Rilancio termale parola a Mignone - L'ANCORA edicola
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L’ANCORA<br />
2 12 FEBBRAIO 2006<br />
ACQUI TERME<br />
DALLA PRIMA<br />
Le foibe:<br />
tragedia<br />
Il professor Flavio Ambrosetti,<br />
attualmente dirigente scolastico<br />
e per molti anni docente di storia<br />
e filosofia, terrà una conversazione<br />
sul tema toccando anche l’aspetto<br />
dell’esodo dei profughi e<br />
la questione di Trieste, città che<br />
tornò ad essere italiana solo nel<br />
1954 dopo molte traversie.<br />
DALLA PRIMA<br />
A Giacomo Balla<br />
l’Antologica 2006<br />
La mostra «Balla futurista –<br />
Uno sperimentalista del XX secolo»,<br />
si articola in sette sezioni<br />
che percorrono tutta la vita del pittore,<br />
per un totale di 50 opere. Il<br />
titolo di ogni sezione trae spunto<br />
da una frase del pittore stesso. Il<br />
catalogo, a cura di Elena Gigli,<br />
presenterà l’opera di Balla attraverso<br />
un saggio storico artistico,<br />
con tavole, opere in mostra riprodotte<br />
a colori e una esauriente<br />
bibliografia.<br />
Questa ricorrenza, accanto<br />
a quella dedicata alla<br />
Shoah, che ha ormai raggiunto<br />
la diffusione e l’ampia<br />
consapevolezza morale che<br />
indubbiamente merita, caratterizza<br />
in maniera significativa<br />
queste prime settimane<br />
dell’anno.<br />
Il 10 febbraio è il giorno<br />
che l’Italia dedica alla memoria<br />
di tutte le vittime delle<br />
foibe e dell’esodo dalle loro<br />
terre degli istriani, fiumani<br />
e dalmati. Ricordare questi<br />
fatti è un atto di doverosa<br />
memoria civica e collettiva,<br />
al quale volentieri ci uniamo<br />
e che mi permetto ancora<br />
una volta di sottolineare.<br />
Si tratta di una pagina, significativa<br />
anche se spesso<br />
misconosciuta, della storia<br />
del secolo appena trascorso,<br />
ovvero di una vicenda<br />
che riguarda direttamente migliaia<br />
di famiglie di italiani: la<br />
tragedia dell’esodo di oltre<br />
trecentomila nostri connazionali,<br />
abitanti in Istria, in Dalmazia<br />
e a Fiume, insieme<br />
MESSAGGI POLITICI ELETTORALI<br />
per l’elezione della Camera dei Deputati<br />
e del Senato della Repubblica<br />
del 9 e 10 aprile 2006<br />
Il settimanale L’ANCORA, in ottemperanza al regolamento<br />
dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni,<br />
informa che intende diffondere messaggi politici ed elettorali<br />
a pagamento tramite l’agenzia pubblicitaria PUBLI-<br />
SPES SRL secondo le seguenti modalità:<br />
• la pubblicazione degli avvisi è compresa dall’11 febbraio<br />
2006 fino al penultimo giorno prima delle elezioni.<br />
• tutti gli aventi diritto avranno garantita la parità di accesso<br />
agli spazi di propaganda elettorale;<br />
• è stato predisposto un codice di autoregolamentazione<br />
disponibile presso la sede de L’ANCORA, piazza Duomo 7,<br />
15011 Acqui Terme, tel. 0144323767 o presso la sede della<br />
PUBLISPES srl, piazza Duomo 6, Acqui Terme, tel.<br />
014455994;<br />
• sono vietate le inserzioni di meri slogan positivi o negativi,<br />
di foto e disegni e/o di inviti al voto non accompagnati da<br />
una, sia pur succinta, presentazione politica dei candidati<br />
e/o di programmi e/o di linee ovvero di una critica motivata<br />
nei confronti dei competitori;<br />
