/2010 dimensione GEOMETRA36


Numerosissimi sono stati i quesiti postiai relatori. Quesiti pervenuti sia durantela fase di raccolta delle preadesioni,che direttamente durante l’incontrodel 26 febbraio, ai quali sono state daterisposte (evitando le evidenti ripetizioni)con soddisfazione dei proponenti.Ma per non disperdere le chiarificazioniricevute, i collegi organizzatori si sonoimpegnati a trascrivere e pubblicare(in tempi brevi) i chiarimenti espressi, lesituazioni prospettate ed i quesiti pervenuti,con le relative risposte. Si segnalache un analogo servizio è già stato attivatosul sito della Regione all’indirizzo http://www.regione.fvg.it/rafvg/utility/servizio.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/MODULI/pareried ove compaiono già parecchi pareriespressi dalla Direzione Centrale PianificazioneTerritoriale.Come evidente da quanto sin qui esposto,l’intensità degli eventi e l’interesseper i temi trattati, hanno tenuto letteralmenteincollate alle poltrone le oltre 400persone presenti in sala, ed alle ore 14,00alla chiusura del convegno, ancora moltesarebbero state le argomentazioni sullequali si sarebbe voluto discutere, mal’ora tarda, la fame e la stanchezza deirelatori, messi a dura prova dall’intensitàdelle argomentazioni trattate e dal protrarsidell’incontro di oltre un’ora sul programmaannunciato, hanno prevalso suldesiderio di conoscere ed approfondireulteriormente.La disponibilità manifestata dalla DirezioneCentrale della Pianificazione Territoriale,ed in particolare del Direttore delServizio, l’Ing, Luciano Agapito e dell’avv.Fabrizio Luches, funzionario della stessa,consentirà di organizzare nuovamente infuturo, ulteriori incontri dello stesso tenoredi questo che abbiamo appena vissutocon soddisfazione.Questa disponibilità ci consentirà di organizzare,a beneficio di tutti i nostri colleghie degli operatori del settore, ulterioriincontri ed opportunità di comunicazione,per approfondire argomenti di interesse,soprattutto nell’interesse dei cittadininostri clienti, proseguendo la fattivacollaborazione tra AmministrazioneRegionale ed i Collegi dei Geometri delFriuli Venezia Giulia, auspicando di poter(per la materia in oggetto) ottenereanaloga ragionevole collaborazione anchecon gli Uffici Comunali, i quali in definitivasono quelli che assieme a noi, siscontrano e si dibattono quotidianamentenell’eterno conflitto dell’applicazionedelle norme nella fattibilità edificatoriaedilizia necessaria.373/2010 dimensione <strong>geometra</strong>


Attività del Collegio di TriesteLe deleghe ai Consiglieried i lavori delle CommissioniIn primo piano il lavoro della Commissione Urbanistica, le iniziativeper praticanti, scuola e formazionedi Luca PassadorNel giugno 2009 si è insediato il nuovoconsiglio del Collegio dei Geometri eGeometri Laureati di Trieste e sono stateassegnate le cariche e le deleghe aiConsiglieri.Il consiglio risulta così composto:Presidente: Antonino Papa – Estimo eAttività peritali - Tariffe – Ordinamento -Comitato Regionale;Segretario: Alessandro Gerdina – delegaUrbanistica ed Edilizia:Tesoriere: Giorgio Bailo – delega Sicu-rezza - Lavori Pubblici - Prevenzione incendi;Consiglieri:Luca Bliznakoff – delega Acustica - Certificazioneenergetica – Informatica e mantenimentosito – sport.Luca Passador – delega Catasto e Tavolare– Formazione - partecipazione alleattività del Comitato Regionale.Sergio Prodam – delega riorganizzazioneSegreteria – Direttore di sede.Elisabetta Sormani – delega Ambiente -Procedimenti disciplinari – Giovani.3/2010 dimensione GEOMETRA38


