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Corso tecnico del suono

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Il blog <strong>del</strong>l'Ingegneria <strong>del</strong> <strong>suono</strong> - Capitolo 18. Audio Digitale<br />

http://audiosonica.blog.excite.it/permalink/60437 (6 di 17)14/09/2004 22.47.01<br />

Il teorema di Nyquist sancisce che, se il campionamento viene<br />

eseguito ad una frequenza pari almeno al doppio <strong>del</strong>la banda<br />

<strong>del</strong> segnale che si stà campionando, il passaggio<br />

dall'analogico al digitale avviene senza perdita di<br />

informazione. Ciò significa che, tornando dal digitale<br />

all'analogico, quando avremo riconvertito i campioni in valori<br />

di tensione (dobbiamo sempre alimentare un altoparlante per<br />

ascoltare il <strong>suono</strong>), otterremo esattamente lo stesso <strong>suono</strong><br />

che avevamo prima <strong>del</strong> campionamento.<br />

Purtroppo, nella catena di operazioni da compiere per<br />

recuperare un segnale analogico a partire dai campioni<br />

memorizzati, è presente comunque una perdita di<br />

informazione rispetto al segnale originario. Questa perdita<br />

non risiede nell'operazione di campionamento, che se<br />

eseguito rispettando il teorema di Nyquist non genera errori,<br />

ma si nasconde nella memorizzazione dei campioni per la<br />

quale è necessaria un'operazione di quantizzazione che verrà<br />

descritta in seguito.<br />

Ricapitolando, finora sappiamo che se non dovessimo<br />

memorizzare o comunque manipolare i campioni,<br />

campionando con frequenza pari al doppio <strong>del</strong>la banda un<br />

segnale limitato in banda, questo non viene deteriorato (in<br />

realtà anche la precedente affermazione non è <strong>del</strong> tutto<br />

corretta in quanto la sua validità è limitata ad un ambito<br />

ideale che non tiene conto dei limiti imposti dalla fisica. Ma è<br />

ancora troppo presto per avventurarci in simili dissertazioni<br />

che verranno riprese più avanti quando tutta la faccenda sarà<br />

un po' più chiara). In questo senso il teorema di Nyquist<br />

identifica il numero minimo di campioni attraverso i quali è<br />

possibile ricostruire la forma d'onda originaria senza perdita<br />

di informazione.<br />

La trattazione matematica <strong>del</strong> teorema di Nyquist non troverà<br />

spazio in questa sede; si lascerà che faccia bella mostra di sé<br />

in un testo di Teoria dei segnali mentre ci sembra più utile<br />

darne una spiegazione pratica.<br />

Campionare un segnale ad una frequenza minore <strong>del</strong> doppio<br />

<strong>del</strong>la sua banda significherebbe estrarre un numero di<br />

campioni insufficiente. Ciò significa che frequenze molto<br />

rapide non avrebbero abbastanza campioni a descriverle; quei<br />

campioni descriverebbero una frequenza più bassa. Questa<br />

frequenza viene detta frequenza di aliasing ed essendo bassa<br />

rientrerebbe nella banda <strong>del</strong>l'udibile e dunque avremmo<br />

aggiunto al segnale iniziale una frequenza che prima<br />

<strong>del</strong>l'operazione di campionamento non esisteva.<br />

Per il segnale audio scegliamo una frequenza di<br />

campionamento pari a 44.1 KHz (se questo numero suona<br />

familiare è perché si tratta <strong>del</strong>la frequenza utilizzata per i CD<br />

musicali).<br />

Il valore <strong>del</strong>la frequenza di aliasing è dato dalla formula<br />

empirica (una formula empirica approssima in maniera

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