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ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE - Centro MAAS

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52 Guida generale degli Archivi di Stato<br />

derno in Toscana da Cosimo il vecchio a Cosimo I de’ Medici, Lecce 1976; G. GUI<strong>DI</strong>, I sistemi elettorali<br />

agli @ici della città-repubblica di Firenze nella prima metà del trecento (1329-1349), in Archivio<br />

storico italiano, CXXXV (1977), pp. 373-424; ID., Il governo della città-repubblica di Firenze<br />

nel primo Quattrocento, Firenze 1981.<br />

Balie, regg. 57 (1342-l 534). Inventario sommario 1959.<br />

Il termine balìa designava la facoltà di governare e di disporre dei sudditi in senso illimitato,<br />

in occasioni di particolari necessità o gravi pericoli dello Stato; il termine venne quindi<br />

ad indicare anche la commissione, o magistratura, a cui questi poteri erano delegati. A<br />

Firenze già dal 1287 si cominciò ad attribuire ai priori i pieni poteri, cioè la balìa per affari<br />

straordinari, allo scopo di difendere e rafforzare l’autorità del comune di fronte a<br />

pericoli interni ed esterni. Col tempo tale consuetudine si andò generalizzando sempre più<br />

e nonostante che la balìa venisse sempre concessa per un periodo di tempo definito, tuttavia<br />

essa esercitava senza limitazione la sovranità che ordinariamente risiedeva nei tradizionali<br />

organi di governo, i quali tosi venivano a trovarsi esautorati. Alla balìa ricorsero,<br />

ad esempio, i Medici per impadronirsi dei poteri dello Stato: attraverso la balìa era, infatti,<br />

possibile creare istituzioni nuove, sopprimere le vecchie, condannare gli avversari,<br />

affidare le cariche pubbliche ai seguaci del partito vincente.<br />

L’archivio comprende registri di deliberazioni e provvisioni dalla balìa del 1342,<br />

costituita dopo la cacciata del duca d’Atene, fino a quella precedente il riordinamento<br />

costituzionale di Firenze del 1532.<br />

BIBL. : A. ANZILOTTI, La crisi costituzionale . . . cit.; V. RICCHIONI, op. cit.; N. RUBINSTEIN, op. citata.<br />

Signori e collegi, regg. 266 e fast. 1 (1331-1571). Inventario sommario<br />

1959.<br />

11 gonfaloniere di giustizia e i priori delle arti deliberavano su molti affari insieme ai collegi<br />

(i sedici gonfalonieri delle compagnie del popolo e i dodici buonomini). Le deliberazioni<br />

dei signori e collegi concernevano soprattutto affari di politica estera (guerra, pace, commerci,<br />

alleanze).<br />

x Deliberazioni in forza di ordinaria autorità > 1331-l 532, regg. 134. < Duplicati<br />

> 1421-1532, regg. 46. x Deliberazioni in forza di speciale autorità > 1348-1571,<br />

regg. 42. < Sbozzi e imbreviature, bastardelli o vacchette > 1404-l 517, regg. 12.<br />

< Provvisioni e deliberazioni relative per lo più ad approvazioni di statuti > 1393-<br />

1403, reg. 1. < Condotte e stanziamenti > 1430-1549, regg. 31 e fast. 1.<br />

BIBL.: P. RAJNA, ” Signori e collegi “, ” senato ” [a Firenze], in Archivio storico italiano, s. VII,<br />

X111 (1930), pp. 189-206; R. RIDOLFI, f “ collegi ” della signoria fiorentina e alcune singolarità<br />

nell’uso di questo nome, in Rivista storica degli archivi toscani, 11 (1930), pp. 220-226.<br />

Signori, regg. e filze 229 (1308-1554). Inventario sommario 1959, inventari<br />

parziali 1954.<br />

Questo fondo raccoglie il carteggio della Signoria, originariamente redatto dal cancelliere<br />

o « dettatore », distinto in « missive », cioè le copie delle lettere scritte e<br />

spedite dai priori (gli originali, naturalmente, erano inviati ai diversi destinatari),<br />

e in « responsive », le lettere originali da essi ricevute in risposta, soprattutto dai loro<br />

rappresentanti presso governi stranieri. Nel fondo sono conservati anche filze e<br />

registri di minutari. Nel 1437 la cancelleria fu distinta, per la prima volta (in seguito<br />

fu riunificata e ancora distinta), in due parti: la prima cancelleria ebbe il compito<br />

di mantenere e sviluppare i rapporti diplomatici con l’estero, e quindi di occuparsi

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