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Corso tecnico del suono

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Il blog <strong>del</strong>l'Ingegneria <strong>del</strong> <strong>suono</strong> - Capitolo 13. Suono live<br />

http://audiosonica.blog.excite.it/permalink/60444 (6 di 17)14/09/2004 22.45.29<br />

Anche in questo caso i segnali di ingresso provengono<br />

dallo splitter di palco. La funzione di questo mixer è<br />

quella di creare il mix per la sala dunque il FOH<br />

engineer avrà a disposizione anche un rack effetti<br />

(oltre ai componenti disponibili sul mixer) per<br />

manipolare il <strong>suono</strong> a suo piacimento e fornire il mix<br />

finale sull'uscita master stereo. Anche in questo caso<br />

troviamo uno stadio con un equalizzatore grafico (in<br />

realtà sono due equalizzatori, uno per il canale<br />

sinistro e uno per il canale destro) generamente a 31<br />

bande. In questo caso si suppone che l'impianto sia di<br />

buona qualità e infatti lo stadio di equalizzazione non<br />

serve a correggerne la risposta che dovrebbe essere<br />

più che soddisfacente. La funzione dei due<br />

equalizzatori grafici è quella di adattare la risposta<br />

<strong>del</strong>l'impianto alle caratteristiche <strong>del</strong>la sala (se per<br />

esempio ci troviamo ad operare in una sala in cui è<br />

presente un forte rimbombo alle basse frequenze<br />

dovremo attenuare questa banda agendo sui due<br />

grafici). Successivamente troviamo uno stadio di<br />

limiting (non sempre presente in quanto può<br />

introdurre distorsioni). Infine il segnale arriva ad un<br />

cross-over attivo [Il crossover] e da qui viene<br />

smistato ai vari amplificatori che amplificano le varie<br />

bande di frequenza. Ogni segnale amplificato arriva<br />

all'altoparlante che gli compete e il <strong>suono</strong> si diffonde<br />

nella sala.<br />

13.2.3. Il mixer<br />

La differenza principale tra un mixer da live e un<br />

mixer da studio è l'assenza nel primo dei canali<br />

monitor e <strong>del</strong> monitor path in quanto questi si<br />

rendono necessari per la registrazione [La<br />

registrazione] e il missaggio in studio [Il missaggio] .<br />

Per semplificare la descrizione che segue,<br />

consideriamo un mixer che ingloba in sé sia le<br />

funzionalità di un mixer da palco che quelle di un<br />

mixer di sala. Come detto è possibile realizzare una<br />

serie di mix indipendenti ad uso dei musicisti sul<br />

palco. Questi vengono costruiti grazie alla presenza di<br />

un numero maggiore di mandate ausiliarie rispetto ai<br />

mixer da studio. Un mixer di medie dimensioni può<br />

avere anche 10 mandate ausiliarie di cui alcune<br />

verranno impiegate per gli effetti mentre le rimanenti<br />

saranno dedicate alla costruzione dei mix per i<br />

musicisti [17 ] . Dunque con le mandate ausiliarie di<br />

ogni canale controlliamo la quantità di segnale<br />

presente nel mix mentre il volume complessivo di ogni<br />

mix sarà controllato dagli aux send master.<br />

Naturalmente, a seconda <strong>del</strong> mixer saranno presenti<br />

su ogni canale una serie di moduli per la

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