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se tu vieni quassu

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Vittorio Vargiu<br />

Nato a Ulassai (Nuoro) il 10 maggio 1919, dal fu Beniamino e Narcisa Salis, coniugato con<br />

Iolanda Deligias a Ulassai il 3 novembre 1937. Richiamato alle armi nel 1940 al Distretto di<br />

Sassari, nel luglio nel 1941 lo troviamo a Ferrara, da dove viene spostato a Mondovì. Nel marzo<br />

1942, con il grado di capitano maggiore e la qualifica di motorista, fa parte del III° Battaglione<br />

Movimento Stradale, 7^ Compagnia, <strong>se</strong>zione A. Nell'agosto 1942 è a San Remo, in Liguria, e alla<br />

fine dello stesso me<strong>se</strong> viene ricoverato nell'ospedale militare di Loano, Savona, per una intercolite<br />

sub acuta dalla quale guarisce completamente. Grazie ad una lettera del tenente colonnello Vito<br />

Finazzo alla madre di Vittorio, spedita da Siena il 20 dicembre 1945, è possibile ripercorrere le<br />

tappe successive:<br />

“..suo figlio Vittorio, che era già nel mio battaglione assieme al Piredda, dopo la sven<strong>tu</strong>ra<br />

dell'8 <strong>se</strong>ttembre 1943, si sbandò e trovò ospitalità presso una buona e affet<strong>tu</strong>osa famiglia - certi<br />

Zerini - di San Casciano Val di Pesa. Nel me<strong>se</strong> di ottobre stesso anno, mi sono incontrato con suo<br />

figlio Vittorio, che si accompagnava al Piredda e allo Zerini. Mi riconobbero, mi fermarono e mi<br />

parlarono della loro si<strong>tu</strong>azione. Li confortai e li assicurai della mia assistenza morale e materiale,<br />

<strong>tu</strong>tte le volte che ne aves<strong>se</strong>ro avuto bisogno. Entrato io nelle organizzazioni clandestine dei patrioti,<br />

anche suo figlio assieme allo Zerini ed al Piredda, formarono da me organizzati un gruppo di<br />

azione. Successivamente, pre<strong>se</strong>ntai ad un mio amico, marche<strong>se</strong> Gianluca Spinola, che faceva parte<br />

delle organizzazioni, suo figlio e il Piredda. In <strong>se</strong>guito ad espresso desiderio, più volte manifestato<br />

da Vittorio e da Francesco, di voler lasciare l'ottima famiglia dello Zerini, per un eccesso di<br />

fierezza e di onestà, ritenendo di es<strong>se</strong>re di peso alla famiglia che li ospitava, sollecitai il predetto<br />

marche<strong>se</strong> perché, date le sue vaste proprietà, potes<strong>se</strong> trovare il modo di sistemare i miei due<br />

ragazzi. Difatti il Vittorio, dopo qualche tempo fu impiegato come sottofattore in una tenuta di<br />

proprietà del predetto signore, nella zona di Volterra. In <strong>se</strong>guito, anche il Piredda fu impiegato<br />

nella stessa tenuta, assieme al suo compagno e compatriota. Nella notte del 12 giugno, guidati<br />

dallo stesso marche<strong>se</strong> Spinola, suo figlio Vittorio, il Piredda ed un cugino dello Spinola, armati,<br />

compivano un attacco contro una colonna tedesca. Sorpresi e cat<strong>tu</strong>rati, furono condotti a Pisa. Da<br />

quel momento non si è saputo più nulla del manipolo di valorosi. Molte ricerche ho fatto e<br />

moltissime la famiglia dello Spinola, ma purtroppo fino ad oggi non un barlume di luce che indichi<br />

o dia un indizio della loro pre<strong>se</strong>nza in qualche luogo. Avrei voluto poterle dare notizie consolanti,<br />

ma di fronte a tanto buio, circa la loro sorte, mi si stringe il cuore. Solo il nascente Bambino Gesù<br />

potrà consolare il cuore di una madre che da anni aspetta il suo caro figliolo. Sarà mia premura<br />

informarla di qualunque notizia potrò sapere in merito a suo figlio. Voglia signora accettare con i<br />

saluti l'espressione del mio rammarico per la non ancora chiarita sorte del bravo Vittorio 28 .<br />

Abbiamo più volte sottolineato che Vittorio Vargiu, nominato sottofattore della tenuta di<br />

Ariano da Gianluca Spinola, ne as<strong>se</strong>condò le azioni partigiane fino alla cat<strong>tu</strong>ra da parte dei tedeschi,<br />

all'internamento nel carcere di Volterra, alla deportazione a Castelnuovo Val di Cecina, dove trovò<br />

la morte. Alle ore 13 circa del 14 giugno Vittorio viene fucilato sul ciglio della strada campestre tra<br />

28 Lettera del tenente colonnello Vito Finazzo a Narcisa Salis, madre di Vittorio Vargiu, Siena, 20 dicembre 1945.<br />

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