• tutte le inserzioni devono recare la dicitura “messaggio politico<br />
elettorale” ed indicare il soggetto committente;<br />
• la tariffa per l’accesso agli spazi di propaganda elettorale è<br />
la seguente: € 18,00 + iva 4% a modulo. Non sono previsti<br />
sconti di quantità né provvigioni di agenzia. Per la posizione<br />
di rigore, o il negativo si applicano le maggiorazioni previste<br />
dal listino. Il pagamento dovrà essere effettuato contestualmente<br />
all’accettazione dell’ordine di pubblicazione;<br />
• le prenotazioni ed i testi dovranno pervenire entro le ore 18<br />
del lunedì per la pubblicazione del venerdì presso gli uffici<br />
sopra indicati.<br />
DALLA PRIMA<br />
Il messaggio del sindaco<br />
alla tragedia di oltre diecimila<br />
italiani di quelle terre, brutalmente<br />
assassinati nelle foibe<br />
carsiche; “infoibati”, solo<br />
perché italiani, solo perché di<br />
ostacolo, per la loro nazionalità,<br />
al programma del maresciallo<br />
Tito di annessione del<br />
Friuli e della Venezia Giulia.<br />
La memoria di ogni individuo<br />
è per natura selettiva,<br />
ovvero costitutivamente portata<br />
a conservare traccia di<br />
alcuni eventi vissuti e a cancellarne<br />
definitivamente altri<br />
dal ricordo.<br />
La memoria collettiva, sociale<br />
e storica di una nazione<br />
non può permetterselo,<br />
ed ha anzi il dovere precipuo<br />
di non essere in alcun modo<br />
selettiva.<br />
Tale ragionamento ha sicuramente<br />
costituito una delle<br />
principali motivazioni che<br />
hanno portato il nostro Parlamento<br />
alla convinta approvazione<br />
della Legge il 30<br />
marzo 2004, n. 92, recante il<br />
titolo: “Istituzione del ‘Giorno<br />
del ricordo’ in memoria<br />
delle vittime delle foibe, dell’esodo<br />
giuliano-dalmata, delle<br />
vicende del confine orientale<br />
e concessione di un riconoscimento<br />
ai congiunti<br />
degli infoibati”.<br />
La nostra Città che, grazie<br />
alla disponibilità di molte persone,<br />
ospita in queste settimane<br />
numerose e doverose<br />
manifestazioni in onore del<br />
Giorno della Memoria e che,<br />
dal 1968, grazie al Premio<br />
Acqui Storia, si fa carico di<br />
preservare all’evidenza della<br />
memoria collettiva un’altra<br />
pagina della nostra storia per<br />
troppo tempo misconosciuta<br />
quale la tragedia della Divisione<br />
“Acqui” a Cefalonia, intende<br />
dunque rinnovare anche<br />
quest’anno la sua altrettanto<br />
convinta adesione alla<br />
proclamazione della giornata<br />
del 10 febbraio quale<br />
“Giorno del ricordo” delle vittime<br />
delle foibe e dell’esodo<br />
giuliano-dalmata, auspicando<br />
che tale significativa pagina<br />
della nostra storia patria<br />
entri a far parte della nostra<br />
identità di italiani con sempre<br />
maggiore consapevolezza,<br />
anche attraverso momenti di<br />
studio e riflessione veicolati<br />
nelle scuole, autentico crogiuolo<br />
di formazione della coscienza<br />
civica di ogni popolo».<br />
Andrea <strong>Mignone</strong>, di professione<br />
docente all’Università di<br />
Genova, ha al suo attivo<br />
un’attività amministrativa nel<br />
settore pubblico e delle istituzioni,<br />
che lo ha portato, tra<br />
l’altro, a rivestire l’incarico di<br />
assessore regionale al Turismo.<br />
Quindi di sindaco per<br />
una decina di anni del Comune<br />
