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seduta ordinaria del 20 dicembre 2010 - Comune di Orvieto

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facciamo anche qualcosa che riguarda gli altri articoli e non soltanto quelli <strong>di</strong> origine e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

culturale.<br />

Consigliere Mortini<br />

Mi <strong>di</strong>spiace ma non mi ritengo sod<strong>di</strong>sfatta <strong>del</strong>la risposta <strong>del</strong> sindaco anche perché lo stesso<br />

protocollo prevedeva sempre nell’ultima parte <strong>del</strong>l’articolo 2 che questo comitato sarebbe dovuto<br />

essere stato nominato in un tempo non superiore a tre mesi rispetto all’approvazione e poiché<br />

questo protocollo era stato presentato dal sindaco stesso con una certa celerità, grande<br />

entusiasmo perché veniva presentato come una grande opportunità per la città. Quin<strong>di</strong> c’è stata<br />

dopo iniziali problemi una con<strong>di</strong>visione che ha portato all’approvazione unanime, quin<strong>di</strong> non riesco<br />

a comprendere quin<strong>di</strong> i ritar<strong>di</strong>.<br />

ll Presidente Frizza dopo la Question Time, le comunicazioni, le interrogazioni e le<br />

interpellanze, passa, in 2^ convocazione, alla trattazione degli argomenti iscritti all’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>del</strong> giorno. Il Segretario Generale dott. Clau<strong>di</strong>o Pollini procede all’appello nominale.<br />

Risultano essere presenti n. 19 Consiglieri.<br />

I lavori proseguono, in II^ convocazione, alle ore 16,00 ca.<br />

5° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Art. 37 <strong>del</strong> regolamento consiliare. “Atto d’in<strong>di</strong>rizzo per<br />

l’adeguamento <strong>del</strong> Piano Regolatore Generale all’esigenza <strong>di</strong> tutelare i calanchi a <strong>del</strong>imitare<br />

l’area da destinare a impianti d’avanguar<strong>di</strong>a per il trattamento dei rifiuti - Approvazione.”<br />

(Relatore Consigliere Leoni).-<br />

Sindaco Concina<br />

Siamo in presenza <strong>del</strong> problema dei problemi che riguarda la nostra città e il nostro territorio, una<br />

<strong>di</strong>scussione e un approfon<strong>di</strong>mento corretto per quanto riguarda la problematica ambientale. Come<br />

ho detto prima contributi arrivano da tante parti, contributi tutti apprezzabili, tutti me<strong>di</strong>tati e tutti<br />

speriamo utili a un approccio al problema ambientale nella sod<strong>di</strong>sfazione esclusiva <strong>del</strong>la nostra città<br />

e <strong>del</strong> nostro territorio. Abbiamo prodotto nei giorni scorsi e i capigruppo sono in possesso da<br />

qualche giorno <strong>di</strong> questo documento, un documento aperto sulle linee programmatiche in materia<br />

ambientale, un documento che è il frutto <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> persone non solo <strong>del</strong>l’interno <strong>del</strong>la giunta e<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale ma anche <strong>di</strong> famosi esperti in materia <strong>di</strong> ambiente e rifiuti, parola sempre<br />

meno gra<strong>di</strong>ta.<br />

Noi siamo a questo punto <strong>del</strong>la nostra attività <strong>del</strong> settore, è stato prodotto qualche mese fa un piano<br />

industriale che riguardava l’ampliamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica cosiddetta <strong>del</strong>le Crete, che in maniera<br />

molto propositiva e molto costruttiva abbiamo, contestato è parola grossa, abbiamo <strong>di</strong>scusso con gli<br />

impren<strong>di</strong>tori, con i <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> Sao – Acea nel dettaglio. Come è a voi noto questo piano industriale<br />

che sta facendo tutti i giri straor<strong>di</strong>nari per la provincia, per la regione etc. con adempimenti e sigle<br />

sempre più complicate, il piano prevedeva innanzitutto come esigenza fondamentale l’apertura <strong>di</strong><br />

un terzo calanco per raccogliere all’interno <strong>di</strong> questo calanco 2.600.000 tonnellate <strong>di</strong> materiale,<br />

senza in<strong>di</strong>care chiaramente tempi <strong>di</strong> assorbimento <strong>di</strong> questo materiale, qualità, provenienza etc..<br />

È stata la prima osservazione che abbiamo fatto a questo piano industriale che riportava la<br />

gestione <strong>del</strong> rifiuto in<strong>di</strong>etro, quanto meno agli anni Novanta, e ci siamo permessi <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, motivando<br />

quello che stavamo <strong>di</strong>cendo sulla base <strong>di</strong> esperienze già vissute in Italia e non solo, che una ipotesi<br />

industriale <strong>del</strong> genere che veniva <strong>del</strong>ineata non era sicuramente <strong>di</strong> avanguar<strong>di</strong>a e non ci<br />

sod<strong>di</strong>sfaceva per nulla. Dire semplicemente dobbiamo avere un terzo calanco per buttarci dentro<br />

2.600.000 tonnellate è una cosa quasi offensiva per il territorio, per i citta<strong>di</strong>ni e per la stessa<br />

industria dei rifiuti che è in continuo progresso.<br />

Nel frattempo dato che come mi capita <strong>di</strong> ripetere spesso questo è il problema più complesso,<br />

quin<strong>di</strong> riportava in<strong>di</strong>etro l’argomento a anni in cui l’argomento era stato sollevato qui nella nostra<br />

città con una progettualità positiva che doveva risolvere i problemi <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sponibilità dei rifiuti in<br />

maniera complessivamente accettabile e con dei grossi benefici per la città. Negli anni più recenti<br />

questa cosa è un po’ precipitata e il contratto <strong>di</strong> servizio tra la città e l’impresa <strong>di</strong> gestione ha<br />

mostrato molti buchi e molte criticità, tanto che mesi fa l’abbiamo messo in <strong>di</strong>scussione questo<br />

contratto e non abbiamo ancora avuto risposte per aprire un tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>verso.<br />

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