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seduta ordinaria del 20 dicembre 2010 - Comune di Orvieto

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RESOCONTO DIBATTITO DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

SEDUTA ORDINARIA DEL <strong>20</strong> DICEMBRE <strong>20</strong>10<br />

Il Presidente Frizza, alle ore 15,00 ca., apre la <strong>seduta</strong> in I^ convocazione.<br />

ALLEGATO<br />

E’ presente il Segretario Generale dott. Clau<strong>di</strong>o Pollini. Risultano essere presenti n. 14<br />

Consiglieri.<br />

Presidente Frizza<br />

Sono aperte le prenotazioni per la question time, alle 15.30 le question time si termineranno perché<br />

oggi abbiamo le interrogazioni per cui dove siamo siamo, alle ore 15.30 poiché eravamo puntuali e<br />

abbiamo dato modo anche a altri <strong>di</strong> arrivare.<br />

Prima <strong>di</strong> darle la parola Cons. Moscetti ho già trasmesso alla giunta l’impegno preso con lei nella<br />

passata <strong>seduta</strong> <strong>di</strong> Consiglio Comunale, per cui le risposte alle due question time le arriveranno per<br />

iscritto.<br />

Question Time<br />

Consigliere Moscetti<br />

Grazie Presidente, ho visto nella posta. È una question time rivolta al sindaco visto che non è<br />

presente l’Ass. Romiti, tra le sanzioni per lo sforamento <strong>del</strong> patto <strong>di</strong> stabilità <strong>del</strong> <strong>20</strong>09 c’era anche il<br />

limite degli impegni per l’esercizio <strong>20</strong>10, il limite degli impegni per il <strong>20</strong>10 era <strong>di</strong> 23.500.000, nella<br />

relazione <strong>di</strong> assestamento <strong>di</strong> bilancio e nel monitoraggio <strong>del</strong> patto <strong>di</strong> stabilità per il <strong>20</strong>10 <strong>di</strong>scussi<br />

recentemente lo scorso 30 novembre, si evidenziava che l’ente ha previsto impegni <strong>di</strong> spesa per 24<br />

milioni e mezzo, un milione <strong>di</strong> Euro in più rispetto al limite imposto dalle sanzioni <strong>del</strong>lo sforamento<br />

<strong>del</strong> patto <strong>del</strong> <strong>20</strong>09.<br />

Chiedo perciò qual è la situazione a oggi a meno <strong>di</strong> 15 giorni dalla chiusura <strong>del</strong>l’anno corrente e<br />

quali sono eventualmente i capitoli tagliati per rispettare la sanzione dei 23 milioni e mezzo. Grazie.<br />

Sindaco Concina<br />

Non le sfuggirà che siamo impegnati quoti<strong>di</strong>anamente ora per ora per sistemare queste partite,<br />

stiamo raggiungendo con qualche buona notizia le previsioni che ci eravamo prefissati, le chiedo<br />

solo <strong>di</strong> avere pazienza qualche ora o qualche giorno perché finalmente avremo in mano dei<br />

contratti e <strong>del</strong>le rimesse che stiamo aspettando, per cui il nostro scopo principale come lei sa e<br />

come abbiamo già detto varie volte è quello <strong>di</strong> non sforare il patto <strong>di</strong> stabilità anche per quest’anno<br />

perché sarebbe una trage<strong>di</strong>a non soltanto per noi, ma anche per i cre<strong>di</strong>tori e per le imprese<br />

orvietane che operano sul territorio e alle quali vogliamo dare un minimo <strong>di</strong> sostegno.<br />

Quin<strong>di</strong> stiamo lavorando sulle cifre minuto per minuto.<br />

Consigliere Mariani<br />

Volevo solo avere dei chiarimenti riguardo alla gestione <strong>del</strong> parcheggio <strong>di</strong> Foro Boario, visto che la<br />

convenzione con l’Atc è stata rinnovata fino al 31 gennaio e che abbiamo Umbria Jazz il 1 e quin<strong>di</strong><br />

volevo sapere se il servizio era garantito e semmai da chi per l’inizio <strong>del</strong>l’anno, da gennaio a<br />

Befana.<br />

Assessore Zazzaretta<br />

In attesa <strong>di</strong> quelle notizie che <strong>di</strong>ceva il sindaco poco fa noi prorogheremo, se ce ne sarà bisogno,<br />

decisamente la convenzione per il tempo necessario perché siamo in attesa <strong>di</strong> poter fare, ma il<br />

servizio per tutto il periodo <strong>di</strong> Umbria Jazz e comunque non lasceremo mai scoperto il servizio.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Io come al solito è per lei Presidente, si ricorda che le ho scritto una lettera dal titolo “richiesta <strong>di</strong><br />

chiarimenti per il Consiglio Comunale” in cui chiedevo chiarimenti riguardo alle posizioni dei vari<br />

Consiglieri comunali all’interno <strong>del</strong> Consiglio Comunale, una operazione <strong>di</strong> trasparenza e chiarezza.<br />

Volevo sapere quando mi risponde.<br />

1


Presidente Frizza<br />

Subito, le rispondo subito per tutti i punti. Intanto le chiarisco la questione relativa ai gruppi<br />

consiliari, poi le rispondo al resto. A pag. 7 <strong>del</strong> nostro regolamento <strong>del</strong> Consiglio Comunale<br />

“costituzione e composizione dei gruppi consiliari. Articolo 11 comma. Ciascun gruppo è costituito<br />

da almeno due consiglieri, nel caso che una lista presentata alle elezioni abbia avuto eletto un solo<br />

consigliere a questo sono riconosciute le prerogative e la rappresentanza spettanti a un gruppo<br />

consiliare”. Ciò significa che le liste che hanno eletto un solo consigliere anche se uno gli spetta il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> capogruppo e <strong>di</strong> costituire gruppo consiliare, per gli altri almeno due consiglieri.<br />

Questo è il caso <strong>del</strong> gruppo Misto, per cui io e il Cons. Roberto Mei che abbiamo costituito il gruppo<br />

Misto in base al regolamento <strong>del</strong> Consiglio Comunale.<br />

Il Cons. Oriano Ricci a tutt’oggi è in atto una <strong>di</strong>scussione aperta se il gruppo <strong>del</strong> Pd lo riconosce<br />

appartenente al proprio gruppo, poiché lui è stato eletto nella lista <strong>del</strong> Partito Democratico, oppure<br />

no. Per cui in questo momento è in una sorta <strong>di</strong> limbo ma credo che quanto prima il Cons. Oriano<br />

Ricci dovrà chiarire la sua posizione, tant’è vero che lui se partecipa ai lavori <strong>del</strong>le Commissioni<br />

consiliari partecipa in quanto u<strong>di</strong>tore. Per cui non ha i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong> capogruppo.<br />

Questa è la risposta, per gli altri gruppi credo che la questione sia chiarita in ciò che ho detto, gli<br />

altri punti appena possibile per iscritto le scrivo tutto.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Perché mancano tante cose, grazie.<br />

Consigliere Germani<br />

Una cosa molto semplice tra l’altro che mi è venuta adesso che mi è arrivato l’invito, così <strong>di</strong>amo<br />

pure notizia ai citta<strong>di</strong>ni che ci guardano, per il presepe nel pozzo lungo la Cava. Sono un po’ <strong>di</strong><br />

giorni che non ve<strong>di</strong>amo più l’assessore al turismo, al commercio e così via, poi come al solito a<br />

<strong>Orvieto</strong> girano voci strane <strong>di</strong> tutti i colori. Allora volevo una rassicurazione da parte <strong>del</strong> sindaco.<br />

Sindaco Concina<br />

Nessun problema particolare, solo problemi personali sui quali francamente gra<strong>di</strong>rei mantenere una<br />

certa privacy, ma comunque tutto apposto, Marco Sciarra sta lavorando serenamente per quello<br />

che può, mi fermo così.<br />

Presidente Frizza<br />

Cons. Ricci lei che è senza appartenenza la invito quanto prima a darci notizia <strong>del</strong>le sue scelte, ha<br />

la parola per la question time.<br />

Consigliere Ricci<br />

Grazie Presidente, intanto la ringrazio per la sua <strong>del</strong>ucidazione molto chiara e quin<strong>di</strong> stando al<br />

regolamento <strong>del</strong> Consiglio Comunale questo è, comunque quanto prima cercherò <strong>di</strong> comunicare la<br />

mia posizione. La mia question time è rivolta all’assessore al personale e riguarda la<br />

riorganizzazione e razionalizzazione <strong>del</strong>la struttura amministrativa nel senso che qualche giorno fa<br />

è uscita sui giornali web questa <strong>di</strong>scussione tra i sindacati, C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. e quant’altro.<br />

C’era un impegno <strong>del</strong>la giunta, <strong>del</strong>l’assessore durante l’estate che ci ha riferito che entro l’anno si<br />

andava a una razionalizzazione <strong>del</strong>la macchina amministrativa nel senso che ci sono dei settori <strong>del</strong><br />

comune in cui sono in una fase in cui manca <strong>del</strong> personale magari per far fronte alle esigenze dei<br />

servizi e quin<strong>di</strong> alle esigenze dei citta<strong>di</strong>ni e magari ci sono <strong>del</strong>le situazioni in cui il personale è <strong>di</strong><br />

troppo.<br />

Credo che c’è bisogno <strong>di</strong> arrivare a una ristrutturazione generale che possa tener conto <strong>del</strong>le<br />

esigenze <strong>del</strong> personale e anche <strong>del</strong>le varie problematiche <strong>del</strong>la nostra collettività.<br />

Quin<strong>di</strong> chiedo all’assessore se è possibile arrivare quanto prima a questa soluzione e soprattutto<br />

tenendo conto <strong>di</strong> tutte le maestranze e <strong>di</strong> tutte le professionalità amministrative che questo comune<br />

mette in campo.<br />

Vice Sindaco Rosmini<br />

Grazie Presidente e grazie Cons. Ricci, ci ren<strong>di</strong>amo conto tutti che il proposito <strong>di</strong> questa<br />

amministrazione <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> porre un rior<strong>di</strong>no e una riorganizzazione al settore <strong>del</strong> personale è un<br />

impegno piuttosto importante e servirà tempo per due motivi, prima <strong>di</strong> tutto per capire e un anno c’è<br />

2


voluto abbandonante per capire veramente dove erano le <strong>di</strong>fficoltà dei settori, in cui ci sono dei<br />

settori in sofferenza, qualcuno in sovrannumero ma soprattutto capire come era stata impostata la<br />

macchina organizzativa <strong>del</strong> comune.<br />

Insieme ai <strong>di</strong>rigenti, insieme alla giunta e anche con i sindacati abbiamo cercato <strong>di</strong> costruire gli<br />

strumenti per poter fare una nuova pianta organica, una nuova organizzazione <strong>del</strong> lavoro che<br />

sicuramente terrà conto <strong>del</strong>le esigenze e <strong>del</strong>le professionalità dei <strong>di</strong>pendenti ma che ha anche<br />

come primo obiettivo quello <strong>di</strong> rendere funzionale la macchina operativa <strong>del</strong> comune. Perché i<br />

nostri punti <strong>di</strong> riferimento questo lo capiscono tutti, anche i sindacati e tutti, sono i citta<strong>di</strong>ni che<br />

hanno <strong>di</strong>ritto a avere dei servizi funzionanti.<br />

Nella polemica tra sindacati e rapporti tra <strong>di</strong> loro anche se sono trascinato mio malgrado e forse per<br />

ingenuità, preferisco non entrare nel merito, quello che è importante è avere dei rapporti molto<br />

trasparenti e sereni in modo da poter lavorare insieme agli stessi obiettivi, gli strumenti con<strong>di</strong>visi<br />

con i sindacati e che sono quelli che permettono la riorganizzazione <strong>del</strong>la macchina comunale sono<br />

stati con<strong>di</strong>visi, si basano tutti sui criteri che si basano sulla mobilità interna e esterna, sui criteri per<br />

le posizioni organizzative, i criteri anche per le nomine, la creazione anche <strong>di</strong> funzioni interme<strong>di</strong>e <strong>di</strong><br />

particolare responsabilità. Attraverso tutti questi elementi <strong>del</strong> puzzle stiamo ricostruendo tutto.<br />

Siamo a un buon punto, è stato per correttezza istituzionale dato che si è formata una nuova<br />

maggioranza tra virgolette, abbiamo voluto coinvolgere anche altri soggetti politici che potessero<br />

con<strong>di</strong>videre anche gli orientamenti <strong>di</strong> questo nostro lavoro, che praticamente è quasi a termine e<br />

credo che abbiamo con<strong>di</strong>viso le linee principali. Dunque adesso si tratta <strong>del</strong>le ultime rifiniture, ma è<br />

interesse nostro anche come Amministrazione comunale ma anche <strong>del</strong>la citta<strong>di</strong>nanza poter<br />

proporre un apparato amministrativo molto funzionante. Ti ringrazio consigliere.<br />

Consigliere Sborra<br />

Siccome per tanti anni ho fatto il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse associazioni sportive un gruppo <strong>di</strong> sportivi e<br />

un’associazione che è il Rugby <strong>Orvieto</strong>, il suo Presidente mi ha mandato una lettera <strong>di</strong>cendo che<br />

non è più <strong>di</strong>sponibile il campo De Martino e che devono andare a giocare le partite <strong>di</strong> campionato a<br />

Civitella <strong>del</strong> Lago. E in più chiedono siccome hanno dei gruppi giovanili da 8 fino a 15 anni, il<br />

campo De Martino non si presta per fare attività per questi giovani data la struttura un po’ fatiscente<br />

<strong>del</strong> prato.<br />

Vorrei sapere per l’imme<strong>di</strong>ato qual è la soluzione che trova l’amministrazione per garantire a questi<br />

ragazzi che non dovranno andare a giocare a Civitella <strong>del</strong> Lago e per il futuro se ci sarà una<br />

struttura adatta per far svolgere l’attività a questo gruppo <strong>di</strong> giovani. Grazie<br />

Assessore Tardani<br />

Conosco le preoccupazioni <strong>del</strong>l’associazione <strong>di</strong> rugby e comunque posso confermare che le attività<br />

<strong>di</strong> mattino sono riprese regolarmente, quin<strong>di</strong> per questo momento possono tranquillamente<br />

continuare a giocare e a svolgere le loro attività presso il De Martino. Chiaramente sappiamo che il<br />

De Martino sarà concluso il contratto <strong>di</strong> affitto con la Veralli Cortese, con cui però abbiamo un<br />

accordo e avremo la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> quel campo fino a quando il terzo campo <strong>di</strong> calcio in terra<br />

battuta che abbiamo già iniziato presso il Luigi Muzzi sarà completato. Per il lavoro ci vorrà un anno<br />

e mezzo circa e quin<strong>di</strong> per i prossimi perio<strong>di</strong> utilizzeremo ancora il De Martino, quando sarà pronto<br />

il terzo campo il rugby potrà tranquillamente svolgere le proprie attività presso il Muzzi.<br />

Consigliere Olimpieri<br />

Il <strong>20</strong> ottobre, anzi qualche settimana dopo se non sbaglio, la question time riguarda i gruppi<br />

consiliari come <strong>di</strong>cevamo prima, a parte il fatto che Ricci sta nel limbo e sarebbe doveroso fare in<br />

modo che lo stesso entri nel gruppo Misto fino a che non c’è scelta <strong>di</strong>versa, perché oggi Ricci<br />

secondo me credo che non avendo nessun tipo <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> appartenenza deve <strong>di</strong> fatto far parte<br />

<strong>del</strong> gruppo Misto. Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo perché così <strong>di</strong>ce il regolamento, mica peraltro, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

questo qualche settimana fa in questa aula in maniera ufficiale e in presa <strong>di</strong>retta il capogruppo <strong>del</strong><br />

Pd ha rimesso le proprie <strong>di</strong>missioni da capogruppo, Giuseppe Germani.<br />

Chiedevo al Presidente visto che l’articolo 11 recita che “i singoli gruppi debbono comunicare per<br />

iscritto al Presidente il nome <strong>del</strong> capogruppo entro il giorno precedente la prima riunione <strong>del</strong><br />

consiglio neoeletto” quin<strong>di</strong> ovviamente questo si rifà a un anno e mezzo fa quando ci siamo<br />

inse<strong>di</strong>ati, però allo stesso modo nei capoversi successivi si chiede ai gruppi consiliari <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care il<br />

3


nome <strong>del</strong> capogruppo 24 ore prima, laddove ci fossero <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche all’interno <strong>del</strong> gruppo<br />

medesimo.<br />

La domanda è semplice Presidente: lei ha ricevuto richiesta da parte <strong>del</strong> gruppo <strong>del</strong> Pd che il<br />

capogruppo è la Mortini, la Belcapo, Moscetti, forse anche Germani non so, perché altrimenti il<br />

capogruppo da come <strong>di</strong>ce il regolamento è il consigliere anziano e il consigliere anziano è il Cons.<br />

Germani. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> fatto lei Germani è ancora capogruppo, è anziano perché ha preso più<br />

preferenze <strong>di</strong> tutti all’interno <strong>del</strong>la lista.<br />

Quin<strong>di</strong> Germani lei, adesso sentiremo anche quello che <strong>di</strong>ce il Presidente Frizza, però <strong>di</strong> fatto<br />

Germani più puoi fare tranquillamente le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto a nome <strong>del</strong> gruppo consiliare <strong>del</strong><br />

Partito Democratico, <strong>di</strong>co bene Gialletti?<br />

Presidente Frizza<br />

Rispondo alla question time <strong>del</strong> Cons. Olimpieri, ovviamente rispetto all’opportunità <strong>di</strong> un<br />

consigliere che non appartiene a nessun gruppo qualora si è costituito il gruppo Misto dovrebbe<br />

iscriversi a quel gruppo questo è ovvio, perché fino a quando il gruppo Misto non c’era uno può in<br />

qualche modo rimanere nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> consigliere che non è iscritto a nessun gruppo, una<br />

volta che si è formato il gruppo Misto ovviamente questa cosa è ovvia, è quasi doverosa.<br />

Perché ho detto prima invitando il Cons. Ricci a <strong>di</strong>rci… perché è in atto una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione,<br />

non era mia intenzione forzare i tempi, ho detto in separata sede guarda che ora il Consiglio<br />

Comunale <strong>di</strong> oggi e il Consiglio Comunale prossimo <strong>del</strong> 27 <strong><strong>di</strong>cembre</strong> come deciso in Conferenza<br />

dei Capigruppo, tolleriamo. Dal 1 gennaio o te mi comunichi a quale gruppo ti iscrivi o d’ufficio ti<br />

iscrivo al gruppo Misto, questo l’ho detto in separata sede al consigliere.<br />

Rispetto alla domanda chi è il capogruppo <strong>del</strong> Pd ho ricevuto una lettera da parte <strong>del</strong> gruppo che mi<br />

ha in<strong>di</strong>cato nel Cons. Mariani il facente funzioni, non il capogruppo ma il facente funzioni. Allora<br />

anche qui ho detto al Cons. Mariani <strong>di</strong> risolvere la questione perché non esiste il facente funzione o<br />

il supplente, tanto per intenderci, esiste il signor capogruppo. Per cui anche qui ho invitato il Cons.<br />

Mariani a darmi formale risposta.<br />

Per questi motivi non ho forzato però credo che come ho già detto possiamo tollerare per oggi,<br />

forse per il consiglio prossimo ma <strong>di</strong> sicuro anno nuovo vita nuova, per cui dopo<strong>di</strong>ché non c’è più<br />

tempo per le <strong>di</strong>scussioni e ognuno si assume le sue responsabilità.<br />

COMUNICAZIONI<br />

Assessore Zazzaretta<br />

A nome <strong>del</strong> sindaco e mio, dato che mi spetta come assessorato, vorremmo aggiornare lo stato<br />

<strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>la complanare a tutti i consiglieri e a tutta la citta<strong>di</strong>nanza, vi comunichiamo che oggi è<br />

stato depositato al protocollo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> il progetto esecutivo <strong>del</strong>l’opera. Come vedete<br />

passo passo an<strong>di</strong>amo avanti e conseguentemente non appena avremo altre notizie buone ve le<br />

faremo sapere. Questo è un fatto importante, i tempi e i termini sono stati rispettati e forse abbiamo<br />

guadagnano qualche giorno rispetto ai tempi <strong>del</strong> bando, per cui tutti quanti si sta a lavorare per<br />

accelerare al massimo questa opera, la realizzazione <strong>di</strong> questa opera così importante per la città <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong>.<br />

Sindaco Concina<br />

Come ho detto ieri sera in un altro consesso a questa buona notizia che ha appena annunciato<br />

l’Ass. Zazzaretta si aggiunge anche l’altra che è l’inaugurazione <strong>del</strong> parcheggio <strong>di</strong> via Roma e a<br />

pochi giorni, superando tutte le <strong>di</strong>fficoltà che ci sono state. Quello che volevo però raccomandare a<br />

voi come rappresentanti eletti dalla citta<strong>di</strong>nanza è una sorveglianza e una comunicazione in tutti gli<br />

ambienti possibili contro questo stramaledetto vandalismo, perché abbiamo fatto 2 – 3 giorni fa un<br />

sopralluogo e fa venire male al cuore, a piangere veramente vedere che arriva qualcuno, qualche<br />

imbecille - perché altrimenti non si può definire! – che scrive sul muro, rompe le cassette con le<br />

cose <strong>di</strong> sicurezza, insomma è una roba che ti fa veramente che se uno lo trova passa qualche<br />

guaio.<br />

Al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la buonissima notizia che finalmente tutto l’iter dei collau<strong>di</strong> si sta concludendo, prego tutti<br />

voi come citta<strong>di</strong>ni, come padri <strong>di</strong> famiglia o figli <strong>di</strong> famiglia <strong>di</strong> fare in maniera che questo fenomeno<br />

venga circoscritto e possibilmente sconfitto. Vi ringrazio.<br />

4


(Sopraggiunge il Consigliere Turreni - I presenti, compreso il Sindaco, sono n. 15)<br />

1° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Interrogazione presentata dalla Consigliera Belcapo in<br />

merito all’attuazione <strong>del</strong>le linee programmatiche – “Qualità <strong>del</strong>la vita”.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Sindaco, siamo alla puntata numero 2 <strong>del</strong> suo programma e in questo caso il titolo è “qualità <strong>del</strong>la<br />

vita” e l’ha <strong>di</strong>viso in sottogruppi e la prima parte riguarda poi un argomento che tratteremo dopo in<br />

maniera penso anche energetica per stare in tema. Si parla <strong>di</strong> energia e ambiente che le considera<br />

sempre prioritarie nelle sue strategie.<br />

Per quanto riguarda l’energia fa un resoconto <strong>di</strong> quella che è stata per noi la questione <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>scarica e però a un certo punto fa una proposta politica che è quella <strong>di</strong> inserire una figura <strong>di</strong><br />

professionalità come quella <strong>del</strong>l’energy manager in modo che dalla funzione che aveva<br />

semplicemente la <strong>di</strong>scarica abbia una funzione che produca effetti tangibili per il nostro comune.<br />

Per quanto riguarda invece l’ambiente qui giustamente lo riporta in maniera più ampia perché lei si<br />

ripromette durante il suo mandato <strong>di</strong> salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio ambientale,<br />

attraverso <strong>del</strong>le politiche mirate e precise. Parla giustamente assolutamente nell’attivazione e nel<br />

procedere e nel credere nelle fonti rinnovabili e <strong>di</strong> risparmio energetico, tra cui quello <strong>di</strong> installare<br />

nei nostri e<strong>di</strong>fici comunali, perlomeno quelli scolastici che penso sia in termini anche culturali <strong>di</strong><br />

mettere i pannelli fotovoltaici, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare il nostro regolamento e<strong>di</strong>lizio e cioè dare agevolazione a<br />

chi costruisce secondo interventi <strong>del</strong>la bioe<strong>di</strong>lizia. Monitorare le aree estrattive, elaborare piani <strong>di</strong><br />

gestione con altri comuni, istituire un protocollo <strong>di</strong> intesa tra il comune e con insieme il Ministero<br />

<strong>del</strong>le politiche ambientali e introdurre con forza imme<strong>di</strong>ata la raccolta <strong>di</strong>fferenziata, non solo per il<br />

centro storico ma <strong>di</strong> darla a tutti i quartieri <strong>del</strong> territorio. E infine molto interessante i materiali quelli<br />

che in qualche modo ingombranti che possono essere oggetto <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> riuso, <strong>di</strong> trovare oltre<br />

a un posto <strong>di</strong> raccolta ma soprattutto una trasformazione.<br />

Chiedo quin<strong>di</strong> come sono adesso i punti pre<strong>di</strong>sposti.<br />

Sindaco Concina<br />

Grazie a lei consigliera in quanto davvero lei è sempre puntuale, brava e mi fermo qui! L’ho fatta io<br />

ma lei la legge con attenzione e quello che voglio <strong>di</strong>re è che non soltanto mi riprometto <strong>di</strong> portare<br />

avanti le voci che lei ha appena elencato nell’attento esame <strong>del</strong> mio documento, ma che lo stiamo<br />

facendo nei settori che lei ha elencato. Oggi avremmo modo <strong>di</strong> parlare con attenzione e con<br />

propositività <strong>di</strong> alcuni argomenti che riguardano soprattutto rifiuti, parola che uso sempre meno<br />

volentieri ma che sono <strong>di</strong> fatto il problema che ci sta attanagliando con calma e possibilmente<br />

mantenendo la mente sgombra da ideologie o preconcetti.<br />

Quin<strong>di</strong> dopo avremmo occasione <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re questo argomento però quello che le voglio <strong>di</strong>re è<br />

che per esempio proprio stamattina abbiamo avuto una riunione sul fotovoltaico sul quale le idee<br />

sono chiare per quanto riguarda piccole iniziative su particolari e<strong>di</strong>fici, ma sul quale vorremmo<br />

davvero dopo le vicende <strong>del</strong>l’estate avere le idee chiare anche per uno sfruttamento più corposo<br />

<strong>del</strong>la possibilità che questo fotovoltaico dà.<br />

In ogni caso sono pronti già due progetti, uno per le scuole <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> scalo e per Ciconia per<br />

l’importo <strong>di</strong> 250 mila Euro che non è stato possibile finanziare nel <strong>20</strong>10 e che confi<strong>di</strong>amo, se<br />

qualche buona notizia continua a arrivare ai nostri telefoni e alle nostre poste elettroniche, <strong>di</strong> poterlo<br />

fare quest’anno. Inoltre stiamo facendo uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per gli impianti sportivi Luigi Muzzi,<br />

che anche quello potrà darci una rifiatata.<br />

L’energy manager c’è , credo sia l’ing. Roberto Sacco che è regolarmente iscritto all’albo non so<br />

come si chiama degli energy manager e quin<strong>di</strong> una figura professionalmente che conoscete tutti,<br />

alta, affidabile, responsabile, seria, serena e quin<strong>di</strong> in questo settore spero <strong>di</strong> poter essere ancora<br />

più esaustivo nei prossimi giorni.<br />

Delle fonti rinnovabili ho già detto, il protocollo <strong>di</strong> comunicazione con il Ministero è una richiesta <strong>di</strong><br />

farlo che ho già fatto partire tempo ad<strong>di</strong>etro, lei conosce però i tempi <strong>del</strong>la burocrazia che<br />

francamente sono ancora geologici, la raccolta <strong>di</strong>fferenziata se vuole poi l’Ass. Tardani sarà più<br />

esplicito, lei sa che partirà il 1 gennaio per la Rupe. Quello che noi vogliamo a tutti i costi e che<br />

5


stiamo propugnando con forza quasi <strong>di</strong>sperata è che questo si estenda non solo alle nostre frazioni<br />

ma anche possibilmente a un territorio più vasto.<br />

Lei sa che esiste infine la stazione ecologica a <strong>di</strong>sposizione, lo faremo sapere meglio perché tutto<br />

sommato ogni tanto vedere qualche materasso quando uno fa la strada <strong>di</strong> Camorena dà un po’<br />

fasti<strong>di</strong>o.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Prima <strong>di</strong> tutto la voglio ringraziare per l’impegno mentre l’altra volta per il bilancio alcune cose erano<br />

successe ***come voglio ringraziare l’assessore competente che si sta <strong>di</strong>mostrando sempre molto<br />

attento alle questioni relative all’ambiente e all’energia per quanto riguarda le sue competenze.<br />

Non me ne voglia, non mi posso <strong>di</strong>chiarare sod<strong>di</strong>sfatta perché come ha detto lei tra un po’ ci sarà<br />

una <strong>di</strong>scussione importante e quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>chiaro parzialmente sod<strong>di</strong>sfatta che sento quello che<br />

succede dopo, va bene? Grazie<br />

2° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Interpellanza presentata dalla Consigliera Belcapo in<br />

merito alle iniziative <strong>del</strong> Consiglio provinciale <strong>di</strong> Terni sull’utilizzo <strong>del</strong>la ex Caserma Piave.<br />

(Sopraggiungono i Consiglieri Meffi, Stopponi, Ranchino - I presenti, compreso il Sindaco, sono n.<br />

18)<br />

Consigliera Belcapo<br />

Mi scusi ma ritorno lì perché penso che noi abbiamo due cose importanti, una è la <strong>di</strong>scarica e l’altra<br />

indubbiamente è la caserma Piave, questi sono i due gran<strong>di</strong> nostri motivi <strong>di</strong> incontro – scontro.<br />

Qualche tempo fa sui giornali sia on line che cartacei è comparsa una notizia molto importante,<br />

iniziative che vengono dal nostro Consiglio provinciale <strong>di</strong> Terni dove ci sono stati una serie <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni<br />

<strong>del</strong> giorno, uno sollevato da due consiglieri che si chiamano Cerquaglia e D’Antonio che<br />

sinceramente non so <strong>di</strong> che parte politica sono, in cui sollevavano la questione <strong>del</strong>l’utilizzo, tutti e<br />

due riguardavano l’utilizzo parziale <strong>del</strong>la nostra caserma Piave. Uno per la realizzazione <strong>di</strong> un polo<br />

scolastico sul quanto costa l’affitto <strong>del</strong>l’istituto d’arte, ma insomma va bene il loro bilancio ma è<br />

importante anche il nostro.<br />

L’altro in un secondo caso fatto dalla protezione civile pre<strong>di</strong>sposto nella Terza commissione, per la<br />

costituzione <strong>di</strong> un magazzino per i materiali penso usati per la missione in Abruzzo.<br />

