Principali malattie infettive del cane trasmesse da vettore
Principali malattie infettive del cane trasmesse da ... - Pet Club Bayer
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Distribuzione<br />
Ixodes ricinus è distribuita in tutte le regioni italiane.<br />
A differenza di Rhipicephalus sanguineus, Ixodes ricinus<br />
trova il suo habitat naturale nei boschi e negli ambienti<br />
rurali, con grande capacità di attaccare diversi<br />
ospiti animali, domestici e selvatici, compreso l’uomo.<br />
Diagnosi<br />
Segni clinici<br />
Il periodo di incubazione dopo l’esposizione alla zecca<br />
è di circa 7-14 giorni.<br />
In letteratura è riportata una maggiore incidenza <strong>del</strong>la<br />
malattia nei cani di 8 anni o più, in particolare nei Golden<br />
retrievers e nei Labrador.<br />
La sintomatologia è associata alla fase acuta <strong>del</strong>l’infezione,<br />
caratterizzata <strong>da</strong>lla batteriemia. La gravità dei segni<br />
clinici può variare notevolmente e durare <strong>da</strong> uno a più<br />
giorni. I sintomi più frequentemente riportati sono febbre<br />
alta, letargia, anoressia, dolorabilità muscolare, poliartrite<br />
e riluttanza al movimento. Raramente sono descritti<br />
segni gastrointestinali (vomito, diarrea), respiratori (tosse,<br />
polipnea) e nervosi (atassia, crisi convulsive, ottusità<br />
mentale). Come per l’Ehrlichiosi, la fase acuta può decorrere<br />
in forma asintomatica.<br />
Mo<strong>da</strong>lità di trasmissione<br />
La trasmissione avviene attraverso la zecca. Dopo un pasto<br />
di sangue infetto i batteri penetrano all’interno <strong>del</strong>la<br />
cellula ospite sotto forma di fagosomi quindi si moltiplicano<br />
per scissione binaria formando grossi corpi inclusi<br />
(morule, Figura 1). La successiva morte <strong>del</strong>la cellula<br />
ospite causa il dissolversi <strong>del</strong>la morula, la liberazione dei<br />
batteri nel sangue periferico e l’infezione di altri granulociti<br />
neutrofili.<br />
Tempi di trasmissione<br />
Non è noto precisamente il tempo necessario affinché la<br />
zecca, durante il suo pasto di sangue, riesca a trasmettere<br />
il batterio all’ospite vertebrato. I tempi riportati in letteratura<br />
sono di circa 24 ore.<br />
A differenza <strong>del</strong>l’Ehrlichiosi non è descritta una fase<br />
clinica subacuta-cronica. È vero, tuttavia, che sperimentalmente<br />
è stata dimostrata la possibilità di infezione cronica<br />
(carrier asintomatici <strong>del</strong> batterio), fino ad un anno<br />
<strong>da</strong>ll’infezione acuta. Il ruolo dei portatori cronici in natura,<br />
e la possibilità che gli stessi esprimano sintomatologia,<br />
è tuttora oggetto di studio.<br />
Ricor<strong>da</strong> che<br />
Recenti lavori siero-epidemiologici confermano la<br />
presenza di Anaplasma phagocytophilum su tutto il<br />
territorio italiano, sia negli animali domestici che<br />
selvatici. Dagli stessi animali sono stati identificati<br />
(PCR) diversi ceppi batterici, la cui patogenicità,<br />
per gli animali e per l’uomo, è ancora oggetto<br />
di studio. A dispetto di una siero-prevalenza relativamente<br />
elevata in alcune regioni, i casi clinici<br />
descritti nel <strong>cane</strong> in Italia sono estremamente rari.<br />
Ciò porta a ritenere che la malattia sia sottostimata.