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se tu vieni quassu

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Castelnuovo Val di Cecina di registrare in quei registri di Stato Civile la morte, sotto la data del 14<br />

giugno 1944. Sulla tomba di suo figlio feci apporre una lapide…” 31 .<br />

Uno dei momenti più significativi e commoventi della nostra ricerca è stato l'incontro con<br />

Maria Cossu, figlia di Laura e nipote di Vittorio, nata nel 1942, assistente geriatrica, abitante ad<br />

Ulassai. Grazie a Maria possiamo finalmente disporre di un profilo umano dello zio, un antieroe<br />

conscio di compiere con <strong>se</strong>renità una scelta estrema, <strong>se</strong>pararsi per <strong>se</strong>mpre dalla famiglia, dalla<br />

moglie e dalla figlioletta che adorava, per il riscatto della Patria. Scrive Maria, in una lettera intensa<br />

di ricordi, anche di amarezze accennate con pudore, ma piena di bontà e di speranza:<br />

“...gentile e caro signor Carlo, lo chiamo caro come uno di famiglia, per i delicati<br />

<strong>se</strong>ntimenti dimostrati nella generosa e attenta ricerca riguardante mio zio Vittorio Vargiu. Non ho<br />

parole per ringraziarlo dell'interessamento verso il nostro caro, e per il prezioso lavoro che lei<br />

svolge rivalutando il pezzo di storia che fa parte della vita della nostra Patria. Le invio il materiale<br />

da lei richiesto con la speranza che le sia utile per realizzare il suo desiderio. Zio Vittorio, fratello<br />

di mia madre, a ciò che ricordano le persone che l'hanno conosciuto (parenti, compagni di scuola,<br />

amici), era una persona molto <strong>se</strong>ria, d'animo buono e generoso. La sua storia personale è molto<br />

triste perché il padre morì quando mia nonna era in attesa di lui, e può immaginare quanti<br />

problemi dovette affrontare per tirar su da sola le sue due crea<strong>tu</strong>re: Vittorio e Laura, mia madre.<br />

Es<strong>se</strong>ndo di famiglia povera, si adattò a svolgere tanti piccoli lavoretti: per e<strong>se</strong>mpio confezionare il<br />

pane presso persone abbienti, in compenso di un pane per sfamare i suoi figlioletti che aiutava a<br />

crescere bene, in <strong>tu</strong>tti i modi possibili, compresa l'istruzione, preoccupandosi che frequentas<strong>se</strong>ro le<br />

scuole elementari. A quel tempo non c'erano altre scuole in pae<strong>se</strong>. Raggiunta l'età di 13, 14 anni,<br />

Vittorio, attivo e intelligente, poté finalmente es<strong>se</strong>re d'aiuto alla famiglia, impegnandosi nel lavoro<br />

di sacrista per parecchi anni e imparando tante co<strong>se</strong> attraverso l'esperienza di vita. In <strong>se</strong>guito si<br />

sposò, il 3 novembre 1937, con Iolanda Deligias, la figlia di Antonio, un ferroviere giunto in pae<strong>se</strong><br />

da fuori con <strong>tu</strong>tta la famiglia, e da questo matrimonio nacque nel 1938 una bella bambina, Maria,<br />

che sarà <strong>se</strong>mpre oggetto dei suoi pensieri più affet<strong>tu</strong>osi, come testimoniano le sue lettere. La<br />

personalità di zio Vittorio emerge con chiarezza dagli scritti che, da militare, inviava alla madre e<br />

alla sorella, e che lei potrà vagliare, perché le invio alcune lettere delle più significative: onestà,<br />

amore alla Patria, affetto profondo alla famiglia e al suo pae<strong>se</strong> natale, fede in Dio. L'ambiente in<br />

cui era nato e cresciuto era quello di un pae<strong>se</strong> di contadini e di pastori, che lavoravano duramente<br />

per vivere, ma faticavano con dignità umana e <strong>se</strong>condo saldi principi morali; apprezzavano la<br />

cul<strong>tu</strong>ra, ma solo a pochissimi era dato di pro<strong>se</strong>guire gli s<strong>tu</strong>di in città, dopo le elementari; l'eco<br />

della politica giungeva a loro attraverso la propaganda falsata da interessi di parte e dalle lodi<br />

sperticate per Mussolini, "l'uomo della Provvidenza". Riteniamo, ma non abbiamo documenti certi<br />

a riguardo, che il giovane Vittorio, non fu immune dagli en<strong>tu</strong>siasmi e<strong>se</strong>rcitati dalle frequenti sfilate<br />

e gare sportive, in divisa fascista, ma sappiamo con certezza che non fu mai impegnato<br />

personalmente in associazioni o movimenti di quel partito. Comunque la critica al sistema<br />

<strong>se</strong>rpeggiava in pae<strong>se</strong> già prima della <strong>se</strong>conda guerra mondiale. In questo clima, il giovane Vittorio<br />

ma<strong>tu</strong>rò la sua passione per la libertà, tanto da indurlo poi a dare la vita per essa, come partigiano<br />

combattente. Con commovente accento poetico esprime in una lettera alla madre il pre<strong>se</strong>ntimento<br />

della sua morte, come un evento <strong>se</strong>renamente atteso e assolutamente privo di angoscia 32 :...vivete<br />

tranquilla e non preoccupatevi di me: lasciate che la mia vita sparisca come una nuvola di fumo<br />

che si sperde nel firmamento e non ritorna più...” 33 .<br />

31 id., Roma, 22 novembre 1947.<br />

32 Lettera di Maria Cossu, nipote di Vittorio Vargiu, a Carlo Groppi, Ulassai, 15 ottobre 2000.<br />

33 Lettera di Vittorio Vargiu alla madre Narcisa Salis, posta militare n. 16, 4 marzo 1942.<br />

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