Come le ho detto specificamente nell’interpellanza da me pre<strong>di</strong>sposta le chiedevo, siccome credo<br />

che queste due cose si presentano in maniera frammentaria rispetto a una soluzione organica<br />

<strong>del</strong>l’ex caserma Piave e in qualche maniera contribuiscono a alimentare una confusione sulle<br />

strategie necessarie per la sua valorizzazione, chiedevo quale era il punto <strong>di</strong> vista<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale.<br />

Sindaco Concina<br />

Poche parole per passare poi su qualche dettaglio la parola all’Ass. Zazzaretta… ma se vuole<br />

posso essere esaustivo come <strong>di</strong>co per la seconda volta. C’è una premessa, che <strong>di</strong> tutti gli<br />

argomenti che sono all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno oggi qui, ieri e lo saranno ogni tanto si alza qualche<br />

benpensante, qualche Pierino che ci in<strong>di</strong>ca la via da seguire avendo, come <strong>di</strong>ce un mio amico, un<br />

Bignami lì vicino <strong>di</strong> finanza, <strong>di</strong> urbanistica e copia il Bignami e ci <strong>di</strong>ce come si deve fare! E spero<br />

che questa tendenza sparisca un po’ alla volta non perché vogliamo lavorare in silenzio soltanto e<br />

da soli, ma perché francamente i problemi ce li stiamo ciucciando, usando una espressione un po’<br />

volgare, e francamente uno che viene da non so i nomi che ha detto lei prima, a insegnarci quello<br />

che dobbiamo fare mi sembra un po’ esagerato.<br />

Utilizzo parziale. L’utilizzo parziale è una favola che hanno scritto da qualche parte che qualcuno ha<br />

trovato giusto tirare fuori, ma come lei sa la nostra intenzione proclamata più volte anche nel<br />

famoso tavolo <strong>di</strong> lavoro, la destinazione finale <strong>del</strong>la caserma Piave certamente non <strong>di</strong>penderà né<br />

da me né da Barberani, da Zazzaretta né da lei, ma da un tavolo <strong>di</strong> lavoro che terrà conto degli<br />

stu<strong>di</strong> fatti, <strong>di</strong> quelli che stiamo facendo e soprattutto <strong>di</strong> quello che ci viene proposto in questo<br />

periodo.<br />

Guar<strong>di</strong> mi butto oggi, una buona notizia è finalmente un progetto che ricalca esattamente quello<br />

che mesi fa sognavo <strong>di</strong> proporre a certe fondazioni internazionali, si sta muovendo in maniera seria,<br />

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coerente etc., non ne ho ancora parlato in una riunione oceanica perché la prudenza su queste<br />

cose è… no ma lo <strong>di</strong>co perché effettivamente ci sono anche <strong>del</strong>le proposte serie. Ci sono <strong>del</strong>le<br />

proposte <strong>di</strong> persone che hanno migliaia <strong>di</strong> idee ma <strong>di</strong>etro non hanno nessuno, oppure <strong>del</strong>le persone<br />

che hanno <strong>del</strong>le idee stravaganti, tutte rispettabili però queste cose le vorrò, se permettete,<br />

<strong>di</strong>scuterne con tutti voi in un tavolo <strong>di</strong> lavoro, davvero un tavolo <strong>di</strong> lavoro parola abusata ma questa<br />

volta un tavolo <strong>di</strong> lavoro che abbia un responsabile, un project manager che faccia da catalizzatore<br />

<strong>di</strong> tutto quello che sta succedendo e che porti questo manufatto a una vita assolutamente coerente<br />

con le nostre politiche, con le politiche <strong>del</strong>la città, non con le nostre.<br />

Il polo scolastico. Bellissimo, idea stra<strong>or<strong>di</strong>naria</strong>, il polo scolastico però se noi non ricaviamo red<strong>di</strong>to<br />

da una utilizzazione <strong>del</strong>la caserma Piave ***le scuole e poi chiu<strong>di</strong>amo il comune dopo due giorni, la<br />

speranza è che arrivi da qualche parte in fretta e bene abbiamo qualche settimana, qualche mese<br />

<strong>di</strong> respiro, una proposta che faccia senso e che ci consenta, uno l’utilizzazione <strong>del</strong>la caserma Piave<br />

come Dio comanda e due anche <strong>di</strong> mettere un po’ <strong>di</strong> rimpannucciare le nostre casse mettendo a<br />

posto soprattutto i debiti strutturali.<br />

Magazzino dei materiali e tutte queste cose, sono iniziative straor<strong>di</strong>narie però preferirei aspettare e<br />

comunicarvi in tempo reale il momento in cui avremo da <strong>di</strong>re <strong>del</strong>le cose concrete che facciano<br />

senso e che siano supportate non soltanto da buone idee ma anche da altrettanto buone rapporti<br />

finanziari con qualcuno. Questa è la situazione. Se Zazzaretta vuole aggiungere qualcosa non so.<br />

Assessore Zazzaretta<br />

Solo nella seconda parte <strong>del</strong>la domanda perché è stato molto esauriente il sindaco per quanto<br />

riguarda la caserma Piave, nella parte che riguarda la protezione civile. Oggi la protezione civile<br />

occupa uno spazio alla caserma Piave, ci stiamo adoperando per far sì che possa avere una sede<br />

importante per essere un polo locale <strong>di</strong> pronto intervento e stiamo lavorando con i vari enti per<br />

poter, avremmo già in<strong>di</strong>viduato anche il luogo e il posto.<br />

Sindaco Concina<br />

Lo <strong>di</strong>co sinceramente, a me l’utilizzo parziale perché per adesso è quasi un abuso perché molti<br />

locali sono pieni qua e là <strong>di</strong> persone alle quali certamente adesso abbiamo fatto semplicemente<br />

una cortesia, non vorrei abusare <strong>di</strong> questa tendenza perché il momento auspicabile che qualcuno<br />

vorrà prendere in carico questo immobile non vorrei che passassimo due anni poi a chiedere a<br />

quelli a cui abbiamo fatto un favore ricoverandoli <strong>di</strong> togliere le tende perché sarà necessario farlo.<br />

Quin<strong>di</strong> attenzione con l’utilizzo parziale, assolutamente improprio, se non per coprire e tamponare<br />

situazioni contingenti.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Prima <strong>di</strong> tutto ringrazio sia il sindaco che l’assessore per le risposte sia esaurienti che esaustive,<br />

sono assolutamente d’accordo <strong>del</strong>le risposte e quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>chiaro pienamente sod<strong>di</strong>sfatta perché<br />

l’intento nostro ma penso <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong> tutti i consiglieri, sia minoranza e maggioranza, credo<br />

che tutto ciò che riguarda alcune problematiche sia <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> nostro comune e noi<br />

auspichiamo che, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> tavolo che lei cerca <strong>di</strong> mettere su che noi con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo, che le<br />

decisioni comunque passino assolutamente in Consiglio Comunale.<br />

Comunque mi <strong>di</strong>chiaro sod<strong>di</strong>sfatta.<br />

3° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Interrogazione presentata dal Consigliere Moscetti<br />

all’entità <strong>del</strong> debito e al pagamento dei cre<strong>di</strong>tori.<br />

Consigliere Moscetti<br />

Do lettura <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>l’interrogazione:<br />

“Premesso che la crisi finanziaria, ormai in corso da più <strong>di</strong> due anni, mette in ginocchio il sistema<br />

produttivo locale come evidenziato anche dall’au<strong>di</strong>zione in Terza Commissione consiliare con le<br />

organizzazioni sindacali;<br />

Premesso che gli enti locali, in particolar modo i comuni, sono attori importanti <strong>del</strong> sistema<br />

produttivo locale;<br />

Considerato che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ha rapporti contrattuali con molte imprese <strong>del</strong> nostro territorio<br />

e non solo;<br />

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Considerato che il protocollo <strong>di</strong> intesa tra Regione Umbria – Abi Umbria – Anci Umbria – Upi<br />

Umbria - Gepafin spa siglato lo scorso 28 settembre, mette in risalto che gli enti locali rappresentati<br />

da Anci e Upi Umbria intendono, nell’ambito <strong>del</strong>le proprie competenze, promuovere processi<br />

virtuosi con gli strumenti che l’or<strong>di</strong>namento mette a loro <strong>di</strong>sposizione, finalizzati a sostenere il<br />

sistema produttivo nell’attuale periodo <strong>di</strong> crisi finanziaria e economica, nonché attivare modalità <strong>di</strong><br />

collaborazione con il sistema cre<strong>di</strong>tizio atto anche a facilitare gli amministratori locali nello<br />

svolgimento dei propri compiti istituzionali. I ritar<strong>di</strong> <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione verso le imprese<br />

cre<strong>di</strong>trici costituiscono uno dei fattori <strong>del</strong>la mancanza <strong>del</strong>la liqui<strong>di</strong>tà che affligge le imprese;<br />

Visto l’articolo 2 “Misure atte a contrastare i ritar<strong>di</strong> <strong>del</strong> pagamento <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione”<br />

<strong>del</strong> protocollo <strong>di</strong> intesa prima descritto, al fine <strong>di</strong> favorire l’attuazione <strong>di</strong> quanto previsto dalla<br />

normativa vigente per rispettare i vincoli <strong>del</strong> patto <strong>di</strong> stabilità, i soggetti firmatari si impegnano a<br />

certificare i propri debiti esistenti e scaduti verso le imprese cre<strong>di</strong>trici entro i termini e secondo le<br />

modalità previste dalla normativa citata. Tale certificazione renderà i criteri vantanti verso le<br />

pubbliche amministrazioni certi, liqui<strong>di</strong> e esigibili, agevolando lo smobilizzo degli stessi grazie al<br />

sistema bancario e finanziario.<br />

Le banche che aderiscono al presente accordo si impegnano a valutare, <strong>di</strong>etro esibizione <strong>del</strong>la<br />

certificazione rilasciata dall’ente pubblico territoriale ai sensi <strong>del</strong> successivo articolo 3, la<br />

concessione alle imprese cre<strong>di</strong>trici <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione le linee <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to alle migliori<br />

con<strong>di</strong>zioni liberamente pattuite tra le parti. Tutti i soggetti sottoscrittori assicurano inoltre il proprio<br />

impegno a promuovere la conoscenza <strong>di</strong> questa misura nei confronti <strong>del</strong>le imprese;<br />

Visto l’articolo 3 “anticipazione dei cre<strong>di</strong>ti” i soggetti firmatari intendono promuovere forme <strong>di</strong><br />

supporto all’accesso al cre<strong>di</strong>to a favore <strong>del</strong>le imprese fornitrici <strong>di</strong> beni e servizi a favore <strong>del</strong>la<br />

Pubblica Amministrazione, me<strong>di</strong>ante la facilitazione <strong>del</strong>lo smobilizzo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti rappresentati da<br />

fatture, certe, liquide ed esigibili dalla Pubblica Amministrazione debitrice, ovvero forme <strong>di</strong><br />

anticipazione finanziaria a fronte <strong>di</strong> contratti stipulati con la Pubblica Amministrazione.<br />

L’ente pubblico territoriale, a fronte <strong>del</strong>le richieste <strong>di</strong> pagamento dei propri cre<strong>di</strong>tori, verificata la<br />

sussistenza e l’esigibilità <strong>del</strong> cre<strong>di</strong>to nonché l’esistenza <strong>del</strong> relativo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> liquidazione<br />

da parte <strong>del</strong>l’ufficio competente, ne riepiloga gli elementi in apposita certificazione, la certificazione<br />

dovrà contenere anche il termine entro il quale l’ente pubblico territoriale provvederà al pagamento<br />

<strong>del</strong> cre<strong>di</strong>to. La fattispecie relativa all’anticipazione finanziaria a fronte <strong>di</strong> contratti <strong>di</strong> cui al presente<br />

articolo può essere ulteriormente facilitata me<strong>di</strong>ante la commissione <strong>di</strong> specifica garanzia a prima<br />

richiesta da parte <strong>del</strong>la finanziaria regionale Gepafin spa.<br />

Si chiede perciò alla Giunta<br />

Qual è allo stato attuale il pagamento dei cre<strong>di</strong>tori, l’entità globale <strong>del</strong> debito <strong>del</strong>l’ente verso i<br />

cre<strong>di</strong>tori, se gli facili sono in grado <strong>di</strong> fornire l’elenco dei cre<strong>di</strong>tori liquidati e quelli ancora da<br />

liquidare con i relativi importi, se il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ha intrapreso percorsi per un accordo con la<br />

banca tesoriere come evidenziato dal protocollo <strong>di</strong> intesa descritto in premessa e allegato<br />

comunque all’interrogazione”. Grazie.<br />

Sindaco Concina<br />

Grazie <strong>di</strong> questa corposa interrogazione, come lei sa la parte finanziaria <strong>di</strong> questo comune è una<br />

continua corsa contro il tempo e questo grido che è partita il 28 settembre verso i nostri uffici<br />

sicuramente è un apprezzabile tentativo <strong>di</strong> fare chiarezza, <strong>di</strong> dare una mano ma certo <strong>di</strong> non<br />

risolvere i problemi esistenti. Quin<strong>di</strong> noi per quanto riguarda lo stato dei pagamenti ai cre<strong>di</strong>tori<br />

posso <strong>di</strong>rle che, come le è noto, l’anno scorso siamo riusciti a pagare una bella fetta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>tori<br />

grazie, grazie, con lo strumento <strong>del</strong>l’uscita dal patto <strong>di</strong> stabilità, quest’anno stiamo cercando <strong>di</strong> fare<br />

lo stesso e <strong>di</strong> accontentare doverosamente alcuni cre<strong>di</strong>tori in lista d’attesa da tempo, senza uscire<br />

da questo benedetto patto <strong>di</strong> stabilità. E gli uffici sono assolutamente impegnati in questo tentativo<br />

e quin<strong>di</strong> lo stato attuale è uno stato <strong>di</strong> sofferenza ma, come <strong>di</strong>re sotto controllo è esagerato <strong>di</strong>re ma<br />

insomma che ha <strong>del</strong>le prospettive <strong>di</strong> soluzione.<br />

L’entità globale <strong>del</strong> debito <strong>del</strong>l’ente verso i cre<strong>di</strong>tori, questo mi consentirà <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che è<br />

semplicemente più o meno pari all’entità <strong>del</strong>le alienazioni che abbiamo in mente e che sono in<br />

programma e che non le ricordo per non annoiarla tipo il bar Centrale, il San Francesco etc..<br />

Gli uffici sarebbero in grado <strong>di</strong> fornire l’elenco dei cre<strong>di</strong>tori liquidati e quelli ancora da liquidare, ma<br />

qui non mi piacerebbe fare <strong>del</strong>le liste <strong>di</strong> proscrizione numero 1, numero 2 e numero 3, lei ha<br />

certamente come consigliere la possibilità e il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vedere queste liste, ma insomma non le<br />

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enderei <strong>di</strong> pubblico dominio perché mi sembra che aumenterebbero soltanto la confusione tra<br />

questi poverini, poverini in senso buono, che hanno da tempo questi cre<strong>di</strong>ti e che aspettano che il<br />

comune riesca a fare un po’ <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne in tutto questo marasma e che cominci a pagare come ha già<br />

fatto l’anno scorso.<br />

Infine per quanto riguarda la banca tesoriera abbiamo prolungato <strong>di</strong> 3 mesi la convenzione con la<br />

Cassa <strong>di</strong> risparmio, alla fine dei tre mesi se sbaglio qualcuno mi corregga partirà il bando costruito<br />

per i tre anni <strong>di</strong> tesoreria dei quali il comune ha assolutamente bisogno e che è importante chiudere<br />

al più presto. La convenzione descritta è una cosa che stiamo portando avanti non solo con la<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio, nostro tesoriere attuale, ma anche con altre banche <strong>del</strong> territorio, quin<strong>di</strong> stiamo<br />

andando avanti e speriamo <strong>di</strong> avere le firme al più presto per rendere anche qua la triangolazione<br />

comune-banche-cre<strong>di</strong>tori un po’ più agevole. La ringrazio.<br />

Consigliere Moscetti<br />

Sono sod<strong>di</strong>sfatto anche perché se si procede per esempio sulla scorta <strong>del</strong> protocollo <strong>di</strong> intesa il<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> patto <strong>di</strong> stabilità non c’entra niente, con<strong>di</strong>vido il fatto che avete intrapreso un percorso<br />

con la Cassa <strong>di</strong> Risparmio e con altre banche sulla cosa, il certificare dei debiti <strong>del</strong>le cose agevola<br />

più che mai le imprese verso le banche per creare la possibilità <strong>di</strong> avere dei finanziamenti o la<br />

copertura se non altro dei costi maggiori. Grazie.<br />

Quin<strong>di</strong> mi ritengo insod<strong>di</strong>sfatto.<br />

(Sopraggiunge il Consigliere Pizzo - I presenti, compreso il Sindaco, sono n. 19)<br />

4° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Interrogazione presentata dalla Consigliera Mortini in<br />

merito al protocollo d’intesa tra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> e il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Roma.<br />

Consigliera Mortini<br />

Il 15 febbraio <strong>20</strong>10 questo Consiglio Comunale ha votato all’unanimità e ha approvato quin<strong>di</strong> il<br />

protocollo <strong>di</strong> intesa tra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Roma e il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, il 23 luglio <strong>20</strong>10 in concomitanza<br />

con il convegno dei circoli <strong>del</strong>la fondazione Nuova Italia svoltosi qui a <strong>Orvieto</strong> <strong>di</strong> cui Alemanno è<br />

Presidente, il protocollo è stato firmato dai sindaci <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> e <strong>di</strong> Roma.<br />

Il comma 2 <strong>del</strong>l’articolo 2 <strong>del</strong> protocollo con Roma <strong>di</strong>ce che per arrivare all’attuazione degli obiettivi<br />

previsti all’interno <strong>del</strong> protocollo stesso veniva istituito un comitato <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento generale<br />

composto da quattro membri, due nominati dal Sindaco <strong>di</strong> Roma e due dal Consiglio Comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong>, che il comitato <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra i vari compiti aveva anche quello <strong>di</strong> ideazione e<br />

pianificazione <strong>del</strong>le iniziative, definizioni <strong>del</strong>le modalità operative per la realizzazione degli interventi<br />

programmati, in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le eventuali criticità e proposizioni <strong>del</strong>le possibili soluzioni operative,<br />

monitoraggio e verifica dei risultati, in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ulteriori ambiti <strong>di</strong> interventi collaborativi.<br />

Volevo chiedere al sindaco quali sono i tempi ancora per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> questo comitato.<br />

Sindaco Concina<br />

Grazie a lei consigliera e vice Presidente, lei ha giustamente ricordato le date <strong>di</strong> questo protocollo<br />

che in un primo tempo fu così non proprio gra<strong>di</strong>to a tutta l’assemblea, ma che poi ha avuto una sua<br />

vita e ha tuttora una sua vita che speriamo positiva e fruttuosa. Lei ha parlato <strong>di</strong> luglio, certamente<br />

sono successe <strong>del</strong>le cose, le ricordo che a Camp David 10 – <strong>20</strong> anni fa furono firmati degli accor<strong>di</strong><br />

tra israeliani e palestinesi e ancora stiamo lì a vedere come finisce la storia, mi passi questa piccola<br />

battutina!<br />

Però per una volta siamo noi che siamo in attivo rispetto a Roma, lo siamo stati per la grande<br />

confusione che regnava nelle strutture organizzative <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Roma e che adesso si è<br />

finalmente conclusa, tant’è vero che abbiamo recentemente visto il capo <strong>di</strong> gabinetto nuovo che si<br />

chiama Maurizio Basile, con il quale ho sventolato il protocollo e con il quale stiamo finalmente<br />

cominciando a ragionare anche negli articoli e negli adempimenti che lei ha giustamente elencato.<br />

Neanche farlo apposta Basile è appena stato nominato amministratore <strong>del</strong>egato o Presidente<br />

<strong>del</strong>l’Atac e quin<strong>di</strong> mentre stavo parlando con lui, continuiamo a parlare con lui ma il suo vice Nar<strong>di</strong> è<br />

stato nominato facente funzione capo <strong>di</strong> gabinetto e quin<strong>di</strong> toccherà un’altra volta sventolare il<br />

pezzo <strong>di</strong> carta e <strong>di</strong>rgli beh facciamo almeno uno sforzo e cominciamo, oltre al <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> teatro<br />

<strong>del</strong>l’Opera e quelle cose che sono cose minori, minori anche se importanti e molto interessanti,<br />

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facciamo anche qualcosa che riguarda gli altri articoli e non soltanto quelli <strong>di</strong> origine e <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

culturale.<br />

Consigliere Mortini<br />

Mi <strong>di</strong>spiace ma non mi ritengo sod<strong>di</strong>sfatta <strong>del</strong>la risposta <strong>del</strong> sindaco anche perché lo stesso<br />

protocollo prevedeva sempre nell’ultima parte <strong>del</strong>l’articolo 2 che questo comitato sarebbe dovuto<br />

essere stato nominato in un tempo non superiore a tre mesi rispetto all’approvazione e poiché<br />

questo protocollo era stato presentato dal sindaco stesso con una certa celerità, grande<br />

entusiasmo perché veniva presentato come una grande opportunità per la città. Quin<strong>di</strong> c’è stata<br />

dopo iniziali problemi una con<strong>di</strong>visione che ha portato all’approvazione unanime, quin<strong>di</strong> non riesco<br />

a comprendere quin<strong>di</strong> i ritar<strong>di</strong>.<br />

ll Presidente Frizza dopo la Question Time, le comunicazioni, le interrogazioni e le<br />

interpellanze, passa, in 2^ convocazione, alla trattazione degli argomenti iscritti all’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>del</strong> giorno. Il Segretario Generale dott. Clau<strong>di</strong>o Pollini procede all’appello nominale.<br />

Risultano essere presenti n. 19 Consiglieri.<br />

I lavori proseguono, in II^ convocazione, alle ore 16,00 ca.<br />

5° punto all’o.d.g. avente ad oggetto: Art. 37 <strong>del</strong> regolamento consiliare. “Atto d’in<strong>di</strong>rizzo per<br />

l’adeguamento <strong>del</strong> Piano Regolatore Generale all’esigenza <strong>di</strong> tutelare i calanchi a <strong>del</strong>imitare<br />

l’area da destinare a impianti d’avanguar<strong>di</strong>a per il trattamento dei rifiuti - Approvazione.”<br />

(Relatore Consigliere Leoni).-<br />

Sindaco Concina<br />

Siamo in presenza <strong>del</strong> problema dei problemi che riguarda la nostra città e il nostro territorio, una<br />

<strong>di</strong>scussione e un approfon<strong>di</strong>mento corretto per quanto riguarda la problematica ambientale. Come<br />

ho detto prima contributi arrivano da tante parti, contributi tutti apprezzabili, tutti me<strong>di</strong>tati e tutti<br />

speriamo utili a un approccio al problema ambientale nella sod<strong>di</strong>sfazione esclusiva <strong>del</strong>la nostra città<br />

e <strong>del</strong> nostro territorio. Abbiamo prodotto nei giorni scorsi e i capigruppo sono in possesso da<br />

qualche giorno <strong>di</strong> questo documento, un documento aperto sulle linee programmatiche in materia<br />

ambientale, un documento che è il frutto <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> persone non solo <strong>del</strong>l’interno <strong>del</strong>la giunta e<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale ma anche <strong>di</strong> famosi esperti in materia <strong>di</strong> ambiente e rifiuti, parola sempre<br />

meno gra<strong>di</strong>ta.<br />

Noi siamo a questo punto <strong>del</strong>la nostra attività <strong>del</strong> settore, è stato prodotto qualche mese fa un piano<br />

industriale che riguardava l’ampliamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica cosiddetta <strong>del</strong>le Crete, che in maniera<br />

molto propositiva e molto costruttiva abbiamo, contestato è parola grossa, abbiamo <strong>di</strong>scusso con gli<br />

impren<strong>di</strong>tori, con i <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> Sao – Acea nel dettaglio. Come è a voi noto questo piano industriale<br />

che sta facendo tutti i giri straor<strong>di</strong>nari per la provincia, per la regione etc. con adempimenti e sigle<br />

sempre più complicate, il piano prevedeva innanzitutto come esigenza fondamentale l’apertura <strong>di</strong><br />

un terzo calanco per raccogliere all’interno <strong>di</strong> questo calanco 2.600.000 tonnellate <strong>di</strong> materiale,<br />

senza in<strong>di</strong>care chiaramente tempi <strong>di</strong> assorbimento <strong>di</strong> questo materiale, qualità, provenienza etc..<br />

È stata la prima osservazione che abbiamo fatto a questo piano industriale che riportava la<br />

gestione <strong>del</strong> rifiuto in<strong>di</strong>etro, quanto meno agli anni Novanta, e ci siamo permessi <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, motivando<br />

quello che stavamo <strong>di</strong>cendo sulla base <strong>di</strong> esperienze già vissute in Italia e non solo, che una ipotesi<br />

industriale <strong>del</strong> genere che veniva <strong>del</strong>ineata non era sicuramente <strong>di</strong> avanguar<strong>di</strong>a e non ci<br />

sod<strong>di</strong>sfaceva per nulla. Dire semplicemente dobbiamo avere un terzo calanco per buttarci dentro<br />

2.600.000 tonnellate è una cosa quasi offensiva per il territorio, per i citta<strong>di</strong>ni e per la stessa<br />

industria dei rifiuti che è in continuo progresso.<br />

Nel frattempo dato che come mi capita <strong>di</strong> ripetere spesso questo è il problema più complesso,<br />

quin<strong>di</strong> riportava in<strong>di</strong>etro l’argomento a anni in cui l’argomento era stato sollevato qui nella nostra<br />

città con una progettualità positiva che doveva risolvere i problemi <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sponibilità dei rifiuti in<br />

maniera complessivamente accettabile e con dei grossi benefici per la città. Negli anni più recenti<br />

questa cosa è un po’ precipitata e il contratto <strong>di</strong> servizio tra la città e l’impresa <strong>di</strong> gestione ha<br />

mostrato molti buchi e molte criticità, tanto che mesi fa l’abbiamo messo in <strong>di</strong>scussione questo<br />

contratto e non abbiamo ancora avuto risposte per aprire un tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>verso.<br />

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Questo perché convivevano situazioni comprensibili legate anche alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata che è il<br />

punto fondamentale <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> qualsiasi <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> pulizia, in senso ampio, ambientale e che<br />

per anni la nostra città è stata mantenuta a livelli assolutamente ri<strong>di</strong>coli, perché chi doveva fare la<br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata nello stesso tempo era il titolare <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica e quin<strong>di</strong> c’era qualche<br />

contrad<strong>di</strong>zione in questo.<br />

Abbiamo me<strong>di</strong>tato questo documento che è un documento ampio, immagino che tutti lo abbiate<br />

avuto dai vostri capigruppo e quin<strong>di</strong> sapete <strong>di</strong> cosa sto parlando, non è il Corano, è un documento<br />

che si chiama tra virgolette aperto dove davvero non è che ci siamo esercitati in una descrizione<br />

vaga <strong>di</strong> quelle che possono essere le soluzioni per il nostro territorio, è un documento più che vago<br />

ampio perché come tutti sapete non siamo titolari assoluti <strong>di</strong> quello che può succedere nel nostro<br />

territorio, la regione ha <strong>del</strong>le prerogative forti attraverso l’Ati e noi possiamo ovviamente portare<br />

avanti le nostre idee e le nostre convinzioni soltanto utilizzando i pochi strumenti che abbiamo a<br />

<strong>di</strong>sposizione.<br />

Quin<strong>di</strong> se, come abbiamo scritto da qualche parte, verso la fine degli anni Ottanta le Crete avevano<br />

un senso nel <strong>20</strong>10 non ce l’hanno più nei termini rappresentatici recentemente, con molta<br />

<strong>di</strong>sponibilità ma con molta fermezza abbiamo fatto presente questo ai nostri cortesi interlocutori<br />

<strong>del</strong>la Sao e <strong>del</strong>la Acea, che è l’azionista <strong>di</strong> maggioranza <strong>del</strong>la Sao, aspettando risposte che<br />

tenessero conto dei progressi fatti dall’industria. Abbiamo avuto recentemente anche <strong>del</strong>le<br />

simpatiche lezioni dagli amministratori <strong>di</strong> paesetti <strong>di</strong> 2 – 3 mila abitanti che sono venuti e hanno<br />

raccontato le loro esperienze che sono utilissime da conoscere, che però sono un po’ <strong>di</strong>verse dalle<br />

nostre per mille motivi, alcuni legati anche a una <strong>di</strong>sponibilità dei citta<strong>di</strong>ni a occuparsi <strong>del</strong> bene<br />

pubblico che, come <strong>di</strong>cevo prima incidentalmente parlando <strong>di</strong> via Roma e <strong>del</strong> vandalismo, è<br />

certamente <strong>di</strong>verso a Bressanone o a Ponte sulle Alpi rispetto purtroppo al nostro territorio.<br />

Quin<strong>di</strong> noi abbiamo descritto richiamando le due parole che insieme agli amici ho sostenuto in<br />

questo periodo, i due elementi fondamentali per la soluzione e per la <strong>di</strong>scussione prima che la<br />

soluzione <strong>del</strong> problema, che sono sostenibilità e red<strong>di</strong>tività, sostenibilità in senso davvero molto<br />

ampio che comprende in grande quello che in piccolo abbiamo già fatto insieme in un piccolo<br />

progetto insieme al comune <strong>di</strong> Porano e che riteniamo possa essere una buona base <strong>di</strong> partenza.<br />

Abbiamo anche in<strong>di</strong>viduato uno strumento che secondo noi è importante da portare avanti che è il<br />

Parco tecnologico ambientale perché questo davvero è un elemento già seguito altrove in Italia e<br />

nel mondo, quin<strong>di</strong> gra<strong>di</strong>rei che voi me<strong>di</strong>taste bene questo documento che non è il Corano e né la<br />

