Come eravamo - Campo de'fiori
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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
L’angolo ... cin cin di Letizia Chilelli<br />
Lo stato di conservazione delle bottiglie<br />
Buona abitudine è quella di effettuare, di<br />
tanto in tanto, dei controlli sullo stato di<br />
conservazione delle bottiglie.<br />
Particolare attenzione va riservata alla<br />
tenuta dei tappi e al livello del vino.<br />
Se scende al di sotto del suo livello normale,<br />
si dice che il vino si sta “spogliando”,<br />
o per eccessivo invecchiamento, o per altri<br />
difetti.<br />
Se si dispone di una partita consistente di<br />
una certa qualità di vino, consiglio di stapparne<br />
una bottiglia ogni tanto, ed effettuare<br />
una degustazione di controllo.<br />
Queste prove vanno fatte con più frequenza<br />
per i vini bianchi, che sono, come<br />
abbiamo più volte detto, i più delicati:<br />
salvo alcune eccezioni, infatti, ricordiamo<br />
che vanno bevuti da giovani e il prima<br />
possibile.<br />
Già in base all’osservazione del colore, c’è<br />
la possibilità di stabilire quanto tempo<br />
rimane a disposizione per un ulteriore<br />
invecchiamento.<br />
A meno che non sia un Marsala, un Porto,<br />
uno Sherry o un Moscato Passito, il vino<br />
bianco deve mantenersi sempre su toni<br />
chiari, o giallo brillante.<br />
Se presenta riflessi ambrati o marrone che<br />
prima non aveva, significa che sta maderizzando,<br />
cioè sta invecchiando troppo<br />
rapidamente rispetto alla sua tipologia e<br />
alla sua predisposizione naturale: in questi<br />
casi conviene, anzi è necessario berlo il più<br />
presto possibile.<br />
Chi ha una cantina modello, grande o piccola,<br />
deve aver l’accortezza di “far girare”<br />
il più rapidamente possibile le scorte di<br />
vino.<br />
E’ un grande errore (ma avviene più spesso<br />
di quanto si possa pensare) comprare<br />
una partita di Champagne o di Spumante<br />
a Natale per trovarsela in casa per le feste<br />
di fine anno successive: ricordate che<br />
quando le case mettono in commercio<br />
questi tipi di vino, significa che sono pronti<br />
da bere subito.<br />
I vini rossi di norma si conservano più a<br />
lungo, ma ce ne sono ugualmente alcuni<br />
da consumare rapidamente; Qualche<br />
nome: il Bardolino, il Merlot del Piave, il<br />
Dolcetto d’Asti, il Freisa, il Grignolino, il<br />
Sangiovese di Aprilia….<br />
Stesso discorso per i vini rosati.<br />
Cosa importante, comunque, è sapere<br />
quando un vino ha raggiunto l’optimum e<br />
quando comincia a tramontare.<br />
Va anche tenuto presente che i vini cambiano<br />
da una vendemmia all’altra, anche<br />
se provengono da una stessa zona: un<br />
anno possono essere più resistenti, un<br />
altro meno.<br />
Perciò è meglio tenersi al corrente dell’andamento<br />
stagionale delle vendemmie sui<br />
luoghi di produzione e seguire le valutazioni<br />
delle annate fatte dagli esperti.<br />
I vini rossi possono anche invecchiare<br />
presso chi li ha acquistati, ma il risultato,<br />
cinquanta volte su cento, non è mai brillante.<br />
Il vino adatto alla lunga conservazione va<br />
fatto invecchiare presso il produttore.<br />
In realtà, l’aria natia si addice di più al<br />
vino, anche se già imbottigliato.<br />
Inoltre bisogna dire che le cantine delle<br />
grandi città, o dei centri intensamente abitati,<br />
sono poco favorevoli alla lunga conservazione<br />
dei vini.<br />
Le ragioni le abbiamo già dette: troppo<br />
smog, poca circolazione d’aria pura, troppo<br />
riscaldamento delle case.<br />
Anche le cantine ubicate lungo le coste<br />
marine sono poco propizie alla conservazione<br />
dei vini.<br />
L’aria di mare è nemica del vino, a causa<br />
della sua salinità; per non risentire di questi<br />
effetti, occorre che la cantina, se ci troviamo<br />
in un centro marino, sia scavata in<br />
profondità nel sottosuolo.<br />
Prima di acquistare una certa partita di vini<br />
e di portarsela a casa per farla maturare,<br />
occorre essere ben sicuri di disporre di un<br />
ambiente idoneo, per non rischiare uno<br />
spreco di denaro.<br />
I grandi vini da invecchiamento, ad esempio<br />
il Barolo e il Barbaresco, quando escono<br />
di cantina hanno già superato i requisiti<br />
minimi di invecchiamento, sono anche<br />
quelli che presentano meno rischi e si possono<br />
tenere in una buona cantina senza<br />
particolari problemi, per qualche anno: ma<br />
non per decenni!<br />
LA POSIZIONE DELLE BOTTIGLIE<br />
Le bottiglie con il tappo di sughero è<br />
meglio siano tenute coricate, per essere<br />
conservate nelle migliori condizioni possibili:<br />
il tappo rimane in tal modo a contatto<br />
col vino ed essendo inumidito continuamente<br />
non si restringe, garantendo quindi<br />
una perfetta tenuta.<br />
Mito da sfatare è che in questo modo il<br />
vino venga a “sapere di tappo”: sa di<br />
tappo, anche se non è a contatto con il<br />
sughero, il vino che è stato mal tappato o<br />
che è stato sigillato con un sughero di cattiva<br />
qualità.<br />
Con le bottiglie coricate si ha anche il vantaggio<br />
di poterne accatastare, in poco spazio,<br />
una maggior quantità.<br />
Non mi sento, comunque, di “rimprovera-<br />
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re” coloro che conservano le bottiglie in<br />
piedi: in effetti questo sistema permette di<br />
leggere subito (in caso di ambienti bui o<br />
semi-bui) le etichette delle bottiglie.<br />
Questo facile metodo, permette la suddivisione<br />
“a vista” delle bottiglie e ne consente<br />
una facile maneggiabilità dei recipienti,<br />
anche se, come detto, è facile che il tappo<br />
si asciughi, specie se la temperatura della<br />
cantina tende a superare i limiti del “fresco,”cioè<br />
più di 12-14°C.<br />
Il tappo, seccandosi, si restringe e permette<br />
all’aria di filtrare, prima in modo<br />
impercettibile, poi sempre di più e questa<br />
non voluta ossigenazione, mette in atto un<br />
graduale processo di acetificazione: così<br />
c’è il rischio di mettere a tavola un vino<br />
“spunto”, cioè che sa di aceto.<br />
A questo punto, anziché indagare su<br />
cause remote (come ad esempio dare la<br />
colpa al produttore) conviene esaminare la<br />
dimensione del tappo e correre al riparo,<br />
cioè provare a mettere quella partita di<br />
bottiglie dalla posizione verticale a quella<br />
coricata, sperando che il tappo, bagnandosi,<br />
torni a rigonfiarsi di quel tanto che<br />
basta, in modo da impedire all’aria di continuare<br />
a filtrare.