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seduta ordinaria del 20 dicembre 2010 - Comune di Orvieto

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la <strong>di</strong>fferenziata, hanno uno stabilimento avanzato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione e trattamento <strong>del</strong> rifiuto<br />

residuo, per quanto sia poco, <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> rifiuto residuo. Però allora noi dobbiamo cercare <strong>di</strong><br />

immaginare questo e non fare un <strong>di</strong>scorso rifiuto no punto, <strong>di</strong>scarica no punto, <strong>di</strong>scarica no certo,<br />

certo che <strong>di</strong>scarica no ma per quanto si vada nella migliore <strong>del</strong>le ipotesi a un rifiuto zero immagino<br />

che nell’arco dei prossimi anni non è che riusciremo a arrivare al rifiuto zero, riusciremo a arrivare<br />

speriamo a una percentuale che sia tale da non farci sanzionare dalla regione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziata, che<br />

sarebbe già tanto viste le percentuali, ma comunque una percentuale <strong>di</strong> residuo c’è e questo<br />

residuo da qualche parte lo dobbiamo mettere. E allora dobbiamo fare in maniera tale che ci sia poi<br />

un trattamento <strong>del</strong> rifiuto anche a valle <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fferenziazione in maniera tale che questo rifiuto sia<br />

ulteriormente <strong>di</strong>fferenziato, che si possa con la frazione organica poi realizzare un compost<br />

sufficientemente pulito da essere poi riutilizzato, ma soprattutto che ci sia qualcuno che avvii una<br />

filiera <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione <strong>del</strong> rifiuto (plastica, alluminio, carta, vetro e quant’altro) in maniera tale che<br />

queste cose che noi <strong>di</strong>fferenziamo vadano a finire da qualche parte, perché altrimenti rivanno a<br />

finire in <strong>di</strong>scarica, o da noi oppure le carichiamo sui camion, produciamo monossido <strong>di</strong> carbonio e<br />

tutto quello che è e il costo ambientale <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> rifiuto è comunque negativo,<br />

perché poi produciamo rifiuto da un’altra parte. Forse più dannoso ancora.<br />

Allora il ragionamento deve essere un altro, il ragionamento è questo secondo me, è quello <strong>di</strong><br />

fermarci, prendere il gestore, prendere l’Ati e tutti gli attori <strong>di</strong> questa questione e non si fa dentro la<br />

sala <strong>del</strong> Consiglio Comunale ma si fa da un’altra parte perché i tavoli sono <strong>di</strong>versi, fare un<br />

ragionamento sano capendo quali sono i tempi affinchè purtroppo la nostra zona destinata a<br />

raccogliere rifiuti comprensoriali e non solo quelli <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>, purtroppo, avete detto bene quali sono<br />

le percentuali, 10 per cento sono nostri e il resto viene da Ati e dal resto <strong>di</strong> altre regioni, quin<strong>di</strong><br />

ragionare con i gestori <strong>di</strong> queste cose, ragionare in sede Ati <strong>di</strong> una tempistica entro la quale cercare<br />

<strong>di</strong> esaurire o <strong>di</strong> condurre anche la gestione comprensoriale alle percentuali <strong>di</strong> tolleranza che<br />

sgravino il territorio <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> da questo gravoso compito <strong>di</strong> raccogliere i rifiuti <strong>di</strong> tutto il<br />

comprensorio, parlare a stretto giro e la <strong>di</strong>sponibilità è stata data ma è stata data in senso<br />

sostanziale, perché il gestore è <strong>di</strong>sponibile a rimettere su alcuni aspetti al fine <strong>di</strong> avviare per<br />

esempio le varie filiere senza le quali noi possiamo continuare a fare la <strong>di</strong>fferenziata ma tanto ce le<br />

raccolgono sempre loro e la nostra roba arriva sempre nella nostra <strong>di</strong>scarica, perché a Terni la<br />

<strong>di</strong>scarica nostra la gestiscono a livello Ati per tutto il <strong>di</strong>scorso. Quin<strong>di</strong> noi possiamo essere virtuosi<br />

quanto vogliamo ma la roba ce la ributtano dentro un’altra volta perché non c’è nessuno che magari<br />

fa l’impianto per la selezione e l’avvio alle filiere e questo il gestore ha dato la <strong>di</strong>sponibilità nei<br />

numerosi incontri fatti a farlo. E c’è una <strong>di</strong>sponibilità ampia <strong>del</strong> gestore a rivedere determinate cose.<br />

Allora io <strong>di</strong>co questa mozione rischia definitivamente per quanto io la trovo innocua perché al<br />

quarto piano volendo si fa una perimetrazione <strong>di</strong>versa e il terzo calanco rimane così com’è, per cui<br />

volendo possiamo fare <strong>di</strong>ciamo così la massima attività <strong>di</strong> carattere demagogico e facciamo una<br />

bella cosa ambientalista ma non risolviamo il problema, perché poi <strong>di</strong> sopra lo gestiscono come<br />

vogliono, oppure secondo <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni che <strong>di</strong>etro le quinte si possono dare.<br />

Dico invece <strong>di</strong> fare un altro tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso, teniamo alta l’attenzione come stiamo facendo sugli<br />

aspetti <strong>del</strong>la gestione corretta <strong>del</strong> rifiuto, agiamo nelle opportune se<strong>di</strong>, evitiamo <strong>di</strong> fare questo tipo <strong>di</strong><br />

mozioni che tanto non portano a nulla ma anzi apriamo questo benedetto tavolo nel quale<br />

giornalmente <strong>di</strong>scutere con i rappresentanti degli organi decisionali che non sono il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Orvieto</strong> purtroppo, gli organi gestionali sono da un’altra parte e evitiamo che facendo una mozione<br />

improvvida magari si riesca a non fare il terzo calanco lì ma ci venga imposto, vista la strategicità<br />

<strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> ai fini regionali secondo una regola <strong>di</strong> stretta gerarchia <strong>del</strong>le fonti per cui noi<br />

a questo non ci possiamo opporre se non facendo cambiare dalla regione il piano regionale e<br />

dall’Ati i piani d’ambito ai quali siamo sottoposti. Di ritrovarci magari un’altra parte <strong>del</strong> nostro<br />

territorio ugualmente destinata e rovinata cosicché le due <strong>di</strong>scariche che ci sono non ce le leva<br />

nessuno ma avremo anche un’altra parte <strong>del</strong> nostro territorio ugualmente deturpata.<br />

Allora io <strong>di</strong>co, io sono per votare contro questa mozione perché è parziale, non risolve il problema,<br />

è illegittima, reca danni e lo sottoscrivo che chi ha comprato dei terreni ha fatto degli investimenti e<br />

ha confidato su un atto che possiamo sempre ricambiare, in via <strong>di</strong> autotutela il comune può fare<br />

quello che vuole, ma lo <strong>di</strong>ce la legge, ci sono sentenze a vagoni <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> Cassazione che si<br />

pagano i danni. Valutiamo anche questo perché può essere un danno sostenibile per il bene<br />

pubblico ma lo dobbiamo valutare e non possiamo fare <strong>del</strong>le scelte a occhi chiusi.<br />

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