di Ponzone. Ha capacità di<br />
ascolto, esperienza maturata<br />
sul campo, cultura e voglia di<br />
invertire la tendenza per la<br />
quale le nostre Terme negli<br />
ultimi decenni non sono decollate.<br />
Per <strong>Mignone</strong>, la serata rotariana<br />
è stata anche un’opportunità<br />
per rivedere tanti amici;<br />
nell’aprire il discorso sulle<br />
Terme, ha ricordato che «l’argomento<br />
è facile e difficile, c’è<br />
un’aspettativa messianica su<br />
ciò che la società può fare,<br />
ma se lavoriamo tutti assieme<br />
il problema potrebbe avere<br />
una soluzione». «Dobbiamo<br />
cominciare a ragionare come<br />
un’azienda che sta sul mercato<br />
con il quale si deve confrontare,<br />
ed affrontare tutte le<br />
azioni effettuate dalla concorrenza.<br />
Dobbiamo sapere cos’è<br />
la qualità, il marketing,<br />
l’attività promozionale e confrontarci<br />
con la realtà attuale<br />
del settore, affrettandoci a<br />
sfruttare le opportunità che si<br />
presentano, prendendo come<br />
confronto le Terme italiane<br />
che hanno camminato più di<br />
noi per la loro aggressività»,<br />
ha sottolineato <strong>Mignone</strong>. Senza<br />
il marketing, uno degli<br />
aspetti di cui siamo carenti, le<br />
Terme di Acqui hanno perso<br />
la loro immagine, sono state<br />
dimenticate dai media.<br />
Ha rammentato anche ai<br />
soci del Rotary che è indispensabile<br />
valutare la nostra<br />
azienda <strong>termale</strong> nel contesto<br />
in cui si trova ad operare,<br />
specialmente in un momento<br />
in cui il turismo, in generale<br />
non vive una stagione favorevole<br />
ed il termalismo è in una<br />
fase di transizione, di trasformazione.<br />
Consolante, per le<br />
nostre Terme, il fatto che il<br />
2005 si è chiuso con un 3,3%<br />
di fatturato in più, quindi un<br />
segnale definito positivo, in un<br />
momento in cui le altre stazioni<br />
termali, non solo italiane,<br />
non fanno salti di gioia. «Per<br />
la stazione <strong>termale</strong> acquese –<br />
ha proseguito <strong>Mignone</strong> – dobbiamo<br />
rivedere l’immagine, è<br />
DALLA PRIMA<br />
<strong>Rilancio</strong> <strong>termale</strong> <strong>parola</strong> a <strong>Mignone</strong><br />
stato un settore garantito, con<br />
cure gratis effettuate senza<br />
“mangiarsi” le ferie, oggi non<br />
è più così. Le Terme di Acqui<br />
hanno un grande patrimonio<br />
immobiliare, ma dal punto di<br />
vista di attività, non dispongono<br />
di mezzi straordinari, il fatturato<br />
supera di poco i 4 milioni<br />
di euro. Sarebbe però difficile<br />
immaginare la città senza<br />
le Terme».<br />
Doveroso quindi per l’imprenditoria<br />
della città e della<br />
zona fare di più sistema, promozione<br />
turistica, senza però<br />
farne troppa e male.<br />
<strong>Mignone</strong> ha quindi citato l’idea,<br />
proposta con il Comune,<br />
di realizzare un Distretto <strong>termale</strong>,<br />
per mettere insieme le<br />
attività produttive del territorio,<br />
cioè le risorse della nostra<br />
zona.<br />
Sempre secondo <strong>Mignone</strong>,<br />
le nostre Terme devono rafforzare<br />
la loro cultura dell’accoglienza<br />
in senso generale,<br />
cioè effettuare anche la “strategia<br />
delle coccole” per riaprire<br />
un rapporto di fiducia con<br />
la gente. Quindi, diversificare i<br />
