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Corso tecnico del suono

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Il blog <strong>del</strong>l'Ingegneria <strong>del</strong> <strong>suono</strong> - Capitolo 20. Il protocollo MIDI<br />

http://audiosonica.blog.excite.it/permalink/60433 (8 di 17)14/09/2004 22.47.30<br />

viene spezzato in due o più copie. Dunque non è<br />

possibile realizzare splitter passivi con troppe prese in<br />

uscita. Il problema si risolve utilizzando splitter attivi<br />

in cui appositi circuiti rinforzano il segnale prima che<br />

arrivi alle prese di uscita riportandolo ai livelli <strong>del</strong><br />

segnale di ingresso. Dunque questa configurazione<br />

MIDI prevede l'utilizzo di uno splitter attivo che<br />

permette di risolvere il problema <strong>del</strong> ritardo:<br />

Schema di configurazione con Splitter Box<br />

In questo caso tutti i dispositivi sono collegati allo<br />

splitter (il quale introduce un ritardo ma è l'unico<br />

presente nella catena dei collegamenti dunque non<br />

pregiudica la sincronizzazione tra i dispositivi).<br />

20.3.4. Configurazione con Interfacce<br />

MIDI estese<br />

Quando si rende necessario l'utilizzo di più di 16<br />

canali si ricorre a interfacce MIDI con più uscite (MIDI<br />

Out):<br />

Interfaccia MIDI con più uscite<br />

In questo caso ogni uscita MIDI gestisce 16 canali.<br />

Sul software di sequencing, una sequenza verrà<br />

riferita, come già detto, ad un canale MIDI e inoltre<br />

verrà riferita anche ad una uscita MIDI. Nella figura

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