Rivista n°56 - giugno 2012 - Ordine degli Ingegneri della Provincia ...
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RIVISTA GIUGNO_rivista ing 06/07/12 10:24 Pagina 11<br />
Un viaggio nella sostenibilità.<br />
DI CHIARA BATTISTONI<br />
Auna cinquantina di chilometri a<br />
nord di Milano c’è un Paese che<br />
sulla diversità e sulla molteplicità<br />
ha costruito la propria unità e la propria<br />
competitività nella scena globale; è la Confederazione<br />
Elvetica, quasi otto milioni di<br />
abitanti, di cui il 22% stranieri, quattro lingue<br />
nazionali e tre ufficiali, un crogiuolo di<br />
culture e stili che di vita che si armonizzano,<br />
nel tentativo di declinare la sostenibilità,<br />
qualunque sia la connotazione<br />
assegnata: sociale, economica o ambientale.<br />
Pensate che la sostenibilità è inserita<br />
nella Costituzione federale; all’articolo 2,<br />
quello che dichiara lo scopo, si legge che<br />
lo sviluppo sostenibile è obiettivo dello<br />
Stato; poi all’articolo 73 («Sviluppo sostenibile»)<br />
si invita la Confederazione e i Cantoni<br />
a operare «a favore di un rapporto<br />
durevolmente equilibrato tra la natura, la<br />
sua capacità di rinnovamento e la sua utilizzazione<br />
da parte dell’uomo». Disposizioni<br />
costituzionali che non sfociano<br />
direttamente in atti legislativi, destinati<br />
però a definire un modello ideale su cui<br />
costruire le scelte tattiche.<br />
Con la sostenibilità così concepita, convivono<br />
qui scelte che in Italia e in molti altri<br />
Paesi europei suscitano reazioni assai contrastanti.<br />
Ogni Cantone, per esempio, ha<br />
l’obbligo di smaltire in autonomia i propri<br />
rifiuti e per farlo la Svizzera ha scelto la<br />
strada dei termovalorizzatori; l’ultimo Cantone<br />
a uniformarsi, nel 2010, il Ticino con<br />
l’impianto di Giubiasco, entrato in servizio<br />
dopo quasi trent’anni di polemiche, in<br />
grado di produrre 16 MW di energia elettrica,<br />
concepito per soddisfare le esigenze<br />
del Cantone e di parte dei Grigioni italiani<br />
(la zona del Moesano). Anche l’energia nucleare<br />
(che copre il 40% del fabbisogno<br />
elettrico del Paese) è una scelta consolidata,<br />
benchè un anno fa sia stato lanciato<br />
il piano di uscita graduale dall’atomo, con<br />
la progressiva dismissione delle cinque<br />
centrali tuttora in esercizio una volta completato<br />
il ciclo di vita.<br />
Nel 2019 si fermerà l’impianto Beznau I,<br />
quello più vecchio del 1969, nel 2022 sarà<br />
la volta di Beznau II e di Mühleberg, Gösgen<br />
nel 2029 e Leibstadt nel 2034. Secondo<br />
il governo svizzero la gradualità<br />
nell’abbandono del nucleare lascerà tutto<br />
il tempo necessario per il riassetto del sistema<br />
energetico; si tratta di una soluzione<br />
tecnicamente ed economicamente sostenibile<br />
che tiene conto del probabile aumento<br />
dei prezzi dell’energia elettrica in<br />
tutta Europa, frutto del rinnovo di infrastrutture<br />
e centrali elettriche. Proprio per<br />
questo, stando alle stime 2011, l’impatto<br />
sulla competitività <strong>della</strong> Svizzera non dovrebbe<br />
avere ripercussioni anche se è possibile<br />
che cittadini e imprese si trovino ad<br />
affrontare prezzi più alti.<br />
La politica energetica nucleare elvetica risale<br />
al 1946 e dal 1957 è addirittura incardinata<br />
nella Costituzione; la prima Legge<br />
sull’energia nucleare risale al 1959, più<br />
volte rivisitata fino all’attuale versione,<br />
quella del 2005 che ha reso ancor più selettivo<br />
il processo per il rilascio delle autorizzazioni.<br />
