Come eravamo - Campo de'fiori
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54<br />
Fabrica di Roma<br />
di Giovanni Francola<br />
Fabrica di Roma inizia ad essere un paese<br />
in cui le cose, ogni giorno, vanno sempre<br />
più veloci, la gente non ha più tempo, si<br />
respira un malessere di quotidianità che è<br />
diventato quasi “normalità”.<br />
Nello stesso tempo rimane sempre un<br />
paese dove le persone sanno un po’ tutto<br />
di tutti.<br />
Quando muore qualcuno, la cosa difficilmente<br />
passa inosservata, soprattutto<br />
quando viene a mancare una grande persona<br />
come Romolo Malatesta.<br />
Un personaggio dai mille contorni, è<br />
indubbio. Chi ha avuto la fortuna di conoscere<br />
Romolo sa di aver ricevuto un’<br />
impronta indelebile del suo carisma.<br />
Nei primi anni di scuola non era il mio<br />
maestro, ma il maestro dell’aula accanto.<br />
Il ricordo va a quando suonava la campanella<br />
della ricreazione: il mio maestro<br />
Silvano Polidori si incontrava sempre con<br />
Romolo, inseparabili amici, e sui loro volti<br />
trapelavano tutte le loro disavventure scolastiche.<br />
La cosa che è rimasta sempre viva nella<br />
mia memoria, è il fatto che quei due amici<br />
amavano insegnare e, con grande intelli-<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
In punta di piedi<br />
Romolo se n’è andato<br />
genza, tramandavano<br />
a tutti noi i più<br />
grandi valori della<br />
vita.<br />
Lasciata quella realtà<br />
adolescenziale, ci<br />
si rende conto che<br />
quei primi insegnamenti<br />
sono sempre<br />
vivi in noi.<br />
Ti accorgi che un<br />
uomo come Romolo,<br />
in un paese che cresce<br />
velocemente, è<br />
sempre un punto<br />
fermo, una risposta a tanti perché.<br />
Ancorato saldamente ai puri valori della<br />
vita, è riuscito a dare a dare alla comunità,<br />
tutta la sua creatività, manifestandola<br />
in vari campi artistici.<br />
Davanti a tale entità non rimane altro che<br />
ascoltare, osservare e apprendere.<br />
Ci mancherà molto quel personaggio, con<br />
il suo inseparabile cappellino, che soltanto<br />
lui sapeva calzare in quel modo.<br />
In tutti quei linguaggi d’arte, Romolo metteva<br />
la vera passione, ed è per questo che<br />
io, come tanti altri, gli dico grazie, grazie<br />
per averci dato la capacità di guardare le<br />
cose da un altro punto di vista.<br />
Qualche tempo fa incontrai Romolo sulla<br />
strada del cimitero, dove era solito recarsi<br />
a far visita a sua moglie, e sotto l’ombra<br />
di un grande cipresso parlammo a lungo e<br />
mise in luce tutta la sua saggezza e conoscenza.<br />
Peccato che te ne sei appena<br />
andato in punta di piedi, ma non c’è dubbio<br />
che hai lasciato un immenso patrimo-<br />
Fabrica di Roma - La maestra Linda con i ragazzi della I elementare del 1961 davanti ai<br />
lavori di Natale eseguiti dal maestro Romolo<br />
nio artistico e umano, hai lasciato il ricordo<br />
di chi ha vissuto la propria vita con lealtà e<br />
umiltà, come fanno i grandi uomini.<br />
Si è dato inizio alla raccolta di firme per<br />
dedicare una via di Fabrica di Roma al caro<br />
Romolo. Per informazioni rivolgersi al Sig.<br />
Sandro Di Pietro presso la Coop di Fabrica<br />
di Roma.