Bibbia, per non offendere nessuno, ma è un documento aperto sul quale i vostri contributi <strong>del</strong>le<br />

vostre intelligenze possono essere soltanto migliorativi.<br />

Credo che questa possa essere una buona base <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e <strong>di</strong> possibile quadra per mettere<br />

insieme <strong>di</strong>verse opinioni e <strong>di</strong>verse scuole <strong>di</strong> pensiero, <strong>di</strong> tutto abbiamo bisogno meno che <strong>di</strong> una<br />

rottura complessiva su questi argomenti sui quali non si misura la bontà <strong>di</strong> una linea politica ma si<br />

misura la bontà <strong>di</strong> una attenta osservazione <strong>del</strong> fenomeno ambientale che è guardato con sempre<br />

maggiore attenzione dai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, <strong>del</strong>l’Italia e <strong>del</strong> mondo e che quin<strong>di</strong> necessita <strong>del</strong> nostro<br />

contributo perché qui ci guardano un po’ tutti.<br />

Come ripeto nei prossimi giorni se non erro domani o dopodomani avrò un importante incontro<br />

impostato sempre in termini mai <strong>di</strong> rissa o <strong>di</strong> chiusure ideologiche con i responsabili <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica,<br />

che in qualche maniera penso abbiano anche loro <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà interne in quanto parli con caio e<br />

ha un certo tipo <strong>di</strong> atteggiamento, con sempronio ne ha un altro, con tizio un terzo.<br />

E quin<strong>di</strong> l’argomento è in evoluzione, quello che posso <strong>di</strong>re con forza è che nulla sarà fatto sulla<br />

nostra pelle tanto meno una apertura <strong>di</strong> un calanco non amato dalla citta<strong>di</strong>nanza e che, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

questo argomento epidermico e forse emotivo, non rappresenta secondo le nostro idee e i nostri<br />

consulenti una soluzione che si può trovare temporaneamente nella migliore utilizzazione dei<br />

calanchi esistenti, ripeto temporaneamente, che si sono riempiti come voi tutti sapete con la<br />

velocità <strong>del</strong> suono invece che con la velocità prevista dai piani industriali <strong>del</strong> passato.<br />

Si sono riempiti con la velocità <strong>del</strong> suono e quin<strong>di</strong> con la stessa velocità <strong>del</strong> suono i benefici dei<br />

controllori, dei proprietari <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica anche i benefici devono essere stati altrettanto veloci e<br />

corposi.<br />

Quin<strong>di</strong> la situazione è la seguente, il vostro sindaco e la giunta sono impegnati con grande<br />

attenzione e con la speranza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare sempre più esperti <strong>del</strong> ramo, sono impegnati non solo a<br />

chiarire le idee <strong>del</strong>le nostre linee guida ma soprattutto impegnati a ottenere <strong>del</strong>le risposte <strong>di</strong>verse<br />

dai gestori, risposte che tengano conto <strong>di</strong> tutti i contributi che finora <strong>Orvieto</strong> ha dato dal punto <strong>di</strong><br />

11


vista politico – amministrativo, dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> tutti gli altri apporti arrivati da intelligenze e da<br />

iniziative propositive.<br />

Mi fermerei qui Presidente per lasciare lo spazio ai colleghi e agli amici.<br />

(Sopraggiunge il Consigliere Tonelli - I presenti, compreso il Sindaco, sono n. <strong>20</strong>)<br />

Consigliere Olimpieri<br />

Grazie Presidente e ho una mozione d’or<strong>di</strong>ne al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> <strong>di</strong>battito, volevo fare alcune considerazioni<br />

a voce alta e quin<strong>di</strong> penso che quale luogo meglio <strong>di</strong> questo e cioè il Consiglio Comunale per <strong>di</strong>re<br />

chiaramente qual è la mia considerazione non rispetto al merito <strong>del</strong>l’oggetto <strong>del</strong> <strong>di</strong>battito e quin<strong>di</strong><br />

<strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento presentato dal collega Leoni e anche <strong>del</strong>le questioni presentate adesso dal<br />

sindaco, ma rispetto a una questione che penso sia preminente rispetto al merito e cioè mi spiego<br />

meglio.<br />

C’è un <strong>di</strong>battito che grazie soprattutto a questa <strong>del</strong>ibera firmata da sette colleghi e firmata nello<br />

specifico dal collega Leoni depositata il 4 ottobre, ha dato la stura a una <strong>di</strong>scussione non soltanto in<br />

Consiglio Comunale ma anche sui me<strong>di</strong>a, sui giornali e poi dopo c’è qualcuno che ha i documenti in<br />

tempo reale, non riesco a capire come fanno questi soggetti a avere i documenti in tempo reale<br />

comunque la parentesi è chiusa rispetto a chi pubblica documenti <strong>di</strong> stretta osservanza dei<br />

Consiglieri comunali sui siti web.<br />

Detto questo e chiusa la parentesi volevo fare una piccola e breve considerazione e una proposta,<br />

la considerazione è questa. Come <strong>di</strong>ceva anche il sindaco c’è una <strong>di</strong>scussione e un <strong>di</strong>battito con gli<br />

attori che non sono soltanto quelli ambientalisti, non sono soltanto quelli impren<strong>di</strong>toriali è anche il<br />

Consiglio Comunale e soprattutto l’attore principale giunta <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, Sindaco <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> che si stanno rapportando in <strong>di</strong>venire, in progress come si <strong>di</strong>ce rispetto al<br />

problema. Il problema non si chiude oggi, non si potrebbe chiudere oggi ma sicuramente non si può<br />

chiudere domani quando il sindaco o dopodomani andrà a parlare con i vertici <strong>del</strong>la società, non<br />

poteva chiudersi ieri quando il sindaco ha partecipato qui in via Loggia dei Mercanti alla chiesa <strong>del</strong><br />

Carmine a una iniziativa ambientalista se non erro. Quin<strong>di</strong> non può chiudersi il ragionamento né<br />

oggi, non poteva chiudersi ieri e non potrà chiudersi domani.<br />

Allora siccome la questione, almeno questa è la mia opinione io non sono né protoambientalista né<br />

protoindustriale ma cerco, visto che faccio l’amministratore, ho le mie idee però visto che facciamo<br />

gli amministratori dobbiamo cercare <strong>di</strong> tutelare e mettere a sistema tutte quante le giuste e legittime<br />

richieste degli attori <strong>del</strong>la partita ambientale che è fondamentale per questa città.<br />

Riguarda anche una convenzione in essere tra comune e la società privata e non possiamo<br />

scordarcelo, riguarda il fatto che c’è un contratto firmato pochi mesi fa e che darà dal 1 gennaio la<br />

possibilità <strong>del</strong>la partenza <strong>del</strong>la raccolta <strong>di</strong>fferenziata solo nel centro storico, ma intanto parte e<br />

speriamo che nell’arco <strong>di</strong> pochi mesi si possa sviluppare e estendere la questione anche nelle altre<br />

parti <strong>del</strong> comune.<br />

Quin<strong>di</strong> tutte queste cose e ve ne sono anche molte altre determinano un fatto oggettivo per cui oggi<br />

non c’è un giorno x, un giorno zero, non c’è il day after, oggi è un giorno come un altro che fa parte<br />

<strong>di</strong> un percorso. Allora propongo questo dopo la premessa, che sentite l’altro consiglio le motivazioni<br />

<strong>del</strong> collega Perluigi Leoni, sentite le motivazioni <strong>del</strong> sindaco che ha adesso esposto chiedo al<br />

consiglio, ovviamente al sindaco, all’assessore e al Presidente <strong>del</strong> consiglio e al Consiglio<br />

Comunale, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre sine <strong>di</strong>e una commissione aperta non so se la prima quella dei<br />

capigruppo, quella istituzionale, quella ambientale ma poi lo decideremo, per cui il Consiglio<br />

Comunale è sul pezzo è quoti<strong>di</strong>anamente, è ogni ora a conoscenza <strong>del</strong>la evoluzione <strong>di</strong> tutta quanta<br />

la partita che riguarda l’ambiente che è complessa, che è organica, <strong>di</strong>fficile, che non si può risolvere<br />

oggi pomeriggio ma neanche ieri e neanche domani. E fare in modo che tutti i Consiglieri comunali<br />

con tutte quante le associazioni e i soggetti interessati che hanno la loro legittimità, perché non è<br />

che si può svegliare uno domattina e comunque vi sono associazioni costituite, Consiglieri<br />

comunali, gruppi consiliari, singoli consiglieri, la giunta. Fare in modo che tutto il percorso possa<br />

essere monitorato a 360 gra<strong>di</strong> dal Consiglio Comunale attraverso una commissione permanente<br />

che si riunisce nel momento in cui c’è una piccolissima virgola che cambia, un piccolissimo<br />

elemento che muta.<br />

Questa è la mia proposta che faccio al Consiglio Comunale, che faccio al Presidente <strong>del</strong> consiglio e<br />

che faccio al sindaco, fare in modo che si possa bypassare questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso perché poi oggi<br />

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potrebbe anche esserci una situazione che non so se farà bene o farà male alla città perché<br />

ovviamente nessuno ha la palla <strong>di</strong> vetro, però potrebbe oggi in questo momento creare se non altro<br />

qualche elemento <strong>di</strong> criticità a chi, al sindaco e alla giunta, si deve rapportare per dare una<br />

soluzione al problema ambiente, problema rifiuti, problema <strong>di</strong>scarica, problema raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata, problema convenzione tra il soggetto privato e il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> e tante altre cose.<br />

Quin<strong>di</strong> la proposta è quella <strong>di</strong> mettere a votazione in questo Consiglio Comunale la possibilità <strong>di</strong><br />

istituire una commissione aperta, ripeto che poi decideremo se deve essere quella dei capigruppo,<br />

quella istituzionale, quella ambientale per monitorare in corso d’opera lo sviluppo <strong>del</strong>la questione<br />

che riguarda tutta la partita ambientale.<br />

Consigliere Leoni<br />

Per il patto <strong>di</strong> lealtà che mi lega al sindaco e al mio capogruppo non posso né snobbare né<br />

stroncare la relazione <strong>del</strong> sindaco, il documento che abbiamo letto sui giornali e nemmeno il suo<br />

intervento orale <strong>di</strong> oggi e nemmeno posso non prendere in considerazione la proposta <strong>del</strong> mio<br />

capogruppo che è quella <strong>di</strong> costituire una commissione, una commissione speciale credo per<br />

seguire la questione dei rifiuti. Non sono d’accordo, non posso essere d’accordo sul fatto che<br />

questo documento <strong>del</strong> sindaco, questa sua relazione e questa proposta <strong>del</strong> mio capogruppo<br />

servano per bypassare la votazione <strong>di</strong> oggi, qui c’è una proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione che sta qui dal 4<br />

ottobre, c’è stato tutto il tempo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tarla, <strong>di</strong> impararla a memoria, <strong>di</strong> elaborare eventuali<br />

emendamenti, miglioramenti, ritocchi, affinamenti, coloramenti e scoloramenti vari, c’è posto per<br />

tutti ma è una mozione che per me deve essere <strong>di</strong>scussa e votata oggi.<br />

Mi è consentito <strong>di</strong> <strong>di</strong>re qualche altra cosa, ho tempo? Oppure ho esaurito tutte le mie possibilità?<br />

Ecco, devo spiegare sul perché non sono d’accordo sullo sfuggire a questo<br />

Presidente Frizza<br />

Però scusi consigliere cerco <strong>di</strong> essere chiaro, adesso era l’intervento rispetto alla mozione d’or<strong>di</strong>ne<br />

presentata e dopo poi parliamo <strong>del</strong>la mozione.<br />

Consigliere Leoni<br />

Allora <strong>di</strong>co che sono contrario personalmente a rinviare la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la mozione.<br />

Consigliere Gialletti<br />

Ritengo che la mozione d’or<strong>di</strong>ne posta dal Cons. Olimpieri, in linea <strong>di</strong> massima, sia con<strong>di</strong>visibile<br />

perché il Cons. Olimpieri non ha detto <strong>di</strong> rinviare il punto ma, e credo <strong>di</strong> avere interpretato questa<br />

proposta, nel senso che oggi la <strong>di</strong>scussione su questo punto è un punto <strong>di</strong> partenza. L’avrei chiesto<br />

anch’io unitamente al centro-sinistra perché il documento, che ci ha consegnato gentilmente<br />

venerdì il sindaco, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce la stampa, e che oggi ha illustrato e non solo, l’ha<br />

arricchito perché ha detto e ha proposto alcune cose che sul documento non ci sono, le ha<br />

esplicitate chiaramente specialmente il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>l’ampliamento che ha sottolineato con molta<br />

chiarezza. Allora penso che oggi, dopo la <strong>di</strong>scussione e la votazione <strong>del</strong>la mozione, si possa<br />

essere d’accordo per proseguire, perché il documento che ha presentato il sindaco è un punto che<br />

ritengo <strong>di</strong> partenza e non <strong>di</strong> arrivo unitamente alla mozione sulla quale auspico si possa trovare una<br />

con<strong>di</strong>visione con risoluzioni, emendamenti etc. per poi andare verso una con<strong>di</strong>visione unanime:<br />

I susseguenti passaggi verranno fatti nella Commissione ambiente e non credo ci sia bisogno <strong>di</strong><br />

costituirne altre, lo è già permanente e lo sarà anche per l’ambiente e quello che vogliamo ma<br />

andarne a costituire un’altra credo non ce ne sia bisogno. Però se il consiglio decide <strong>di</strong> costituirne<br />

una apposita per questa problematica, io non mi metto <strong>di</strong> traverso, assolutamente.<br />

Con queste premesse la posizione <strong>di</strong> Olimpieri si può accettare, per quanto mi riguarda.<br />

Consigliere Mariani<br />

Trovo che la proposta <strong>del</strong> Cons. Olimpieri per quanto mi riguarda credo che rientrava già in quanto<br />

era stato annunciato dal sindaco nel primo rinvio <strong>di</strong> tre settimane fa sulla <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la<br />

mozione, già a suo tempo avevamo dato l’ok alla nostra <strong>di</strong>sponibilità a <strong>di</strong>scutere e affrontare<br />

questi temi.<br />

Quin<strong>di</strong> sulla proposta <strong>del</strong> Cons. Olimpieri siamo d’accordo però questa deve avvenire ormai, come<br />

abbiamo già detto la scorsa settimana, dopo la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la mozione che deve essere il punto<br />

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<strong>di</strong> partenza, se altrimenti in queste tre settimane si era svolto il lavoro potevamo andare<br />

eventualmente a un altro percorso, ma visto che in queste tre settimane siamo rimasti un po’ fermi<br />

credo che il punto <strong>di</strong> partenza a questo punto dopo anche la <strong>di</strong>scussione avvenuta in questo<br />

periodo in città debba essere la partenza <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la mozione dei firmatari, perché<br />

com’è stato detto sono sette.<br />

E poi sono molto d’accordo sul fatto <strong>di</strong> non istituire una commissione speciale in quanto c’è già una<br />

commissione, <strong>di</strong>amo valore alle commissioni esistenti, tanto il punto <strong>di</strong> incontro è quello <strong>di</strong> trovare<br />

un luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, vorrei riba<strong>di</strong>re che mi sembra ovvio il percorso fatto e magari se tutto<br />

questo lo avessimo fatto tre settimane fa si era risparmiato anche un po’ <strong>di</strong> tempo. Grazie.<br />

Consigliere Meffi<br />

In relazione alla mozione d’or<strong>di</strong>ne presentata dal Cons. Olimpieri credo sia con<strong>di</strong>visibile e piena <strong>di</strong><br />

buonsenso, credo che oggi però non possiamo scantonare dalla <strong>di</strong>scussione ma credo che oggi la<br />

<strong>di</strong>scussione vada fatta e naturalmente sia un punto <strong>di</strong> partenza dove ognuno apporterà <strong>del</strong>le<br />

riflessioni e che poi si raggiunga una sintesi per poi tracciare <strong>del</strong>le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo da poter mettere<br />

a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la commissione, per una commissione fatta ad hoc o la commissione prevista<br />

nelle Commissioni consiliari.<br />

Consigliera Stopponi<br />

Anche io credo che la richiesta <strong>del</strong> Cons. Olimpieri ovviamente con<strong>di</strong>visibile ma fuori tempo<br />

massimo per quanto mi riguarda, perché questo era l’impegno che ci eravamo presi e proprio il<br />

motivo per cui quattro settimane fa se non erro più che tre avevamo deciso <strong>di</strong> sospendere la<br />

<strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la mozione a primo firmatario Cons. Leoni.<br />

Per cui è ovvio che la <strong>di</strong>scussione su un piano ambientale deve coinvolgere il più possibile le<br />

rappresentanze all’interno <strong>del</strong> Consiglio Comunale, mi chiedo e chiedo perché questa cosa non è<br />

stata fatta e perché il documento che il sindaco oggi ha illustrato è un documento arrivato sul tavolo<br />

<strong>del</strong>la Conferenza dei Capigruppo esattamente quando eravamo tutti in pie<strong>di</strong> per uscire alle 8 <strong>di</strong><br />

sera, su cui capisco che ci sia scritto nel titolo documento aperto ma insomma cosa dobbiamo fare<br />

oggi con questo documento che il sindaco ha illustrato?<br />

Penso che non si possa fare altro che <strong>di</strong>scutere la mozione e d’altronde ce lo eravamo detti l’ultima<br />

volta, era stata l’ultimo rinvio possibile e oggi si deve <strong>di</strong>scutere la mozione presentata dal Cons.<br />

Leoni.<br />

Consigliere Ranchino<br />

Credo che le necessità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento non facciano mai male, pensare o pensare meglio a<br />

quello che si fa forse costituisce un elemento <strong>di</strong> positività sempre, vi faccio un esempio. Io per<br />

mestiere faccio l’avvocato e quin<strong>di</strong> sono portato a guardare le questioni anche dal punto <strong>di</strong> vista e<br />

<strong>del</strong> taglio dato alle questioni legali che ne possono derivare, ammettiamo che quello che stiamo<br />

facendo, sempre che questa mozione abbia il senso <strong>di</strong> poter impe<strong>di</strong>re l’esecuzione <strong>del</strong> terzo<br />

calanco, cosa <strong>del</strong>la quale dubito altamente per le motivazioni che abbiamo detto l’altra volta e non<br />

mi ripeto. Ma detto questo ammettiamo sia possibile un approfon<strong>di</strong>mento in merito ai danni, perché<br />

<strong>di</strong> danni si deve parlare, che causiamo in questo modo a chi dal <strong>20</strong>08 a oggi ha confidato<br />

legittimamente su un documento e su un provve<strong>di</strong>mento emesso dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> che ha<br />

destinato quell’area a certe destinazioni, l’abbiamo fatto? Lo vogliamo fare? Vogliamo comprendere<br />

a cosa ci esponiamo?<br />

Ritengo che senza questo tutti noi ci stiamo esponendo a un rischio notevole ma non perché non<br />

dobbiamo prendere le nostre decisioni per la responsabilità e le conseguenze che queste<br />

comportano, quanto perché soprattutto il nostro ente che sta in una situazione ballerina dal punto <strong>di</strong><br />

vista economico da una azione <strong>di</strong> danni <strong>di</strong> una certa rilevanza, quale c’è senz’altro nel caso in cui<br />

questa mozione possa scaturire dei danni per lesione <strong>di</strong> interessi legittimi e per lesione <strong>di</strong> un<br />

affidamento legittimamente imposto su un atto amministrativo emesso da questo comune da ben<br />

due anni o tre. Beh penso che noi ce lo dovremmo fare, questo è uno degli approfon<strong>di</strong>menti che<br />

dovremmo fare all’interno <strong>di</strong> una adeguata commissione.<br />

Ancora, non mi sembra che abbiamo mai <strong>di</strong>scusso l’atteggiamento che il comune deve avere<br />

nell’Ambito territoriale integrato (Ati), dove quel piano industriale che tutti noi oggi stiamo cercando<br />

in qualche modo <strong>di</strong> mettere in <strong>di</strong>scussione anche con azioni, come <strong>di</strong>re sgambetti legittimi o<br />

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illegittimi non è qui il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo ma comunque sgambetti derivanti dal fatto che inten<strong>di</strong>amo<br />

risolvere dalla finestra quello che dalla porta non abbiamo ancora <strong>di</strong>scusso, beh penso che noi<br />

come soggetti attori <strong>di</strong> questa vicenda dobbiamo darlo, dobbiamo metterci su un tavolino e<br />

<strong>di</strong>scutere cosa dovrà <strong>di</strong>re il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> all’interno <strong>del</strong>l’Ati. Dove, riba<strong>di</strong>sco per le stesse<br />

motivazioni che ho già detto la scorsa volta, è l’unico luogo nel quale il nostro comune è deputato a<br />

svolgere le opportune azioni al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare le in<strong>di</strong>cazioni dei fabbisogni e le soluzioni ai<br />

fabbisogni <strong>del</strong>l’ambito territoriale per quanto riguarda la materia dei rifiuti.<br />

Ancora, il decreto anticrisi emesso insieme al collegato <strong>del</strong>la Finanziaria prevede la possibilità in un<br />

futuro prossimo che gli Ati vengano soppressi e in funzione, in sostituzione <strong>di</strong> questi la creazione <strong>di</strong><br />

eventuali ambiti territoriali più ristretti nei quali, come per esempio il nostro ambito territoriale con i<br />

13 comuni <strong>del</strong> comprensorio, poter svolgere le stesse funzioni che svolgiamo in questo ambito<br />

territoriale e altre ancora, come avevamo detto l’altra volta: rifiuti, energia, trasporti, acqua, acqua<br />

perché se vi ricordate c’è anche questo argomento in sospeso.<br />

Allora ritengo che avere la presunzione in tre settimane <strong>di</strong> risolvere un problema <strong>di</strong> questo tipo e<br />

oggi andare a <strong>di</strong>scutere una mozione tranciante che può esporci a <strong>del</strong>le responsabilità senza aver<br />

fatto la adeguata valutazione <strong>di</strong> questi aspetti, ma certamente con i tempi imposti dal piano<br />

d’ambito che è in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e quin<strong>di</strong> lì <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> settare i nostri tempi, <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare i<br />

nostri tempi in funzione <strong>del</strong>le scadenze proce<strong>di</strong>mentali <strong>del</strong> piano d’ambito, dove lì dobbiamo fare il<br />

nostro gioco.<br />

Pensare <strong>di</strong> intervenire oggi con una questione limitata e <strong>di</strong> aver risolto il problema perché così non<br />

abbiamo la <strong>di</strong>scarica, la <strong>di</strong>scarica c’è, è lì e non ce la leva più nessuno, per i prossimi 40 anni<br />

continuerà a dare percolato, ce ne dovremmo occupare e non penso che il fatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re domani ci<br />

an<strong>di</strong>amo a passeggiare sopra perché facciamo il parco territoriale abbia risolto il problema!<br />

Allora io <strong>di</strong>rei che siccome il sindaco ci ha dato <strong>del</strong>le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo aperte alle quali, come linee<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo aperte ha chiesto il nostro contributo per una riflessione più ampia, evitiamo oggi <strong>di</strong><br />

prendere un provve<strong>di</strong>mento che potrebbe essere anche sbagliato e comunque gravemente<br />

dannoso per il nostro comune, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> merito che potrebbe essere anche con<strong>di</strong>visibile e votiamo<br />

per accettare la mozione d’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Olimpieri e <strong>di</strong>scuterne nelle opportune se<strong>di</strong> e con il dovuto<br />

approfon<strong>di</strong>mento e facendoci carico <strong>di</strong> farlo ad horas e con continuità.<br />

Consigliere Pizzo<br />

D’accordo anche io sulla proposta <strong>di</strong> Olimpieri e con<strong>di</strong>vido anche l’intervento <strong>di</strong> Gialletti che<br />

potrebbe tranquillamente rimanere in quella commissione senza andare a cercare altre<br />

commissioni da creare e da fare, non penso che Stefano abbia mai proposto <strong>di</strong> sospendere la<br />

trattazione <strong>del</strong>l’argomento all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>la proposta <strong>di</strong> Leoni, però avverto in tutti noi che<br />

se ci infiliamo in questo ginepraio poi dopo voglio vedere come qualcuno ne esce. Perché nelle<br />

premesse <strong>di</strong> Leoni leggo che il Piano regolatore è <strong>del</strong> 95 e non c’eravamo noi nel governo, nelle<br />

premesse <strong>di</strong> Leoni c’è scritto che è una competenza <strong>del</strong>l’Ati e tendenzialmente i comuni <strong>del</strong>l’Ati non<br />

sono tutti come il nostro comune e poi è un piano regionale e anche la regione non è che proprio<br />

tendenzialmente sia <strong>del</strong> nostro stesso orientamento politico, tendenzialmente. Quin<strong>di</strong> va bene,<br />

parliamo <strong>del</strong>le prossime due ore <strong>di</strong> questo argomento.<br />

Consigliere Tonelli<br />

A me sembra che la <strong>di</strong>scussione sull’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno sia già iniziata e quin<strong>di</strong> penso che debba<br />

andare avanti e non credo che la proposta <strong>del</strong> Cons. Olimpieri che, io almeno l’ho interpretata<br />

principalmente integrazione e in linea con il documento presentato dal sindaco <strong>di</strong> un documento<br />

aperto. È chiaro che non bisogna essere oltre modo falsi e retorici, era contenuta credo<br />

implicitamente anche la possibilità <strong>di</strong> integrarlo o <strong>di</strong> <strong>di</strong>scuterlo in ambito <strong>del</strong>le commissioni.<br />

Quin<strong>di</strong> credo che a questo punto visto che la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> fatto è già iniziata e dobbiamo andare<br />

avanti, in riferimento invece alla proposta <strong>di</strong> Olimpieri mi vede favorevole, non istituirei una<br />

commissione speciale ma mi limiterei o alla Commissione ambiente che già esiste o a quella dei<br />

capigruppo a secondo come sarà la volontà consigliare, ma credo che questa sia una buona idea.<br />

Sindaco Concina<br />

Prima permettetemi una cosa personale, mi raccomando alle 9 stasera, dato che la mia giornata<br />

continua, tutti a sentire Vittorio Sgarbi presentato dal sottoscritto perché altrimenti se non venite per<br />

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via <strong>del</strong> freddo a Palazzo dei Sette prendo i nomi <strong>di</strong> quelli che non ci saranno, chiusa la parentesi,<br />

ma non mi fate stare lì da solo!<br />

Invece sul piano <strong>del</strong>le cose, mi faccio carico <strong>del</strong> richiamo <strong>del</strong>la Cons. Stopponi per una mancanza<br />

<strong>di</strong> efficienza oppure <strong>di</strong> tempestività nella consegna <strong>del</strong> documento aperto, con un pizzico <strong>di</strong><br />

sarcasmo non credo che i documenti conoscitivi nel passato siano stati forniti al Consiglio<br />

Comunale con una velocità <strong>del</strong> suono, credo che quando arrivavano arrivano già a cose fatte. Ma<br />

questo lo <strong>di</strong>co proprio perché lei ogni tanto mi pizzica sul fatto che se venerdì non va bene, giovedì,<br />

insomma cercheremo certamente consigliera <strong>di</strong> essere ancora più puntuali solo che vorremmo<br />

arrivare in tempo reale con la <strong>di</strong>scussione sulle cose.<br />

E poi nella sostanza vorrei <strong>di</strong>re da sindaco attempato ma con la passione e con il calore più forte<br />

che riesco a esprimere che la cosa peggiore che potremmo fare oggi è quella <strong>di</strong> considerare la<br />

proposta <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il <strong>di</strong>scorso come una fuga dalla <strong>di</strong>scussione, è esattamente il contrario, lo<br />

<strong>di</strong>co con convinzione perché questo argomento sta turbando le coscienze <strong>di</strong> tutti, non turbandole in<br />

senso così metaforico ma è proprio un problema generazionale, è un problema <strong>di</strong> approccio con la<br />

realtà, è un problema che riguarda davvero tutti noi ma quando <strong>di</strong>co tutti noi lo <strong>di</strong>co nel senso più<br />

ampio <strong>del</strong>la parola.<br />

Quin<strong>di</strong> ripeto, non una fuga dalla <strong>di</strong>scussione ma ad<strong>di</strong>rittura un approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione<br />

perché in questo argomento stramaledetto le variabili sono miliar<strong>di</strong>, ogni giorno ce n’è una nuova,<br />

per citarne una che ho citato anche ieri sera il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la solidarietà con la Campania, che la<br />

Presidente <strong>del</strong>la regione aveva dato come cosa aperta e con lei mi sono permesso invece <strong>di</strong> essere<br />

più tranchant nel senso che gli ho detto “cara Presidente, nella Conferenza dei Presidenti <strong>del</strong>le<br />

regioni per cortesia: 1) se non c’è unanimità non si capisce perché noi regione pinco pallino deve<br />

essere più <strong>di</strong>sponibile e solidale <strong>di</strong> altre; 2) la solidarietà va bene quando il beneficiario <strong>del</strong>la<br />

solidarietà è uno che poi non chiede piaceri ogni cinque anni perché altrimenti non è più solidarietà<br />

ma è tassa; 3) ti ricordo che in questa stramaledetta vicenda dei rifiuti il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> aspetta<br />

da anni 1.8 milioni <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> pagamenti che non si sa più chi li debba fare”.<br />

Quin<strong>di</strong> questo per <strong>di</strong>re che le variabili aumentano e che il problema è talmente serio che qualsiasi<br />

tipo <strong>di</strong> apporto in più, qualsiasi idea, qualsiasi sforzo, qualsiasi elemento innovatore ma che non<br />

deve essere demagogico e non deve essere così preso come una lezione che ci arriva dal Trentino<br />

oppure dalla Campania, sono cose che dobbiamo sentirci sulla nostra pelle e qui si sta parlando<br />

<strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica <strong>del</strong>le Crete che come ha detto Ranchino è una cosa che esiste da decenni, non è<br />

che ce la stiamo inventando in questo momento. Quin<strong>di</strong> qualsiasi cosa prego tutti voti <strong>di</strong> prenderla<br />

con lo stesso calore e la stessa passione con la quale ve la <strong>di</strong>co, approfon<strong>di</strong>amo per favore perché<br />

siamo in presenza <strong>di</strong> un problema che è grande e forse più grande <strong>di</strong> noi. Qui noi ci giochiamo<br />

cre<strong>di</strong>bilità e salute.<br />

Quin<strong>di</strong> vi ringrazio <strong>del</strong>l’attenzione con la quale avete letto il documento e spero che ogni documento<br />

futuro potrà essere presentato qualche giorno fa prima <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione, ma poi non è possibile<br />

fare dei miracoli! Grazie.<br />

Presidente Frizza<br />

Vedo la prenotazione <strong>di</strong> Olimpieri ma non è prevista anche perché non esiste il ritiro <strong>del</strong>la mozione<br />

se non il fatto che il Presidente decide se è ammissibile o meno la mozione d’or<strong>di</strong>ne da lei<br />

proposta. Ora se lei deve motivare il ritiro non ho formalizzato prima ma insomma, a termini <strong>di</strong><br />

regolamento è una gentile concessione.<br />

Consigliere Olimpieri<br />

Grazie per la concessione Presidente, non volevo fare la mozione per scantonare dalle<br />

responsabilità, siamo qui da qualche anno e non ci siamo mai nascosti <strong>di</strong>etro un <strong>di</strong>to nell’affrontare i<br />

problemi, da quelli piccoli a quelli gran<strong>di</strong> anche se arrivano dei documenti tre ore prima che<br />

dovevamo <strong>di</strong>scuterli nel corso <strong>di</strong> questi anni.<br />

Secondo elemento, ritiro la mozione d’or<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong>scutiamo qui stasera la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> collega Leoni,<br />

ci assumiamo le nostre responsabilità qui in Consiglio Comunale, votiamo tutti quanti davanti alle<br />

telecamere sulla <strong>del</strong>ibera Leoni rispetto al terzo calanco sì terzo calanco no perché <strong>di</strong> fatto questo è<br />

il provve<strong>di</strong>mento urbanistico, chi ha votato le pratiche nel 95 e nel <strong>20</strong>08 se ne assumerà le proprie<br />

responsabilità.<br />

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Altra cosa perché ritiro la pratica, perché credo che questa era una sorta <strong>di</strong> via d’uscita per tutti,<br />

coraggiosi e meno coraggiosi, per <strong>di</strong>scutere in progressione <strong>di</strong> quello che può accadere, c’è il<br />

rapporto con l’Acea, il rapporto con l’ambiente, il rapporto con l’identità <strong>di</strong> un territorio, con la<br />

volontà <strong>di</strong> crescere i nostri figli in una realtà sana perché va bene a tutti crescere in un ambiente<br />

sano, ma qui non ci stanno i protoambientalisti buoni e chi è a favore <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione<br />

<strong>del</strong>l’ambiente.<br />

Però <strong>di</strong>scutiamo e io ritiro la mozione, non voglio venga votata però scusate un attimo ora c’è una<br />

maggioranza e i documenti arriveranno all’ultimo secondo utile previsto dal regolamento, non più<br />

documenti aperti per cercare <strong>di</strong> trovare una sintesi, non più commissioni con chi propone<br />

giustamente e legittimamente certe cose, a questo punto per quanto mi riguarda ognuno si<br />

assumerà le proprie responsabilità: ritiro la mozione Presidente!<br />

Consigliere Leoni<br />

Il sindaco ha richiamato il Corano e vorrei richiamare un testo cristiano, la mozione sui calanchi non<br />

è un testo sacro, non è una lettera <strong>di</strong> San Paolo agli orvietani! Quin<strong>di</strong> è suscettibile <strong>di</strong><br />

emendamenti, <strong>di</strong> miglioramenti e tutte le cose che abbiamo detto, ma una cosa deve essere chiara:<br />

le <strong>di</strong>scariche nei calanchi contrastano con il dovere costituzionale e culturale <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong><br />

paesaggio, perciò la <strong>di</strong>scarica <strong>del</strong> terzo calanco sarebbe un ulteriore inadempimento a tale dovere.<br />

Questa è la mia opinione che, parafrasando il Manzoni de I promessi sposi può essere così<br />

sintetizzata “la <strong>di</strong>scarica nel terzo calanco non s’ha da fare, né domani né mai!”. C’è una<br />

alternativa? Chi ha voglia <strong>di</strong> leggere e <strong>di</strong> ragionare sa che le alternative ci sono, in ogni modo tra<br />

l’approvazione <strong>di</strong> una mozione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico e la sua attuazione c’è tutto il tempo <strong>di</strong> verificare<br />

le alternative, anche per i danni un po’ fantomatici <strong>di</strong> cui parla l’avvocato Ranchino.<br />

E c’è pure il tempo <strong>di</strong> avviare seriamente la raccolta <strong>di</strong>fferenziata tenendo presente che se non si<br />

raggiunge il 60 per cento entro il <strong>20</strong>11 e il 65 per cento entro il <strong>20</strong>12 sarà compito <strong>del</strong>la Corte dei<br />

Conti far pagare i danni a chi <strong>di</strong> dovere, questi sono i danni avvocato Ranchino!<br />

E se qualcuno temesse che la mancata realizzazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica nel terzo calanco priverebbe il<br />

comune <strong>di</strong> un apporto in<strong>di</strong>spensabile <strong>di</strong> entrate finanziarie, a costoro faccio presente che l’aggio<br />

ambientale o tassa <strong>di</strong> ecoristoro non può essere utilizzata per Umbria jazz o per retribuire alcune<br />

decine <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti comunali <strong>di</strong> troppo, ma deve essere utilizzata per riparare i danni ambientali e<br />

deve essere accantonata per il trentennio <strong>di</strong> spese che il comune dovrebbe affrontare alla fine <strong>del</strong>la<br />

coltivazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica. Si aggiungerebbe all’altro trentennio che è già scattato.<br />

Chiedo ai Consiglieri comunali <strong>di</strong> esprimere la volontà <strong>di</strong> una svolta nella politica ambientale <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong>, ve<strong>di</strong>amo chi se la sente.<br />

Presidente Frizza<br />

Per cortesia chiedo ai vigili gentilmente che qui siamo in un Consiglio Comunale e non sono previsti<br />

applausi, tifo o quant’altro, non siamo allo sta<strong>di</strong>o, chiedo ai vigili gentilmente <strong>di</strong> far rispettare il<br />

silenzio, per cui mi raccomando.<br />

Consigliere Meffi<br />

Sig. Presidente, sig. Sindaco, signori Consiglieri, non sfugge a nessuno l’importanza <strong>del</strong>l’argomento<br />

che ci accingiamo a affrontare, in tutta franchezza dobbiamo riconoscere che senza l’attività <strong>di</strong><br />

Amici <strong>del</strong>la terra e <strong>di</strong> altre associazioni ambientaliste e senza il tempestivo interessamento <strong>del</strong><br />

Cons. Leoni e <strong>di</strong> altri consiglieri, come peraltro sempre sostenuto anche dal Sindaco Concina, oggi<br />

questo Consiglio Comunale <strong>di</strong>scuterebbe <strong>di</strong> tanto ma probabilmente non <strong>di</strong> tutela <strong>di</strong> paesaggio.<br />

Oggi non voglio dare strizzate d’occhio a nessuno né ricerco facili benemerenze, riconosco però<br />

l’alto valore civico <strong>del</strong>l’impegno <strong>del</strong>le associazioni ambientaliste, la loro azione non deve essere<br />

considerata un intralcio o un <strong>di</strong>sturbo per nessuno ma una occasione <strong>di</strong> riflessione, <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong><br />

partecipazione su una questione che è <strong>di</strong> grande interesse. Del resto le quasi 4 mila firme raccolte<br />

stanno a <strong>di</strong>mostrare che la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong> paesaggio appartiene ormai alla sensibilità e<br />

alla cultura <strong>di</strong>ffusa <strong>del</strong>la società orvietana.<br />

Dove peraltro trova perfetta corrispondenza con i principi fondamentali <strong>del</strong>la nostra Costituzione,<br />

infatti all’articolo 9 si <strong>di</strong>ce che anche la Repubblica tutela il paesaggio, quin<strong>di</strong> la tutela <strong>del</strong> paesaggio<br />

non è compito esclusivo <strong>del</strong>lo Stato nella sua <strong>di</strong>versa articolazione e organizzazione (Governo,<br />

Parlamento, Regione, Province e Comuni), ma è anche <strong>del</strong>la Repubblica e cioè <strong>di</strong> tutte le<br />

17


espressioni sociali <strong>di</strong> cui si articola la nostra comunità nazionale, fino al singolo citta<strong>di</strong>no e quin<strong>di</strong><br />

anche alle associazioni ambientaliste.<br />

Ma veniamo al tema in <strong>di</strong>scussione, la domanda che ci dobbiamo porci è la seguente: i calanchi<br />

<strong>del</strong>l’orvietano sono un paesaggio meritevole <strong>di</strong> tutela o invece <strong>di</strong> scarso valore e quin<strong>di</strong>, in virtù<br />

<strong>del</strong>la loro caratteristica geologica, una location tecnicamente valida e economicamente conveniente<br />

per attività industriali <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti? Una sorta <strong>di</strong> secchi per l’immon<strong>di</strong>zia <strong>di</strong>sposti in serie<br />

sulle colline orvietane? Per rispondere a questa domanda sicuramente impegnativa potremmo<br />

<strong>di</strong>scutere sul valore anche economico <strong>del</strong> paesaggio <strong>di</strong> un territorio come il nostro, ma più<br />

semplicemente ci viene in soccorso la Regione Umbria dove prevede la promozione, la<br />

salvaguar<strong>di</strong>a e la messa in valore dei paesaggi collinari tra <strong>Orvieto</strong> e Ficulle. Stando così le cose<br />

l’istituzione <strong>del</strong> Parco dei calanchi sembrerebbe cosa fatta, la loro salvaguar<strong>di</strong>a sarebbe raggiunta<br />

ma purtroppo le cose non stanno così, infatti in quell’area insiste da tempo una attività industriale<br />

che ha anch’essa un valore economico e sociale <strong>di</strong> cui la Pubblica Amministrazione ne deve tenere<br />

conto.<br />

Insomma, Parco dei calanchi contro <strong>di</strong>scarica? È come <strong>di</strong>re come esempio parco marino contro i<br />

pescatori? Se noi ci facessimo rinchiudere in questo <strong>di</strong>lemma da un lato tardo e romantico e<br />

veteroindustriale dall’altro e quin<strong>di</strong> qualunque decisione sarebbe comunque <strong>di</strong>sastrosa per la nostra<br />

comunità citta<strong>di</strong>na, e noi incapaci <strong>di</strong> cogliere la complessità e l’opportunità <strong>di</strong> un mondo moderno.<br />

Riteniamo che l’Amministrazione comunale non si debba fare tirare per la giacca da nessuno ma<br />

lavorare per il bene comune, <strong>del</strong> resto la scelta che il sottoscritto insieme a altri colleghi consiglieri<br />

abbiamo fatto recentemente va in questa <strong>di</strong>rezione, cioè assunzione <strong>di</strong> responsabilità nell’interesse<br />

complessivo, davvero l’ambiente e l’economia sono contrapposti e non possono andare d’accordo?<br />

Molte esperienze in giro per l’Italia <strong>di</strong>cono che così non è, noi pensiamo che al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong><br />

serve mettere rapidamente a punto un piano <strong>del</strong>l’ambiente, dei rifiuti e <strong>del</strong>l’energia dove si siano<br />

puntualizzati alcuni punti: a) la tutela e la valorizzazione <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong> paesaggio; b) la<br />

corretta gestione dei rifiuti; c) la produzione <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili.<br />

E in questo quadro la costituzione <strong>di</strong> un parco tecnologico ambientale può essere la sintesi per<br />

coniugare le varie esigenze nell’interesse generale.<br />

Vedete, nell’Italia moderna i rifiuti da problema stanno rapidamente <strong>di</strong>ventando risorsa e quin<strong>di</strong> non<br />

è più tollerabile né comprensibile che solo a <strong>Orvieto</strong> i rifiuti restino un problema da affrontare con<br />

vecchie logiche, superate ormai dalla storia.<br />

Il Consiglio dei Ministri appena un mese fa e successivamente anche la Regione Umbria hanno<br />

rispettivamente recepito la <strong>di</strong>rettiva <strong>del</strong>l’Unione Europea sui rifiuti, favorendo una gestione integrata<br />

e cioè organica e industriale dei rifiuti intesi come risorsa. L’industrializzazione <strong>del</strong> settore<br />

costituisce infatti (interruzione <strong>di</strong> registrazione) e il rafforzamento <strong>del</strong>l’occupazione, con la nuova<br />

<strong>di</strong>rettiva infatti il rifiuto è valorizzato sia come materiale riciclabile sia come risorsa energetica,<br />

determinando così una <strong>di</strong>minuzione dei costi per i citta<strong>di</strong>ni.<br />

Perché i rifiuti trovano una effettiva collocazione in una filiera produttiva che li utilizza sia per la<br />

produzione <strong>di</strong> materie prima sia come fonte rinnovabile, infatti con la raccolta <strong>di</strong>fferenziata che<br />

inizierà anche in questo comune dal 1 gennaio con il centro storico <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> che è ovviamente il<br />

primo step, ma si dovrà arrivare e fare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata su tutto il territorio. È chiaro a tutti<br />

che ci vorrà <strong>del</strong> tempo ma l’importante è partire.<br />

Vedete, con la raccolta <strong>di</strong>fferenziata e la tracciabilità lungo tutta la filiera <strong>del</strong> ciclo si potrebbe<br />

pensare a inse<strong>di</strong>amenti nel nostro territorio <strong>di</strong> aziende che lavorano il riutilizzo <strong>di</strong> prodotti tipo carta,<br />

vetro e plastica etc.. Quin<strong>di</strong> con una politica a valle <strong>del</strong>la filiera <strong>del</strong>la raccolta <strong>di</strong>fferenziata si<br />

potrebbe avviare politiche attrattive alle imprese con ricadute positive nel nostro territorio,<br />

occupazionali in primo luogo.<br />

Ritornando alla questione generale ritengo sarebbe utile conoscere e <strong>di</strong>scutere in questo consesso<br />

i contenuti <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva europea e poi recepirla come atto <strong>di</strong> valore simbolico, per raggiungere gli<br />

obiettivi previsti dall’Unione Europea riconoscere nella raccolta <strong>di</strong>fferenziata lo strumento più<br />

importante da utilizzare, a tal proposito voglio evidenziare e portare a esempio il comune <strong>di</strong> Monza,<br />

un articolo riportato su Il corriere <strong>del</strong>la sera perché anche dai rifiuti i citta<strong>di</strong>ni possano guadagnarci.<br />

Infatti un milione e mezzo <strong>di</strong> Euro l’anno sono i profitti <strong>del</strong>la raccolta <strong>di</strong>fferenziata in una città i cui<br />

123 mila abitanti, numero analogo al nostro Ati, producono 150 tonnellate <strong>di</strong> rifiuto al giorno. “Il<br />

guadagno è abbastanza per consentirci <strong>di</strong> non aumentare la tassa sui rifiuti da 18 anni”, afferma<br />

l’assessore all’ambiente <strong>del</strong> comune <strong>di</strong> Monza.<br />

18


A conclusione <strong>di</strong> quanto detto poco fa si comprende che con una corretta gestione <strong>del</strong> rifiuto il<br />

citta<strong>di</strong>no ci guadagna sicuramente, naturalmente la raccolta <strong>di</strong>fferenziata la devono fare tutti, i<br />

comuni <strong>del</strong> nostro Ati altrimenti si vanificherebbero i nostri sforzi, perché il conferimento <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>scarica alle Crete è così <strong>di</strong>stribuito e faccio un esempio <strong>di</strong> facile comprensione. Su 100<br />

chilogrammi <strong>di</strong> rifiuti <strong>di</strong>eci sono <strong>del</strong> nostro comprensorio e 70 <strong>del</strong> resto <strong>del</strong>la provincia e <strong>20</strong> fuori<br />

ambito o fuori regione, si comprende e emerge chiaramente quin<strong>di</strong> che se la raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

non viene effettuata da tutti vi è una grande criticità.<br />

Riteniamo pertanto opportuno che anche l’Ati recepisca le <strong>di</strong>rettive europee e che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong> sia capofila dei comuni <strong>del</strong>l’ambito per poter svolgere una azione <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento nei confronti degli altri , in quanto la <strong>di</strong>scarica è sita nel nostro comune.<br />

A conclusione vogliamo avanzare come contributo alla <strong>di</strong>scussione che stiamo facendo alcune<br />

riflessioni: 1) verificare la possibilità <strong>di</strong> tutelare i calanchi in relazione alle destinazioni urbanistiche<br />

esistenti e, ove possibile, recuperare quelli già compromessi; 2) definire, anche attraverso lo<br />

strumento <strong>del</strong>la perizia giurata, la capacità residua <strong>del</strong> secondo calanco e la previsione volumetrica<br />

nell’ipotesi <strong>del</strong>l’ampliamento; 3) a scegliere la raccolta <strong>di</strong>fferenziata come strumento corretto per la<br />

gestione integrata <strong>del</strong> rifiuto ponendosi degli obiettivi; 4) a stimolare e concorrere a definire una<br />

seria operazione industriale finalizzata al riciclo e al riuso <strong>del</strong>le materie secondarie e il resto al<br />

rifiuto a fini energetici; 5) a sostenere la produzione <strong>di</strong> energia da fonte rinnovabile; 6) a ricercare e<br />

perseguire il necessario raccordo istituzionale con provincia e regione sulle questioni oggetto <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>scussione o<strong>di</strong>erna.<br />

Questi sono alcuni spunti e alcuni elementi che vanno nella <strong>di</strong>rezione che prima il Cons. Olimpieri<br />

auspicava.<br />

Vice Presidente Mortini<br />

Questa <strong>del</strong>ibera, così com’è stato anche detto la volta scorsa dal Cons. Leoni nel corso <strong>del</strong>la<br />

presentazione, ha come obiettivo <strong>di</strong> portare questo Consiglio Comunale a <strong>di</strong>scutere e assumere<br />

una posizione in merito a quella che deve <strong>di</strong>ventare una chiara e puntuale politica sui rifiuti, ormai<br />

non più rinviabile. Per cui parlare <strong>del</strong> parco dei calanchi è sicuramente argomento interessante<br />

anche se credo che tutto il nostro territorio merita <strong>di</strong> essere tutelato, non solo a parole ma<br />

ponendolo come un principio inderogabile da inserire all’interno <strong>di</strong> un nostro stesso statuto.<br />

Tornando invece alla questione terzo calanco io <strong>di</strong>co che sono assolutamente contraria al suo<br />

utilizzo come strumento per continuare a condurre una politica sui rifiuti basata per la maggior parte<br />

sul sotterramento, che porterà nel giro <strong>di</strong> poco tempo al riempimento anche <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />

Sappiamo bene che <strong>Orvieto</strong> è una <strong>di</strong>scarica strategica a livello regionale e lo <strong>di</strong>ce lo stesso piano,<br />

così come sappiamo che è anche una <strong>del</strong>le poche se non l’unica rimasta e quin<strong>di</strong> non vogliamo<br />

sottrarci al dovere <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> ciclo dei rifiuti, ma al tempo stesso non possiamo arrogarci il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vincolare il futuro <strong>di</strong> questo territorio permettendo che le crete <strong>di</strong>ventino il ricettacolo <strong>del</strong>le<br />

possibili inefficienze né <strong>del</strong>le comunità umbre né tanto meno <strong>di</strong> altre comunità.<br />

Per cui ogni ragionamento sul tema dei rifiuti va assolutamente ricondotto alla necessità <strong>di</strong> far<br />

partire entro breve termine una raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta, anche perché questo è l’in<strong>di</strong>rizzo che<br />

ci viene dato come si <strong>di</strong>ceva anche prima da tempo a livello europeo, senza incertezze su tutto il<br />

territorio e non su parte <strong>di</strong> esso, perché soltanto in questo modo si può giungere a risultati ottimali<br />

che oltre quin<strong>di</strong> a ridurre drasticamente il conferimento in <strong>di</strong>scarica, rende anche produttivo questo<br />

sistema così come sottolineava prima anche il Cons. Meffi, abbattendo lo spauracchio che viene<br />

spesso presentato come ostacolo alla <strong>di</strong>fferenziata, ovvero i costi. E questo ce lo insegnano ormai<br />

le esperienze dei tanti comuni italiani che sono portati come esempio.<br />

I sindaci <strong>del</strong> nostro comprensorio hanno già fatto importanti passi in avanti con<strong>di</strong>videndo un<br />

documento uscito i primi <strong>di</strong> ottobre che fissa in nove punti alcuni paletti importanti, dai quali è giusto<br />

partire per far sì che questi non restino soltanto dei ragionamenti teorici ma punti da far valere con<br />

forza nei rapporti con regione e provincia, con l’Ato <strong>di</strong> appartenenza e con Sao – Acea.<br />

Il terzo calanco per cui non deve servire perché è giusto che anche il nostro territorio <strong>di</strong>venti<br />

virtuoso sulla questione rifiuti, bisogna perciò spingere oltre la <strong>di</strong>scussione facendo alcune<br />

valutazioni e stu<strong>di</strong> da parte degli uffici che al più presto ci devono sapere <strong>di</strong>re quanta capacità c’è<br />

ancora <strong>di</strong> ricezione nel secondo calanco, quanto è in grado <strong>di</strong> contenere l’ampliamento <strong>del</strong>lo stesso<br />

su ipotesi <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata almeno portata al 65 per cento, quali sono i costi che<br />

l’amministrazione deve sostenere all’inizio, quali le possibili soluzioni.<br />

19


A Ponte nelle Alpi, che ormai è un comune più volte ripreso, per esempio con una società pubblica<br />

<strong>di</strong> 10 mila Euro <strong>di</strong> capitale è stato raggiunto l’85 per cento in meno <strong>di</strong> un anno, è vero che gli<br />

abitanti sono forse meno numerosi <strong>del</strong> nostro contesto ma comunque sia non credo sia una tappa<br />

impossibile per noi.<br />

Credo quin<strong>di</strong> che bisogna passare dalle parole ai fatti monitorando i vari passaggi così come<br />

proposto all’inizio attraverso un lavoro costante <strong>del</strong>la Commissione ambiente, alla quale è doveroso<br />

che siano invitati, ed è giusto che debbano partecipare, anche le varie associazioni ambientaliste<br />

che da tempo <strong>di</strong>battono su questi temi.<br />

Consigliere Ricci<br />

Credo che questa materia è una <strong>del</strong>le questioni importanti per la nostra citta<strong>di</strong>nanza, vorrei fare due<br />

considerazioni, la prima guardando al passato e la seconda guardando in avanti. La prima, il<br />

sottoscritto dall’85 al 95 faceva l’assessore al comune <strong>di</strong> Allerona e negli anni Novanta quando si<br />

poneva con evidenza il problema <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scariche dei rifiuti, perché ogni comune aveva il suo butto<br />

citta<strong>di</strong>no, ogni frazione aveva il suo butto e quin<strong>di</strong> a livello comprensoriale nacque l’idea <strong>di</strong> avere<br />

una <strong>di</strong>scarica comprensoriale. E ogni comune <strong>del</strong> nostro comprensorio si adeguò per portare il<br />

rifiuto alla <strong>di</strong>scarica alle crete.<br />

Chiaramente fu un lavoro complicato <strong>di</strong> tutti i comuni <strong>del</strong> nostro comprensorio, in particolar modo <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong> e poi ci fu il coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>la regione Umbria, non la voglio fare molto lunga però credo<br />

che questa <strong>di</strong>scarica ha rappresentato per il passato una risorsa importante per i nostri citta<strong>di</strong>ni, per<br />

il nostro comprensorio e quant’altro.<br />

Credo che questo bisogna ricordarlo perché credo qui dei consiglieri che sono qui presenti non<br />

ricordo che all’epoca c’era qualcuno e credo che il passato va ricordato, per poi guardare al futuro.<br />

E quin<strong>di</strong> riba<strong>di</strong>sco che questo tipo <strong>di</strong> attività ha rappresentato una risorsa, occupazione, economia e<br />

quant’altro. Chiaramente rispettando le normative ambientali perché poi mi ricordo negli anni 90<br />

quando come oggi c’erano gli ambientalisti a <strong>Orvieto</strong>, molti, c’era il prof. Car<strong>di</strong>nali per esempio e<br />

tanti altri che facevano battaglie e quin<strong>di</strong> c’era tutta una <strong>di</strong>scussione come oggi, forse anche più<br />

accesa. Mi ricordo che il mio partito istituì una proposta politica che si chiamò Telefono verde<br />

ad<strong>di</strong>rittura.<br />

Quin<strong>di</strong> negli anni Novanta c’è stata tutta una situazione che dagli anni 88 – 89 a oggi ha percorso<br />

una serie <strong>di</strong> tappe e siamo arrivati a oggi, oggi si parla <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata, si parla <strong>di</strong> portare<br />

meno rifiuti in <strong>di</strong>scarica e quin<strong>di</strong> trovare <strong>del</strong>le soluzioni, intanto sono uno dei firmatari <strong>del</strong>la mozione<br />

perché ho inteso firmare e perché ho inteso aderire a questa iniziativa? Perché intanto era<br />

l’occasione <strong>di</strong> parlarne in Consiglio Comunale , noi venivano da una <strong>di</strong>scussione al palazzo <strong>del</strong>la<br />

fondazione i primi <strong>di</strong> settembre in cui c’è stata una partecipazione vasta per la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong><br />

piano d’ambito dei rifiuti e da quella data si è impostata la questione per <strong>di</strong>scutere, una volte per<br />

tutte, in Consiglio Comunale la materia e intanto ne <strong>di</strong>scutiamo. Mi sembra un atteggiamento<br />

democratico, un atteggiamento importante perché magari se non ci fosse stata la mozione il<br />

problema non si <strong>di</strong>scuteva.<br />

Però credo che bisogna stare molto attenti su questa materia perché è una materia <strong>del</strong>icata,<br />

importante per la nostra città come qualche consigliere già <strong>di</strong>ceva, dove ogni consigliere viene<br />

messo in qualche modo sotto la propria responsabilità, rappresenta per il nostro territorio una<br />

grande risorsa, sicuramente va adeguato alla modernizzazione e alle questioni nuove che vengono<br />

avanti. Chiaramente ieri ho visto il video <strong>del</strong>le associazione ambientaliste alla sala <strong>del</strong> Carmine e<br />

chiaramente una <strong>di</strong>scarica si concilia male con un progetto <strong>di</strong> sviluppo ambientale <strong>del</strong> territorio in<br />

quella zona, sicuramente si concilia male, come si concilia male quello che hanno fatto vedere a<br />

Napoli in quello stesso video.<br />

Anche perché nella mozione c’è un punto leggermente critico nel senso che per fare questo piano<br />

bisognerebbe trovare un altro sito per la <strong>di</strong>scarica da quello che leggo e chiaramente <strong>di</strong>venta<br />

complicato trovare un altro sito per la <strong>di</strong>scarica oppure per un piano industriale <strong>del</strong>la lavorazione dei<br />

rifiuti e non più <strong>di</strong>scarica. Perché poi <strong>di</strong>venta complicato andare a fare il progetto <strong>di</strong> un parco<br />

archeologico, culturale.<br />

Quin<strong>di</strong> ****rispetto alla stessa mozione che intenderei proporre <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare, quin<strong>di</strong>, e lo <strong>di</strong>ceva<br />

pure Meffi in precedenza, abbinerei molto la questione binomio ambiente – economia che secondo<br />

me è molto importante, perché poi <strong>di</strong> fronte a questa questione va tenuto conto soprattutto <strong>del</strong><br />

<strong>20</strong>


nostro ambiente e va tenuto conto anche <strong>del</strong>lo sviluppo economico che le due cose a mio avviso<br />

devono camminare <strong>di</strong> pari passo.<br />

Consigliere Ranchino<br />

Riba<strong>di</strong>sco che non mi sembra questo il modo <strong>di</strong> affrontare il problema, il problema si affronta con<br />

dei tavoli complessi nelle se<strong>di</strong> dove tutti siamo andati, in sede Ati nella prima riunione per la Vas,<br />

nelle singole riunioni Ati dove il nostro sindaco svolge la propria attività. Il piano regionale rifiuti<br />

prevede la nostra zona, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> come zona strategica per la gestione dei rifiuti <strong>di</strong><br />

carattere regionale, non idonea Cons. Leoni com’è scritto, “strategica” che significa in<strong>di</strong>spensabile,<br />

“idonea” si può fare. Quin<strong>di</strong> c’è un problema, che la stessa mozione coglie e cioè se leviamo la<br />

<strong>di</strong>scarica dall’attuale localizzazione dobbiamo trovare un altro sito, dobbiamo contaminare per fare<br />

il parco dove nessuno andrà a passeggiare perché c’è già una <strong>di</strong>scarica lì sopra dovremmo<br />

contaminare un’altra zona così non andremmo a passeggiare neanche su questa. E questo è un<br />

problema da tenere in adeguata considerazione, questo non significa che dobbiamo fare il terzo<br />

calanco, dobbiamo riflettere su quello che facciamo e non è questo il modo <strong>di</strong> riflettere su quello<br />

che facciamo.<br />

Le scelte si fanno a livello regionale e c’è una gerarchia <strong>del</strong>le fonti <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto che ci impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong><br />

prendere <strong>del</strong>le decisioni contro le leggi <strong>del</strong>lo Stato, contro le leggi regionali, contro le leggi Ati, è<br />

uscita la sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> settembre che qualifica definitivamente l’Ati come ente<br />

territoriale interme<strong>di</strong>o, significa che noi siamo sottoposti alla regolamentazione Ati la quale è<br />

sottoposta alla regolamentazione <strong>del</strong> piano d’ambito <strong>di</strong> carattere regionale. Questo è legge, poi si<br />

può <strong>di</strong>re interpretiamo, scegliamo e siamo qui per questo, scegliamo insieme le cose migliori ma<br />

non possiamo far finta che queste cose non accadano.<br />

E non possiamo ragionare senza tenere presente che ci sono degli enti che decidono prima <strong>di</strong> noi e<br />

ai quali enti noi, purtroppo sottolineo, dobbiamo obbe<strong>di</strong>enza dal punto <strong>di</strong> vista giuri<strong>di</strong>co altrimenti<br />

emettiamo degli atti illegali, prima ancora che illegittimi: illegali!<br />

Allora c’è un tavolo che è quello Ati dove dobbiamo andare a battere i pugni e a fare rumore e<br />

grazie alle associazioni ambientaliste che tengono alta l’attenzione su questo aspetto ma non è<br />

questa mozione che risolve il problema, perché la strategia <strong>del</strong> nostro sito, <strong>del</strong>la nostra città renderà<br />

necessario fare una <strong>di</strong>scarica da un’altra parte probabilmente, poi non significa come <strong>di</strong>ce il Cons.<br />