servizi offerti, aprire anche<br />
una stagione del benessere<br />
per riscoprire sensazioni del<br />
corpo talvolta dimenticate,<br />
senza dimenticare l’aspetto<br />
curativo e le proprietà del fango<br />
delle nostre terme.<br />
Tra le buone notizie, pare<br />
che si riparta verso una nuova<br />
convenzione con l’Inail, si<br />
realizzi il recupero del Grand<br />
Hotel Antiche Terme. Si prospetta<br />
anche la rivitalizzazione<br />
della zona Bagni. «Per<br />
realizzare qualcosa di attrattivo,<br />
quale, ad esempio una piscina<br />
<strong>termale</strong> all’aperto, quindi<br />
contenitori di divertimento e<br />
di aggregazione», ha puntualizzato<br />
<strong>Mignone</strong>. E per il precampionato<br />
della Juve ad Acqui<br />
Terme? «Stiamo lavorando<br />
in questa direzione con<br />
buone probabilità», è stata la<br />
risposta.<br />
Tanti gli interventi. “Cosa ne<br />
farete dei campi da tennis?”<br />
(Mario Menegazzi); “Gli interventi<br />
di artroprotesi, i cui pazienti<br />
erano i veri clienti dei<br />
fanghi, hanno diminuito le cure<br />
fangoterapiche” (Giorgio<br />
Frigo); “Tutti sono rimasti sorpresi<br />
da chi si è opposto allo<br />
studio di fattibilità di un’arteria<br />
autostradale per collegare le<br />
nostre zone con il ponente ligure”<br />
(Giuseppe Avignolo).<br />
Buone notizie per i campi<br />
da tennis, strutture che avevano<br />
raggiunto il massimo decadimento<br />
quando erano servite<br />
quale parcheggio. «Ripuliremo<br />
l’area, di certo non lasceremo<br />
l’attuale situazione<br />
di degrado», è stata la risposta<br />
di <strong>Mignone</strong> prima del tocco<br />
della campana compiuto<br />
da Ferreri per la conclusione<br />
di una serata rivelatasi di notevole<br />
interesse.<br />
DALLA PRIMA<br />
Presentati<br />
progetti<br />
Quando inizierà il conteggio<br />
dei 280 giorni previsti per terminare<br />
i lavori non è stato<br />
detto. Pertanto non è possibile<br />
precisare quando il transito<br />
veicolare tornerà a livello normale,<br />
non a senso alternato<br />
condizionato da un semaforo.<br />
Per la strada provinciale<br />
215, in Comune di Pareto è in<br />
progetto un’opera di consolidamento<br />
mediante la realizzazione<br />
di un muro su micropali.<br />
Previsto anche a Turpino,<br />
Comune di Spigno Monferrato<br />
l’intervento per la frana avvenuta<br />
sulla strada provinciale<br />
219. Il progetto, del valore di<br />
185.554,25 euro, è esecutivo.<br />
Il tempo di esecuzione dei lavori<br />
è considerato in cento<br />
giorni. Tornando alla ex strada<br />
statale 30 di valle Bormida, al<br />
chilometro 58, nel territorio<br />
comunale di Spigno, è in programma<br />
la realizzazione di<br />
una nuova banchina in cemento<br />
armato fondata su micropali.<br />
Valore del progetto,<br />
150.000 euro.<br />
Una rotatoria è stata prevista,<br />
sempre sulla ex strada<br />
statale 30, a Terzo d’Acqui,<br />
per l’ammodernamento della<br />
intersezione con la strada<br />
provinciale 230 «della val Bogliona».<br />
L’opera, valore 330.000 euro,<br />
è finanziata dalla Regione.<br />
Tempo esecutivo, 280 giorni.<br />
Nella zona di Vallerana, territorio<br />
comunale di Alice Bel<br />
Colle, sulla ex statale 456 Acqui<br />
Terme - Nizza Monferrato,<br />
c’è un progetto definitivo di<br />
126.000 euro per l’adeguamento<br />
di un manufatto.