Incontenibile Mirella Un Campitelli indiavolato Vengo già ... - Teramani
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pag<br />
04<br />
elezioni<br />
Cucù,<br />
guarda<br />
chi c’è<br />
Con il 20,9% dei voti e<br />
l’assegnazione di 4 seggi<br />
al Parlamento Europeo, la<br />
Socialdemokratiet di Danimarca<br />
ha vinto quest’ultima tornata<br />
elettorale, battendosi contro un<br />
astensionismo diffuso e, soprattutto,<br />
a dispetto di una dilagante<br />
euro-affermazione politica della<br />
Destra. Solo e inconfutabilmente<br />
in netta controtendenza, il piccolo<br />
stato scandinavo, definito anche<br />
paese periferico, ha subito suscitato,<br />
nelle centralità egemoniche<br />
di nazioni più evolute - latine<br />
piuttosto che anglosassoni - una sorta di humana pietas.<br />
In Spagna, Zapatero inciampa mentre Nicolas Sarcozy se la<br />
ride assieme a Carla Bruni. Il Cavaliere non sfonda in Europa,<br />
ma stravince le amministrative in Italia, conquistando tutte le<br />
Province e i Comuni dello stivale, Teramo compresa, tanto da<br />
doversi meritare, sulle pagine dei quotidiani, un appellativo<br />
così affettuoso: “Il Provinciale”.<br />
Giusto per la cronaca e per rifletterci meglio fra cinque anni,<br />
è da rilevare che la percentuale degli eletti è stata straordinariamente<br />
alta fra i candidati che hanno scelto di farsi pubblicità<br />
elettorale sulle pagine del periodico che state sfogliando,<br />
“<strong>Teramani</strong>”. Ora però, bando alle ciance. Anche se ci dispiace<br />
tanto per la Danimarca, che si sta inabissando ed offuscando<br />
nel suo effimero mondo incantato fatto di Sirenette, attenzioni<br />
perniciose al sociale, diritti umani e altre storielle simili alla<br />
Hans Christian Andersen, dobbiamo guardare dritto in avanti,<br />
perché la via è ancora lunga e tortuosa, per noi Paesi grandi ed<br />
emancipati del G8.<br />
Dopo la visita a Roma, sobria ed elegante nei costumi, del<br />
Colonnello libico Muammar Gheddafi, si resta in impaziente attesa<br />
di una folta schiera di rappresentanti politici d’alto rango,<br />
di stati ancora in mano ad allegri oligarchi, allergici alla democrazia.<br />
Senz’altro si vorrà dare in futuro il benvenuto e buffetto<br />
sulla guancia, ad Omar Hasan Ahmad al-Bashir, Presidente del<br />
Sudan, con una guerra in Darfur all’attivo, dove permane una<br />
catastrofe umanitaria.<br />
Cucù, guarda chi c’è… ad Isaias Afewerki, Presidente dell’Eritrea,<br />
ultimo in Africa per la libertà di stampa. Ancora a spellar-<br />
luglio-agosto 2009<br />
di Mimmo Attanasii<br />
si le mani, dopo avergli fatto le corna di nascosto, per Idriss<br />
Déby Itno, Presidente del Ciad, accusato di comprare armi<br />
utilizzando denaro datogli in dono con progetti di sviluppo.<br />
<strong>Un</strong>a Standing Ovation con la ola non si contesterà al Presidente<br />
della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso,<br />
protagonista di una sanguinosa guerra civile, durante la<br />
quale i miliziani a lui fedeli, riuniti in un gruppo armato chiamato<br />
Cobra, si sono macchiati di numerose atrocità, contro la<br />
popolazione civile. Noemi & famiglia richiamate d’urgenza in<br />
servizio al seguito di Sua Altezza Mswati III, giovane re dello<br />
Swaziland, più preoccupato a scegliere vergini da sposare e<br />
lussuose Mercedes per la sua residenza che al fabbisogno di<br />
una popolazione poverissima e falcidiata dall’Aids. Come fare<br />
a non accogliere fra impetuosi fuochi d’artificio e sagome di<br />
Superman appese agli elicotteri, Teodoro Obiang Nguema<br />
Mbasogo, Presidente della Guinea Equatoriale dal 1979, divenuto<br />
uno dei più feroci despoti della storia contemporanea?<br />
Non potranno infine mancare all’appello François Bozizé<br />
Yangouvonda, Generale golpista, Presidente della Repubblica<br />
Centrafricana e Robert Gabriel Mugabe, padre-padrone<br />
dello Zimbabwe, dal<br />
personalissimo curriculum<br />
di barbarie<br />
lungo un quarto di<br />
secolo, per le rituali<br />
foto di gruppo, con<br />
Premier su predellino<br />
a sembrare un po’ più<br />
alto degli altri.<br />
E la Sinistra che cosa<br />
fa? A Teramo, dopo<br />
l’apparizione del<br />
Sommo Pontefice sui<br />
marmi di una chiesa, Marcello Marchesi, autore d’irresistibili<br />
aforismi umoristici, pare abbia ispirato attraverso sonni<br />
inquieti a dirigenti negligenti con il piede <strong>già</strong> nella fossa, il<br />
nuovo corso ed un favoloso progetto innovativo da anteporre<br />
al Condottiero d’Arcore, affinché ci sia una vera rinascita nel<br />
Partito Democratico della nostra città, ormai disperso come<br />
una mandria allo sbando:“Mangiate merda, milioni di mosche<br />
non possono sbagliare.” u