Leoni “ma allora non facciamo la raccolta <strong>di</strong>fferenziata”. Facciamo la <strong>di</strong>fferenziata la dobbiamo fare,<br />

inizia il 1 gennaio il primo esperimento sul centro storico e speriamo che funzioni bene e speriamo<br />

<strong>di</strong> trovare i sol<strong>di</strong> per fare in maniera tale che inizi la <strong>di</strong>fferenziata anche sul resto <strong>del</strong> territorio, ma<br />

per esempio un corretto rapporto con il gestore in un’ottica <strong>di</strong> definizione <strong>di</strong> un piano industriale<br />

con<strong>di</strong>viso, sicuro, gestito, controllato attraverso <strong>del</strong>le conferenze <strong>di</strong> servizi dove c’è anche il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> che controlla quello che si fa dentro una <strong>di</strong>scarica. È un sistema per avere le<br />

risorse per fare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata da dopodomani e non da quando avremo i sol<strong>di</strong> e forse non<br />

so quando ce li avremo.<br />

Allora nessuno <strong>di</strong>ce che non dobbiamo fare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata, <strong>di</strong>ce allora ***il terzo calanco<br />

non si fa la <strong>di</strong>fferenziata e pren<strong>di</strong>amo le multe lo stesso, eh non è questo. Dobbiamo ragionare in<br />

maniera corretta anche perché questa mozione scusate ma leggiamola, <strong>di</strong>ce il dettato “e impartire<br />

le opportune <strong>di</strong>rettive per l’avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento, previo accordo con il comune <strong>di</strong> Ficulle, per la<br />

variante al Piano regolatore generale parte strutturale finalizzata a un parco intercomunale dei<br />

calanchi” e questo vuole <strong>di</strong>re tutto e vuole <strong>di</strong>re <strong>di</strong>re niente. Facciamo il parco lasciando il terzo<br />

calanco fuori e che abbiamo risolto?! Questa volendo si aggira al quarto piano si fa una<br />

perimetrazione <strong>del</strong>la variante al Piano regolatore e il terzo calanco rimane fuori e non abbiamo<br />

risolto niente, abbiamo fatto una operazione <strong>di</strong> mera facciata e non risolviamo il problema e il<br />

problema si risolve a Terni e non si risolve qua.<br />

La raccolta <strong>di</strong>fferenziata è in<strong>di</strong>spensabile ma non solo, io farei la tendenza al rifiuto zero è<br />

in<strong>di</strong>spensabile, l’attenzione nell’acquisto, l’attenzione <strong>del</strong>la gestione degli imballaggi, la gestione<br />

<strong>del</strong>la <strong>di</strong>fferenziazione dei contenitori e <strong>di</strong> tutto quello che riguarda gli aspetti che vanno a<br />

destinazione a rifiuto oggi, il riciclo ma tutto questo ha un senso se poi tutta questa roba non la<br />

raccogliamo come abbiamo fatto fino a oggi e la buttiamo comunque dentro una <strong>di</strong>scarica, che sia<br />

<strong>Orvieto</strong> o che sia a Gubbio a me non interessa, l’ambiente è tutto. Dobbiamo fare in maniera tale<br />

che queste cose poi abbiano un senso e vadano a finire in uno stabilimento che questo rifiuto lo<br />

tratta, a Ponte <strong>del</strong>le Alpi hanno uno stabilimento <strong>di</strong> trattamento <strong>del</strong> rifiuto non è che guar<strong>di</strong>amo solo<br />

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la <strong>di</strong>fferenziata, hanno uno stabilimento avanzato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione e trattamento <strong>del</strong> rifiuto<br />

residuo, per quanto sia poco, <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> rifiuto residuo. Però allora noi dobbiamo cercare <strong>di</strong><br />

immaginare questo e non fare un <strong>di</strong>scorso rifiuto no punto, <strong>di</strong>scarica no punto, <strong>di</strong>scarica no certo,<br />

certo che <strong>di</strong>scarica no ma per quanto si vada nella migliore <strong>del</strong>le ipotesi a un rifiuto zero immagino<br />

che nell’arco dei prossimi anni non è che riusciremo a arrivare al rifiuto zero, riusciremo a arrivare<br />

speriamo a una percentuale che sia tale da non farci sanzionare dalla regione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziata, che<br />

sarebbe già tanto viste le percentuali, ma comunque una percentuale <strong>di</strong> residuo c’è e questo<br />

residuo da qualche parte lo dobbiamo mettere. E allora dobbiamo fare in maniera tale che ci sia poi<br />

un trattamento <strong>del</strong> rifiuto anche a valle <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fferenziazione in maniera tale che questo rifiuto sia<br />

ulteriormente <strong>di</strong>fferenziato, che si possa con la frazione organica poi realizzare un compost<br />

sufficientemente pulito da essere poi riutilizzato, ma soprattutto che ci sia qualcuno che avvii una<br />

filiera <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione <strong>del</strong> rifiuto (plastica, alluminio, carta, vetro e quant’altro) in maniera tale che<br />

queste cose che noi <strong>di</strong>fferenziamo vadano a finire da qualche parte, perché altrimenti rivanno a<br />

finire in <strong>di</strong>scarica, o da noi oppure le carichiamo sui camion, produciamo monossido <strong>di</strong> carbonio e<br />

tutto quello che è e il costo ambientale <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> rifiuto è comunque negativo,<br />

perché poi produciamo rifiuto da un’altra parte. Forse più dannoso ancora.<br />

Allora il ragionamento deve essere un altro, il ragionamento è questo secondo me, è quello <strong>di</strong><br />

fermarci, prendere il gestore, prendere l’Ati e tutti gli attori <strong>di</strong> questa questione e non si fa dentro la<br />

sala <strong>del</strong> Consiglio Comunale ma si fa da un’altra parte perché i tavoli sono <strong>di</strong>versi, fare un<br />

ragionamento sano capendo quali sono i tempi affinchè purtroppo la nostra zona destinata a<br />

raccogliere rifiuti comprensoriali e non solo quelli <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, purtroppo, avete detto bene quali sono<br />

le percentuali, 10 per cento sono nostri e il resto viene da Ati e dal resto <strong>di</strong> altre regioni, quin<strong>di</strong><br />

ragionare con i gestori <strong>di</strong> queste cose, ragionare in sede Ati <strong>di</strong> una tempistica entro la quale cercare<br />

<strong>di</strong> esaurire o <strong>di</strong> condurre anche la gestione comprensoriale alle percentuali <strong>di</strong> tolleranza che<br />

sgravino il territorio <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> da questo gravoso compito <strong>di</strong> raccogliere i rifiuti <strong>di</strong> tutto il<br />

comprensorio, parlare a stretto giro e la <strong>di</strong>sponibilità è stata data ma è stata data in senso<br />

sostanziale, perché il gestore è <strong>di</strong>sponibile a rimettere su alcuni aspetti al fine <strong>di</strong> avviare per<br />

esempio le varie filiere senza le quali noi possiamo continuare a fare la <strong>di</strong>fferenziata ma tanto ce le<br />

raccolgono sempre loro e la nostra roba arriva sempre nella nostra <strong>di</strong>scarica, perché a Terni la<br />

<strong>di</strong>scarica nostra la gestiscono a livello Ati per tutto il <strong>di</strong>scorso. Quin<strong>di</strong> noi possiamo essere virtuosi<br />

quanto vogliamo ma la roba ce la ributtano dentro un’altra volta perché non c’è nessuno che magari<br />

fa l’impianto per la selezione e l’avvio alle filiere e questo il gestore ha dato la <strong>di</strong>sponibilità nei<br />

numerosi incontri fatti a farlo. E c’è una <strong>di</strong>sponibilità ampia <strong>del</strong> gestore a rivedere determinate cose.<br />

Allora io <strong>di</strong>co questa mozione rischia definitivamente per quanto io la trovo innocua perché al<br />

quarto piano volendo si fa una perimetrazione <strong>di</strong>versa e il terzo calanco rimane così com’è, per cui<br />

volendo possiamo fare <strong>di</strong>ciamo così la massima attività <strong>di</strong> carattere demagogico e facciamo una<br />

bella cosa ambientalista ma non risolviamo il problema, perché poi <strong>di</strong> sopra lo gestiscono come<br />

vogliono, oppure secondo <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni che <strong>di</strong>etro le quinte si possono dare.<br />

Dico invece <strong>di</strong> fare un altro tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso, teniamo alta l’attenzione come stiamo facendo sugli<br />

aspetti <strong>del</strong>la gestione corretta <strong>del</strong> rifiuto, agiamo nelle opportune se<strong>di</strong>, evitiamo <strong>di</strong> fare questo tipo <strong>di</strong><br />

mozioni che tanto non portano a nulla ma anzi apriamo questo benedetto tavolo nel quale<br />

giornalmente <strong>di</strong>scutere con i rappresentanti degli organi decisionali che non sono il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong> purtroppo, gli organi gestionali sono da un’altra parte e evitiamo che facendo una mozione<br />

improvvida magari si riesca a non fare il terzo calanco lì ma ci venga imposto, vista la strategicità<br />

<strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ai fini regionali secondo una regola <strong>di</strong> stretta gerarchia <strong>del</strong>le fonti per cui noi<br />

a questo non ci possiamo opporre se non facendo cambiare dalla regione il piano regionale e<br />

dall’Ati i piani d’ambito ai quali siamo sottoposti. Di ritrovarci magari un’altra parte <strong>del</strong> nostro<br />

territorio ugualmente destinata e rovinata cosicché le due <strong>di</strong>scariche che ci sono non ce le leva<br />

nessuno ma avremo anche un’altra parte <strong>del</strong> nostro territorio ugualmente deturpata.<br />

Allora io <strong>di</strong>co, io sono per votare contro questa mozione perché è parziale, non risolve il problema,<br />

è illegittima, reca danni e lo sottoscrivo che chi ha comprato dei terreni ha fatto degli investimenti e<br />

ha confidato su un atto che possiamo sempre ricambiare, in via <strong>di</strong> autotutela il comune può fare<br />

quello che vuole, ma lo <strong>di</strong>ce la legge, ci sono sentenze a vagoni <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> Cassazione che si<br />

pagano i danni. Valutiamo anche questo perché può essere un danno sostenibile per il bene<br />

pubblico ma lo dobbiamo valutare e non possiamo fare <strong>del</strong>le scelte a occhi chiusi.<br />

22


Per cui non posso votare a favore <strong>di</strong> questa mozione, la cui filosofia comunque però con<strong>di</strong>vido il<br />

senso.<br />

Consigliera Stopponi<br />

Il simpatico sarcasmo con cui il sindaco mi ricorda sempre che i tempi sono quelli che sono rischia<br />

<strong>di</strong> spostare l’attenzione su quello che io ho sostenuto e cioè sull’oggetto <strong>del</strong> mio rilievo sulla<br />

tempistica. Non è un problema <strong>di</strong> documento che viene presentato come <strong>di</strong>cevo <strong>di</strong>eci minuti prima<br />

<strong>del</strong>la chiusura dei lavori <strong>del</strong>la conferenza, il problema è che noi quattro settimane fa abbiamo<br />

ragionato sulla istituzione <strong>di</strong> un tavolo, quello che oggi stanno chiedendo a gran voce i membri <strong>del</strong>la<br />

maggioranza, quel tavolo era l’oggetto e l’obiettivo <strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la<br />

mozione Leoni. Allora la mia domanda continua a essere: perché da quattro settimane a oggi non è<br />

stato possibile fare quello che oggi si chiede con un senso <strong>di</strong> responsabilità e per <strong>di</strong>scutere <strong>del</strong><br />

piano ambientale in grado <strong>di</strong> assorbire la mozione Leoni che ha il merito, come abbiamo detto in<br />

moltissime occasioni, <strong>di</strong> avere sollevato la <strong>di</strong>scussione e <strong>di</strong> avere portato la <strong>di</strong>scussione nell’ambito<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale? Oltre che naturalmente avere attivato ancora <strong>di</strong> più, se ce fosse bisogno,<br />

l’attivismo <strong>del</strong>le varie associazioni ambientaliste ma anche <strong>di</strong> semplici citta<strong>di</strong>ni?<br />

È una domanda credo legittima fermo restando che non ho nulla in contrario rispetto a questo<br />

tavolo però bisogna che ci <strong>di</strong>ciamo che un impegno preso in maniera ufficiale e che era alla base<br />

<strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione è un impegno che per l’ennesima volta è stato <strong>di</strong>satteso e<br />

rispetto a questo trovo anche inopportuno la velata minaccia <strong>del</strong> Cons. Olimpieri che <strong>di</strong>ce d’ora in<br />

poi vi presenteremo i documenti all’ultimo momento utile previsto dai regolamenti comunali, perché<br />

voglio ricordare al Cons. Olimpieri che siete voi che vi siete proposti come nuovo nel merito ma<br />

anche nel metodo. E quin<strong>di</strong> se questo è non proprio davvero ritengo come minimo inopportuno<br />

questa velata minaccia, che peraltro non fa altro che farci capire che tutto sommato tanto <strong>di</strong> nuovo<br />

forse non c’è.<br />

Arriviamo nel merito <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione, il documento <strong>del</strong> sindaco oltre alla questione <strong>del</strong> metodo e<br />

pur <strong>di</strong>chiarandosi un documento aperto per quello che mi riguarda per una prima lettura fatta sul<br />

documento non prende una posizione netta sul tema che noi stiamo <strong>di</strong>scutendo e cioè sul tema<br />

portato in evidenza dalla mozione, la questione dei calanchi, <strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica,<br />

<strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong> parco ambientale e altro. Quin<strong>di</strong> in quanto tale non vedo come possa influire<br />

nella <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>la mozione stessa.<br />

Nel merito <strong>del</strong>la mozione riba<strong>di</strong>sco che ritengo che abbia ottenuto l’obiettivo che si prefiggeva, così<br />

l’ho interpretato, l’obiettivo cioè <strong>di</strong> portare all’interno <strong>di</strong> questa aula la <strong>di</strong>scussione che da tempo si<br />

sta facendo in città, da molto tempo si sta facendo in città e che è arrivato all’apice al momento<br />

<strong>del</strong>la presentazione da parte <strong>del</strong>la Sao – Acea <strong>di</strong> questo progetto industriale <strong>di</strong> ampliamento <strong>del</strong><br />

terzo calanco, ponendoci davanti una serie anche qui <strong>di</strong> necessità ma vorrei usare anche <strong>di</strong><br />

spauracchi – il termine spauracchi - rispetto alla riduzione <strong>del</strong> personale nel caso in cui non<br />

avessimo, a tutto quello che avremmo dovuto comunque accettare perché non abbiamo più lo<br />

spazio perché produciamo troppi rifiuti, senza risolvere chiaramente il problema che è alla base e<br />

che è stato detto e con<strong>di</strong>viso da molti degli interventi fatti dalla consiglieri prima <strong>di</strong> me.<br />

Penso che noi oggi dobbiamo esprimere una posizione chiara come forze politiche, come forze<br />

politiche noi dobbiamo arrivare a terminare la <strong>di</strong>scussione che non è una <strong>di</strong>scussione che si<br />

esaurisce oggi e sono felice <strong>del</strong> fatto che non sia una <strong>di</strong>scussione che si esaurisce oggi, anche io<br />

considero la mozione <strong>di</strong> Leoni un punto <strong>di</strong> partenza, a esprimere <strong>del</strong>le posizioni chiare sulla politica<br />

ambientale che come comune noi vogliamo perseguire.<br />

Allora l’ho detto in varie occasioni come Rifondazione Comunista e come Consigliere comunale ma<br />

anche personalmente,, ritengo che dobbiamo partire da un impegno strategico <strong>di</strong> produzione zero<br />

rifiuti, questo è l’obiettivo che noi dobbiamo perseguire e da questo obiettivo strategico, da questo<br />

impegno strategico noi dobbiamo cominciare a fare <strong>di</strong>scendere una serie <strong>di</strong> azioni che abbiamo<br />

detto più volte, raccolta <strong>di</strong>fferenziata, minimo raggiungimento 65 per cento ma avendo l’obiettivo<br />

che altre realtà italiane e europee ci hanno fatto ben vedere che sono possibili, <strong>di</strong> arrivare all’80, al<br />

94 per cento e ricor<strong>di</strong>amo Ve<strong>del</strong>ago, Capannori etc. etc.<br />

La raccolta <strong>di</strong>fferenziata deve essere accompagnata da tutto il lavoro che può essere fatto come c’è<br />

stato <strong>di</strong>mostrato più volte <strong>del</strong> riciclo e <strong>del</strong> riuso, che può essere utilizzato, deve essere utilizzato<br />

anche in funzione economica e occupazionale, anche <strong>di</strong> questo abbiamo più volte <strong>di</strong>scusso<br />

nell’incontro che abbiamo fatto con le associazioni che hanno promosso il referendum <strong>di</strong> cui<br />

23


dovremo ancora <strong>di</strong>scutere noi abbiamo ragionato anche su questo, cioè un lavoro che è in grado <strong>di</strong>,<br />

cioè un impianto che sia in grado <strong>di</strong> assicurare occupazione e produzione economica attraverso il<br />

riciclo e il riuso, la produzione <strong>di</strong> energia, <strong>di</strong> compost è stato ricordato, materie prime secondarie<br />

derivanti dai rifiuti per l’impiego in e<strong>di</strong>lizia per esempio come in altri settori industriali etc. etc.<br />

L’obiettivo qual è? È quello <strong>del</strong>la riduzione al massimo <strong>del</strong> conferimento in <strong>di</strong>scarica dei rifiuti che<br />

devono rappresentare il residuo unico, dopo tutti i processi <strong>di</strong> cui abbiamo parlato<br />

precedentemente.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> conseguenza rendere non necessario all’ampliamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica nel terzo calanco e<br />

<strong>di</strong> conseguenza ad<strong>di</strong>rittura si può ragionare sull’ampliamento richiesto sull’innalzamento <strong>del</strong><br />

secondo calanco, ma ad<strong>di</strong>rittura vorrei arrivare oltre, cioè c’è tutto un lavoro che si può fare<br />

ad<strong>di</strong>rittura sul materiale già smaltito nel primo calanco che potrebbe ad<strong>di</strong>rittura recuperare <strong>del</strong>lo<br />

spazio.<br />

Su questo dobbiamo pronunciarci credo chiaramente, non significa oggi avere chiuso la<br />

<strong>di</strong>scussione però credo che a un certo punto un pronunciamento chiaro debba essere fatto da parte<br />

<strong>di</strong> tutte le forze politiche.<br />

Come si fa tutto questo? Continuo a sentirmi <strong>di</strong>re che c’è qualcun altro che decide sopra <strong>di</strong> noi ma<br />

tutti gli organismi che decidono a partire dall’Ati e poi alla provincia e poi alla regione e poi allo<br />

Stato sono fatti da noi, non sono fatti da un Dio che scende. Allora se il principio è quello che<br />

ciascuno <strong>di</strong> noi può votare e può esprimere un’opinione allora per esempio un territorio come il<br />

nostro che sta all’interno <strong>del</strong>l’Ati 4 <strong>di</strong> cui il nostro sindaco è Vice Presidente non può approvare un<br />

documento preliminare che va contro quello che stiamo sostenendo, abbiamo un potere che è<br />

quello <strong>del</strong> voto che dobbiamo esercitare in tutte le possibili istanze e le impostazioni si possono<br />

mo<strong>di</strong>ficare.<br />

Soprattutto però il punto è che noi dobbiamo lavorare per quella gerarchia <strong>di</strong> interventi che abbiamo<br />

tutti ben chiaro ma che dobbiamo trovare la forza <strong>di</strong> applicare, quando pren<strong>di</strong>amo <strong>del</strong>le posizioni<br />

chiare, che sono prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero per utilizzi<br />

secondari e per ultimo lo smaltimento. Quin<strong>di</strong> la conseguenza <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>l’ampliamento<br />

<strong>del</strong>la terza <strong>di</strong>scarica altro non è che osservare, quin<strong>di</strong> darci una tempistica, darci comunque un<br />

progetto, darci una tempistica, lavorare per questo e ottenere i risultati che ci siamo prefissi.<br />

Questo è il nostro secondo me impegno e comunque è sicuramente il mio.<br />

Io la trovo incompleta e particolare nel senso che affronta soltanto un tema e non affronta, come io<br />

auspico sempre, la complessità <strong>del</strong> tema, in un primo momento mi ero ad<strong>di</strong>rittura all’inizio alla<br />

presentazione avevo ad<strong>di</strong>rittura pensato <strong>di</strong> votare contrario o al massimo <strong>di</strong> astenermi, però come<br />

ho detto nell’ultimo Consiglio Comunale se deve essere lo stimolo, lo spunto sono <strong>di</strong>sponibile a<br />

votare a favore. Credo però proprio rispetto al fatto che ci sono alcune cose nella mozione che non<br />

con<strong>di</strong>vido, una per esempio è quella <strong>di</strong> andare alla ricerca <strong>di</strong> altri siti perché va contro quello che ho<br />

appena sostenuto, cioè non c’è bisogno <strong>del</strong> terzo calanco, non c’è bisogno neanche <strong>di</strong> andare a<br />

cercare altri siti.<br />

Allora io propongo che al termine <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione si possa fare una sospensione e una riunione<br />

<strong>del</strong>la Conferenza dei Capigruppo per vedere oppure presenteremo degli emendamenti alla mozione<br />

stessa.<br />

Consigliere Pizzo<br />

Ieri invece <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carmi allo shopping sono andato a vedere un bel documentario presso la sala <strong>del</strong><br />

Carmine e gli amici <strong>del</strong> Coor<strong>di</strong>namento orvietano rifiuti zero hanno proiettato tre filmati, il primo<br />

filmato parlava dei rifiuti <strong>di</strong> Napoli, i rifiuti <strong>di</strong> Napoli ammassati all’interno <strong>del</strong>le ex cave <strong>di</strong> tufo<br />

ad<strong>di</strong>rittura in prossimità <strong>del</strong> polo ospedaliero <strong>di</strong> Napoli e sicuramente lì non è sicuramente un sito<br />

ideale per quanto riguarda la <strong>di</strong>scarica, perché è stato fatto tutto totalmente abusivo. Considerate<br />

che in una cava abbandonata è stato scaricato quasi un milione <strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> rifiuti abusivamente<br />

senza che nessuno se ne accorgesse e un milione <strong>di</strong> metri cubi è più o meno lo spazio <strong>del</strong> terzo<br />

calanco, quin<strong>di</strong> come ha fatto nessuno a accorgersi <strong>di</strong> nulla!<br />

E guardando quel documentario sinceramente mi era venuto quasi pensato <strong>di</strong> chiamare chi fino a<br />

oggi ha controllato, ha presi<strong>di</strong>ato la <strong>di</strong>scarica per almeno non fosse altro ringraziarlo per non avere<br />

quello scempio perlomeno, almeno scempio ambientale perché lì è uno scempio totale, non si sa<br />

cosa c’è sotto, non si sa che tipo <strong>di</strong> rifiuti sono stati portati, si parla <strong>di</strong> rifiuti ra<strong>di</strong>oattivi.<br />

24


Il secondo filmato parlava <strong>del</strong>la nostra <strong>di</strong>scarica e ha fatto vedere il primo calanco e il secondo<br />

calanco che si è riempito anche più velocemente rispetto a quanto i nostri predecessori in questi<br />

banchi avessero ipotizzato, perché sono state apportate svariate tonnellate e nessuno lo sa <strong>di</strong><br />

preciso, almeno si <strong>di</strong>ceva così, <strong>di</strong> rifiuti dalla Campania. E anche lì un carotaggio preciso su che<br />

tipo <strong>di</strong> rifiuti sono arrivati non è stato fatto.<br />

E poi c’era un terzo filmato che parlava <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> quei comuni virtuosi, quei comuni a cinque stelli<br />

che anche Cecilia poco fa citava Ponte <strong>del</strong>le Alpi che se non erro alcuni sindaci <strong>del</strong> comprensorio<br />

sono andati a visitare e dove comunque, benché è un comune a cinque stelle e benché la raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata è veramente fatta bene comunque riescono a <strong>di</strong>fferenziare l’83 per cento. Anche<br />

Cecilia nel tuo intervento parlavi comunque <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferenziazione che in alcuni comuni arriva fino<br />

al 93 per cento, ciò non toglie che rimane una parte <strong>di</strong> rifiuto che da qualche parte deve andare.<br />

Questo è assodato, torniamo sempre alla nostra <strong>di</strong>scarica. Nel <strong>20</strong>09 gli amici sempre <strong>del</strong> coro ci<br />

hanno fatto vedere che nella <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> sono arrivate 141 mila tonnellate <strong>di</strong> rifiuti, <strong>di</strong> cui<br />

127 mila prodotti nell’area <strong>di</strong> Terni e gli altri da fuori Ati e solo il 10 per cento <strong>di</strong> queste 141 mila<br />

tonnellate è prodotto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>. Come sappiamo tutti quanti la <strong>di</strong>scarica è gestita dallo<br />

stesso soggetto che ha una convenzione ventennale con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> per oltre 1.2 milioni<br />

all’anno e che si occupa <strong>del</strong>la raccolta in<strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti su tutto il suburbio <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ha solo <strong>di</strong>rettamente in gestione la raccolta dei rifiuti sopra la Rupe e lì nel<br />

<strong>20</strong>08 è stata firmata una convenzione per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata porta a porta, è stato fatto un<br />

bando, c’è stato un vincitore, la ?Cost?, ma non c’era la copertura finanziaria, copertura finanziaria<br />

che abbiamo dovuto trovare noi nelle pieghe <strong>di</strong> questo bilancio maledetto che fa acqua da tutte le<br />

parti purtroppo. E quin<strong>di</strong> abbiamo trovato un modo <strong>di</strong> poter partire con la raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

spinta, così come c’è prescritto per arrivare al 60 e poi al 65 per cento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziata ma così<br />

come vogliamo e questa già è politica ambientale <strong>del</strong>l’amministrazione, è politica ambientale che<br />

non va a impattare sul secondo, terzo gradone, non gradone, calanco o quant’altro ma che porterà<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> a essere più virtuoso rispetto ***fino a oggi.<br />

Qual è l’idea? L’idea era nel <strong>20</strong>11 <strong>di</strong> cercare in tutte le maniere, e in questo ha fatto un meraviglioso<br />

lavoro l’Ass. Tardani, <strong>di</strong> costringere, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre, <strong>di</strong> fare, <strong>di</strong> trovare una soluzione perché<br />

naturalmente c’è un appalto grosso <strong>di</strong> oltre un milione <strong>di</strong> Euro e lì si fa l’in<strong>di</strong>fferenziato, lo sappiamo<br />

tutti che la raccolta <strong>di</strong>fferenziata costa e poi produce comunque dei benefici e quin<strong>di</strong> non è detto<br />

che il costo poi non sia sostenibile perché produce dei grossi benefici perché l’apporto in <strong>di</strong>scarica<br />

costa meno. Quin<strong>di</strong> va bene questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso però non possiamo neanche permetterci due<br />

soggetti, uno che fa l’in<strong>di</strong>fferenziata e uno che fa la <strong>di</strong>fferenziata sul <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> giù nella<br />

parte non <strong>del</strong> pianoro.<br />

Quin<strong>di</strong> valutiamo insieme questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso, sono stato tirato in ballo sia dall’amico ***sia da<br />

Pierluigi Leoni ma Pierluigi me lo ha detto qui in consiglio parlando insieme, sul fatto che in<br />

campagna elettorale avessi detto, e l’ho detto e lo confermo, che sono contrario al terzo calanco,<br />

continuo a confermare questo, purché o meno che, <strong>di</strong>ciamo a meno che non si faccia una seria<br />

politica <strong>di</strong> rifiuto <strong>di</strong>fferenziato. Perché se noi e l’ambito e quin<strong>di</strong> ecco il documento <strong>del</strong> sindaco che<br />

deve cercare sinergie con tutto il comprensorio, riesce a portare questa raccolta <strong>di</strong>fferenziata oltre i<br />

termini prescritti e quin<strong>di</strong> dal 65 all’80 sicuramente il gradone <strong>del</strong> secondo calanco si completerà in<br />

un lasso <strong>di</strong> tempo maggiore e sicuramente poi da qualche parte, fino a che speriamo non arrivi una<br />

soluzione definitiva ai rifiuti, dovremmo da qualche parte parcheggiare una volta completato questo<br />

tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso.<br />

Ricor<strong>di</strong>amoci tutti quanti noi, non mi ricordo chi ha fatto prima l’intervento <strong>di</strong>cendo che i sol<strong>di</strong> dei<br />

rifiuti vanno reimpiegati per i <strong>di</strong>sastri che questi rifiuti creano, non <strong>di</strong>mentichiamoci tutti quanti che<br />

abbiamo un primo calanco completo, un primo calanco che ormai ha bisogno e avrà bisogno negli<br />

anni <strong>di</strong> una grossa manutenzione che costerà tantissimo, un primo calanco che è purtroppo <strong>di</strong><br />

proprietà <strong>del</strong> comune perché quando è stata venduta la <strong>di</strong>scarica al soggetto privato, e purtroppo<br />

non è stata fatta una società partecipata come in altri comuni, il primo calanco abbiamo ritenuto<br />

opportuno tenercelo. E quin<strong>di</strong> oggi abbiamo un primo calanco che richiederà sol<strong>di</strong>, sol<strong>di</strong>, sol<strong>di</strong> per o<br />

svuotarlo se troviamo la tecnologia o per manutenerlo o comunque per tenerlo in sicurezza, perché<br />

lo sappiamo tutti, lo <strong>di</strong>cono tutti quanti non è che la <strong>di</strong>scarica da sola poi una volta fatta e<br />

completata e chiuso tutto, abbiamo chiuso i calanchi non c’è niente più da fare, c’è da manutenere<br />

questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso. Quin<strong>di</strong> cerchiamo anche <strong>di</strong> tenere presente questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso.<br />

