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Come eravamo - Campo de'fiori

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38<br />

Corchiano<br />

di Ermelinda Benedetti<br />

Spesso si dice che ad una gioia segue un<br />

dolore, forse perché è proprio la vita ad<br />

essere fatta di un continuo susseguirsi di<br />

gioie e di dolori, e questa volta, credo, sia<br />

proprio il caso di dire così. Il 6 settembre<br />

scorso, infatti, la squadra di calcio dell’oratorio<br />

San Luigi Gonzaga di Corchiano,<br />

dopo aver brillantemente vinto il campionato<br />

regionale A.N.S.P.I., parte per<br />

Bellaria, cittadina in provincia di Rimini,<br />

dove sfida le squadre vincitrici delle altre<br />

regioni, diventando Campione d’Italia. I<br />

tredici ragazzi, tutti tra i dieci e i dodici<br />

anni, accompagnati dai loro genitori e<br />

seguiti passo passo dall’allenatore<br />

Maurizio Prosperi e dai suoi collaboratori<br />

Alessandro e Enrico Cioccolini e Enrico<br />

Menicacci, si sono impegnati molto e ci<br />

hanno creduto fino in fondo. Emozione,<br />

gioia, euforia, hanno caratterizzato il<br />

momento della tanto desiderata vittoria.<br />

Grida, salti, abbracci, queste sono le<br />

immagini che, il 15 settembre, in occasione<br />

dei festeggiamenti in onore della<br />

Madonna delle Grazie, sono state proiettate<br />

sul maxi schermo, prima che i ragazzi<br />

ricevessero un attestato di riconoscimento<br />

da parte del Comune di Corchiano, che<br />

hanno ben rappresentato. Parte del merito<br />

di questa vittoria, però, è da attribuire al<br />

responsabile del settore giovanile della<br />

U.S. Corchiano, di cui i ragazzi fanno<br />

parte, che li allenava con grande passione:<br />

Luigi Bernardini. C’era anche lui sul palco<br />

quella sera, benché non li avesse accompagnati<br />

in quell’ultima trasferta, e nessuno<br />

poteva immaginare che, solo qualche giorno<br />

dopo, li avrebbe lasciati, ci avrebbe<br />

lasciati. Martedì 25 settembre, dopo aver<br />

allenato i suoi ragazzi, come ogni settimana,<br />

decide di andare a Vignanello per<br />

seguirne altri, mai stanco di vedere i giovani<br />

giocare a calcio, ma improvvisamente<br />

si accascia, lasciando confusi e attoniti i<br />

presenti. La notizia corre immediatamente<br />

a Corchiano, dove tutti rimangono increduli,<br />

senza parole. Un velo di tristezza e di<br />

amarezza copre il paese. Tutti lo conoscevano,<br />

chi per un motivo chi per un altro.<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Grazie Mister, addio...<br />

Centinaia di persone si sono radunate in<br />

chiesa per l’estremo saluto, a testimonianza<br />

dell’affetto, della stima e della riconoscenza<br />

per Luigino. C’è stata grande commozione<br />

quando la bara ha fatto il suo<br />

ingresso. Tutti hanno versato almeno una<br />

lacrima, perché tutti avevano un buon<br />

ricordo di lui. Altrettanta commozione nel<br />

momento finale della celebrazione, quando<br />

sono state lette alcune testimonianze<br />

che hanno fatto scoppiare dei lunghi, sentiti<br />

applausi. Sull’altare, da un lato i suoi<br />

ragazzi, in divisa, con una rosa bianca in<br />

mano, ciascuna con un petalo su cui era<br />

stato scritto in rosso “grazie mister”, dall’altro<br />

i suoi compagni ex bersaglieri, con il<br />

cappello di piume in testa, e lo stendardo<br />

della Contrada Castiglione, alla quale<br />

apparteneva con orgoglio. Il suo negozio<br />

era diventato un punto di riferimento<br />

importante per coloro che, ogni mese, cercavano<br />

il nostro <strong>Campo</strong> de’ fiori. Proprio lo<br />

scorso anno, pubblicammo l’articolo di una<br />

conferenza sullo sport e la famiglia, da lui<br />

stesso organizzata, tanto credeva nell’at-<br />

Luigi Bernardini e i suoi piccoli campioni<br />

tività sportiva e tanto si adoperava per i<br />

suoi ragazzi. Quanti ne ha allenati in questi<br />

anni!<br />

Sarà difficile non vederlo più dietro il bancone<br />

della sua macelleria, dove si dava<br />

tanto da fare, insieme con la moglie, veloce<br />

per gli anni di esperienza, dove si parlava<br />

sempre del più e del meno, dove si<br />

scherzava e lui sorrideva sotto quei folti,<br />

immancabili baffi, che iniziavano, appena,<br />

a tingersi di argento.<br />

Tanto aveva fatto, in questi anni, in particolar<br />

modo per la società sportiva di<br />

Corchiano e tanto, ancora, nel pieno delle<br />

sue forze, energico ed atletico, avrebbe<br />

voluto fare. Una morte precoce e soprattutto<br />

inaspettata.<br />

Sono certa che da lassù continuerà ad<br />

allenare i suoi ragazzi, incitandoli, come<br />

sapeva fare lui. Mi auguro che anche loro<br />

siano in grado di ascoltare la sua voce,<br />

perché di certo non lo dimenticheranno<br />

mai, non lo dimenticheremo mai.

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