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Corso tecnico del suono

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Il blog <strong>del</strong>l'Ingegneria <strong>del</strong> <strong>suono</strong> - Capitolo 21. Audio 3D<br />

esattamente la perdita di frequenze che subisce un <strong>suono</strong> che<br />

entra all'interno <strong>del</strong>l'orecchio umano. Anche il padiglione<br />

auricolare e le trombe di Eustachio [L'orecchio umano] sono<br />

riprodotte con grande cura. L'ascolto di queste registrazioni<br />

deve essere effettuato necessariamente con un paio di cuffie<br />

in modo da conservare intatto il realismo <strong>del</strong>la simulazione. La<br />

stessa riproduzione su un paio di altoparlanti sarebbe<br />

inefficace a causa <strong>del</strong>la vistosa interferenze tra i due segnali.<br />

Il sistema di registrazione binaurale Holophonic adotta questo<br />

tipo di approccio.<br />

21.4. Tecniche di riproduzione<br />

binaurale<br />

Queste consentono, a partire da un segnale anche mono, di<br />

ottenere un segnale stereo in cui l'estensione <strong>del</strong> campo<br />

sonoro è una grandezza manipolabile.<br />

Il <strong>suono</strong> seguente mostra un'applicazione di questo genere di<br />

algoritmi. A partire da un <strong>suono</strong> mono l'immagine si allarga<br />

progressivamente fino ad arrivare alla sua apertura<br />

stereofonica massima. In seguito si richiude fino a ritornare al<br />

<strong>suono</strong> mono di partenza.<br />

Trasformazione di un <strong>suono</strong> mono in un <strong>suono</strong> stereo<br />

21.4.1. Q - Sound<br />

1987<br />

http://audiosonica.blog.excite.it/permalink/60432 (14 di 18)14/09/2004 22.47.48<br />

Si tratta di una macchina digitale che implementa un<br />

algoritmo in grado di allargare l'immagine sonora<br />

lavorando sulle fasi. La figura seguente mostra le varie<br />

posizioni utilizzabili. Si vede come la posizione Q4<br />

consenta un allargamento quasi a 180 gradi <strong>del</strong> fronte<br />

sonoro. Tale algoritmo risulta molto pesante in termini<br />

di potenza di calcolo richiesta e dunque il segnale si<br />

presenta all'uscita <strong>del</strong> modulo con un piccolo ritardo<br />

rispetto al segnale di ingresso. Ciò va tenuto in conto<br />

in situazioni in cui si rende necessaria una<br />

sincronizzazione.

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