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Quin<strong>di</strong> d’accordo a andare avanti a fare una politica che vada verso la raccolta porta a porta, una<br />

politica dove cercheremo <strong>di</strong> trovare nel bilancio <strong>20</strong>11 spero la giunta degli spazi e <strong>del</strong>le pieghe per<br />

poter veramente partire con questo tipo <strong>di</strong> raccolta, perché è sicuramente l’unico modo, il modo<br />

attualmente migliore per poter creare lavoro nel nostro territorio che è soggetto a una forte crisi<br />

economica e penso che il <strong>20</strong>11 sarà <strong>di</strong>fficile per il nostro territorio e soprattutto per avere o andare<br />

verso il rifiuto zero.<br />

Consigliere Olimpieri<br />

Credo che la politica è l’arte <strong>del</strong> possibile e <strong>del</strong>l’impossibile e quin<strong>di</strong> tutti hanno la possibilità e sono<br />

legittimati a cambiare idea, però vorrei ricordare alcune cose e cioè che quando arrivavano dalla<br />

Campania migliaia <strong>di</strong> tonnellate <strong>di</strong> rifiuti e l’accordo <strong>di</strong> programma <strong>del</strong> <strong>20</strong>00 era soltanto per <strong>20</strong> mila<br />

tonnellate e sono arrivate molte molte <strong>di</strong> più, credo che in questo Consiglio Comunale e poi fuori è<br />

un’altra cosa, nessuno si strappava le vesti o si tirava i capelli contestando il fatto che buttavano e<br />

conferivano in <strong>di</strong>scarica 100 e passa mila tonnellate <strong>di</strong> rifiuti campani in maniera in<strong>di</strong>fferenziata.<br />

Nessuno, e parlo sempre <strong>del</strong>la politica, in questo Consiglio Comunale nel 97 si stracciava le vesti<br />

quando l’allora Sindaco Cimicchi voleva istituire legittimamente, non legittimamente, un<br />

termovalorizzatore a 4 chilometri dal Duomo <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>. Nessuno si straccia le vesti o si stracciava<br />

le vesti quando in Consiglio regionale l’Ass. Monelli, poi tra l’altro se non erro collega Stopponi era<br />

un assessore <strong>di</strong> Rifondazione Comunista, oggi, spero <strong>di</strong> no ma dovrebbe essere ancora indagato o<br />

imputato per reati ambientali, quando mandavano giù dalla regione Umbria migliaia <strong>di</strong> tonnellate <strong>di</strong><br />

rifiuto in<strong>di</strong>fferenziato e noi eravamo il butto <strong>di</strong> questa regione. Perché quando venne fatta la<br />

<strong>di</strong>scarica 25 anni fa chi la progettò allora fu lungimirante, poi dopo però il soggetto privato sappiamo<br />

chi sono i soggetti privati o almeno chi erano i soggetti privati che avevano la proprietà <strong>del</strong>la Sao e<br />

sappiamo anche, la storia politica la conosciamo tutti in questa città. Beh allora a quel punto il<br />

soggetto privato <strong>di</strong>venta proprietario degli impianti, <strong>di</strong>venta il dominus totale e assoluto <strong>del</strong>la<br />

gestione dei rifiuti in questa città.<br />

La regione nel corso degli ultimi 15 anni con le varie giunte tutte quante <strong>di</strong> centro-sinistra con<br />

dentro Monelli, con dentro Stufara, con gli assessori <strong>di</strong> Rifondazione Comunista e <strong>del</strong> centrosinistra<br />

tutto decidevano come <strong>di</strong>ceva Ranchino in via sul piano dei rifiuti <strong>di</strong> due anni fa, mica <strong>di</strong><br />

tantissimi anni fa, che <strong>Orvieto</strong> era strategico per il conferimento dei rifiuti in <strong>di</strong>scarica.<br />

E allora oggi tutti possono legittimamente cambiare idea, ci mancherebbe altro, però meno<br />

ipocrisia! Anche perché qualche anno fa votammo qui un documento presentato dall’Ass. Capoccia<br />

che prevedeva <strong>di</strong> fare un impianto <strong>di</strong> 10 megawatt, ve lo ricordate? Sì. Ah te lo ricor<strong>di</strong>, brava! È<br />

vero tu non l’hai votato però qualcun altro l’ha votato e non si stracciava anche lì le vesti, i capelli<br />

contro quel tipo <strong>di</strong> impianto che poi dopo venne superato.<br />

Allora questo per <strong>di</strong>re una cosa, che il processo è in corso non è né iniziato da poco né finirà tra<br />

pochissimo tempo, oggi ci ha dato la possibilità questa mozione <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>scutere ma dobbiamo<br />

fare una cosa soltanto noi in Consiglio Comunale sollecitando qui sì il sindaco e l’assessore<br />

competente, a fare in modo che <strong>Orvieto</strong> non sia più la cenerentola in regione, in provincia, in Ati<br />

<strong>del</strong>la partita dei rifiuti <strong>di</strong> questa regione, perché se ci spacchiamo, ci frantumiamo ripeto in maniera<br />

legittima su terzo calanco sì o terzo calanco no. Anche io sono contro il terzo calanco, lo <strong>di</strong>co come<br />

precon<strong>di</strong>zione però esistono molte situazioni per cui oggi se noi facessimo un atto in cui <strong>di</strong>cesse il<br />

Consiglio Comunale che il consiglio stesso è contro il terzo calanco e ripeto che anche io sono<br />

contro il terzo calanco ma non per farmi bello nei confronti <strong>di</strong> qualcuno, perché non me ne frega<br />

assolutamente niente, per farmi bello con me stesso. Però noi in quel caso presteremo il fianco a<br />

situazioni più grosse <strong>di</strong> noi, a interessi trasversali, a interessi <strong>di</strong>versi che non stanno qui ma stanno<br />

da qualche altra parte.<br />

Oggi dobbiamo <strong>di</strong>fendere la città a 360 gra<strong>di</strong> e quin<strong>di</strong> per quanto riguarda i rapporti con il soggetto<br />

gestore, per quanto riguarda la forza politica <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> in consiglio regionale, in Consiglio<br />

provinciale, dentro l’Ati e noi se ci vogliamo andare come quello che vuole fare <strong>di</strong>spetto alla moglie,<br />

uso un termine brutto, si taglia gli attributi lo possiamo anche fare però poi dopo non battiamo la<br />

testa nel muro perché qualcun altro ha deciso al posto nostro. Questa sarebbe la sconfitta <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong>, la sconfitta <strong>del</strong>la nostra centralità che dovrebbe essere ripresa anche e soprattutto nel<br />

campo ambientale per fare in modo che siamo noi a decidere <strong>del</strong> nostro futuro, <strong>del</strong>le generazioni<br />

che verranno e non Stufaro, Monelli o qualcun altro in consiglio regionale o il Presidente <strong>del</strong>la<br />

provincia o il Presidente <strong>del</strong>l’Ati o qualche altra conventicola, chiamiamola così perché forse è il<br />

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termine giusto, perché ci passa ripeto sopra la testa, che decide esclusivamente <strong>di</strong> affari e se ne<br />

frega <strong>del</strong>le giovani generazioni che dovranno vivere in questo territorio.<br />

Quin<strong>di</strong> voteremo questo atto perché la mia proposta iniziale è stata <strong>di</strong> fatto respinta, voterò questo<br />

atto sentendo anche il sindaco e facendo dopo le mie <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, poi se qualcuno<br />

<strong>di</strong>ssente interverrà in <strong>di</strong>ssenso, però credo sia l’errore più marchiano che possiamo fare oggi a<br />

continuare questa <strong>di</strong>scussione.<br />

Consigliere Gialletti<br />

La <strong>di</strong>scussione che stiamo facendo oggi è molto importante, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la mozione <strong>del</strong>la quale<br />

premetto sono uno dei sottoscrittori con l’amico Pierluigi Leoni, perché ero e sono convinto che in<br />

questo consiglio andava aperta una <strong>di</strong>scussione, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> merito <strong>del</strong>la mozione che con<strong>di</strong>vido in<br />

parte ma su altre ho qualche perplessità e infatti alla fine su questo mi pronuncerò chiedendo una<br />

sospensione.<br />

La prima <strong>di</strong>scussione svoltasi tra i consiglieri è stata nella Commissione ambiente quando c’è stato<br />

presentato il progetto industriale, fino ad allora questo progetto girava intorno a <strong>Orvieto</strong> ma ad<br />

<strong>Orvieto</strong> non ci si fermava, figuriamoci in Consiglio Comunale: girava a Terni, Amelia, invitavano il<br />

sindaco e noi, è vero Angelo Ranchino, che abbiamo degli enti sovraor<strong>di</strong>nati che sono l’Ati, la<br />

regione etc.. Ma il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, il consiglio quanto meno e poi dopo parlerò anche <strong>del</strong> ruolo<br />

<strong>del</strong>le associazioni, dovrà esprimere un suo parere ed anche qualcosa <strong>di</strong> più sostanziale.<br />

Allora è bene che questa <strong>di</strong>scussione non venga rinviata perché le cose rinviate a sine <strong>di</strong>e poi dopo<br />

rimangono sospese nel tempo, invece questo confronto e questa mozione alla fine ci portano<br />

all’avvio <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione seria come Consiglio Comunale e che ci possa far catapultare anche in<br />

altre se<strong>di</strong>, quelle più importanti dove la nostra parola che si sostanzia in un <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong> consiglio<br />

o comunque una posizione <strong>del</strong> consiglio, <strong>del</strong>la giunta tutti insieme, nessuno escluso eh, attenzione<br />

perché l’ho detto in altre occasioni. <strong>Orvieto</strong> e l’orvietano su queste materie se facciamo sentire la<br />

nostra voce unita possiamo incidere sicuramente a tutti i livelli, altrimenti se ci <strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo <strong>di</strong>venta<br />

molto più <strong>di</strong>fficile. E questo, mi rivolgo anche alle associazioni che hanno avuto e hanno un ruolo<br />

importante, se rimaniamo fermi su posizioni costruttive e non estreme, su posizioni che vanno<br />

verso una prospettiva dove devono con noi proporre, collaborare e non solo contrad<strong>di</strong>re.<br />

Su questo i socialisti e il gruppo che rappresento è favorevole al rispetto <strong>del</strong>le regole, al rispetto<br />

<strong>del</strong>l’ambiente ma senza mortificare né l’occupazione né nessun altro, né soggetti impren<strong>di</strong>tori che<br />

vogliono fare il loro mestiere e sempre che lo facciano in modo trasparente e chiaro, perché con i<br />

rifiuti non si può scherzare perché è una cosa molto molto seria dove tutti possano avere un ruolo<br />

senza mortificare nessuno ma un ruolo che deve essere fatto non per mettersi in vista o per <strong>di</strong>re “io<br />

ero più bravo degli altri” ma soltanto per fare il bene <strong>di</strong> questa città.<br />

E ritorno al progetto industriale dove anche il sindaco ha detto qualcosa, ma lo vorrei ripetere: sul<br />

progetto industriale che ha presentato Acea – Sao, che poi lo rivedremo, è un bel progetto con tanti<br />

investimenti però nessuno ancora ci ha risposto, significa ancora buttare dentro, buttare, buttare.<br />

Bisogna che questo progetto venga rivisto, è un progetto che non credo possa continuare così, e<br />

qui siamo tutti d’accordo, perché sulla raccolta <strong>di</strong>fferenziata il piano dei rifiuti regionali mica<br />

dobbiamo andare a cercare niente in giro né in Finlan<strong>di</strong>a né in Australia, questo piano va applicato,<br />

questo piano prevede entro il <strong>20</strong>12 il 65%, entro il <strong>20</strong>13 lo smaltimento residuo tramite<br />

termovalorizzatore etc. significa che in <strong>di</strong>scarica ci deve andare più poco o niente.<br />

Non sono andato a Ponte <strong>del</strong>le Alpi, questa “Mecca” dei rifiuti dove tutti siete andati, <strong>di</strong>eci anni fa<br />

sono andato in Finlan<strong>di</strong>a e sono andato a vedere uno stabilimento dei rifiuti, un impianto dentro la<br />

città, vicino ci sono le case, un impianto chiuso dove venivano trattati i rifiuti. Rimaneva un camion<br />

<strong>di</strong> secco, la ciminiera dentro la città e lì bruciava! Lì non ce l’hanno sottoterra, la politica <strong>di</strong> interrare<br />

è una cosa <strong>del</strong> tempo che fu, questa è una cosa che anche in Italia deve finire!<br />

Al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la Mecca devo <strong>di</strong>re una cosa al sindaco, lei il documento ce l’ha portato venerdì e ritengo<br />

che rispetto a quando, qualche volta questi documenti, vengono presentati durante il consiglio è un<br />

tempo ragionevole perché abbiamo avuto due giorni per leggerlo; però devo <strong>di</strong>re, almeno al <strong>di</strong> là<br />

dei contenuti, che però sindaco sul documento si parla <strong>di</strong> filosofia, <strong>di</strong> intenti. Apposta io ho detto<br />

questo è un punto <strong>di</strong> partenza, dobbiamo iniziare da zero però, nello stesso tempo, è un qualcosa<br />

<strong>di</strong> importante in cui il sindaco ha aggiunto nel suo intervento “adesso sono d’accordo anche io”<br />

ampliamo un secondo e poi fermi, poi fermi qui. Questo credo che sia il minimo che dobbiamo fare<br />

27


e questo documento lo ritengo importante, una volontà importante <strong>del</strong>la giunta a cui però dobbiamo<br />

dare le gambe e credo che mettere le gambe a questo documento è importante.<br />

Volevo fare una piccola osservazione, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica Le Crete, che hanno avuto<br />

negli anni 80 e 90 e che non devo ripetere perché credo che siamo tutti d’accordo, la <strong>di</strong>scarica<br />

parlo e non <strong>del</strong>l’impianto industriale perché queste cose vanno <strong>di</strong>stinte, <strong>di</strong>scarica da impianto<br />

industriale, non perché stanno vicini perché è vero l’impianto industriale può stare a Canicattì e la<br />

<strong>di</strong>scarica sta dove sta. Però per far viaggiare meno i camion è giusto stare nello stesso sito e<br />

significa far viaggiare meno quella roba lì.<br />

Allora l’impianto ha avuto un ruolo importante per <strong>Orvieto</strong> e per il comprensorio orvietano, lo <strong>di</strong>ceva<br />

credo Ricci, perché ci trovammo con il cosiddetto butto che era sotto <strong>Orvieto</strong> che prendeva fuoco<br />

un giorno sì e uno no e poi passammo, grazie all’intuito <strong>di</strong> alcuni amministratori <strong>di</strong> allora fra cui<br />

posso ricordare il Cons. Piccini che allora era presente, Tedeschini e altri, che in<strong>di</strong>viduarono in quel<br />

sito, che allora era l’unico per le caratteristiche che aveva, ripeto l’unico a non dare problemi. E lì<br />

veniva buttata la roba e poi anche lì dato fuoco.<br />

Adesso c’è il sito e c’è un impianto industriale che però non era proprietà <strong>del</strong> comune, ma chi ha<br />

detto che l’impianto era <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong> comune? Ma scherziamo! Anzi quel documento va corretto,<br />

Pizzo ti sei sbagliato. Allora noi eravamo proprietari <strong>di</strong> un calanco, con una capannetta, con la<br />

convenzione <strong>del</strong> 90 la Sao prese la convenzione <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> pulizia <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, il servizio <strong>di</strong><br />

raccolta <strong>di</strong> rifiuti e l’impianto non era proprietà <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, dunque non abbiamo<br />

sbagliato ma l’impianto l’ha costruito la società Sao, punto, non sbagliatevi.<br />

E poi infine, anche io invito, al termine degli interventi, a fare una riunione per trovare una posizione<br />

comune sulla mozione che abbiamo presentato o con un emendamento o con una risoluzione in<br />

modo che si esca uniti da questo <strong>di</strong>battito in modo univoco.<br />

Consigliere Sborra<br />

Per quanto riguarda le crete secondo me nell’arco <strong>del</strong> tempo sono stati fatti alcuni errori però è<br />

inutile che stiamo a rinvangare passate decisioni, ho letto su un quoti<strong>di</strong>ano qualche giorno fa che a<br />

Terni tutta la sinistra hanno preso un accordo per contrastare l’inceneritore a Terni, che adesso è in<br />

riparazione e che dovrebbe andare in funzione tra qualche giorno. E cercare <strong>di</strong> convincere<br />

l’amministrazione <strong>di</strong> fare la raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta in loc. Sabbione dov’è l’inceneritore e per<br />

un terzo dei rifiuti <strong>di</strong> Terni e due terzi mandarli alle crete <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>. Questo per quanto riguarda la<br />

provincia <strong>di</strong> Terni.<br />

Qualche giorno fa sulla televisione che ci riprende ho visto un consiglio regionale dove un<br />

consigliere ha fatto una question time dove <strong>di</strong>ceva che in Umbria ci sono le Ato, che sono aziende<br />

che si interessano dei rifiuti, e ogni Ato deve avere una <strong>di</strong>scarica. La <strong>di</strong>scarica mi sembra <strong>del</strong>l’Ato 3<br />

è in via <strong>di</strong> esaurimento, allora quando Rionni, mi sembra l’assessore, ha risposto a questo<br />

consigliere regionale ha detto quando sarà piena questa <strong>di</strong>scarica mica gli ha detto ne troviamo<br />

un’altra nella provincia <strong>di</strong> Perugia o nella provincia <strong>di</strong> Terni, ha detto bisogna che le altre <strong>di</strong>scariche<br />

siano solidali ricevere i rifiuti.<br />

Quin<strong>di</strong> siccome noi a <strong>Orvieto</strong> siamo considerati strategici per la monnezza secondo me arriverà la<br />

monnezza anche dalle altre parti <strong>del</strong>la regione. Questo a me non sembra giusto perché questi<br />

hanno deciso sopra la testa degli orvietani, quando sono andato alla sede <strong>del</strong>la fondazione<br />

quest’estate, due bei signorini con la giacchetta a quadretti, i pantaloncini in tinta unita, camicia e<br />

cravatta, hanno spiegato il piano <strong>del</strong>la società compartecipata tra la regione e i privati e hanno<br />

spiegato questo piano. Hai visto, hanno la parola facile e hanno detto che tutto andava bene, poi la<br />

conclusione qual è stata? Dice voi potete fare <strong>del</strong>le osservazioni, dei reclami e avete 60 giorni <strong>di</strong><br />

tempo e allora un citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> gli ha domandato da quando? Dal 15 giugno, noi eravamo al<br />

25 agosto e quin<strong>di</strong> che reclamo facevamo? Questi ci trattano da sottosviluppati, <strong>Orvieto</strong> è una<br />

colonia e vogliono mandarci già tutti i rifiuti possibili e immaginabili, quando devono mandare già i<br />

contributi il Puc 1 e il Puc 2, che hanno fatto questi signori? Al Puc 1 avevano <strong>di</strong>viso l’importo che<br />

ha mandato la Comunità Europea in <strong>di</strong>eci mucchietti, guarda caso le società <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> che<br />

avevano fatto domanda erano arrivate un<strong>di</strong>cesime, poi il secondo Puc che hanno fatto non sono<br />

partiti dall’un<strong>di</strong>cesimo ma hanno rifatto i mucchietti <strong>di</strong> nuovo e noi hanno fatto altri otto mucchietti e<br />

non siamo ***<br />

Ci trattano da sottosviluppati e quando ci vogliono mandare giù la monnezza siamo in<strong>di</strong>spensabili!<br />

28


Consigliere Tonelli<br />

Non sono sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> come stanno andando le cose e inizio dal finale perché non vorrei che poi<br />

dopo si finisse con il litigare per cui il finale lo <strong>di</strong>co subito, buon Natale al sindaco, alla giunta, ai<br />

consiglieri, ai citta<strong>di</strong>ni presenti e a quelli che ci guardano. Non sono sod<strong>di</strong>sfatto perché la mia<br />

preoccupazione, pur essendo firmatario <strong>del</strong>l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo oggi presentato e firma ovviamente che<br />

non rinnego, è che poi dopo tutto il <strong>di</strong>battito alla fine si incentrasse sull’aspetto calanco sì calanco<br />

no. L’opportunità che viene data non può essere fallita, credo che non dobbiamo rinforzare e non<br />

debbano prevalere gli aspetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenso ma gli elementi <strong>di</strong> convergenza chiaramente qualora ci<br />

siano, altrimenti sarebbe un danno ma soprattutto sarebbe una occasione persa per la città.<br />

I rifiuti, il calanco, è inutile fare demagogia, sono aspetti importanti ma inseriti in un altro contesto<br />

dal quale non si può prescindere, ho iniziato un percorso, ho necessità <strong>di</strong> avere i chiarimenti<br />

assoluti e definitivi sull’ambiente in generale <strong>del</strong> quale i rifiuti comunque fanno parte.<br />

Avrei preferito quin<strong>di</strong> e apprezzato alcune <strong>di</strong>chiarazioni anche <strong>del</strong> sindaco, <strong>del</strong> Cons. Olimpieri<br />

proprio perché non una proposta <strong>di</strong> fuga ma <strong>di</strong> consapevolezza e <strong>di</strong>alogo e soprattutto un<br />

approfon<strong>di</strong>mento vista la complessità <strong>del</strong>la materia, ma soprattutto perché ci sono partite e lo<br />

ricordava anche il Cons. Gialletti ma non completamente. C’è sì un piano regionale ma non sono<br />

sod<strong>di</strong>sfatto.<br />

C’è un’altra realtà <strong>del</strong>la quale dobbiamo tenere conto, è un obbligo ma abbiamo dei dati definitivi<br />

dove ci sono forti ritar<strong>di</strong> nelle pratiche degli ampliamenti, dove le <strong>di</strong>scariche e parlo <strong>del</strong>la nostra<br />

regione vanno in esaurimento e quin<strong>di</strong> pensavo che da questo Consiglio Comunale ne uscisse un<br />

atto <strong>di</strong> consapevolezza nel mettere in <strong>di</strong>scussione tutto quanto il sistema, perché il sistema <strong>del</strong> ciclo<br />

dei rifiuti <strong>di</strong> questa regione va messo in <strong>di</strong>scussione signori, è questa la partita e il segnale forte<br />

doveva e mi auguro che ancora possa venire solo da <strong>Orvieto</strong>.<br />

Al Cons. Ricci che parlava <strong>di</strong> passato e <strong>di</strong> guardare davanti non guar<strong>di</strong> me quando guarda davanti,<br />

la sua ricostruzione non è stata poi così puntuale, quando è nato l’impianto <strong>del</strong>le crete Allerona<br />

ancora non era nei centri decisionali, nacque prima per volontà <strong>del</strong> consigliere ma anche assessore<br />

Piccini Giampiero, un grande uomo <strong>del</strong>le istituzioni! Un grande uomo <strong>del</strong>le istituzioni, questo va<br />

detto perché prima nacque l’idea per superare i butti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scarica comprensoriale <strong>del</strong> <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, perché Piccini, lui nominalmente ma chiaramente i partiti che erano <strong>di</strong>etro, la vedevano<br />

pubblica, poi comprensoriale ma sempre pubblica. Esiste il Corano, la Bibbia, è esistito anche il<br />

manifesto <strong>del</strong> Partito Comunista e partiti comunisti e socialisti che hanno operato anche nel bene<br />

<strong>del</strong>la città, ci sono state cose che non sono andate bene ma anche tanto bene e questo va<br />

ricordato, soprattutto a chi pur operando <strong>di</strong>stinguo da una sinistra demagogica e fumosa certi valori<br />

li tiene sempre in considerazione.<br />

Dico questo perché la mia preoccupazione, tra virgolette, è che movimenti e associazioni tutto<br />

questo l’hanno compreso, è la politica che è colpevolmente in ritardo e <strong>di</strong> questo sono fortemente<br />

preoccupato. Per la prima volta da quando io non sono tanti anni che faccio attività amministrativa o<br />

politica, i movimenti sono realmente più avanti alle istituzioni, lo <strong>di</strong>co con simpatia perché è un<br />

aspetto da sottolineare ma preoccupante per chi sta dalla parte <strong>del</strong>le istituzioni e <strong>di</strong>rò poi perché.<br />

E quin<strong>di</strong> l’occasione, quella <strong>di</strong> una commissione aperta e <strong>di</strong> una integrazione successiva, avrebbe a<br />

mio avviso consentito <strong>di</strong> arricchire e <strong>di</strong> spostare il <strong>di</strong>battito nei confronti <strong>del</strong>l’ambito, <strong>del</strong>la provincia,<br />

<strong>del</strong>la regione ma puntando i pie<strong>di</strong> e facendo vedere quello che <strong>Orvieto</strong> può significare in una nuova<br />

politica <strong>del</strong> ciclo dei rifiuti e mi auguro che ancora lo possa fare.<br />

Ma c’è qui un atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo specifico, noi oggi ci dobbiamo pronunciare su quello, questa è la<br />

realtà, gli altri aspetti generali sono chiacchiere che non portano a nulla.<br />

Un atto composto da due aspetti <strong>di</strong> premessa, considerazioni e poi la <strong>del</strong>ibera, a me piace il modo<br />

come scrive Leoni la parte tecnica anche se ci sono degli aspetti che non con<strong>di</strong>vido, è stato molto<br />

abile anche nello specificare l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo anche per superare tra virgolette l’aspetto che poneva<br />

il Cons. Ranchino in merito a eventuali danni, ma anche quello è comunque un aspetto che andava<br />

approfon<strong>di</strong>to Cons. Leoni. Comunque il suo modo <strong>di</strong> scrivere a me piace, nelle premesse però ci<br />

sono alcuni punti, sono scritti, li hanno ricordati anche altri consiglieri che a me non piacciono.<br />

Capisco la filosofia, l’aspetto dei calanchi e paesaggistico ma quel sito fu scelto proprio perché<br />

questo aspetto non c’era, questo va detto, così come nei <strong>di</strong>battiti spesso è emerso il <strong>di</strong>scorso<br />

sicurezza, quel sito è sicuro ma non credo che sia opportuno istituire sentieri o creazioni <strong>di</strong> reti <strong>di</strong><br />

sentieri o esacerbare la parte <strong>del</strong>la fruizione turistico – culturale o passeggiate sopra quei siti non lo<br />

29


itengo proprio opportuno. Così come, è stato detto anche in altri interventi, la possibilità <strong>di</strong> spostare<br />

il sito per la lavorazione industriale dei rifiuti in area vicina e idonea esiste, così è scritto.<br />

Un bellissimo articolo, parlo <strong>di</strong> movimenti e associazioni, a firma Vittorio Fagioli e Roberto Minervini,<br />

va dato loro atto la <strong>di</strong>scarica non esiste più signori in Europa, esiste altro, quello che noi possiamo<br />

lanciare all’attenzione <strong>del</strong> nostro ambito, <strong>del</strong>la nostra provincia, <strong>del</strong>la nostra regione, questo deve<br />

esistere e questi sono i punti che a mio avviso dobbiamo rinforzare e sui quali mi aspetto che ci sia<br />

convergenza totale. Una strategia, io non posso certo parlare <strong>di</strong> strategie perché sono un <strong>di</strong>lettante,<br />

mi sono can<strong>di</strong>dato a sindaco e non sono stato eletto, mi sono <strong>di</strong>ssociato da un percorso <strong>di</strong> una<br />

sinistra fumosa e non sono quin<strong>di</strong> la persona più in<strong>di</strong>cata perché come stratega purtroppo valgo<br />

poco, sono piccolo piccolo. Però è una opportunità Cons. Leoni che avrei strategicamente proposto<br />

più tar<strong>di</strong>, questo è il mio pensiero e lo <strong>di</strong>co, una opportunità che mi sarei riservato successivamente<br />

ma questo lo <strong>di</strong>co da piccola pulce come sono stato definito, piccola pulce che però riesce a<br />

guardare tutti <strong>di</strong>ritti negli occhi, sia chiaro. E quin<strong>di</strong> vanno rinforzati gli aspetti quelli che invece<br />

devono essere con<strong>di</strong>visi, tutela <strong>del</strong>la salute, rifiuti zero, chilometri zero, tutta la rivoluzione <strong>del</strong> ciclo<br />

dei rifiuti, riciclaggio, su questi aspetti credo ci sia la con<strong>di</strong>visione da parte <strong>di</strong> tutti e mi aspetto che<br />

questi aspetti siano contenuti, qualora ci sia la volontà da parte <strong>di</strong> tutti, in un nuovo atto che possa<br />

integrare. Sul terzo calanco così come presentato così secco secondo me è un atto riduttivo.<br />

Concludo chiedendo al sindaco se può <strong>di</strong>re due parole sulla raccolta <strong>di</strong>fferenziata che parte a<br />

gennaio e altri aspetti sul parco tecnologico, soprattutto su quell’aspetto <strong>del</strong>la memoria che<br />

secondo me è un aspetto fondamentale perché in questo comune esiste tutta la memoria storica<br />

<strong>del</strong> rifiuto, come veniva fatta una volta dal butto, mi auguro anche al ciclo nuovo dei rifiuti che<br />

sarebbe <strong>di</strong> interesse per questo comune, per questa provincia, per questa regione, un fiore<br />

all’occhiello <strong>del</strong>la nostra nazione agli occhi <strong>del</strong> mondo.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Come le annunciavo Presidente prima che inizi il mio intervento ho bisogno dei chiarimenti da parte<br />

<strong>del</strong> Segretario, perché c’è stato giustamente l’intervento <strong>del</strong> Cons. Ranchino che parla <strong>di</strong> illegalità,<br />

<strong>di</strong> illegittimità <strong>di</strong> alcuni atti e ho bisogno <strong>di</strong> chiarimenti. Quello che le chiedo, lui fa un riferimento al<br />

Piano regolatore che è vero che in<strong>di</strong>ca la <strong>di</strong>scarica come strategica però se l’ha letto tutto è<br />

completamente sballato quando parla <strong>del</strong>la durata degli impianti e non fa nessun riferimento sulla<br />

necessità <strong>di</strong> fare obbligatoriamente il terzo calanco, ma soprattutto quando fa l’intervento sulla<br />

mozione d’or<strong>di</strong>ne perché vorrei capire se lui ha degli atti magari se li mette a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti,<br />

perché giustamente ancora ho il rispetto <strong>di</strong> ognuno nei suoi ruoli. Parlando con gli assessori<br />

competenti mi si <strong>di</strong>ce che attualmente il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ha dato solo esclusivamente una<br />

compatibilità ambientale, non è stato fatto nulla. Siccome stiamo parlando semplicemente <strong>di</strong> atti <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo, non credo che si possa parlare <strong>di</strong> illegalità o illegittimità <strong>di</strong> atti che stiamo facendo, vorrei<br />

essere rassicurata ma penso non io ma tutti i consiglieri, poi farò dopo il mio intervento.<br />