Oggi la competenza sull’energia nucleare,<br />
sancita dalla Costituzione all’articolo 90, è<br />
interamente riservata alla Confederazione,<br />
in particolare al Consiglio Federale (il governo)<br />
e poi all’Assemblea Federale, con<br />
la partecipazione dei Cantoni nelle fasi di<br />
osservazioni preliminari al rilascio delle autorizzazioni.<br />
Con la legge sul nucleare del 2005 e l’ordinanza<br />
specifica associata (di fatto una<br />
sorta di regolamento attuativo) si è introdotto<br />
anche il referendum facoltativo cantonale<br />
nel caso di rilascio dell’<br />
autorizzazione di massima per i nuovi impianti<br />
nucleari, permettendo così di esercitare<br />
la democrazia diretta, opzione<br />
peraltro sempre possibile a livello federale<br />
con lo strumento dell’iniziativa popolare.<br />
E’ accaduto, per esempio, nel maggio 2003<br />
quando gli svizzeri hanno detto no all’iniziativa<br />
popolare “Corrente senza nucleare”<br />
che proponeva la disattivazione<br />
progressiva delle centrali nucleari. Un no<br />
sancito all’epoca con decisione da tutti i<br />
Cantoni, con l’unica eccezione di Basilea<br />
Città. Ancor oggi termovalorizzatori e centrali<br />
nucleari convivono con le politiche<br />
delle fonti rinnovabili, un esempio più<br />
unico che raro di pragmatismo sostenibile,<br />
un’occasione davvero speciale per approfondirne<br />
le dinamiche. Così, con questo<br />
spirito, nel rinnovato quadro <strong>della</strong> formazione,<br />
una quarantina di colleghi, impegnati<br />
nelle nostre Commissioni, tra marzo e<br />
maggio, ha avuto l’occasione di visitare<br />
tanto l’impianto di termovalorizzazione dei<br />
rifiuti di Giubiasco che la centrale nucleare<br />
di Gösgen, scoprendo personalmente la<br />
centralità <strong>della</strong> comunicazione e dell’ informazione<br />
scientifica e tecnica nella vita dei<br />
cittadini svizzeri, sostenuta anche da impianti<br />
sempre aperti alle visite e tecnici capaci,<br />
votati alla divulgazione. l<br />
La professione.<br />
Che cresce.<br />
RIFORMA DELLE PROFESSIONI<br />
29/02/<strong>2012</strong><br />
ASPETTI DELLA RIFORMA<br />
29/02/<strong>2012</strong> ING. FABIO BONFA’<br />
“LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI:<br />
UN CANTIERE INFINITO”<br />
Circolare CNI n. 5<br />
12 gennaio <strong>2012</strong> -Legge 12 novembre<br />
2011 n. 183 – Legge di Stabilità<br />
Circolare CNI Informativa n. 2<br />
CIRCOLARE CNI N. 10<br />
DEL 31 GENNAIO <strong>2012</strong><br />
INFORMATIVA N. 3<br />
Da Italia Oggi lettera del Consigliere<br />
Segretario Ing. Gasparini – Disdetta Sole<br />
24 Ore<br />
CIRCOLARE CNI:<br />
INFORMATIVA n.4<br />
CIRCOLARE CNI: INFORMATIVA N.18<br />
Allegato alla circolare N.18<br />
(DECRETO-LEGGE 24 GENNAIO<br />
<strong>2012</strong>,N. 1)<br />
Circolare CNI n. 19 – Art. 9 D.L. n.<br />
1/<strong>2012</strong> – riepilogo informativo<br />
Circolare CNI n 25 del 27 febbraio<br />
Circolare CNI n 26 del 27 febbraio<br />
LA GIORNATA DELLE PROFESSIONI -<br />
giovedì 1 marzo, ore 9,00 – 13.00<br />
(programma)<br />
Circolare CNI n. 30<br />
RIFORMA<br />
DELLE PROFESSIONI<br />
29/02/<strong>2012</strong><br />
ASPETTI DELLA RIFORMA<br />
29/02/<strong>2012</strong> ING. FABIO BONFA’<br />
“LA RIFORMA DELLE<br />
PROFESSIONI:<br />
UN CANTIERE INFINITO”<br />
Circolare CNI n. 5 12 gennaio <strong>2012</strong> -<br />
Legge 12 novembre 2011 n. 183 –<br />
Legge di Stabilità<br />
Circolare CNI Informativa n. 2<br />
CIRCOLARE CNI N. 10<br />
DEL 31 GENNAIO <strong>2012</strong><br />
<strong>Rivista</strong>* dell’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Ingegneri</strong> - 11