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Incontenibile Mirella Un Campitelli indiavolato Vengo già ... - Teramani

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pag<br />

06<br />

l’Assessore<br />

Incon<br />

tenibile<br />

<strong>Mirella</strong><br />

Q<br />

uando <strong>Mirella</strong> Marchese in aula consiliare predicava<br />

la riabilitazione del “pavimento pelvico”, argomento<br />

che l’ex aennina usava per combattere un fenomeno<br />

noto e purtroppo diffuso come l’incontinenza, il ciarpame di<br />

molti suoi colleghi maschietti si riversava per l’assise intera<br />

con battutacce della peggior specie. Lei incurante di tutto<br />

è andata avanti nel suo progetto,<br />

quello di realizzare un consultorio<br />

in cui gli specialisti del settore<br />

potessero alleviare le frustrazioni di<br />

migliaia di pazienti teramani, e tutto<br />

ciò con fermezza ed anche audacia,<br />

dritta verso la meta, contro ogni<br />

becero fallocratismo di maniera.<br />

Per chi non la conoscesse, <strong>Mirella</strong><br />

Marchese è un’ex sindacalista, e<br />

di questo mestiere ha serbato quei<br />

tratti severi e quella compunta<br />

risolutezza che davanti a tavoli<br />

estenuanti non si spuntano e non si<br />

placano mai. La lady di ferro con gli<br />

occhi di ghiaccio è stata premiata<br />

per il suo essere politica e donna<br />

vicina a chi soffre: Vai avanti con il<br />

progetto, ti prego, perché ho una<br />

figlia di 40 anni che si fa la pipì<br />

addosso, gli implorò tempo fa un<br />

nostro concittadino. <strong>Mirella</strong> ora nel<br />

team di Maurizio Brucchi è assessore comunale con delega<br />

all’anagrafe, al personale, e giustamente alle pari opportunità.<br />

“Vorrei che si parlasse del potere in maniere asessuata”<br />

sono le sue prime parole, quando nel varcare la soglia del<br />

portonaccio di Piazza Orsini si univa alla masnada dell’era<br />

post Chiodi.<br />

Personalmente ricordo, qualche tempo fa, che uno dei suoi<br />

assilli era diretto verso quest’euro “che ci ha impoveriti tutti”,<br />

verso una moneta che evidentemente non vedeva di buon<br />

occhio e che aveva portato solo maggiori afflizioni. Compresi<br />

subito che la sua irritazione nei confronti dell’Eurotower era<br />

luglio-agosto 2009<br />

di Maurizio Di Biagio<br />

dettata più dalle ristrettezze economiche sempre più diffuse<br />

in Italia che da un reale accanimento. Per quello che Teramo<br />

dovrebbe fornire ai suoi concittadini, Marchese nella sua<br />

nuova veste di assessore assume una posizione di ferro:<br />

“A volte anche una piccola opera può essere più importante<br />

di una grande ed eclatante, dipende senza dubbio dal valore<br />

che il cittadino attribuisce ad essa, perciò non bisogna tralasciare<br />

nulla, nemmeno una pensilina”. Perché è proprio vero<br />

che perfino una pensilina può rappresentare un problema<br />

quasi insormontabile, soprattutto in un giorno di pioggia.<br />

<strong>Mirella</strong> Marchese questo lo sa e parte da quest’assunto per i<br />

grandi progetti.<br />

Mamma di tre figli serba una concezione del potere molto<br />

più vicina a quella anglosassone che a lidi più strettamente<br />

meridionali, e tale immagine viene evidenziata soprattutto<br />

quando dichiara che il potere deve concretizzarsi “in<br />

un’organizzazione di un servizio per qualcuno, espletando<br />

qualcosa di utile per la collettività: il potere – ripete - se così<br />

concepito, può essere emanato<br />

sia da un uomo che da una donna,<br />

purché però sia esercitato con<br />

responsabilità”. Bene pubblico,<br />

consapevolezza, politica al servizio<br />

del cittadino e altro ancora, sono<br />

anche le reminiscenze che Marchese<br />

serba intatte e che provengono<br />

dal retaggio culturale di una<br />

forza come Alleanza Nazionale che<br />

faceva del sociale il suo punto di<br />

forza, calzando appunto quell’anima<br />

dedita alla terzietà. E’ proprio<br />

in quelle file che <strong>Mirella</strong> Marchese<br />

ha prestato per un bel pezzo la sua<br />

opera, prima da semplice iscritta,<br />

poi da segretaria del presidente<br />

della federazione e del vicepresidente<br />

del circolo “Ernesto Villari”,<br />

fino alla candidatura, nel 2004, e<br />

alla rispettiva elezione come consigliere<br />

comunale. La lady di ferro<br />

dagli occhi di ghiaccio dichiara di portarsi dietro come suo<br />

personale bagaglio tutta la sua sensibilità di donna “anche<br />

se spesso le mamme peccano di obiettività”. Rivendica il<br />

modello Teramo (“un progetto portato avanti da una squadra<br />

di cui mi sento di far parte”) e non lo svuota di significati.<br />

Per la prima volta nella sua vita, <strong>Mirella</strong> Marchese si è seduta<br />

negli scranni a ridosso di quello del primo cittadino:<br />

“<strong>Un</strong>a buona squadra – conclude – viene fuori non solo<br />

dall’esecutivo ma anche (e le perdoniamo il veltronismo,<br />

ndr) dall’occhio propositivo e dai suggerimenti espressi dai<br />

consiglieri”. u

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