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Rivista n°56 - giugno 2012 - Ordine degli Ingegneri della Provincia ...

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RIVISTA GIUGNO_rivista ing 06/07/12 10:25 Pagina 30<br />

<strong>Rivista</strong>*<br />

dell’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Ingegneri</strong><br />

di materiali compositi con proprietà superficiali controllate (resistenza<br />

ad usura e corrosione). I telai delle racchette da tennis<br />

sono stati tra le prime applicazioni dei CNT come materiali di<br />

rinforzo. Un altro esempio di applicazione nel campo dei materiali<br />

compositi strutturali è la fabbricazione di giubbotti antiproiettile.<br />

Inoltre, i nanotubi di carbonio possono trovare applicazione nell’industria<br />

aerospaziale, dell’automobile, nel settore dell’energia,<br />

ad esempio, come sistemi di immagazzinamento dell’energia, nei<br />

supercapacitori, nelle pile a combustibile e nelle batterie al litio.<br />

Oppure ancora, i nanotubi di carbonio sono stati utilizzati come<br />

materiali di supporto per catalizzatori, ad esempio in alternativa<br />

all’allumina nei processi di idrogenazione selettiva, di sintesi dell’ammoniaca,<br />

di sintesi del metanolo, ecc..<br />

Alcuni gruppi di ricerca e diverse società stanno studiando la possibilità<br />

di utilizzare i nanotubi di carbonio nel campo dell’elettronica.<br />

Ad esempio, i nanotubi di carbonio sono stati proposti per<br />

la produzione di Memorie Dinamiche ad Accesso Casuale (RAM<br />

dinamiche), basate sull’uso di schiere di CNT allineati verticalmente<br />

ed intercalati con biossido di silicio. La Stanford University<br />

e la Toshiba hanno realizzato un processore C-MOS che lavora<br />

ad 1 GHz usando nanotubi di carbonio per le interconnessioni.<br />

Grazie alle buone proprietà elettroniche e termiche, i CNT sono<br />

anche utilizzati nei transistor a film sottile, negli schermi a pannello<br />

piatto e nei sistemi di dissipazione del calore. E’ stato dimostrato<br />

che i CNT hanno una capacità di dissipazione del calore pari a<br />

quella del rame, essendo anche molto più leggeri e flessibili.<br />

Il campo dei sensori, ad esempio di pressione e di temperatura,<br />

e quello dei biosensori è ricco di studi sulle applicazioni dei CNT.<br />

La NASA ha dimostrato che schiere di MW-CNT funzionalizzate<br />

con DNA agiscono da biosensori ad elevata sensibilità. Oppure,<br />

i CNT sono utilizzati come veicolo per la somministrazione di<br />

farmaci (drugs delivery).<br />

Alla Akron University è stato sperimentato l’uso di un adesivo a<br />

base di CNT che mostra una adesione superiore a quella del<br />

geko ed è progettato come adesivo a secco per applicazioni in<br />

microelettronica, nella robotica e nelle applicazioni spaziali.<br />

Mercato<br />

L'utilizzo diffuso dei nanotubi di carbonio è stato sino ad ora limitato<br />

dai costi elevati. I fattori determinanti il costo dei nanotubi<br />

sono: la tipologia (SW >> MW), la purezza, la funzionalizzazione<br />

<strong>della</strong> superficie e la quantità richiesta. Nel mondo si contano attualmente<br />

una novantina di produttori di nanotubi di carbonio,<br />

la maggior parte dei quali sono poco più che laboratori sorti<br />

30 - <strong>Rivista</strong>* dell’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Ingegneri</strong><br />

come spin-off di università e centri di ricerca. In Europa vi sono<br />

tre realtà importanti: Bayer Materials Science (4) , Arkema (5) e Nanocyl<br />

(6) . La Bayer ha recentemente pianificato la progettazione e<br />

la costruzione di un impianto per la produzione di 200 ton/anno<br />

di MW-CNT ed il cui costo di investimento è stato stimato in 22<br />

milioni di euro. Le previsioni di crescita del mercato mondiale dei<br />

nanotubi di carbonio sono circa pari al 25% annuo, arrivando così<br />

ad un volume di affari di circa 2 miliardi di euro/anno nell’arco di<br />

pochi anni. Attualmente i nanotubi di carbonio multiparete di<br />

bassa purezza (90%) hanno un prezzo di circa 150 €/kg ma per<br />

purezze superiori tale valore sale ad alcune centinaia di euro al<br />

chilogrammo. Analogamente la Nanocyl ha effettuato un investimento<br />

di 4 milioni di euro per costruire un reattore industriale<br />

(inaugurato nell’ottobre del 2007) che permette di produrre 40<br />

ton/anno di nanotubi di carbonio. In Italia, la Carbon Nanomaterials<br />

di Crema è una società che produce e commercializza nanotubi<br />

di carbonio multi parete.<br />

Aspetti ambientali e tossicologici<br />

Uno dei motivi che ostacolano l’utilizzo dei nanotubi di carbonio<br />

su larga scala è la preoccupazione che tali materiali possano comportare<br />

per l’essere umano un rischio simile a quello delle fibre<br />

di amianto. Il problema è importante e va affrontato con estrema<br />

serietà. Attualmente, le conoscenze sulla tossicità dei nanotubi di<br />

carbonio sono lacunose.<br />

La maggior parte dei dati proviene da studi effettuati in vitro o<br />

in vivo su animali. Oltre ad avere portata limitata, tali studi raramente<br />

precisano le carateristiche chimico-fisiche dei nanotubi di<br />

carbonio utilizzati (tipologia, difetti, presenza di metalli-catalizzatori,<br />

ecc...), proprietà da cui dipendono le proprietà tossicologiche.<br />

Le ricerche condotte sino ad ora hanno dimostrato che i<br />

CNT possono penetrare all’interno delle cellule ma sono insolubili<br />

nei tessuti cellulari provocando citotossicità. Gli studi condotti<br />

su animali hanno evidenziato che i nanotubi di carbonio sono capaci<br />

di causare infiammazioni polmonari e fibrosi. Questi risultati<br />

preliminari suggeriscono che i nanotubi di carbonio sono potenzialmente<br />

tossici per l'uomo e devono essere trattati con prudenza.<br />

Data la complessità di una valutazione quantitativa e di<br />

una padronanza dei rischi connessi alla manipolazione di questi<br />

materiali, è importante rendere minimo possibile il livello di esposizione<br />

diretta. In altri termini, è necessario a scopo precauzionale<br />

mettere in atto delle strategie di prevenzione e delle pratiche di<br />

corretta gestione e cautela nella manipolazione dei nanotubi di<br />

carbonio. (7) l

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