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LA TEORIA DEL CONTROLLO ANALIZZATA DA T HIRSCHI E M.R GOTTFREDSON

testo - e-mail: vettorato@unisal.it

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Nel testo “Causes of Delinquency” (1969) – un innovativo lavoro che ebbe profondainfluenza sulla criminologia durante i tre decenni seguenti – Hirschi trattò e dimostrò comela delinquenza possa essere spiegata dall’assenza di obblighi sociali. Secondo l’autore,l’attaccamento sociale (es. ai genitori, agli insegnati e ai pari) coinvolge una persona inattività sociali e richiede l’accettazione delle norme e il riconoscimento della validità moraledella legge.La collaborazione di Hirschi con il criminologo americano Michael R. Gottfredsonemerse prima in “A general Theory of Crime” (1990), nel quale definirono il crimine stessocome un insieme di “atti di forza o frode intrapresi per passatempo e per interessi personali”.Il testo spiega che tutte le tipologie di crimine possono essere descritte, attraverso lacombinazione tra due elementi: l’opportunità di compiere atti criminali e il basso autocontrollo.Gottfredson e Hirschi ipotizzarono che il livello di auto controllo nel bambino, il qualeè fortemente influenzato dalle pratiche educative, si stabilizza nel tempo fino alraggiungimento degli otto anni. Così, identificarono nella parentela il fattore più decisivonel determinare le preferenze che la persona commetterà nel crimine. I bambini allevati inambienti di negligenza o di abuso, per esempio, saranno più inclini a commettere atticriminali, mentre bambini cresciuti in case con un’adeguata supervisione, dove le punizionisono la conseguenza di un cattivo comportamento, svilupperanno una resistenza maggiorealla tentazione di condotte criminali.Oltre agli atti criminali e delinquenziali, il basso autocontrollo si manifesta nell’essere“impulsivo, insensibile, materiale, orientato al rischio, poco lungimirante, e introverso”.Sebbene le teorie di Hirschi furono criticate per essere, tra le altre cose, tautologiche,paternalistiche e difettose nelle definizioni, furono ampiamente popolari tra i criminologiamericani.Hirschi ricevette un numero di premi per i suoi lavori, incluso il C. Wright Mills dallasocietà per lo gli studi dei Social Problems e l’Edwin H. Sutherland dalla società americanadi criminologia. (dall’enciclopedia Britannica in rete).

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