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Principali malattie infettive del cane trasmesse da vettore

Principali malattie infettive del cane trasmesse da ... - Pet Club Bayer

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Distribuzione<br />

Non presente in Italia.<br />

In virtù <strong>del</strong>la non presenza in Italia ed in Europa (ad<br />

oggi) di R. rickettsii, nel seguente paragrafo sarà descritta<br />

solo la patologia indotta <strong>da</strong> R. conorii, recentemente<br />

segnalata in Italia.<br />

Mo<strong>da</strong>lità di trasmissione<br />

La trasmissione avviene attraverso punture di zecche infette.<br />

Le zecche agiscono <strong>da</strong> <strong>vettore</strong> e <strong>da</strong> reservoir; è possibile<br />

infatti sia la trasmissione transtadiale che transovarica.<br />

Tempi di trasmissione<br />

Non è noto il tempo necessario affinché la zecca durante il<br />

pasto di sangue riesca a trasmettere l’agente patogeno al <strong>cane</strong>.<br />

Diagnosi<br />

Segni clinici<br />

Nonostante la sieroprevalenza riportata nel <strong>cane</strong> in Italia sia<br />

elevata (26-60%), i casi di malattia causata <strong>da</strong> R. conorii<br />

descritti in letteratura sono sporadici. I segni clinici principali<br />

sono rappresentati <strong>da</strong> uno stato febbrile acuto e letargia;<br />

a volte dolore articolare e risentimento linfono<strong>da</strong>le.<br />

Diagnosi differenziale<br />

Ehrlichiosi, Anaplasmosi, Babesiosi.<br />

Prevenzione<br />

Sul <strong>vettore</strong><br />

I cani dovrebbero essere trattati preventivamente contro<br />

le zecche prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la stagione a rischio (fine<br />

febbraio-inizio marzo), preferendo prodotti ben tollerati,<br />

a lunga persistenza e dotati di attività repellente contro le<br />

zecche oltre che acarici<strong>da</strong>. Il trattamento dovrebbe essere<br />

ripetuto per tutto il periodo a rischio, fino alla fine di<br />

settembre-novembre, a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>le zone.<br />

Dopo avere frequentato aree a rischio è importante ispezionare<br />

se stessi ed il proprio <strong>cane</strong>. Le zone <strong>del</strong> corpo preferite<br />

<strong>da</strong>lle zecche per effettuare il pasto di sangue sono<br />

inguine, ascelle, testa, torace.<br />

Non essendo noti i tempi di trasmissione <strong>del</strong> patogeno<br />

durante il pasto di sangue è buona norma staccare la zecca<br />

il prima possibile <strong>da</strong>l <strong>cane</strong> facendo attenzione a non<br />

lasciare infisso l’apparato buccale nella cute <strong>del</strong>l’ospite.<br />

Utilizzare esclusivamente <strong>del</strong>le pinzette, effettuando<br />

un movimento rotatorio, non premendo eccessivamente<br />

sull’addome <strong>del</strong>la zecca (Figura 2).<br />

Esami di laboratorio<br />

Le principali alterazioni di laboratorio riscontrate nei 3<br />

casi descritti sono: trombocitopenia, anemia, lieve aumento<br />

dei valori degli enzimi epatici, ipoalbuminemia.<br />

Test diagnostici<br />

ó Test di immunofluorescenza indiretta per la ricerca di<br />

anticorpi anti-Rickettsia conorii. Come precedentemente<br />

riportato la siero-prevalenza in Italia è alta ma la<br />

presenza di titoli anticorpali non corrisponde alla dimostrazione<br />

di una malattia in atto. Nei casi clinici descritti,<br />

è stata dimostrata sia l’avvenuta siero-conversione<br />

che la presenza di un alto titolo di anticorpi IgM.<br />

Figura 2: Distacco di una zecca con pinzetta<br />

ó PCR: per l’identificazione <strong>del</strong> DNA specifico di R. conorii.

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