seduta ordinaria del 20 dicembre 2010 - Comune di Orvieto
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Quin<strong>di</strong> d’accordo a andare avanti a fare una politica che vada verso la raccolta porta a porta, una<br />
politica dove cercheremo <strong>di</strong> trovare nel bilancio <strong>20</strong>11 spero la giunta degli spazi e <strong>del</strong>le pieghe per<br />
poter veramente partire con questo tipo <strong>di</strong> raccolta, perché è sicuramente l’unico modo, il modo<br />
attualmente migliore per poter creare lavoro nel nostro territorio che è soggetto a una forte crisi<br />
economica e penso che il <strong>20</strong>11 sarà <strong>di</strong>fficile per il nostro territorio e soprattutto per avere o andare<br />
verso il rifiuto zero.<br />
Consigliere Olimpieri<br />
Credo che la politica è l’arte <strong>del</strong> possibile e <strong>del</strong>l’impossibile e quin<strong>di</strong> tutti hanno la possibilità e sono<br />
legittimati a cambiare idea, però vorrei ricordare alcune cose e cioè che quando arrivavano dalla<br />
Campania migliaia <strong>di</strong> tonnellate <strong>di</strong> rifiuti e l’accordo <strong>di</strong> programma <strong>del</strong> <strong>20</strong>00 era soltanto per <strong>20</strong> mila<br />
tonnellate e sono arrivate molte molte <strong>di</strong> più, credo che in questo Consiglio Comunale e poi fuori è<br />
un’altra cosa, nessuno si strappava le vesti o si tirava i capelli contestando il fatto che buttavano e<br />
conferivano in <strong>di</strong>scarica 100 e passa mila tonnellate <strong>di</strong> rifiuti campani in maniera in<strong>di</strong>fferenziata.<br />
Nessuno, e parlo sempre <strong>del</strong>la politica, in questo Consiglio Comunale nel 97 si stracciava le vesti<br />
quando l’allora Sindaco Cimicchi voleva istituire legittimamente, non legittimamente, un<br />
termovalorizzatore a 4 chilometri dal Duomo <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong>. Nessuno si straccia le vesti o si stracciava<br />
le vesti quando in Consiglio regionale l’Ass. Monelli, poi tra l’altro se non erro collega Stopponi era<br />
un assessore <strong>di</strong> Rifondazione Comunista, oggi, spero <strong>di</strong> no ma dovrebbe essere ancora indagato o<br />
imputato per reati ambientali, quando mandavano giù dalla regione Umbria migliaia <strong>di</strong> tonnellate <strong>di</strong><br />
rifiuto in<strong>di</strong>fferenziato e noi eravamo il butto <strong>di</strong> questa regione. Perché quando venne fatta la<br />
<strong>di</strong>scarica 25 anni fa chi la progettò allora fu lungimirante, poi dopo però il soggetto privato sappiamo<br />
chi sono i soggetti privati o almeno chi erano i soggetti privati che avevano la proprietà <strong>del</strong>la Sao e<br />
sappiamo anche, la storia politica la conosciamo tutti in questa città. Beh allora a quel punto il<br />
soggetto privato <strong>di</strong>venta proprietario degli impianti, <strong>di</strong>venta il dominus totale e assoluto <strong>del</strong>la<br />
gestione dei rifiuti in questa città.<br />
La regione nel corso degli ultimi 15 anni con le varie giunte tutte quante <strong>di</strong> centro-sinistra con<br />
dentro Monelli, con dentro Stufara, con gli assessori <strong>di</strong> Rifondazione Comunista e <strong>del</strong> centrosinistra<br />
tutto decidevano come <strong>di</strong>ceva Ranchino in via sul piano dei rifiuti <strong>di</strong> due anni fa, mica <strong>di</strong><br />
tantissimi anni fa, che <strong>Orvieto</strong> era strategico per il conferimento dei rifiuti in <strong>di</strong>scarica.<br />
E allora oggi tutti possono legittimamente cambiare idea, ci mancherebbe altro, però meno<br />
ipocrisia! Anche perché qualche anno fa votammo qui un documento presentato dall’Ass. Capoccia<br />
che prevedeva <strong>di</strong> fare un impianto <strong>di</strong> 10 megawatt, ve lo ricordate? Sì. Ah te lo ricor<strong>di</strong>, brava! È<br />
vero tu non l’hai votato però qualcun altro l’ha votato e non si stracciava anche lì le vesti, i capelli<br />
contro quel tipo <strong>di</strong> impianto che poi dopo venne superato.<br />
Allora questo per <strong>di</strong>re una cosa, che il processo è in corso non è né iniziato da poco né finirà tra<br />
pochissimo tempo, oggi ci ha dato la possibilità questa mozione <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>scutere ma dobbiamo<br />
fare una cosa soltanto noi in Consiglio Comunale sollecitando qui sì il sindaco e l’assessore<br />
competente, a fare in modo che <strong>Orvieto</strong> non sia più la cenerentola in regione, in provincia, in Ati<br />
<strong>del</strong>la partita dei rifiuti <strong>di</strong> questa regione, perché se ci spacchiamo, ci frantumiamo ripeto in maniera<br />
legittima su terzo calanco sì o terzo calanco no. Anche io sono contro il terzo calanco, lo <strong>di</strong>co come<br />
precon<strong>di</strong>zione però esistono molte situazioni per cui oggi se noi facessimo un atto in cui <strong>di</strong>cesse il<br />
Consiglio Comunale che il consiglio stesso è contro il terzo calanco e ripeto che anche io sono<br />
contro il terzo calanco ma non per farmi bello nei confronti <strong>di</strong> qualcuno, perché non me ne frega<br />
assolutamente niente, per farmi bello con me stesso. Però noi in quel caso presteremo il fianco a<br />
situazioni più grosse <strong>di</strong> noi, a interessi trasversali, a interessi <strong>di</strong>versi che non stanno qui ma stanno<br />
da qualche altra parte.<br />
Oggi dobbiamo <strong>di</strong>fendere la città a 360 gra<strong>di</strong> e quin<strong>di</strong> per quanto riguarda i rapporti con il soggetto<br />
gestore, per quanto riguarda la forza politica <strong>di</strong> <strong>Orvieto</strong> in consiglio regionale, in Consiglio<br />
provinciale, dentro l’Ati e noi se ci vogliamo andare come quello che vuole fare <strong>di</strong>spetto alla moglie,<br />
uso un termine brutto, si taglia gli attributi lo possiamo anche fare però poi dopo non battiamo la<br />
testa nel muro perché qualcun altro ha deciso al posto nostro. Questa sarebbe la sconfitta <strong>di</strong><br />
<strong>Orvieto</strong>, la sconfitta <strong>del</strong>la nostra centralità che dovrebbe essere ripresa anche e soprattutto nel<br />
campo ambientale per fare in modo che siamo noi a decidere <strong>del</strong> nostro futuro, <strong>del</strong>le generazioni<br />
che verranno e non Stufaro, Monelli o qualcun altro in consiglio regionale o il Presidente <strong>del</strong>la<br />
provincia o il Presidente <strong>del</strong>l’Ati o qualche altra conventicola, chiamiamola così perché forse è il<br />
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