È in corso di riorganizzazione la segreteria,attualmente presidiata da una segretariatemporanea con l’incarico di ristrutturareed ottimizzare l’organizzazione delservizio e di formare la nuova segretariache verrà assunta in tempi brevi.Sono state attivate e stanno lavorando leCommissioni: Urbanistica, Catasto-Tavolaree Formazione.Nello specifico, la Commissione urbanisticaha svolto un importante lavoro distudio e di preparazione portando propostealle pubbliche amministrazioni siaper quanto concerne la definizione dellaVariante Generale al Piano Regolatoredel Comune di Trieste, che per quantoriguarda il nuovo codice Regionaledell’Edilizia.Il Collegio sta infittendo i rapporti conl’istituto Tecnico “Max Fabiani”, al fine diinstaurare una nuova collaborazione eun fattivo collegamento tra scuola e lavoro.In vista inoltre della riforma scolasticache vedrà accorpare i periti ai Geometri,si stanno studiando le modalitàper creare dei Comitati Scientifici, coni quali il Collegio sarà parte attiva nellaformazione degli studenti delle scuolesuperiori.Nel mese di settembre sono stati or-ganizzati i corsi per la preparazione deipraticanti all’Esame di Stato, ed attualmentesi sta valutando di suddividere talicorsi parte nel mese di maggio, e partenel mese di settembre al fine di renderemeno intensiva, e più efficiente laformazione.Nel mese di gennaio 2010 è stata organizzatauna riunione informativa, al fine diaggiornare gli iscritti sulle modifiche legislativein ambito di Urbanistica, Sicurezza,e catasto-tavolare. Successivamente,a fine gennaio è stato organizzato un seminarioper anticipare i temi della nuovalegge urbanistica Regionale. I lavori sonopoi sfociati nel seminario tenutosi aMonfalcone, di cui si tratta in questo numerodella rivista, a cui hanno partecipatoi dirigenti regionali estensori della Legge,che ha visto una folta partecipazioneda parte degli iscritti e di funzionari delleamministrazioni pubbliche.Infine, sono in corso di definizione i corsidi formazione organizzati da questoCollegio per l’anno 2010, per i quali verràinviata ad ogni iscritto una richiesta dipreiscrizione, al fine di poter partire coni corsi maggiormente richiesti.dimensione <strong>geometra</strong>393/2010


Attività del Collegio di UdineProve generali di “unificazione”Iniziative congiunte dei Collegi dei Geometri e dei Periti Industriali di Udinedi Elio Mianidimensione GEOMETRAAnche su queste pagine, abbiamo ampiamentegià parlato della proposta di unificazionedelle categorie professionali tecnichedei Geometri, dei Periti Industrialie dei Periti Agrari, proposta che è stataformalizzata a livello centrale, in un appositodisegno di legge.Questa unificazione costituirebbe di fattoil cosiddetto nuovo “Ordine dei TecniciLaureati per l’ingegneria” anche se taledenominazione, non è ancora stata definitivamenteadottata dalle tre categorieproponenti, a causa delle perplessitàdel mondo dei laureati “Magistrali”, chevorrebbero che il termine “ingegneria”rimanesse una prerogativa assoluta edesclusiva dei laureati quinquennali in Ingegneria.Inquesto nuovo Ordine Professionale,confluirebbero in un futuro ormaiprossimo, i soggetti in possesso di titolidi studio universitari abilitanti all’eserciziodella professione (la apposita laureatriennale o i corsi specialistici ITS), nonchéi professionisti attualmente iscritti agliAlbi professionali dei Geometri, dei PeritiIndustriali e dei Periti Agrari.Nel contesto di riferimento comunitario,nel quale vige il principio della corrispondenzatra percorsi formativi e titoli professionalied in seguito alla riforma universitariache ha introdotto due livelli dilaurea, triennale e quinquennale (cosiddettaSpecialistica), risulta sempre menogiustificato, anche alla luce del progressotecnico e dei relativi percorsi nell’acquisizionedelle conoscenze, il mantenimentodella distinzione tra i tre Albi, vistaappunto la contiguità e la parziale affinitàdi competenze professionali.La mancata unificazione dei tre Albi, porterebbeal mantenimento di professioniconnesse e parallele, non appropriatenel contesto normativo europeo, a partiredal percorso formativo, nelle attivitàoperative e fino alle competenze professionali.Le professioni del Geometra, del PeritoIndustriale e del Perito Agrario, sono tuttedisciplinate da Regi Decreti risalenti al3/201040