Segretario Generale – dott. Pollini<br />

Non è che sono molto al corrente <strong>di</strong> come stanno le cose <strong>del</strong> Piano regolatore perché ci vorrebbe<br />

l’urbanista, so che nel Piano regolatore strutturale, <strong>di</strong>ciamo così l’area <strong>del</strong> terzo calanco non è area<br />

agricola, questo fin credo dal <strong>20</strong>00 stia stato inserito come area industriale, ecco forse a questo fa<br />

riferimento il Cons. Ranchino quando <strong>di</strong>ce su questa destinazione ci stanno sopra degli interessi a<br />

questo punto legittimi perché come ben sapete la destinazione urbanistica sul Piano regolatore<br />

strutturale per esempio se un’area <strong>di</strong>venta e<strong>di</strong>ficabile già si paga l’Ici da quel momento.<br />

Per cui nascono subito degli interessi, forse questo penso che intenda il Cons. Ranchino, essendo<br />

nati interessi su una destinazione urbanistica oggi si va a cambiare la destinazione urbanistica e ci<br />

possono essere <strong>del</strong>le riven<strong>di</strong>cazioni.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Quello che ha detto però attualmente <strong>di</strong>co che<br />

Presidente Frizza<br />

Evitiamo, ognuno fa il suo intervento<br />

Consigliera Belcapo<br />

30


Prima <strong>di</strong> tutto indubbiamente trovo doveroso ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso e che<br />

hanno stimolato in questo tempo a un <strong>di</strong>battito serio e articolato che è fatto sì <strong>di</strong> critiche però credo<br />

anche <strong>di</strong> tante proposte costruttive, che vanno indubbiamente nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

un territorio nella definizione <strong>di</strong> mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> sviluppo sostenibile. E soprattutto, grazie a Leoni ma<br />

tanti, hanno riportato il <strong>di</strong>battito nelle se<strong>di</strong> appropriate che sono quelle politico – istituzionali<br />

***erano da altre parti.<br />

L’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo illustrato dal consigliere e come lui aveva detto all’inizio che è frutto <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro perché ognuno ha fatto la sua parte, lui porta una parte qui e c’è chi sta lavorando per la<br />

raccolta <strong>del</strong>le firme, sue parole, c’è chi sta lavorando per un referendum indubbiamente lo trovo<br />

serio e lungimirante. Serio e lungimirante perché affronta da un lato la tutela paesaggistica <strong>del</strong>l’area<br />

calanchiva <strong>di</strong> un luogo situato lungo la valle <strong>del</strong> Paglia e tant’è vero quello che <strong>di</strong>ce non è<br />

demagogico, tanto che alcune in<strong>di</strong>cazioni sono state contenute, visto che penso che ognuno <strong>di</strong> noi<br />

ha stu<strong>di</strong>ato tanto in questi giorni, in alcuni atti <strong>di</strong> pianificazione oltre quelli regionali ma in ambito<br />

provinciale e regionale come il Ptcp e il Ppr.<br />

Da un lato sicuramente, dall’altro lato spunta una opportunità secondo me importante che è quella<br />

<strong>di</strong> stabilire alcuni paletti per me fondamentali per dare nuovo impulso a una seria politica <strong>di</strong> rifiuti<br />

che deve essere improntata sulla massima sostenibilità ambientale, economica, occupazionale e<br />

sociale. Perché guardate le aree calanchive <strong>del</strong>l’orvietano per me costituiscono, ma penso non solo<br />

perché poi vi <strong>di</strong>rò, un vero e proprio sistema territoriale <strong>di</strong> estremo interesse sia paesaggistico che<br />

geomorfologico da salvaguardare e valorizzare, perché in relazione anche ai territori limitrofi che<br />

hanno caratteristiche analoghe come nel caso dei calanchi <strong>di</strong> Civita <strong>di</strong> Bagno Regio che unitamente<br />

alle rupi <strong>di</strong> Civita e <strong>Orvieto</strong> potrebbero motivare finalmente una can<strong>di</strong>datura, e <strong>di</strong> questo ve ne do<br />

certezza perché ho parlato proprio con la persona specifica, <strong>di</strong> sottoporre questa idea, questo sito<br />

al riconoscimento <strong>del</strong>l’Unesco. Qui come <strong>di</strong>ceva qualcuno il defunto Piccini fece una proposta e<br />

allora l’ho seguito perché l’idea <strong>di</strong> entrare in un patrimonio <strong>del</strong>l’Unesco era fondamentale, ma<br />

limitarci alla città <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> non è più interessante per loro, invece l’Unesco è interessata più a<br />

territori tipo questo.<br />

Oggi vogliamo portare questa politica nell’ambito degli scranni comunali <strong>di</strong> mettere in <strong>di</strong>scussione<br />

una politica purtroppo dei rifiuti fin qui attuata a livello proprio <strong>di</strong> ambito, ma in special modo per il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> e mi riferisco in specifico al progetto <strong>del</strong>la Sao che è stato qui presentato pur<br />

contenendo ipotesi interessanti legate al trattamento <strong>del</strong>la frazione organica correlato all’attività <strong>di</strong><br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta dei rifiuti urbani, è indubbiamente eccessivamente invasivo per quanto<br />

riguarda una occupazione <strong>di</strong> un territorio e con un peso eccessivo sui rifiuti speciali rispetto a quelli<br />

urbani. E anche da qui voglio aprire e chiudere una parentesi, anche se non era Consigliere<br />

comunale personalmente mi sono fatta, <strong>di</strong> questo ci sono le testimonianze, quando fu fatta la<br />

battaglia per non fare <strong>di</strong>ventare la <strong>di</strong>scarica come <strong>di</strong>scarica per rifiuti due b chi se lo ricorda, quando<br />

furono portati i rifiuti da Napoli fu occupato il Consiglio Comunale e mi ricordo che alcuni consiglieri<br />

dormirono all’interno <strong>del</strong> consiglio. Oppure quando furono portati i rifiuti da Milano dal fratello <strong>di</strong><br />

Berlusconi che fu ad<strong>di</strong>rittura attivato il comitato ***<br />

Presidente Frizza<br />

Consigliera trenta secon<strong>di</strong>, consigliera ha fatto la domanda, Cons. Belcapo l’importante è che ci<br />

capiamo, lei prende il tempo <strong>del</strong> capogruppo, non ci sono problemi.<br />

Consigliera Belcapo<br />

Tornando a noi, il progetto indubbiamente <strong>del</strong>la Sao deve essere rivisitato e successivamente dato<br />

impulso a tutte quelle filiere finalizzate allo sviluppo <strong>del</strong> riciclo e <strong>del</strong> recupero dei materiali, tra l’altro<br />

e su questo apposta ci sono <strong>del</strong>le cose non chiare, in coerenza con la normativa più recente quella<br />

<strong>del</strong>la Comunità Europea N. 98/<strong>20</strong>08 che è stata recepita con il Decreto Legislativo <strong>20</strong>5/<strong>20</strong>10 che<br />

entrerà in vigore il 25 <strong><strong>di</strong>cembre</strong> prossimo.<br />

Sapete che molte regioni già stanno attuando questa politica dei rifiuti danno attuazione e<br />

soprattutto priorità al recupero <strong>del</strong>la materia tramite il riciclo e riuso, prima ancora <strong>di</strong> usare <strong>di</strong> far<br />

<strong>di</strong>ventare i nostri rifiuti energia attraverso l’incenerimento, indubbiamente in questa <strong>di</strong>rettiva che tutti<br />

dovremmo ricevere si attiverà una raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta attraverso il sistema <strong>del</strong> porta a<br />

porta e piattaforme per il recupero <strong>di</strong> materiali con incentivi significativi da parte <strong>del</strong> Conai.<br />

31


Comunque nello stesso contempo credo e questo è compito anche <strong>del</strong>lo stesso Consiglio<br />

Comunale e anche qui il sindaco come rappresentante <strong>del</strong>l’Ati, credo che vada evidenziato il ruolo<br />

che ha svolto la Sao nel nostro territorio e la situazione che si sta verificando oggi in ambito Ati 4.<br />

Le stavo <strong>di</strong>cendo che dobbiamo anche <strong>di</strong>fendere il ruolo che ha svolto sempre la Sao nel nostro<br />

territorio in rapporto anche a quello che sta succedendo, visto che lei è vice Presidente <strong>del</strong>l’Ati 4.<br />

Come sa nei giorni scorsi è stata attivata una procedura <strong>di</strong> Via per la ***<strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>gestore su iniziativa <strong>del</strong>la ?Green Asm? <strong>di</strong> Narni che <strong>di</strong> fatto ci pone in maniera decisamente<br />

concorrenziale alle iniziative promosse <strong>del</strong>la Sao.<br />

Allora qui non è che voglio fare becero campanilismo ma è chiaro a tutti che <strong>Orvieto</strong> non può farsi<br />

carico <strong>di</strong> essere la più grande <strong>di</strong>scarica, che poi con la chiusura <strong>di</strong> Malagrotta non solo <strong>del</strong>l’Umbria<br />

ma tutta <strong>del</strong>l’Italia e lasciare a altri territori che si facciano promotori <strong>di</strong> iniziative con valore aggiunto<br />

sui rifiuti, perché dobbiamo affrontare in maniera definitiva la gestione dei rifiuti come risorsa ma<br />

non siamo <strong>di</strong>sposti, penso nessuno, a <strong>di</strong>ventare terra <strong>di</strong> conquista.<br />

Allora credo che compito nostro è, come <strong>di</strong>cevano altri consiglieri, dopo sospendere e fare una<br />

risoluzione dove c’è un impegno da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale, a parte che io sono per<br />

sottoscrivere e votare la mozione <strong>di</strong> Leoni ma anche a sostenere presso l’Ati, la regione e la<br />

provincia le ragioni <strong>del</strong> nostro territorio.<br />

Consigliere Cencioni<br />

Noi come tipologie per lo smaltimento dei rifiuti ne conosciamo quattro, almeno quelle che sono in<br />

atto: la <strong>di</strong>scarica, poi una meto<strong>di</strong>ca che è quella dei termovalorizzatori, la possibilità <strong>di</strong> fare la<br />

<strong>di</strong>fferenziata in un momento che precede l’invio dei rifiuti nella <strong>di</strong>scarica o all’interno <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica<br />

stessa e successivamente la raccolta <strong>di</strong>fferenziata che è quella auspicabile.<br />

Tutte queste meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti hanno come e in ultima analisi un punto <strong>di</strong><br />

riferimento, cioè la <strong>di</strong>scarica, noi anche se facciamo la raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta al 90 – 95 per<br />

cento abbiamo poi un residuo che va in <strong>di</strong>scarica e che è anche <strong>del</strong> 30 per cento, in qualunque<br />

modo la possiamo fare. E quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>scarica è in<strong>di</strong>spensabile e <strong>di</strong> questo ne dobbiamo tenere<br />

conto.<br />

Quin<strong>di</strong> quando passa il messaggio rifiuti zero bisogna stare un pochino attenti perché è un<br />

messaggio così che può essere interpretato in maniera anomala, è vero che il Decreto Legislativo<br />

250 <strong>del</strong> <strong>20</strong>10 amplia la raccolta <strong>di</strong>fferenziata però, come <strong>di</strong>ceva Tonelli la <strong>di</strong>scarica non deve più<br />

esistere e questo non è vero. E dobbiamo raggiungere, perché ce lo dà la <strong>di</strong>rettiva europea questa<br />

ultima, nel <strong>20</strong><strong>20</strong> la raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta al massimo. Ripeto tutte e quattro le tipologie <strong>di</strong><br />

smaltimento necessitano <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scariche.<br />

Poi noi facciamo parte, ed è scritto anche sulla mozione e quin<strong>di</strong> dobbiamo assumercene le nostre<br />

responsabilità, <strong>di</strong> un Ati e quin<strong>di</strong> dobbiamo collaborare noi mettendo la <strong>di</strong>scarica, Terni metteva il<br />

termovalorizzatore e altre strutture <strong>di</strong> compostaggio che sono sul territorio e ognuno per la sua<br />

parte doveva dare il proprio contributo e sulla mozione <strong>di</strong> Leoni giustamente si legge che la<br />

comunità orvietana non intende sottrarsi ai doveri <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> ciclo dei rifiuti che le derivano<br />

dall’essere parte integrante <strong>del</strong>la regione e <strong>del</strong>la provincia <strong>di</strong> appartenenza. Perché <strong>di</strong>co questo?<br />

Perché per esempio non vogliamo avere rifiuti speciali dal ternano e non vogliamo avere rifiuti che<br />

vengono da fuori regione, però è pure vero che i nostri rifiuti ospedalieri devono essere bruciati da<br />

qualche parte vanno.<br />

Quin<strong>di</strong> c’è sempre un metodo <strong>di</strong> compenso, purtroppo nell’ambito <strong>del</strong>l’Ati se così vogliamo <strong>di</strong>re c’è<br />

capitata la <strong>di</strong>scarica e quando uno in premessa <strong>di</strong>ce è strategica e poi <strong>di</strong>ce facciamo il parco è un<br />

controsenso, perché data per strategica vuole <strong>di</strong>re in<strong>di</strong>spensabile per la regione.<br />

L’altra considerazione che volevo fare era riferita alla Cons. Stopponi quando <strong>di</strong>ce noi possiamo<br />

avere un sistema <strong>di</strong> smaltimento <strong>del</strong> primo calanco e così provare a ridurlo, potere eventualmente<br />

reintegrare quello e non utilizzare il terzo. Cosa effettivamente fattibile, <strong>di</strong>fficile da fare però bisogna<br />

tenere conto <strong>di</strong> due fattori: uno che va messo a norma nel senso va fatto un impianto particolare<br />

dove deve andare tipo in vuoto altrimenti la puzza si sentirebbe non a <strong>Orvieto</strong> ma a Amelia. Poi<br />

prelevato il materiale e deve essere poi portato a bruciare, sappiamo per stu<strong>di</strong> epidemiologici che i<br />

termovalorizzatori hanno un impatto sulla salute molto peggiore rispetto alla <strong>di</strong>scarica in sé stessa e<br />

quin<strong>di</strong> anche qua bisogna prendere le decisioni <strong>di</strong> ciò che vogliamo fare. Noi abbiamo un quadro<br />

normativo in essere e già sono stati detti tutti i punti, a prescindere che facciamo parte <strong>del</strong> piano<br />

regionale sulla gestione dei rifiuti ripeto come <strong>di</strong>scarica strategica.<br />

32


Se an<strong>di</strong>amo a vedere tra la <strong>di</strong>scarica e i sistemi <strong>di</strong> compostaggio previsti dal professore <strong>di</strong> chimica<br />

ambientale Paul Connect che è quello che ha previsto i sistemi <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta,<br />

come c’è a Capannori e adesso ce l’abbiamo più vicino <strong>di</strong> tutti che è Corchiano, loro attivano in<br />

maniera esasperata anche il compostaggio che non è esasperato però <strong>di</strong>venta <strong>di</strong> tipo domestico. A<br />

quel punto se facciamo degli stu<strong>di</strong> epidemiologici tra <strong>di</strong>scarica, i termovalorizzatori, i sistemi <strong>di</strong><br />

compostaggio tutti e tre hanno <strong>del</strong>le problematiche sulla salute molto lievi per fortuna, però tutti e<br />

tre ce l’hanno e il compostaggio è tra quelli che può creare problematiche <strong>di</strong> tipo gastroenteriche<br />

anche importanti perché si è visto questo con stu<strong>di</strong> recenti. Mentre il termovalorizzatore è il<br />

peggiore.<br />

La raccolta <strong>di</strong>fferenziata prevede sempre e comunque la fase finale che è quella <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scarica,<br />

quin<strong>di</strong> prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>re chiu<strong>di</strong>amo una <strong>di</strong>scarica pensiamoci bene perché è un fattore che a noi serve e<br />

facciamo parte <strong>di</strong> un Ati, loro bruciano i rifiuti nostri ospedalieri, abbiamo avuto questo ingrato<br />

compito cui però dobbiamo assolvere. Posso allegare la risoluzione al documento che ha letto il<br />

sindaco?<br />

Presidente Frizza<br />

Sì, la consegni al tavolo <strong>del</strong>la presidenza. Cons. Turreni prego.<br />

Vice Presidente Turreni<br />

Innanzitutto una premessa, voglio ringraziare il mio capogruppo Stefano Olimpieri per il tempo che<br />

mi ha concesso perché dovrò parlare ahimè più <strong>del</strong> solito e per cercare <strong>di</strong> <strong>di</strong>re più cose possibili nel<br />

minor tempo possibile mi sono scritto un intervento in cui assumerò la mia veste solita <strong>di</strong> promotore<br />

<strong>del</strong>la libertà, come qualcuno mi ha definito recentemente, quin<strong>di</strong> sarà il nemico o quanto meno il<br />

contrad<strong>di</strong>ttore ideale per molti che stanno in questa sala, senza questo ruolo non ci sarebbe<br />

d’altronde la democrazia.<br />

Comunque in generale non con<strong>di</strong>vido la mozione <strong>del</strong> Cons. Leoni e voterò contro la sua proposta <strong>di</strong><br />

istituire un parco ambientale dei calanchi non perché non con<strong>di</strong>vida in astratto i principi fondanti su<br />

cui legittimamente il dott. Leoni insiste ma perché non tiene conto <strong>di</strong> quanto già fatto in passato in<br />

materia ambientale in questa città. Ho l’impressione infatti che si voglia chiudere la stalla qui buoi<br />

sono già fuggiti e inoltre la stalla la si vorrebbe dare pure via a regalo quando, dopo averci lavorato<br />

per anni a favore <strong>del</strong>la padrona Sao, ora potrebbe <strong>di</strong>ventare non <strong>di</strong>co nostra ma almeno potremmo<br />

avere in mano la possibilità <strong>di</strong> rivoluzionare completamente i rapporti economici intercorrenti<br />

rispetto alle precedenti regalie <strong>del</strong> passato. E cominciando a far guadagnare anche la città e i<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> su questo business e non più soltanto il gestore e il suo indotto.<br />

E <strong>di</strong>co questo parlando <strong>di</strong> passato non per crogiolarmi in quello che qualcuno a sproposito definisce<br />

piagnisteo ma per cercare <strong>di</strong> fare una analisi lucida e sensata <strong>di</strong> quello che è stato, per prendere la<br />

migliore decisione per quello che sarà. Il piagnisteo infatti viene scambiato da questi interessati<br />

osservatori con ciò che andrebbe invece definito memoria storica <strong>di</strong> quello che è successo, molti<br />

vorrebbero <strong>di</strong>menticarlo questo passato e cercano <strong>di</strong> censurarci ogni volta che lo rinvanghiamo,<br />

probabilmente per vergogna. Invero ritengo che questo passato sia importante tenerlo bene a<br />

mente perché sia la famiglia da cui provengo che lo stesso sottoscritto, abbiamo lottato come leoni<br />

contro la politica ambientale che veniva praticata in questa città e quin<strong>di</strong> da un lato è necessario<br />

rivedere il passato per spiegare quello che rappresenta una evoluzione <strong>di</strong> quelle posizioni e<br />

dall’altro serve per capire perché i buoi <strong>di</strong> cui parlavo possono ormai ritenersi definitivamente fuggiti<br />

dalla stalla, che si vorrebbe svendere.<br />

Ricordo bene le battaglie condotte a fianco <strong>del</strong>le associazioni ambientaliste contro la realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’inceneritore a <strong>Orvieto</strong> e ricordo bene, anche prima, e questa volta in modo decisamente più<br />

solidario, la lotta che facemmo quando la <strong>di</strong>scarica comprensoriale voluta giustamente dal<br />

compianto Cons. Piccini che aveva avuto l’intuizione geniale <strong>di</strong> capire che l’immon<strong>di</strong>zia da qualche<br />

parte doveva pure essere smaltita, venne invece trasformata in <strong>di</strong>scarica industriale <strong>di</strong> tipo<br />

intensivo.<br />

Allora il ragionamento <strong>del</strong> Cons. Leoni doveva essere fatto istituendo il parco ambientale dei<br />

calanchi, allora si doveva considerare che <strong>Orvieto</strong> e il suo mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> sviluppo fondato<br />

sull’agroalimentare e sul turismo era completamente incompatibile con il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> un piano<br />

industriale <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti. Ebbene, a quei tempi ricordo ancora l’assessore all’ambiente<br />

<strong>del</strong> tempo che rispondendo a una interrogazione scritta <strong>di</strong> un astuto consigliere <strong>del</strong> Pci - poi ho<br />

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anche capito perché astuto e perché l’interrogazione non andò mai in aula – <strong>di</strong>sse sulla<br />

trasformazione <strong>del</strong>l’impianto da comprensoriale a industriale che secondo questo assessore era<br />

retrogrado e fuori luogo fare battaglie <strong>di</strong> retro guar<strong>di</strong>a su un progetto dalla tecnologia evoluta e in<br />

linea con la nuova normativa vigente. ***per <strong>di</strong> più ***a mettere in sicurezza anche la vecchia<br />

<strong>di</strong>scarica su cui il libro <strong>del</strong> giornalista de La nazione, il dott. Clau<strong>di</strong>o Lattanzi, credo che abbia fatto<br />

piena luce.<br />

Ebbene, preme evidenziare che allora eravamo completamente soli con l’eccezione <strong>di</strong> Legambiente<br />

<strong>del</strong>la Fenice <strong>di</strong> Fabbro a batterci contro quel progetto e molti altri che oggi militano nel cosiddetto<br />

ambientalismo illuminato militavano allora proprio dalla parte <strong>di</strong> quell’assessore, espressione <strong>del</strong><br />

loro stesso mondo. Solo sull’inceneritore riuscimmo nell’intento grazie anche a una certa<br />

resipiscenza <strong>di</strong> questi ambientalisti, forse influenzati anche da molti illustri intellettuali <strong>di</strong> sinistra che<br />

vivevano le meravigliose campagne orvietane e che presentarono il famoso esposto in Procura,<br />

anche quello malamente archiviato dopo quello <strong>del</strong> percolato nel Paglia, videoripreso dai<br />

Carabinieri. E <strong>di</strong> altri grossi punti interrogativi che ancora stanno lì in attesa <strong>di</strong> una qualche risposta.<br />

Sta <strong>di</strong> fatto che lentamente ma progressivamente, la Sao prima, Agarini poi e Acea oggi, hanno<br />

realizzato e coltivato una <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> tipo industriale che già c’è e ci rimarrà in eterno per i prossimi<br />

25 mila anni e dunque si dovrebbe spiegare quale danno ambientale ci dovesse essere se oltre ai<br />

due calanchi che già ci sono se ne dovessero realizzare un terzo, magari con tecnologie ancora più<br />

evolute <strong>di</strong> quelle con cui furono realizzati il primo e il secondo.<br />

E allora mi chiedo, se in questa città si faccia sempre l’esatto opposto <strong>di</strong> quello che si dovrebbe fare<br />

in quell’esatto momento, ovvero <strong>di</strong>re dì sì quando c’è da <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no e <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no quando c’è da <strong>di</strong>re <strong>di</strong><br />

sì. E comunque ci sarebbe da <strong>di</strong>re o da non essere manichei e oltranzisti fino allo sfinimento ma<br />

senza possibilisti verso una rinegoziazione globale <strong>del</strong>la politica dei rifiuti e <strong>del</strong> mondo in cui è stata<br />

malamente gestita fino a oggi, con l’obiettivo ben fissato in mente <strong>di</strong> ottenere <strong>di</strong>rettamente o<br />

in<strong>di</strong>rettamente dal gestore la possibilità <strong>di</strong> finanziare questo cambiamento, specialmente in epoca <strong>di</strong><br />

grosse sofferenze <strong>del</strong> bilancio comunale.<br />

Cerchiamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ragionare con il nostro cervello su quello che più conviene alla città e ai<br />

citta<strong>di</strong>ni e non sulla base <strong>di</strong> paure, <strong>del</strong>le posizioni comode e foriere <strong>di</strong> futuri interessati voti o <strong>di</strong><br />

estremisti <strong>del</strong>l’ambientalismo che solo oggi, a tempo scaduto, si svegliano in maniera sospetta per<br />

rimettere i panni dei puristi dopo averli <strong>di</strong>smessi al momento <strong>del</strong>l’apertura <strong>del</strong> vaso <strong>di</strong> Pandora.<br />

Non ci facciamo terrorizzare, noi non ci facciamo influenzare, “Do the right thing” <strong>di</strong>ceva Spike Lee<br />

e questo dobbiamo fare.<br />

E allora credo che sulle questioni ambientalistiche in generale bisogna ragionare in modo<br />

equilibrato e pacato senza isterismi, senza estremismi anche perché non credo che su tali questioni<br />

sia in <strong>di</strong>scussione il principio <strong>del</strong>lo sviluppo sostenibile.<br />

Infine non posso esimermi dal censurare sul piano giuri<strong>di</strong>co lo strumento prescelto, ho cercato <strong>di</strong><br />

informarmi sulla questione anche se purtroppo la professione è tiranna e ho potuto de<strong>di</strong>care solo<br />

qualche ritaglio <strong>di</strong> tempo al tutto, però una cosa mi è stata confermata in <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong>: non<br />

possiamo con lo strumento urbanistico <strong>del</strong> Piano regolatore bloccare la realizzazione <strong>di</strong> un progetto<br />

legittimo già autorizzato, ad<strong>di</strong>rittura istituendo un parco, si tratterebbe <strong>di</strong> un atto palesemente<br />

illegittimo rispetto alla programmazione urbanistica regionale che per fortuna, o per sfortuna a<br />

seconda dei punti <strong>di</strong> vista, è con<strong>di</strong>visa, è integrata con quella comunale, non può camminare e<br />

contrad<strong>di</strong>rsi l’una con l’altra.<br />

Quin<strong>di</strong> questo atto potrebbe essere tranquillamente impugnato domattina al Tar e potrebbe, e su<br />

questo sono d’accordo con il Cons. Ranchino e con chi ha ricordato questo tipo <strong>di</strong> problema<br />

potrebbe esporre il comune all’ennesima causa <strong>di</strong> risarcimento danni miliardaria, che almeno per<br />

quanto mi riguarda non permetterò che rimetta ancora una volta in pericolo il bilancio <strong>del</strong> comune.<br />

Io ho il parere dei funzionari che me l’hanno confermato e ho qui alcune sentenze <strong>del</strong> Tar e <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato che mi confermano il fatto che è la regione, sia sul piano giuri<strong>di</strong>co – ambientale<br />

che su quello giuri<strong>di</strong>co – urbanistico, che potrebbe e dovrebbe assumersi la decisione <strong>di</strong> revocare<br />

autorizzazioni e piani vari e il comune ha solo la possibilità <strong>di</strong> adeguarsi a questi aspetti già decisi.<br />

Inoltre considerando l’intenzione manifesta che sottende a questa iniziativa e cioè bloccare un<br />

progetto legittimo <strong>di</strong> una impresa, quale che sia, la Sao, e ciò potrebbe anche integrare un abuso<br />

d’ufficio perché è intenzionale questo atteggiamento, questa condotta. Una sorta <strong>di</strong> danno voluto<br />

che giova al protagonismo <strong>di</strong> alcuni ma fa male agli altri che lo assecondano e fa male soprattutto<br />

alla città.<br />

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Chiedo quin<strong>di</strong> agli ambientalisti e eventualmente anche al dott. Leoni <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere le loro energie<br />

esattamente dove la competenza giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> questi atti è, senza coinvolgere l’ente comune in una<br />

battaglia alla Terzino che non mi appartiene come moderato e come esponente <strong>di</strong> un Pdl che per la<br />

politica <strong>del</strong> fare, <strong>del</strong> fare le <strong>di</strong>scariche dove servono, soprattutto a servizio <strong>del</strong>le zone industriali. Se<br />

vorranno sarà ancora loro quando si chiederà alla regione <strong>di</strong> non considerare mai più la città <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong> come strategica nel piano dei rifiuti, non sarò invece con loro quando si tratterà <strong>di</strong><br />

ostacolare un progetto impren<strong>di</strong>toriale che prevede per esempio il conferimento dei rifiuti al chiuso,<br />

per evitare d’ora in poi che il quartiere <strong>di</strong> Ciconia, La Svolta e zone limitrofe continuino a essere<br />

ammorbate dalla puzza <strong>di</strong> rifiuti conferiti all’aperto.<br />

Credo quin<strong>di</strong> che la tra<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>la famiglia Turreni nella <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>la legge, sia formale che<br />

sostanziale e nella <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>l’ambiente, <strong>di</strong>rei che continua eccome!<br />

Consigliere Germani<br />

Lunga giornata, avevo scritto un sacco <strong>di</strong> cose però credo che sono state dette tantissime però<br />

credo che siccome sono stato uno <strong>di</strong> quelli che ha firmato quella mozione <strong>del</strong> Cons. Leoni perché<br />

come aveva precedentemente detto qualcuno nessuno voleva qui arrivare e <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> questa<br />

materia, credo che abbiamo fatto bene oggi a iniziare questa <strong>di</strong>scussione che probabilmente non<br />

sarà completata oggi ma credo che sia importante che il Consiglio Comunale si esprimesse su una<br />

materia così importante per noi e per la nostra città.<br />

Caro Cons. Turreni, credo che qui c’è da partire da oggi e andare avanti, credo che qui oggi<br />

dobbiamo decidere una questione politica chiara, rispetto al problema dei rifiuti quale strada<br />

intraprendere, se è la strada che con ragione, non ragione è stata fin qui percorsa oppure un’altra<br />

strada, un’altra strada che nella mozione <strong>del</strong> Cons. Leoni da me sottoscritta è ben chiara. Noi<br />

<strong>di</strong>ciamo alla politica, ai citta<strong>di</strong>ni, alla provincia, alla regione, all’Ati che <strong>Orvieto</strong> non è più <strong>di</strong>sponibile<br />

a andare avanti così com’è andata avanti fino a adesso, vogliamo cambiare rotta, non andare a<br />

rivedere <strong>di</strong> chi è stata la responsabilità perché parliamo <strong>di</strong> 15 – <strong>20</strong> anni fa, parliamo <strong>di</strong> tempi in cui<br />

quelle decisioni sono maturate e per cui era in quel momento che sono state prese quelle decisioni.<br />

Credo che oggi vadano prese altre decisioni perché i tempi sono maturi, sono d’accordo sul fatto<br />

che non è necessario il terzo calanco perché non serve più, perché oggi i rifiuti possono essere<br />

trattati in un modo completamente <strong>di</strong>fferente per cui il terzo calanco secondo me non è più<br />

necessario e non è più necessario se noi adottiamo quelle azioni che qui in tantissimi hanno detto.<br />

Però dobbiamo essere d’accordo politicamente tutti quanti a prendere queste decisioni e nella<br />

relazione che ci ha proposto il sindaco questa decisione chiara non c’è a mio avviso, non c’è e<br />

quin<strong>di</strong> dobbiamo <strong>di</strong>re come Consiglio Comunale in quale luogo e in quale <strong>di</strong>rezione vogliamo<br />

andare.<br />

Dico queste cose perché altrimenti continuiamo a giocare intorno a questo problema e la nostra<br />

voce deve arrivare forte sia all’Ati sia alla provincia e sia alla regione, perché non ci possiamo più<br />

permettere che la regione fa <strong>di</strong>ventare strategica le crete <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> però non manda già i sol<strong>di</strong> per<br />

completare la complanare, per fare l’ultimo tratto <strong>di</strong> complanare. Per questo abbiamo combattuto in<br />

questi anni e anche che era la nostra regione.<br />

Credo che da questo punto <strong>di</strong> vista il Consiglio Comunale deve affrontare con questo sistema e con<br />

questo metodo la <strong>di</strong>scussione futura e non possiamo più permetterci il fatto che non attiviamo tutte<br />

quelle risorse necessarie per portare a completamento il ciclo dei rifiuti, perché guardate e secondo<br />

me non è strategico il terzo calanco se vogliamo partire in questa <strong>di</strong>rezione perché se continuiamo<br />

a avere dove buttare il rifiuto non metteremo in campo quelle sinergie necessarie per sviluppare la<br />

filiera rispetto a questo ragionamento.<br />

E guardate che e qui cerco <strong>di</strong> concludere il mio intervento perché ho solo cinque minuti da semplice<br />

consigliere, se noi non attiviamo questo meccanismo rischiamo <strong>di</strong> continuare a riempire i calanchi<br />

caro Cons. Turreni fino a Ficulle, perché nessuno si prenderà la briga <strong>di</strong> innescare un meccanismo<br />

virtuoso che invece in questa epoca e in questo momento è necessario.<br />

Ci sono <strong>del</strong>le soluzioni pazzesche, possiamo attivare <strong>del</strong>le economie importanti e lo <strong>di</strong>co<br />

specialmente ai nostri impren<strong>di</strong>tori, dobbiamo smettere <strong>di</strong> investire i nostri sol<strong>di</strong> in alcuni settori che<br />

abbiamo capito tutti che non tirano più, le case, le cave, sono ormai obsolete, dobbiamo aiutare i<br />

nostri impren<strong>di</strong>tori a fare questo e reinvestire sul recupero e riutilizzo <strong>di</strong> questi materiali. Ci sono<br />

esempi a bizzeffe ma ne citerò solo qualcuno, il problema <strong>di</strong> recuperare i materiali elettrici, le<br />

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gomme <strong>del</strong>le macchine <strong>di</strong>smesse, ne parlo così e ancora oggi noi nella nostra <strong>di</strong>scarica se non ho<br />

notizie fasulle ****<br />

Quin<strong>di</strong> noi da oggi con questa mozione, e devo ringraziare il Cons. Leoni, dobbiamo partire da qui e<br />

credo che vada assolutamente votata la mozione <strong>di</strong> Leoni con <strong>del</strong>le risoluzioni e degli accorgimenti<br />

che secondo noi possono essere apportati proprio per andare a incentivare le cose che <strong>di</strong>cevo. E<br />

quin<strong>di</strong> ancora <strong>di</strong> più andare verso il ragionamento <strong>del</strong> recupero e riutilizzo dei materiali, ma credo<br />

che daremo un buon servizio anche alla stessa azienda che si dovrà impegnare con la tecnologia e<br />

con le risorse economiche che ha a spostare il tiro da quello <strong>di</strong> utilizzare la <strong>di</strong>scarica e andare verso<br />

il recupero e riciclo.<br />

Consigliere Mariani<br />

Mi sono dovuto allontanare dal consiglio per motivi familiari e me ne scuso, volevo chiedere<br />

solamente <strong>di</strong> mettere in votazione una sospensione <strong>del</strong> consiglio per valutare una risoluzione degli<br />

emendamenti presentati dal gruppo Pd e ho sentito che c’erano altri interventi che avevano<br />

sottoposto altre soluzioni. Quin<strong>di</strong> chiedo eventualmente <strong>di</strong> poter ragionare tutti insieme per trovare<br />

una soluzione unitaria con un documento con<strong>di</strong>viso da tutti.<br />

Presidente Frizza<br />

Cons. Mariani, questa proposta era già stata avanzata da altri consiglieri per cui con<strong>di</strong>visa anche da<br />

lei. Adesso darò la parola al Cons. Leoni, poi parlerà il sindaco e dopo<strong>di</strong>ché metterò in votazione la<br />

sospensione <strong>del</strong> Consiglio Comunale, prego Cons. Leoni.<br />

Consigliere Leoni<br />

Avevo premesso nel mio precedente intervento che questa mozione non è un testo sacro, è<br />

migliorabile, emendabile, aggiustabile, e quin<strong>di</strong> per quanto mi riguarda sono <strong>di</strong>sposto a sentire, a<br />

ascoltare e con<strong>di</strong>videre i miglioramenti e gli affinamenti. Non è un testo sacro però secondo me è<br />

un testo fondamentale proprio per stabilire un punto <strong>di</strong> svolta, un punto <strong>di</strong> svolta nella politica<br />

ambientale, un punto <strong>di</strong> svolta che spetta fissarlo, sceglierlo, stabilirlo al Consiglio Comunale e<br />

spetta anche al sindaco in questo caso come componente <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Quin<strong>di</strong> è chiaro<br />

che le linee che il sindaco ha abbozzato che saranno <strong>di</strong>scusse, saranno affinate, saranno<br />

completate, saranno dettagliate sono importanti e fondamentali ma la volontà <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale per quanto riguarda gli interessi <strong>del</strong>la popolazione <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> è sovrana,<br />

quin<strong>di</strong> una scelta <strong>del</strong> Consiglio Comunale è una scelta <strong>del</strong>la quale terrà conto il sindaco, terrà conto<br />

la giunta, terrà conto la regione, la provincia etc., per il valore che ha. Un valore che è <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

politico – amministrativo, un in<strong>di</strong>rizzo significa impegnare l’Amministrazione comunale, l’esecutivo<br />

<strong>di</strong> questo comune a una politica ambientale che parta da questo punto <strong>di</strong> svolta, impegnarlo sotto<br />

l’aspetto urbanistico e sotto l’aspetto strettamente ambientale in senso stretto <strong>di</strong> cui l’urbanistica,<br />

come accenna il sindaco stesso nel suo documento, è parte importante e fondamentale. Quin<strong>di</strong><br />

chiedo al Consiglio Comunale <strong>di</strong> approvare questa mozione con gli emendamenti che saranno<br />

concordati e da qui partirà una nuova politica ambientale, se la mozione non verrà approvata<br />

ognuno si assumerà le sue responsabilità.<br />

Sindaco Concina<br />

Non credo <strong>di</strong> essere titolare <strong>di</strong> repliche, non ho la ricetta che possa mettere d’accordo 21<br />

consiglieri, 4 ore fa quasi ho descritto quello che era il documento programmatico in materia<br />

ambientale dal punto <strong>di</strong> vista strategico, è inutile che mi ripeta anche perché francamente a volte mi<br />

sembra che pinco non ascolti quello che è stato detto in precedenza. Quin<strong>di</strong> abbiamo molto spesso<br />

ripetuto cose sulle quali siamo tutti d’accordo, la non modernità <strong>del</strong>la soluzione industriale proposta,<br />

la necessità <strong>del</strong>la raccolta <strong>di</strong>fferenziata spinta, il riciclaggio, tutte cose che francamente sono così<br />

consolidate nella testa e nella preparazione <strong>di</strong> tutti noi che francamente non ritengo utile ripeterle<br />

ogni volta che uno parla. Questa è una proposta operativa, però il <strong>di</strong>battito ritengo sia stato alto,<br />

con posizioni <strong>di</strong> saggezza importanti, poco animoso, i riferimenti al passato sono quelli che sono,<br />

ogni tanto scappano ma <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> lavorare sul presente e sulla possibilità <strong>di</strong> incidere sul presente e<br />

sul futuro. I punti fermi li sappiamo, nessuno deve dare lezioni a nessuno se non per portare degli<br />

elementi che sfuggono ma lo scopo <strong>di</strong> stasera non è ad approvare siamo buoni, a respingere siamo<br />

buoni, o viceversa, noi dobbiamo trovare il modo per poter continuare a <strong>di</strong>scutere su tutti i tavoli<br />

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perché se noi per compiacimento nostro pensiamo <strong>di</strong> risolvere i problemi qui da soli secondo me<br />

commettiamo un errore <strong>di</strong> prospettiva. I tavoli sono altri, i tavoli sono quelli che conosciamo tutti, è<br />

stata nominata soltanto una volta la parola “interesse”, qui noi 21 credo, e l’ho detto forse anche<br />

prima, non abbiamo interessi da <strong>di</strong>fendere, interessi concreti da <strong>di</strong>fendere, abbiamo interesse <strong>del</strong><br />

territorio e <strong>del</strong>la popolazione. Però siamo circondati da interessi, non facciamo finta <strong>di</strong> non saperlo<br />

perché negli appunti infiniti che ho preso quando è cominciata la <strong>di</strong>scussione è stato detto qualcosa<br />

sugli impianti ternani, sulla alternativa Terni sì, Terni il buono, <strong>Orvieto</strong> è il cattivo. Insomma non c’è<br />

tanto da scherzare con questi argomenti che in altre regioni d’Italia non sono <strong>di</strong> proprietà dei<br />

Consigli Comunali, <strong>di</strong> Leoni, mie, <strong>di</strong> Germani ma sono proprietà <strong>di</strong> associazioni con le quali<br />

nessuno <strong>di</strong> noi vorrebbe avere niente a che fare. Quin<strong>di</strong> non aggiungo niente a quello che ho detto<br />

nella mia relazione iniziale se non qualcosa che ho appuntato man mano che siamo andati avanti.<br />

A Meffi <strong>di</strong>co che non ci tira per la giacca nessuno, l’unica cosa che posso <strong>di</strong>re con forza è che non<br />

mi sta - e quando <strong>di</strong>co “non mi” parlo per tutti voi – tirando per la giacca nessuno, i suoi sei punti<br />

che ha elencato fanno tutti parte <strong>del</strong> documento che abbiamo appena finito <strong>di</strong> commentare. Mortini<br />

mi rimprovera per non avere preso posizione chiara, la posizione è chiara da quando facevo la<br />

campagna elettorale però non è una posizione demagogica, ho detto in campagna elettorale su una<br />

sollecitazione credo <strong>del</strong>la signora Tommasi se ero favorevole o contrario al terzo calanco in Piazza<br />

<strong>del</strong> Popolo alla sala dei Quattrocento e io <strong>di</strong>ssi che non ero favorevole all’apertura <strong>del</strong> terzo<br />

calanco, a <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong>la mia rivale, simpaticissima signora alla quale mando un saluto rispettoso<br />

e affettuoso, che in quella sede non fu altrettanto chiara. Ma questo lo <strong>di</strong>co perché non posso<br />

essere rimproverato da poca chiarezza, che non ci sia scritto qui abbasso il terzo calanco o cose<br />

<strong>del</strong> genere fa parte soltanto <strong>di</strong> un mio modo <strong>di</strong> affrontare gli argomenti e <strong>di</strong> non chiudere. Qualcuno<br />

ha parlato <strong>del</strong> lavoro dei sindaci <strong>del</strong> comprensorio, è un lavoro eccellente e ho detto ai sindaci <strong>del</strong><br />

comprensorio non più tar<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’altro ieri mattina che dobbiamo lavorare insieme superando alcuni<br />

sgarbi che i sindaci <strong>del</strong> comprensorio a suo tempo hanno fatto al sindaco <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, non come<br />

persona ma come rappresentante <strong>del</strong>la comunità più allargata, loro possono lavorare meglio<br />

perché hanno meno vincoli giuri<strong>di</strong>ci che consentono loro <strong>di</strong> mettere in campo progetti <strong>di</strong> lavoro che<br />

riguardano i rifiuti e che noi invece, per fare gli stessi progetti, abbiamo bisogno <strong>di</strong> superare alcuni<br />

ostacoli e alcuni vincoli contrattuali che abbiamo già. Ricci fa una <strong>di</strong>fferenza tra passato e futuro e<br />

va bene. Angelo Ranchino comincia con un forte pragmatismo e ha in quel momento così fatto<br />

scuotere la testa qua e là ai nostri amici qua <strong>di</strong> fronte, qualcuno dei quali con un atteggiamento<br />

supponente <strong>di</strong>ce “mò te spiego io come sta la situazione”. Io non credo che nessuno si possa<br />

permettere onestamente <strong>di</strong> spiegare bene la soluzione a nessuno e soprattutto <strong>di</strong> prendere<br />

decisioni autonome soltanto perché si sente in qualche maniera unto <strong>del</strong> Signore, perciò pochi<br />

atteggiamenti supponenti, ognuno ha detto con forza e con convinzione le cose che gli passavano<br />

per la testa e quin<strong>di</strong> per favore consideriamo chiunque <strong>di</strong> noi parli e <strong>di</strong>ca anche <strong>del</strong>le fesserie degno<br />

<strong>di</strong> essere ascoltato, perché a volte il pragmatismo che Angelo ha usato, passando poi all’utopia <strong>del</strong><br />

rifiuto zero, insomma è da ascoltare e da rispettare. Non sto prendendo posizione e me lo <strong>di</strong>ce<br />

Stopponi, ma se sto litigando da mesi con i nostri interlocutori su questi argomenti specifici, se da 2<br />

o 3 mesi ho contestato fisicamente l’insussistenza <strong>di</strong> un piano industriale che basava tutta la sua<br />

forza sull’assunzione imme<strong>di</strong>ata <strong>del</strong> terzo calanco come soluzione, mi sembra davvero<br />

sconcertante <strong>di</strong>re una cosa <strong>del</strong> genere. I rinvii. I rinvii sono stati non strumentali e lo <strong>di</strong>co a tutti, il 6<br />

<strong><strong>di</strong>cembre</strong> non era <strong>di</strong>sponibile se non erro il Cons. Leoni e il 13 <strong><strong>di</strong>cembre</strong> non ero <strong>di</strong>sponibile io ma<br />

non per rimandare il momento <strong>di</strong> affrontare i problemi, Leoni aveva da fare il 6 e io avevo da fare il<br />

13, com’è noto da mesi era una giornata per me chiave anche un po’ dolorosa. Si parla <strong>del</strong>l’Ati 4<br />

spessissimo e <strong>del</strong>la mia posizione <strong>di</strong> Vicepresidente, non ci pren<strong>di</strong>amo in giro, ho una posizione<br />

prestigiosissima in Ati e tra l’altro guadagno anche uno stipen<strong>di</strong>o fantastico in Ati 4, ma il mio voto<br />

in Ati 4 e le mie posizioni da amministratore valgono soltanto per la cortesia con la quale sono<br />

ascoltato ma dal punto <strong>di</strong> vista numerico valgono piuttosto poco. Pizzo era arrivato tar<strong>di</strong> alla serata<br />

<strong>di</strong> ieri durante la quale ho cercato <strong>di</strong> spiegare agli amici che avevano organizzato la serata quale<br />

fosse la tormentata posizione <strong>del</strong> sindaco e <strong>del</strong>la sua giunta, in effetti è stato fatto vedere prima<br />

<strong>Orvieto</strong>, poi quella noiosissima storia <strong>del</strong>la Campania che non si capiva neanche a cosa servisse a<br />

convincere chi e <strong>di</strong> che cosa, poi la terza cosa la meraviglia <strong>del</strong> paesetto a Polpet. E dopo è stato<br />

fatto rivedere se non erro <strong>Orvieto</strong> che era un documentario fatto molto bene, corto, essenziale, che<br />

mostrava i danni possibili con qualche punta <strong>di</strong> demagogia che ho fatto osservare agli<br />

organizzatori. Ma insomma sostanzialmente era molto circostanziato. Olimpieri ha fatto<br />

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sicuramente la storia e Olimpieri non può fare a meno <strong>di</strong> fare storia perché l’ha vissuta sulla pelle e<br />

quin<strong>di</strong> non sopporta le posizioni dei cattivi maestri e questo posso capirlo bene, mentre invece la<br />

descrizione <strong>del</strong>la Finlan<strong>di</strong>a fatta da Gialletti la racconteremo anche ai nostri amici e ai nostri<br />

bambini. Dice <strong>del</strong>le cose esatte, sono pochi mesi che leggo e mi documento e cerco <strong>di</strong> capire<br />

qualcosa <strong>del</strong>l’ambiente però so benissimo perché avevo un suocero che si occupava <strong>di</strong> queste<br />

cose, che i cosiddetti termovalorizzatori a Bruxelles stavano in centro <strong>del</strong>la città, a Parigi idem, per<br />

non parlare <strong>di</strong> Brescia che campa da una vita dei proventi <strong>di</strong> queste cose. Il mio quadro strategico,<br />

parola grossa quadro strategico, queste quattro paginette che abbiamo scritto tutti insieme può<br />

anche essere considerato in maniera superficiale come non puntuale su certi aspetti ed è per<br />

questo che si chiama aperto, ma è un quadro strategico che serve a continuare il <strong>di</strong>battito, serve<br />

per continuare a <strong>di</strong>scutere con i nostri tanti interlocutori che non sono così <strong>di</strong>sinteressati come lo<br />

siamo noi. E quin<strong>di</strong> è un documento aperto proprio per cercare <strong>di</strong> trovare una soluzione e un<br />

convincimento comune. Il mio amico Sborra mette sempre una nota <strong>di</strong> colore ma efficace nella<br />

spiegazione <strong>di</strong> quello che lui conosce e che noi invece probabilmente non abbiamo vissuto.<br />

Ringrazio Tonelli perché mette in evidenza gli elementi <strong>di</strong> convergenza che sono necessari in<br />

questa <strong>di</strong>scussione, che non è una <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> schieramento politico, questa è una <strong>di</strong>scussione<br />

alta come <strong>di</strong>cono a Terni, è una <strong>di</strong>scussione che deve servire a far capire a quelli che ci circondano<br />

e ai nostri interlocutori cosa il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> nella sua complessità ha deciso come strada<br />

migliore per portare avanti i nostri interessi. Però non basta che deci<strong>di</strong>amo noi, noi dobbiamo<br />

decidere in maniera tale che non interrompiamo da qui in poi i ponti con chiunque ci sta dall’altra<br />

parte <strong>del</strong> tavolino, perché le osservazioni che faceva l’avvocato Ranchino sono osservazioni <strong>del</strong>le<br />

quali dobbiamo tenere conto. Insomma è inutile che facciamo dei libri dei sogni, dobbiamo<br />

<strong>di</strong>scutere con persone agguerrite che sanno bene il loro mestiere e sanno bene quali sono i loro<br />

interessi, controbattere con queste persone è un po’ <strong>di</strong>fficile. Eh noi lo facciamo, lo facciamo anche<br />

grazie ai movimenti che sono qui presenti in sala, qualcuno ha detto che sono più avanti <strong>di</strong> noi ma<br />

come sempre per i movimenti è sempre più facile essere più avanti <strong>del</strong>la politica. Quin<strong>di</strong><br />

complimenti, grazie per il lavoro che fate ma francamente mi piacerebbe più essere un movimento<br />

che non uno che risponde <strong>del</strong>l’amministrazione <strong>di</strong> una città.<br />

La <strong>di</strong>scarica non esiste più come concetto, è quello che <strong>di</strong>ciamo, l’ho detto sessanta volte, la<br />

<strong>di</strong>scarica è un elemento residuale lo sappiamo tutti, che sparisca totalmente forse non è possibile<br />

dottore però comunque è residuale, comunque il concetto <strong>del</strong> buttare i rifiuti in<strong>di</strong>scriminati in un<br />

pozzo è sparito da tempo, ci sarà ancora, poco, ma comunque residuale. Le opportunità le<br />

vedremo poi più in là. Unesco, Donatella. Unesco sì certo, è facile che dovrebbero <strong>di</strong>ventare dei siti<br />

protetti dall’Unesco, sto cercando <strong>di</strong> far rientrare <strong>Orvieto</strong> città associata all’Unesco ma è molto<br />

<strong>di</strong>fficile, sono Vicepresidente <strong>del</strong>l’Ati 4 e seguo in Ati 4 queste cose però vi <strong>di</strong>co la verità che Terni,<br />

e tutto quello che Terni rappresenta, eh insomma è molto più forte dal punto <strong>di</strong> vista degli interessi<br />

<strong>di</strong> quanto noi non possiamo esserlo qui, litigando o andando d’accordo con Ati 4.<br />

I ragionamenti sulla salute sono fatti tutti in maniera a volte pretestuosa perché non so, non<br />

conosco i dettagli, <strong>di</strong>re che aumentano certi tipi <strong>di</strong> malattie probabilmente è vero ma insomma<br />

questi <strong>di</strong>scorsi non aggiungono né tolgono nulla alla complessità <strong>del</strong>la vicenda.<br />

***che abbiamo detto a Sao e Ati 4 i ragionamenti che stavi facendo sono quelli <strong>di</strong> un impianto<br />

antico, <strong>di</strong> un impianto che non serve, <strong>di</strong> un impianto che può essere mo<strong>di</strong>ficato, <strong>di</strong> un impianto che<br />

se deve avere come premessa l’esistenza <strong>del</strong> terzo calanco vuole <strong>di</strong>re <strong>di</strong> che stiamo a parlare!? È<br />

un ragionamento sul quale sto sfidando e sollecitando Sao/Acea a parlare in maniera serena non<br />

con lingua biforcuta come quello <strong>di</strong> Tex Willer ma parlare con noi in termini costruttivi. Non<br />

vogliamo <strong>di</strong>struggere risorse, non vogliamo <strong>di</strong>struggere impren<strong>di</strong>tori, non vogliamo fare nulla <strong>di</strong> tutto<br />

questo anche perché non ne abbiamo sicuramente la forza, però dobbiamo dare loro la possibilità<br />

<strong>di</strong> esprimersi, la possibilità <strong>di</strong> migliorare i loro stu<strong>di</strong>, i loro impianti come dobbiamo dare a noi stessi<br />

la possibilità <strong>di</strong> migliorare anche la mozione <strong>del</strong>l’amico Leoni. Una chiamata <strong>di</strong> responsabilità <strong>del</strong><br />

sindaco che accetto volentieri perché questo è il mestiere <strong>del</strong> sindaco, però la chiamata <strong>di</strong><br />

responsabilità non me la prenderò mai sulla base <strong>di</strong> elementi così emotivi e per questo insisto con il<br />

<strong>di</strong>re con grande serietà e grande tormento che noi dobbiamo approfon<strong>di</strong>re ancora questi<br />

ragionamenti, se vogliamo presentarci ai tavoli con forza, non è questione <strong>di</strong> rimandare, qui non<br />

rimanda niente nessuno. Dobbiamo avere una posizione ferma, chiara ma con<strong>di</strong>visa anche nel<br />

dettaglio perché vincere una battaglia su una mozione etc. non risolve nessun problema, risolve<br />

come ha detto forse qualcuno così la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> avere messo in campo un ragionamento<br />

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valido e con<strong>di</strong>visibile, però dobbiamo considerare questo come un’arma, un grimal<strong>del</strong>lo per vincere<br />

la nostra battaglia che è quella più sostanziale <strong>di</strong> avere nella località che ci sta <strong>di</strong> fronte, un<br />

impianto che può essere <strong>di</strong>mensionato per adesso in maniera molto più sostenibile e non parlare<br />

soltanto <strong>di</strong> un terzo calanco che non interessa a nessuno.<br />

Il Presidente Frizza sottopone a votazione la proposta <strong>di</strong> sospensione, formulata dai<br />

Consiglieri Gialletti, Stopponi, Mariani, e ne comunica l’esito: n. 18 voti<br />

favorevoli e n. 2 voti contrari (Consiglieri Olimpieri, Tonelli)<br />

La <strong>seduta</strong> è sospesa alle ore 19,<strong>20</strong> ca.<br />

La <strong>seduta</strong> riprende alle ore 19,50 ca.<br />

Il Segretario Generale dott. Pollini procede all’appello nominale e risultano essere presenti n. <strong>20</strong><br />

Consiglieri nelle persone <strong>di</strong>:<br />

1. Concina Antonio<br />

2. Germani Giuseppe<br />

3. Moscetti Marco<br />

4. Mortini Anna Rita<br />

5. Belcapo Donatella<br />

6. Frizza Marco<br />

7. Mariani Leonardo<br />

8. Meffi Roberto<br />

9. Ricci Oriano<br />

10. Gialletti Evasio<br />

11. Tonelli Carlo<br />

12. Stopponi Maria Cecilia<br />

13. Olimpieri Stefano<br />

14. Luciani Gianluca<br />

15. Cencioni Luciano<br />

16. Sborra Carlo<br />

17. Turreni Guido<br />

18. Leoni Pier Luigi<br />

19. Ranchino Angelo<br />

<strong>20</strong>. Pizzo Piergiorgio<br />

Presidente Frizza<br />

Riferisco all’Assemblea che dopo una lunga <strong>di</strong>scussione, “la conferenza dei capigruppo”, con<br />

criticità e con una decisione assunta a maggioranza ha deciso <strong>di</strong> votare il documento nel consiglio<br />

<strong>di</strong> lunedì 27 <strong><strong>di</strong>cembre</strong> che verrà convocato alle ore 9 <strong>del</strong> mattino”.<br />

Il Presidente Frizza sottopone a votazione la sospensione <strong>del</strong>la <strong>seduta</strong> e ne comunica<br />

l’esito: n. 18 voti favorevoli e n. 2 voti contrari (Consiglieri Leoni,<br />

Belcapo)<br />

Il Presidente Frizza, alle ore <strong>20</strong>,00 ca., <strong>di</strong>chiara chiusa la <strong>seduta</strong>.<br />

------------------------<br />

Nel corso <strong>del</strong>la <strong>seduta</strong> sono stati rinviati i seguenti punti all’o.d.g.:<br />

1. Art. 37 <strong>del</strong> regolamento consiliare. “Atto d’in<strong>di</strong>rizzo per l’adeguamento <strong>del</strong> Piano<br />

Regolatore Generale all’esigenza <strong>di</strong> tutelare i calanchi a <strong>del</strong>imitare l’area da destinare a<br />

impianti d’avanguar<strong>di</strong>a per il trattamento dei rifiuti - Approvazione.” (Relatore<br />

Consigliere Leoni).<br />

39


2. Art. 38 <strong>del</strong>lo Statuto comunale – Costituzione <strong>del</strong>la Commissione Consiliare Permanente<br />

<strong>di</strong> Controllo e Garanzia: Designazione componenti e nomina presidente.<br />

3. Approvazione nuovo regolamento sui proce<strong>di</strong>menti amministrativi e sull’accesso ai<br />

documenti.<br />

4. Affidamento gestione servizio <strong>di</strong> tesoreria per il periodo 01.04.<strong>20</strong>11 – 31.12.<strong>20</strong>14.<br />

Approvazione schema <strong>di</strong> convenzione e criteri <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione.<br />

5. Appalto campi <strong>di</strong> Tennis e Calcetto – Autorizzazione a procedere.<br />

Altresì si intendono rinviati i seguenti argomenti:<br />

1. PRG.S (Piano regolatore generale parte strutturale), PRG.O (Piano regolatore<br />

generale parte operativa) Variante parziale ai sensi <strong>del</strong>l’art. 67 comma 4 L.R. 11/05 –<br />

Adozione.<br />

2. Mozione presentata dal Consigliere Ranchino in merito alla proposta <strong>di</strong> revisione degli<br />

strumenti urbanistici comunali per l’attuazione <strong>di</strong> attività e<strong>di</strong>lizia “libera” per i pannelli<br />

solari, fotovoltaici e termici.<br />

3. Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno presentato dalla Consigliera Belcapo in merito alla necessità <strong>di</strong> un<br />

consiglio comunale aperto riguardo il sistema “socio-sanitario assistenziale”.<br />

4. Mozione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico-amministrativo presentata dai Consiglieri Leoni e Tonelli in<br />

merito alle attività educative dei giovani al Centro Stu<strong>di</strong> Città <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> (CSCO).<br />

5. Mozione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico-amministrativo presentata dai Consiglieri Leoni e Tonelli in<br />

merito all’elusione e all’evasione fiscale.<br />

6. Mozione presentata dal Consigliere Tonelli in merito alla grave crisi <strong>del</strong>l’agricoltura.<br />

7. Mozione presentata dai Gruppi consiliari P.D., P.R.C. e Socialisti per <strong>Orvieto</strong> in merito<br />

alla redazione <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> bilancio partecipativo.<br />

8. Mozione presentata dai Gruppi consiliari P.D., P.R.C. e Socialisti per <strong>Orvieto</strong> in merito<br />

all’anagrafe pubblica degli eletti.<br />

9. Mozione presentata dal Gruppi consiliari PD, Socialisti per <strong>Orvieto</strong> e PRC in merito al<br />

“<strong>20</strong>11 - Anno europeo per il volontariato e la citta<strong>di</strong>nanza attiva”.<br />

10. Mozione presentata dai Gruppi consiliari PD, PRC e Socialisti per <strong>Orvieto</strong> in merito<br />

all’ambito territoriale n. 12.<br />

-----------------------<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

(dott. Clau<strong>di</strong>o Pollini)<br />

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