lontano 1929, sorti in un contesto economicocompletamente diverso dall’attuale,ove erano sufficientemente delimitatesia le competenze di ciascuno, chele attività tipiche conseguenti ai distintipercorsi scolastici e formativi.Successivamente, sono stati sostanzialmenteuniformati gli esami di Stato perl’abilitazione all’esercizio della libera professione,i quali prevedono ormai per tutti,il requisito dello svolgimento di un periodominimo di tirocinio della durata didue anni, da effettuare presso lo Studiodi un professionista, dopo il conseguimentodel diploma.Anche l’organizzazione dei tre Albi professionaliè sostanzialmente coincidente,mentre invece risultano diverse le rispettiveCasse di Previdenza ed è questo,uno dei principali elementi che nonconsente ancora, una rapida attivazionedel processo di unificazione.Ma come molte volte è già accaduto ela storia ce lo insegna, le trasformazionie le evoluzioni più sentite delle situazioniumane, avvengono molto prima “di fatto”per spontanea volontà delle persone,che non per legge ed infatti a livellolocale, qualcosa si sta già muovendo indirezione dell’auspicato “matrimonio” edalcune iniziative sono già partite.Sicuramente propositivo è stato, nellarecente emanazione delle nuove normativeregionali di urbanistica ed edilizia,il costante scambio di opinioni e gliincontri tenutisi fra i Geometri ed i PeritiIndustriali.Collaborazione che si è “istituzionalizzata”con l’unificazione delle due Commissionisulla Sicurezza Cantieri del Geometrie Periti Industriali di Udine, formandola Commissione Congiunta che regolarmente,ogni secondo martedì del mese,si riunisce per portare avanti i progettie le tematiche che interessano laprofessione.È proprio da questa Commissione Congiuntache ha preso forma il primo corsodi aggiornamento, gestito e tenuto esclusivamenteda Geometri e Periti espertinel campo della sicurezza, per l’adempimentodell’obbligo formativo di tutti i colleghiche lavorano nel settore (quarantaore di corso di aggiornamento in cinqueanni) previsto dall’allegato XIV del D.Lgsn° 81/2008.Il corso, che prevede una durata di 16 orecon assoluto obbligo di presenza, trattain modo pratico la predisposizione di unPiano di Sicurezza e di Coordinamento.L’organizzazione ha già programmato perquesto corso ben 11 sessioni, che si concluderannoil prossimo mese di luglio. Èstata poi definita un’ulteriore iniziativa peri Geometri e Periti Industriali che operanonel campo della sicurezza nei cantieri,che consiste in un incontro tra colleghiper un confronto e scambio di esperienze,in un accrescimento culturale edi conoscenza operativa e professionale,utilissimo per ognuno.L’incontro si svolge a partire dal mese diMarzo ogni quarto martedì del mese esi tiene a rotazione ed alternativamente,presso la sede del Collegio dei Geometrie quello dei Periti Industriali.dimensione <strong>geometra</strong>413/2010


in copertina“I pozzi del Friuli Venezia Giulia”Castello di UdinedimensioneGEOMETRAOrgano ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaDIRETTORE RESPONSABILEbruno razzaCOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)elio miani (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGloria Gobetti (Ud)ProprietàOrgano ufficiale del ComitatoRegionale dei collegi dei geometri egeometri laureati del Friuli Venezia GiuliaEditore, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI E GEOMETRILAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri e Geometri laureatidel Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 UdineTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 15 marzo 2010. Tiratura 3000 copieSTAMPAVia Julia, 2733030 Basaldella di Campoformido (Ud)Tel 0432 561302Fax 0432 561750Per invio materiali: ale@tipografica.itPubblicitàSCRIPTA MANENT srlViale della Vittoria, 1333100 UdineTel. 0432 505900e-mail: posta@scriptamanent.smAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana


TRA LAVOROE LAVOROC’È DIMEZZOSISTEMI COSTRUTTIVI A SECCOForniture materiali evoluti per l’isolamento acusticoCARTONGESSIPARETI DIVISORIECONTROSOFFITTIISOLANTI TERMOACUSTICIPROTEZIONE PASSIVA AL FUOCOFELETTO UMBERTO (UDINE)VIA DEL LAVORO, 2TEL 0432 57 38 77 - FAX 0432 57 58 88info@camfriuli.itwww.camfriuli.it

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